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Musica, Gianluca Grignani prosegue tour nei principali club italiani

Musica, Gianluca Grignani prosegue tour nei principali club italianiRoma, 2 apr. (askanews) – Dopo il successo delle prime due date sold out tenutesi il 29 marzo al Fuori Orario di Taneto (Reggio Emilia) e il 30 marzo al Mamamia di Senigallia (Ancona), prosegue “Residui di Rock’n’Roll”, il tour di Gianluca Grignani nei principali club italiani.


Grignani sarà in concerto domani, mercoledì 3 aprile, all’Alcatraz di Milano (opening act Francesca De Bonis) e giovedì 4 aprile al Milk di Torino. Una serie di appuntamenti speciali in location che accentuano il carisma di Grignani e che sono state scelte per permettere al pubblico di riunirsi, grazie alla musica, in un imperdibile incontro con il cantautore eclettico ed elettrico.


Un tour pensato per ripercorrere la sua trentennale carriera, con tutto il pubblico in piedi pronto a saltare sulle note rock di Grignani. Un rock che Gianluca ha plasmato a suo modo e lo accompagna sin dai suoi esordi. Ad unire chi è sul palco e gli spettatori una scaletta ricca di hit da cantare tutti insieme a squarciagola e di grandi successi che hanno segnato la storia della musica italiana, da “Destinazione Paradiso” a “La mia storia tra le dita”, passando per “La fabbrica di plastica”.


Ad accompagnare Gianluca Grignani sul palco la band composta da Salvatore Cafiero (chitarra solista e cori), Frè Monti (chitarre e cori), Valerio Combass (basso), Luigi Russo (tastiere) e Antonio De Marianis (batteria). Di seguito le prossime date del tour, prodotto da Barley Arts:


3 aprile – MILANO – ALCATRAZ 4 aprile – TORINO – MILK 11 aprile – MODUGNO (Bari) – DEMODÈ CLUB 18 aprile – CIAMPINO (Roma) – ORION LIVE CLUB 20 aprile – PORDENONE – CAPITOL 23 aprile – POZZUOLI (Napoli) – DUEL LIVE 26 aprile – PADOVA – HALL 28 aprile – FIRENZE – VIPER

Cartoons On The Bay 2024, arriva il “Premio speciale Renato Pallavicini”

Cartoons On The Bay 2024, arriva il “Premio speciale Renato Pallavicini”Roma, 2 apr. (askanews) – Cartoons on the Bay si arricchisce di un nuovo Premio Speciale per la categoria Lungometraggi, il Premio speciale Renato Pallavicini: Al lungometraggio che ha affrontato in modo originale un tema di interesse storico, sociale o di attualità, vicino alla sensibilità giornalistica. Il Premio verrà assegnato dalla Giuria Lungometraggi del festival e scelto tra i finalisti in concorso. Un omaggio a un giornalista che ha saputo con maestria raccontare i mondi di fumetto e animazione.


Renato Pallavicini (Savona, 10 novembre 1948 – Roma, 25 aprile 2022) ha vissuto e lavorato a Roma dove si è laureato in Architettura e dove ha intrapreso la professione giornalistica. Per oltre un trentennio ha lavorato per il quotidiano «L’Unità» in cui ha ricoperto vari incarichi (redattore, caposervizio, art director, inviato) e su cui ha pubblicato centinaia di articoli e interviste su temi di cultura e, in particolare, sul fumetto e sul cinema d’animazione. Per circa quattordici anni ha curato una rubrica settimanale dedicata ai fumetti, ai cartoon e all’illustrazione dal titolo “Il calzino di Bart”. Ha fatto parte di giurie di premi importanti assegnati da manifestazioni e festival. Suoi saggi, scritti e interventi sono stati pubblicati su libri, riviste e su siti internet ai quali ha collaborato. Tra questi Fumo di China, Fumetto (Anafi), fumettologica.it, iltascabile.com, bookciakmagazine.it.

Zucchero da Londra: Non firmerei protocollo contro testi violenti

Zucchero da Londra: Non firmerei protocollo contro testi violentiLondra, 1 apr. (askanews) – Irriverente e trascinante, Zucchero non ha peli sulla lingua e oltre a coinvolgere il pubblico con la sua musica racconta la realtà con genuina spontaneità. Da Londra dove è partito il 30 marzo dalla Royal Albert Hall con l’Overdose D’Amore World Wild Tour, racconta il suo rapporto con la musica che è la sua vita. Negli anni è sempre stato irriverente e goliardico ma mai violento e alla domanda sul protocollo proposto dal sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi contro i testi violenti in musica, replica: “Non credo che Francesco Guccini, Fabrizio De André o Francesco De Gregori lo sottoscriverebbero e non la firmerei neanche io. Possono farlo perché non c’è nessuno che si ribella. Ma c’è qualcuno tra i politici che a parole è meno violento di uno che scrive testi? Solamente il fatto di vederli in TV è già una violenza terribile”.


Sul palco di Londra ha voluto ricordare la sua prima volta a alla Royal Albert Hall, come supporter di Eric Clapton per 12 serate: “Era il 1991 la finestra della mia camera in hotel era aperta e volevo buttarmi giù. Torno sempre nello stesso hotel ma ora le finestre possono stare chiuse”. Nelle sue canzoni c’è il dolore e la sofferenza ma anche uno spiraglio di speranza. “Cerco di mettere luce nei miei brani, sono diventato più positivo” ha detto Zucchero che ha più volte raccontato i momenti bui della depressione. “Viviamo tempi bui, anzi è proprio notte fonda”, Zucchero, però “In questi momenti, tendo a esser più solare possibile, a trovare più luce possibile”. Zucchero Sugar Fornaciari che a giugno sbarcherà in cinque stadi italiani, ha i live nel sangue e nel tempio della musica britannica ha trascinato in pubblico per due ore e mezza. Lui non pensa al ritiro, e spiega “Vasco a detto di voler morire sul palco ma io l’ho detto prima di lui e ci sono anche andato vicino. Nel futuro il live avrà una parte sempre più importante nella mia vita, ma certo dipende anche da come regge il fisico. Però faccio annunci e promesse che magari non posso mantenere, un giorno scenderò dal palco e sarà l’ultimo”. Non poteva ovviamente mancare la battuta su Sanremo: “Non è che non mi voglia il festival e che non so se ci andrei io. Ha un po’ straccato i coglioni, usando un termine dialettale emiliano. E poi vado in gara a far cosa? Ci sono già troppi premi”.


I suoi concerti sono capolavori di artigianalità musicale, con chitarre e batteria che cantano insieme alle voci del coro, Zucchero è stato uno dei primi italiani ad aver conquistato il pubblico internazionale e ad aver esportato i suoi live. Dopo la leg europea sarà negli Stati Uniti, poi in Canada e Sud America, ma non in Russia nel tour: “Ci andavo volentieri, ho fatto il mio primo concerto al Cremlino nel 1990. Adesso non ci tornerei nemmeno su invito, ma non suonerei neppure Netanyahu o Trump”. Per le speciali date negli stadi italiani, Zucchero trasformerà i suoi show in una festa collettiva in cui la sua energia contagiosa e le sue canzoni saranno protagoniste di 5 notti indimenticabili. Sarà l’occasione per assistere a uno spettacolo mozzafiato ricco di sorprese e di grande musica dal vivo. Queste le date negli Stadi. 23 giugno al Bluenergy Stadium – Stadio Friuli di Udine; 27 giugno allo Stadio Dall’Ara di Bologna; 30 giugno allo Stadio Franco Scoglio di Messina; 2 luglio allo Stadio Adriatico Giovanni Cornacchia di Pescara; 4 luglio allo Stadio San Siro di Milano.


Di Alessandra Velluto

50 Anni di Tenco, quest’anno a Sanremo dal 16 al 19 ottobre

50 Anni di Tenco, quest’anno a Sanremo dal 16 al 19 ottobreMilano, 1 apr. (askanews) – Quest’anno il Premio Tenco, la rassegna dedicata alla Canzone d’Autore più prestigiosa e rinomata del nostro Paese, celebra l’importante traguardo dei 50 anni. Si terrà a Sanremo dal 16 al 19 ottobre 2024, con le tre serate clou di musica dal vivo con grandi ospiti al Teatro Ariston il 17, 18 e 19 ottobre.


Sul sito del Tenco sono aperte, fino al 31 maggio, le candidature per gli artisti che vogliono proporre il proprio lavoro per l’assegnazione delle Targhe Tenco 2024 per “I migliori dischi dell’anno” (link per inviare la candidatura e consultare il regolamento: www.clubtenco.it/targhe-tenco-contatti/). Le Targhe Tenco sono suddivise in 6 sezioni: Migliore album in assoluto Migliore album in dialetto (o lingua minoritaria parlata in Italia) Migliore album opera prima (primo album di lunga durata del titolare, cantautore o gruppo) Migliore album di interprete Migliore canzone singola (il premio va agli autori del brano) Migliore album a progetto (ovvero con un unico tema che caratterizzi tutte le canzoni contenute. Il disco non deve essere attribuito ad un singolo artista o gruppo, deve contenere almeno 6 brani, deve avere una durata minima di 35 minuti e deve essere realizzato con l’intervento di almeno 4 interpreti differenti, singoli o gruppi, ognuno dei quali deve essere titolare di almeno un brano, non ospite ma interprete principale specificato nei crediti). Un’opera, avendone le caratteristiche, può partecipare contemporaneamente a più sezioni, ma i voti non sono mai cumulabili tra le diverse sezioni.


I lavori che possono partecipare all’edizione 2024 delle Targhe Tenco devono necessariamente avere queste caratteristiche: essere stati pubblicati (cioè resi disponibili in qualunque modo al pubblico) tra l’1 giugno 2023 e il 31 maggio 2024, contenere almeno 5 canzoni e avere una durata minima di 30 minuti (fanno eccezione le sezioni canzone singola e album a progetto), contenere, in maggioranza, versioni inedite e avere un unico titolare italiano, che sia cantautore singolo, gruppo o interprete (anche in questo caso fa eccezione la sezione album a progetto). Le sezioni Migliore album in assoluto, Migliore album in dialetto e Migliore album opera prima sono riservate a titolari che siano contemporaneamente autori e interpreti della maggior parte dei brani contenuti nel disco mentre le sezioni Migliore album in assoluto, Migliore album in dialetto e Miglior album di interprete devono contenere almeno la metà dei brani che siano afferenti alla categoria nella quale concorrono, salvo casi particolari da valutare di volta in volta.


Le opere degli artisti candidati per le Targhe sono votate da una giuria vasta e competente formata da esperti, giornalisti e addetti ai lavori scelti dal Club Tenco, che esprime i suoi voti nei modi e tempi che vengono comunicati ai giurati dell’associazione. La rassegna, come ogni anno, premierà anche uno o più artisti con il Premio Tenco, assegnato dal Club Tenco alla carriera di coloro che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale.


Main Sponsor SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. Media partner Rockol.

Tra musica e poesia al via il 5 aprile il tour di Chiara Civello

Tra musica e poesia al via il 5 aprile il tour di Chiara CivelloRoma, 30 mar. (askanews) – “Sempre Così” è il nuovo e speciale tour di Chiara Civello, che prende vita e titolo dall’omonimo brano pubblicato a ottobre scorso. Composto e scritto insieme a Patrizia Cavalli, una delle voci più acute e amate della poesia italiana del secondo ‘900, il brano, iniziato insieme e finito nel 2022, poco dopo la scomparsa della poetessa, nasce dalla profonda amicizia tra le due donne, scavando tra la nostalgia, la commozione e la gratitudine. “Sempre Così” diventa oggi il nome di questo nuovo ciclo di concerti che parte non a caso il 5 aprile proprio da Todi (Teatro Nido dell’Aquila), città natale della poetessa, e attraversa l’Italia facendo tappa l’8 aprile a Bologna (Cinema Europa); il 9 aprile ad Asti (Diavolo Rosso), il 10 aprile a Torino (Off Topic), il 13 aprile a Palermo (Teatro Santa Cecilia), il 19 aprile a Bari (Teatro Forma), il 24 aprile a Napoli (Galleria Toledo), il 29 aprile a Roma (Auditorium Parco della Musica) e il 23 maggio a Milano (Teatro Franco Parenti).


La costellazione poetica disegnata da Chiara Civello in questo nuovo spettacolo vede la compresenza della musica con la poesia e il cinema, in un vero e proprio dialogo tra generi, tra scie di autori contemporanei e l’eco proveniente dalle grandi penne del passato. L’artista accompagnata da pochi strumenti, pianoforte, chitarra e la sua inconfondibile voce, entrerà nelle diverse stanze dell’amore che la sua musica ha abitato nel corso degli anni. Attraversamenti tra musica poesia e immagini che propongono una riflessione dialettica tra vuoto e amore. L’intera performance è realizzata in collaborazione con la regista francese Céline Sciamma (firma dei premiati “Tomboy” e “Ritratto della giovane in fiamme”). Ad aprire il sipario sullo spettacolo sarà infatti la visione di “This is How a Child Becomes a Poet”, cortometraggio presentato in anteprima all’80esima Mostra del Cinema di Venezia. Un viaggio nelle stanze che furono la casa di Patrizia Cavalli e anche momentum che ha dato il la all’artista per finire la canzone lasciata incompiuta dalla poetessa. Sempre la regista francese darà visivamente forma e luce alle diverse stanze che Chiara Civello sceglierà di attraversare durante il live.


“Alternerò a canzoni di forma compiuta momenti di pura improvvisazione, con componimenti di poeti che gravitano intorno a Patrizia, come Sandro Penna e Emily Dickinson”, dice Chiara Civello. Accanto a loro emergerà anche la figura di scrittori contemporanei quali Emanuele Trevi, co-autore con Civello di Perdiamoci (colonna sonora per la serie tv RAI “Imma Tataranni – Sostituto procuratore”), e il pubblico sarà sorpreso da originali rielaborazioni, due su tutte quella di Che cosa sono le nuvole, nata dall’incontro tra Pasolini e Modugno; o Fortissimo, di Lina Wertmuller e Bruno Canfora. In occasione del tour, nelle strade di Bologna sono comparsi in questi giorni una serie di poster con le parole di alcune tra le poesie più significative di Patrizia Cavalli. Un intervento realizzato da CHEAP, il progetto di arte pubblica su poster, che nasce in collaborazione con Chiara Civello e con Giulio Einaudi editore, invitando a riscoprire la poetica di una tra le autrici italiane più importanti e apprezzate del nostro tempo.

Nuovo album del “Re del pop latino” Enrique Iglesias

Nuovo album del “Re del pop latino” Enrique IglesiasMilano, 30 mar. (askanews) – È uscito venerdì 29 marzo, in digitale, in versione CD e LP “Final (Vol. 2)”, il nuovo attesissimo album del “Re del pop latino” Enrique Iglesias. Questa nuova produzione non solo segna una pietra miliare nella sua incredibile carriera, ma rappresenta anche un’innovativa fusione di generi che conquisterà milioni di fan in tutto il mondo.


“Final (Vol. 2)”, il dodicesimo album in studio di Enrique Iglesias, è uno straordinario esempio di contaminazione di generi musicali fondendo brillantemente elementi di pop, cumbia, bachata, ska, dembow e country in 10 brani. L’album include collaborazioni con artisti del calibro di Miranda Lambert, Maria Becerra, Yotuel, Belinda ed El Alfa, che testimoniano la duratura influenza e il rispetto di Enrique Iglesias nel panorama musicale, capace di unire talenti di generi e culture diverse. Questa la tracklist di “Final (Vol. 2)”: “ASÍ ES LA VIDA” ft. MARÍA BECERRA, “Fría” ft. YOTUEL, “Space in My Heart” ft. MIRANDA LAMBERT, “La Botella” ft. EL ALFA, “Love and Pain”, “Me Voy Acostumbrando”, “Como Yo”, “Llórame Un Río” ft. BELINDA, “Be Together” e “Espacio En Tu Corazón”.


Tre dei singoli tratti da “Final (Vol.2)” dominano le classifiche negli Stati Uniti, vantando milioni di streaming e visualizzazioni sulle piattaforme digitali. “Así Es La Vida” per l’ottava settimana consecutiva è al # 1 della classifica Tropical di Billboard, ha raggiunto le vette delle classifiche anche in Argentina e in Messico e continua a essere una delle canzoni più ascoltate in Spagna. Nel frattempo, “Fría” è al # 5 della Latin Pop Chart e “Space In My Heart” è nella Top 25 Hot AC, secondo Mediabase. Il suo precedente album “Final (Vol.1)” ha riscosso un grande successo, ricevendo il plauso della critica e una risposta travolgente da parte dei fan di tutto il mondo. Le sue melodie orecchiabili e i suoi testi toccanti hanno fatto sì che gli ascoltatori, ancora una volta, abbiano riconosciuto Enrique come un’icona della musica globale.

Al via in Val di Chiana le riprese de “La partita delle emozioni”

Al via in Val di Chiana le riprese de “La partita delle emozioni”Roma, 30 mar. (askanews) – Sono iniziate in Toscana le riprese de “La partita delle emozioni”, nuovo film di Fabrizio Guarducci (Anemos – Il vento; Una Sconosciuta), con protagonista Sebastiano Somma, girato interamente in Val di Chiana, tra il centro di Chianciano Terme, lungo le strade di Chiusi e all’interno dell’IIS Valdichiana, dove la produzione ha coinvolto attivamente gli studenti. Il film, interpretato anche da Martina Roscani, Francesco Luciani, Cartisia Somma, Greta Fabiani, Daniele Flamini, Kate Postorino, Miriam Nicolosi, Arturo Muzzi, Massimiliano Giontella e Valentina Spiti, è prodotto dalla Fair Play di Matteo Cichero e dello stesso regista, autore anche del soggetto (tratto dal suo omonimo libro, edito da LdM Press) e della sceneggiatura, scritti a quattro mani con Marco Cervelli. Le musiche del film sono affidate al Maestro Pino Donaggio.


Il film racconta di un professore che crede che i ragazzi siano, ormai, più legati all’avere che all’essere. Assegna ai suoi studenti un tema – che cosa sono per voi le emozioni? – che dovranno scrivere durante le vacanze di Pasqua, in modo che possano confrontarsi e parlare fra di loro, convinto che l’educazione non sia formazione, ma un conoscere sé stessi, perché tutti hanno dentro di se le risposte, che purtroppo teniamo nascoste. Prende il via un confronto e uno scambio di opinioni che coinvolge ragazze e ragazzi della classe intera. Parallelamente, quegli stessi studenti si sfidano in una partita di pallavolo che dovrà stabilire chi sia il più forte: maschi o femmine? Anche qui, le strategie si confrontano e le diverse maniere in cui i ragazzi e le ragazze interpretano la partita porteranno verso un finale a sorpresa. Dopo il pluri-premiato lungometraggio “Una Sconosciuta” Guarducci si interroga ancora sui meccanismi più delicati dell’interiorità e invita a considerare la vita quotidiana e la realtà di tutti i giorni con un occhio diverso. “Quando le sensazioni sono condivise, quando ne parliamo, quando le scambiamo nel dialogo, solo allora siamo veramente ‘noi’ e le sensazioni diventano emozioni. Così almeno le gioie aumentano e i dolori, almeno, si dividono, mentre ci sosteniamo a vicenda nel dialogo continuo. Quelle emozioni diventano sentimenti, che per restare vive devono essere comunicate e recepite”.

Al via il Subsonica 2024 Tour nei palazzetti italiani

Al via il Subsonica 2024 Tour nei palazzetti italianiMilano, 30 mar. (askanews) – L’attesa è finita, dal 3 aprile i Subsonica fanno ritorno nei palazzetti italiani con il Subsonica 2024 TOUR. La tournée, prodotta da Live Nation, toccherà sette città e palasport nel mese di aprile 2024 e vedrà finalmente svelati live anche i nuovi brani del loro decimo album in studio “Realtà Aumentata”, uscito lo scorso 12 gennaio.


Si parte il 3 aprile a Mantova – con uno show che sarà preceduto dallo speciale soundcheck aperto “Baci, abbracci e decollo kabuki”, destinato a tutti i possessori del biglietto per il concerto – e si prosegue il 4 aprile al Forum di Milano, il 6 aprile al Zoppas Arena di Conegliano (TV), l’8 aprile al Palazzo dello Sport di Roma, il 10 aprile all’Unipol Arena di Bologna, l’11 aprile al Nelson Mandela Forum di Firenze, per poi chiudere il 13 aprile all’Inalpi Arena di Torino. Racconta la band «”Realtà Aumentata” è un album che ha rinsaldato unanimemente il legame con i nostri e le nostre “terrestri”, come non succedeva da tempo. Pertanto, per fare spazio ai nuovi brani senza nulla togliere al nostro storico, suoneremo la scaletta più ampia e articolata di sempre.»


La produzione del live vede un approccio multidisciplinare in cui le varie tecnologie lavorano in sinergia, per raccontare attraverso forme inedite il mondo della band, esaltando l’identità di ciascuno dei cinque componenti. Su un palco largo oltre venti metri e di oltre quattro metri di profondità progettato da Jordan Babev – a cui poi si aggiungono schermi e fondale, per arrivare quindi a una profondità finale una decina di metri -, si nascondono 5 pedane autonome mobili che danno l’illusione di avere di fronte a sé un palco standard, ma che offrono incredibili possibilità di personalizzazione: i cinque componenti della band sono posizionati tutti sulla stessa linea, ma le pedane mobili si muovono fino a raggiungere i 5 metri di altezza. La dimensione del distacco dal palco da una parte richiama il concept di “Realtà Aumentata”, dall’altra permette una visione interessante del concerto anche dalle tribune, ridefinendo così la visione canonica di uno show, spostando il focus dal centro della scena verso prospettive inconsuete e raramente considerate, esplorando ed ampliando la visione spaziale.


Il collettivo torinese HIGH FILES ha curato e ideato tutta la parte visual del tour. Riccardo Franco-Loiri (AKASHA), Tommaso Rinaldi, Niccolò Borgia, hanno realizzato i visual che contribuiscono a esaltare la componente luminosa come vere e proprie fonti di luce, stagliandosi su una massiccia presenza di ledwall che fa sia da cornice che da quadro, riempiendo la scena e portando il pubblico in un viaggio musicale fatto di potenza e stile che si alternano e si mescolano senza soluzione di continuità. Il light e sound design, curato da MISTER X, gioca con i fasci di luce usandoli anche come effetti speciali che illuminano volutamente i 5 artisti. Lo show complessivamente vince la sfida di esaltare le caratteristiche di ogni singolo dei cinque artisti all’ennesima potenza ma in un equilibrio perfetto, in un racconto del momento in cui avviene ma nello stesso tempo che tiene necessariamente conto di tutto il vissuto della band come entità, e che porta al suo interno richiami e riferimenti, vere e proprie citazioni della loro storia. Il tour dei Subsonica nei palazzetti trasporta pubblico e band in una realtà aumentata fatta di complessità, di elementi tecnici e dati, ma senza perdere il contatto con la realtà quotidiana e la dimensione umana, quella più istintiva messa in luce dalle voci, trascinando tutti in un’esperienza collettiva, in un sogno in cui si viene elevati dal terreno ma portando con sé le radici e la passione da cui si proviene.


Ad accompagnare la band nelle date nei palazzetti di Milano, Bologna e Torino ci saranno i due artisti torinesi Ensi e Willie Peyote: non è la prima volta che i due dividono il palco con i Subsonica, da sempre entusiasti di ospitare nei live altri esponenti della scena musicale contemporanea della loro città. I due rapper hanno collaborato in “Realtà Aumentata” nel brano “Scoppia La Bolla”, pezzo presente in scaletta e che nelle date di Bologna, Firenze e Torino vedrà invece la presenza anche di Fabio Celenza, musicista e autore di doppiaggi parodistici comico-nonsense e che, per l’occasione, ha doppiato la band in una versione inedita della canzone (guarda qui il video). Subsonica tour 2024 – calendario date 3 aprile 2024 – Mantova, Palaunical – Soundcheck Aperto “Baci, Abbracci E Decollo Kabuki” 4 aprile 2024 – Milano, Forum 6 aprile 2024 – Conegliano (TV), Zoppas Arena 8 aprile 2024 – Roma, Palazzo dello Sport 10 aprile 2024 – Bologna, Unipol Arena 11 aprile 2024 – Firenze, Mandela Forum 13 aprile 2024 – Torino, Inalpi Arena

Tv, la docuserie “Il giovane Berlusconi” dall’11 aprile su Netflix

Tv, la docuserie “Il giovane Berlusconi” dall’11 aprile su NetflixRoma, 29 mar. (askanews) – Un dietro le quinte dell’impresa culturale che ha cambiato il costume e i consumi di intere generazioni, prima in Italia e poi in tutta Europa, la tv commerciale: “Il giovane Berlusconi” arriva in streaming dall’11 aprile, in Italia su Netflix e a seguire in molti altri paesi partendo da Francia, Germania e Austria dove verrà trasmesso da ZDF Arte e ORF.


La docuserie – per la regia di Simone Manetti – è una produzione BandB Film in coproduzione con la società di produzione tedesca Gebreuder Beetz Filmproduktion e con l’emittente franco tedesca ZDF Arte, co-finanziata dalla Regione Lazio (Lazio Cinema International), dal programma Media di Europa Creativa, realizzata anche grazie al Tax Credit del MiC. La docuserie – composta da tre episodi – tratta del successo di Silvio Berlusconi dai suoi esordi come imprenditore all’invenzione della televisione commerciale alla metà degli anni ’70 fino alle elezioni politiche del ’94. Figlio del boom economico dei primi anni ’60, Silvio Berlusconi si lancia, come molti in quegli anni, nel business dell’edilizia. Realizza Milano 2, una new town avveniristica immersa nel verde, dove per evitare la selva delle antenne sui tetti, si progetta, per la prima volta in Italia, la cablatura di tutta la cittadina con il cavo coassiale. Ed è così che, nel 1974, in un sottoscala nasce una televisione al servizio dei residenti che possono seguire la messa, le riunioni di condominio, le attività sportive dei propri figli e la pubblicità del negoziante sotto casa. Nessuno avrebbe immaginato che da lì a poco la televisione condominiale di TeleMilanoCavo si sarebbe trasformata in uno dei più grandi gruppi televisivi privati europei.


La situazione delle emittenti private a metà degli anni ’70 è paragonabile a un “mucchio selvaggio” e Berlusconi fiuta l’affare: la televisione privata è il business del futuro. Vuole dei programmi vivaci, colorati, ma al tempo stesso rassicuranti, e la pubblicità deve esserne l’anima. Il monopolio della Rai viene aggirato dal cosiddetto “pizzone” di Berlusconi, un nastro registrato con programmi e pubblicità che viene consegnato a tutte le emittenti, sparse lungo il territorio nazionale, affiliate con Canale5, che ha ormai sostituito TeleMilano. Con questo escamotage rudimentale quanto geniale, una piccola televisione locale di Milano riesce a far sentire la sua voce in tutta Italia e a vendere tanta, tantissima, pubblicità. E così, durante la coda sanguinosa degli anni di piombo Berlusconi fa sognare i telespettatori, raccontando un’Italia che ancora non esiste, ma che si paleserà da lì a poco. Intere generazioni crescono davanti ai teleschermi del gruppo Fininvest, che mandano in onda telequiz, soap opera, telefilm americani, cartoni animati giapponesi, calcio, programmi comici. Berlusconi parla al consumatore e agli inserzionisti, mentre la tv di Stato si rivolge al cittadino: da questo momento i confini tra i due mondi si faranno più labili, la comunicazione berlusconiana plasma un pubblico nuovo, che presto diventerà elettorato. E non si ferma: per tutti gli anni ’80 l’impero di Berlusconi cresce così a dismisura, inglobando, oltre alle televisioni e alla pubblicità, anche l’editoria, giornali, riviste, assicurazioni, banche, catene di negozi e una squadra di calcio, l’AC Milan, rendendo ancora più popolare la sua immagine di imprenditore di successo.


La docuserie racconta la storia di una delle più famose e controverse personalità europee. Tre puntate della durata di 50′ ciascuna, nessun narratore, ma un cast di testimoni, capaci di confidenze e aneddoti inediti. Un racconto ricco di storie mai raccontate prima. Oltre alle interviste, la serie è costituita da materiale di repertorio, in parte inedito o raro.

Il Quadro di Troisi torna con il secondo disco, “La commedia”

Il Quadro di Troisi torna con il secondo disco, “La commedia”Roma, 29 mar. (askanews) – A quattro anni di distanza dall’omonimo album di debutto, Il Quadro di Troisi torna con La Commedia, il secondo disco in uscita venerdì 29 marzo per 42 Records e Raster. Un nuovo lavoro e una nuova line up: il cerchio perfetto disegnato a mano libera da Eva Geist (Andrea Noce) e Donato Dozzy (Donato Scaramuzzi) diventa un triangolo con l’entrata in pianta stabile di Pietro Micioni, che già aveva collaborato al disco precedente e nelle esibizioni live de Il Quadro. Tutto cambia e anche il mondo non è più lo stesso del 2020, quando uscì il primo omonimo disco: la crisi globale generata dalle guerre e dalle pandemie vissute come specchio di crisi individuali e cambiamenti personali hanno attraversato l’intero periodo di composizione del nuovo album finendo per influenzarne la scrittura. Ma nonostante tutto, o forse anche per questo, La Commedia vuole essere un disco dove la crisi diventa opportunità e il cambiamento si fa rinascita. A partire dal titolo, che prende spunto da un verso – poi cambiato – di una canzone dell’album precedente che recitava: “Ci piace la commedia, quella di un traliccio al sole”. Il Quadro di Troisi prova a indagare su quegli aspetti dell’umano che oscillano tra leggerezza e tragedia. Un po’ come nella commedia all’italiana di cinematografica memoria, dove le situazioni difficili diventano uno spunto per reagire e affrontarle, anche in chiave ironica. La Commedia è la vita in tutte le sue sfaccettature, non a caso i titoli di tutte le dieci canzoni che lo compongono rimandano in maniera piuttosto netta a degli archetipi, come La verità e La terra – i due singoli che ne hanno anticipato l’uscita-, ma anche La notte, o Il profeta. Come se l’esistenza fosse un mazzo di tarocchi, la lettura di una coscienza collettiva. Anche musicalmente La Commedia segna un deciso passo avanti verso la forma canzone e un linguaggio musicale ancora più autoriale e personale. Gli elementi che caratterizzano la musica de Il Quadro di Troisi – un approccio alla forma canzone che si riallaccia direttamente a una certa tradizione italiana e un suono spiccatamente “elettronico” – si fondono ancora di più, dando vita a un mix inedito. Una musica unica, seducente ed elegante, che sfugge alle definizioni e, al tempo stesso, le abbraccia tutte. Più che revival, è riappropriazione di un sound e di un modo di fare canzoni personale e identitario, ma per niente chiuso a tutto ciò che è nuovo. Nostalgico, ma con uno sguardo che galoppa verso il futuro.


La Commedia è una vera e propria gemma che ribadisce la rilevanza de Il Quadro di Troisi nel panorama musicale internazionale, già evidente fin dall’esordio del progetto. A dimostrarlo anche le collaborazioni di assoluto rilievo di cui l’album è popolato: da Suzanne Ciani, a tutti gli effetti una leggenda e una pioniera di un certo modo di fare musica che ha attraversato da protagonista assoluta 50 anni di storia, ad Aimée Portioli, meglio conosciuta come Grand River, musicista, sound designer e compositrice italo-olandese ma di base a Berlino. E poi gli archi di Fiona Brice (violinista, compositrice e arrangiatrice che ha collaborato con artisti come Placebo, Kanye West, Sophie Ellis-Bextor e tantissimi altri), il violino eclettico di Francesca Colombo (di fatto il quarto “angolo” de Il Quadro di Troisi), l’agitatore culturale e icona di Roma Est Stefano Di Trapani aka Demented Burrocacao (Trapcoustic, System Hardware Abnormal, tra le tante cose), il maestro Daniele Di Gregorio (musicista sopraffino, da trent’anni al fianco di Paolo Conte) e Tommaso Cappellato (batterista che definire solo tale è riduttivo: ha suonato ovunque e con chiunque a partire da Rabih Beaini e Maurice Louca, con cui collabora da tempo). La copertina dell’album, così come quella dei singoli che lo hanno preceduto, è opera di Francesco Messina, icona assoluta della musica italiana. Collaboratore e co-autore storico di Battiato, musicista di culto (il suo Prati Bagnati del Monte Analogo, realizzato con Raul Lovisoni, è considerato un disco fondamentale della musica italiana “altra”), fotografo e grafico autore di copertine leggendarie. Il Quadro di Troisi si prepara anche a tornare dal vivo: le prime date live annunciate del tour, organizzato da 3D agency, sono il 4 giugno in Triennale a Milano, l’11 luglio a Villa Ada Festival a Roma, il 2 agosto a Dekmantel Festival ad Amsterdam, il 31 a Letz Festival a Terni e il 28 settembre al Locomotiv Club a Bologna. Il Quadro di Troisi è un progetto di Eva Geist e Donato Dozzy, nato dalla corrispondenza tra i due artisti sul compianto attore e regista Massimo Troisi. Questo scambio è diventato presto una fonte ispirativa di identificazione che si è intrecciata con il progetto, i cui testi sono sensibili e sfaccettati, si adattano perfettamente alle frasi musicali e scorrono come un monologo cinematografico tratto dall’opera dello stesso Troisi. Il loro LP omonimo e di debutto (pubblicato nell’ottobre 2020 come collaborazione tra l’etichetta Raster e Terraforma Festival) è un’ode colorata a una visione profumata italiana, traboccante di dettagli e profonda intensità. Interi decenni di storia della musica nazionale vengono compressi e trasformati nel presente mentre la coppia trae ispirazione dalla loro classica eredità Italo-disco e Synth Pop. Nel 2023 l’ex duo diventa ufficialmente un trio con l’ingresso in pianta stabile di Pietro Micioni e a ottobre dello stesso anno pubblica su Raster “remixes”, una collezione eclettica di reinterpretazioni di otto brani dell’album d’esordio. Il 29 marzo 2024, a quattro anni di distanza dal primo, la band pubblica “La Commedia”, l’attesissimo secondo album, in uscita per 42 Records in Italia e Raster nel resto del mondo.