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I giocatori del Napoli in ginocchio contro il razzismo

I giocatori del Napoli in ginocchio contro il razzismoRoma, 30 mar. (askanews) – Dopo la sentenza sul caso Acerbi-Juan Jesus e le iniziative già intraprese nei giorni scorsi dalla società di De Laurentiis, anche i giocatori del Napoli hanno voluto esprimere la loro solidarietà al difensore brasiliano con un gesto simbolico ma molto importante: durante l’inno della Serie A si sono inginocchiati riprendendo il famoso gesto di protesta del giocatore di football americano Colin Kaepernick che ha dato il via al movimento Black Lives Matter

Serena Williams a Sinner: “Vorrei avere il tuo dritto”

Serena Williams a Sinner: “Vorrei avere il tuo dritto”Roma, 30 mar. (askanews) – “Vorrei avere un diritto così”. Parola di Serena Williams che ha incontrato Jannik Sinner dopo la vittoria su Medvedev all’ATP Miami. L’azzurro, che in caso di vittoria domani contro Dimitrov diventerà n.2 al mondo, ha sfoderato una prestazione favolosa sotto gli occhi di Serena Williams, che dopo la gara lo ha incontrato elogiandolo e Jannik, visibilmente emozionato, ha risposto così “Non dirlo per favore”.


The Queen, una delle migliori tenniste di tutti i tempi, ha proseguito così i suoi complimenti al tennista italiano: “No sul serio, la velocità della racchetta, la potenza… sei impressionante”.

Battuto Zverev, Sinner-Dimitrov in finale domenica alle 21

Battuto Zverev, Sinner-Dimitrov in finale domenica alle 21Roma, 30 mar. (askanews) – Grigor Dimitrov non si ferma più: la testa di serie numero 11 del seeding, dopo Alcaraz, batte anche Alexander Zverev (4 del tabellone) e vola in finale al Miami Open, dove sfiderà Jannik Sinner. Ci sono volute 2 ore e 37 di gioco per decidere il rivale dell’azzurro, oltre il doppio rispetto a quanto impiegato dal campione di Melbourne per liberarsi di Daniil Medvedev. 6-4, 6-7, 6-4 i parziali per il bulgaro, già sicuro di rientrare in Top-10 da lunedì a ben 65 mesi di distanza dall’ultima volta. A 32 anni, Dimitrov raggiunge la sua terza finale in un Masters 1000. Sono tre i precedenti tra Grigor e Sinner, con l’azzurro che guida 2-1 e che ha sempre vinto sul veloce (Miami e Pechino 2023). La finale è in programma domenica alle ore 21

Tennis, Sinner in semifinali a Miami

Tennis, Sinner in semifinali a MiamiRoma, 27 mar. (askanews) – Jannik Sinner è approdato al penultimo atto anche del “Miami Open”, secondo ATP Masters 1000 stagionale (combined con il quarto WTA 1000 del 2024) dotato di un montepremi di 8.995.555 che si sta avviando alle battute conclusive sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium (la “casa” dei Miami Dolphins di football NFL), in Florida. Per l’azzurro si tratta della settima semifinale da “1000” in carriera.


Il 22enne di Sesto Pusteria, n.3 Atp e secondo favorito del seeding, reduce dalla semifinale ad Indian Wells (dove ha perso contro Alcaraz, poi vincitore del titolo, il primo match di questo 2024 dopo 16 vittorie di fila), nei quarti ha battuto 64 62, in un’ora e 31 minuti di partita, il ceco Tomas Machac, n.60 del ranking, che nel turno precedente aveva eliminato Matteo Arnaldi, n.38 ATP, centrando per la terza volta in quattro partecipazioni un posto tra i migliori quattro a Miami. Il numero uno azzurro firma così il 20esimo successo su 21 partite disputate in stagione. “Lui è un talento incredibile secondo me, è velocissimo ed ha un fisico molto buono – ha detto l’azzurro parlando del suo avversario -. Non sapevo tanto cosa aspettarmi oggi da lui quindi nei primi game sono stato un po’ circospetto per capire quale tattica potesse funzionare meglio. Il punteggio a volte può non essere veritiero: non è stata una partita semplice ma ho giocato bene i punti importanti. Giocare un torneo dopo l’altro non mi sta dando problemi: fisicamente mi sento bene. Si tratta di competere quindi ci si allena duramente per essere in condizione di farlo. Questo per me è un torneo speciale perché ho raggiunto qui la mia prima finale ‘1000’ e quindi sono contento di essere di nuovo in semifinale”. Quello di Miami è infatti il “1000” dove Jannik ha il rendimento migliore: 17 vittorie contro 3 sconfitte.

Calcio, Juan Jesus: “Sentenza che fatico a capire”

Calcio, Juan Jesus: “Sentenza che fatico a capire”Roma, 27 mar. (askanews) – Juan Jesus ha pubblicato una lettera sul sito del Napoli per commentare la decisione del Giudice Sportivo di assolvere Acerbi: “Una valutazione che fatico a capire e mi lascia una grande amarezza, sono avvilito, non mi sento tutelato. Non capisco in che modo la frase ‘vai via nero, sei solo un negro…’ possa essere offensiva, ma non discriminatoria. Temo possa costituire un grave precedente per giustificare certi comportamenti”. Il brasiliano valuta se difendersi in altre sedi.


Questo il testo completo: “Ho letto più volte, con grande rammarico, la decisione con cui il Giudice Sportivo ha ritenuto che non ci sia la prova che io sia stato vittima di insulti razzisti durante la partita Inter-Napoli dello scorso 17 marzo: è una valutazione che, pur rispettandola, faccio fatica a capire e mi lascia una grande amarezza. Sono sinceramente avvilito dall’esito di una vicenda grave che ho avuto l’unico torto di aver gestito ‘da signore’, evitando di interrompere un’importante partita con tutti i disagi che avrebbe comportato agli spettatori che stavano assistendo al match, e confidando che il mio atteggiamento sarebbe stato rispettato e preso, forse, ad esempio. Probabilmente, dopo questa decisione, chi si troverà nella mia situazione agirà in modo ben diverso per tutelarsi e cercare di porre un freno alla vergogna del razzismo che, purtroppo, fatica a scomparire. Non mi sento in alcun modo tutelato da questa decisione che si affanna tra il dover ammettere che ‘è stata raggiunta sicuramente la prova dell’offesa’ ed il sostenere che non vi sarebbe la certezza del suo carattere discriminatorio che, sempre secondo la decisione, solo io e ‘in buona fede’ avrei percepito. Non capisco, davvero, in che modo la frase ‘vai via nero, sei solo un negro…’ possa essere certamente offensiva, ma non discriminatoria. Non comprendo, infatti, perché mai agitarsi tanto quella sera se davvero fosse stata una ‘semplice offesa’ rispetto alla quale lo stesso Acerbi si è sentito in dovere di scusarsi, l’arbitro ha ritenuto di dover informare la VAR, la partita è stata interrotta per oltre 1 minuto ed i suoi compagni di squadra si sono affannati nel volermi parlare. Non riesco a spiegarmi perché mai, solo il giorno dopo e in ritiro con la Nazionale, Acerbi abbia iniziato una inversione di rotta sulla versione dei fatti e non abbia, invece, subito negato, appena finita la partita, quanto era in realtà avvenuto. Non mi aspettavo un finale di questo genere che temo – ma spero di sbagliarmi – potrebbe costituire un grave precedente per giustificare a posteriori certi comportamenti. Spero sinceramente che questa, per me, triste vicenda possa aiutare tutto il mondo del calcio a riflettere su un tema così grave ed urgente”.

Tennis: battuto O’ Connel, Sinner ai quarti a Miami

Tennis: battuto O’ Connel, Sinner ai quarti a MiamiRoma, 26 mar. (askanews) – Continua a vincere con quel che ha a disposizione in questo momento, che evidentemente è più che sufficiente. In più c’è anche il vento da governare per non smarrire la rotta verso la vittoria. Per il quarto anno di fila Jannik Sinner ha staccato il pass per i quarti di finale del “Miami Open”, secondo ATP Masters 1000 stagionale (combined con il quarto WTA 1000 del 2024) dotato di un montepremi di 8.995.555 che si sta disputando sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium (la “casa” dei Miami Dolphins di football NFL), in Florida.


Il 22enne di Sesto Pusteria, n.3 Atp e secondo favorito del seeding, reduce dalla semifinale ad Indian Wells (dove ha perso contro Alcaraz, poi vincitore del titolo, il primo match di questo 2024 dopo 16 vittorie di fila), ha sconfitto per 64 63, in un’ora e 51 minuti di gioco, l’australiano Christopher O’Connell, n.66 ATP, diventando il primo tennista italiano con 10 quarti da “1000” all’attivo. Per il numero uno azzurro in questa stagione un bilancio di 19 successi in 20 partite disputate.

Napoli attacca: Acerbi non colpevole? Allora squalificate Juan Jesus

Napoli attacca: Acerbi non colpevole? Allora squalificate Juan JesusRoma, 26 mar. (askanews) – “Il signor Acerbi non è stato sanzionato. A questo punto il colpevole dovrebbe, per la ‘giustizia’ sportiva, essere Juan Jesus, che avrebbe accusato un collega ingiustamente”. E’ il durissimo comunicato del Napoli dopo la decisione del giudice sportivo di non sanzionale Acerbi per le presunte frasi razziste pronunciate nei confronti del difensore del Napoli. “Non è ragionevole pensare che abbia capito male. Il principio di maggiore probabilità di un evento, ampiamente visibile dalla dinamica dei fatti e dalle sue scuse in campo, che nella giustizia sportiva è preso in considerazione, scompare in questa sentenza. Restiamo basiti. Inoltre, se quanto accaduto in campo, lo dice la sentenza, “è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte…dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo”, perché non irrogare a quest’ultimo alcuna sanzione? Perché, poi, lo dice sempre la sentenza, “essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa”, nessuna decisione è stata assunta dalla “giustizia” sportiva al riguardo per punire il responsabile? Restiamo ancor più basiti. Il Napoli non aderirà più a iniziative di mera facciata delle istituzioni calcistiche contro il razzismo e le discriminazioni, continueremo a farle da soli, come abbiamo sempre fatto, con rinnovata convinzione e determinazione”.

La Nazionale di calcio negli Usa, il bilancio di Spalletti: “È stata un’ottima tournée”

La Nazionale di calcio negli Usa, il bilancio di Spalletti: “È stata un’ottima tournée”Roma, 25 mar. (askanews) – Centottanta minuti per sperimentare, poco meno di tre mesi per decidere chi portare in Germania. Le due amichevoli americane hanno offerto a Luciano Spalletti diversi spunti su cui riflettere e diverse notizie confortanti, dal feeling con il gol di Mateo Retegui all’esordio spumeggiante di Bellanova, fino alle buone prestazioni di chi, come Pellegrini e Zaniolo, negli ultimi tempi aveva giocato a singhiozzo in azzurro. Ma per il Ct, che con l’Ecuador ha conquistato la sua quinta vittoria in otto partite sulla panchina della Nazionale, ciò che più conta è aver visto un gruppo sempre unito anche nelle difficoltà: “Siamo sempre stati squadra – sottolinea – anche nella ripresa. Questa è la cosa fondamentale. Si è vista una buona interpretazione anche nel secondo tempo, ma poi siamo stati più sporchi. Nel primo tempo siamo stati più alti con il baricentro e potevamo anche fare altri gol, ma ci siamo comportati bene anche quando il pallino lo avevano loro”.


La settimana negli States si è chiusa nel migliore dei modi, con un’altra vittoria dopo il 2-1 nell’amichevole con il Venezuela: “Il bilancio è positivo. È stata un’ottima tournée: per la serietà dei ragazzi, per l’organizzazione perfetta da parte della Federazione, che ha fatto fronte a tante difficoltà, e per le risposte individuali dei giocatori. Le possibilità di lavoro non sono state moltissime, ma da gare di questo genere possiamo tirare fuori cose positive”.Dopo essersi perso il trionfo a EURO 2020 per un infortunio accusato all’ultimo allenamento prima dell’inizio del torneo, Lorenzo Pellegrini punta a giocare da protagonista il prossimo Campionato Europeo. Il capitano giallorosso, che dall’arrivo di De Rossi sulla panchina della Roma ha una media gol da attaccante, ha confermato di attraversare un ottimo momento di forma, sbloccando subito la partita con una rete delle sue, la sesta in maglia azzurra: “Queste gare ci permettono di continuare il nostro percorso. Dobbiamo continuare a essere uniti come una famiglia verso l’Europeo. Mi aspetto tanto da me stesso, ma anche dai miei compagni. Siamo veramente un bel gruppo, fuori e dentro al campo. Continueremo a lavorare per toglierci delle soddisfazioni”. La settimana negli Stati Uniti è stata salutata con entusiasmo dai milioni di italiani che vivono negli States e che dopo 19 anni hanno potuto riabbracciare la Nazionale: “Siamo stati accolti benissimo, ci sembrava di giocare in casa, siamo contenti. Sono state due amichevole di livello, anche se diverse. In una Gigio ha parato un rigore subito, oggi invece l’abbiamo sbloccata dopo tre minuti”.


Con il nono gol in Nazionale, il primo della gestione Spalletti, Nicolò Barella ha raggiunto nella classifica dei cannonieri azzurri tre leggende del calcio italiano come Boninsegna, Cabrini e Francesco Totti. E ha festeggiato nel migliore dei modi la fascia da capitano al braccio: “Nel secondo tempo abbiamo sofferto troppo per quelle che sono le nostre qualità – ammette il centrocampista dell’Inter – ma nel finale mi sono regalato una gioia con le energie rimaste. A prescindere dal modulo per noi è un nuovo inizio. Stiamo prendendo le misure, ci sono sempre cose da migliorare. Stiamo creando un bel gruppo, fatto di ragazzi che vogliono aiutarsi l’uno con l’altro”.È durato solo 45′ l’esordio in Nazionale di Raoul Bellanova, uscito all’intervallo dopo aver sentito un leggero fastidio al pube. Ma è bastato il primo tempo al difensore del Torino, 79° giocatore granata a indossare la maglia azzurra, per confermare quanto di buono ha fatto vedere in campionato. Una, due, tre, quattro cavalcate sulla fascia, dimostrando ancora una volta di avere una marcia in più: “Sono contento per l’esordio e per la prestazione. Abbiamo fatto una grandissima partita, la vittoria è meritata. Quando vesti la maglia della Nazionale rappresenti un Paese intero, non esistono amichevoli. Scendiamo sempre in campo per vincere. Gli italiani presenti qui ci hanno dato grande supporto, siamo scesi in campo per loro”. La convocazione per l’Europeo da sogno è diventata un obiettivo concreto: “Cercherò sempre di dare il massimo con il Torino per guadagnarmi il posto”.


Il secondo debutto di giornata è stato quello di Guglielmo Vicario, che ha chiuso con un clean sheet la sua prima in Nazionale: “Raggiungo un traguardo che mi ero prefissato, sono contento di farlo con questo gruppo. È stata una bella giornata”. Dopo un primo tempo da spettatore, nella ripresa è stato chiamato in causa in un paio di occasioni, effettuando la parata più impegnativa sulla conclusione improvvisa di Plata: “Ci sono fasi diverse nella partita, bisogna star dentro anche alle sofferenze. Stiamo stati bravi a capire quando compattarci, ci sta subire un po gli avversari. Bisogna sapere come comportarsi in ogni occasione. Il mio obiettivo è cercare di migliorarsi giorno dopo giorno. Pretendo sempre il massimo da me stesso”. 

MotoGP, in Portogallo vince Jorge Martin. Bagnaia cade

MotoGP, in Portogallo vince Jorge Martin. Bagnaia cadeRoma, 24 mar. (askanews) – Jorge Martin conquista la vittoria nella gara lunga di Portimao, Gp del Portogallo, seconda prova del motomondiale, davanti a Enea Bastianini e a un super Pedro Acosta, al primo podio in MotoGP. Caduta per Bagnaia dopo un contatto con Marc Marquez mentre erano in lotta per la 5° posizione. Caduta anche per Maverick Vinales nel corso dell’ultimo giro:lo spagnolo ha rotto il cambio. Due giri da incubo gli ultimi due del Gran Premio portoghese. Bagnaia, Marquez e Vinales finiti tutti tra la sabbia, il cemento e la disperazione di un risultato buttato via. Tutto questo mentre Martin correva verso il traguardo sotto la bandiera a scacchi sventolata da Mourinho (“l’ho fatto spesso in Formula Uno, è la prima volta in MotoGP, ma quest’estate torno al calcio”, ha detto lo Special One). Il primo colpo di scena è arrivato al 23° passaggio: Bagnaia, che navigava a fatica in quinta posizione, superato da un formidabile Acosta, poi finito sul podio, si è scontrato con Marquez ed entrambi sono finiti nella ghiaia, fuori pista. Ci sarà da discutere sul contatto. Anche se a occhio è sembrato un incidente di gara, il contatto è finito nel mirino della direzione gara, ma alla fine non ci saranno sanzioni. Poi è un incolpevole Vinales a disperarsi per la rottura del cambio della sua Aprilia che gli ha negato un podio ormai certo. A questo punto gara ormai delineata con la meritatissima vittoria di Martin.