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Rugby, il 23 novenbre all’Allianz di Torino Italia-All Blacks

Rugby, il 23 novenbre all’Allianz di Torino Italia-All BlacksRoma, 6 giu. (askanews) – L’Allianz Stadium di Torino aprirà per la prima volta le proprie porte al grande rugby internazionale il prossimo sabato 23 novembre alle ore 21.10, quando l’Italia di Gonzalo Quesada affronterà gli All Blacks neozelandesi nel terzo, conclusivo test-match delle Autumn Nations Series.


La casa della Juventus ospiterà gli Azzurri per il più importante e prestigioso dei test-match autunnali dopo l’accordo sottoscritto tra la Federazione Italiana Rugby e il più titolato Club calcistico italiano, per un’inedita premiere per la palla ovale nell’impianto del capoluogo piemontese. Marzio Innocenti, Presidente della Federazione Italiana Rugby: “Gli All Blacks sono un’icona dello sport internazionale, come lo è la Juventus. Poterli accogliere ancora una volta nel nostro Paese e poterlo fare nel migliore degli impianti sportivi d’Italia costituisce un nuovo tassello della Federazione che stiamo costruendo giorno dopo giorno. Ringrazio Juventus per aver reso possibile questo accordo attraverso l’adeguamento dell’impianto al nostro Gioco e le istituzioni locali, dalla Regione al Comune, che hanno fortemente sostenuto il ritorno dell’Italia a Torino. Italia v All Blacks allo Stadium sarà un evento indimenticabile non solo per la comunità rugbistica ma per tutto lo sport italiano”.

Carica azzurra agli Europei di atletica, Tamberi e Jacobs le stelle

Carica azzurra agli Europei di atletica, Tamberi e Jacobs le stelleRoma, 6 giu. (askanews) – La carica di “Gimbo”, il puzzle di Marcell, la forza di Antonella. Nella conferenza stampa di European Athletics alla vigilia degli Europei sono protagonisti nel Salone d’Onore del Coni al Foro Italico i tre azzurri campioni olimpici individuali che saranno in gara a Roma. Per il capitano della Nazionale Gianmarco Tamberi la qualificazione dell’alto, in programma domenica alle 11.35, rappresenta il ritorno in pedana nove mesi dopo l’ultima volta: “Esordire qui porta tanta pressione, ma io amo la pressione. Quando gareggio voglio sempre vincere, ma questa stagione il ‘focus’ è tutto su Parigi: a Roma l’obiettivo è la performance, è saltare il più in alto possibile. Non ho gareggiato il 28 maggio a Ostrava perché volevo avere sensazioni più positive: maggio è stato un mese molto complicato, in cui ho avuto problemi a un ginocchio e sono stato in grande difficoltà sul piano mentale. Ora è il momento giusto per iniziare: vero che il contesto è molto importante, ma quando le cose si fanno complicate inizio a divertirmi”. Tamberi è tornato anche sul grave infortunio del 2016 che gli precluse i Giochi di Rio: “Solo quando finisci profondamente nel buio capisci quanta forza hai. L’infortunio mi ha aiutato soprattutto nella mente: vincere a Tokyo dopo quanto era accaduto a Montecarlo era qualcosa che volevo mostrare a me stesso”. Il campione di tutto ha anche “caricato” a mille la squadra azzurra: “È un gruppo fantastico, sono molto orgoglioso di esserne il capitano, è un momento splendido per tutta l’Italia dell’atletica. Nel 2011 quando entrai in Nazionale il clima era molto diverso, ognuno guardava a se stesso: oggi abbiamo invece uno dei migliori team se non il miglior team d’Europa. Non tolgo pressione ai miei compagni di squadra, anzi, la voglio mettere: ragazzi, dovrete esprimervi a livelli massimi, non accontentarvi di una prestazione media”.


Come Tamberi, anche Marcell Jacobs (in pista sabato alle 21.10 nelle semifinali) sarà al via da campione in carica sui 100 metri: “Roma è una città importante per me: qui ho costruito la mia medaglia olimpica, voglio restituirle qualcosa. Ho cambiato allenatore, ho cambiato gruppo di allenamento, ho cambiato vita: il 2023 è stato molto complicato, mi ha fatto capire che c’era tanto da cambiare. Sono molto fiducioso per il 2024. La programmazione è incentrata sui Giochi, ma sono molto felice di gareggiare qui: per prima cosa voglio correre con il sorriso e convertire la pressione in energia. Il tempo? Stiamo lavorando sulla tecnica: quando vado sui blocchi penso ancora tanto, quando metterò insieme i pezzi uscirà anche un crono importante. Voglio dare il massimo per tutti gli italiani”. “Vibrazioni positive” è il concetto espresso da Antonella Palmisano, impegnata venerdì (ore 18.35) nella 20 km di marcia in cui è campionessa olimpica: “Giochiamo in casa, nello stadio in cui Pietro Mennea, pugliese come me, fu assoluto protagonista agli Europei del 1974. Avere l’energia del pubblico sarà importante. L’infortunio di tre anni fa mi ha fatto capire di avere una forza dentro che non conoscevo: reagire mi ha fatto ritrovare la gioia di marciare e di mettermi in gioco, voglio alzare ancora l’asticella”. La parola “asticella” ha ovviamente destato un sorriso a capitan Tamberi, che ha proposto alla marciatrice di misurarsi nel salto in alto trovando la pronta risposta (sempre con il sorriso) di ‘Nelly’: “Però dopo ti vogliamo vedere sui 5 km di marcia”.


Presenti anche altre tre star straniere del firmamento dell’atletica mondiale, a partire dalla primatista europea e campionessa del mondo in carica dei 400 ostacoli Femke Bol, che a Monaco 2022 vinse 400 piani, “quattro acca” e 4×400 donne: “Ieri ho provato la pista: le sensazioni sono state ottime, non vedo l’ora di gareggiare. Stavolta il mio programma sarà un po’ meno denso, ma esordirò già venerdì nella finale diretta della 4×400 mista. Gareggiare prima per il team, poi per me: sarà un Europeo molto eccitante e sarà anche una pietra miliare del mio percorso verso i Giochi di Parigi”. “Sono in buona forma, anche mentale – il pensiero invece della tedesca Malaika Mihambo, campionessa olimpica di salto in lungo (qualificazione a Roma prevista per martedì alle ore 10.35) -e la pressione ci aiuta a gareggiare meglio, è importante focalizzarsi sempre su se stessi e sulla propria prestazione». Katarina Johnson-Thompson, campionessa del mondo in carica dell’eptathlon chiamata a una sfida con la belga Nafissatou Thiam, sarà in pista nella prima e nella seconda giornata venerdì e sabato: “La forma è buona, per me è la prima volta in gara a Roma, l’Olimpico è uno stadio incredibile, maestoso. Per me è il primo eptathlon del 2024. Non so bene cosa aspettarmi ma sto bene, voglio portare in gara la condizione che ho trovato in allenamento”.

Bolelli-Vavassori in finale al Roland Garros, risultato storico

Bolelli-Vavassori in finale al Roland Garros, risultato storicoRoma, 6 giu. (askanews) – Simone Bolelli e Andrea Vavassori conquistano la prima finale al Roland Garros. La coppia azzurra ha battuto in semifinale la coppia n. 2 del seeding formata da Rohan Bopanna e Matthew Ebden: 7-5, 2-6, 6-2 lo score in favore degli azzurri in poco meno di due ore di gioco. La “vendetta” della finale degli Australian Open, la conferma di quanto visto a Roma quando Simone e Andrea erano riusciti a battere l’indiano e l’australiano. Un risultato storico perché una coppia italiana in finale a Parigi mancava dal 1959.


Alla seconda finale Slam consecutiva dopo gli Australian Open, Bolelli e Vavassori torneranno in campo sabato. Gli azzurri conosceranno solo venerdì la coppia avversaria: saranno o i n. 1 al mondo Granollers/Zeballos oppure la coppia vincente del quarto tra i fratelli Tsitsipas e Arevalo/Pavic. Sarà la sesta finale Slam per un doppio maschile italiano: il bilancio nei cinque precedenti è di due vittorie (Pietrangeli/Sirola al Roland Garros 1959 e Bolelli/Fognini all’Australian Open 2015) e tre sconfitte.

Calcio, Italia Under 17 campione d’Europa, 3-0 al Portogallo

Calcio, Italia Under 17 campione d’Europa, 3-0 al PortogalloRoma, 5 giu. (askanews) – A Cipro parte la festa della Nazionale Under 17 del Ct Favo che batte per 3-0 il Portogallo e di laurea campione d’Europa. Oltre alla rete di Coletta, decisivo il 16enne Camarda autore di una doppietta. Parte forte l’Italia che la sblocca dopo solo 7 minuti grazie a Coletta: cross da sinistra di Cama sul secondo palo per l’inserimento e lo stacco, ovviamente vincente, del numero 7 azzurro. Passano circa 10 minuti dal vantaggio e Camarda si inventa la rete del raddoppio: il 16enne riceve palla in profondità sulla fascia sinistra, punta da Silva, entra in area accentrandosi e di destro batte Ferreira. Dopo la doccia fredda dei primi 15 minuti prova a reagire la squadra di Ct Santos con Quenda ma Pessina si fa trovare pronto bloccando il pallone e mantenendo la porta inviolata. Nella ripresa è ancora l’Italia a farla da padrone: imbucata di Mosconi per Camarda che, ancora una volta, si dimostra impeccabile. Controllo di destro in area, gol del 3-0 e l’inizio della festa degli azzurri.


Questo il commento del presidente della FIGC Gabriele Gravina: “L’Under 17 di Favo ha compiuto un’impresa storica, ragazzi e staff tutti bravissimi. Per la prima volta l’Italia scrive il suo nome nell’albo d’oro nella competizione europea di categoria, a conferma di come bisogna dare fiducia ai nostri giovani”.

Sinner: “Gioco a tennis e sono felice”

Sinner: “Gioco a tennis e sono felice”Roma, 5 giu. (askanews) – “Gioco a tennis e sono felice”. Il titolo ce lo ha dato lo stesso Jannik Sinner, con un sorriso dolce, nel corso della prima conferenza stampa da numero 1 del mondo. E’ l’incipit dell’articolo di Francesca Paoletti da Parigi pubblicato su Supertennis. “Sono felicissimo di aver raggiunto la mia prima semifinale al Roland Garros – le parole del primo numero 1 italiano della storia del tennis – e ancor più felice di aver raggiunto la prima posizione del ranking. E’ il sogno di ogni giocatore e ne sono molto orgoglioso”.


Ma il torneo è ancora in corso e il pensiero di Jannik va alla sfida vinta con Grigor Dimitrov e a quella che tra due giorni metterà in palio un posto nella finale del Roland Garros (dove troverà Alcaraz o Tsitsipas): “Sono venuto qui per fare un buon torneo, non certo con il pensiero del numero 1 – spiega – . Ci siamo preparati per essere competitivi, siamo venuti qui con qualche dubbio e non sapevamo ancora bene come gestire il recupero tra un match e l’altro ma oggi mi sono sentito molto bene in campo. Ora avrò due giorni liberi per riposare un po’ e per allenarmi. Spero di farmi trovare pronto per la semifinale, sarà una partita difficile ma ovviamente non vedo l’ora di giocarla. Sono queste le partite per cui mi alleno ogni giorno, le semifinali di un torneo dello Slam sono sempre un grande onore, giocarle sul Centrale, in uno stadio pieno, è sempre bello”. Vicino al numero 1 ci sarà solo il suo nome, ma Jannik Sinner vuole condividere questo traguardo con chi gli è stato accanto in tutto il suo percorso: “Ho sempre accettato le difficoltà che ho avuto in questi anni – spiega – ho provato ad accettarle e a capirle per far meglio nel futuro. Questo mi ha portato ad essere una persona e migliore e anche un giocatore migliore. Sono fortunato ad aver avuto accanto a me sempre le persone giuste nel momento giusto, altrimenti non avrei mai potuto ottenere questo risultato. Continuerò a cercare sempre delle persone oneste, sono le uniche che ti aiutano a crescere e ti danno un qualcosa in più, anche se a volte fa male hanno la forza di dirti sempre la verità. Io ho sempre cercato e voluto accanto persone di questo tipo, e sono loro ad avermi fatto diventare una persona migliore. Sono contento di questo traguardo, ho fatto tanti sacrifici quando ero giovane e ho sempre continuato a fare sacrifici per migliorarmi, ho fatto scelte non semplici, tipo quella di due anni fa, mi sono buttato nel fuoco e se giusto o sbagliato in quel momento non lo potevo sapere”.


Difficile per Jannik individuare il momento che ha cambiato la sua carriera: “I tre match point con Djokovic in Davis? Forse, ma ci sono stati numerosi momenti che hanno dimostrato quanto io sia migliorato in campo. Quella è stata una partita molto importante per l’Italia, ma direi che anche a Pechino c’è stata una svolta. Da lì ho iniziato a giocare meglio e mi sono sentito molto più solido. Poi la semifinale a Wimbledon, Toronto e la finale di Torino, difficile dire quale sia stata la svolta”. Sinner sarà ufficialmente numero 1 del mondo con la pubblicazione del ranking di lunedì 10 giugno, ma la sua grandissima umiltà lo tiene con i piedi ben saldi a terra: “La cosa più importante è rimanere il ragazzo che sono – conclude – , il successo non mi cambierà, alla fine è solo un numero e un titolo, poi c’è una vita normale fuori dal tennis. Voglio rimanere il ragazzo normale a cui qualche volta piace andare sui go kart e fare cose normali con le persone a cui voglio bene. Ovviamente spero di rimanere numero 1 per un po’ di tempo, altrimenti sarò numero 2 o numero 3 ma non mi voglio mettere troppa pressione addosso”.

Calcio, Vincenzo Italiano prossimo allenatore del Bologna

Calcio, Vincenzo Italiano prossimo allenatore del BolognaRoma, 5 giu. (askanews) – Vincenzo Italiano sarà il nuovo allenatore del Bologna. L’ex Fiorentina ha dato l’ok definitivo alla dirigenza bolognese dopo diverse ore di riflessione perché ancora scottato dalla finale di Conference League persa contro l’Olympiacos. Rimasto colpito dal pressing del Bologna, Italiano siglerà un accordo per le prossime due stagioni. Alla guida della Fiorentina tre finali giocate: la prima in Coppa Italia persa contro l’Inter. Nello stesso anno, nell’ultimo atto di Conference League cade con lo stesso risultato contro il West Ham. Pochi giorni fa, la delusione ancora in Europa questa volta per mano dei greci dell’ex Jovetic.

Il mondo celebra Sinner ma teme Wimbledon senza Nole

Il mondo celebra Sinner ma teme Wimbledon senza NoleRoma, 5 giu. (askanews) – Il mondo celebra Jannik Sinner, nuovo numero uno del tennis mondiale ma teme il forfait di una stella a Wimbledon. “Djokovic, un ginocchio a terra: infortunato al menisco, il serbo si ritira dal Roland Garros. L’italiano Sinner da lunedì sarà il nuovo numero uno” l’apertura dell’Equipe, il quotidiano sportivo francese. Su quotidiani e tabloid inglesi non è il numero 1 di Sinner ma il ko di Djokovic e soprattutto il dubbio sulla sua presenza a Wimbledon a occupare le prime pagine, come titola il Daily Telegraph: “Djokovic in Wimbledon injury scare”. Anche Marca punta sul ritiro di Djokovic ed il nuovo numero uno al mondo Jannik Sinner mentre Sport punta su Alcaraz “A Semis Y Djokovic se ritira”. In Spagna si punta molto sulla semifinale di Alcaraz contro l’italiano. “Alcaraz Gana Tsitsipas y se cita con Sinner” titola Super Deporte.

Per Djokovic lesione al menisco, Wimbledon a rischio

Per Djokovic lesione al menisco, Wimbledon a rischioRoma, 4 giu. (askanews) – Novak Djokovic ha annunciato il suo ritiro dal Roland Garros, dopo un problema al ginocchio avvertito ieri durante la partita di ottavi di finale contro Cerundolo, vinta al quinto set.


Djokovic ha rimediato una lacerazione al menisco mediale del ginocchio destro rilevata durante una risonanza magnetica, come hanno comunicato gli organizzatori. Il serbo si era infortunato ieri nel secondo set del suo incontro di ottavi di finale contro Francisco Cerundolo, ma era comunque riuscito a concludere la partita. Da capire se sarà necessario o meno un intervento chirurgico e i tempi di recupero. Wimbledon inizia fra meno di un mese, l’Olimpiade fra poco meno di due.

Tennis, Sinner: “Essere numero 1 è il sogno di tutti”

Tennis, Sinner: “Essere numero 1 è il sogno di tutti”Roma, 4 giu. (askanews) – “E’ stato importante e difficile vincere oggi, ho avuto un calo quando ho servito per il match ma ci sta. Sono contento del livello che ho tenuto oggi. Mi piace rilassarmi, non so se guarderò la semifinale Alcaraz-Tsitsipas. E’ una grande partita, ma ho tempo per prepararmi alla semifinale”. Sono le parole a caldo di Jannik Sinner dopo il successo su Dimitrov che gli apre le porte della semifinale del Roland Garros. “Ci sono un paio di giorni, sarà un piacere tornare qui. Non so cosa dire per il n°1, è il sogno di tutti essere il n°1 del mondo. Mi spiace per il ritiro di Novak, spero si riprenda presto. Sono contento della semifinale, cercherò di non pensarci tanto. Grazie al team e al pubblico, in questo torneo ho faticato negli ultimi anni e voglio fare bene. E’ un momento speciale, sono felice di condividerlo con voi e con gli italiani”.

Jannik Sinner, Da San Candido alle vette del tennis

Jannik Sinner, Da San Candido alle vette del tennisRoma, 4 giu. (askanews) – A San Candido, 3365 abitanti in provincia di Bolzano, sono abituati alle vette, all’altezza, a guardare tutti dall’alto in basso. Mai avrebbero pensato, però, che a San Candido sarebbe nato il tennista più forte al mondo; Jannik Sinner che di anni ne ha 22 e sulle nevi di San Candido ha costruito i suoi successi.


Jannik cresce all’ombra di un rifugio denominato Fondovalle, o Talschlusshütte. Normale che, in un ambiente simile, il primo contatto col mondo dello sport passi dagli sci. Si dedicherà allo sci alpino fino ai 13 anni, dopodiché accantonerà questa passione per inseguire il sogno del tennis. A Bordighera brucia le tappe: il suo esordio nel tennis professionistico arriva a soli 14 anni e arrivano i primi successi a livello Futures e Challenger. Il 2019 è l’anno del boom. A Roma, dove gioca grazie ad una wild card ottiene la prima vittoria in un Masters 1000, su Steve Johnson. Entra in tabellone agli Us Open. Si toglie pure la soddisfazione della vittoria alle Next Gen ATP Finals, torneo che raggruppa i migliori giovani talenti del tennis internazionale. A fine 2020 sfonda la barriera della top 50. Il suo primo titolo ATP arriva a Sofia (250), in finale contro Vasek Pospisil. Nel 2021 si porta a casa tre titoli ATP (Washington, Sofia e Anversa), spingendosi fino agli ottavi di finale agli US Open. Nel Master 1000 di Miami è sconfitto dal polacco Hurkacz. Il 2022 è l’anno da dimenticare: Covid, problemi al ginocchio, all’anca e alla caviglia. Troppi ritiri: Sinner si spinge fino ai quarti di finale degli Us Open salvo poi venire punito dalla bestia nera Stefanos Tsitsipas. Centrerà i quarti a Wimbledon e New York, gli unici acuti di una stagione sottotono.


Ma è anche l’anno dei cambiamenti: la decisione di separarsi da Piatti, lo storico coach. Al posto di Piatti, è subentrato Simone Vagnozzi. Sinner ha voluto poi ampliare il suo staff introducendo la figura del super coach in Darren Cahill, già allenatore di Lleyton Hewitt, Andre Agassi e Simona Halep. Il 2023 parte bene ma al Roland Garros 2023 arriva la cocente eliminazione al secondo turno: due match point falliti nel ko in cinque parziali contro il tedesco Altmaier. A Wimbledon, dove è testa di serie n. 8, diventa il più giovane tennista italiano ad aver raggiunto la semifinale di uno Slam. A impedirgli l’accesso in finale è il sette volte campione Novak Djokovic, che s’impone in tre set. A Toronto arriva il primo master 1000 e il sesto posto nel ranking ATP, oltre che l’ottavo titolo in carriera con 22 anni da compiere a breve. La rinuncia alla Coppa Davis provoca qualche critica ma Sinner è un jet decollato: vince Pechino, Vienna eguagliando il numero di successi di Adriano Panatta. Arriva il successo nelle ATp Finals e la Coppa Davis. A 48 anni dal Roland Garros di Panatta, l’Italia torna ad avere un campione Slam: Sinner supera Medvedev in finale di Australian Open. In 5 set, rimontando un 2-0 che sembrava pesantissimo. Nel 2024 arrivano i successo a Rotterdam, Miami, il ritiro da Montecarlo per il problema all’anca e la dolorissima rinuncia a Roma. Il resto è storia di oggi con Jannik Sinner numero uno al mondo. La storia riparte da lui.