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Sci, Goggia: “Ho vinto su una pista dove non vado benissimo”

Sci, Goggia: “Ho vinto su una pista dove non vado benissimo”Roma, 13 gen. (askanews) – E’ una Sofia Goggia al settimo cielo quella che commenta la vittoria nella discesa di Altenmarkt-Zauchensee: “Sono contenta di aver vinto, su questa pista ho delle statistiche non da podio, ho molte cadute – ha detto – La notte è stata difficile. La caduta nel superG di ieri non è stata granché, ma mi ha segnato molto. Oggi sono riuscita a fare la mia parte in alto e nel bosco sono riuscita a sciare bene, senza neppure utilizzare tutti i miei cavalli. Il pettorale della discesa è confermato, ma le ragazze che mi stanno dietro sono vicine e tutto è molto aperto. Domani ci sarà una nuova battaglia e mi auguro che arrida ad un’italiana”. Terza l’altra azzurra Nicol Delago: “Non è stato un periodo facile per me, sono passati quattro anni da quando ho fatto l’ultimo podio e ora sono tornata, e mi tremano le gambe. Penso che la strada intrapresa sia quella giusta e credo che tornerà anche mia sorella. Per me questo podio ha un grande significato. Voglio dedicarlo a tutti quelli che mi sono stati vicino, perché non è mai una cosa scontata”. Delusione Federica Brignone fuori dalla Top Ten: “Ho sbagliato un po’ tutto. Ho cominciato a sbagliare dalla quarta curva e poi ho continuato. Stamattina avevo detto che non avrei dovuto strafare, mentre invece è proprio l’errore che ho fatto: ho voluto troppo e ho buttato la gara. Mi fa arrabbiare perché sto sciando bene in velocità e oggi invece ho preso un distacco troppo ampio”.

Sci, Sofia Goggia vince la libera di Altenmarkt. Terza Delago

Sci, Sofia Goggia vince la libera di Altenmarkt. Terza DelagoRoma, 13 gen. (askanews) – Sofia Goggia ritrova la vittoria e gtrionfa nella discesa libera di Altenmarkt-Zauchensee ventiquattro ore dopo il SuperG concluso con una scivolata. Un successo che, nella sua specialità, mancava dal 26 febbraio 2023, a Crans-Montana. Goggia ha interpretato alla perfezione la Kalberloch (dove non aveva mai vinto in carriera), guadagnando tanto soprattutto nella parte centrale. Per l’azzurra è la 24^ vittoria in carriera (come Brignone) e il 51° podio (come Isolde Kostner). Terzo posto per Nicol Delago che ha chiuso la sua prova ex equo con l’austriaca Mirjam Puchner a 34 centesimi da Goggia. Per la più grande delle sorelle Delago è il quarto podio in carriera in Coppa del Mondo, il primo dalla discesa di Altenmarkt del 2020. Giornata da dimenticare, invece, per Federica Brignone. La valdostana ha chiuso con 1.39 di ritardo da Goggia, concludendo la gara fuori dalla top 10.

Tennis, Djokovic: “Il pericolo n.1 per me sono io. Il polso va bene”

Tennis, Djokovic: “Il pericolo n.1 per me sono io. Il polso va bene”Roma, 13 gen. (askanews) – “L’ostacolo più grande da superare? Sono innanzitutto io. Poi, certo, ci sono gli avversari, alcuni con maggiori e altri con minori chances di fare strada. È un tabellone a 128, è uno Slam. Sappiamo tutti cosa rappresentino gli Slam nel tennis”. Parola di Novak Djokovic che si presenta in una sala stampa stracolma alla vigilia degli Australian Open. Quello che comincia domani contro il 18enne croato Dino Prizmic sarà il suo 19mo Open d’Australia. Un altro successo gli consentirebbe di raggiungere quota 25 e di staccare Margaret Court in quella che era – e fino ad un certo punto di vista è ancora – la casa dell’81enne leggenda australiana. Preoccupano le condizioni del polso che ha fatto i capricci durante la United Cup. “Rispetto alla United Cup il polso va bene – rassicura Nole – sicuramente è un problema fisico molto minore rispetto a quello che ho subito qui in passato, sia nel ’21 che l’anno scorso”. Il numero uno al mondo, dopo quanto accaduto due anni fa si è riconciliato con l’Australia e l’opinione pubblica aussie: “Non sono superstizioso – racconta Djokovic – ma quando sono qui mi piace visitare alcuni posti ai quali sono legati i miei ricordi più belli e fortunati. Non so se sia il segreto del mio successo, ma mi piace visitare il giardino botanico per riconnettermi con la natura. Poi quando posso mi concedo una passeggiata in spiaggia oppure nel quartiere di South Yarra, che è meno caotico del centro, più rilassato. Mi piace isolarmi per trovare un equilibrio rispetto alle tensioni e allo stress dei majors”.

Tennis, Alcaraz: “Voglio giocarmi il titolo con Djokovic”

Tennis, Alcaraz: “Voglio giocarmi il titolo con Djokovic”Roma, 13 gen. (askanews) – “Voglio sempre giocare contro i migliori del mondo per misurare il mio livello. Spero di arrivare in finale e di giocarmi il titolo contro Djokovic”. Idee chiare e motivazioni forti per Carlos Alcaraz alla vigilia dell’Australian Open. Nel 2023 ha saltato la trasferta per infortunio, e l’ultima volta che ha messo piede nella Rod Laver arena – il 21 gennaio 2022 – è uscito sconfitto in coda ad uno splendido braccio di ferro contro Berrettini. ‘In quel periodo Matteo raggiungeva sempre le fasi finali degli Slam, per cui una sconfitta ci poteva stare” ricorda lo spagnolo. “Quella è stata l’unica volta in cui ho perso un match al quinto set, e rivedendo la partita ci accorgemmo che c’erano molti aspetti del gioco da migliorare”. Usa il plurale, il numero 2 del tabellone, perché il pensiero è sempre rivolto a Juan Carlos Ferrero. “Da allora abbiamo lavorato tanto, e oggi sono un altro giocatore”. Rispetto a due anni fa, Carlitos ha messo in bacheca due Slam e tante certezze in più: “L’anno scorso mi ero posto l’obiettivo di ripetere i risultati del 2022 e ci sono riuscito, visto che non solo ho vinto un altro Slam, ma nel ranking ho fatto più punti dell’anno precedente. Per cui mi ripeto: l’obiettivo del 2024 è quello di ricalcare i risultati del ’23”. Il murciano tornerà numero 1 del mondo vincendo il titolo; arrivando in finale se Djokovic dovesse perdere al massimo in semifinale; o in semifinale con Nole eliminato ai quarti o prima. “Saperlo è una motivazione extra” ha detto Alcaraz in conferenza stampa durante il Media Day. Nel circolo esclusivo dei vincitori Slam, conferma l’iberico, entreranno presto anche Sinner e Rune: “Non so dire perché Jannik e Holger ancora non abbiamo vinto majors, ma credo che il livello di gioco che esprimono sia già sufficiente e che per loro sia solo questione di tempo”.

Calcio, giudice: un turno alla curva della Lazio, tre a Mancini

Calcio, giudice: un turno alla curva della Lazio, tre a ManciniRoma, 12 gen. (askanews) – Il Giudice Sportivo della Lega calcio di serie A ha chiuso per un turno la Curva Nord e i Distinti Nord, Est e Ovest della Lazio per i buu razzisti rivolti a Lukaku dai tifosi biancocelesti durante il derby contro la Roma nei quarti di Coppa Italia. Nelle motivazioni, si spiega che gli ultras della Lazio “levavano, in più occasioni durante l’incontro, beceri e insultanti ululati di discriminazione razziale nei confronti di Lukaku allorché il medesimo era in possesso del pallone di gioco”. I buu razzisti, spiega ancora il Giudice Sportivo, sono stati percepiti “da tutti e quattro i rappresentanti della Procura federale dislocati nelle varie parti dell’impianto, provenivano dal 90% dei 16.000 occupanti i predetti settori”. Tre turni di stop invece al difensore della Roma Gianluca Mancini (“avvicinatosi all’Arbitro, intimava ai propri compagni di non stringere la mano allo stesso Direttore di gara nei confronti del quale, con atteggiamento ostile, rivolgeva espressioni gravemente offensive”), due al compagno di squadra Sardar Azmoun e uno a Pedro e Pellegrini.

Tennis, Cobolli e Zeppieri al Main Draw degli Australian Open

Tennis, Cobolli e Zeppieri al Main Draw degli Australian OpenRoma, 12 gen. (askanews) – Sale a 7 il numero degli azzurri bel tabellone principale degli Australian Open (montepremi record di 86,5 milioni di dollari australiani) che scattano domenica sui campi in cemento di Melbourne Park. Nella notte italiana hanno infatti centrato la qualificazione sia Flavio Cobolli che Giulio Zeppieri che si aggiungono così a Berrettini, Musetti, Sinner, Sonego e Arnaldi.

Nel turno decisivo delle qualificazioni Cobolli, n.102 ATP, ha regolato 64 62 l’argentino Santiago Rodriguez Taverna, 24enne di Buenos Aires, n.207 ATP. Il sorteggio lo ha abbinato ad un avversario “tosto” come il cileno Nicolas Jarry, n.18 del ranking e del seeding, che nelle tre precedenti partecipazioni al tabellone principale di Melbourne ha superato un turno solo lo scorso anno. Tra i due non ci sono precedenti. Per il 21enne romano sarà la prima partecipazione al main draw dello Slam Down Under. Vittoria in due set anche per Giulio Zeppieri: il 22enne mancino di Latina, n.135 ATP e 26esima testa di serie, ha liquidato 63 63 l’elvetico Alexander Ritschard, n.198 ATP. Per lui il primo avversario nel main draw sarà il serbo Dusan Lajovic, n.52 ATP. Anche per Zeppieri sarà un esordio assoluto nel tabellone principale del Major “Aussie”.

Nulla da fare, invece, per gli altri due tennisti italiani approdati al turno decisivo. Stefano Napolitano, n.229 del ranking, ha ceduto 76(2) 76(3) allo slovacco Lukas Klein, n.164 ATP, mentre Andrea Vavassori, n.155 ATP, è stato sconfitto 61 64 dall’ungherese Mate Valkusz, n.214 del ranking. Ecco gli incontri degli italiani al primo turno

Lorenzo Musetti (26) v Benjamin Bonzi (FRA) Matteo Berrettini v Stefanos Tsitsipas (7, GRE) Jannik Sinner (4) Botic Van de Zandschulp (NED) Matteo Arnaldi vs Adam Walton (AUS) Lorenzo Sonego v Daniel Evans (GBR) Flavio Cobolli v Nicolas Jarry (18, CHI) Giulio Zeppieri v Dusan Lajovic (SRB)

Tennis, Sinner: “Obiettivo 2024? Andare a caccia”

Tennis, Sinner: “Obiettivo 2024? Andare a caccia”Roma, 12 gen. (askanews) – Le lancette puntate alle 2 di notte tra sabato e domenica. E’ in quel momento che Jannik Sinner aprirà gli Australian Open sulla mitica Rod Laver Arena, il campo centrale di Melbourne. Gli organizzatori hanno infatti ufficializzato l’order of play della prima giornata dei due campi principali di Melbourne Park. Sinner, testa di serie numero 4, scenderà in campo contro l’olandese Botic Van de Zandschulp: inizio alle ore 12 australiane (a Melbourne il fuso orario è +10 rispetto all’Italia). E’ un Jannik più maturo, più a suo agio con l’ambiente, persino con i giornalisti, quello che si presenta al media day di vigilia del torneo Aussie. “Ho avuto pochi giorni liberi – racconta – meno di una settimana, e sicuramente mi ha fatto bene andare un po’ a sciare e staccare mentalmente. Mi ha fatto bene anche solo seguire in TV le gare di coppa del mondo. Ma onestamente volevo cominciare la preparazione il prima possibile. Volevo rimettermi a lavorare in fretta perché voglio vivere un’ottima stagione, come quella scorsa. E per farlo devo ancora migliorare”. In teoria non sarebbe facile migliorare le 64 partite vinte, i 4 titoli ATP tra cui il primo Master 1000, le Finals da protagonista e la ciliegina della Coppa Davis che gli hanno lasciato in dote il 2023. “Tra tutti i momenti indimenticabili dell’anno scorso quello al quale ripenso più spesso e che mi dà ancora i brividi è forse la Coppa Davis, perché l’ho potuta condividere con la squadra e con tutti gli italiani. È stato un successo che ha dato un bell’impulso al nostro movimento tennistico…ci sono tante persone che hanno preso o ripreso in mano una racchetta e questa è la cosa più bella”, spiega. “Personalmente, poi, aggiungo la vittoria di Toronto, perché mi ha dato tanta fiducia e mi ha aiutato a vincere molto verso la fine dell’anno. Ma adesso sono qui e sono contento di poter tornare a sentire la competizione”. “L’obiettivo di quest’anno è quello di andare a caccia. Ci saranno delle settimane in cui prenderemo di più e delle altre in cui andrà inevitabilmente peggio, questa è la natura dello sport. Vediamo cosa riusciamo a prendere”.

Calcio, Lavezzi soffre di ipomania, non in cura per droga o alcol

Calcio, Lavezzi soffre di ipomania, non in cura per droga o alcolRoma, 11 gen. (askanews) – “Lavezzi soffre di ipomania, un disturbo cronico che colpisce l’umore – l’individuo si caratterizza come energico, iperattivo, loquace, disinibito e presenta eccessi di autostima ndr – . Aveva già subito in passato le conseguenze di questa patologia. Non è in cura per consumo di stupefacenti o alcol, ma per un disturbo psichiatrico che può spingere anche a farsi del male”. Lo ha detto a So Foot Mauricio D’Alessandro, l’avvocato di Ezequiel Lavezzi a seguito delle voci circolate sull’ex giocatore del Napoli che parlavano di un ricovero per overdose, seccamente smentite dal figlio Tomas. Lo scorso 20 dicembre il Pocho era stato portato in ospedale con alcune lievi ferite dovute a un non meglio precisato incidente domestico. D’Alessandro spiega quanto avvenuto: “Nel cuore della notte ha sentito un rumore e ha pensato che ci fossero persone in casa, è così che si è fatto male. Quando ha lasciato l’ospedale ha cercato di superare la crisi da solo, ma non ci è riuscito, ecco perché è andato in clinica. Non è una patologia che si cura così facilmente, richiede cure mediche”. La situazione sembra in via di miglioramento: “Va molto bene, l’evoluzione è molto favorevole. Resterà in cura per 21 giorni e poi avrà la possibilità di andarsene o restare, a seconda delle sue condizioni. I medici stanno cercando di stabilizzarlo, prima di vedere se ha bisogno di cure più lunghe. Non è stato in terapia intensiva come è stato detto”.

Coppa d’Africa, atterraggio d’emergenza per il volo del Gambia

Coppa d’Africa, atterraggio d’emergenza per il volo del GambiaRoma, 11 gen. (askanews) – Momenti di paura a bordo dell’aereo che doveva portare la nazionale africana a Yamoussoukro, la capitale della Costa d’Avorio, paese che ospita l’edizione 2024 della Coppa d’Africa, e che per un problema di depressurizzazione è stato costretto a un atterraggio di emergenza, una decina di minuti dopo il decollo. A bordo, tra gli altri il capitano ed ex sampdoriano Omar Colley e l’attaccante ex Atalanta e Bologna Musa Barrow. Subito dopo il decollo da Banjul si è verificato un guasto all’aria condizionata e, a causa del gran caldo, e senza ossigeno alcuni giocatori sono svenuti, e hanno faticato a svegliarsi anche una volta tornati a terra, dove alcuni hanno accusato mal di testa, vertigini e crisi respiratorie. “Ci siamo addormentati tutti velocemente, anche io -ha raccontato il ct Saintfiet, una volta sceso dall’aereo- Ho fatto dei piccoli sogni sulla mia vita. Dopo nove minuti il pilota ha deciso di rientrare perché non c’era più ossigeno. Ci sono stati giocatori che non si sono svegliati subito dopo l’atterraggio. Abbiamo quasi avuto un avvelenamento da monossido di carbonio. Un’altra mezz’ora di volo e saremmo morti tutti”.

MotoGp, Marquez: “Consapevole di non poter lottare per il titolo”

MotoGp, Marquez: “Consapevole di non poter lottare per il titolo”Roma, 11 gen. (askanews) – “Mi dispiace dirlo, ma sarebbe un errore pensare al titolo, soprattutto perché sono due anni che non vinco almeno una gara. Non si può pretendere di iniziare un progetto con un obiettivo così importante. Non vivo di illusioni; al contrario, preferisco divertirmi”. Sono le parole di Marc Marquez che dopo 11 anni di Honda delinea i prossimi obiettivi con la Ducati del Team Gresini “Non ho mai percepito un ostruzionismo da parte della stessa Ducati – le sue parole a margine di un evento a Madrid – E poi mi sento un pilota come gli altri. Se arrivassi da una fase con più titoli consecutivi sarebbe comprensibile che avessero paura di me, ma non è così. Vengo da una situazione in cui mi hanno battuto tanti rivali. Dovrò reinventarmi per vedere cosa fanno gli altri. In ogni caso il mio compito sarà dare il 100%, lavorando tanto e seriamente per essere competitivo, pur ricordando le logiche differenze tra team ufficiale e privato”. Il test di Valencia per Marquez è stato positivo. “Quel sorriso esprimeva tranquillità, la consapevolezza di saper guidare con un’altra moto. Non importano vittorie ed esperienza, provare un nuovo progetto mi ha permesso di rilassarmi. Adesso penso solo a godermi la moto. Se lo farò, i risultati arriveranno”.