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Louis Vuitton Cup, Luna Rossa squalificata contro Alinghi: spareggio con Ineos per il primo posto

Louis Vuitton Cup, Luna Rossa squalificata contro Alinghi: spareggio con Ineos per il primo postoRoma, 9 set. (askanews) – Clamoroso a Barcellona dove Luna Rossa Prada Pirelli non è riuscita a prendere parte alla regata decisiva del secondo Round Robin della Louis Vuitton Cup con Alinghi Red Bull Racing ed è stata squalificata. L’equipaggio italiano è stato squalificato prima di entrare nel campo di regata venendo così raggiunta in vetta alla classifica da INEOS Britannia, vincitrice della prova con i francesi di Orient Express. Alla base della decisione vi sarebbe stato un problema meccanico che avrebbe causato un blocco del foil e non avrebbe permesso all’AC75 di Luna Rossa di regatare. Ciò costringerà gli uomini di Max Sirena ad affrontare lo spareggio con gli inglesi. Il comitato di regata ha fissato alle 15.46 lo start dello spareggio per il primo posto tra Luna Rossa e INEOS Britannia. L’equipaggio italiano ha poco tempo per provare a risolvere il problema che è costato la squalifica contro Alinghi.

UsOpen Sinner: non è stato facile, ho cercato di restare concentrato

UsOpen Sinner: non è stato facile, ho cercato di restare concentratoRoma, 9 set. (askanews) – Cinque anni passati velocemente. Da entrare nei primi cento del mondo ad aver vinto due Slam nello stesso anno. E’ il mondo di Jannik Sinner passato attraverso la vittoria della Coppa Davis ed un caso doping che è stato gestito in modo tale da essersi sgonfiato prima ancora di fare notizia. “È passato tutto molto velocemente – afferma l’altoatesino nella conferenza stampa di chiusura degli Us Open – Ricordo la partita con Wawrinka sull’Armstrong. Contro Kohlschreiber a Vienna sono entrato in spogliatoio e mi sono detto ‘Sei per la prima volta nei primi 100′. Ho passato tante cose in modo veloce, in qualcosa ci ho messo di più, ma è giusto che sia così. Questo mi dà la fiducia che posso migliorare. Mi fa capire quanto è importante la mentalità e la testa”. Due slam nello stesso anno: “Vincere due Slam in un anno è abbastanza sorprendente, soprattutto lo US Open, dove non avevo aspettative. In Australia sapevo che potevo giocare un buon tennis, ma era diverso. E’ stato un sollievo. perché nella mia testa sapevo che stavo lavorando per quello e non sai mai se vincerai un Grand Slam o no. Ma quando ne vinci uno sai di essere in grado di farlo. Qui è stato difficile perché le condizioni prima del torneo non sono state facili. Sento di essere cresciuto match dopo match e il mio livello di fiducia si è alzato sempre di più. Nella prima partita ho avuto tanti dubbi, tante cose nella testa. Dopo O’Connell mi sono sentito meglio in campo, sono riuscito ad alzare il livello. Con Paul ho trovato ritmo dopo essermi trovato sotto. Dopo la vittoria con Medvedev avevo buone sensazioni. La semifinale e la finale sono state diverse secondo me. Ti senti in modo diverso, c’è più attenzione e ci metti più energia. Non è facile prendere solo un momento”. E’ arrivato a New York dopo settimane dure chi ha permesso di superare questi momenti: “Quello che mi ha permesso di farlo sono state le persone che sono con me tutti i giorni, le persone che mi conoscono da quando sono molto giovane e anche la mia famiglia, il mio team e tutti coloro che mi supportano quotidianamente. Cerco sempre di restare insieme a loro, soprattutto nei momenti difficili, perché so che mi possono aiutare in quelle circostanze. Era ed è ancora tutto nella mia mente, non è che sia sparito. Ma quando scendo in campo cerco di concentrarmi sul gioco, cerco di gestire la situazione nel miglior modo possibile, comunico con la squadra. Alla fine della giornata cerchiamo sempre di migliorarmi come giocatore. È quello per cui ci alleniamo. Non è stato facile, ma ho cercato di rimanere concentrato e immagino di aver fatto un ottimo lavoro rimanendo mentalmente lì, su ogni punto. Ho gestito bene le tre settimane, il titolo a Cincinnati mi aiutato a prendere confidenza. La stagione finora sta andando molto bene, ma non è ancora finita. Devo migliorare certe cose e ci devo lavorare”. Sinner e Alcaraz si sono divisi gli slam quest’anno, situazione destinata a proseguire nel tempo: “È bello vedere che ci sono nuovi campioni e nuove rivalità. Ci sono giocatori e ci saranno sempre giocatori che mi faranno migliorare come tennista, perché ci saranno momenti in cui mi batteranno. A quel punto dovrai trovare il modo di vincere contro questi giocatori. Oggi abbiamo visto che non è tutto perfetto. Avrei potuto servire un po’ meglio, ma questo mi fa capire che il lavoro non si ferma mai. È un lavoro continuo. Se vuoi essere un tennista migliore devi sempre lavorare e devi avere la tua routine giornaliera. Penso che sia bello per lo sport avere nuovi campioni”. Si torna a parlare della gestione del momento: “Durante il torneo? È difficile spiegare tutto, perché io e il mio team e le persone che mi sono vicine sapevamo quello che io avevo passato negli ultimi mesi. Non è stata solo una settimana prima del torneo, si parla di mesi. In questo momento, come dicevo prima, sto provando a chiudermi con le persone, cercare di capire cosa mi sta succedendo e poi provare ad accettarlo. Ovviamente è stato difficile godermi certi momenti. Il modo in cui mi sono comportato o in cui ho camminato in campo in certi tornei prima di questo, non è stato il solito quindi chiunque mi conoscesse sapeva che qualcosa non andava bene. Durante questo torneo ho ricominciato a sentirmi un po’ meglio, non importava il risultato. Quindi questo torneo mi ha aiutato. Adesso è bello avere un po’ di tempo per poi ripartire in Cina”. Ha dedicato il titolo alla zia: “Mia zia è una persona molto importante, perché quando i miei genitori lavoravano tutto il giorno e magari dovevo andare a qualche gara di sci, ci andavo con lei. Mi ha sempre aiutato in estate, quando i miei lavoravano e io avevo qualche giorno libero. Quando sei giovane non ti alleni tutti i giorni, quindi stavo molto con lei ed è una persona molto importante nella mia vita. Soprattutto quando ho vissuto periodi difficili, ho provato a vederla da una diversa prospettiva. Le cose purtroppo capitano, ma la vita reale è qualcosa di diverso. Noi viaggiamo molto, quindi è molto difficile passare del tempo con le persone che ami davvero, ma se avessi più tempo, sicuramente lo passerei con le persone davvero care. È ancora un momento difficile, ma lo devo accettare. Non è tutto perfetto”.


E’ il momento di dirsi bravo? “È stata una bella corsa. Sicuramente vincere il primo titolo del Grand Slam dell’anno ti dà fiducia e ti dà buone sensazioni. Dall’altra parte devi sempre continuare a lavorare, non finisce mai. Prima di ora non ho mai avuto del tempo libero per dirmi che ho fatto un buon lavoro. Devo dire un grande grazie al mio team, perché cerchiamo di provare sempre lavori nuovi, cose diverse dal punto di vista tattico, di capire come puoi giocare meglio contro certi avversari, come si può lavorare su certi colpi. Ho passato tanto tempo in palestra, perché so che fisicamente ho ancora molto da migliorare. Questi sono tutti sacrifici che fai per il futuro. Quindi dobbiamo continuare a lavorare. Nella mia testa so di non essere perfetto e non lo sarò mai, ma cerchiamo sempre di migliorare il mio gioco. In modo che dopo, al termine della mia carriera, potrò dire di aver fatto tutto il possibile per essere al 100%”. Le reazioni del mondo del tennis non lo hanno stupito: “Non lo so, devi chiederlo agli altri giocatori. Quello che posso dire è che la reazione dei giocatori in generale è stata positiva, anche quando tutto è emerso. Poi ci sono state alcune opinioni differenti, ma ci sta. Questo non avviene solo nel tennis, succede anche in altri sport e in altri lavori. Non ci si può far nulla. È per questo che devi avere persone vicine a te, le persone che sanno davvero cosa succede e cosa stava succedendo al mio team. Perché non è una cosa che riguarda solo me. Posso parlare solo per me e sono molto contento di questo traguardo”. Infine la notizia che ci saranno nuovi ingressi nel team: “Sì, lo avevo già in mente. Secondo me non aveva tanto senso giocare la Coppa Davis, perché non sarei al 100% e rischierei anche di perdere. Abbiamo un’ottima squadra, lo sanno tutti e io cercherò di essere lì domenica. Poi dipende come andranno le cose, se saranno già qualificati vedo cosa fare. Se invece è importante la sfida contro l’Olanda, mi farebbe piacere essere lì. Nel team avremo ancora entrate, ma non ne voglio parlare ora. Lo sapremo tra qualche giorno”.

Il mondo del calcio in ansia per Totò Schillaci

Il mondo del calcio in ansia per Totò SchillaciRoma, 9 set. (askanews) – Il mondo del calcio in ansia per le condizioni di Totò Schillaci. L’ex azzurro, infatti, è attualmente ricoverato, come hanno confermato fonti della famiglia tramite i suoi canali social all’ospedale di Palermo: “Viste le innumerevoli chiamate da parte di molte testate giornalistiche e viste le brutte le notizie che circolano, informiamo che il nostro amato Totò è in condizioni stabili ed è controllato da una equipe di medici continuamente notte e giorno. Forza Totò”, si legge nella storia su Instagram. Tra i primi a salutare Schillaci ai microfoni di Radio anch’io Sport su Radiouno, Roberto Donadoni che rivolge un messaggio all’ex compagno di Nazionale, ricoverato in serie condizioni all’ospedale di Palermo: “Siamo tutti in apprensione per Totò Schillaci, mi auguro che tutto si risolva per il meglio” il suo pensiero. Anche da Roberto Baggio è arrivato un messaggio di sostegno a Salvatore Schillaci. ‘Forza Totò’, ha scritto l’ex numero 10 in un post condiviso dalla pagina del capocannoniere del Mondiale di Italia ’90. Secondo la famiglia, Schillaci è “in condizioni stabili” ed è controllato “da un equipe di medici continuamente notte e giorno”.


Schillaci, 59 anni, è in cura da qualche anno per un tumore e ha subito anche degli interventi. E’ stato in terapia alla clinica la Maddalena e attualmente si trova nel nosocomio cittadino. Un male che aveva sconfitto e che ora si sarebbe ripresentato. In carriera ha vestito le maglie di Messina, Juventus, Inter e Jubilo Iwata (in Giappone), ed è celebre per i suoi gol ai Mondiali di Italia 1990 con gli Azzurri. Schillaci era alla clinica oncologica La Maddalena quando, il 16 gennaio del 2023, è stato arrestato il boss Messina Denaro. “Erano le 8.15 del mattino – ha raccontato lui stesso – aspettavo la mia visita di controllo, perché lì sono in cura dai dottori Mezzatesta e Mandalà. Avevo appena finito la colazione al bar, in un attimo mi sono ritrovato circondato da persone incappucciate con le armi spianate. Ho pensato a un attentato. Poi i carabinieri si sono qualificati, ma per un attimo io e quelli intorno a me ci siamo spaventati, c’era confusione”. Nel 2004 aveva partecipato all’Isola dei famosi, un anno fa partecipò con la moglie Barbara al programma Pechino Express. Poco prima era stato operato di tumore per due volte. “La trasmissione – raccontò – è stata una rivincita sulla malattia che mi ha fatto soffrire tantissimo”.

Ranking Atp: Sinner sempre più n.1, Fritz in top ten, Djokovic scende

Ranking Atp: Sinner sempre più n.1, Fritz in top ten, Djokovic scendeRoma, 9 set. (askanews) – Rivoluzione nel Ranking Atp dopo lo Us Open. Jannik Sinner, nonostante mantenga la prima posizione, emerge come il grande protagonista. Il suo secondo titolo Slam lo conferma come indiscusso numero uno della stagione, con un vantaggio enorme che rende improbabile un suo sorpasso prima della fine del 2024. L’italiano ha aggiunto 1.820 punti al suo bottino, raggiungendo l’impressionante cifra di 11.180 punti, con un distacco di 4.105 punti dal secondo classificato. Alexander Zverev, nonostante un US Open al di sotto delle aspettative, sale al secondo posto del ranking, sua migliore posizione di sempre. Novak Djokovic scende al quarto posto, una posizione che non occupava dall’Australian Open 2023. Carlos Alcaraz, pur perdendo punti, mantiene la sua posizione (terzo). Entrambi hanno pagato caro le eliminazioni precoci a New York. Taylor Fritz, finalista a sorpresa, rientra nella top 10 mondiale salendo al settimo posto. Jack Draper, semifinalista, fa il suo ingresso nella top 20, raggiungendo il 20° posto, suo miglior ranking in carriera. Anche Frances Tiafoe beneficia della sua semifinale, salendo al 16° posto. Altri giocatori raggiungono il loro miglior ranking: Jordan Thompson (29°), Nuno Borges (30°, debuttando nella top 30) e Brandon Nakashima (che entra nella top 40). Questa la Top Ten: 1. Jannik Sinner 11.180, 2. (+2) Alexander Zverev 7.075 (+2), 3. Carlos Alcaraz 6.690, 4. (-2) Novak Djokovic 5.560, 5 Daniil Medvedev 5.475, 6 Andrey Rublev 4.645, 7 (+5) Taylor Fritz 4.060, 8 (-1) Hubert Hurkacz 4.060, 9 (-1) Casper Ruud (4.010), 10 (-1) Grigor Dimitrov 3.965.

Tennis, Jannik Sinner vince l’Open degli Stati Uniti

Tennis, Jannik Sinner vince l’Open degli Stati UnitiRoma, 8 set. (askanews) – Jannik Sinner è il signore di New York. Secondo slam per l’azzurro dopo Melbourne. Battuto l’americano Taylor Fritz 6-3, 6-4, 7-5 dopo 2h17′. Signore indiscusso del cemento visto che ha vinto i due tornei su questa superficie.


Un bilancio da favola per l’altoatesino che in questo 2024 aveva già 5 trofei in bacheca (Australian Open, Rotterdam, Miami, Halle e Cincinnati) con un bilancio di 54 vittorie (tra cui 22 successi Slam) contro 5 sconfitte. Vittorie che diventano 55 con sei trofei all’attivo. Per l’italiano tutto facile nel primo e nel secondo parziale chiusi rispettivamente 6-3, 6-4 in 42′ e 35′. Poi all’improvviso tutto difficile. Al quinto gioco alza il livello Jannik, che comanda gli scambi e manda fuori giri il rivale per il 15-30. Sbaglia un rigore per il 15-40 e regala due palle break, annullate. Fritz libera il braccio e fa esplodere l’Arthur Ashe. Fritz fa impazzire l’Ashe con lo smash del 15-30, poi con una volèe incredibile sale 15-40 e guadagna due palle break: doppio fallo di Sinner che consegna il game all’americano. All’ottavo game Fritz conferma il break, 5-3 con Sinner.


Ma sull’orlo del baratro riecco Sinner: vince il nono game, fa il break al decimo e tiene il sevizio all’undicesimo. La tensione spaventa l’americano che va sotto 15-40 prima di concedere il punto, il gioco, il set e la partita ad un incredibile Jannik Sinner

Calcio, Spalletti: contro Israele possibili 4-5 cambi

Calcio, Spalletti: contro Israele possibili 4-5 cambiRoma, 8 set. (askanews) – Secondo appuntamento in Nations League dopo la vittoria in Francia per la Nazionale di Luciano Spalletti domani a Budapest, campo neutro di Israele-Italia. Sacchi ha avvertito delle difficoltà dopo un successo come quello di Parigi.


“Ho letto il discorso di Sacchi e lo ritengo corretto – le parole di Spalletti – Lui ci ha insegnato in quale difficoltà possiamo incorrere se non la prepariamo bene. Sarà una partita totalmente diversa rispetto a quella contro la Francia, quel match sarà difficilmente riproponibile. E’ difficile riproporre in blocco la squadra di venerdì, smaltire la fatica a distanza di due giorni è impossibile. Ora vediamo come stanno, ma ci sta che cambierò 3-4-5 calciatori”. Soddisfatto del ritorno di Tonali: “Eravamo tutti a braccia aperte pronti ad accoglierlo, per noi è un giocatore importante viste le sue qualità. Ora ce l’abbiamo, s’è rivisto un Tonali nuovo, molto voglioso di far vedere la sua qualità di calciatore, un Tonali che ha la capacità di aiutare tutti in campo perché sa fare tutto”.


Tre anni fa l’Italia ha vinto gli Europei, ma poi non è andata ai Mondiali. “Sento fare discorsi contrastanti sul discorso che ci riguarda come Nazionale. Io parto sempre da un mio pensiero, ovvero che una Nazione come l’Italia avrà sempre 20 giocatori per comporre una squadra forte. Questi presupposti ci saranno sempre, al netto del periodo. Magari bisogna essere bravi a capire i momenti, ad esempio in questo periodo qui non abbiamo il vero purosangue da un punto di vista tecnico-calcistico, non abbiamo Baggio, Del Piero o Totti. Ma ne abbiamo tanti che sanno fare molte cose, che sanno adattarsi, un calcio di sentimento e di sacrificio. E queste cose possono fare la differenza. Si torna ad essere più disponibili a saper fare tutti e a prendersi le responsabilità di squadra. Venerdì più che squadra siamo stati fratelli che hanno composto una squadra e quella è la chiave che trova la soluzione a qualsiasi difficoltà che hai”. Sui singoli: “Bastoni domani gioca perché poi togliere sia lui che Calafiori diventa complicato. E’ quello che ha più esperienza, ha cose che possono far bene a tutta la squadra. Frattesi è da valutare nell’allenamento di oggi, ma lui dice di stare bene e di essere pulito”.

MotoGp, disastro Jorge Martin: “Dovevo copiare Bagnaia”

MotoGp, disastro Jorge Martin: “Dovevo copiare Bagnaia”Roma, 8 set. (askanews) – Jorge Martin spiega così l’ingresso ai box per il cambio moto che ne ha compromesso il Gp di San Marino. Solo quindicesimo al traguardo: “È stato un errore di strategia, avrei dovuto aspettare cosa faceva Pecco, che era il mio avversario principale. Ero veloce, me la potevo giocare con Pecco, ma dovevo parlare di più con il team e chiarire prima della gara cosa fare esattamente in certe condizioni. Alle fine sarà importante stare lì fino alla fine, ma credo che io e Pecco siamo quelli più avanti”.

Repsol rompe con Honda, addio al marchio storico del MotoGp

Repsol rompe con Honda, addio al marchio storico del MotoGpRoma, 8 set. (askanews) – Addio a uno dei marchi storici del motomondiale. Il 31 dicembre prossimo scade il contratto di Repsol con Honda con l’azienda spagnola che ha deciso di non rinnovare l’impegno. “Repsol ha deciso di non rinnovare l’attuale contratto di sponsorizzazione con Honda Racing Corporation (HRC) nel Campionato del Mondo MotoGP, che scade il 31 dicembre di quest’anno – è scritto in una nota della società energetica – Il Repsol Honda Team è la squadra di maggior successo nella storia del campionato, con 11 titoli di squadra, 15 titoli di piloti e 183 vittorie nella categoria regina del motociclismo”. Repsol continuerà ad essere legata alle competizioni automobilistiche.


“Al di là della sponsorizzazione, è stata una vera collaborazione tra le due società, che lottano per continuare ad essere il riferimento nel motociclismo da Gran Premio”, ha spiegato HRC, la divisione competizioni della Honda. “HRC augura a Repsol tutto il meglio per le sue future attività e avventure sportive”, ha concluso la fabbrica giapponese. La notizia è arrivata dopo un fine settimana complicato per il team ufficiale Honda, dato che i suoi due piloti titolari, Joan Mir e Luca Marini, non hanno potuto correre la gara di domenica a Misano, colpiti da un virus. L’italiano si è svegliato con la febbre ed è stato sottoposto a un controllo medico, al termine del quale gli è stato diagnosticato un virus che gli ha impedito di partecipare alla gara. Prima, sabato, Joan Mir, affetto da gastroenterite e seguendo le raccomandazioni mediche, era stato assente per l’intero fine settimana.

Vela, maltempo e poco vento,a Barcellona regate rinviate a domani

Vela, maltempo e poco vento,a Barcellona regate rinviate a domaniRoma, 8 set. (askanews) – Prima il maltempo, poi il poco vento: rinviate le ultime regate del Round Robin a Barcellona. Luna Rossa resta padrona del proprio destino: serve una vittoria con Alinghi per l’aritmetica del primo posto in classifica. Quella che doveva essere la prima delle tre giornate libere per tutti gli equipaggi, diventa dunque quella delle ultime tre regate. Vento permettendo, ecco il programma di lunedì 9 settembre Alle 14 INEOS Britannia vs Orient Express a seguire – Luna Rossa vs Alinghi a seguire – Team New Zealand vs American Magic

MotoGp, Bagnaia: “Oggi è andata meglio di ieri”

MotoGp, Bagnaia: “Oggi è andata meglio di ieri”Roma, 8 set. (askanews) – “Sicuramente oggi è andata meglio di ieri. Ieri avrei potuto vincere, ne avevo l’opportunità, ma non sono stato in grado di coglierla. Oggi il secondo posto era il massimo che potevo ottenere. Marc era troppo in forma, soprattutto con queste condizioni. Ho provato a riprenderlo, ma quando ho capito di non poterci riuscire, ho lasciato perdere”. Così Pecco Bagnaia, secondo nel gp di San Marino a Misano e ora a -7pt dal leader della classifica generale Jorge Martin.


“Forse la prossima volta, quando sarò al 100% della forma, andrà diversamente – continua – Di sicuro ci riproverò, ma in queste condizioni è superiore. Comunque, va bene così nell’ottica del campionato. Ho recuperato 19 punti su Martin e, se non avesse piovuto, di certo non ne avrei guadagnati così tanti”.