Australian Open, Sinner:”Vittoria speciale, mi sono sentito a casa”Roma, 28 gen. (askanews) – “Voglio fare i complimenti a Medvedev, ha giocato in maniera eccezionale. Ogni incontro mi rendi un giocatore più forte, è stato fantastico in questo torneo”. Sono le parole con le quali Jannik Sinner ha voluto salutare l’avversario durante la cerimonia di premiazione degli Australian Open di tennis. “Auguro a lui di vincere questo trofeo un giorno. Devo ringraziare il torneo e tutti coloro che rendono l’evento speciale. E’ fantastico giocare qui, a casa mia sta nevicando. E’ stato un torneo incredibile, è una vittoria speciale. Con il mio team cerchiamo di migliorare e capire le varie situazioni, mi capiscono e non è sempre semplice. I tifosi sono stati eccezionali, mi sono sentito a casa. Sono 15mila persone ma sembrano molte di più. Auguro a tutti i bambini di vivere questo sogno e di avere la possibilità che mi hanno dato i miei genitori. E’ tutto, ci vediamo il prossimo anno!”
Tennis, Sinner terzo italiano a conquistare un MajorRoma, 28 gen. (askanews) – Dopo 47 anni, l’Italia ha un nuovo campione Slam in singolare maschile. Al suo 17mo major in main draw, Sinner è diventato il terzo italiano a conquistare un major in singolare maschile dopo Nicola Pietrangeli, campione al Roland Garros 1959-60, e Adriano Panatta, vincitore a Parigi nel 1976. Complessivamente Sinner è il dodicesimo italiano a vincere uno Slam nei tabelloni professionistici, il 31mo se consideriamo anche i tornei junior. Nella storia del tennis italiano hanno vinto uno Slam sei uomini e sei donne nei tabelloni “pro”, in tutte le specialità; dieci uomini e nove donne nei tornei junior tra singolare e doppio. Ecco gli uomini e le donne vincenti:
SINGOLARE UOMINI 1959 Roland Garros: Nicola Pietrangeli, batte I. Vermaak (Saf) 36 63 64 61 1960 Roland Garros: Nicola Pietrangeli, batte L. Ayala (Chi) 36 63 64 46 63 1976 Roland Garros: Adriano Panatta batte H. Solomon (Usa) 61 64 46 76 2024 Australian Open: Jannik Sinner SINGOLARE DONNE 2010 Roland Garros: Francesca Schiavone, batte S. Stosur (Aus) 64 76(2) 2015 US Open: Flavia Pennetta, batte Roberta Vinci (Ita) 76 62
Australian Open, Bolelli e Vavassori: “Presto il nostro momento”Roma, 27 gen. (askanews) – “Siamo sicuri che vivremo momenti del genere di nuovo, molto presto”. Parola di Simone Bolelli e Andrea Vavassori salutati dal pubblico di Melbourne con scroscianti applausi durante la premiazione del torneo di doppio degli Australian Open sconfitti in finale da Bopanna ed Ebden. “Sono state due settimane fantastiche – aggiunge Bolelli nella conferenza stampa post match – è un grandissimo risultato anche se ovviamente adesso c’è un po’ di amarezza”. “Perdere una finale lascia sempre un po’ di amaro in bocca – aggiunge Wave – , in modo particolare la finale di un torneo così prestigioso, i tornei che qualsiasi tennista sogna di vincere. Ma è l’inizio di un percorso e partire meglio di così era difficile. Il 2024 lo abbiamo preparato bene, e questa è la partenza che tutti speravamo anche perché ci cambia la programmazione e potremo fare tutti i Masters 1000. Abbiamo obiettivi grandi, il sogno Olimpiade e come abbiamo già detto, le Finals di Torino a fine anno”. Bopanna, che da lunedì sarà il numero 1 più anziano della storia, e Edben hanno messo la freccia nei due momenti chiave del match, nel tie break del primo set e nell’undicesimo game del secondo set: “Loro l’hanno gestita meglio – spiegano gli azzurri – ; sono stati più bravi. Noi non siamo riusciti ad impensierirli in risposta, abbiamo avuto una piccola occasione sul 5 pari, ma poi loro hanno giocato un tiebreak impeccabile e hanno breakkato nel momento decisivo del secondo set. Bravi loro. E’ stata una partita vicina nel punteggio ma persa; dobbiamo essere consapevoli di quello che abbiamo fatto, due ottime settimane e delle buonissime partite che ci daranno grande fiducia per il resto della stagione”. Wave e il Bole sosterranno con forza Jannik Sinner nella sua prima finale Slam: “Jan sta esprimendo un gran tennis – analizzano la finale tra l’azzurro e Medvedev – , gioca sempre vicino alla riga, è veloce e lascia poco tempo agli avversari. Contro Djokovic in semifinale ha espresso un livello incredibile. Medvedev è un osso duro ma Jan lo ha battuto già, sa come affrontarlo. Sarà un match alla pari tra due grandissimi campioni, Jan sta giocando un po’ meglio ma il russo lo devi battere. Gli facciamo un grande in bocca al lupo, tifiamo per lui e speriamo porti la coppa a casa. Speriamo si regali questo sogno, e lo regali a tutti gli italiani”.
Sci, Bosca: “Oggi tutto ha un significato”Roma, 27 gen. (askanews) – “Non è un risultato completamente campato per aria e questo rende tutto ancora più bello. Sapevo che potevo fare una grande gara oggi, ma tagliare il traguardo per primo è davvero un’emozione pazzesca. Sono contentissimo, al settimo cielo”. E’ un secondo posto che sa di paradiso quello di Guglielmo Bosca al miglior risultato in carriera. Il trentenne milanese trapiantato in val d’Aosta, infatti, è reduce da gravi infortuni. Ha sopportato la frattura esposta di tibia e perone della gamba sinistra nel 2017, dopo una caduta in Coppa Europa a Reiteralm, per la quale dovette affrontare ben sette operazioni perdendo due stagioni di Coppa del mondo. La terza stagione la perse a causa della rottura di un crociato a Bormio nel 2020. “Ho sciato bene da cima in fondo – continua – su una neve difficile. Dopo gli infortuni, il percorso che ho intrapreso è stato frutto di una determinazione che non so in quanti sarebbero riusciti a mettere in campo. Tutto quel percorso ha avuto un senso grazie alla giornata di oggi. Se non avessi fatto un podio sarebbe stata una roba da matti. La storia di uno che si diverte sciando. Oggi, invece, tutto ha un significato ben chiaro. Io ho sempre saputo che sarei potuto salire su un podio e ce l’ho fatta”.
“Da gennaio è come se ci fosse stato un click nella mia testa, ho acquisito maggiore consapevolezza, è come se tutti gli infortuni fossero stati messi da parte, finalmente. Prima, invece, capivo di avere la velocità ma avevo molte paure. Il nostro è uno sport rischioso e io vedevo rischi e pericoli ovunque. Se vuoi arrivare, però, devi riuscire a metterli da parte e dopo Bormio penso di essere riuscito a farlo. Qualche retaggio degli infortuni in me rimarrà sempre. Non sono uno che pensa che si debba scendere sempre senza rispetto, però ho acquisito una maggiore capacità di affrontare la gara e ho una migliore percezione delle mie capacità”. “Oggi ho visto la luce verde, adesso vorrei agguantare una vittoria. Ci sono fenomeni straordinari in questo periodo e oggi battere Odermatt e Sarrazin è stato qualcosa di incredibile, pazzesco”.
Australian Open, Bolelli-Vavassori sconfitti in finale di doppioRoma, 27 gen. (askanews) – Si ferma a un passo dal titolo la corsa di Bolelli e Vavassori verso il titolo di doppio agli Australian Open di Melbourne. I due italiani sono stati sconfitti in finale da Bopanna ed Ebden con lo score di 7-6, 7-5. Un match equilibrato in cui l’indiano e l’australiano (nmeri 2 del seeding) hanno fatto prevalere la maggiore esperienza nei momenti decisivi, con il tiebreak vinto 7-0 e il break a zero nell’undicesimo gioco del secondo set. Favola Bopanna che a 43 anni vince il primo Slam in carriera e diventa numero 1 al mondo
Sci, SuperBosca, nel SuperG di Garmish primo podio a 30 anniRoma, 27 gen. (askanews) – Il francese Nils Allegre ha vinto il SuperG disputato oggi a Garmisch e valido per la coppa del mondo di sci. Allegre, che ha chiuso in 1’11″92, ha chiuso con 18 centesimi di vantaggio su uno splendido Guglielmo Bosca. Il milanese ha preceduto lo svizzero Loic Meillard. Quarta posizione per il leader della classifica generale Marco Odermatt. Ottavo Dominik Paris, chiude invece in quindicesima posizione Mattia Casse. Bosca, alle spalle un gravissimo infortunio in cui ha rischiato anche l’amputazione di una gamba, a 30 anni, alla quarantaduesima gara in Coppa del Mondo e dopo 20 interventi, nel superG di Garmisch raccoglie il primo podio in carriera. Finora era stato al massimo quinto, nel superG di Wengen del mese scorso.
Sci, Goggia sul podio a Cortina, terza in discesaRoma, 27 gen. (askanews) – Sofia Goggia ancora sul podio a Cortina. E’ terza anche nella seconda discesa sulla Olympia delle Tofane, alla fine di una gara interrotta più volte a causa del vento. Chiude a 44/100 dalla norvegese Ragnild Mowinckel, prima in 1’33″50 e della statunitense Jaqueline Wiles (seconda a 35/100 per il primo podio in carriera). “Non sono stata tecnicamente perfetta – le sue parole – ma è stata una discesa di carattere bergamasco e di grinta” ha dichiarato ai microfoni Rai. Scesa con il pettorale numero 14, Goggia ha ricordato sul traguardo Elena Fanchini, l’azzurra della velocità scomparsa l’8 febbraio dell’anno scorso dopo una lunga malattia. Elena aveva trionfato sull’Olympia nel gennaio 2015 proprio con il numero 14.
Australian Open, Sabalenka: “Ero sotto pressione ma sono felice”Roma, 27 gen. (askanews) – “E’ bellissimo ricevere questo trofeo da te, che sei una fonte d’ispirazione per tutte noi”, dice Sabalenka nella cerimonia di premiazionen degli Australian open parlando con Evonne Goolagong che l’ha premiata al centro del campo. Poi rivolgendosi alla sua avversaria: “So che è dura perdere una finale Qinwen, ma sei una ragazza giovane e ne giocherai tante altre”. E poi è un fiume in piena: “E’ fantastico vincere di nuovo qui, sono super felice. Grazie a tutte le persone mi hanno aiutato in questi giorni: mi sono sentita sotto pressione in queste due settimane ma ho cercato di non pensarci troppo. Sono sorpresa del livello di tennis che ho mostrato. Quando stavo per chiudere non è stato il momento più bello della partita, ma un po’ di tensione ci può stare”.
Quindi spazio ai ringraziamenti: “Il mio team mi ha dato un super potere: certo, ho giocato un po’ meglio qui che in finale a Brisbane (solo tre game vinti con Rybakina; ndr). Senza di voi io non sarei qui ma senza di me voi non sareste così bravi…. Grazie ai miei genitori per tutto quello che hanno fatto nella mia via. So che non capite l’inglese ma qualcuno ve lo tradurrà: siete la mia motivazione, tutto quello che faccio lo faccio per voi”. E chiude con una dichiarazione d’amore al pubblico di casa abbracciando stretto stretto il suo bellissimo trofeo. “Complimenti ad Aryna, hai meritato di vincere – le parole di Qinwen Zheng durante la premiazione -. In questo momento per me è difficile parlare. Era la mia prima finale Slam: ringrazio il mio team per avermi aiutato ad arrivare fin qui. Sono sicura che qui in Australia ci saranno altre finali, e migliori”.
Australian Open, Sabalenka si riconferma regina di MelbourneRoma, 27 gen. (askanews) – Aryna Sabalenka infiamma la “Rod Laver Arena” e si prende il suo secondo trofeo Slam. E diventa la prima tennista a confermarsi per due anni di fila a Melbourne dai tempi della connazionale Azarenka (2012-2013). Nella finale dell’Australian Open la tennista bielorussa, n.2 WTA e seconda favorita del seeding, nonché campionessa uscente, ha battuto 63 62, in un’ora e sedici minuti di partita, la cinese Qinwen Zheng, n.15 del ranking e 12 del seeding, che giocava la sua prima sfida per un titolo Major in carriera (per la bielorussa era la terza). Aryna ha completato il torneo senza cedere nemmeno un set: nella classifica WTA la bielorussa resta però seconda alle spalle della polacca Swiatek.
Australian open, Sinner in finale contro MedvedevRoma, 26 gen. (askanews) – Sarà Daniil Medvedev l’avversario di Jannik Sinner per il titolo agli Australian Open. Il russo ha battuto Sascha Zverev nella seconda semifinale con lo score di 5-7, 3-6, 7-6, 7-6, 6-3 in 4 ore e 19 minuti. Terza finale negli ultimi quattro anni a Melbourne per il russo che arriva alla sfida con Sinner dopo una battaglia fisica e di nervi contro il n. 6 al mondo, conclusa dopo la mezzanotte australiana. Il 27enne di Mosca ha dovuto rimediare a una partenza ad handicap nei primi due set, risolvendo i due parziali successivi – sempre nel segno dell’equilibrio – con due tiebreak ben giocati. Nel quinto set ha prevalso la maggiore lucidità di Medvedev contro uno Zverev meno efficace al servizio.