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Giro d’Italia: tappa allo statunitense McNulty, Armirail in rosa

Giro d’Italia: tappa allo statunitense McNulty, Armirail in rosaRoma, 21 mag. (askanews) – Lo statunitense Brandon McNulty ha vinto la quindicesima tappa del Giro d’Italia, da Seregno a Bergamo di 195 km. Frazione animata dalla fuga di 17 corridori, dissolta però sull’ultima salita della Roncola in cui sono emersi Healy, McNulty e Frigo. Quest’ultimo con una straordinaria progressione aveva superato sia Healy che McNulty a poche decine di metri dal traguardo, ma alla fine l’americano ha vinto sfruttando anche la stanchezza accumulata dall’italiano nel suo recupero conquistando la prima vittoria al Giro d’Italia. Nel frattempo, sulla Boccola, Roglic ha tentato uno strappo. Si è staccata la maglia rosa, ma non gli altri big come Thomas, Almeida e Caruso. Il francese Armirail, attardato rispetto a Thomas e Roglic, non ha perso la maglia rosa e la manterrà fino alla tappa di martedì con 1’08” sul primo e 1’10” sul secondo. “Ancora non ci credo – le parole di McNulty al traguardo – è stata dura ma ce l’ho fatta. Mi sono lanciato a 200 metri dal traguardo, dedico la vittoria alla mia fidanzata e ai miei amici. Finalmente un po’ di sole, mi fa bene. Ora la prossima settimana ci concentreremo su Almeida, sarà da pazzi”. Domani riposo. Si riparte martedì con l’ultima settimana del Giro 2023, tra le più dure delle ultime edizioni. Via con la Sabbio Chiese – monte Bondone (203 km). Dopo 17 anni torna l’arrivo in vetta ai 1632 metri del Monte Bondone. L’ultima volta fu nel 2006 con la vittoria di Ivan Basso ma l’impresa consegnata alla leggenda fu quella di Charlie Gaul nel 1956. Il dislivello complessivo della tappa è di 5000 metri. Prima del Bondone, dopo la partenza da Sabbio Chiese nel bresciano e il passaggio vicino al Lago di Garda verrà scalato il Passo di Santa Barbara (12 km all’8% medio), il Passo di Bordala (4.5 km al 7%), la salita di Matassone (13 km al 5%) e Serrada (17 km al 5.5%). Giornata intensa e tappa da cerchiare di rosso per gli scalatori.

Europei ritmica, Sofia Raffaeli oro palla e clavette

Europei ritmica, Sofia Raffaeli oro palla e clavetteRoma, 21 mag. (askanews) – Bis d’oro per Sofia Raffaeli. La ginnasta azzurra ha vinto la medaglia d’oro nella palla e nelle clavette agli Europei di ginnastica ritmica, in corso a Baku. Sofia Raffaeli, argento ieri nel concorso individuale all around, ha realizzato 33.650 punti, superando la bulgara Stiliana Nikolova e la azera Zohra Aghamirova. Nella finale al cerchio, Raffaeli ha chiuso al quarto posto (32-50 punti), mentre la medaglia d’oro è stata vinta dall’ucraina Viktoriia Onopriienko (33.250). Sofia Raffaeli ha poi fatto il bis imponendosi nella finale nelle clavette, con il punteggio di 33mila punti.

“Nelle specialità sono più tranquilla perché ogni finale è a sé – ha dichiarato la “formica atomica” in mixed zone al termine della gara – Nonostante un piccolo errore al cerchio sapevo che la gara non era compromessa come potrebbe essere un errore nell’All Around. Ho resettato e pensato solo a quelle dopo. Ancora non ho realizzato di essere vicecampionessa europea e di aver raggiunto un altro primato per la ritmica azzurra dopo la mia vittoria al Mondiale di Sofia ma sono davvero molto felice anche se so di non aver dato il massimo. Oggi sono entrata in pedana con questa voglia e il risultato si è visto”.

Bagnaia, frattura parziale dell’astragalo: ma al Mugello ci sarà

Bagnaia, frattura parziale dell’astragalo: ma al Mugello ci saràRoma, 21 mag. (askanews) – Dopo la caduta al GP di Francia, Pecco Bagnaia ha rimediato una piccola frattura all’astragalo del piede destro, come comunicato dalla Ducati. “Poiché Bagnaia avvertiva ancora un po’ di dolore alla caviglia destra, dopo la caduta di domenica scorsa in Francia, è stato sottoposto a ulteriori controlli a Misano che hanno riscontrato una piccola frattura parziale dell’astragalo. Questo lieve infortunio non gli impedirà di partecipare al prossimo GP d’Italia”. Una notizia confermata anche dallo stesso Pecco che su Instagram ha rassicurato i suoi tifosi: “Questo non comprometterà la mia partecipazione al Gran Premio del Mugello tra tre settimane. In questo periodo di pausa lavorerò per arrivare al 100% al mio GP di casa”.

Giro d’Italia: Armirail: “Pensavamo alla rosa, ma non oggi”

Giro d’Italia: Armirail: “Pensavamo alla rosa, ma non oggi”Roma, 20 mag. (askanews) – Rivoluzione nella classifica del Giro d’Italia con il francese Bruno Armirail nuova maglia rosa: “Il piano di stamattina – ha detto all’arrivo – era più incentrato sulla vittoria di tappa. Avevamo parlato con il mio compagno di squadra Rudy Molard. Pensavamo che un giorno la Maglia Rosa potesse essere in palio ma non pensavamo che sarebbe stato oggi. Avevo provato a prenderla nella quarta tappa ma ho avuto una giornata storta. Solo quando Geraint Thomas ha tagliato il traguardo il sogno è diventato realtà nella mia testa. È bello per la squadra dopo il secondo posto di Thibaut Pinot di ieri.”

La soddisfazione del vincitore di tappa, Nico Denz: “Oggi mi sentivo benissimo e sono riuscito a entrare di nuovo nella fuga. Siamo stati fortunati a chiudere il gap con i primi proprio all’interno dell’ ultimo km. Mi sentivo ancora fresco e, quando Bettiol ha lanciato il suo sprint, l’ho seguito e poi sono andato full gas fino al traguardo. È stata una giornata molto dura, ma è finita bene per me.”

Giro d’Italia: Nico Denz vince la tappa, Armirail in rosa

Giro d’Italia: Nico Denz vince la tappa, Armirail in rosaRoma, 20 mag. (askanews) – Il tedesco Nico Denz (BORA – hansgrohe) ha vinto la 14^ tappa del Gro d’Italia, da Sierre a Cassano Magnago di 194 km grazie a una volata pazzesca negli ultimi 200 metri. Preceduto al fotofinish Derek Gee (Israel – Premier Tech). Terzo Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost). Seconda vittoria al Giro per Nico Denz dopo la tappa di Rivoli dell’altro ieri. Il 2016 è anche l’ultimo anno in cui i tedeschi avevano vinto almeno 3 tappe al Giro: vinsero 7 volte, il loro miglior bottino per una singola edizione. Terzo secondo posto in questo Giro per Derek Gee.

Il francese Bruno Armirail, che ha tagliato il traguardo con 37″ di ritardo dal vincitore, è la nuova maglia rosa con 1’40” su Geraint Thomas e 1’42” su Primoz Roglic. Il gruppo di Geraint Thomas ha tagliato il traguardo con oltre 21′ dal vincitore. L’ultimo francese in maglia rosa era stato Jalabert nel 1999. È stata una tappa bagnata ma lo spettacolo non è mancato in quella che sulla carta avrebbe dovuto essere una frazione interflocutoria. Ma l’attacco di 29 sulle prime rampe del Passo del Sempione ha acceso la corsa, gli ultimi 60 chilometri hanno regalato lo spettacolo di una battaglia bellissima, con tanti colpi di scena e un inseguimento davvero sul filo dei secondi tra i vari gruppetti fino alla volata finale.

Internazionali d’Italia, il danese Rune primo finalista

Internazionali d’Italia, il danese Rune primo finalistaRoma, 20 mag. (askanews) – Ha visto la sconfitta “in faccia”, ma nel momento più difficile ha reagito trovando con classe e coraggio le giocate che hanno girato la partita suo favore. Holger Rune ha conquistato la prima semifinale maschile degli Internazionali BNL d’Italia 2023. Il 20enne danese ha rimontato un set di svantaggio e un break nel secondo parziale al n.4 del mondo Casper Ruud, vincendo col punteggio di 67(2) 64 62 in 2 ore e 43 minuti di vera battaglia e spettacolo sul Centrale del Foro Italico.

È il primo successo per il 20enne di Gentofte contro il 24enne di Oslo dopo 4 sconfitte in altrettanti incontri, tutti disputati su terra battuta tra 2021 e 2022. Per Rune questa è la ottava finale in carriera e terza in tornei Masters 1000. Quest’anno ha vinto un titolo all’ATP 250 di Monaco e raggiunto la finale a Monte Carlo, sconfitto da Andrey Rublev. Per Ruud invece è la terza sconfitta in semifinale agli IBI, dopo quelle del 2020 e del 2022, entrambe battuto da Djokovic. Con il primo successo contro Ruud, Rune ha battuto tutti gli attuali top10 in classifica eccetto Taylor Fritz (attualmente n.10). “Come ho girato la partita? Ho detto a me stesso, non hai niente da perdere. Gioca libero, divertiti, tanto peggio di così non può andare, e così sono riuscito a farcela” afferma un sorridente Holger nell’intervista a caldo in campo. “È incredibile aver battuto avversari come Djokovic e Ruud, sto disputando un grande torneo. Sono riuscito a crescere e nella seconda parte del match da lì in avanti ho giocato davvero bene, sono felice”

Giro d’Italia, Rubio vince la tappa senza Gran San Bernardo

Giro d’Italia, Rubio vince la tappa senza Gran San BernardoRoma, 19 mag. (askanews) – Vittoria del colombiano Rubio (Movistar) sul traguardo alpino di Crans Montana, in Svizzera, in una tredicesima tappa accorciata di 120 km dalla direzione gara per la decisione della direzione di gara di annullare la parte italiana della frazione dopo la votazione del 90 per cento dei corridori in previsione del maltempo della mattinata (previsione poi smentita). I ciclisti sono stati trasportati oltre il passo del Gran San Bernardo e la corsa è partita da La Chable e non da Borgofranco d’Ivrea, con due salite confermate (Croix de Coeur e Crans Montana) e il percorso accorciato a 77 km dai 199 programmati. Rubio, che vive in Italia, a Benevento, ha preceduto Thibaut Pinot (FDJ) di 6″ e Jefferson Cepeda (EF) di 13″. Invariate le prime prime posizioni in classifica generale, con Geraint Thomas sempre in maglia rosa e Primoz Roglic a 2″. Domani la Sierre-Cassano Magnago con il Passo del Sempione Pochi secondi dopo aver attraversato il traguardo, il vincitore di tappa Einer Augusto Rubio ha detto: “Una giornata importante per la quale ho lavorato molto duramente. È stato difficile correre con il maltempo. Sapevo che Pinot era molto forte. Dovevo arrivare con lui e poi essere perfetto tatticamente. Mi ci vorrà tempo per capire che ho vinto una tappa del Giro d’Italia. Non credevo di riuscirci.”

La Maglia Rosa Geraint Thomas, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Abbiamo mantenuto la calma quando ci sono stati degli attacchi sulla prima salita. Ben Swift e Pavel Sivakov sono stati bravi a dettare il ritmo. Hanno fatto un’ottima corsa. Il modo in cui è andata alla fine ha reso piuttosto difficile attaccare. Primoz probabilmente è contento di lasciarmi in Maglia Rosa ancora per qualche giorno. Mi aspetto qualcosa di più da lui la prossima settimana.”

Giro d’Italia, tappa accorciata di 127 km per maltempo

Giro d’Italia, tappa accorciata di 127 km per maltempoRoma, 19 mag. (askanews) – E’ partita alle ore 15 la tredicesima tappa del Giro d’Italia con arrivo a Crans Montana. Una tappa accorciata di 127 km rispetto alla versione originaria di 207 km. A causa della neve e del rischio slavine non si farà il Colle Gran San Bernardo, originaria Cima Coppi del Giro a 2.469 metri (spostata ai 2.304 metri delle Tre Cime di Lavaredo). Non sarà più il tappone alpino disegnato in origine, senza il Gran San Bernardo, ma sono state mantenute nel percorso le due ascese finali alla Croix de Coeur (15,4 km all’8,8% di pendenza media) e Crans Montana (13 km al 7,2% medio). I corridori sono stati trasportati oltre il passo del Gran San Bernardo partendo da La Chable e non da Borgofranco d’Ivrea, con due salite confermate (Croix de Coeur e Crans Montana) per circa 80 km totali. Polemiche dalla Regione Valle d’Aosta per il taglio del percorso: “Spiace soprattutto per i disagi causati alla nostra popolazione per la sospensione della circolazione in alcune importanti arterie viarie, richiesta dall’organizzazione del Giro per la sicurezza della corsa. La nostra regione risulta particolarmente penalizzata dalla modifica del programma di oggi, dopo mesi di lavoro preparatori”. Adam Hansen (presidente della Cyclistes Professionnels Associés) su Twitter: “Le condizioni meteorologiche vissute durante il Giro di quest’anno sono state molto intense. In relazione a questo e alla luce delle previsioni odierne, ieri sera i ciclisti hanno votato – in forma anonima, secondo regolamento – per invocare il protocollo per condizioni meteorologiche estreme e il 90% ha optato per il cambio di percorso. Se qualcuno non è d’accordo con la loro scelta, prendetevela con me. I corridori sono gli eroi di questo sport e credo che dovrebbero concentrarsi esclusivamente sulle loro corse piuttosto che essere soggetti a commenti negativi”.

Fiorentina accolta all’aeroporto con cori e tifo da stadio

Fiorentina accolta all’aeroporto con cori e tifo da stadio

Roma, 19 mag. (askanews) – Bagno di folla, all’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze, per la Fiorentina reduce dalla trionfale trasferta di Basilea che vale la finale di Conference League per la squadra viola. In centinaia allo scalo fiorentino hanno accolto la squadra tra cori, selfie, fotografie e scene da stadio. L’avversaria sarà il West Ham (che ha superato nell’altra semifinale l’Az Alkmaar), con il quale la squadra viola si contenderà il trofeo a Praga il prossimo 7 giugno. Tra i più acclamati l’allenatore Vincenzo Italiano.

Tre italiane in finale. Nel ’90 fu filotto (e Napoli campione)

Tre italiane in finale. Nel ’90 fu filotto (e Napoli campione)Roma, 19 mag. (askanews) – Quando il campionato italiano era il più bello del mondo. Quando nello stivale arrivavano campioni da ogni angolo del pianeta. Quando incontrare una italiana faceva venire i brividi alle avversarie. Oggi non è così. Oggi le squadre italiane sono temute dalle altre formazioni perché è difficile giocarci contro (vedi Roma o Juventus) o hanno un blasone che merita rispetto (leggi Inter). O infine hanno un entusiasmo tale per le quali nulla è precluso, e l’impresa della Fiorentina a Basilea la dice lunga.

Per quattro volte, tutte racchiuse nei sei anni che vanno dal 1988 al 1994, l’Italia ha portato almeno una propria rappresentante nelle tre finali delle principali coppe europee. E ora ci risiamo: la finale di Europa League, in programma mercoledì 31 maggio a Budapest, è Siviglia-Roma. La finale di Conference League, che si terrà a Praga il 7 giugno, sarà Fiorentina West-Ham. Due sfide che si uniscono alla magica notte di Istanbul che il 10 giugno vedrà contrapporsi Manchester City e Inter per il gradino più alto della Champions League, principale torneo continentale. Tre italiane nelle finali di coppe europee, insomma: non succedeva da 29 anni, da quegli “aurei” anni Novanta del calcio italiano, quando i nostri club dominavano in lungo e in largo per l’Europa. Nella stagione 1993/94, per la precisione, il Milan di Capello vinse la Champions contro il Barcellona, l’Inter superava il Salisburgo nella finale dell’allora Coppa Uefa, mentre il Parma perdeva contro l’Arsenal il match decisivo di Coppa delle Coppe, trofeo nel frattempo estintosi cui partecipavano tutte le vincitrici delle coppe nazionali. Nella stagione 2022/23 l’Italia ha insomma la possibilità teorica di realizzare il «filotto», aggiudicandosi tutte e tre le competizioni continentali. C’è un unico precedente nella storia: quello della stagione 1989/90 che precedeva i Mondiali di Italia ’90, quando il Milan vinse la Coppa dei Campioni, la Juventus la Coppa Uefa e la Sampdoria la Coppa delle Coppe. Curiosità nella curiosità: quell’anno lo scudetto andò proprio al Napoli. L’Inter troverà un city stellare. Il cammino dei nerazzurri è stato aiutato un po’ dal sorteggio. Nei gironi capace di eliminare il Barcellona (3-3 al Nou Camp e 1-0 a San Siro) piazzandosi dietro il Bayern di Monaco. Bavaresi che poi hanno trovato disco rosso con il City. Nei turni ad eliminazione diretta fatti fuori Porto, Benfica e MIlan. Sicuramente un cammino non difficilissimo rispetto ad altre squadra. Ma guai a sottovalutare Inzaghi e compagni. In Europa League la Roma affronterà il Siviglia specializzato nella vittoria della seconda competizione continentale. Ne ha vinte tre di fila dal 2014, poi una quarta nel 2020. Ora è arrivata battendo la Juventus in femifinale. Ma la Roma di Mourinho, che lo scorso anno ha conquistato la prima edizione della Conference League è capace di qualsiasi exploit: Salisburgo, Real Sociedad, Feyenoord e Bayer Leverkusen sono cadute sulla strada dei giallorossi. Sesta finale per lo Special One e qualificazione Champions dalle coppe. Cosa che Mourinho già ottenne con il Manchester United, pessimo in campionato ma capace di vincere l’Europa League nel 2017. La Fiorentina si affaccia alla finale di Conference League dopo una impresa: sconfitta 2-1 al Franchi dal Basilea ha ribaltato il punteggio vincendo 3-1 in Svizzera. Finalista anche in coppa Italia la squadra di Italiano può raggiungere qualsiasi risultato. Un cammino molto insidioso: Braga, Sivasspor, Lech, ora il Basilea. Contro il West Ham nulla è precluso per un finale di campionato esaltante per la squadra viola. “Abbiamo visto la gioia di Napoli quanso abbiamo giocato al Maradona. Vogliamo regalare qualcosa del genere alla nostra gente” le parole del tecnico gigliato. Coppa Italia e Conference League. Le occasioni sono due.