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Moto, Joan Pedrero vince Africa Eco Race in categoria maxitrail

Moto, Joan Pedrero vince Africa Eco Race in categoria maxitrailRoma, 24 gen. (askanews) – Joan Pedrero, pilota d’élite della Dakar, ha vinto la quindicesima edizione dell’Africa Eco Race nella categoria maxitrail, classificandosi 25° nella categoria assoluta guidando una moto di serie.

Per 16 giorni infatti Pedrero ha gareggiato alla guida della Pan America 1250, il primo modello Adventure Touring di Harley-Davidson equipaggiato con il potente motore Revolution Max 1250, un bicilindrico a V da 1250 cc raffreddato a liquido. Per partecipare alla gara sono state apportate solo pochissime modifiche alla moto, che è rimasta quasi completamente stock, con l’unica eccezione di una leggera modifica al radiatore per meglio affrontare le condizioni estreme del deserto. “Siamo entusiasti del risultato di questa gara e dell’incredibile performance di Joan Pedrero. Il nostro marchio è sinonimo di avventura e prestazioni, e la Pan America che ha portato a termine questa gara è un fantastico esempio di come stiamo continuando ad andare oltre le aspettative di chiunque, sfidando i limiti della tecnologia e delle prestazioni”, commenta Kolja Rebstock, vice presidente regionale Harley-Davidson per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa.

Oscar 2024, Oppenheimer di Nolan guida la corsa con 13 candidature

Oscar 2024, Oppenheimer di Nolan guida la corsa con 13 candidatureRoma, 23 gen. (askanews) – Oppenheimer domina con 13 nomination la corsa agli Oscar la cui notte di Hollywood sarà celebrata il prossimo 10 marzo. Basato sulla biografia Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica di Kai Bird e Martin J. Sherwin, il film di CHristopher Nolan racconta la vita del fisico teorico statunitense J. Robert Oppenheimer. La storia si concentra prevalentemente sugli studi di Oppenheimer, sulla sua direzione del progetto Manhattan durante la seconda guerra mondiale e sulla sua caduta in disgrazia a causa della sua audizione di sicurezza del 1954. Povere Creature! di Yorgos Lanthimos è arrivato secondo con undici nomination compresa la quarta per la protagonista Emma Stone che ha già vinto l’Oscar per La La Land. Al terzo posto con dieci candidature Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, davanti a Barbie con otto seguito dalla pellicola diretta e interpretata da Bradley Cooper su Leonard Bernstein, intitolata Maestro, che ottiene 7 nomination, e da The Holdovers (5 candidature). Nella categoria Miglior Film troviamo anche American Fiction, Anatomia di una caduta, Past Lives e La zona di interesse. Grande entusiasmo per il successo di Io Capitano, candidato ufficiale dell’Italia al Miglior Film Internazionale dell’edizione 2024. La pellicola di Garrone gareggerà con Perfect Days, Society of the Snow, The Teacher’s Lounge e La zona di interesse.

Australian Open, Sinner: “Djokovic? Darò il 100%”

Australian Open, Sinner: “Djokovic? Darò il 100%”Roma, 23 gen. (askanews) – “E’ stato difficile giocare con Rublev, è stata durissima. Potevo perdere sia il primo che il secondo, ha avuto tante palle break e mi sono salvato con il servizio. Ho reagito rapidamente, ho cercato di muoverlo”. Così Jannik Sinner commenta il successo su Rublev che gli vale la semifinale degli Australian Open. ” E’ un piacere giocare su questo campo, non importa che ora sia – continua – Sono felice di essere in semifinale. Il tie-break del 2° set? Non so come ne sono uscito, ho cercato di giocare i miei punti al servizio e ho strappato la battuta due volte. Mi piacciono questi momenti, mi alleno per questi punti di pressione. Sono contento di esserne uscito così. Il processo come persona è importante come quella del giocatore, il mio team è fondamentale sia dentro che fuori dal campo. C’è feeling, quando vinciamo siamo più felici ma stiamo bene insieme sempre. Il lavoro sta pagando. In semifinale c’è ancora Djokovic, l’ho battuto due volte e sono fortunato ad affrontare il n°1 del mondo. Sarà dura, darò il 100% e poi vediamo cosa accadrà”

Calcio, cori razzisti: una gara a porte chiuse per l’Udinese

Calcio, cori razzisti: una gara a porte chiuse per l’UdineseRoma, 23 gen. (askanews) – Una gara a porte chiuse per l’Udinese dopo gli insulti razzisti a Maignan: è questa la decisione del Giudice Sportivo dopo i fatti che si sono verificati al Bluenergy Stadium di Udine in occasione della partita contro il Milan. E’ la decisione del giudice sportivo della Lega Calcio.

Questo il dispositivo della sentenza: “Il Giudice Sportivo, Visto il referto arbitrale, nonché il rapporto dei collaboratori della Procura Federale, in ordine alle manifestazioni di discriminazione razziale che hanno interessato in più occasioni, durante la gara, il calciatore della Soc. Milan Maignan Mike Peterson, e che hanno portato all’effettuazione di n. 2 annunci con altoparlante, nonché a una prima interruzione del gioco per circa 1 minuto, di poi a una sospensione della gara per circa 5 minuti; Ritenuta la obiettiva gravità dei fatti descritti e riportati, che hanno comportato l’adozione delle misure previste dall’apposito protocollo procedurale contenuto nelle norme federali; gravità che, da un lato, rende recessivo l’elemento della dimensione, dall’altro, conferma e affatto smentisce l’ulteriore elemento, parimenti previsto e richiesto 474dall’art. 28, comma 4, CGS, della percezione reale (vista, in questo caso, la legittima reazione del calciatore interessato e le conseguenze sul regolare svolgimento della gara, interrotto per ben 2 volte); Rilevato, altresì, che non sono state riportate, durante e dopo i fatti, e nonostante i 2 annunci al pubblico, chiare manifestazioni di dissociazione da tali intollerabili comportamenti da parte dei restanti sostenitori (elemento che sarebbe stato rilevante in senso attenuante, e finanche esimente in presenza degli altri presupposti, ai sensi dell’art. 29, comma 1, lett. e CGS); Rilevato, nondimeno, che il comportamento attivo della Società Udinese, e la disponibilità manifestata fin da subito a collaborare per l’individuazione dei responsabili, fanno sì che per un evento di tale portata e gravità possa applicarsi la sanzione minima prevista dall’art. 28, comma 4, CGS, ovvero l’obbligo di disputare una gara a porte chiuse (art. 8, comma 1, lett. e CGS) P.Q.M. delibera di sanzionare la Soc. UDINESE con l’obbligo di disputare una gara a porte chiuse”.

Calcio, Inter rientrata a Milano con la Supercoppa

Calcio, Inter rientrata a Milano con la SupercoppaRoma, 23 gen. (askanews) – Dopo il successo di ieri sera contro il Napoli ed i festeggiamenti a Riyad, l’Inter è rientrata questa mattina in Italia. “Sono soddisfatto, ma soprattutto per i miei ragazzi per quanto lavorano e per la società che non ci ha mai fatto mancare nulla. Merito anche ai nostri tifosi, hanno affrontato un lungo viaggio e volevamo condividere con loro questa vittoria”, le parole a caldo del tecnico nerazzurro. Ora testa al campionato ed alla difficile trasferta contro la Fiorentina in programma domenica sera al Franchi, quando mancheranno gli squalificati Barella e Calhanoglu.

Addio a Gigi Riva, Giulini: “A lui dedicheremo lo stadio”

Addio a Gigi Riva, Giulini: “A lui dedicheremo lo stadio”Roma, 23 gen. (askanews) – “Se ne va l’uomo ma nasce la leggenda. Gigi Riva è il Cagliari, e per sempre lo sarà, da oggi più che mai. Sembrava impossibile che ci lasciasse, presenza discreta ma rassicurante, monumento e simbolo, in giro per la città come al fianco di ognuno di noi nel consigliarci e chiederci novità del suo amato Cagliari. Ti dobbiamo tanto, Gigi, e ti dovremo rispettare nel tuo ricordo, nel tuo esempio, e perdonaci se non saremo alla tua altezza”. Sull’addio a Gigi Riva le parole commosse del presidente del Cagliari Tommso Giulini: “A Gigi dedicheremo lo stadio – afferma Giulini – ma soprattutto lo sforzo costante di ognuno di noi per rendere ancora più gloriosa la maglia del Cagliari, come ha fatto lui da giocatore, da dirigente, da bandiera che non si ammainerà mai. Vola in cielo Gigi e con la tua stella guidaci, sempre”

Addio a Gigi Riva, i campioni del 1970 in ospedale

Addio a Gigi Riva, i campioni del 1970 in ospedaleRoma, 23 gen. (askanews) – I campioni dello storico scudetto del 1969/70 sono arrivati alla sala mortuaria dell’ospedale Brotzu per rendere omaggio a Gigi Riva. Presenti i compagni di squadra che vivono a Cagliari, il libero Giuseppe Tomasini, il portiere Adriano Reginato e il numero 10, Ricciotti Greatti. Con loro anche Renato Copparoni, tra giovanili e prima squadra nell’anno dello scudetto e poi compagno di squadra di Riva sino al 1976. C’è anche Gigi Piras, allievo di Riva, anche lui compagno di squadra di Rombo di Tuono sino all’anno del ritiro

Australian open, Gauff-Sabalenka prima semifinale donne

Australian open, Gauff-Sabalenka prima semifinale donneRoma, 23 gen. (askanews) – Terza semifinale Slam in carriera per Coco Gauff che mantiene la sua imbattibilità in stagione infilando la decima vittoria consecutiva in questo 2024 iniziato con il titolo bis ad Auckland. Nei quarti dell’Australian Open la 19enne di Atlanta, Georgia, n.4 del ranking e del seeding, campionessa agli ultimi Us Open, ha avuto la meglio per 76(6) 67(3) 62, dopo una battaglia di oltre tre ore giocata sotto un sole rovente, sull’ucraina Marta Kostyuk, n.37 del ranking, per la prima volta nei quarti a Melbourne (e in uno Slam). Per Coco è il dodicesimo successo di fila a livello Major.

“Sì, è stata una battaglia anche se penso che oggi sia stata sicuramente una partita di serie C – ha ammesso la statunitense in conferenza stampa – non ho giocato di certo il mio miglior tennis ma sono davvero orgogliosa di averla portata a casa. Spero d’ora in avanti di poter giocare meglio. Eppure quando mi sono riscaldata nel pre-partita mi muovevo bene, colpivo bene, servivo bene: quando sono entrata in campo e ho avuto due palle break nel primo game sentivo che stava andando tutto per il verso giusto. Poi onestamente non so cosa sia successo. È successo e basta. Non riuscivo ad essere reattiva e la cosa era frustrante ma, ripeto, sono felice di essere riuscita a superare tutto”. Giovedì dovrà vedersela la bielorussa Aryna Sabalenka, n.2 del ranking e del seeding, nonché campionessa in carica, che ha regolato 62 63, in un’ora e undici minuti, la ceca Barbora Krejcikova, n.11 WTA e nona testa di serie, campionessa al Roland Garros 2021, che era arrivata per la seconda volta tra le migliori otto in questo torneo (ci era riuscita anche nel 2022).

Australian Open, Djokovic in semifinale a Melbourne

Australian Open, Djokovic in semifinale a MelbourneRoma, 23 gen. (askanews) – L’ultima sconfitta di Novak Djokovic agli Australian Open resta quella rimediata 4 anni e un giorno fa, complice Hyeon Chung, all’epoca fresco vincitore delle Next Gen Finals, e un gomito cigolante. Da allora, le vittorie infilate consecutivamente a Melbourne Park erano state 32, 21 delle quali senza cedere set. La 33ma è arrivata oggi a scapito di Taylor Fritz battuto per 7-6 4-6 6-2 6-3 nel match che ha promosso il n.1 del mondo alla semifinale degli Australian open. Djokovic lsi è qualificato per la semifinale dopo 3 ore e 45′ in un match cominciato solo alle 16.40 ora locale a causa della maratona tra Gauff e Kostyuk.

Il mondo del calcio in lutto: è morto Gigi Riva

Il mondo del calcio in lutto: è morto Gigi RivaRoma, 22 gen. (askanews) – Il calcio italiano piange uno dei suoi più grandi campioni. E’ morto all’età di 79 anni Gigi Riva, alias Rombo di Tuono, tra gli attaccanti più forti di tutti i tempi e miglior marcatore della storia della Nazionale con 35 gol. “Rombo di tuono”, così lo aveva soprannominato Gianni Brera.

Gigi Riva era nato a Leggiuno il 7 novembre del 1944, sponda del Lago Maggiore nella provincia di Varese. Ma la sua terra divenne la Sardegna: giocò nel Cagliari dal 1963 al 1977, vincendo lo storico e indimenticabile scudetto del 1970. Presidente onorario del Cagliari, recentemente era stato insignito dal Comune di Cagliari che aveva deciso di intitolargli lo stadio del club rossoblù al quale era stato legato per tutta la carriera vincendo anche lo storico scudetto del 1969/70. Lo scorso 22 ottobre all’ingresso dello stadio Amsicora di Cagliari era stato dedicato un murale. Primo calciatore cagliaritano ad essere convocato in Nazionale, dove ha esordito all’età di 20 anni, è stato tra i protagonisti del trionfo al Campionato Europeo del 1968, segnando un gol decisivo per la conquista del titolo continentale nella finale con la Jugoslavia. Si confermò due anni dopo, nel Mondiale messicano, realizzando una doppietta nei Quarti e una rete nella ‘Partita del Secolo’ con la Germania e trascinando di fatto l’Italia alla finale persa poi con il Brasile.

L’amore per la maglia azzurra lo convinse ad accettare negli anni Novanta il ruolo di dirigente accompagnatore e in seguito di Team Manager della Nazionale: ha partecipato a 6 edizioni della Coppa del Mondo, compresa quella vittoriosa del 2006, e a 5 Campionati Europei, diventando una figura fondamentale nello spogliatoio e un prezioso punto di riferimento per tanti calciatori. Nel 2011 è entrato a far parte della ‘Hall of Fame del Calcio Italiano’. Cordoglio per la scomparsa di Riva è stato espresso dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Tanti italiani, e io tra questi, apprendono l’improvvisa notizia della morte di Gigi Riva con autentico dolore. I suoi successi sportivi, il suo carattere di grande serietà, la dignità del suo comportamento in ogni circostanza gli hanno procurato l’affetto di milioni di italiani anche tra coloro che non seguivano il calcio. Esprimo ai familiari il mio cordoglio e un sentimento di sincera vicinanza”.

Anche la premier, Giorgia Meloni, ha voluto ricordare sui social Riva. “Ci lascia un grande sportivo che ha segnato la storia del calcio e della nostra Nazionale. Che la terra ti sia lieve, campione”. Per il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, Riva è stato “eroe di tanti ragazzi della mia generazione. Miglior marcatore della Nazionale azzurra. Condoglianze alla sua famiglia e a tutti i tifosi sardi. Buon viaggio in Cielo, Rombo di tuono”.

“E’ molto di più di rombo di tuono, piangiamo l’uomo, il professionista. Rappresentava un cacio di altri tempi. Il nostro compito è tenerlo in vita e che il calcio possa tenere quella dimensione umana. L’auspicio é che si possa concretizzare con l’inizio dei lavori dello stadio di Cagliari che sarà dedicato a Gigi Riva”, ha detto il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi. “Sono scosso e profondamente addolorato il calcio italiano è in lutto perché ci ha lasciati un vero e proprio monumento nazionale. Gigi Riva ha incarnato il mito dell’uomo libero e del calciatore straordinario: il suo orgoglio, la sua classe e il suo senso di giustizia hanno unito generazioni e appassionato milioni di persone. ‘Rombo di tuono’ ha legato all’Azzurro la sua straordinaria carriera da atleta e da dirigente, grazie a lui abbiamo vinto l’Europeo del 1968 e il Mondiale del 2006. Chi ha avuto, come me, la fortuna di conoscerlo oggi perde un amico e un punto di riferimento importante”, ha commentato il presidente della Figc Gabriele Gravina.