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Parigi 2024, Meloni: su Khelif non condivido il Cio, così si discrimina

Parigi 2024, Meloni: su Khelif non condivido il Cio, così si discriminaParigi, 1 ago. (askanews) – “Non sono d’accordo con la scelta del Cio”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la visita a Casa Italia in relazione al tema della pugile intergender Khelif in gara contro l’italiana Carini. “E’ un fatto che per i livelli di testosterone nel sangue dell’atleta algerina la gara in partenza non sembra equa”, ha aggiunto la premier. “Io penso che bisogna fare attenzione, nel tentativo di non discriminare, a discriminare. Perché io da anni spiego che alcune tesi portate all’estremo rischiano di impattare soprattutto sui diritti delle donne”.


Informata poi del ritiro di Carini, Meloni ha aggiunto: “Mi dispiace ancora di più, mi ero emozionata ieri quando ha scritto ‘domani combatterò’. Questa dal mio punto di vista non era una gara ad armi pari”.

Parigi 2024, Khelif picchia troppo forte, Angela Carini abbandona

Parigi 2024, Khelif picchia troppo forte, Angela Carini abbandonaRoma, 1 ago. (askanews) – Dopo 46″ e pochi colpi, Angela Carini ha abbandonato il match contro l’algerina Imane Khelif, pugile algerina al centro delle polemiche dopo essere stata esclusa dai Mondiali a causa dei livelli alti di testosterone. Azzurra in lacrime in ginocchio dopo il verdetto dell’arbitro. “Picchia troppo forte, non è giusto”, avrebbe detto l’italiana. Dopo che i giudici hanno validato la sua scelta con il verdetto ufficiale, l’azzurra si è inginocchiata sul ring e ha pianto.

Parigi 2024, Silvana Stanco argento nel trap femminile

Parigi 2024, Silvana Stanco argento nel trap femminileRoma, 31 lug. (askanews) – Arriva dal tiro a volo la tredicesima medaglia per l’Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024. Silvana Stanco conquista l’argento, il sesto per la spedizione azzurra, nella finale del trap femminile. Trentuno anni, nata in Svizzera, ma cresciuta nell’avellinese, chiude seconda con il punteggio di 40/50 nella finale dominata da Adriana Ruano Oliva (45/50), che regala il primo, storico oro nella rassegna a cinque cerchi al Guatemala. Terzo posto per l’Australia con Penny Smith (32/40).

Parigi 2024, Jacobs: sto bene, buone sensazioni, voglio divertirmi

Parigi 2024, Jacobs: sto bene, buone sensazioni, voglio divertirmiParigi, 31 lug. (askanews) – “Finita la scorsa stagione avevo detto che gli obiettivi per quest’anno erano tre. Rimanere in salute il primo, vincere l’Europeo in casa e vincere l’Olimpiade. Quindi, toccando ferro, per adesso sono in salute, ho fatto un anno in cui mi sono riuscito ad allenare come volevo, in cui la preparazione ha proseguito, non ci sono mai state interruzioni, non ci sono mai stati problemi che mi hanno portato a stare fermo diverso tempo, quindi perdere tempo. Abbiamo lavorato molto bene, ammetto che quando comunque cambi allenatore, cambi metodo di lavoro all’inizio ci vuole un po’ per riuscire a mettere insieme tutti i pezzi”. Lo ha detto il campione olimpico dei 100 metri Marcell Jacobs arrivato a Casa Italia all’inizio della sua avventura olimpica a Parigi 2024.


“Gara dopo gara – ha aggiunto – siamo riusciti a trovare un buon feeling sia con tutte le fasi della gara; fisicamente sto molto bene e anche oggi in campo le sensazioni toccando il tartan con le scarpe chiodate erano veramente ottime. Sono veramente tanto sereno, ho tanta voglia di scendere in pista di divertirmi, so che sarà tosto, che sarà impegnativa, credo che la parte più complicata siano proprio le semifinali perché ci sono 15-16 atleti che possono puntare ad entrare in finale, ma in finale si va solo in otto quindi quella sarà veramente il gradino più difficile poi una volta poi in finale può vincere chiunque, è una questione di dettagli vince chi sbaglia meno e quindi ci siamo, siamo quasi arrivati”.

Parigi 2024, Vola il quattro di coppia: podio dopo 16 anni

Parigi 2024, Vola il quattro di coppia: podio dopo 16 anniRoma, 31 lug. (askanews) – E’ un fantastico argento quello dell’Italia del canottaggio ai Giochi Olimpici di Parigi: Luca Rambaldi, Andrea Panizza, Luca Chiumento e Giacomo Gentili chiudono secondi in 5’44″40, secondi alle spalle dell’Olanda (5’42″00) e davanti alla Polonia (5’44″59). Grande prestazione per gli azzurri, che si prendono un’importante rivincita dopo il podio clamorosamente sfumato a Tokyo 2020. Una medaglia che mancava da Pechino 2008.


Luca Chiumento, padovano, classe 1997, atleta delle Fiamme Gialle, è alla sua seconda Olimpiade (a Tokyo era riserva). Giacomo Gentili, classe ’97, otiginario di Cremona, una passione giovanile per il rugby, è stato avviato al canottaggio dal padre. Andrea Panizza, nato nel 1998, tesserato per le Fiamme Gialle, ma cresciuto nella Canottieri Moto Guzzi, lecchese di nascita, viene dallo stesso paese (Mandello del Lario) dove è nato Giuseppe Moioli, oro olimpico nel quattro senza a Londra 1948 e suo primo allenatore. Luca Rambaldi, il veterano del gruppo (classe 1994), originario di Ferrara, atleta delle Fiamme Gialle, ma con trascorsi nella Canottieri Ferrara, soprannominato Rambo per il suo carattere molto forte, è diventato canottiere quasi per caso. L’Olanda è la formazione da battere e al via con i galloni di favorita, da campioni olimpici e mondiali in carica, ma l’Italia non è da meno con la Gran Bretagna argento uscente e quarta agli ultimi Mondiali così come la Polonia quarta a Tokyo e bronzo agli ultimi Mondiali. L’Olanda mette la testa fuori ma Gentili a 47 colpi tiene l’Italia a contatto. La prua degli Oranje è leggermente avanti a quella azzurra ma Gentili e compagni sono in corsa, a mezzo secondo a metà gara mentre in acqua 5 la Polonia prende margine sulla Germania. L’Olanda impone il proprio pass ma è una guerra con Italia e Polonia, con anche gli inglesi in corsa. A metà gara l’Olanda guadagna 38 centesimi sugli azzurri sempre secondi, a 40 colpi gli azzurri lanciano l’assalto ma gli olandesi favoriti della vigilia mantengono il loro passo, mentre la Polonia anticipa l’Italia sui 1500 metri lanciando l’assalto che li porta al momento all’argento. Il finale è al cardiopalma: Olanda d’oro. La Polonia si inchina, l’Italia per 19 centesimi vince una clamorosa, splendida, attesa, voluta, sudata, meritata medaglia d’argento.


1. Olanda (Lennart van Lierop, Finn Florijn, Tone Wieters, Koen Metsemakers) 5.42.00, 2. Italia (Luca Chiumento, Luca Rambaldi, Andrea Panizza, Giacomo Gentili) 5.44.40, 3. Polonia (Dominik Czaja, Mateusz Biskup, Mirolsaw Zietarski, Fabian Baranski) 5.44.59. (Foto Mimmo Perna, Canottaggio.org)

Parigi 2024, Abodi: Angela Carini contro atleta trans è una gara non equa

Parigi 2024, Abodi: Angela Carini contro atleta trans è una gara non equaMilano, 31 lug. (askanews) – “Trovo poco comprensibile che non ci sia un allineamento nei parametri dei valori minimi ormonali a livello internazionale, che includa quindi europei, mondiali e Olimpiadi. Nell’evento che rappresenta i più alti valori dello sport si devono poter garantire la sicurezza di atleti e atlete, e il rispetto dell’equa competizione dal punto di vista agonistico. Domani, per Angela Carini non sarà così”. Così in una nota il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, in relazione alla sfida di boxe femminile ai Giochi olimpici di Parigi che vedrà domani l’italiana Angela Carini combattere contro l’algerina Imane Khelif, atleta transgender.


“Quello delle atlete e degli atleti transgender è un tema che va ricondotto alla categoria del rispetto in tutte le sue forme, ma dobbiamo distinguere la pratica sportiva dall’agonismo che deve poter consentire di competere ad armi pari, in piena sicurezza” ha aggiunto. “È del tutto evidente che la dimensione dell’identità di genere in ambito agonistico pone il problema delle pari opportunità o delle stesse opportunità; non a caso, tante discipline sportive hanno posto dei vincoli per le atlete e atleti transgender necessari per poter permettere di gareggiare alle stesse condizioni. In questo caso assistiamo a un’interpretazione del concetto di inclusività che non tiene conto di fattori primari e irrinunciabili” ha concluso.

Parigi 2024, Jasmine Paolini: un fuoco vero, anche quando va male

Parigi 2024, Jasmine Paolini: un fuoco vero, anche quando va maleParigi, 31 lug. (askanews) – È stata sconfitta nel singolare di tennis dalla slovacca Schmiedlova al termine di un match sicuramente negativo, con titoli di giornali che parlavano di “eliminazione clamorosa”. L’Olimpiade di Jasmine Paolini prosegue nel doppio con Sara Errani, ma la giornata di ieri è stata amara, al di là delle previsioni. “Non una delle mie migliori”, ha detto la vicecampionessa di Wimbledon e Roland Garros, che nel primo set era avanti 5-2 per poi cedere 5-7 e che nel terzo ha avuto le occasioni per arrivare alla vittoria, ma sono tutte sfumate, spesso con errori gratuiti. Dopo il forfait di Sinner, il tennis olimpico azzurro perde l’altra grande protagonista e le speranze di arrivare a medaglia si riducono significativamente.


Eppure dalle tribune del campo Suzanne-Lenglen si è (intra)visto anche altro, ossia una giocatrice capace, seppur ieri solo a sprazzi, di possedere il campo, di conoscerne le profondità e di sfruttarle. Una tennista animata da quella che sembra un’ossessione per il gioco stesso, per l’idea di avere il controllo delle operazioni in ogni momento, con una volontà, sportiva ovviamente, di dominio che è propria dei grandi. E non si tratta di una sensazione di “genio e sregolatezza”, che il tennis italiano ha conosciuto troppo a lungo, si tratta più di una potenzialità assoluta che ricorda la via contemporanea al gioco rappresentata in primo luogo da un atleta totale come Carlos Alcaraz, che ieri è sceso in campo subito dopo il match della Paolini, non a caso insieme al nume ispiratore di questo tennis, Rafa Nadal. Jasmine ha commesso molti errori, i suoi colpi aggressivi sono spesso finiti in rete o lunghi, ma il modo in cui la si vede pensare la profondità della sua palla corrisponde al modo in cui pensa in profondità il suo tennis, con una sorta di “occupazione militare” del campo di gioco che probabilmente avrebbe affascinato uno scrittore come David Foster Wallace. Paolini è una tennista del presente, ha un fuoco che la alimenta e che a volte, come ieri, la può mandare anche fuori giri. Ma il fuoco c’è e averlo è quello che fa, ha fatto e potrà fare la vera differenza. (di Leonardo Merlini)

Parigi 2024, Jasmine Paolini: un fuoco vero, anche quando va male

Parigi 2024, Jasmine Paolini: un fuoco vero, anche quando va maleParigi, 31 lug. (askanews) – È stata sconfitta nel singolare di tennis dalla slovacca Schmiedlova al termine di un match sicuramente negativo, con titoli di giornali che parlavano di “eliminazione clamorosa”. L’Olimpiade di Jasmine Paolini prosegue nel doppio con Sara Errani, ma la giornata di ieri è stata amara, al di là delle previsioni. “Non una delle mie migliori”, ha detto la vicecampionessa di Wimbledon e Roland Garros, che nel primo set era avanti 5-2 per poi cedere 5-7 e che nel terzo ha avuto le occasioni per arrivare alla vittoria, ma sono tutte sfumate, spesso con errori gratuiti. Dopo il forfait di Sinner, il tennis olimpico azzurro perde l’altra grande protagonista e le speranze di arrivare a medaglia si riducono significativamente.


Eppure dalle tribune del campo Suzanne-Lenglen si è (intra)visto anche altro, ossia una giocatrice capace, seppur ieri solo a sprazzi, di possedere il campo, di conoscerne le profondità e di sfruttarle. Una tennista animata da quella che sembra un’ossessione per il gioco stesso, per l’idea di avere il controllo delle operazioni in ogni momento, con una volontà, sportiva ovviamente, di dominio che è propria dei grandi. E non si tratta di una sensazione di “genio e sregolatezza”, che il tennis italiano ha conosciuto troppo a lungo, si tratta più di una potenzialità assoluta che ricorda la via contemporanea al gioco rappresentata in primo luogo da un atleta totale come Carlos Alcaraz, che ieri è sceso in campo subito dopo il match della Paolini, non a caso insieme al nume ispiratore di questo tennis, Rafa Nadal. Jasmine ha commesso molti errori, i suoi colpi aggressivi sono spesso finiti in rete o lunghi, ma il modo in cui la si vede pensare la profondità della sua palla corrisponde al modo in cui pensa in profondità il suo tennis, con una sorta di “occupazione militare” del campo di gioco che probabilmente avrebbe affascinato uno scrittore come David Foster Wallace. Paolini è una tennista del presente, ha un fuoco che la alimenta e che a volte, come ieri, la può mandare anche fuori giri. Ma il fuoco c’è e averlo è quello che fa, ha fatto e potrà fare la vera differenza. (Leonardo Merlini)

Parigi 2024, il Triathlon si tuffa nella Senna, oro Beaugrand

Parigi 2024, il Triathlon si tuffa nella Senna, oro BeaugrandRoma, 31 lug. (askanews) – Dopo i due allenamenti annullati e il rinvio della gara degli uomini lunedì, causa inquinamento, il triathlon femminile è stato il primo questa mattina a lanciarsi nella corsa che comprende il tuffo nella Senna, davanti ad un foltissimo pubblico nonostante l’ora mattutina e la pioggia caduta tutta la notte. “Abbiamo vinto la scommessa, la Senna non è più inquinata – ha proclamato trionfante la sindaca di Parigi Anne Hidalgo – poi ci sono le incognite del meteo, della pioggia e dei temporali. Ma abbiamo fiducia perché lavoriamo seriamente, con grandi professionisti. Non c’era nessun piano B, perché non c’era bisogno di un piano B. Il piano A è stato sempre l’unico possibile”.


Le ragazze del triathlon hanno cominciato la gara alle 8 dopo l’ok dato dalle autorità sanitarie a quelle sportive per far procedere gli atleti. Il via libera alle gare è stato annunciato nella notte dal comitato organizzatore e l’ente internazionale World Triathlon. “Le parti interessate hanno confermato che il triathlon femminile e quello maschile si svolgeranno come previsto. I risultati delle ultime analisi dell’acqua sono stati ritenuti conformi”. Alla fine oro alla francese Cassandre Beaugrand in 1:54:55. Argento per la svizzera Derron (a 6 secondi), bronzo per la britannica Potter (a 15 secondi). Prima italiana Alice Betto, sedicesima. Seregni 22ma.

Parigi 2024, la spada femminile è d’oro: Santuccio è Super

Parigi 2024, la spada femminile è d’oro: Santuccio è SuperRoma, 30 lug. (askanews) – L’Italia vince l’Olimpiade di spada femminile a squadre. Prova meravigliosa delle azzurre Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi, Mara Navarria che hanno superato 30-29 le padrone di casa della Francia in un Grand Palais pieno in ogni ordine di posto. Un quartetto che è stato sotto fino alla penultima frazione ma che ci ha creduto fino alla fine superando nel minuto supplementare le transalpine con l’ultima stoccata di Alberta Santuccio. Grande gioia per il CT Dario Chiadò che conquista la sua prima medaglia da referente della spada.


L’Italia ha superato nel primo turno l’Egitto (39-26) portandosi in semifinale e lì ha dominato la Cina (45-24). In finale il trionfo alla priorità con l’ultima stoccata di Alberta Santuccio che ha portato l’oro all’Italia con il punteggio di 30-29. È una medaglia che premia la straordinaria stagione, anzi di più, l’eccezionale triennio, della squadra di spada femminile italiana guidata dal CT Dario Chiadò che è sempre stata sul podio dal 2022 al 2024 a tutti i grandi eventi internazionali tra Mondiali (Cairo 2022 e Milano 2023), Europei (Antalya 2022, Cracovia 2023, Basilea 2024) e ora anche Giochi Olimpici. Uno strepitoso cammino fatto di un oro, un argento e un bronzo a livello continentale e due secondi posti iridati, prima dell’oro olimpico di oggi a Parigi 2024. È il meritato premio alle quattro ragazze medagliate al Grand Palais, ma anche a tutto il team spada, atlete e staff della Nazionale, protagonisti di un lavoro enorme, di cui questo risultato – così come il percorso precedente – è figlio.