Calcio, Tonali pronto a patteggiare, il Newcastle lo sostieneRoma, 19 ott. (askanews) – Sandro Tonali patteggerà con la Procura federale una sanzione in tempi sprint: l’ipotesi più probabile è che si possa arrivare a un accordo prima della sfida di Champions di mercoledì fra Newcastle e Borussia Dortmund. L’obiettivo è un patteggiamento con le stesse modalità di Nicolò Fagioli, squalificato per un anno: sette mesi di stop più cinque di adesione sia a un piano terapeutico che a una campagna per spiegare ai giovani i pericoli della ludopatia. Nell’incontro con la Procura Federale Tonali avrebbe confermato di aver puntato anche sul Milan ai tempi della sua militanza in rossonero, pur con scommesse che non avrebbero potuto portare all’alterazione di risultati.
In Inghilterra intanto il Newcastle ha scelto di fornire massimo appoggio al proprio colpo estivo: prima assumendo uno psicologo all’interno del club, quindi emettendo un comunicato ufficiale in cui i Magpies confermano la propria vicinanza al giocatore all’interno di questa vicenda.
Calcio, Salah: “In Israele prevalga l’umanità”Roma, 19 ott. (askanews) – Mohamed Salah, attaccante egiziano del Liverpool ha chiesto che “i leader mondiali si uniscano per prevenire ulteriori massacri di anime innocenti” nel conflitto in corso tra Israele e Gaza. Gli aiuti umanitari a Gaza devono essere consentiti “immediatamente” ha detto il 31enne attaccante egiziano. “C’è stata troppa violenza, crepacuore e brutalità”, ha detto. Aerei da guerra e artiglieria israeliani hanno bombardato Gaza in risposta a un attacco senza precedenti contro Israele il 7 ottobre da parte del principale gruppo militante palestinese, Hamas, che ha ucciso 1.400 persone. Si ritiene che più di 3.000 persone siano state uccise dagli attacchi su Gaza. Salah ha descritto le scene dall’ospedale colpito da un razzo le cui responsabilità vengono rimpallate, come “orribili”. “La popolazione di Gaza ha bisogno urgentemente di cibo, acqua e forniture mediche”, ha detto Salah in un video pubblicato su X. “Tutte le vite sono sacre e devono essere protette. I massacri devono finire. Le famiglie vengono distrutte. Chiedo ai leader mondiali di unirsi per prevenire ulteriori massacri di anime innocenti. L’umanità deve prevalere”. Ieri la Federcalcio algerina ha dichiarato che sospenderà tutte le competizioni e le partite di calcio “in solidarietà al popolo palestinese”. L’organo di governo aveva precedentemente accettato di ospitare le prossime partite di calcio della nazionale palestinese su richiesta della Federcalcio palestinese.
Calcio, Fagioli alla Procura: “Piangevo pensando ai miei debiti”Roma, 18 ott. (askanews) – Nelle dichiarazioni di Nicolò Fagioli alla Procura Federale, riportate da numerosi quotidiani, il centrocampista ha parlato anche delle sue lacrime al momento della sostituzione nella gara contro il Sassuolo della passata stagione, sfida nella quale da un suo errore arrivò il gol decisivo di Defrel per la vittoria dei neroverdi e mentre tutti pensavano che il suo pianto fosse legato proprio a quella sbavatura, il calciatore ha affermato: “Il periodo più brutto lo passai tra marzo e aprile 2023, quando ero talmente stressato e impaurito che durante la partita Sassuolo-Juventus feci un errore tecnico e fui sostituito. Appena uscito dal terreno di gioco mi misi a piangere di fronte alle telecamere, pensando ai miei problemi legati ai debiti delle scommesse”. Infine, nelle pagine finali del verbale delle dichiarazioni ai pm, Fagioli ha parlato anche della sua voglia di ripartire con una vita normale: “Preciso di aver smesso di scommettere e di avere intenzione di proseguire il percorso di cura”. “Nel periodo successivo al settembre 2022 giocavo in modo compulsivo di fronte alla TV su qualsiasi evento sportivo che stavo vedendo, calcio compreso. Serie B e Lega Pro comprese. Scommettevo con una tale frequenza e anche su più eventi contemporaneamente che non sono in grado di ricordare. Non ho mai parlato delle mie scommesse con dirigenti e/o calciatori e/o tesserati della FC Juventus perché non mi fidavo di nessuno”. Fagioli parla dei prestiti chiesti ai colleghi: “Sì, ho chiesto dei prestiti per pagare i debiti di gioco – ammette Fagioli – perciò decisi di chiedere dei soldi ad alcuni amici e ad un compagno, al quale chiesi 40mila euro dicendogli che mi servivano per comprare un orologio e che mia madre mi aveva bloccato i conti. Gatti mi prestò i soldi che non ho ancora restituito e che tuttora mi chiede indietro”. Il difensore della Juventus non è però l’unico a cui Fagioli ha chiesto un prestito: “Altro prestito mi fu fatto da Dragusin, attualmente tesserato per il Genoa (che con Fagioli ha un passato importante nelle giovanili della Juventus, ndr) e da alcuni amici di Piacenza. Sempre di 40mila euro, anche questo accreditato tramite bonifico alla gioielleria dove compravo gli orologi di lusso da consegnare ai gestori delle piattaforme”.
Fagioli patteggia 7 mesi di squalifica e 5 di prescizioni alternativeRoma, 17 ott. (askanews) – Nicolò Fagioli ha patteggiato una squalifica di 12 mesi, 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative, con la Procura della Federcalcio in relazione alla vicenda scommesse che lo riguarda. Lo juventino, che ha ricevuto anche una ammenda di 12.500 euro, potrebbe rientrare in campo a giugno in tempo per gli Europei.
“La Procura Federale – scrive in una Nota la Figc – ha raggiunto un accordo (ex art. 126 CGS) con il calciatore Nicolò Fagioli a seguito del quale lo stesso verrà sanzionato con una squalifica di 12 mesi, 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative, e una ammenda di 12.500 euro, per la violazione dell’art.24 del CGS che vieta la possibilità di effettuare scommesse su eventi calcistici organizzati da FIGC, UEFA e FIFA”. Riguardo le prescrizioni alternative “Fagioli dovrà partecipare ad un piano terapeutico della durata minima di 6 mesi e ad un ciclo di almeno 10 incontri pubblici, da svolgersi nell’arco di 5 mesi, presso Associazioni sportive dilettantistiche, Centri federali territoriali, Centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d’azzardo, e comunque secondo le indicazioni e il programma proposti dalla FIGC. La Procura Federale vigilerà sul rispetto di quanto indicato e, in caso di violazioni, adotterà i provvedimenti di propria competenza, ai sensi del CGS, con risoluzione dell’accordo e prosecuzione del procedimento disciplinare dinanzi agli Organi giudicanti di giustizia sportiva”.
Il lacrosse alle Olimpiadi, gli irochesi vogliono la loro bandieraRoma, 17 ott. (askanews) – Ora che il Comitato olimpico internazionale (CIO) ha accettato di includere il lacrosse nei Giochi olimpici di Los Angeles del 2028, sorge la domanda: una nazione di nativi americani, per la prima volta nella storia, potrà partecipare ai Giochi con la propria bandiera? e il loro inno nazionale? Il lacrosse è dominato principalmente dalla squadra nazionale degli irochesi, una confederazione delle Sei nazioni: Mohawk, Oneida, Onondaga, Cayuga, Seneca e Tuscarora. Risiedono in un’area definita dal trattato a cavallo dei confini del Canada e degli Stati Uniti.
Gli irochesi, solleva il tema in un articolo per Aips Jaap de Groot, sono noti per aver creato il gioco circa 500 anni fa e, cinque secoli dopo, questo nuovo sport olimpico rimane sotto l’influenza del popolo che originariamente lo chiamava “Piccola Guerra”. Non solo gli irochesi, conosciuti anche come haudenosaunee, si esibiscono ai massimi livelli (terzo posto nel mondo), ma il gioco ha ancora per loro un’importanza culturale e spirituale. Per gli irochesi, il lacrosse è una parte vitale della loro identità. Nel 1983, gli irochesi decisero di sfruttare la loro posizione dominante nello sport per promuovere la loro lotta per la sovranità e l’indipendenza dal Canada e dagli Stati Uniti. Di conseguenza, la Federazione internazionale di lacrosse ha riconosciuto gli irochesi come squadra nazionale. Ma poiché gli Irochesi insistono nel viaggiare esclusivamente con il loro passaporto haudenosaunee, ai Campionati del Mondo del 2010 a Manchester si è verificato un grave scontro perché il Regno Unito non ha accettato il loro passaporto. Allora il segretario di Stato americano Hillary Clinton ottenne delle deroghe monouso per consentire alla squadra di viaggiare, ma il Regno Unito insisteva ancora per un passaporto statunitense o canadese che accompagnasse le deroghe.
Quando i Giochi mondiali del 2022 si sono svolti a Birmingham, negli Stati Uniti, questa volta l’inclusione degli Irochesi non è sembrata un problema. Gli irochesi, terzi in classifica, sono stati tra le otto migliori squadre dei Campionati del Mondo 2018 ad essersi qualificate per i Giochi. Tuttavia, poiché i Giochi mondiali hanno stretti legami con il CIO e gli Irochesi non sono tra i 206 Comitati olimpici nazionali riconosciuti dal CIO, sono stati omessi. Nel 2018, il Comitato olimpico internazionale ha riconosciuto provvisoriamente il lacrosse, compiendo i primi passi per un potenziale ritorno alle Olimpiadi. Gli irochesi si resero conto che se non avessero avuto il permesso di competere ai Giochi Mondiali, i loro sogni olimpici sarebbero morti. Questo aspetto ha avuto un impatto sull’Irlanda, che è stata aggiunta al campo delle otto squadre a causa dell’esclusione degli irochesi. Nel frattempo, più di 50.000 persone hanno firmato una petizione per includere gli irochesi nel campo dei Giochi mondiali. Gli irlandesi si ritirarono quindi dalla competizione con la ferma richiesta che gli irochesi prendessero il loro posto. Agli Irochesi fu quindi chiesto di ottenere lettere dalle federazioni di lacrosse statunitense e canadese, nonché dai Comitati Olimpici statunitense e canadese, che confermassero che non vi erano obiezioni alla loro partecipazione. Successivamente, i Giochi mondiali annunciarono che gli Iroquois Nationals facevano parte della competizione.
L’aggiunta del lacrosse ai Giochi olimpici del 2028 porta ora alla battaglia più grande di tutte. Gli irochesi stanno lavorando attivamente per istituire un Comitato olimpico nazionale, ma il CIO riconosce un NOC solo se quel paese è riconosciuto da più della metà delle Nazioni Unite. Gli irochesi non sono membri delle Nazioni Unite… Lyle Thompson, una delle figure di spicco del lacrosse, ha recentemente dichiarato: “Siamo pronti a combattere per la nostra sovranità davanti al comitato olimpico. Abbiamo la nostra terra, le nostre leggi, capi e leader. Quindi è importante portare avanti la nostra “Abbiamo la nostra bandiera. Non solo per gli haudenosaunee, ma per gli altri popoli indigeni. Vogliamo essere riconosciuti per quello che siamo e per quello che siamo sempre stati.” Gli irochesi temono che ammetterli alle Olimpiadi possa costituire un precedente per altri gruppi emarginati nel chiedere l’inclusione, trasformando la questione in qualcosa di più della semplice competizione ai massimi livelli. Per gli Irochesi si tratta di uguaglianza, inclusione, rispetto ed espansione della definizione di nazione nel mondo olimpico e sportivo.
Milano-Cortina 2026, Salomon premium partnerRoma, 17 ott. (askanews) – Salomon e la Fondazione Milano Cortina 2026 hanno annunciato la firma di una partnership per l’intero percorso che condurrà ai prossimi Giochi Invernali Italiani del 2026.
L’azienda di Annecy, da più di settantacinque anni un punto di riferimento per gli appassionati degli sport di montagna, rafforza ulteriormente la propria immagine ed entra ufficialmente a fare parte del mondo Olimpico e Paralimpico partendo dal progetto invernale di Milano Cortina 2026. Abbigliamento, calzature e accessori saranno forniti in dotazione da Salomon al personale tecnico, ai giudici di gara, ai volontari e allo staff coinvolto nel percorso della Torcia Olimpica e di quella Paralimpica. Con la firma della partnership tra Salomon e il Comitato Organizzatore dei Giochi Invernali di Milano Cortina 2026 si incontrano l’elevata qualità di una delle aziende sportive più affermate a livello internazionale e i valori dei Movimenti Olimpico e Paralimpico quali rispetto, lealtà, uguaglianza e inclusività. L’accordo attiva infatti una sinergia che conferma nuovamente il potere unificatore dello sport e rafforza l’interesse e il senso di fiducia attorno ai futuri Giochi italiani.
Il Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 Giovanni Malagò: “Con l’ingresso di un’azienda della portata di Salomon nella squadra di Milano Cortina 2026 si avvia un rapporto all’insegna dell’eccellenza. I Giochi Invernali rappresentano la più alta espressione dello sport anche dal punto di vista tecnico e organizzativo. Poter contare sull’altissima qualità di Salomon ci permette di portare le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina 2026 al più alto livello di performance possibile”. L’Amministratore Delegato di Milano Cortina 2026 Andrea Varnier: “I Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali e la complessità della loro organizzazione rappresentano una vera e propria sfida a cui è possibile far fronte coinvolgendo realtà e persone portatrici di elevata esperienza. Diamo il benvenuto a Salomon e alla sua grande conoscenza dell’ambiente invernale, siamo orgogliosi che la prima esperienza di questa grande azienda nel mondo Olimpico e Paralimpico avvenga con il progetto Milano Cortina 2026”.
Il Presidente e CEO di Salomon Franco Fogliato: “Sin dalla fondazione di Salomon nel 1947, ci siamo dedicati alla ricerca dell’eccellenza sportiva. Come azienda, abbiamo interpretato un ruolo cruciale nel plasmare costantemente il futuro degli sport di montagna, contribuendo non meno all’invenzione dello ski cross e del boardercross, che sono diventate discipline Olimpiche. Per decenni ci siamo dedicati alla ricerca, studiando come poter spingersi ai limiti delle prestazioni sportive nelle gare di sci alpino e nordico, e oggi abbiamo trovato l’occasione per connettere il nostro marchio Salomon al Movimento Olimpico. Parlo a nome di tutti i collaboratori Salomon a livello globale dichiarando che non potremmo essere più orgogliosi di annunciare che siamo Premium Partner dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026”.
Calcio, il Napoli perde Osimhen, stop di un meseRoma, 16 ott. (askanews) – Rientrato dagli impegni con la propria nazionale, Victor Osimhen è stato visitato e sottoposto ad ulteriori accertamenti dopo l’infortunio con la Nigeria che hanno evidenziato una lesione di medio grado del bicipite femorale della coscia destra. L’attaccante del Napoli ha già iniziato le terapie all’SSCN Konami Training Center.
Lo stop sarà di almeno un mese, Osimhen potrebbe rientrare direttamente dopo la prossima sosta di campionato per le sfide contro Atalanta (25 novembre) e Real Madrid (29 novembre) saltando così le prossime partite contro Verona, Union, Milan, Salernitana, Union e Empoli.
La Pesistica Olimpica resta nel programma dei Giochi di Los AngelesRoma, 16 ott. (askanews) – La pesistica olimpica resta nel programma dei Giochi di Los Angeles 2028. La notizia è arrivata dalla Sessione odierna del Comitato Olimpico Internazionale svoltasi a Mumbai, in India, e ha sancito ufficialmente la nuova vita della disciplina. Una decisione che riflette i grandi progressi compiuti dalla Federazione Internazionale sia nell’ambito della governance che della riforma antidoping, avvenuti sotto la guida del rinnovato Comitato esecutivo dell’IWF eletto nel giugno dello scorso anno, di cui il presidente Fipe Antonio Urso è il Segretario generale.
“Questo è il risultato di un lavoro molto duro e dell’impegno dell’IWF per un cambiamento di cultura nel nostro sport – ha affermato Urso – l’onda d’urto iniziale provocata dalla nostra esclusione dal programma olimpico nel 2028 ci ha obbligato a scegliere una nuova direzione. In una riunione dell’8 luglio scorso, il Cio ci ha chiesto risposte immediate. Lavorando uniti, in modo trasparente e determinato, abbiamo fatto un enorme miglioramento in due dei settori che richiedevano tutte le nostre attenzioni: la governance interna alla Federazione Internazionale e la politica antidoping. Attraverso un dialogo costruttivo e continuo con il Cio, questo cambiamento è stato debitamente valutato e il nostro amato Sport è tornato al posto che merita: l’arena olimpica. Ovviamente, però, questo è solo il primo passo; dobbiamo continuare a dimostrare il nostro valore, la nostra affidabilità e responsabilità. I nostri atleti e i sostenitori di tutto il mondo meritano sicuramente questo”. La notizia della conferma del sollevamento pesi nel programma olimpico fa tirare un enorme sospiro di sollievo alla comunità internazionale di questa disciplina e soprattutto va a proteggere e supportare i sogni di milioni di atleti che si stanno allenando con l’ambizione dei cinque cerchi. “Questa notizia – ha proseguito Urso – è il frutto di un duro lavoro dietro le quinte durato vent’anni, in cui l’Italia ha sempre creduto e ci ha sempre messo la faccia. Finalmente ce l’abbiamo fatta e sono felice di poter dare ai nostri ragazzi, che si allenano tutti i giorni lontani dai riflettori, uno scopo ai loro sacrifici e la possibilità di sognare. Ed è la conferma che lavorare pulito paga. Con i nostri tecnici stiamo lavorando da tempo alla costruzione e al consolidamento del settore giovanile per poter arrivare pronti a questo appuntamento a cinque cerchi”.
Exclusive Padel Cup, sold out a Torino: oltre 60 coppie in campoRoma, 16 ott. (askanews) – Nuovo evento, altro sold out. Si è svolta nel weekend la tappa unica di Torino della Exclusive Padel Cup, circuito organizzato da Msp Italia, ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni, leader in Italia nei tornei di padel amatoriali, e firmato da Exclusive, carta di credito del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Presso la location del Palavillage di Grugliasco, e alla presenza dell’Assessore allo Sport della Regione Piemonte Fabrizio Ricca, la tappa torinese ha riscosso entusiasmo e gradimento da parte delle 60 coppie che hanno partecipato a questo primo storico appuntamento della Exclusive Padel Cup nel capoluogo piemontese. Un sold out – si legge in una nota – che segue quelli registrati a Roma e Napoli dello scorso giugno, in attesa del gran finale in programma all’Urban Padel di Milano tra due settimane, il 27 e il 28 ottobre. I vincitori di tappa, delle categorie maschile, femminile e misto, hanno portato a casa una clinic per due persone in Spagna all’interno del famoso Ba Padel Barcelona Golf & Resort. Il pacchetto comprende un corso di quattro ore con istruttori spagnoli in lingua italiana, una prenotazione per un campo della durata di un’ora, due pernottamenti e i transfer da e per l’aeroporto. Per i secondi classificati, invece, un ‘paletero’ targato Babolat, sponsor tecnico del Circuito.
Nella tappa di Torino, premiati dai due “padroni di casa” Riccardo Zecchini e Marco Malara e dal presidente MSP Piemonte Gianfranco Conti, si sono imposti Luca Garbarino-Fabio Sinagra (maschile), Carmen Marino-Alice Pessani (femminile) e Lanceli Divino-Federico Ponzetto (misto).
Olimpiadi, niente pista: per Milano-Cortina bob all’esteroRoma, 16 ott. (askanews) – Le gare di bob, slittino e skeleton delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 non si disputeranno in Italia ma all’estero. Lo ha annuciato Giovanni Malagò, durante la Sessione del CIO a Mumbai, in India.
“Solo due giorni fa il Governo ci ha comunicato di considerare l’opzione migliore e più sostenibile cioè considerare un’altra sede già esistente e funzionante – ha detto Malagò – Di conseguenza, Milano-Cortina 2026 dovrà individuale un’altra sede fuori dall’Italia. Stiamo già lavorando per sondare tutte le possibili alternative insieme al CIO e alle Federazioni Internazionali, prima di presentare il tutto al Consiglio per l’approvazione definitiva. A questo proposito, è importante ricordare che una decisione come questa avrà conseguenze sul budget del Comitato Organizzatore e sull’intera operazione”. Una situazione senza precedenti ai Giochi Invernali: mai prima d’ora un evento è stato organizzato fuori dal paese ospitante. Sembra che al momento Innsbruck abbia fatto la sua offerta per ospitare le gare di queste tre discipline nel suo impianto.