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Gonzalo Quesada nuovo ct della Nazionale italiana di rugby

Gonzalo Quesada nuovo ct della Nazionale italiana di rugbyRoma, 16 giu. (askanews) – Risolta in meno di 24 ore la vicenda relativa al nuovo allenatore della nazionale italiana di rugby. Dopo il divorzio da Crowley la scelta è ricaduta su Gonzalo Quesada, che assumerà l’incarico di Commissario tecnico della squadra nazionale maschile a partire dall’1 gennaio 2024.

Il tecnico argentino è stato ufficializzato dalla Federazione Italiana Rugby quale nuova guida tecnica degli Azzurri venerdì 16 giugno, dopo aver raggiunto il barrage del Top14 francese con lo Stade Francais, la squadra che Quesada, 49 anni compiuti lo scorso 2 maggio, ha guidato in due occasioni come Director of Rugby e capo allenatore: dal 2013 al 2017, conquistando il Bouclier de Brennus nel 2015 e la Challenge Cup nel 2017, e poi nuovamente dal 2020 sino al termine della stagione sportiva 2022/23. Originario di Buenos Aires, cresciuto nell’Hindù Club e laureato in Economia all’Università di Belgrano, Quesada vanta una brillante carriera da mediano d’apertura e, nelle sue 38 apparizioni con la maglia dell’Argentina, ha totalizzato 486 punti, quarto Puma più prolifico di tutti i tempi.

La sua carriera da giocatore, così come quella da tecnico, è però strettamente connessa con la Francia, dove Quesada è arrivato nel 2000 vestendo le maglie di Narbonne, Bezier, Stade Francais, Pau e Tolone: ritiratosi nel 2007, ha subito avviato un promettente percorso come tecnico, vestendo i panni dell’assistente allenatore della Nazionale transalpina guidata da Marc Lièvremont dal 2008 al 2011, conquistando il Grande Slam nel 2010 e raggiungendo la Finale di Auckland persa di misura 8-7 contro gli All Blacks padroni di casa. Conclusa l’esperienza con i Bleus ha iniziato la carriera di capo allenatore guidando per due stagioni il Racing 92 parigino ad altrettante qualificazioni ai play-off del massimo campionato francese per poi scegliere l’altra sponda della Senna e guidare per quattro anni i cugini dello Stade Francais, allora capitanati da Sergio Parisse, arricchendo la bacheca con il titolo di Campione di Francia 2015 e la Challenge Cup 2017.

Dopo una parentesi di un anno al Biarritz nel 2017, nel 2018 è diventato capo allenatore dei Jaguares, la franchigia argentina di Super Rugby, raggiungendo subito la Finale del torneo simbolo dell’Emisfero Sud, arrendendosi solo ai Crusaders neozelandesi. Nel 2020 è tornato in Francia, per una seconda avventura con lo Stade Francais. Quello con l’Italia sarà il primo incarico come Commissario Tecnico di una squadra internazionale Tier 1.

“L’arrivo di Gonzalo Quesada sulla panchina dell’Italia è una magnifica notizia per tutto il nostro rugby. Portiamo nel nostro Paese e nel nostro movimento uno dei giovani tecnici più in vista del panorama internazionale, che condivide con noi progetti e ambizioni, la visione di una Nazionale che saprà negli anni a venire, lungo la strada che ci porta sino alla Rugby World Cup australiana del 2027, rappresentare un vero pericolo per tutti gli avversari. Ci ha impressionato, di Gonzalo, non solo un curriculum da allenatore vincente per una figura tanto giovane, ma in particolare il suo bruciante desiderio di rendere l’Italia un punto di riferimento nel panorama dei test-match. Per realizzare questo desiderio e questa visione ha rinunciato a offerte di grande valore, non solo sportivo, in un campionato francese dove gode di grandissima stima e questo rende la sua decisione un valore ancora più grande. Insieme vogliamo instradare la Nazionale Maschile verso quel futuro che merita e che, grazie al lavoro di chi ha preceduto Gonzalo in questo biennio, ha già iniziato a diventare realtà. Lo aspettiamo presto in Italia, insieme alla sua famiglia per muovere i primi passi di questo nuovo percorso che prenderà il via dopo la Rugby World Cup di settembre” ha detto il Presidente FIR Marzio Innocenti dando il benvenuto a Gonzalo Quesada. “Sono onorato e orgoglioso di diventare il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana negli anni a venire. Ringrazio la Federazione, il Presidente e il Consiglio per questa opportunità e per questa grande sfida. Nelle ultime stagioni l’Italia è molto migliorata, rispettando i propri abituali punti di forza e sviluppando contestualmente un gioco avvincente. C’è un gruppo di atleti di talento che nei prossimi anni svilupperà una crescente esperienza internazionale. La nostra emozionante missione sarà quella di guidarli attraverso questo percorso, lavorando duro, rispettando e sviluppando la cultura e i valori italiani, per portare questa squadra ad esprimere il proprio massimo potenziale” ha commentato Gonzalo Quesada.

Coppa dei Canottieri, via alle sfide dei circoli romani

Coppa dei Canottieri, via alle sfide dei circoli romaniRoma, 16 giu. (askanews) – Un appuntamento che si ripete ormai da 59 edizioni. E’ la Coppa Canottieri che si svolgerà al Circolo Canottieri Lazio dal 19 giugno al 19 luglio. A questa edizione del trofeo di calcetto più antico di Roma prenderanno parte 9 storiche società della Capitale (CC Lazio, CC Roma, RCC Tevere Remo, CC Aniene, Corte dei Conti, TC Parioli, CT Eur, Sporting Eur, Villa Flaminia) che come da tradizione si contenderanno l’ambito trofeo Gustavo “Babbo Valiani”, uno dei padri della disciplina, assegnato al Circolo che totalizza il miglior risultato complessivo sommando i punti delle diverse categorie. Trofeo che viene restituito alla CC Lazio che lo riassegna l’anno successivo per essere custodito per un anno dal circolo vincitore. Tutte le partite di calcio a 5 saranno trasmesse in diretta Facebook su MY Soccer Player. Non solo calcio a 5 perché proprio accanto alla “Fossa”, si disputerà la sesta edizione della Coppa dei Canottieri di padel riservata alla sola classe Over 35. In programma anche il Teqball, una disciplina sportiva che combina elementi di calcio e ping pong e tennis incrociando le racchette attraverso sfide di doppio. “La Coppa dei Canottieri è davvero qualcosa di speciale perché unisce gli ideali dei circoli storici di Roma che si uniscono in un mese di fratellanza, di amicizia e di solidarietà e questo per noi è un valore incredibile. Siamo alla 59a edizione ad un passo dalla sessantesima che già stiamo organizzando per quello che è considerato il torneo più antico d’Europa nel posto dov’è nato il calcetto. Quest’anno ancora una volta tutti i circoli storici di Roma hanno rinnovato la loro adesione per una manifestazione che ancora oggi non ha rivali. Per noi è un grande orgoglio portare avanti questa tradizione che si rinnova nelle quattro discipline dagli over 60 agli Assoluti. Ci stiamo preparando da mesi per accogliere tutti i circoli più importanti della Capitale, il mio ringraziamento va anche e soprattutto agli sponsor che come ogni anno ci sostengono in questa manifestazione che come di consueto da il via all’estate romana” le parole del presidente del Canottieri Lazio Raffaele Condemi. “Qui sono nella duplice veste di vice presidente del CC Lazio a cui sono legato in maniera indissolubile perché questa è la nostra casa ma sono anche in veste istituzionale e porto i saluti del presidente del presidente Francesco Rocca e dell’assessore allo Sport Elena Palazzo, salutiamo anche l’assessore allo sport Alessandro Onorato che non è potuto venire per un imprevisto a conferma che qui sono presenti tutte le istituzioni. La Coppa canottieri è un evento storico che noi organizziamo da 59 anni e non vi nascono che nell’ultimo consiglio direttivo abbiamo già iniziato a pensare come organizzare l’edizione numero 60 che porterà con se tantissime sorprese. Se riusciamo ad organizzare questo evento lo dobbiamo al nostro presidente Condemi ma anche a tutti i nostri soci, a tutta la squadra organizzativa e a tutti i circoli e ai loro socie che partecipano. Per noi questa è un’iniziativa storica che valorizza lo sport che per noi lo sport è vita ma uno strumento importante di inclusione sociale” le parole del vice presidente del Canottieri Lazio nonché presidente della commissione Cultura, spettacolo, sport e turismo Luciano Crea. Al tavolo presenti anche il vice Presidente allo sport Riccardo Vicerè, il Consigliere agli Eventi Liliana Fratini Passi, il Consigliere allo Sport Giorgio Maucci.

E’ morto Gino Mader, il ciclista 26enne caduto al Giro di Svizzera

E’ morto Gino Mader, il ciclista 26enne caduto al Giro di SvizzeraRoma, 16 giu. (askanews) – Il mondo del ciclismo piange per la morte di Gino Mäder, il 26enne corridore svizzero della Bahrain Victorious caduto ieri lungo la ripida discesa dell’Albulapass del Giro di Svizzera. Il corridore della Bahrain Victorious è uscito di strada mentre stava affrontando una curva a destra scendendo dal passo dell’Albula nell’ultima (e impegnativa) discesa di giornata. Trovato privo di sensi in fondo al dirupo, il 26enne è stato rianimato sul posto dal medico di gara e trasportato d’urgenza in elicottero all’Ospedale cantonale di Coira. Un incidente gravissimo, quello che ha coinvolto il 26enne corridore di Flawil (SG), che era inizialmente passato un po’ sotto traccia. La notizia della caduta, della quale peraltro non esistono immagini televisive, era infatti giunta solo a tappa (ampiamente) conclusa. La polizia cantonale dei Grigioni ha richiesto l’aiuto di eventuali testimoni. “Cerchiamo in particolare persone che abbiano potuto assistere o addirittura filmare il tragico incidente”. Assieme a Mäder era caduto anche l’americano della Ineos Magnus Sheffield, ritirato con un trauma cranico. Mader era salito agli onori della cronaca nell’ultima tappa della Parigi-Nizza del 2021, quando sul traguardo di Valdeblore La Colmiane, Roglic lo aveva superato negli ultimi metri di una lunga fuga. Ma il giovane svizzero, atleta di talento e persona brillante si era rifatto con gli interessi nello stesso anno, vincendo la tappa di San Giacomo al Giro d’Italia e poi quella di Andermatt al Giro di Svizzera. Un incidente che ricorda molto la scomparsa di Casartelli, il ciclista che perse la vita il 18 luglio 1995 quando con il gruppo stava affrontando la discesa dopo la prima delle sei salite di giornata, il Col du Portet d’Aspet. Una caduta collettiva a 80km/h con il campione olimpico che ebbe la peggio, sbattendo la testa contro un paracarro di sasso.

Crowley lascia l’Italrugby dopo il mondiale

Crowley lascia l’Italrugby dopo il mondialeRoma, 15 giu. (askanews) – La Federazione Italiana Rugby e Kieran Crowley separeranno le proprie strade al termine della Rugby World Cup Francia 2023. L’annuncio della FIR con un comunicato. Dopo cinque anni alla guida della Benetton Treviso, Crowley ha assunto l’incarico di CT degli Azzurri nel settembre 2021 rilevando Franco Smith sulla panchina dell’Italia. Il tecnico neozelandese vanta al momento un bilancio di sei vittorie e tredici sconfitte alla guida della Nazionale e ha guidato l’Italia due delle più celebri vittorie dell’era professionistica, superando il Galles a Cardiff nel Guinness Sei Nazioni 2021 e facendo registrare la prima vittoria di sempre contro l’Australia nell’autunno 2022 a Firenze.

“Oggi che abbiamo deciso di chiudere il rapporto con Crowley dopo il prossimo Mondiale è il momento dei bilanci – le parole del presidente della Federugby Marzio Innocenti – E quello di Kieran con il rugby italiano è molto positivo. Ha cresciuto un gruppo di ragazzi, facendoli diventare uomini e giocatori di alto livello internazionale, e di questo gli saremo eternamente grati. Ma il nostro lavoro insieme non è ancora finito, ci resta una esaltante avventura da vivere in Francia il prossimo settembre e sono certo che Kieran e la sua squadra lasceranno la loro indelebile impronta nella storia del rugby italiano”. Deluso Croley. “”Mi sarebbe piaciuto essere coinvolto con la Nazionale italiana anche per il prossimo ciclo di Rugby World Cup e sono dispiaciuto della scelta della FIR di non estendere il mio contratto. Abbiamo una squadra giovane, che ha maturato una buona esperienza nel corso dell’ultimo anno, con prestazioni che hanno evidenziato miglioramenti in moltissime aree. Abbiamo cambiato il modo di allenarci in palestra e in campo e nel modo in cui approcciamo e giochiamo gli incontri. Abbiamo modificato la mentalità, instillando coraggio e fiducia nei propri mezzi, senza vincoli. Con un Mondiale e altri quattro anni di incontri internazionali, avremo un gruppo con una media di 50-60 caps, una prospettiva emozionante. Purtroppo non sarò parte di questo percorso e adesso la devo pensare a cosa ci aspetta nell’immediato, vale a dire la Rugby World Cup in Francia prima della mia partenza. Sarò impegnato al 100% insieme al nostro staff per preparare nel miglior modo possibile questo gruppo di giocatori. Io e mia moglie Sue ricorderemo sempre le splendide persone che abbiamo incontrato e i momenti passati insieme a loro, le squadre che ho allento, i colleghi con cui ho lavorato, la cultura italiana e ovviamente il cibo e il vino. Ci mancherà tutto questo, ma l’Italia avrà sempre un posto speciale nei nostri cuori” ha detto Kieran Crowley.

Wimbledon, montepremi da record: 44,7 milioni di sterline

Wimbledon, montepremi da record: 44,7 milioni di sterlineRoma, 14 giu. (askanews) – Come annunciato dall’All England Club, l’edizione 2023 dei Championships, il torneo di Wimbledon, avrà un montepremi da record di 44,7 milioni di sterline, con un +11,2% rispetto all’anno scorso e un +17,1% rispetto all’evento pre pandemia nel 2019. Premi più ricchi per tutti, da chi uscirà al primo turno sino al vincitore. Il torneo di Wimbledon sarà dal 3 al 16 luglio. I campioni e i secondi classificati del singolare femminile e maschile riceveranno rispettivamente 2,35 milioni di sterline e 1,17 milioni di sterline, con un premio in denaro per questi due risultati che salirà ai livelli del 2019, ha affermato l’All England Club. I giocatori del tabellone principale che perdono al primo turno riceveranno 55.000 sterline, un aumento del 10% rispetto al 2022. “La nostra ambizione con questa distribuzione è riportare i premi in denaro dei campioni e dei secondi classificati ai livelli del 2019 prima della pandemia, fornendo allo stesso tempo il meritato supporto ai giocatori nei primi turni dell’evento”, ha dichiarato Ian Hewitt, presidente dell’All England Club. MONTEPREMI SINGOLARE MASCHILE E FEMMINILE Vincitore: 2.350.000 sterline Finalista: 1.175.000 sterline Semifinali: 600.000 sterline Quarti di finale: 340.000 sterline 4° turno: 207.000 sterline 3° turno: 131.000 sterline 2° turno: 85.000 sterline 1° turno: 55.000 sterline MONTEPREMI QUALIFICAZIONI (MASCHILE E FEMMINILE) 3° turno: 36.000 sterline 2° turno: 21.750 sterline 1° turno: 12.750 sterline IL TOTALE DEI PREMI Singolare maschile: 16.077.000 sterline Singolare femminile: 16.077.000 sterline Qualificazioni maschili: 2.088.000 sterline Qualificazioni femminili: 2.088.000 sterline Doppio maschile: 2.582.000 sterline Doppio femminile: 2.582.000 sterline Doppio misto: 448.000 sterline Wheelchair event: 738.000 sterline Doppio a inviti: 570.000 sterline

Atletica, Jacobs: “Sono un essere umano, rinascerò ancora”

Atletica, Jacobs: “Sono un essere umano, rinascerò ancora”Roma, 14 giu. (askanews) – “È da un po’ di tempo che vorrei scrivervi qualcosa, ma non sono mai riuscito a trovare le parole giuste. Ora però sento forte l’esigenza di raccontarvi come mi sento, è corretto che lo sappiate”. Inizia così un post pubblicato alle ore 13 sulle pagine social di Marcell Jacobs, il campione olimpico dei 100 metri e della staffetta 4×100.

“Ho iniziato la stagione outdoor e purtroppo non è andata come volevo – racconta lo sprinter delle Fiamme Oro – Eppure, nonostante fossi fermo da quasi un mese per il mio problema fisico, nonostante sapessi di non essere in alcun modo pronto per raggiungere i risultati che tutti speravamo, ho scelto di scendere in campo lo stesso, sapendo bene che probabilmente in molti non avrebbero capito che non era il risultato di quella gara l’obiettivo che mi prefiggevo. Era importante che tornassi in pista. È stato emozionante sentire la gioia scoppiarmi nel petto quando sono entrato nello stadio, percepire l’adrenalina nel corpo, sentire il calore del pubblico e vedere gli sguardi degli avversari. Quanto mi mancava! Mi sono sentito bene sui blocchi di partenza e sono partito come non facevo da tempo, ma poi le gambe non hanno sostenuto quello sforzo fino alla fine, mancava l’allenamento necessario e il risultato lo conoscete”. “E immancabili sono arrivate le critiche, gli attacchi, le prese in giro di chi non sa e nemmeno immagina quanto possa essere complicata la vita di un atleta professionista. In un attimo tutti i risultati raggiunti sembrava non valessero più niente – prosegue Jacobs – E mi dispiace molto, perché sarebbe bello se in momenti così complicati potessi essere sostenuto. Ma non voglio lasciarmi condizionare da tutto questo e prendere decisioni che non sono quelle giuste per me”.

“Voglio ricordarvi che sono un essere umano e spingo il mio corpo a dare il 110% continuamente, e sudo, fatico e sputo sangue ogni singolo giorno della mia vita per raggiungere obiettivi davvero sfidanti. Ho tante paure, ma sono consapevole di tutte quelle, tantissime, che ho affrontato e superato. E rinascerò ancora, superando gli ostacoli che la vita mi sta di nuovo mettendo davanti. Ci riuscirò, perché non permetterò mai a niente e nessuno di impedirmi di sognare e di lottare per raggiungere i miei traguardi! Ci vediamo presto e spero di trovarvi ancora una volta al mio fianco”.

50esima Interamnia World Cup, Abodi: “Va oltre evento sportivo”

50esima Interamnia World Cup, Abodi: “Va oltre evento sportivo”Roma, 12 giu. (askanews) – L’Associazione Interamnia World Cup, con il patron Pierluigi Montatuti, e il Comitato Organizzatore del Cinquantennale Interamnia World Cup, con il Presidente Angelo Limoncelli e la Vicepresidente Carmen Bizzarri, hanno presentato oggi, nel corso di una conferenza stampa nella sede del Coni a Roma, il programma per i cinquant’anni della Coppa.

All’incontro sono intervenuti – recita una nota – il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, il Vice Presidente del Coni, Silvia Salis, il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Handball, Pasquale Loria, il consigliere del CdA dell’Enit Sandro Pappalardo, il Direttore Generale degli Europei di Atletica 2024, Paolo Carito. “Devo ringraziare chi in questi 50 anni è riuscito a dare continuità a questo appuntamento. Interamnia è un fenomeno straordinario che va oltre il grande evento sportivo. Nella regione abruzzese si incontrano popoli dei cinque continenti, la sua formula interdisciplinare coinvolge persone di ogni età, cultura e religione, oltre ad essere un evento inclusivo anche dal punto di vista della disabilità. È da esempio come l’aspetto sportivo venga accompagnato dall’aspetto culturale, artistico, paesaggistico e storico. Questi eventi raccontano il mondo in tutte le sue articolazioni, lo sport è semplicemente un catalizzatore, un moltiplicatore di opportunità” ha dichiarato il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, in apertura della conferenza stampa.

Per l’edizione 2023, che si terrà dal 4 al 15 luglio a Teramo e provincia, saranno 87 i club, provenienti da tutti e 5 i continenti per un totale di 147 squadre. “Siamo un punto di riferimento per la pallamano mondiale e il nostro obiettivo è la definitiva consacrazione per i 50 anni di storia della Coppa, anche grazie a iniziative internazionali sportive e sociali che contribuiranno a superare i record già conseguiti” quanto aggiunto da Pierluigi Montauti, Presidente Interamnia World Cup. “È un’ottima notizia che questo sport sia praticato da tante ragazze ed è importante lo spazio che le donne trovano all’interno della pallamano. Inoltre questo tipo di iniziative in età giovanili sono fondamentali per sviluppare la consapevolezza sportiva, oltre che per valorizzazione del Made in Italy”, ha sottolineato la vice presidente del Coni, Silvia Salis.

“Ho vissuto l’Interamnia World Cup prima da dirigente sportivo e poi da Presidente federale, ricevendo in questi anni la conferma di come questo evento sia un punto di riferimento nella pallamano mondiale. Tutti sanno cos’è l’Interamnia e associano alla pallamano italiana questo appuntamento, a cui sono legate immagini iconiche come quelle del campo centrale di Piazza Martiri della libertà. Credo che questo evento debba essere rilanciato con forza dopo qualche anno di stop forzato, dettato soprattutto dalla pandemia e dalle contingenze. Il mio impegno, da Presidente della Federazione, è quello di rimanere accanto all’Interamnia World Cup” il Presidente FIGH, Pasquale Loria. “La manifestazione si inserisce perfettamente negli obiettivi dell’Ente Nazionale per il Turismo, in quanto in grado di promuovere e valorizzare nel mondo i territori, anche quelli meno conosciuti, attraverso lo sport e la presenza di tanti stranieri contribuisce a dare impulso all’economia del Paese” ha commentato Sandro Pappalardo, consigliere Cda Enit.

“I risultati raggiunti dall’Interamnia Youth World Cup dimostrano che non esistono limiti per qualsiasi disciplina sportiva e ci stimolano in vista dei prossimi Campionati Europei di Atletica Leggera che si terranno a Roma dal 7 al 12 giugno 2024”, ha detto Paolo Carito, direttore generale della Fondazione EuroRoma 2024 che organizza i Campionati Europei di Atletica Leggera di Roma del prossimo anno.

Chieffi e Colaninno hanno vinto l’Emilio Benetti Historic Event ISCYRA

Chieffi e Colaninno hanno vinto l’Emilio Benetti Historic Event ISCYRARoma, 12 giu. (askanews) – Enrico Chieffi e Nando Colaninno hanno vinto ieri la 59esimama edizione del Trofeo Emilio Benetti Historic Event ISCYRA disputato da venerdì 9 a domenica 11 giugno, con 5 punti (tre primi posti, un secondo e uno scarto). Al secondo posto Giampiero Poggi e Davide Mugnaini (9 punti), con Vincenzo Locatelli e Alessandro Sodano a pari punti che hanno occupato il terzo gradino del podio. Allo storico appuntamento hanno partecipato, come ogni anno, nomi di spicco della vela nazionale ed internazionale di grande livello tecnico, tra i quali Flavio Favini e il progettista argentino Juan Kouyoumndjian. Per Enrico Chieffi, amministratore delegato di SLAM, che continua a regatare con successo nella classe STAR, il risultato odierno ha un significato particolare perché rappresenta la sesta vittoria, un record assoluto, nella storia del Trofeo Emilio Benetti Historic Event ISCYRA. Venti gli equipaggi iscritti all’evento, che si è svolto in condizioni meteo molto variabili: il primo giorno con 10-12 nodi da sud-ovest in progressivo calo nella terza prova, mentre nel pomeriggio del sabato, dopo un forte temporale alla mattina, sono state due le prove disputate con vento leggero. L’ultima regata in programma, quella odierna, è stata caratterizzata da sole e vento medio da Maestrale. L’evento è stato organizzato dalla Società Velica Viareggina, il Club Nautico Versilia e lo Yacht Club Cortina d’Ampezzo, in collaborazione con il Comitato Circoli Velici Versiliesi, la LNI sezione Viareggio, il CV Torre del Lago Puccini. Il Trofeo Emilio Benetti Historic Event ISCYRA, rappresenta la prima tappa di avvicinamento allo Star World Championship in programma dal 16 al 24 settembre alla Marina di Scarlino.

I giocatori di Berlusconi: “Sempre grati per le opportunità”

I giocatori di Berlusconi: “Sempre grati per le opportunità”Roma, 12 giu. (askanews) – “Riposa in pace Mr. Berlusconi. Per sempre grato per l’opportunità che mi hai dato di giocare per il tuo iconico club”. Così sui suoi profili social Ruud Gullit commenta la notizia della morte di Silvio Berlusconi all’età di 86 anni. L’ex calciatore olandese ha vestito la maglia del Milan dal 1987 al 1993 e poi ancora nel 1994. Con Marco Van Basten e Frank Rijkaard ha formato lo storico trio degli olandese del Milan di Arrigo Sacchi. Tanti i giocatori o i tecnici dei suoi Milan che gli hanno reso omaggio. Franco Baresi, uno degli uomini simbolo del Milan vincente targato Silvio Berlusconi, accoglie in lacrime la notizia: “Mi sento più solo. Per me era come un padre, un presidente unico e affettuoso per tutti. Ha realizzato i miei sogni”, spiega ancora Baresi, vicepresidente onorario del Milan. Filippo Galli propone di intitolargli lo stadio: “Se l’idea partisse da iniziativa popolare, sarebbe una soluzione da poter percorrere” dice. “Sono davvero rattristato, è volato via una persona speciale”. Così a Gianluigi Lentini. “Ha fatto la storia su ogni cosa che ha fatto – spiega l’ex giocatore, che passò dal Torino al Milan nel 1992 diventando uno degli acquisti più costosi dell’era Berlusconi – E’ stato indimenticabile per me e per tutti”. Via Instagram arriva la reazione di Vincenzo Montella, ultimo tecnico avuto dal Cavaliere al Milan che ha vinto nel 2016 la Supercoppa italiana ai rigori contro la Juventus: “Fiero di averti regalato l’ultimo trofeo da Presidente del tuo amato Milan. Riposa in pace”. Paolo Maldini su Instagram: “Ci lascia un genio, visionario e sognatore, ma soprattutto un amico che ha cambiato la storia della nostra Italia. Grazie di tutto Presidente, hai fatto vivere a tutti noi milanisti un sogno lungo più di 30 anni, nessuno sarà mai come te”.

Fabio Capello ha parlato a Sky Sport: “Personaggio unico, con una forza e un carisma che ho visto in poche altre persone. Tanti hanno cercato di fare come lui senza riuscirci, aveva capacità manageriale e capacità di trovare uomini giusti per raggiungere gli obiettivi. Sapeva scegliere. Ha fatto cose incredibili. Ricordo la prima volta a Milanello che disse che voleva far diventare il Milan la squadra più forte del mondo, e ci riuscì. Ha creato televisioni, ha creato il Milan. Capiva subito chi era importante e chi aveva idee giuste, ma pure i momenti in cui intervenire. Di tutti gli acquisti che ha fatto, fra giocatori e allenatori, ne ha sbagliati pochi. Un ricordo? Nel 2007 allenavo il Real Madrid e mi chiese di Ronaldo, gli dissi che era il più forte che avessi mai allenato ma che oramai non aveva più voglia e che lo avevamo già venduto in Arabia Saudita. Il giorno dopo Ronaldo era un giocatore del Milan”.

La serie A omaggia Berlusconi: “Protagonista per decenni”

La serie A omaggia Berlusconi: “Protagonista per decenni”Roma, 12 giu. (askanews) – Da Lotito a Commisso a Pozzo ed altri presidenti, il calcio italiano rende onore a Silvio Berlusconi, deceduto oggi all’età di 86 anni. Il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, commenta così la scomparsa di Silvio Berlusconi: “Il Presidente Berlusconi è stato un protagonista assoluto del calcio per decenni. Ha fatto la storia di questo sport, modificandone i paradigmi e innovando sempre, portando il calcio italiano sul tetto d’Europa e in cima al mondo. La Lega Serie A si unisce commossa al dolore della famiglia e di tutti gli italiani”.

“Il mondo dello sport perde un grande innovatore, protagonista indiscusso del calcio italiano e non solo, a partire dalla seconda metà degli anni ’80 con i trionfi internazionali del Milan, fino ai giorni nostri come artefice della rinascita dell’A.C. Monza” scrive il presidente della Lazio Claudio Lotito”. “Se ne va un imprenditore illuminato, una figura carismatica, capace di accompagnare e guidare l’evoluzione di questo sport”. Condoglianze dall’Inter. “Il Presidente Steven Zhang e tutta FC Internazionale Milano esprimono il proprio profondo cordoglio per la scomparsa del Presidente Silvio Berlusconi. La sua figura ha lasciato un segno indelebile nella storia del nostro Paese. Le sfide tra l’Inter e il suo Milan hanno reso la città di Milano il cuore del calcio mondiale” è il pensiero di Steven Zhang. Per il presidente del Milan Rocco Commisso: “Sono vicino alla famiglia Berlusconi per la loro perdita. Silvio Berlusconi, leader politico e istituzionale, è stato un punto di riferimento e un modello vincente per lo sport italiano e per l’imprenditoria nazionale e internazionale. Da parte mia, della mia famiglia e di tutta la Fiorentina le più sentite condoglianze per il grave lutto”. E ancora l’Udinese: “Gianpaolo Pozzo e tutta l’Udinese esprimono il proprio cordoglio e dolore per la morte di Silvio Berlusconi, uomo che ha segnato la storia dell’imprenditoria e del calcio italiano. Da parte del club la vicinanza ai suoi familiari e a tutte le componenti del Monza”. Questo il cordoglio del Torino dopo la morte di Silvio Berlusconi: “geniale imprenditore, grande innovatore e figura di primissimo piano della politica italiana”.