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E’ morto Luisito Suarez, leggenda della Grande Inter di Herrera

E’ morto Luisito Suarez, leggenda della Grande Inter di HerreraRoma, 9 lug. (askanews) – E’ morto all’età di 88 anni Luisito Suarez, leggendario centrocampista spagnolo all’Inter dal 1961 al 1970. Contribuì a rendere “Grande” l’Inter di Herrera, con cui vinse due Coppe dei Campioni e due Intercontinentali. Nel 1960 fu premiato con il Pallone d’Oro. Di quella squadra era il cervello e il regista, in grado di lanciare in porta gli attaccanti da Mazzola a Jair a Peirò grazie ai suoi lunghi lanci millimetrici. Centrocampista classe 1935, era nato in Spagna, a La Coruna, e con il Deportivo aveva iniziato la carriera. Nel 1954 approda al Barcellona, dove diventa una stella e nel 1960 vince anche il Pallone d’Oro. In blaugrana è allenato per due stagioni proprio da Helenio Herrera, che lo pretenderà poi all’Inter, nel 1961.

Angelo Moratti lo accontenta sborsando la cifra record di 300 milioni di lire (con cui il Barcellona rinnovò il Camp Nou, costruendo un nuovo anello dello stadio) e la leggenda della Grande Inter prende il via. In nerazzurro resta per 9 stagioni, segnando 55 gol e vincendo tre scudetti, ma soprattutto le due Coppe dei Campioni consecutive (1964-1965), abbinate a due Coppe Intercontinentali, nel periodo in cui l’Inter domina nel mondo. Momento magico anche a livello personale, per Suarez, che nel 1964 trionfa anche con la nazionale spagnola, vincendo l’Europeo. Chiude la carriera alla Sampdoria. Il saluto dell’Inter: “Il giocatore perfetto che con il suo talento ha ispirato generazioni”. “Un talento unico e un grandissimo interista. Il numero 10 della Grande Inter che portò i nostri colori sul tetto d’Italia, d’Europa, del Mondo. “Se non sapete cosa fare, date palla a Suarez”. Ciao Luisito”.

Calcio, è morto Luisito Suarez, leggenda della Grande Inter

Calcio, è morto Luisito Suarez, leggenda della Grande InterRoma, 9 lug. (askanews) – E’ morto all’età di 88 anni Luisito Suarez, leggendario centrocampista spagnolo all’Inter dal 1961 al 1970. Contribuì a rendere “Grande” l’Inter di Herrera, con cui vinse due Coppe dei Campioni e due Intercontinentali. Nel 1960 fu premiato con il Pallone d’Oro. Di quella squadra era il cervello e il regista, in grado di lanciare in porta gli attaccanti da Mazzola a Jair a Peirò grazie ai suoi lunghi lanci millimetrici. Centrocampista classe 1935, era nato in Spagna, a La Coruna, e con il Deportivo aveva iniziato la carriera. Nel 1954 approda al Barcellona, dove diventa una stella e nel 1960 vince anche il Pallone d’Oro. In blaugrana è allenato per due stagioni proprio da Helenio Herrera, che lo pretenderà poi all’Inter, nel 1961.

Angelo Moratti lo accontenta sborsando la cifra record di 300 milioni di lire (con cui il Barcellona rinnovò il Camp Nou, costruendo un nuovo anello dello stadio) e la leggenda della Grande Inter prende il via. In nerazzurro resta per 9 stagioni, segnando 55 gol e vincendo tre scudetti, ma soprattutto le due Coppe dei Campioni consecutive (1964-1965), abbinate a due Coppe Intercontinentali, nel periodo in cui l’Inter domina nel mondo. Momento magico anche a livello personale, per Suarez, che nel 1964 trionfa anche con la nazionale spagnola, vincendo l’Europeo. Chiude la carriera alla Sampdoria. Il saluto dell’Inter: “Il giocatore perfetto che con il suo talento ha ispirato generazioni”. “Un talento unico e un grandissimo interista. Il numero 10 della Grande Inter che portò i nostri colori sul tetto d’Italia, d’Europa, del Mondo. “Se non sapete cosa fare, date palla a Suarez”. Ciao Luisito”.

Tennis, Berrettini agli ottavi di Wimbledon: “Qui posto speciale”

Tennis, Berrettini agli ottavi di Wimbledon: “Qui posto speciale”Roma, 9 lug. (askanews) – “E’ incredibile, non pensavo potesse succedere, deve essere qualcosa di speciale che c’è qui in questo posto. Mi sono ritrovato, non mi aspettavo di trovarmi in queste condizioni e invece sta andando molto meglio del previsto. Mi godo ogni secondo, a Wimbledon c’è qualcosa di speciale, una bella energia che mi fa divertire. Il giorno di riposo arriva nel momento giusto, soprattutto mentalmente, prima del match contro Alcaraz”. Matteo Berrettini si gode ogni momento dopo la vittoria contro Zverev che gli vale gli ottavi di finale a Wimbledon. Con il 6-3 7-6 7-6 rifilato al tedesco, numero 19 del seeding, il tennista romano torna negli ottavi di finale del torneo di Wimbledon, e nella seconda settimana di uno Slam per la decima volta in carriera.

Un match senza sbavature, malgrado un avversario pericoloso e una sospensione per pioggia che interrotto per qualche minuto la magia: “Nel primo game ho sentito un po’ la tensione – spiega nel corso della conferenza stampa – da tempo non giocavo su campi così grandi. Sono partito lento ma poi ho ingranato bene anche perché so che su questa superficie posso infastidirlo. A metà secondo set ho sentito che le cose stavano cambiando e che entrando nello scambio mi sentivo superiore. Fisicamente mi sento meglio di come mi aspettassi”. “Mi sono ritrovato, non mi aspettavo di trovarmi in queste condizioni e invece sta andando molto meglio del previsto. Mi godo ogni secondo, a Wimbledon c’è qualcosa di speciale, una bella energia che mi fa divertire. Il giorno di riposo arriva nel momento giusto, soprattutto mentalmente, prima del match contro Alcaraz”. “L’anno scorso non avevo potuto giocare perché avevo preso il covid – dice ancora Berrettini -. Questo torneo ha cambiato la mia carriera e per me è speciale essre qui, su questo campo. Mi è mancato tantissimo competere e giocare, il pubblico mi è mancato e lo ringrazio per avermi supportato”. Lunedì la grande sfida contro Carlos Alcaraz, sul Centrale. “E’ impressionante sotto tutti i punti di vista – l’analisi dell’azzurro -; ovviamente lo è tennisticamente, non sarebbe il numero 1 del mondo altrimenti, fisicamente… Io alla sua età pesavo 15 kg di meno… E per la maturità. Ma la cosa che mi colpisce di più di Carlos è il modo in cui gestisce le cose. Non sono mai stato numero 1 ma ho avvertito anche io la pressione e non è stato facilissimo gestirla… eppure ho 7 anni di più. Lui invece ha sempre il sorriso sulle labbra, è sempre felice di stare dove sta e per questo lo considero un esempio per le nuove generazioni e per le persone che ci guardano. Non è mai triste, qualche volta si lamenta su qualche palla, ma sempre felice, sempre sorridente”.

Dopo 5 giorni consecutivi di match Matteo oggi osserverà il primo giorno di riposo del suo Wimbledon: “Giocare cinque giorni di fila – ha dichiarato nell’intervista a fine match – non è nulla se penso a tutti quelli che ho passato nel letto a piangere perché non potevo giocare. Tutto questo mi è mancato, moltissimo”.

Formula1, a Silverstone la pole è sempre di Verstappen

Formula1, a Silverstone la pole è sempre di VerstappenRoma, 8 lug. (askanews) – Quinta pole consecutiva di Max Verstappen a Silverstone, 27esima in carriera, settima nel 2023. Il leader del mondiale precede le due McLaren di Norris e Piastri tornate grandi nella gara di casa. Un boato del pubblico inglese aveva salutato il miglior tempo di Norris, soffocato subito dopo dal passaggio di Verstappen che ha conquistato la pole position in 1:26.720. Quarto tempo per Leclerc, dietro di lui l’altra Ferrari di Sainz. Sesto e settimo tempo per le Mercedes di Hamilton e Russell. Un po’ deludente Fernando Alonso, nono con l’Aston Martin battuto da un sempre più sorprendente Alexander Albon. Gasly decimo con l’Alpine. “È stata una qualifica pazza, frenetica, la pista era scivolosa in alcuni punti – le parole a caldo di Verstappen – In Q3 siamo riusciti a chiudere bene i giri, sono molto sorpreso di vedere le McLaren vicino a me. In Q1 e in Q2 ci sono state diverse chiazze umide sulla pista, eravamo molto al limite, ma sapendo di avere una buona macchina a disposizione ho cercato di non rischiare troppo. In Q3 invece ha dato tutto e sono contento di aver conquistato la pole position”. Norris scherza: “Sono andato vicino alla pole. Ringrazio tutti i tifosi. Sono stati davanti in Q1 e in Q2, l’ultimo giro in Q3 è stato buono, Zak Brown via radio era molto felice. Un risultato straordinario per tutto il team. Max è una rottura (ironico), rovina sempre tutto a tutti noi. Un sabato così è veramente incredibile, ringrazio tutti”. Perez aggiunge: “Che Qualifiche. Nel Q1 ero quasi fuori. La macchina è stata un razzo in Q2 e in Q3. Essere così davanti è eccezionale, cercheremo di confermarci domani. Come abbiamo fatto a fare un salto del genere rispetto al venerdì? Ieri non abbiamo espresso tutto il nostro potenziale, non eravamo nella corretta finestra di esercizio. A Monaco e in Canada avevamo già fatto vedere di andare molto forte in queste condizioni. Rispetto ad inizio stagione abbiamo fatto un passo enorme nella direzione giusta. Ringrazio tanto tutti quelli che hanno lavorato in fabbrica”.

Calcio, Serie A, si comincia con Empoli-Verona e Frosinone-Napoli

Calcio, Serie A, si comincia con Empoli-Verona e Frosinone-NapoliRoma, 7 lug. (askanews) – Empoli-Verona e Frosinone-Napoli daranno il via, sabato 19 agosto alla stagione di Serie A 2023/2024. Entrambi i match sono in programma alle ore 18.30. Alle 20.45 scenderanno in campo Genoa-Fiorentina e Inter-Monza. Domenica alle 18.30 Roma-Salernitana e Sassuolo-Atalanta; alle 20.45 Lecce-Lazio e Udinese-Juventus. Posticipi della 1° giornata al lunedì 21 agosto Torino-Cagliari alle 18.30 e Bologna-Milan alle 20.45.

Seconda giornata con Frosinone-Atalanta e Monza-Empoli in anticipo alle 18.30 del sabato; alle 20.45 in campo Verona-Roma e Milan-Torino; domenica 27 agosto alle 18.30 Fiorentina-Lecce e Juventus-Bologna; alle 20.45 Lazio-Genoa e Napoli-Sassuolo. Nel posticipo del lunedì tocca a Cagliari-Inter alle 20.45 e Salernitana-Udinese alle 18.30. Terza giornata venerdi 1 settembre con l’anticipo extralusso Roma-Milan alle 20.45. In precedenza alle 18.30 Sassuolo-Verona. Sabato 2 settembre alle 18.30 Bologna-Cagliari e Frosinone-Udinese; alle 20.45 Napoli-Lazio e Atalanta-Monza. Chiudono il programma domenica alle 18.30 Inter-Fiorentina e Torino-Genoa; alle 20.45 Empoli-Juve e Lecce-Salernitana

Quarta giornata di sabato 16 settembre: alle 15.00 Juventus-Lazio, alle 18.00 derby della Madonnina Inter-Milan. Chiude il sabato alle 20.45 Genoa-Napoli. Domenica in campo Cagliari-Udinese (12.30), Frosinone-Sassuolo (15), Monza-Lecce (15), Fiorentina-Atalanta (18), Roma-Empoli (20.45). Posticipi del lunedì: 18.30 c’è Salernitana-Torino, alle 20.45 Hellas Verona-Bologna.

Tennis, Sinner fatica ma è agli ottavi di Wimbledon

Tennis, Sinner fatica ma è agli ottavi di WimbledonRoma, 7 lug. (askanews) – Jannik Sinner vola negli ottavi di finale dei Championships. L’altoatesino elimina il francese Quentin Halys, n. 79 ATP, con il punteggio di 3-6, 6-2, 6-3, 6-4 in 2 ore e 27 minuti di gioco. Alti e bassi per l’azzurro che non ha iniziato bene, ma alla distanza ha fatto valere le sue qualità. Al quarto turno affronterà Galan o Ymer.

“Non ho iniziato nel modo migliore – le parole dell’altoatesino a fine gara – non sono riuscito a trovare ritmo. Halys è un giocatore diverso rispetto ai miei precedenti avversari, il pubblico mi ha dato una spinta importante. Sono contento di essere agli ottavi. La cosa migliore quando perdi presto al Roland Garros è che hai più tempo a disposizione per preparare Wimbledon (ride, ndr). Ogni partita ha una storia a sé, cerco sempre di giocare al meglio e affrontare bene i momenti difficili”.

Tennis, Berrettini vince e conquista il terzo turno a Wimbledon

Tennis, Berrettini vince e conquista il terzo turno a WimbledonRoma, 7 lug. (askanews) – A meno di 24 ore dal successo su Lorenzo Sonego, Matteo Berrettini stacca il pass anche per il terzo turno del torneo di Wimbledon. Contro l’australiano Alex De Minaur, numero 17 del mondo, battuto 63 64 64, si rivede la miglior versione del romano dalla finale ai Championships del 2021, unico italiano capace di partecipare a due edizioni consecutive delle Nitto ATP Finals in singolare e di finire due stagioni di fila nella Top 10 da quando esiste il ranking ATP computerizzato. L’urlo finale suona come una liberazione, una manifestazione d’orgoglio, un riaffermare la sua voglia di esserci. Come prima. Più di prima. Per un posto negli ottavi incontrerà Alexander Zverev o il giapponese Yosuke Watanuki, numero 116.

La Figc riammette il Lecco in serie B e boccia la Reggina

La Figc riammette il Lecco in serie B e boccia la RegginaRoma, 7 lug. (askanews) – Il Consiglio della Federcalcio ha ammesso nella sua seduta di oggi il Lecco al prossimo campionato di Serie B. Reggina e Siena fuori rispettivamente dalla B e dalla C. Ora ci sono 48 ore per fare ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport con possibile udienza il 20-21 luglio. E’ invece fissata per il 2 agosto la data dell’eventuale udienza al Tar sui casi. Quanto alle criticità per l’iscrizione la Reggina avrebbe presentato una documentazione carente per quanto riguarda i pagamenti; per il Lecco il problema sarebbe legato allo stadio e alla “perentorietà” del termine dei documenti da presentare entro lo scorso 20 giugno per poter giocare all’Euganeo di Padova. Documenti poi arrivati nelle ore successive. Dei rilievi sono stati inviati anche al Siena per l’iscrizione alla Serie C che avrebbe presentato invece una documentazione incompleta.

La Covisoc e la commissione infrastrutturale aveva mandato dei rilievi a Reggina e Lecco, le cui domande di iscrizione al campionato di Serie B hanno presentato delle criticità. I due club hanno avuto tempo fino al 5 luglio di presentare ricorso, e così è stato. A quel punto ci sono state ulteriori relazioni degli organi tecnici, poi girate al Consiglio Federale. Reggina passata di mano nelle settimane scorse con la cessione del 100% delle quote a Guild Capital, società inglese con sede a Londra costituita da una rete di gestori patrimoniali specializzati nell’investment banking.

Tennis, a Wimbledon Berrettini vince il derby con Sonego

Tennis, a Wimbledon Berrettini vince il derby con SonegoRoma, 6 lug. (askanews) – Matteo Berrettini aveva lasciato Wimbledon dopo la finale del 2021, la prima di sempre per un italiano. A due anni di distanza, nella sua prima prima partita ai Championships, si è rivista la sua versione più vicina a quella finale da almeno un anno e mezzo a questa parte.

Il romano ha battuto 67(5) 63 76(7) 63 l’amico Lorenzo Sonego e vinto il settimo derby sugli undici giocati nel circuito ATP, al termine di un incontro spalmato su tre giorni a causa della pioggia. Al prossimo turno l’azzurro, numero 38 del mondo, affronterà Alex De Minaur, numero 17, che ha rimontato un set di svantaggio al belga Kimmer Coppejans. Si incontreranno per la quarta volta a tutti i livelli. L’australiano ne ha vinte due, al Challenger di Segovia del 2017 e in ATP Cup l’anno scorso, sempre sul duro. Berrettini, però, ha vinto l’unico giocato sull’erba, in semifinale al Queen’s nel 2021.

Calcio, Milan e Monza lanciano il primo trofeo Silvio Berlusconi

Calcio, Milan e Monza lanciano il primo trofeo Silvio BerlusconiRoma, 6 lug. (askanews) – Milan e Monza hanno comunicato l’avvio del ‘Trofeo Silvio Berlusconi’, sfida tra i due club la cui prima edizione si svolgerà l’8 agosto all’U-Power Stadium di Monza (ore 21) e sarà trasmessa in diretta su Canale 5. Nelle stagioni successive ci sarà un’alternanza degli stadi dei due Club in cui sarà disputato il match.

“Nel nome di Silvio Berlusconi, AC Milan e AC Monza annunciano la scelta di istituire il “Trofeo Silvio Berlusconi” la nota dei due club. Proprietario del Milan per 31 anni, dal 1986 al 2017, con un palmares di ben 29 trofei: 8 Scudetti, 1 Coppa Italia, 7 Supercoppe Italiane, 5 Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 1 Mondiale per Club FIFA e 5 Supercoppe Europee, Silvio Berlusconi è stato il presidente più vincente della storia del Milan. Successivamente, il 28 settembre 2018, per sua volontà, il Gruppo Fininvest acquisisce la Società calcistica brianzola, all’epoca in Serie C. L’8 giugno 2020 AC Monza torna ufficialmente in Serie B dopo 19 anni e il 29 maggio 2022 conquista la prima storica promozione in Serie A, disputando poi una straordinaria stagione: raggiunge infatti la salvezza con 6 giornate d’anticipo, classificandosi all’11esimo posto con 52 punti, miglior neopromossa dei cinque maggiori campionati.