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Ciclismo, l’eritreo Girmay vince al Toru, Carapaz in giallo

Ciclismo, l’eritreo Girmay vince al Toru, Carapaz in gialloRoma, 1 lug. (askanews) – Il segno di Biniam Girmay, 24enne eritreo della Intermarché, sul Tour de France. Al termine di 230,8 chilometri da Piacenza a Torino, la tappa più lunga dell’edizione 111 e l’ultima delle tre previste interamente in territorio italiano dopo la Firenze-Rimini e la Cesenatico-Bologna arriva un successo storico per Girmay, già capace in carriera di vincere la Gand-Wevelgem e una tappa al Giro d’Italia. Nel finale anche una caduta nella parte destra del gruppo, abbastanza davanti, ai meno 2 chilometri dalla conclusione.


In maglia gialla, per il gioco dei piazzamenti, non c’è più Tadej Pogacar che l’aveva presa a Bologna e che ha scelto di non difenderla: tocca a Richard Carapaz, ecuadoriano della Ef vincitore del Giro d’Italia 2019, ben aiutato nel finale dal compagno di squadra Alberto Bettiol. Per lui è la prima volta in giallo in carriera. In volata, alle spalle di Girmay, il colombiano Gaviria (Movistar) e Arnaud De Lie (Lotto), ottavo Davide Ballerini. (Foto X Tour de France)

Tennis, Wimbledon, avanzano Alcaraz, Medvedev, Dimitrov e Ruud

Tennis, Wimbledon, avanzano Alcaraz, Medvedev, Dimitrov e RuudRoma, 1 lug. (askanews) – Primo turno e prime vittorie per i top10 scesi in campo quest’oggi a Wimbledon. Puntuale, come tradizione impone, alle 14 il campione in carica Carlos Alcaraz è sceso in campo contro l’estone Marc Lajal, ventunenne n.269 del mondo al suo esordio in un main draw di un Grand Slam. Il murciano si è imposto in tre set faticando molto nel corso dei primi due parziali per poi chiudere col punteggio di 76(3) 75 62. “Lui ha giocato una gran partita, mi ha davvero impressionato – ha dichiarato a caldo il n.2 del mondo a fine match – non lo conoscevo, ma sono sicuro che lo ritroverò presto sul circuito. Adesso devo concentrarmi sul mio gioco e provare a giocare allo stesso livello dell’anno scorso”.


Successo anche per Daniil Medvedev, testa di serie n.5 del seeding e vincitore del suo match contro l’americano Aleksander Kovacevic 63 64 62 “L’esordio non è mai facile e ci sono stati dei momenti in cui non tutto è stato semplice come il punteggio potrebbe lasciar intuire”. Affronterà il francese n.102 del mondo, Alexandre Muller. Successo anche per il bulgaro Grigor Dimitrov che in tre set – 63 64 75 – ha ottenuto la quarta vittoria in cinque sfide contro il serbo n.56 del mondo Dusan Lajovic. Tre set sono stati infine sufficienti anche al n.8 del mondo Casper Ruud per superare il qualificato australiano Alex Bolt: 76(2) 64 64 il punteggio finale in favore del norvegese,

Tennis, problemi alla spalla, forfait di Sabalenka a Wimbledon

Tennis, problemi alla spalla, forfait di Sabalenka a WimbledonRoma, 1 lug. (askanews) – Aryna Sabalenka ha annunciato il suo forfait a Wimbledon. Già nella conferenza stampa durante il media day aveva confessato le sue perplessità. Soffre di quello che ha descritto come un infortunio “al muscolo grande rotondo. E’ un infortunio alla spalla, possiamo dire, ma molto specifico e decisamente raro. Forse sono la seconda o terza tennista che si è infortunata a quel muscolo”.


L’aspetto particolare e frustrante di questo problema, ha aggiunto, “è che non mi sembra di essere infortunata. Posso allenarmi, posso tirare colpi da fondo, posso anche alzare pesi, ma appena mi chiedi di andare a servire sento dolore. Abbiamo fatto una risonanza magnetica e tanta riabilitazione. Abbiamo fatto tanti trattamenti, provando praticamente di tutto”. Ma non è bastato. Oggi, dopo aver abbandonato l’allenamento bruscamente, ha annunciato il suo ritiro. Al suo posto la lucky loser Erika Andreeva. “Ho provato di tutto ma la spalla non sta collaborando – ha scritto sui social -. Mi sono spinta al massimo in allenamento, ma il mio team mi ha spiegato che giocare avrebbe solo peggiorato le cose”.

Incredibile epilogo al Gp Austria: contatto Verstappen-Norris e ritiro, vince Russell

Incredibile epilogo al Gp Austria: contatto Verstappen-Norris e ritiro, vince RussellRoma, 30 giu. (askanews) – Incredibile epilogo a Spielberg nell’undicesima gara della stagione per il Gp di Austria di Formula1. George Russell approfitta di un’occasione d’oro che si materializza a otto giri dal termine: Max Verstappen e Lando Norris sono in lotta per la vittoria, ma si toccano ed entrambi forano. Il 26enne della Mercedes ringrazia e conquista il suo secondo successo in carriera in F1 con ritiro per Lando e Max 5° nonostante la penalità di 10″. Sul podio anche la McLaren di Oscar Piastri e la Ferrari di Sainz, 4° Hamilton. Leclerc solo 11° dopo un contatto al via con Piastri che gli ha danneggiato la gara. Il Mondiale torna la prossima settimana a Silverstone.


Una gara partita in salita per Leclerc che archivia un week end da dimenticare. Immediato il contatto con Piastri che lo costringe a rientrare in Pit Lane per cambiare l’ala e ripartire dal 19esimo posto. Davanti tutto tranquillo per Verstappen fino agli ultimi giri. Al 64° Norris prova un sorpasso all’esterno su Verstappen, l’olandese chiude lo spazio in modo troppo energico, costringendo Lando a impattare con la ruota posteriore destra dell’olandese. Entrambe le macchine sono danneggiate, i piloti rientrano entrambi ai box. Verstappen torna in pista dopo il pit-stop (chiudendo la gara al 5° posto), mentre Norris è costretto al ritiro. Per il campione del mondo della Red Bull è arrivata anche la penalità. Carlos Sainz è riuscito ad arpionare il terzo gradino del podio, regalando una gioia parziale alla Ferrari in chiusura di un fine settimana estremamente complicato. Il pilota spagnolo ha beneficiato dell’incidente tra Verstappen e Norris, altrimenti non sarebbe andato oltre la quinta piazza. Lewis Hamilton ha terminato al quarto posto con l’altra Mercedes. “Incredibile davvero questa vittoria. Alla fine della gara è stata una dura battaglia, io stavo tenendo la terza posizione, poi ho visto in tv che tra Max e Lando volavano le scintille, è successo veramente di tutto. Comunque abbiamo fatto un gran bel lavoro e siamo riusciti a raccogliere i frutti del nostro lavoro”. George Russell commenta il suo secondo successo in carriera attivato in Austria in modo rocambolesco. “Non riuscivo a credere di quanto fossero vicini Lando e Max – prosegue – quando sei così vicino speri sempre di poter raccogliere qualcosa, sono orgoglioso del mio team, rispetto all’inizio della stagione abbiamo fatto dei progressi enormi. Non è un segreto che Red Bull e McLaren sono ancora un po’ più avanti di noi, ma adesso siamo davvero molto competitivi e siamo pronti a sfruttare un loro passo falso”.

Calcio, è ufficiale: Douglas Luiz alla Juventus

Calcio, è ufficiale: Douglas Luiz alla JuventusRoma, 30 giu. (askanews) – Ora è anche ufficiale: Douglas Luiz è un giocatore della Juventus. L’annuncio del club attraverso un video sui social spinge al centro della scena il primo tassello della nuova squadra di Thiago Motta. Il 26enne centrocampista brasiliano è stato valutato dall’Aston Villa, proprietaria del cartellino, 50 milioni di euro che potranno essere pagati in quattro anni, con 1,5 milioni di euro di oneri accessi. Il costo sarà però abbassato dai due giovani bianconeri, inseriti come contropartite, Iling e Barrenechea, valutati insieme 26 milioni di euro. Contratto fino al giugno 2029.

MotoGp, Bagnaia domina Assen e vince il Gp d’Olanda

MotoGp, Bagnaia domina Assen e vince il Gp d’OlandaRoma, 30 giu. (askanews) – Quinta vittoria dell’anno, terza consecutiva, seconda doppietta Sprint-gara. E soprattutto il distacco dal leader del mondiale, Jorge Martin, ridotto a 10 punti con 12 gran premi ancora da disputare. Pecco Bagnaia vince anche ad Assen e mette nel mirino il rivale spagnolo che il 7 luglio al Sachsenring potrà essere sorpassato in testa al mondiale per il Gp di Germania. Una dimostrazione di forza sul circuito considerato dai piloti l’Università del motomondiale. Bagnaia in testa dal primo all’ultimo giro con un distacco su Martin cresciuto in modo esponenziale e arrivato fino a 3″676. Alle spalle del campione del mondo in carica Martin, leader del mondiale, unico a cercare di resistere allo strapotere della Ducati ufficiale. Poi quelli che la gara l’hanno fatta davvero giunti a oltre sette secondi: Bastianini, Marc Marquez, Vinales e Di Giannantonio. Sorpassi e controsorpassi nel poker di inseguitori con una grandissima rimonta di Enea Bastianini che si prende il podio a quattro giri dalla fine superando Marquez dopo essere partito dalla decima casella in griglia. Ritirati Rins, Bezzecchi, Mir e Acosta. Forfait per Espargaro e Savadori, infortunati nella giornata di sabato. In classifica generale Martin resta al comando con 200 punti, seguito da Bagnaia a -10 e da Marquez a -51. 4° Bastianini a -64.

MotoGp, cancellato il Kazakistan: si torna ancora in Qatar

MotoGp, cancellato il Kazakistan: si torna ancora in QatarRoma, 30 giu. (askanews) – Non c’è pace per il calendario del Motomondiale 2024. Dopo diverse cancellazioni, rinvii e sostituzioni, arriva un ennesimo cambiamento. Il Gran Premio del Kazakistan sul circuito di Sokol, inizialmente prevista nel weekend del 21-23 giugno, era stata rinviata al 20-22 settembre (al posto del già depennato Gran Premio d’India) ma, come riporta Motorsport.com, il fine settimana kazako è stato ufficialmente cancellato. La causa è da attribuire alla mancanza di garanzie offerte dagli organizzatori locali.


I lavori sulla pista kazaka non sono ancora completati e la logistica è altamente complicata. Al suo posto un secondo appuntamento in Qatar sul tracciato di Lusail. Un calendario, a questo punto, già funestato dalle cancellazioni dei Gran Premio di Argentina a Termas de Rio Hondo, Kazakistan a Sokol e India a Nuova Delhi.

Djokovic sarà regolarmente al via al torneo di Wimbledon: “Sto bene”

Djokovic sarà regolarmente al via al torneo di Wimbledon: “Sto bene”Roma, 30 giu. (askanews) – Disco verde per Novak Djokovic. “Il ginocchio ha risposto bene, non ho avuto nessuna ricaduta” ed allora “Perché non darmi una possibilità?” Il tennista serbo sarà regolarmente al via al torneo di Wimbledon. Il fuoriclasse serbo, numero 2 del ranking mondiale, è reduce dall’operazione al menisco del ginocchio destro effettuata tre settimane fa a causa dell’infortunio rimediato al Roland Garros. “Sono arrivato domenica – continua – È stata una settimana molto buona di allenamenti. Soprattutto negli ultimi tre giorni mi sono allenato intensamente giocando punti e set con Sinner, Frances Tiafoe, ieri con Medvedev, poi una doppia sessione con Emil Ruusuvuori, e oggi con Rune”, spiega il sette volte vincitore dei Championships. “Abbiamo giocato ad alta intensità, ci sono state molte situazioni in cui il ginocchio è stato messo alla prova, come i cambi di direzione. Ed è andata molto bene finora. Naturalmente quando il torneo inizierà, avrò più sensazioni e più feedback su come il ginocchio reagirà in partite al meglio dei cinque set“, ha aggiunto Nole ieri durante il Media Day in vista del Major londinese. “Sono mosso da un incredibile desiderio di giocare, semplicemente di competere. Soprattutto qui a Wimbledon, un torneo da sogno fin da quando ero bambino. Se scendo in campo è per il titolo. E gli ultimi tre giorni mi hanno dato abbastanza ottimismo, mi hanno fatto capire che nelle prossime settimane posso competere al livello più alto“, le parole del 37enne di Belgrado in conferenza stampa.


 

Europei, le “riflessioni” (che escludono le dimissioni) di Gravina e Spalletti dopo la sconfitta. Cosa hanno detto

Europei, le “riflessioni” (che escludono le dimissioni) di Gravina e Spalletti dopo la sconfitta. Cosa hanno dettoRoma, 30 giu. (askanews) – Il progetto continua. Dimissioni? Neanche a parlarne o a pensarne. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina è sicuro nelle parole post disastro europeo della sconfitta azzurra con la Svizzera. “Ci sono tante riflessioni che si accavallano – dice – Un po’ tutti siamo dispiaciuti per non aver potuto riconsegnare a tutti i tifosi italiani quel risultato che volevamo. Siamo dispiaciuti per il risultato ma nello sport la sconfitta ci sta. Quello che purtroppo rimane è la delusione per non aver potuto dimostrare a chi ci ha seguito tutto ciò che è stato fatto. Resta la delusione per una incapacità nell’aver potuto dimostrare ciò che abbiamo fatto”. Capitolo dimissioni: “Non scappo dalle responsabilità. Le critiche feriscono, quelle strumentali legate ad una richiesta di dimissioni. Quelle costruttive no, vanno ascoltate. Non esiste che qualcuno possa governare dall’esterno il nostro mondo, questo vale per la politica sia per tutti gli altri nel chiedere le dimissioni sia di Gravina che di Spalletti. Non esiste. Le elezioni Figc non si possono fare prima delle Olimpiadi, alla prima data utile lo faremo. Critiche si ma facciamole costruttive”. E ancora sulle responsabilità: “Siamo tutti responsabili. Ma dobbiamo continuare a esserlo. Lo faremo senza abbandonare la strada di un progetto pluriennale in cui comunque crediamo e che abbiamo inaugurato otto nove mesi fa. Ci saranno riflessioni profonde e passeremo ancora del tempo a confrontarci con il c.t. Spalletti. E abbiamo solo un modo per ripartire. Ripartire con il lavoro. Con la forza del lavoro. Con la forza dei progetti. Io sono pragmatico e credo solo nel lavoro. Dobbiamo essere lucidi e logici. I problemi li affronto col lavoro, non ho cultura di scappare. Il progetto è triennale, è centrale un allenatore subentrato da 10 gare, con scarsa possibilità di avere sempre a disposizione i calciatori, in un panorama che prevede poco più di 100 selezionabili per la nazionale. Oggi emerge a livello internazionale la necessità di ridurre quanto più possibile lo spazio delle nazionali, questo è l’amore che sia ha per la nazionale. Spalletti ha la nostra fiducia, deve lavorare. Fra 60 giorni inizia un nuovo appuntamento, non possiamo pensare che in 60 giorni improvvisamente in Italia fioriscano i Mbappè., i Ronaldo e i Messi. Ci vuole pazienza. Abbiamo solo un’esigenza: attivare la politica della valorizzazione del talento, che c’è. Tutte le nostre nazionali giovanili sono qualificate alla fase finale”.


“E’ un giochino che non faccio, tornare indietro a cosa sarebbe successo se”, esordisce il ct Luciano Spalletti nella conferenza stampa congiunta con Gravina. “Indietro non posso tornare, chiaro per quel che si è visto qualche cosa ho sbagliato, ho tentato di ringiovanire un po’ la squadra. Siccome rimango qui, in futuro questo sarà fatto ancora di più”. Spalletti aggiunge: “Se sono stato il miglior Spalletti possibile. Chiaramente no. Leggo che mi hanno attribuito d’aver alzato troppo i toni e uso di miti da seguire. Ma io ho degli esempi da seguire. Ci sono molte cose ancora da far vedere, il mio impegno sarà totale. Bisogna essere onesti nel racconto di queste 14 partite fatte, del mio percorso. Siamo stati bravi fino a un certo punto. Ieri fatto passo indietro importante che non si può accettare. Io credo di sapere quello che ci vuole”.Sui singoli: “Siamo tornati a zero, la partita di ieri ci butta a zero e da lì dobbiamo ripartire. Nelle scelte future tenterò di ringiovanire ulteriormente la rosa, per ricreare un gruppo il prima possibile, stando attento alla mancanza di personalità. Non mi hanno dato le risposte che cercavo. Ci vogliono forze e energie nuove, si va a prendere i giocatori dal basso, i giovani. È chiaro che calciatori del livello di Chiellini e Bonucci è difficile da ritrovare. Poi si è visto che dando fiducia a Calafiori si possono trovare leader importanti, dobbiamo credere che ci sono potenzialità che passano attraverso il gioco, non i discorsi”. Poi si lascia ad un sentimento personale: “Ieri la mia notte più complicata? No, la mia vita è stata tutta complicata, a volte complicato anche gestire delle vittorie. Pacche sulle spalle ne ho ricevute tantissimi, mi sono fatto migliaia di amici, quella più evidente è la telefonata di Matilde (la figlia, ndr), quella di ‘ti voglio bene’. Quella supera tutto”. Differenze tra ct e allenatore – ammette poi Spalletti – ci sono: “Il vestito da ct mi sta benissimo, il brand è uno dei miei preferiti. È chiaro che c’è differenza tra fare ct e l’allenatore e se anche io devo cambiare qualcosa e imparare devo farlo in fretta”. E ancora: “Siamo arrivati all’Europeo con una qualificazione meritata anche se difficile c’era urgenza di risultati. Sapevamo di avere un girone difficile. Come età media siamo tra le più giovani tra le prime 5 o 6. Ci aspettavamo più reazione. Fino alla qualificazione anche in difficoltà c’è stato adattamento, reazione. Ieri no. Chiaro che si rimane male. Se ci siamo capiti con la squadra? Io dopo ogni allenamento sono sempre andato al confronto con la squadra. Ho parlato con molti, non ho visto criticità particolari nel rapporto. Se sono stato troppo addosso? Ho cercato di fare il mio lavoro al 100%, ritenuto giusto non lasciar passare niente. Ma è un’analisi che devo fare e ci penserò”. E’ mancata la rabbia: “Mi è sempre piaciuta la disponibilità dei ragazzi. Fino a ieri. Ieri no. Della partita di ieri sono deluso. Non ho visto reazione. Anche con la Spagna, meritando di perdere più di 1-0, nell’ultimo quarto d’ora potevamo pareggiare. Ieri ho visto meno questa rabbia, solo in alcuni momenti. Non ho vista rabbia contro un avversario che era alla nostra portata, diverso per qualità dalla Spagna. Le analisi spero di farle in modo corretto, andando ad approfondire quel che è successo nella realtà delle partite. Ma se la risposta è stata questa, sono io che devo e dovrà fare qualcosa di diverso”. Secondo Spalletti stava nascendo un gruppo sano e solido: “L’umore nella squadra era perfetto. C’era la giusta riflessione sull’importanza del torneo. Dentro il gruppo abbiamo sempre detto la stessa cosa: stava nascendo un gruppo sano e solido. Li ho visti tranquilli nelle cose che dovevamo fare. Tutti molto legati, amici, gioiosi. Tutte le sere la stanza piena a scherzare, a fare tornei di qualsiasi tipo”. Spalletti svela un retroscena: “Un peso la maglia azzurra? Si fa la riunione prima di partire con il pullman, quando si legge la formazione e si dice qualcosa per motivare Ho chiesto chi non se la sarebbe sentito di battere i calci di rigore. Qualcuno ha alzato la mano per dire che se la sentiva ma diversi altri lo hanno tenuto giù, perché non se la sentivano. E anche questo deve far riflettere”.


 

Europei, Spalletti: “Resto e continuerò a ringiovanire la squadra”

Europei, Spalletti: “Resto e continuerò a ringiovanire la squadra”Roma, 30 giu. (askanews) – “E’ un giochino che non faccio, tornare indietro a cosa sarebbe successo se”: così il ct Luciano Spalletti nella conferenza stampa congiunta con Gravina. “Indietro non posso tornare, chiaro per quel che si è visto qualche cosa ho sbagliato, ho tentato di ringiovanire un po’ la squadra. Siccome rimango qui, in futuro questo sarà fatto ancora di più”. Spalletti aggiunge: “Se sono stato il miglior Spalletti possibile. Chiaramente no. Leggo che mi hanno attribuito d’aver alzato troppo i toni e uso di miti da seguire. Ma io ho degli esempi da seguire. Ci sono molte cose ancora da far vedere, il mio impegno sarà totale. Bisogna essere onesti nel racconto di queste 14 partite fatte, del mio percorso. Siamo stati bravi fino a un certo punto. Ieri fatto passo indietro importante che non si può accettare. Io credo di sapere quello che ci vuole”.


Sui singoli: “Siamo tornati a zero, la partita di ieri ci butta a zero e da lì dobbiamo ripartire. Nelle scelte future tenterò di ringiovanire ulteriormente la rosa, per ricreare un gruppo il prima possibile, stando attento alla mancanza di personalità. Non mi hanno dato le risposte che cercavo. Ci vogliono forze e energie nuove, si va a prendere i giocatori dal basso, i giovani. È chiaro che calciatori del livello di Chiellini e Bonucci è difficile da ritrovare. Poi si è visto che dando fiducia a Calafiori si possono trovare leader importanti, dobbiamo credere che ci sono potenzialità che passano attraverso il gioco, non i discorsi”. Poi si lascia ad un sentimento personale: “Ieri la mia notte più complicata? No, la mia vita è stata tutta complicata, a volte complicato anche gestire delle vittorie. Pacche sulle spalle ne ho ricevute tantissimi, mi sono fatto migliaia di amici, quella più evidente è la telefonata di Matilde (la figlia, ndr), quella di ‘ti voglio bene’. Quella supera tutto”.