Malore per Gigi Riva, in ospedale per accertamentiRoma, 22 gen. (askanews) – C’è apprensione per le condizioni di salute di Gigi Riva. Come raccontato dal quotidiano La Nuova Sardegna, nella giornata di sabato l’ex bomber si è sentito male improvvisamente nella sua casa a Cagliari. Riva è stato ricoverato all’ospedale Brotzu: adesso sta meglio e la situazione sembra sotto controllo. Riva, 80 anni, presidente onorario del Cagliari con il quale vinse lo scudetto nel 1970 sarà sottoposto prossimamente ad un piccolo intervento al cuore ed ha svolto già tutti i controlli preliminari.
Pat Rafter innamorato del padel: “Ammiro complessità del gioco”Roma, 22 gen. (askanews) – Il padel è la seconda vita di Pat Rafter. Due tornei di fila (Fip Rise Australian Open e Fip Promotion Melbourne) gli sono bastati per tornare a respirare l’atmosfera delle competizioni. Rafter, a 26 anni, è diventato numero 1 al mondo nel tennis: ora, a 52, si diverte con il padel, come giocatore ma anche – racconta una nota – come ambasciatore fondatore di Padel Australia.
“Ho sentito parlare per la prima volta del padel circa quindici anni fa ma inizialmente non pensai a giocare. Circa un anno fa un mio amico mi ha detto che avrei dovuto provarci davvero, così l’ho fatto – ha dichiarato in un’intervista alla FIP -. All’inizio ero piuttosto negato, ma ho imparato in fretta le basi. Sono molto fortunato ad avere un vicino che ha un campo da padel: è Matt Barrelle, che ha contribuito a portare il padel in Australia. Qui non ci sono ancora molti campi, ma l’interesse sta crescendo”. A Rafter piace molto il padel: “Ammiro la complessità del gioco, è un incrocio tra squash e tennis ma, come sto vedendo, è più importante avere abilità difensive che di attacco e questo lo devo imparare. Onestamente pensavo che avrei spazzato via un giocatore di padel con forti volée e smash, ma mi sbagliavo”.
Il padel sta crescendo di giorno in giorno in Australia, anche grazie a Rafter e alla sua popolarità. “Sono davvero interessato nel vedere i progressi di questo sport. È ancora agli inizi, sono desideroso di essere coinvolto per vedere se posso aiutare questo sport a crescere ed eventualmente investire nella creazione di uno o due centri”. Anche i fan australiani si sono interessati agli ultimi due tornei, perché sono stati molto felici di rivedere Rafter in campo: la domanda è d’obbligo, Pat giocherà ancora nel Cupra Fip Tour? “Sto tenendo aperte tutte le porte per capire dove mi porterà questo sport. Forse giocherò qualche evento con i veterani australiani, ma non lo so ancora”. Passare dal tennis al padel è stato difficile anche per l’ex numero uno del mondo: “Ognuno avrà i suoi punti di forza e di debolezza nel padel. I tennisti sono la maggior parte dei cross-over in Australia verso questo sport, giocare colpi da tennis è una cosa molto difficile da disimparare, la palla facile nel tennis non è necessariamente facile nel padel. E poi le abilità difensive sono difficili, questa cosa devo davvero impararla e ci vorrà del tempo. Capire le pareti, le rotazioni e il ritmo di palla è complicato”.
Come Rafter, molti australiani sono sempre più coinvolti nel movimento del padel, che può crescere ancora nei prossimi anni: “Ovviamente quelli dei costi dell’allestimento delle strutture e dell’affitto dei campi qui in Australia sono temi da affrontare, ma il feeling che c’è tra gli australiani mi fa pensare a una rapida crescita. Uno dei vantaggi è che l’approccio al padel è più immediato e facile rispetto al tennis: la racchetta è più corta e le palline non rimbalzano così tanto, il movimento è più breve e le palline tornano sempre ai piedi. Ci sono molte cose che mi piacciono del padel e vediamo cosa succederà nei prossimi 10 anni in Australia, non vedo l’ora di vederne la crescita”.
Il Sindaco di Udine: a Maignan la cittadinanza onorariaRoma, 21 gen. (askanews) – L’Udinese si schiera al fianco di Mike Maignan e condanna gli inaccettabili cori razzisti avvenuti durante la sfida al Milan, che avevano spinto il francese a lasciare il campo al 33′. Attraverso un comunicato ufficiale, la società bianconera esprime la sua totale vicinanza e solidarietà al portiere rossonero: “Udinese Calcio è profondamente dispiaciuta e condanna ogni atto di razzismo e violenza. Riaffermiamo la nostra avversione a qualsiasi forma di discriminazione ed esprimiamo la nostra profonda solidarietà al giocatore del Milan Mike Maignan alla luce del deplorevole episodio avvenuto sabato nel nostro stadio. L’Udinese collaborerà con tutte le autorità inquirenti per garantire l’immediato chiarimento dell’accaduto, con l’obiettivo di adottare ogni misura necessaria per punire i responsabili. Come Club, continueremo a lavorare diligentemente, come abbiamo sempre fatto, per promuovere la diversità e l’integrazione di tutte le etnie, culture e lingue tra i nostri giocatori, lo staff, la città ed una tifoseria che ha sempre dimostrato correttezza”.
“Udine non è razzista e ha una lunga storia di accoglienza. Per questo ho invitato personalmente Maignan a Udine per realizzare insieme iniziative concrete dedicate ai più giovani, con il supporto di Fondazione Milan. Proporrò al Consiglio comunale di conferirgli in quell’occasione anche la cittadinanza onoraria”. Queste le parole del sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, dopo l’episodio della Dacia Arena. Il primo cittadino ha contattato il Milan e ha inviato un messaggio personale al giocatore: “Sono rimasto profondamente ferito per quello che è accaduto ieri e proprio per questo voglio esprimere la solidarietà di Udine, dei friulani e dei tifosi dell’Udinese che non si sentono rappresentati da quello che è accaduto ieri. I nostri valori non possono essere umiliati da poche persone accecate dal razzismo. Udine ha una lunga storia di accoglienza, solidarietà, rispetto reciproco, che non può venire messa in dubbio da un singolo gesto folle”. Poi aggiunge: “Voglio che Maignan torni a Udine per portare con la sua esperienza personale un messaggio fortissimo alle nuove generazioni: il futuro delle nostre comunità passa per l’inclusione, il rispetto, la condivisione”.
Razzismo, Maignan: il sistema deve assumersi le sue responsabilità
Roma, 21 gen. (askanews) – “Non è stato il giocatore a essere attaccato. È stato l’uomo. È stato il padre di famiglia. Non è la prima volta che mi succede. E non sono la prima persona a cui è successo”. Lo ha scritto su X Mike Maignan, il portiere del Milan, che ieri ha reagito agli insulti razzisti ricevuti da alcuni tifosi alla Dacia Arena abbandonando il campo durante la sfida tra l’Udinese e i rossoneri. “Ci sono stati comunicati stampa, campagne pubblicitarie, protocolli e nulla è cambiato”, ha aggiunto il francese, “Oggi è tutto un sistema che deve assumersi le proprie responsabilità: – Gli autori, perché è facile agire in gruppo, nell’anonimato di una tribuna. – Gli spettatori che erano in tribuna, che hanno visto tutto, hanno sentito tutto ma hanno scelto di tacere. Voi siete complici. – La società Udinese, che ha parlato soltanto di interruzione della partita, come se non fosse successo nulla. Voi siete complici. – Le autorità e la procura, con tutto quello che sta succedendo, se non fate nulla, ANCHE VOI SARETE COMPLICI (scritto proprio a lettere maiuscole)”.
“Ve l’ho già detto e se necessario lo ripeterò ancora: non sono una VITTIMA”, ha sottolineato Maignan, “E voglio dire grazie alla mia società Milan, ai miei compagni di squadra, all’arbitro, ai giocatori dell’Udinese e a tutti quelli che mi hanno mandato messaggi, che mi hanno chiamato, che mi hanno sostenuto privatamente e pubblicamente. Non posso rispondere a tutti, ma vi vedo e siamo INSIEME”.
“È una battaglia difficile, che richiederà tempo e coraggio. Ma è una battaglia che vinceremo”, ha assicurato il portiere del Milan.
Australian Open, Sinner ai quarti senza perdere un setRoma, 21 gen. (askanews) – Jannik Sinner è il primo italiano con più di un quarto di finale all’Australian Open. L’altoatesino non ha ancora perso un set in questa edizione del torneo. Negli ottavi ha sconfitto, al termine di un match fisicamente molto duro, Karen Khachanov, numero 15 del seeding, 6-4 7-5 6-3. Il russo ha vinto punti tra i più belli del torneo nel secondo set in cui ha dato il massimo, ma Sinner ha giocato meglio i punti importanti.
Sinner ha così eguagliato il suo miglior piazzamento all’Australian Open, i quarti di finale del 2022. Allora perse nettamente in tre set contro Tsitsipas, ma questo è un altro Sinner. Ai quarti affronterà Alex De Minaur o Andrey Rublev, due avversari con cui ha una tradizione decisamente positiva.
Ciclismo storico, al via dal velodromo Vigorelli la stagione EroicaRoma, 20 gen. (askanews) – Prende il via, proprio oggi, dal velodromo Vigorelli a Milano, la stagione Eroica 2024. Un luogo simbolo quello della pista milanese, in passato teatro di sfide passate alla storia del ciclismo mondiale. Eroica dà appuntamento, dunque, in uno dei luoghi sacri per gli appassionati di ciclismo. Lo fa con gli iscritti al Ciclo Club Eroica, curato da quest’anno da Jacek Berruti ed Elena Martinello.
Il Comitato Velodromo Vigorelli è un’Associazione Sportiva Dilettantistica costituita nel 2018 raccogliendo l’eredità dell’omonimo Comitato, nato nel 2013 per chiedere al Ministero per i Beni e le Attività Culturali la tutela della storica pista in legno. Lo scopo principale dell’Associazione è “promuovere la valorizzazione sociale, sportiva, culturale e ricreativa del Velodromo Vigorelli di Milano, favorendo l’utilizzo della storica pista in legno e dell’impianto sportivo”. Il CVV è un soggetto senza fine di lucro, riconosciuto dal CONI e affiliato alla Federazione Ciclistica Italiana.
Dal 2023 il CVV è un Centro Territoriale Pista approvato dalla FCI. Dunque, in pista possono allenarsi atleti di società sportive dalle categorie Esordienti agli Under 23 avendo all’interno dell’organizzazione Tecnici Federali di primo ordine. Il Comitato promuove l’attività amatoriale con dei corsi di ciclismo su pista in base alle capacità dei partecipanti. Dalla primavera 2024 sarà operativa anche una scuola di ciclismo per i più piccoli (6 – 12 anni), con lo scopo di formare ciclisti in grado di pedalare in sicurezza per le strade trasmettendo loro le conoscenza base per avere la padronanza del mezzo con la speranza che i piccoli si appassionino al ciclismo.
Australian open, avanti Djokovic: “Sensazioni positive”Roma, 19 gen. (askanews) – Turno più semplice del previsto per NOvak Djokovic dopo le difficoltà avute contro Popyrin. Al centesimo match in carriera a Melbourne, il n. 1 al mondo ha battuto l’argentino Tomas Etcheverry, n. 32 ATP, con lo score di 6-3, 6-3, 7-6 in 2 ore e 31 minuti di gioco. Il serbo ha giocato in scioltezza nei primi due parziali, accusando un leggero calo nel terzo set. Djokovic raggiunge così gli ottavi di finale agli Australian Open per la sedicesima volta in 19 partecipazioni. Nel prossimo turno affronterà il francese Adrian Mannarino che ha eliminato Ben Shelton in cinque set dopo quasi 5 ore di gioco. “Non ho ancora raggiunto il mio miglior livello, ma sono felice delle sensazioni provate” ha detto il serbo a fine match.
Avanti anche Stefanos Tsitsipas che ha lasciato sette giochi al francese Van Assche, che si era preso lo scalpo di Lorenzo Musetti. Il greco, alla 60^ vittoria Slam della carriera, affronterà ora lo statunitense Taylor Fritz (12 del seeding), costretto ancora alla rimonta in quattro set con l’ungherese Marozsan. Vittoria agevole per Rublev che elimina Korda in due ore di gioco.
Australian Open, Cobolli lascia Melbourne: “Settimana speciale”Roma, 19 gen. (askanews) – Flavio Cobolli lascia Melbourne, battuto dall’australiano De Minaur 6-3, 6-3, 6-1, dopo una settimana speciale: “Ho giocato sei match, è stato un gran torneo – dice nel corso della conferenza stampa – ; oggi Alex è stato migliore di me, era più fresco e solido… semplicemente più forte. Mi sono divertito e anche se il punteggio è stato piuttosto netto, non c’è nulla che non sia andato bene. Non c’è rammarico, c’è solo grande fiducia per quello che verrà.”.
Il 63 63 61 conclusivo è un punteggio severo, a tratti il tennista romano ha giocato alla pari con l’idolo di casa: “In campo non mi sentivo più debole – spiega – , ma poter giocare i momenti chiave in un modo diverso, da Top 10, hanno fatto la differenza. Lui ora è più forte di me, meritavo forse qualche game in più ma sono felice del torneo fatto e in bocca al lupo ad Alex”. La tranquillità, uno dei punti di forza del ‘nuovo’ Flavio: “Non ero teso, ho approcciato bene la partita ma forse la stanchezza mentale e fisica hanno giocato brutti scherzi. Ancora non sono abituato a settimane così lunghe e dure, sarà importante trovare una routine per conservare più energie possibili. Più partite giocherò a questo livello e meglio sarà per la mia carriera”.
Alla vigilia di questa partita aveva ammesso di non sentirsi ancora totalmente ‘calato’ nei panni del top player, ma con l’avventura australiana e il virtuale best ranking numero 76 è tempo di abituarsi in fretta al nuovo status: “Ora sono consapevole dei miei mezzi e sicuramente questa non sarà la classifica di fine anno – dice convinto – . Il prossimo step? Numero 75, poi 74, poi 73… giocando così la classifica non potrà che migliorare. Ora rientro a Roma, ricarico un po’ le batterie e farò una settimana di allenamento. Giocherò Montpellier, dovrei essere in tabellone quindi voglio approfittare di questa bella opportunità. Andremo poi in America, faremo sei o sette settimane sul cemento, solo tornei ATP, a parte il challenger di Phoenix. Il mio tennis si sta valorizzando piano piano e per migliorare devo giocare il più possibile sul cemento”.
Sci, Florian Schieder secondo nella libera di KitzbühelRoma, 19 gen. (askanews) – Florian Schieder ad un passo dal successo nella sesta discesa libera stagionale della Coppa del Mondo di sci alpino. Sulla mitica ‘Streif’ di Kitzbühel (Austria), infatti, l’azzurro si è reso protagonista di una manche sostanzialmente perfetta, terminando la sua prova con il tempo di 1:55.80. Il primo gradino del podio se lo è assicurato il transalpino Cyprien Sarrazin (1:55.75), che ha beffato l’italiano per soli cinque centesimi (+0.05). Gara leggermente al di sotto dei suoi standard, invece, per il fenomeno svizzero Marco Odermatt, riuscito ugualmente a tagliare il traguardo tra i migliori tre (+0.34).
“Onestamente non so bene dove ho perso quei cinque centesimi – ha confessato Schieder -. Forse alla Hausberg non ho attaccato come avrei dovuto. Sono soltanto contento di essere nuovamente lì davanti a giocarmela con i più forti. Questa è la mia pista: adesso non posso più dire di no. Qui mi diverto sempre e sono già carico per i prossimi appuntamenti”, ha concluso soddisfatto lo sciatore tricolore. Per il classe 1995 di Castelrotto quello odierno rappresenta il secondo podio della carriera sul massimo circuito dopo l’altra piazza d’onore ottenuta lo scorso anno sempre in questo format e proprio a Kitzbühel, quando partì dal cancelletto con il pettorale numero 43.
Siglato accordo tra Sport e Salute e Ordine Consulenti del lavoroRoma, 19 gen. (askanews) – Organizzare e promuovere iniziative ed eventi per informare e formare gli operatori sportivi sui temi del lavoro sportivo, alla luce della recente riforma. È questo – si legge in una nota – l’oggetto del protocollo d’intesa siglato oggi a Roma, presso la Scuola dello Sport, tra Sport e Salute e Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.
L’accordo, dalla durata triennale, si propone di organizzare in tutta Italia, attraverso le sedi territoriali di Sport e Salute e i Comitati provinciali dell’Ordine dei Consulenti del lavoro, incontri, laboratori operativi e corsi di formazione, rivolti a tutti i protagonisti del mondo dello sport, incentrati sul tema del lavoro sportivo, della gestione del personale, della sicurezza e della salute negli impianti e nelle palestre, oltre alle buone pratiche di amministrazione. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro promuoverà le iniziative anche attraverso attività di formazione per le singole società e associazioni sportive, regolarmente iscritte al Rasd (Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche). Per l’organizzazione degli eventi di formazione ci si avvarrà del supporto della Scuola dello Sport e si potranno svolgere a distanza, oppure in presenza presso gli spazi messi a disposizione da Sport e Salute.
“È un accordo – ha spiegato nella nota il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma – nato dalla volontà di venire incontro al mondo dello sport, di assolvere al nostro ruolo di servizio al sistema sportivo e di braccio operativo del Governo. Dall’ascolto degli organismi sportivi, infatti, avevamo colto l’esigenza diffusa di un supporto per rendere operativa la riforma del lavoro sportivo ed aiutare soprattutto le realtà più piccole negli adempimenti alla luce della nuova normativa in materia. Sappiamo che il lavoro da svolgere è ancora tanto, siamo all’inizio di questo percorso ma come in ogni competizione è fondamentale partire bene. Serviva fare un primo passo e oggi lo abbiamo fatto”. “Le società e gli organismi sportivi alle prese con le fisiologiche e iniziali difficoltà di adattamento alle nuove norme di lavoro troveranno nei Consulenti del Lavoro professionisti dotati delle competenze e della professionalità necessarie per poter applicare le disposizioni in materia di rapporti di lavoro, accompagnando gli operatori alla scoperta delle novità del settore”, ha affermato il presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca.