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Mondiali basket, Italia batte Portorico 73-57 ed è ai quarti

Mondiali basket, Italia batte Portorico 73-57 ed è ai quartiRoma, 3 set. (askanews) – L’Italia batte Portorico 73-57 e torna dopo 25 anni ai quarti di finale dei mondiali di pallacanestro. Paradosso che anche nel 1988 fu Portorico a dare strada agli azzurri. In una sfida offensivamente difficile, Datome ha dato ancora la scossa, mentre Pippo Ricci è stato l’uomo decisivo con 15 punti e i canestri pesanti nel quarto periodo. Ora la sfida tra Serbia e Repubblica Dominicana stabilirà la posizione nel girone. Possibile incrocio con gli Stati Uniti L’Italia parte bene. Dopo i primi 10 minuti, gli azzurri hanno anche 10 punti di vantaggio. 10 sono anche i punti di Tonut, mentre per Porto Rico è finora quasi solitaria la stella di Waters, 7 punti, 4 assist (ma anche 5 palle perse). Primo quarto che si chiude 25-15 per gli azzurri. Una prodezza di Waters sulla sirena, l’ennesima, tiene Porto Rico a contatto con gli azzurri all’intervallo (39-36). Azzurri in partita, sempre avanti, ma penalizzati dalle pessime percentuali nel tiro da fuori (18%, 3/17). Inizio da incubo dell’Italia nel terzo periodo, per la prima volta sotto nel punteggio e senza punti per circa sei minuti. Nel finale ancora Datome e Fontecchio a dare la scossa, come nel terzo quarto contro la Serbia. FInisce 51-47. Ultimo quarto con Italia a mille: Tripla di Datome dopo 11″ 54-47. Tripla di Ricci con 8’24”, timeout Colon immediato sul -10. Waters da due con 5′ ancora da giocare, Ricci risponde appoggiando al vetro +12. Nel finale l’Italia gestisce bene il cronometro, accelera e si porta sul 73-57. Gara finita: l’Italia vola ai quarti

Formula1, Sainz: “Pole fantastica, domani voglio vincere”

Formula1, Sainz: “Pole fantastica, domani voglio vincere”Roma, 2 set. (askanews) – Carlos Sainz festeggia dopo aver conquistato la pole position del Gran Premio d’Italia, quattordicesimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2023. “Davvero una qualifica intensa – le parole di Sainz – Nella Q3 abbiamo dato tutti il massimo, noi tre eravamo davvero al limite. Nell’ultimo tentativo sapevo che avrei avuto un po’ di margine alla Variante Ascari e alla Parabolica, per cui ho spinto a tutta ed è arrivata la pole. Una emozione incredibile. Sin da quanto ho tagliato il traguardo ho sentito il boato del pubblico e ho completato il giro di rientro con la pelle d’oca. I tifosi sono incredibili, ci spingono sempre, ci sostengono anche in hotel, una sensazione magnifica”.

A questo punto il mirino dello spagnolo si sposta sulla gara di domani. “L’obiettivo? Salire sul podio ovviamente. Io darò tutto per tenermi stretta la prima posizione ma non sarà facile. Proverò a scattare bene e disputare un buon primo stint. Il rivale numero uno sarà ovviamente Max Verstappen che, come sempre, sarà fortissimo”.

Legend Milan e Inter a Europeo Salto Ostacoli per premio Fair Play

Legend Milan e Inter a Europeo Salto Ostacoli per premio Fair PlayMilano, 2 set. (askanews) – In vista del derby di campionato del prossimo 16 settembre, due legend di Milan e Inter si sono date appuntamento oggi alla 37esima edizione dell’ “Italia. Open to meraviglia-FEI Jumping European Championship 2023” all’Ippodromo Snai San Siro, per una ricorrenza diversa, il Premio Fair Play.

I due ex calciatori, si legge in una nota, sono intervenuti nel sabato milanese che si è concentrato sul Gran Premio Frecciarossa-Trofeo Graziano Mancinelli, in ricordo del cavaliere italiano specialista di salto ostacoli che fu tra i maggiori protagonisti della scena equestre internazionale del dopoguerra, e vinto in questa edizione dal polacco Andrzej Oplatek con Diaroubet. Il Premio Fair Play, invece, è stato consegnato dall’ex attaccante rossonero Massaro e dall’ex difensore nerazzurro Galante al groom Slawomir ‘Slawek’ Czerko, che si è distinto per la solerzia e il comportamento in queste giornate di gare. “Sono molto orgoglioso di tornare in questa importante manifestazione e di rappresentare nuovamente il Milan nel contesto del premio ‘Fair Play’ – ha dichiarato il rossonero Massaro – Un riconoscimento che racchiude un principio fondante di qualsiasi disciplina. Come Milan, sentiamo la responsabilità di rappresentare un’ampia comunità di milioni di appassionati sportivi – da Milano al mondo – e siamo da sempre impegnati nella condivisone dei valori positivi dello sport, che deve essere sempre spazio di lealtà, rispetto e amicizia, palestra d’impegno e di crescita umana”.

Concetto ribadito anche dall’ex difensore nerazzurro, Galante: “E’ un piacere essere qui oggi, in qualità di Legend dell’Inter, alla cerimonia di consegna del premio per il Fair Play, valore fondamentale che accomuna tutte le discipline, dal calcio agli sport equestri. Come Inter siamo particolarmente orgogliosi di consegnare questo riconoscimento perché rappresenta pienamente i valori che fanno parte del dna del nostro Club fin dalla sua fondazione: inclusione, fratellanza e rispetto”.

Basket, la favola del Sud Sudan qualificato a Parigi 2024

Basket, la favola del Sud Sudan qualificato a Parigi 2024Roma, 2 set. (askanews) – Il Sud Sudan alle Olimpiadi del basket. Il sogno che si avvera per lo stato considerato il più povero del mondo, indipendente soltanto dal 2011, duramente colpito dalla guerra civile negli ultimi anni e privo in patria di un palazzetto al coperto. Eppure, superando l’Angola 101-78 e finendo primo nella classifica del Gruppo M ai Mondiali di basket in corso nelle Filippine, ha festeggiato il pass olimpico complice anche la mancata vittoria dell’Egitto sulla Nuova Zelanda con un margine superiore ai 24 punti.

Un miracolo sportivo per le Bright Stars di coach Royal Ivey e di Luol Deng, l’ex stella NBA e presidente federale che ha firmato il miracolo di conquistare un traguardo impensabile per un paese poverissimo nato soltanto nel 2011. Carlik Jones ha prodotto un’altra prestazione eccezionale con 26 punti, 7 rimbalzi e 15 assist; e anche 18 di Shayok, 15+10r di Gabriel e 10 di Deng per il Sud Sudan. Per l’Angola 21 di Dundao, 10p+13r di Bango. Il Sudan del Sud ha fatto il suo esordio ai Giochi olimpici nel 2016. Il Comitato Nazionale Olimpico Sudsudanese è stato ammesso al Comitato Olimpico Internazionale quale 206º Paese durante la 128ª Sessione del CIO a Kuala Lumpur, in Malaysia, il 2 agosto 2015.

Atletica, Andy Diaz vince il triplo nella Diamond League a Xiamen

Atletica, Andy Diaz vince il triplo nella Diamond League a XiamenRoma, 2 set. (askanews) – Una vittoria italiana a Xiamen, nella tappa cinese della Wanda Diamond League. È quella nel triplo di Andy Diaz (Foto Colombo/Fidal) che atterra a 17,43 (-0.7) all’ultimo salto, incrementando il 17,25 (-0.3) del secondo turno con cui si era portato al comando. Per il primatista nazionale è il secondo successo dell’anno nel massimo circuito, dopo aver trionfato al Golden Gala di tre mesi fa a Firenze con il record di 17,75. L’atleta che si allena a Castelporziano (Roma), e che attende di poter rappresentare l’Italia nelle competizioni internazionali, si toglie la soddisfazione di battere il fresco campione del mondo Hugues Fabrice Zango (Burkina Faso), oro a Budapest, sconfitto con 17,22 (-0.6). Ancora un’ottima prova di Ayomide Folorunso nei 400 ostacoli. La finalista mondiale è quarta in 54.08 con il secondo tempo in carriera, a soli diciannove centesimi dal suo record italiano della scorsa settimana. Il campione olimpico Marcell Jacobs corre in 10.05 (+0.4) sui 100 metri, dopo l’argento iridato nella 4×100, e pareggia il primato stagionale ottenuto in semifinale ai Mondiali. Al traguardo si piazza settimo mentre vola lo statunitense Christian Coleman che eguaglia la migliore prestazione mondiale dell’anno con 9.83 davanti al 9.85 del sorprendente giamaicano Kishane Thompson, terzo Fred Kerley in 9.96. Negli 800 è dodicesimo Simone Barontini in 1:45.42 e il keniano Emmanuel Wanyonyi si prende la rivincita dei Mondiali realizzando la world lead con 1:43.20 sul canadese Marco Arop (1:43.24), quindicesima Gaia Sabbatini nei 1500 in 4:07.94, nel disco senza misura Daisy Osakue con tre nulli. In cima alle liste mondiali di questa stagione anche l’ucraina Yaroslava Mahuchikh con 2,02 nell’alto e la keniana Beatrice Chebet sui 3000 in 8:24.05.

Marzio Innocenti si candida per secondo mandato a guida Federugby

Marzio Innocenti si candida per secondo mandato a guida FederugbyRoma, 2 set. (askanews) – Marzio Innocenti ha annunciato la propria intenzione di candidarsi per un secondo mandato quale Presidente della Federazione Italiana Rugby in occasione dell’Assemblea delle Società del Comitato Regionale Veneto svoltasi sabato 2 settembre a Silea (Treviso).

Eletto per la prima volta alla guida del movimento rugbistico italiano il 13 marzo del 2021, l’attuale massimo dirigente del rugby italiano ha scelto il momento d’incontro del Comitato Regionale che ha guidato per due mandati – dal 2013 al 2021 – per manifestare la propria intenzione di concorrere per proseguire, nel quadriennio olimpico 2024/28, il lavoro avviato con la consiliatura attualmente in corso. “Devo molto al rugby veneto, prima come giocatore, poi come tecnico, infine come dirigente sportivo, e l’aver scelto il consesso delle Società di una Regione che, per storia, tradizione e passione è uno dei punti di riferimento del nostro sport in Italia per rinnovare la mia disponibilità e il mio desiderio di proseguire nel percorso avviato nel 2021 ha, per me, un valore fortemente simbolico” ha detto Marzio Innocenti ufficializzando la propria ricandidatura.

“La volontà è quella di proseguire nel dare dare concretezza a una visione ben precisa che abbiamo del rugby italiano, nella quale le Società hanno creduto e che dovrà progredire nelle stagioni che ci attendono, in continuità con quello che è stato realizzato nei primi due anni e mezzo di lavoro, a partire dalla riforma e dal consolidamento dell’attuale sistema di formazione, all’insegna della stabilità per tutto il rugby italiano” ha detto Innocenti. “Il prossimo quadriennio sarà un crocevia per il rugby internazionale, indirizzato verso un’evoluzione che è vitale per la sostenibilità del nostro sport in tutti i Paesi, a ogni livello. Il nostro movimento sta ritrovando slancio ed entusiasmo, dalla base sino alla maglia azzurra, un motivo di ispirazione per migliaia di bambine e bambini che si avvicinano al nostro Gioco. Per noi, per me, il miglior stimolo a proseguire in questa avventura, che ha nel bene assoluto del rugby italiano il solo fine ultimo” ha concluso il Presidente nell’annunciare l’intenzione di candidarsi per guidare il movimento per un secondo mandato.

In Romagna i World Sports Games tra sport e socialità

In Romagna i World Sports Games tra sport e socialitàRoma, 2 set. (askanews) – Quattro giorni di sport, cinque di eventi culturali e sociali, oltre 5mila tra atleti, tecnici, allenatori e famiglie che si confronteranno su oltre 40 impianti sportivi dislocati su tutta la Romagna, tra ben sette città: Cervia, Cesena, Cesenatico, Forlì, Misano Adriatico, Ravenna e Riccione. Tutto questo, dal 5 al 10 settembre prossimi, saranno i World Sports Games, Giochi mondiali amatoriali promossi da CSIT – Confederazione internazionale dello sport amatoriale e dei lavoratori – e organizzati qui in Italia da AiCS Associazione italiana cultura sport, tra i primi enti di promozione sportiva del Paese.

A nemmeno 4 mesi dall’alluvione che ha sconvolto il territorio romagnolo, i WSG, che hanno cadenza biennale e che tornano in Italia dopo 8 anni, saranno ospitati sulla Riviera romagnola con il sostegno del Dipartimento Sport del Governo, della Regione Emilia Romagna, del Comune di Cervia – città che ospiterà Casa Italia e il centro operativo dei Giochi – e in collaborazione con ACSI, altro ente di promozione sportiva. Patrocinatori della manifestazione sono anche tutti gli altri sei Comuni coinvolti, che collaborano direttamente alla riuscita dell’evento, favorendo l’accesso alle strutture sportive, e la Fondazione CariForlì. I World Sports Games: il festival delle genti e inclusivo Lo sport al centro, quindi, ma non solo. I Giochi mondiali amatoriali che invaderanno pacificamente la Romagna non sono semplicemente un evento multisportivo, ma sociale e multiculturale. Organizzati in Italia dal comitato organizzatore Emilioc, guidato da AiCS, prevedono una totale presa in carico dei 5mila partecipanti, provenienti da ogni parte del mondo. Dal loro arrivo in aeroporto, martedì 5, alla loro partenza, domenica 10, atleti e famigliari sono accolti dalla macchina organizzativa che propone loro, oltre ad allenamenti e gare sportive, anche gite turistiche, cene della tradizione romagnola, conviviali multietniche promosse dalle tante organizzazioni sportive internazionali membre di CSIT – dal Messico alla Tunisia, dal nord Europa all’Asia -, corsi di formazione, convegni e altro. Tra i meeting, il corso di aggiornamento per giornalisti sul linguaggio inclusivo dello sport alla presenza del diversity editor della Stampa di Torino, Pasquale Quaranta, o il convegno condotto da Aned Associazione nazionale emodializzati Dialisi e trapianto – Settore Sport – sul rapporto tra trapianto e attività sportiva.

E poi feste, tante feste. Come il Festival europeo del Mamanet (che avrà il suo clou l’8 settembre a Cervia), sport pensato per agevolare i rapporti sociali tra donne, specie se mamme. Il valore al centro dei Giochi restano la socialità e il dialogo internazionale di pace: non a caso, ad aprire ufficialmente la settima edizione dei World Sports Games, sarà la cerimonia di apertura dei Giochi che si terrà mercoledì 6 settembre e che consisterà in una colorata e multietnica sfilata di tutte le delagazioni in gara dal lungomare di Cervia a piazza Garibaldi, dove si concentrerà la festa con l’accensione del Tripode, la dichiarazione di apertura dei Giochi e lo spettacolo di cultura italiana regalato dalla città e dal comitato organizzatore a tutta la comunità e non solo ai partecipanti ai World Sports Games. Il tutto, tenuto a battesimo dal comitato d’onore della manifestazione di cui fanno parte le istituzioni nazionali e regionali, tra cui il ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi, il sottosegretario di Stato all’Ambiente Claudio Barbaro, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente del Comitato paralimpico Luca Pancalli, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e tanti altri. Quattro giorni più tardi, la cerimonia di saluto si terrà invece sulla spiaggia del Fantini Club di Cervia, con la dichiarazione della fine dei Giochi, il passaggio di consegne alla Nazione (la Grecia, nel dettaglio) che accoglierà i Giochi nel 2025, e poi la festa musicale regalata dal comitato organizzatore alla cittadinanza, con i dj di Radio Bruno e balli sulla spiaggia. Al centro, come detto, resta comunque lo sport. Oltre 30 le discipline sportive giocate: 23 campionati internazionali (dagli sport più popolari, come il calcio, la pallavolo, la ginnastica, a quelli più di nicchia, come bocce, scacchi e Mamanet, lo sport inclusivo per le mamme), e 13 esibizioni sportive delle organizzazioni partner – dal dodgeball al golf, dal Football americano alla pole sport e molto altro. Più di 40 gli impianti sportivi coinvolti, dallo Stadio del Nuoto di Riccione all’Unieuro Arena di Forlì, dai campi di beach volley di Cesenatico e Cervia alle palestre scolastiche in riviera fino alle spiagge di Marina di Ravenna e al palazzo dello sport di Misano Adriatico. Un’ondata di sport che sarà capace, per la natura stessa dei World Sports Games, di includere le persone più adulte (previste attività specifiche per over 55) e quelle con disabilità: l’edizione romagnola sarà infatti la prima “parasportiva” che prevederà quindi la totale inclusione, nelle gare sportive, degli atleti con disabilità e degli atleti trapiantati e dializzati. Nessuna distinzione, dunque, come avviene nelle più blasonate Olimpiadi, ma una kermesse unica, senza barriere fisiche o sociali.

Giochi Green e attenzione al territorio Inclusivi, ma anche green. I Giochi mondiali amatoriali 2023 metteranno al centro dell’attenzione anche il rispetto ambientale. Si tratterà infatti della prima edizione veramente green, destinata non solo a produrre il minor impatto ambientale possibile ma anche a divenire formazione costante al rispetto della natura. Per questo, ai partecipanti saranno regalati gadget plastic free e i luoghi frequentati dagli atleti partecipanti saranno dotati di contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti. Ancora: saranno promosse gare a premi di raccolta rifiuti (le Rifiuthlon® di AiCS) e la mobilità sostenibile. Per chi sarà alloggiato entro un chilometro dal campo sportivo o dalla palestra dove si terranno le gare non sarà previsto il trasporto, ma proposta la passeggiata a piedi o in bicicletta; per tutti gli altri, i trasporti saranno garantiti da navette e autobus che viaggeranno a riempimento degli spazi – pur limitando al massimo i tempi di attesa degli atleti. Il rispetto del territorio sarà legato a doppio filo alla promozione del territorio stesso: Cervia in quei giorni offrirà l’ormai tradizionale sagra “Sapore di Sale” che sarà per gli ospiti stranieri l’occasione per immergersi nelle tipicità italiane, culturali e gastronomiche del territorio. E non a caso, la mascotte ufficiale dei Giochi è Elio, nome emblematico assegnato al fenicottero rosa, simbolo delle Saline di Cervia, che per i WSG vestirà la t-shirt degli atleti CSIT.

Gli sponsor e il legame con il territorio Proprio perché organizzati per ridurre al minimo il consumo di plastica, i World Sports Games supportati dalla Regione Emilia Romagna si fregiano del logo regionale Plastic-FreER. Non solo: con il supporto dei Battistini Vivai, AiCS e il comitato organizzatore regaleranno a ogni città coinvolta un albero a ricordo del passaggio dei World Sports Games come impatto positivo sul territorio e come seme di pace. Supportano l’evento anche Allianz per le coperture assicurative agli atleti AiCS, Tecnocopi per le forniture digitali e la connessione sui campi sportivi, Eyesportwear che veste gli atleti AiCS dei colori italiani. Media partner dell’evento sono: Radio Bruno, Teleromagna, Corriere Romagna.

Calcio, Spalletti: “Alla Nazionale chiedo la felicità”

Calcio, Spalletti: “Alla Nazionale chiedo la felicità”Roma, 2 set. (askanews) – A dire di sì a Gravina ci è voluto pochissimo. Parola di Luciano Spalletti, nuovo ct della Nazionale italiana, presentato oggi al Centro Tecnico di Coverciano. “Grazie a tutti per essere qua. Voglio ringraziare il presidente per avermi dato questo bellissimo incarico e grazie a tutto lo staff della Federazione. Ho passato molto tempo in questo luogo, però essere qui alla conferenza stampa della mia presentazione come CT della Nazionale è davvero un’emozione indescrivibile. Un sogno che parte da lontano: nel 1970, durante i Mondiali del Messico, andai a chiedere a mia mamma di farmi una bandiera dell’Italia per poter andare a festeggiare quel fantastico 4-3 contro la Germania. Ora questa bandiera dell’Italia la riporterò in campo quando andrò in panchina e spero di far rinascere quel sogno di poter portare questa bandiera in tutti i bambini italiani com’è successo a me. Sono stato felicissimo fin dalla prima chiamata che ho ricevuto. Per me Napoli è stata un’esperienza bellissima, qualcosa di travolgente più di quanto qualcuno si possa aspettare. Per me è un ricordo bellissimo. Forse l’allusione era alla clausola, ma niente mi farà retrocedere dal pensiero di aver preso la scelta giusta e la cosa corretta da fare. Ci sono delle cose da mettere a posto: stanno lavorando gli avvocati e spero si possa arrivare il prima possibile alla miglior soluzione per tutte le parti”. A questa esperienza chiede “la felicità, perché è quella di cui abbiamo bisogno. Di solito io non riesco a esserlo da solo, non provo felicità per qualcosa che riguarda me stesso. Io mi rifletto nella felicità altrui, per cui è quello che diventa fondamentale. Napoli e i napoletani sono stati la mia felicità: li ho visti talmente contenti e festanti che è da quello che dipende il mio essere felice. Questa cosa è da chiarire bene subito con i calciatori, loro devono essere felici di vestire questa maglia perché non è come le altre. Abbiamo dei campioni che ci hanno fatto vedere cosa vuol dire indossare l’azzurro: il senso di appartenenza”. Sul criterio delle convocazioni dice: “Saranno due partite molto importanti, abbiamo bisogno di un po’ di spessore internazionale e di esperienza. Per quanto mi riguarda questa maglia è un dono troppo importante che bisogna contraccambiare. Cerco di scegliere i migliori: in questo momento qui è importante il minutaggio. Verratti e Jorginho ad esempio li ho lasciati a casa perché non avevano minuti nelle gambe e non avevano svolto la preparazione”. Capitolo difficoltà del calcio italiano: “So le difficoltà che hanno i club con le convocazioni della Nazionale, ma poi i club devono sapere che il bene dell’Italia è il bene di tutto il nostro calcio. Non dobbiamo mai essere in contrasto: cercherò di avere un rapporto continuo con gli allenatori, alcuni li ho già sentiti. Ci sono dei calciatori che non ho convocato che meritavano di essere avvertiti prima che uscisse l’elenco ufficiale e li ho chiamati. Abbiamo una storia da rappresentare, non abbiamo alibi: dobbiamo dare continuazione”. Una eredità controversa, Nazionale che ha vinto l’Europeo ma non si è qualificata per il Mondiale: “Da Mancini eredito una buona Nazionale. Lui ha vinto un Europeo, ha fatto un record di 37 risultati utili consecutivi e ha lanciato molti giovani. Poi bisogna cancellare l’amarezza di due risultati che ci sono successi, dobbiamo smettere di pensare di appartenere un calcio minore. Dobbiamo cercare di fare un calcio che piace a tutti. Vogliamo fare un calcio che somigli a una Nazione forte come l’Italia”. (segue)

Calcio, Gravina: “Oggi comincia l’era di Luciano Spalletti”

Calcio, Gravina: “Oggi comincia l’era di Luciano Spalletti”Roma, 2 set. (askanews) – “Oggi inizia un nuovo capitolo della storia azzurra. Una storia lunghissima, importante, che appassiona milioni di italiani. Inizia l’era di Luciano Spalletti”. Così il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, introduce il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio. “In pochi giorni – continua – abbiamo dovuto rimediare a una crisi importante, imprevista, senza precedenti almeno per quanto riguarda alcune modalità. L’abbiamo affrontata con grande serietà, con silenzio e stile: abbiamo voluto dare priorità alla maglia azzurra e mettere la passione di tanti italiani al primo posto. Non proviamo rabbia, ma un pizzico di delusione sì. La nostra è stata una reazione composta, che ha puntato soprattutto ad aprire un nuovo capitolo. Sono felice, orgoglioso e molto più motivato. Molti mi hanno chiesto perché Spalletti: sul piano tecnico non devo dire nulla, la sua storia è nota. Quello che più mi ha colpito è il lato umano, sul quale abbiamo avuto l’intuito di investire: ho avuto modo di apprezzare Luciano come una persona che dedica la sua capacità sentimentale a tutto ciò che ama. Volevamo dare alla Nazionale un tecnico di grande prestigio, ci siamo riusciti. Quando ci siamo visti, siamo arrivati a ora di pranzo e Luciano ha esordito dicendo: ‘Presidente, non perdiamo tempo. Lei faccia le sue valutazioni, ma io voglio allenare la Nazionale italiana’. Per me questo è stato un biglietto da visita incredibile: gli italiani non solo hanno un grande allenatore, ma anche una grande persona”.

Europei pallavolo, Giannelli: contro Serbia vittoria non scontata

Europei pallavolo, Giannelli: contro Serbia vittoria non scontataRoma, 2 set. (askanews) – “Non era scontata questa vittoria, la Serbia paga l’assenza di Uros Kovacevic sicuramente ma chi ha giocato sicuramente è stato di grande livello. Sono contento perchè era una partita difficile, dobbiamo giocare ancora due partite ma abbiamo fatto un passo importante. Sono contento per aver giocato queste due gare a Perugia, che ha avuto la possibilità di vivere queste due serate fantastiche, ho sentito l’affetto di tutti”. Così il capitano dell’Italvolley, Simone Giannelli, ha commentato la vittoria a Perugia dell’Italia contro la Serbia per tre set a zero.

Per Alessandro Michieletto, la squadra è scesa in campo “molto concentrati”. “Il livello dell’avversario richiedeva un livello di gioco più alto – ha aggiunto a fine match – e ognuno di noi ha fatto il proprio dovere. Non ci aspettavamo un 3-0, ma questa Italia quando scende in campo concentrata è dura da battere. Il pubblico del Pala Barton è molto caldo e lo conosco bene da avversario, questa sera invece me lo sono goduto con il tifo a favore ed è stato bellissimo e ci ha dato una grossa mano”. “Se affrontiamo le gare sempre così – ha proseguito Roberto Russo – sarà dura per gli avversari. Sono felice per questa terza vittoria nei Campionati Europei, ma ora la testa è già proiettata verso le prossime sfide. Sto bene – ha aggiunto il centrale azzurro – ma ho ancora tanto da migliorare. Giocare qui a Perugia è sempre un’emozione pazzesca perché il pubblico spinge al massimo e questa sera ne ho avuto l’ulteriore conferma. Ringrazio il pubblico del Pala Barton e spero che nelle prossime gare continueremo ad avere un tifo così caloroso”.

“E’ bellissimo giocare con un pubblico così – ha concluso Daniele Lavia – ci tengo a ringraziare tutti quelli che ci hanno dato una bella spinta in questi giorni. Non era facile affrontare la Serbia, abbiamo avuto l’atteggiamento giusto per conquistare la vittoria. Dovevamo trovare il gioco degli scorsi anni, è un percorso lungo ma lo stiamo facendo da inizio estate lavorando duramente per raggiungere i nostri obiettivi”.