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Tennis, Sinner positivo a un farmaco. Innocente, giocherà Us Open

Tennis, Sinner positivo a un farmaco. Innocente, giocherà Us OpenRoma, 20 ago. (askanews) – Solo 400 punti decurtati in classifica e nessuna squalifica. È la sentenza della ITIA, la Tennis Integrity Agency, per la positività di Jannik Sinner a un controllo antidoping effettuato durante il torneo di Indian Wells. Sinner è risultato positivo al metabolita del clostebolo in bassissima concentrazione (meno di un miliardesimo di grammo).


La leggerezza della sentenza fa comprendere l’insussistenza della colpa di Jannik, positivo a una sostanza contenuta in uno spray acquistabile in qualunque farmacia italiana, utilizzato per trattare una piccola ferita del suo fisioterapista, che lo avrebbe poi massaggiato. In questo modo Jannik sarebbe risultato positivo per contaminazione trans-dermale.Lo è per la bassissima concentrazione, per l’inesistenza di effetti migliorativi delle prestazioni: fattori che la stessa ITIA ha accertato. Altrimenti in caso di colpa provata e di assunzione in concentrazioni elevate di sostanze migliorative della prestazione sarebbe arrivata una sospensione.


Lo dimostra, ad esempio, il precedente di Maria Sharapova squalificata per quattro anni poi ridotti a due per aver continuato ad utilizzare il meldonium non essendo per sua leggerezza consapevole del fatto che era stata nel frattempo inserita nella lista delle sostanze proibite.La sanzione che lo lascia numero 1 del mondo e non intacca in alcun modo la sua partecipazione allo US Open né la certezza di restare in vetta alla classifica fino a Pechino e di superare le settimane da numero 1 di grandi icone di questo sport come Boris Becker.


 

Racquet trend 2025: a marzo a Milano primo expo su mondo racchette

Racquet trend 2025: a marzo a Milano primo expo su mondo racchetteRoma, 20 ago. (askanews) – Padel Trend Expo, il progetto vincente che in due edizioni ha entusiasmato oltre 40mila visitatori e coinvolto 265 brand e 4.500 club, si trasforma in Racquet Trend e torna a Milano, per la prima volta negli spazi espositivi di Fiera Milano a Rho, dal 7 al 9 marzo 2025.


È un’evoluzione – sottolinea una nota – che rende questo atteso appuntamento il primo format in Europa interamente dedicato a tutti i principali sport di racchetta, coinvolgendo sia il settore B2B che il B2C e offrendo un’esperienza unica per professionisti e appassionati. Un primato consacrato su un prestigioso palcoscenico: Racquet Trend verrà infatti ospitato nel nuovo padiglione realizzato all’interno di Fiera Milano e destinato ad accogliere i prossimi Giochi Olimpici invernali, facendosi così tra i capifila di un’era di grandi eventi sportivi a livello globale. Tennis, padel, pickleball, beach tennis, tennis tavolo, squash e badminton: tutto il mondo della racchetta – prosegue il comunicato – sarà presente con aree dedicate, dove gli appassionati potranno trovare tutte le novità di settore, cimentarsi sui 24 campi allestiti, partecipare a clinic, eventi, competizioni e spettacoli alla presenza di campioni, vip e leggende di questi sport.


Quello della racchetta è un settore multidimensionale, in grande espansione, che conta in Italia milioni di appassionati, anche grazie al diffondersi di nuove discipline. Racquet Trend diventa così un influente punto di riferimento internazionale per il divertimento, il business, la conoscenza di questi sport, coinvolgendo allo stesso modo addetti ai lavori, aziende, giocatori e appassionati. Ad attenderli, un percorso immersivo che vede la collaborazione e il coinvolgimento delle federazioni sportive mondiali di competenza e di aziende di oltre 20 Paesi: queste animeranno un’esposizione con le ultime collezioni e le novità dei migliori brand del mondo. Sarà inoltre un itinerario che integra alle discipline dei racquet sport un’ampia area dedicata all’alimentazione e al wellness, con una significativa presenza del settore fitness, a supporto e potenziamento di una cultura della salute e del benessere. Tutto organizzato con un occhio alla sostenibilità: particolare attenzione sono infatti date alle soluzioni ecologiche, a partire dagli allestimenti, con l’obiettivo di ridurre al massimo l’impatto ambientale. Tantissimi gli eventi collaterali per gli appassionati, ma soprattutto un playground unico, dove giocare e divertirsi su ben 3 campi da tennis, 4 di padel, 4 di pickleball, 2 di beach tennis, 8 da ping pong, 2 da badminton e 1 da squash. Un’esperienza che, grazie al coinvolgimento fattivo di organizzazioni, enti ed associazioni attive nel mondo dello sport e della salute, vuole essere completamente accessibile e accogliente per ogni visitatore.


Il B2B e il networking, favoriti da un’agenda di matchmaking, saranno altrettanto ricchi e dinamici. Racquet Trend sarà una piattaforma commerciale dove aziende, circoli e professionisti potranno far incontrare domanda e offerta, rafforzare relazioni commerciali e aprire nuovi mercati. A questo scopo e per approfondire la conoscenza del mercato sono stati organizzati numerosi workshop, convegni e seminari. Tra gli ambiti di sviluppo più promettenti, sarà data rilevanza al turismo sportivo, con appuntamenti che mettano in connessione espositori, tour operator, strutture ricettive, academy e buyers dall’Italia e dall’estero, al fine di gettare basi sinergiche di offerta. Lo stesso ambito di Racquet Trend sarà l’arena per poter proporre ai visitatori vacanze che contemplino insieme relax e sport preferito. Un’occasione unica – ricorda in conclusione la nota – per creare nuove partnership, espandere la propria rete professionale e condividere competenze strategiche.

Tennis, Sinner: “Settimana dura, ora testa agli Us Open”

Tennis, Sinner: “Settimana dura, ora testa agli Us Open”Roma, 20 ago. (askanews) – “Sono felice, è stata una settimana dura. Questa partita è stata mentalmente difficile. Entrambi venivamo da semifinali lunghe, con tanta tensione. Sono felice della mia prestazione, di come ho gestito la partita e tutta la settimana” ha detto Jannik Sinner all’ATP a caldo dopo il trionfo a Cincinnati, il suo terzo in un Masters 1000. Grazie al successo su Frances Tiafoe, Sinner è diventato il campione più giovane nella storia del torneo dai tempi di Andy Murray nel 2008.


“Ho avuto tanti alti e bassi questa settimana. Ora è importante recuperare ed essere pronto per New York, per lo US Open. E’ il nostro obiettivo principale per questa parte di stagione in Nord America, spero di poter mostrare del bel tennis a Flushing Meadows” ha aggiunto Sinner, che ha festeggiato il quindicesimo titolo in carriera nel circuito maggiore. Voglio ringraziare il mio team per esserci sempre al mio fianco, anche nei momenti difficili e ne abbiamo avuti un po’ nell’ultimo periodo” ha aggiunto durante la cerimonia di premiazione.


Si è poi rivolto con stima verso l’avversario sconfitto. “Sono felice di vederti giocare di nuovo a questo livello, l’anno scorso è stato difficile per te. Auguro il meglio a te e al tuo team, so che l’hai cambiato, per lo US Open e il resto della stagione” ha detto. Non ha dimenticato, Jannik, il ringraziamento verso “arbitri, sponsor, ballboys e tutti quelli che rendono questo splendido torneo possibile. Infine grazie a tutti i tifosi, questa per me è una settimana speciale perché festeggio il compleanno. Di solito non mi piace festeggiarlo, ma questa è una settimana speciale”.

Us Open qualificazioni, ok Passaro out Vavassori e Pellegrino

Us Open qualificazioni, ok Passaro out Vavassori e PellegrinoRoma, 20 ago. (askanews) – Sono cominciate le qualificazioni per il main draw dell’ultimo Slam del 2024. In campo anche tre italiani. Sorride il perugino Francesco Passaro (147 Atp), che vince in rimonta 57 63 63 contro il trentenne svizzero Alexander Ritschard, numero 135 ATP. Al prossimo turno affronterà il francese Hugo Grenier, n.173, che l’ha battuto al secondo turno delle qualificazioni dello US Open due anni fa.


Subito ko invece Andrea Vavassori (207 Atp) e Andrea Pellegrino (173): il compagno di doppio di Bolelli si arrende si è arreso 64 76(4) al francese Calvin Hemery, numero 203. Pellegrino sbatte 75 63 contro l’ex Top 10 argentino Diego Schwartzman, oggi numero 230 ATP. Oggi gli altri tre azzurri impegnati nel tabellone maschile: Mattia Bellucci, Matteo Gigante e Stefano Napolitano sfidano rispettivamente Mayo, Galan e Hanfmann. In programma anche il match con l’unica tennista tricolore delle qualificazioni femminili: Lucrezia Stefanini contro la colombiana Arango.

Jannik Sinner si prende anche Cincinnati, battuto Tiafoe

Jannik Sinner si prende anche Cincinnati, battuto TiafoeRoma, 20 ago. (askanews) – Australian Open, Rotterdam, Miami, Halle e adesso Cincinnati. Jannik Sinner conquista il quinto titolo stagionale giocando una finale magistrale sul Centrale del Lindner Family Tennis Center contro Tiafoe: 7-6, 6-2 il punteggio finale in poco più di un’ora e mezza di gioco. Il n. 1 al mondo ha giocato una partita fenomenale al servizio che oggi si è rivelato un vero e proprio fattore con 13 ace e più dell’80% dei punti vinti con la prima. In un primo set equilibrato, l’azzurro ha alzato il livello nel tiebreak, poi ha dominato il secondo parziale, chiuso con due break di vantaggio. Per Sinner è il 15° titolo in carriera, il terzo Masters 1000. Con il trionfo al Masters 1000 di Cincinnati, Sinner regala all’Italia il titolo numero 94 nel circuito ATP. Jannik diventa anche il 1° italiano nell’era Open a conquistare cinque trofei nella stessa stagione. L’altoatesino è il recordman italiano di successi nell’era Open davanti a Panatta e Berrettini.

Atletica, Jacobs sfida il mondo al Golden Gala. Rinuncia Iapichino

Atletica, Jacobs sfida il mondo al Golden Gala. Rinuncia IapichinoRoma, 19 ago. (askanews) – Il 30 agosto si accendono le luci su una sfida entusiasmante nei 100 metri al Golden Gala Pietro Mennea – Presented by IP (Foto Grana/Fidal). Nella tappa italiana della Wanda Diamond League allo stadio Olimpico di Roma si ritroveranno quattro sprinter che hanno partecipato alla finale delle Olimpiadi di Parigi: la medaglia d’argento Kishane Thompson (Giamaica), il bronzo Fred Kerley (Stati Uniti), il quinto classificato Marcell Jacobs che è stato oro olimpico a Tokyo tre anni fa, e il sesto di Parigi Letsile Tebogo (Botswana), campione olimpico dei 200 metri allo Stade de France. Con loro anche altre superstar della velocità mondiale come lo statunitense Christian Coleman e il keniano Ferdinand Omanyala. A completare il cast saranno il giapponese Abdul Hakim Sani Brown, il giamaicano Ackeem Blake, l’azzurro Chituru Ali.


La mente tornerà alla serata di domenica 4 agosto, quando a Parigi si è corsa una straordinaria finale dei 100. Il leader mondiale stagionale Thompson (9.77 in giugno) ha perso per soli cinque millesimi dallo statunitense Noah Lyles correndo in 9.79, soli due centesimi meglio del bronzo Kerley (9.81), mentre Jacobs è sfrecciato in 9.85 e Tebogo in 9.86. Omanyala ha mancato la finale olimpica ma quest’anno è stato in grado di correre in 9.79, Coleman in 9.86. In sostanza, la gara di Roma vedrà la presenza di sei uomini con primati stagionali da 9.86 in giù. Per Fred Kerley sarà un ritorno al Golden Gala dopo le vittorie delle ultime due stagioni: lo statunitense ha trionfato nel 2022 all’Olimpico di Roma con 9.92 e nel 2023 allo stadio Ridolfi di Firenze con 9.94. Marcell Jacobs tornerà invece a Roma a meno di tre mesi dalla medaglia d’oro degli Europei, conquistata con il tempo di 10.02 davanti all’altro azzurro Chituru Ali (10.05).


Infine per quanto riguarda la gara di salto in lungo femminile, che vedrà la partecipazione dell’intero podio delle Olimpiadi di Parigi (Davis-Woodhall oro, Mihambo argento, Moore bronzo) c’è da segnalare la rinuncia della saltatrice azzurra Larissa Iapichino.

Calcio femminile, Como Women annuncia nuovo team dirigenziale

Calcio femminile, Como Women annuncia nuovo team dirigenzialeRoma, 19 ago. (askanews) – FC Como Women – squadra che parteciperà alla Serie A di calcio femminile, il cui inizio è fissato per venerdì 31 agosto – ha annunciato la nomina del suo nuovo team dirigenziale, con decorrenza da oggi. Questo cambiamento fa parte della strategia di Mercury/13, il fondo internazionale che lo scorso marzo ha rilevato il club, e ne riflette l’impegno nell’introdurre talenti innovativi nel settore sportivo, commerciale e del digital media, incorporando professionisti di alto profilo con nuove e fresche prospettive e comprovata esperienza professionale.


Elena Mirandola entra a far parte di FC Como Women come ceo, portando con sé un background distintivo nel settore dei digital media, del marketing e della tecnologia. Attualmente riconosciuta come leader internazionale del settore, arriva a Como dopo aver ricoperto dal 2021 il ruolo di Managing Director in Alkemy SpA, società italiana che si occupa di trasformazione digitale e di consulenza strategica. Con una solida esperienza manageriale nell’ambito dell’organizzazione operativa e della gestione della sicurezza dei piccoli e grandi eventi sportivi, Mauro Ferrara assume il ruolo di COO di FC Como Women. Nel 2000 ha iniziato un percorso professionale con FC Internazionale, dove inizialmente ha ricoperto ruoli operativi all’interno dell’organizzazione Stadio San Siro fino al raggiungimento della qualifica di delegato alla sicurezza e responsabile organizzativo dell’evento partita allo stadio. Dal 2014 ha gestito le infrastrutture sportive del Club, coordinando tutti i referenti operativi dei vari siti sportivi della società e occupandosi in prima persona della gestione quotidiana e della ristrutturazione del centro sportivo della prima squadra ad Appiano Gentile. Ha lavorato anche con il Milan e lo Spezia.


“La nostra priorità principale, da quando Como Women è diventato il nostro club inaugurale nel portafoglio, è stata trovare leader eccezionali che potessero aiutarci a costruire questo club come uno dei principali team di calcio femminile in Italia” ha detto il Co-CEO & Co Founder Mario Malavè. “Abbiamo condotto con orgoglio un processo trasparente e siamo stati davvero onorati dalla qualità e dalla diversità dei background tra i candidati. Sono entusiasta di avere Elena e Mauro con noi in questa missione molto ambiziosa”.

MotoGp, Bagnaia vince in Austria e si prende la leadership

MotoGp, Bagnaia vince in Austria e si prende la leadershipRoma, 18 ago. (askanews) – Vittoria e leadership. Pecco Bagnaia vince il GP d’Austria della MotoGP e conquista anche la vetta del Mondiale in solitario con 5 punti di vantaggio su Jorge Martin, partito in pole sul Sachsenring e secondo al traguardo. A podio Enea Bastianini, sulla seconda Desmosedici del team ufficiale, mentre Marc Marquez, scattato dalla prima fila, ha un problema al via, si tocca con Franco Morbidelli, va largo alla prima curva e rimonta fino al 4° posto.


La gara, corsa su pista asciutta e con una velata minaccia di pioggia negli ultimi giri, si definisce già nei primi giri: Martin va in testa, ma Bagnaia lo bracca da vicino per togliergli il respiro e lo passa subito, al secondo giro. La stoccata arriva alla staccata delle prima curva ed è quella che colpisce al cuore Martin. Lì Bagnaia va al comando per non lasciarlo più, nonostante un immediato tentativo di replica dello spagnolo alla curva 9, prontamente rintuzzato. Fino al 13. giro i due viaggiano in scia, con un distacco che non supera il mezzo secondo, poi Bagnaia cambia marcia e diventa imprendibile.

Alain Delon addio, le donne che hanno segnato la sua vita

Alain Delon addio, le donne che hanno segnato la sua vitaRoma, 18 ago. (askanews) – Brigitte Auber, Michèle Cordoue, Romy Schneider, Nathalie Delon, donna per la quale avrebbe lasciato Marisa Mell, Mireille Darc, nonché la modella Rosalie van Breemen. E ancora Veronique Jannot, Sylvia Kristel, Sydne Rome e Dalila Di Lazzaro. Mogli amiche, amanti. E poi le veneri dello schermo con le quali ha lavorato Jane Fonda, Annie Girardot, Claudia Cardinale, Marie Laforêt, Jeanne Moreau, Simone Signoret e Catherine Deneuve. Senza donne e senza attrici, amanti, amiche o senza sua figlia, Alain Delon sarebbe stato, sono le sue parole, solo “l’ombra dell’attore e dell’uomo” che era, considerato uno dei più grandi sex simbol della storia, se non addirittura “l’uomo più bello del mondo”. Di lui amava il termine incantatore a quello di seduttore perché a seduzione è fatta di calcolo, non di fascino.


La più appassionata storia d’amore del divo è però con una giovane attrice nata a Vienna e venuta in Francia per sbarazzarsi dell’etichetta di Sissi, Romy Schneider, conosciuta nel 1958 sul set de L’amante pura di Pierre Gaspard-Huit. L’anno successivo si fidanzano. Lui ha 23 anni, lei 20. Nel 1964, l’attore lascia Schneider per Francine Canovas (detta Nathalie Delon), che sposa (il suo unico matrimonio) e dalla quale ha un figlio, Anthony, nato lo stesso anno. Ma un legame indissolubile continuerà a legarlo a Romy Schneider: è al suo braccio che l’attrice si stringe, devastata, il giorno del funerale del figlio quattordicenne, David, nel 1981. Quando morirà a sua volta , un anno dopo, Alain Delon le scrive: “Ti amo, mia Puppelé (bambolina in tedesco, ndr)”.L’attore ha condiviso la vita con l’attrice Mireille Darc dal 1968 al 1983. “La donna della mia vita” disse quando morì nel 2017. Dopo una storia d’amore con l’attrice Anne Parillaud, Delon ha vissuto, dalla fine degli anni ’80 al 2001, con l’olandese Rosalie van Breemen. La coppia ha avuto due figli nel 1990 e nel 1994, Anouchka (la sua preferita, descritta come la “donna della  vita” e Alain-Fabien. All’età di 80 anni, Delon si ritira nella sua proprietà a Douchy (Loiret) insieme a Hiromi Rollin, presentata come la sua “dama di compagnia” ma descrivendola come sua compagna. Fino a quando i figli dell’attore non l’hanno cacciata di casa nell’estate del 2023, accusandola di abusi.


È noto inoltre per le relazioni con la cantante Dalida, con cui negli anni sessanta ha avuto una passionale storia d’amore; in seguito i due resteranno ottimi amici e incideranno nei primi anni settanta il brano Paroles paroles. L’attore dirà di “aver amato terribilmente questa donna”, Maddly Bamy e Nico, icona dei Velvet Underground, il cui figlio Ari Boulogne (nato nel 1962 e morto nel 2023), assicurò per tutta la vita di essere figlio di Delon. Una paternità mai riconosciuta dal divo francese.Negli anni 60 Brigitte Bardot era la fantasia sessuale di ogni uomo e un simbolo di emancipazione per molte donne alla vigilia del Sessantotto. Ma l’imbronciata “Marianne”, quintessenza della femminilità d’Oltralpe, non cedette al fascino del sex symbol Delon ma trovò in quest’uomo fiero e limpido un amico leale e fedele.


Quattro i figli dell’attore: Anthony Delon, 60 anni, nato dalla relazione tra Alain Delon e la moglie Francine Novas, sposata nel 1964. Anouchka Delon nata nel 1990 frutto della relazione iniziata nel 1987 con la modella olandese Rosalie van Breemen. Così come suo fratello Alain-Fabien nato nel 1994. Anche lei come i due fratelli è un’attrice e regista. Infine Delon non ha mai riconosciuto come proprio figlio Christian Aaron Boulogne, nato nel 1962, mentre l’attore era impegnato con il suo primo grande amore: l’attrice Romy Schneider. Furono legati per cinque anni, ma al secondo anno insieme Delon avrebbe avuto una relazione con la cantante Nico da cui nacque Christian Aaron. Il bambino non fu mai riconosciuto, ma dopo essere stato i primi anni con la madre fu cresciuto dalla nonna paterna, ovvero la madre di Alain Delon, Edith Boulogne, che gli diede anche il suo cognome. 

Addio ad Alain Delon, i film iconici che ne hanno fatto una leggenda

Addio ad Alain Delon, i film iconici che ne hanno fatto una leggendaRoma, 18 ago. (askanews) – Il suo magnetismo sullo schermo ha lasciato il segno in generazioni di appassionati di cinema e continua a ispirare coloro che lo scoprono. E’ la magia di Alain Delon, apparso a metà degli anni Cinquanta nella settima arte, spentosi oggi all’età di 88 anni nella sua casa di Douchy. L’attore di Sceaux ha collaborato con alcuni dei più importanti cineasti della fine del XX secolo, da Luchino Visconti a Jean-Pierre Melville e René Clément. Il 1960 segnò l’inizio della leggenda di Alain Delon, grazie alla collaborazione con due registi che sarebbero stati molto importanti nella sua carriera: da un lato Luchino Visconti per Rocco e i suoi fratelli, ma anche René Clément, che gli offrì il ruolo principale in Delitto in pieno sole. Adattato dal romanzo Mr. Ripley di Patricia Highsmith, il film vide l’attore 25enne trasformarsi in un manipolatore dell’alta società. Capolavoro intramontabile del cinema italiano, Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti mostra un po’ di più le tante sfumature interpretative di Alain Delon. L’attore veste i panni di Rocco Parondi, uno dei quattro fratelli di una famiglia che ha deciso di trasferirsi a Milano per sfuggire alla povertà e alla miseria. Rocco e i suoi fratelli è una pietra miliare nella carriera di questo attore e un titolo che continua a influenzare i cineasti contemporanei. L’attore si riunisce a Luchino Visconti in uno dei film più belli della storia del cinema, Il Gattopardo. In questo dramma storico, premiato con la Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1963, Alain Delon interpreta Tancredi Falconeri, un giovane principe disincantato e seducente che gioisce del declino della nobiltà all’inizio degli anni ’60 dell’Ottocento in Sicilia. Nel 1967 Alain Delon incrocia per la prima volta il cinema di Jean-Pierre Melville in Frank Costello, Faccia d’Angelo. In questo immenso film noir, l’attore interpreta un sicario professionista che cerca di scoprire chi lo ha ingaggiato e poi tentato di uccidere.


La Piscina (1969) è, secondo alcuni critici, il film più sensuale della storia del cinema. E’ l’incontro di quattro degli attori più belli mai visti sul grande schermo: Alain Delon, Romy Schneider, Jane Birkin e Maurice Ronet. Il film di Henri Verneuil, Il Clan dei Siciliani (1969) è un thriller leggendario che riunisce sullo schermo tre mostri sacri del cinema (Alain Delon, Lino Ventura e Jean Gabin), è di quelli da sogno per ogni appassionato della settima arte su musiche di Ennio Morricone. All’inizio degli anni ’70, Jacques Deray riunì in Borsalino i due attori più apprezzati dell’epoca, Alain Delon e Jean-Paul Belmondo. NOminato al Golden Globe nel 1971. Ultimo film di Jean-Pierre Melville prima della sua morte avvenuta un anno dopo, Notte sulla città (1972) è stato quasi un flop al momento della sua uscita nelle sale (1,4 milioni di entrate, ben lungi dai 4,3 milioni del precedente ) ma rimane uno dei migliori lavori del regista e l’apice della sua collaborazione con Alain Delon. Fu solo nel 1976, con Monsieur Klein, che Alain Delon ricevette la sua prima nomination al César come miglior attore, per poi essere premiato per la prima volta nel 1985 per Notre Histoire di Bertrand Blier. Ha inoltre vinto il David di Donatello, l’Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino, mentre nel 1963 ha ottenuto una candidatura ai Golden Globe per il film Il Gattopardo. Dagli anni settanta ha avuto esperienze anche come produttore cinematografico, tramite la sua Adel Productions, e in qualità di regista come nel thriller Per la pelle di un poliziotto (1981) e nel drammatico Braccato (1983). La sua ultima interpretazione sul grande schermo risale al 2008 nel film Asterix alle Olimpiadi, mentre nel 2017 ha annunciato il ritiro dalle scene.