Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Fip Rise Australian Open, la leggenda Pat Rafter debutta nel padel

Fip Rise Australian Open, la leggenda Pat Rafter debutta nel padelRoma, 3 gen. (askanews) – Scorrendo l’entry list del Fip Rise Australian Open, torneo di padel che apre il Cupra Fip Tour 2024, alla riga 12 c’è un nome che salta all’occhio più degli altri. Patrick Rafter. Sì, proprio lui, la leggenda del tennis, vincitore di due edizioni dello US Open consecutive (1997 e 1998) e protagonista di due finali a Wimbledon, una delle quali memorabile giocata di lunedì e persa 9-7 al quinto set contro la wild card Goran Ivanisevic. E mentre il croato è in Australia al seguito di Novak Djokovic, Rafter – che oggi ha 51 anni – è pronto a cimentarsi con il padel.

Sarà Sidney, si legge in una nota, a ospitare il torneo, con Rafter – che ovviamente non ha punteggio nel ranking Fip – che giocherà in coppia con il connazionale Luke Morland, che di punti ne ha 2 ed è numero 954 del mondo. Ma c’è da giurarci, il pubblico sarà tutto per loro. Rafter, dopo aver chiuso la sua carriera agonistica – tra i successi, anche la Coppa Davis del 1999, anno in cui divenne per una settimana numero 1 del ranking ATP -, vive lontano dai riflettori: cercando sui social, non esistono profili Instagram collegati al suo nome, così come rare sono state le interviste rilasciate. Indimenticati, però, il suo gioco d’attacco, il suo serve and volley (che potrebbe fargli comodo nel padel) e anche la crema solare applicata sotto gli occhi e sul naso. La curiosità di vederlo all’opera nel padel è enorme, e non sarà il primo giocatore di tennis arrivato in fondo a uno Slam a cimentarsi con la ‘pala’: è già successo con il polacco Jerzy Janowicz, semifinalista a Wimbledon nel 2013 e stabilmente nel circuito FIP di padel. Adesso tocca a Rafter.

A Brisbane rientro vincente per Nadal: “Ora mi sento bene”

A Brisbane rientro vincente per Nadal: “Ora mi sento bene”Roma, 2 gen. (askanews) – “Mi sono sempre sentito bene quando la gente mi sostiene, e in questo momento ancora di più. È stato il periodo di tempo più lungo senza aver partecipato a un torneo professionistico da quando ho iniziato la mia carriera tennistica. Quindi è una sensazione fantastica tornare e sentire il pubblico che ti sostiene ancora più di prima”. Rafa Nadal torna al tennis giocato dopo un anno di stop e lo fa battendo in due set Thiem (7-5, 6-1) all’Atp 250 di Brisbane. Grazie alla vittoria contro Thiem, Nadal è salito a quota 1069 vittorie nel circuito ATP, il quarto all-time nell’era Open davanti a Lendl (1068) e dietro a Djokovic (1089). “C’è stato grande impegno da parte mia per cercare di tornare nel circuito e probabilmente questo è stato capito”, ha detto lo spagnolo in conferenza stampa.

Nadal ha ammesso di non avere aspettative precise su quale sarebbe stato il suo livello: “Poteva succedere qualsiasi cosa dopo così tanto tempo senza giocare un match di tennis professionistico. Puoi aspettarti cose straordinarie, ma puoi aspettarti anche disastri. Può succedere una brutta giornata o una giornata normale o una positiva. Penso che questa sia stata una giornata positiva e forse anche qualcosa di più. Ho giocato bene senza commettere troppi errori gratuiti e credo di non aver preso nemmeno molte decisioni sbagliate scegliendo i colpi da giocare, e questo non è così scontato dopo così tanto tempo. Ed è qualcosa di cui sono felice”. E comunque Rafa resta con i piedi per terra: “Sono stato onesto prima e per me non è cambiato nulla ora. E’ solo un inizio positivo. Voglio dire, dopo un anno è solo una partita che ho giocato abbastanza bene, onestamente. La prima cosa e la più importante oggi è restare in salute. Il mio approccio è cercare di godermi ogni singolo giorno che ho la possibilità di essere in campo. Se potrò giocare più partite, sarà più utile in termini di recupero di automatismi che devi ritrovare se vuoi essere competitivo. Ed è sempre questo il mio obiettivo a medio termine: tra un paio di mesi essere nuovamente, competitivo. Ora, se ci riuscirò sarà fantastico ma, se devo essere sincero, per me sarà una grande sorpresa se sarò competitivo a un buon livello”.

Tornare di nuovo in campo è stata un’emozione forte, e Nadal lo ha ammesso anche nell’intervista post-match: “Prima del match ero molto nervoso. C’era una combinazione di fattori. Per prima cosa, l’emozione di tornare in campo dopo tanto tempo e dopo un percorso molto duro. Seconda cosa, i dubbi sulla prestazione fisica. E la terza cosa, giocare la partita. Sapevo di essermi allenato bene la scorsa settimana ma all’atto pratico non sapevo come sarebbe andata. Ed il mio team e la mia famiglia erano perfettamente consapevoli di come mi sentissi”. Anche il suo avversario, Dominic Thiem, ha dovuto affrontare un rientro complicato dopo l’operazione al polso: “Penso che per lui sia stato un inizio difficile dopo l’infortunio. Non so se quando è tornato fosse abbastanza sano per sentirsi libero di giocare. E questo probabilmente lo ha destabilizzato molto all’inizio perché gli ha fatto perdere molte partite di fila. Recuperare la fiducia poi è dura, più del ritrovare il livello di gioco. Ma penso che l’ultimo anno sia stato positivo per lui perché dopo un periodo difficile è riuscito a tornare tra i primi 100”.

Juve-Roma 1-0, Allegri: “L’obiettivo è la Champions”

Juve-Roma 1-0, Allegri: “L’obiettivo è la Champions”Roma, 31 dic. (askanews) – La Juventus chiude l’anno solare con un successo sulla Roma che riavvicina i bianconeri all’Inter. Con la vittoria dello Stadium sulla squadra di Mourinho per 1-0, la squadra di Allegri si riporta a -2 dai nerazzurri. Gara molto intensa, Cristante colpisce il palo per la Roma, Kostic e Vlahovic pericolosi per i bianconeri. Dybala sfiora il gol dell’ex. A inizio ripresa Rabiot la sblocca su assist di Vlahovic. La Roma ci prova fino alla fine ma vince la Juve.

“Giocare contro la Roma non è mai semplice, è stata una bella partita – le parole di Allegri a fine gara – Nel primo tempo abbiamo rischiato in un paio di situazioni ma la squadra è rimasta compatta. Nel secondo abbiamo approcciato bene, potevamo segnare anche il secondo gol, era importante vincere per allungare su quelle dietro. Abbiamo fatto 43 punti che sono tanti, vediamo quanti saranno alla fine del girone d’andata”. Una Juve che fa della solidità la sua arma migliore: “In questo momento stiamo discretamente bene sul piano fisico, stasera abbiamo sviluppato buone geometrie di gioco buttando via qualche palla di troppo ma ci stava anche se dobbiamo migliorare sulle diagonali di passaggio e uscite – spiega ancora – Però la squadra ha fatto bene e dopo i gol facili presi nelle ultime partite la squadra è tornata ad avere paura di prendere gol e questa ci ha aiutato nella fase difensiva”. Nota di merito per Vlahovic sempre pericoloso dalle parti di Rui Patricio: “Stasera ha fatto una bella partita, come le ultime, stasera in crescendo perché sta meglio fisicamente e lo abbiamo cercato abbastanza. Ha giocato bene anche tecnicamente, può giocare da solo o con un’altra punta vicino. Yildiz è meno attaccante di Chiesa, solo giocando insieme possono migliorare”. Allegri vuole evitare polemiche e non risponde ad Acerbi: “Non commento le parole di un giocatore dell’Inter, sono davanti a noi di 2 punti. Stanno facendo una stagione straordinaria, cerchiamo di stargli attaccati sapendo che il nostro è un percorso diverso, basta vedere l’età della nostra rosa. Siamo soddisfatti di quello che stiamo facendo senza pensare agli altri”. In chiave mercato: “La nostra rosa la possiamo migliorare soltanto noi, attraverso il lavoro come stiamo facendo. Un altro che potremmo vedere presto è Nonge che sta crescendo, va un po raddrizzato ma sa giocare molto bene a calcio”. Un augurio per il prossimo anno: “Che la Juve torni in Champions League, questa è stata una vittoria molto importante per allontanare la Roma e le altre. 43 punti ci consentono di doverne fare meno per giocare la Champions il prossimo anno”.

Mourinho sottolinea la prova dei suoi: “Ho visto tanta personalità, è mancata un po di concretezza – dice – Abbiamo creato più di quello che ci si aspetta contro il muro di Torino. Nel primo tempo sullo 0-0 siamo stati la squadra con più qualità di gioco colpendo anche un palo e creandogli problemi. Ci è mancato il gol. A inizio ripresa abbiamo preso un gol per due rimbalzi e dopo è diventato tutto più difficile contro una difesa così strutturata. Peccato perché il risultato poteva essere diverso, però sono contento di come l’abbiamo preparata, anche se ciò che conta di più sono i punti”. La Roma rende molto in casa e meno in trasferta: “In casa ovviamente siamo una squadra più forte, ma non solo noi, per tutte le squadre con un tifo importante è così. Serve un grande rispetto per ciò che stiamo facendo, ci manca un po di personalità per imporsi con il nostro gioco anche in trasferta però la verità è che oggi non è successo – spiega ancora – Siamo venuti a giocare contro una squadra che lotta per lo scudetto, super motivata dopo il risultato dell’Inter e abbiamo fatto una partita con coraggio, nel primo tempo la Juve era in difficoltà. Non ci sono state grandissime opportunità ma Dybala ha avuto una grossa occasione e così anche Cristante” “Champions nel 2024? Sogniamo e lavoriamo per farlo”

Sinner: “Nel 2024? Olimpiadi, Slam e Sanremo”

Sinner: “Nel 2024? Olimpiadi, Slam e Sanremo”Roma, 29 dic. (askanews) – Le Olimpiadi, uno Slam e Sanremo. Sono gli obiettivi per il 2024 di Jannik Sinner confessati in una lunga intervista a La Stampa. “I Giochi – ha detto il tennista altoatesino – sono sul mio calendario, sarà molto particolare tornare al Roland Garros per il torneo olimpico. Per quanto riguarda il doppio vedremo cosa si decide, mi sono divertito molto con Lorenzo durante la finale della Coppa Davis”. Sono però gli Slam l’obiettivo per il 2024 “I Grandi Slam sono importantissimi ma non dimentichiamo i Masters 1000 che contano anche tanto. Spero di poter mostrare un livello molto alto in questi eventi chiave e quindi stabilizzare la mia classifica. Voglio tornare a Torino per le Atp Finals e per farlo devo essere costante durante tutta la stagione”. E sul “privato” confessa un desiderio: “Se il mio programma me lo permette mi piacerebbe molto fare un salto a Sanremo. Mi piace tanta musica diversa dal rap al rock e anche il pop. In Italia siamo fortunati abbiamo tanti artisti straordinari e la nostra musica è bellissima”. Infine aggiunge: “Essere famoso mi sorprende, ogni tanto mi viene da ridere. Ma è importante essere un esempio per i giovani”.

 

Rugby, Quesada convoca 35 azzurri per raduno in vista del Sei Nazioni

Rugby, Quesada convoca 35 azzurri per raduno in vista del Sei NazioniRoma, 28 dic. (askanews) – Gonzalo Quesada, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby Maschile (foto federugby), ha ufficializzato la lista degli atleti convocati per il raduno di Verona in programma giovedì 4 e venerdì 5 gennaio in preparazione del Guinness Sei Nazioni 2024. Trentacinque gli Azzurri convocati in un raduno – il primo sul campo dopo le riunioni dello scorso 11 dicembre – che vedrà il coinvolgimento solo di atleti che giocano in Italia. Sono otto gli esordienti presenti nel gruppo tra cui Giulio Marini, terza linea in forza al Mogliano Veneto, sceso in campo con la Selezione Italiana Under 23 che in due occasioni ha superato la Selezione delle Academies Irlandesi a Noceto a metà dicembre. Gli allenamenti sono in calendario a partire dalle 10 del 4 gennaio presso il Payanini Center di Verona. “Iniziamo a trasferire sul campo i principi condivisi nel primo raduno di dicembre. Avremo a disposizione tutti gli atleti che giocano in Italia facendo un primo step, importante, verso il Sei Nazioni. Saranno due giorni intensi con l’obiettivo di mettere le basi del lavoro che ci accompagnerà nei prossimi mesi” ha dichiarato Quesada.

Questa la lista degli atleti convocati: Piloni Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 36 caps) Matteo NOCERA (Zebre Parma, esordiente) Luca RIZZOLI (Zebre Parma, esordiente) Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, esordiente) Giosuè ZILOCCHI (Benetton Rugby, 16 caps)

Tallonatori Gianmarco LUCCHESI (Benetton Rugby, 17 caps) Marco MANFREDI (Zebre Parma, 3 caps) Giacomo NICOTERA (Benetton Rugby, 18 caps) Seconde Linee Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 36 caps) Riccardo FAVRETTO (Benetton Rugby, 1 cap) Edoardo IACHIZZI (Benetton Rugby, 6 caps) Federico RUZZA (Benetton Rugby, 49 caps) Andrea ZAMBONIN (Zebre Parma, 3 caps)

Terze Linee Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 16 caps) Giacomo FERRARI (Zebre Parma, esordiente) Toa HALAFIHI (Benetton Rugby, 12 caps) Alessandro IZEKOR (Benetton Rugby, esordiente) Michele LAMARO (Benetton Rugby, 33 caps) Giulio MARINI (Mogliano Veneto Rugby, esordiente) Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 52 caps) Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 17 caps) Mediani di Mischia Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 7 caps) Alessandro FUSCO (Zebre Parma, 17 caps)

Mediani di Apertura Giacomo DA RE (Benetton Rugby, 2 caps) Leonardo MARIN (Benetton Rugby, 6 caps) Giovanni MONTEMAURI (Zebre Parma, esordiente) Centri Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 30 caps) Filippo DRAGO (Benetton Rugby, esordiente) Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 12 caps) Marco ZANON (Benetton Rugby, 16 caps) Ali/Estremi Pierre BRUNO (Zebre Parma, 15 caps) Simone GESI (Zebre Parma, 1 cap) Edoardo PADOVANI (Benetton Rugby, 44 caps) Lorenzo PANI (Zebre Parma, 5 caps) Jacopo TRULLA (Zebre Parma, 8 caps) Questi i prossimi appuntamenti della Nazionale Italiana Maschile: Raduno 4-5 gennaio, Verona Raduno dal 22 gennaio a Verona Dal 27 gennaio Italia in raduno a Roma 03.02.24 – ore 15.15 Italia v Inghilterra 11.02.24 – ore 15 locali (16 ITA) Irlanda v Italia 25.02.24 – ore 16 Francia v Italia 9.03.24 – ore 15.15 Italia v Scozia 16.03.24 – ore 14.15 locali (15.15 ITA) Galles v Italia

Tour della Coppa Davis in Sardegna: da oggi tappa a Sassari

Tour della Coppa Davis in Sardegna: da oggi tappa a SassariRoma, 28 dic. (askanews) – Dici Coppa Davis, dici Sassari, e subito il ricordo va al 1999, ad un Italia-Finlandia a dir poco “drammatico”; tre giorni di sofferenza, 22 set da brividi e una grande rimonta. Una vittoria difficile da dimenticare, “un’altra vittoria, come in tutte le otto occasioni in cui un incontro di Coppa Davis si è disputato in Sardegna – ricorda con orgoglio il Presidente Binaghi – . Un primato in termini di edizioni e di vittorie per la Regione”.

Dopo la prima suggestiva tappa di Alghero, il Tour della Coppa Davis fa tappa a Sassari e fino all’ultimo giorno di questo intenso e indimenticabile 2023 sarà esposta presso lo storico Circolo Torres Tennis ‘Antonio Bozzo’. Questa mattina a dare il benvenuto ufficiale all’Insalatiera c’erano il Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi, il Presidente del Club Gavino Caddia, il Vicepresidente Marco Ticca e, a dimostrazione della vicinanza e della sinergia tra società e Amministrazione, Carlo Andrea Sardara (Assessore al Bilancio e Tributi e alle Infrastrutture della Mobilità e Traffico) e Rosanna Arru (Assessora ai Lavori pubblici, Gestione del Patrimonio e Strutture sportive). “Un’anomalia”, così Angelo Binaghi ha definito la presenza della Coppa Davis nel circolo della Torres. “Abbiamo chiesto che il trofeo toccasse tutte le città in cui in questi 47 anni è stata disputata una sfida di Coppa Davis, cercando però di fare in modo che questa Coppa uscisse dai circoli di tennis e transitasse in luoghi importanti, iconici, del nostro Paese. Deve essere condivisa con gli italiani, non solo i tennisti, perché è un successo di tutti gli italiani. Per questo il trofeo qui alla Torres si può definire un’anomalia: la Coppa Davis è la più antica manifestazione a squadre del mondo, la Torres Tennis è la più antica società di tennis della nostra Regione. Sono due primati assoluti. E la storia di questo sport in Sardegna, così come posso anche dire per me stesso, sarebbe diversa se non ci fosse stata la Torres. Sono cresciuto, nella mia carriera agonistica, in un’epoca in cui era difficile andare in Continente e ho avuto una frequentazione assidua in questo circolo e ho avuto modo e piacere di trovare e scoprire tanti amici e grandi persone e grandi dirigenti. Tutte le volte che sono stato qui mi sono sentito a casa e fa un po’ strano dirlo da cagliaritano”.

Il Presidente della FITP ha poi invitato tutti a “guardare avanti e non indietro. Dobbiamo guardare quello che faremo e non solo quello che abbiamo fatto. In questi 15 anni siamo lo sport che è più cresciuto in Italia, lo dicono i numeri, nel frattempo abbiamo preso lo sport che sta crescendo di più, il padel, e anziché diventare uno scomodo concorrente è diventato un compagno di doppio. Dove potremmo arrivare non lo so, però dico che è il momento di investire nel tennis, in termini di tempo, di passione e qui mi riferisco ai dirigenti che ora più che mai possono raccogliere le soddisfazioni per cui si è lavorato tanto”. Il padrone di casa, il presidente della Torres Gavino Caddia, ha riassunto tutto l’orgoglio della scelta: “Siamo onorati di poter ospitare la Coppa Davis, lo consideriamo un privilegio soprattutto alla luce del fatto che la Coppa girerà l’Italia, sarà esposta in tanti luoghi importanti delle città italiane ma solo in un circolo prima di tornare a Bologna: qui alla Torres, e non posso che ringraziare il Presidente Binaghi, che non solo ha voluto condividere con gli italiani la gioia di vedere da vicino l’Insalatiera ma ci ha concesso di averla qui nella nostra sede”.

Evidente negli occhi dei dirigenti della Torres l’onore di ospitare il Trofeo, come ha sottolineato il Vicepresidente Marco Ticca: “Oggi ci troviamo a festeggiare e onorare una vittoria che mancava dal 1976 e poter vedere da vicino un Trofeo che ha girato il mondo. Siamo orgogliosi di questa scelta ancor di più perché come ha spiegato il Presidente Binaghi è un’eccezione che sia in un circolo di tennis e siamo doppiamente felici per questo”. Un trofeo, e un successo che può significare tanto per la Torres: “Crediamo – ha sottolineato Ticca – che vedere questo trofeo e poter vedere i giovani tennisti italiani ottenere questi grandi risultati possa alimentare l’entusiasmo dei nostri tennisti che oggi sono presenti numerosi, sia della Scuola che dell’Agonistica, con la divisa ufficiale, fieri di far parte di questa società”. L’Assessora Rosanna Arru dopo aver espresso “la vicinanza del Sindaco e di tutta l’Amministrazione comunale all’evento e alla Torres” ha voluto sottolineare tre parole che accompagnano questo evento a Sassari: “Orgoglio, soddisfazione e prestigio, in particolare quello di questo circolo che ha da poco compiuto 120 anni e che hanno quindi significato tanto nella storia del tennis regionale e non solo”. L’Assessore Carlo Sardara ha aggiunto: “La presentazione della Coppa Davis è una dimostrazione ulteriore del lavoro di squadra che viene fatto costantemente con la Torres Tennis e dimostra che quando le società sportive sono gestite in maniera manageriale e professionale i risultati si ottengono”.

Carlo Sardara e Carlo Sciarra, il Vicepresidente Ticca ci ha tenuto a ringraziare “i due Carlo che hanno fatto tanto per la Torres”. Sciarra, sassarese doc, prima dirigente Torres e oggi responsabile dell’organizzazione delle sfide di Coppa Davis e Billie Jean King Cup in Italia: “Un grande orgoglio aver ottenuto questo successo e una grande onore essere riusciti a portarla alla Torres”. E il pensiero torna indietro al 1999: “Quella sfida per rimanere nel World Group contro la Finlandia fu frutto di un’organizzazione lampo, a ridosso della scadenza dei termini, in Grecia. Tra perplessità e dubbi la portammo a Sassari e avevamo tutti gli occhi puntati addosso, per fortuna arrivò una vittoria, seppur soffrendo. Quella come tutte le altre sfide disputate in Sardegna sono state tramutate in vittorie”. E non è azzardato dire che anche quella sfida a Sassari nel 1999 sia stata un tassello come tutte le altre negli anni seguenti che hanno portato al trionfo di Malaga.

Sinner: servizio, rete e rovescio per il 2024

Sinner: servizio, rete e rovescio per il 2024Roma, 27 dic. (askanews) – Jannik Sinner si prepara per il ritorno in campo. L’obiettivo è quello di essere pronto per gli Australian Open, in programma dal 14 al 28 gennaio. Prima di questo impegno, il 22enne nostrano giocherà in terra australiana il “Kooyong Classic”, noto torneo di esibizione dal 10 al 12 gennaio. Di questo e anche di altro ha parlato in un’intervista concessa a Marco Franzelli (TG1), raccontando in primis il suo rapporto con una delle sue passioni, lo sci: “Anche sulle piste mi riconoscono. Ma io mi ricordo sempre da dove vengo, della mia famiglia, dei miei amici. E sicuramente anche questo mi dà la sicurezza che sono rimasto uguale come ragazzo”. Con i piedi ben piantati a terra Jannik, ma con l’ambizione di scalare la classifica mondiale che attualmente lo vede al n.4. Il concetto di miglioramento, che l’altoatesino aveva ben rappresentato nelle Nitto ATP Finals in conferenza stampa con il paragone del suo gioco a un piatto di pasta al pomodoro, è stato ripreso. In questo caso, il riferimento è stato a un’altra pietanza, ma l’idea è stata molto chiara: “Anche se fai un’insalata mista puoi mettere tante cose. Però se ne metti troppe senti che non è più buona, ma magari se ne metti troppo poche senti che manca qualcosa. Quindi alla fine stiamo provando a costruire il piatto perfetto”. Per questo “piatto”, il lavoro si sta focalizzando sul: “Servizio, ma anche andare un po’ più spesso a rete e variare il gioco. Magari con il rovescio fare qualche slice in più”. I target del 2024 sono i grandi tornei e le Olimpiadi di Parigi: “Per me stesso, ma si gioca comunque anche per l’Italia. Ed è sempre un grande onore rappresentarla”. Non è mancato poi un riferimento alla sua famiglia, ovvero al fratello adottivo Marc: “Mio fratello è forse il primo migliore amico che ho. Quando sei in difficoltà ti dice sempre la verità. Sono sempre grato di avere un fratello, e ancora più fortunato che ha tre anni più di me”. In conclusione, l’approfondimento sulla vittoria in Coppa Davis e se e quanto quel successo gli abbia cambiato la vita: “Anche io quando ero piccolo avevo dei sogni, per esempio fare una foto con un atleta mi rendeva felice. E ora sono io che cerco di fare contenta più gente possibile”.

Tennis, Djokovic: “Io come Tom Brady, campione fino a 40 anni”

Tennis, Djokovic: “Io come Tom Brady, campione fino a 40 anni”Roma, 27 dic. (askanews) – Tom Brady, storico quarterback di football americano vincitore di 7 Super Bowl e per 5 volte nominato MVP della finale in cui si assegna il titolo. E’ lui l’esempio citato da Novak Djokovic come longevità sportiva. Ne ha parlato a margine dell’esibizione che lo attende alla Riyadh Season Tennis Cup, affermando di “sperare di proseguire con la mia carriera fino a 40 anni, se non oltre”. Tom Brady, dice il tennista serbo “E’ un grande esempio di campione capace nel suo sport di costruirsi una carriera longeva e ricca di successi. Ha dedicato moltissimo tempo alla cura del suo corpo, al recupero, ed ad assicurarsi che tutto, dal fisico alla testa, fosse fatto nel modo giusto così da avere una carriera lunga e vincente”. Djokovic, che nel corso degli ultimi US Open da lui vinti aveva ricevuto la visita del suo amico quarterback, ha poi sottolineato come il “2023 sia stata una delle migliori stagioni della mia vita. Perché fermarsi – ha poi aggiunto – quando si è in grado di giocare così bene?”. Idee chiare quindi per il futuro, un futuro che Nole continuerà ad affrontare “un anno alla volta per vedere fino a dove riuscirò ad arrivare”. Dopo l’esibizione di Riyadh, Djokovic inaugurerà la sua stagione scendendo in campo nella United Cup con la Serbia, evento a cui l’anno scorso non aveva preso parte. Archiviata la sfida a squadre, il serbo volerà poi alla volta di Melbourne dove sarà chiamato a difendere il primo Slam della sua stagione, vinto l’anno scorso battendo in finale Stefanos Tsitsipas.

“Gli Australian Open è lo Slam in cui ho ottenuto più successi – ha poi aggiunto il n.1 del mondo – E ad ogni vittoria senti crescere anche la tua fiducia. Ogni anno che torno rivivo i ricordi degli anni passati. Amo gli AO, amo giocare nella Rod Laver Arena, è il mio campo preferito e speriamo di riuscire a far bene come fatto in passato e durante la mia carriera. Ho vinto molto e spero di continuare a farlo”.

Calcio, Victor Osimhen squalificato per una giornata

Calcio, Victor Osimhen squalificato per una giornataRoma, 24 dic. (askanews) – Una giornata di squalifica per Victor Osimhen e Matteo Politano, espulsi nella ripresa all’Olimpico contro la Roma. Entrambi salteranno Napoli-Monza del prossimo 29 dicembre allo stadio Maradona. Sono due dei nove squalificati dopo la 17^ giornata nel comunicato del giudice sportivo della Serie A, Gerardo Mastandrea, che prevede un turno di stop anche per gli altri espulsi Vincenzo Fiorillo (Salernitana) e Antoine Makoumbou (Cagliari). Due invece le giornate di squalifica per Lameck Banda (Lecce) “per avere, al 38° del secondo tempo, contestato una decisione arbitrale proferendo ripetutamente espressioni irriguardose”. All’elenco si aggiungono i giocatori fermati per un turno dopo la quinta sanzione (non espulsi): si tratta di Andrea Cambiaso (Juventus), Ondrej Duda (Verona), Pablo Marì (Monza) e Marin Pongracic (Lecce).

Juve, l’esordio di Yildiz che segna con la linguaccia: omaggio a Del Piero

Juve, l’esordio di Yildiz che segna con la linguaccia: omaggio a Del PieroRoma, 23 dic. (askanews) – “Il mister mi ha detto ieri, dopo l’infortunio di Chiesa, che forse avrei giocato. Me lo ha confermato stamattina ed ero quasi scioccato. Ho dormito comunque sereno, ero orgoglioso di me stesso e sapevo che sarei stato pronto facendo le solite cose”.

E’ il retroscena dell’esordio di Yildiz raccontato dallo stesso giocatore che ha disputato la prima da titolare con la Juventus a due giorni dal Natale e in gol dopo 11 minuti, terzo marcatore bianconero più giovane di sempre dopo Kean e Coman. Ad Allegri dice: “Lo ringrazio per questa possibilità, lui è il boss e io non vedo sempre l’ora di fare tutto ciò che dice, come per i capelli. Ringrazio anche i tifosi, sono spettacolari”. Come con la Turchia, ha festeggiato segnando con la linguaccia, un omaggio a Del Piero: “L’ho rifatto perché lui è una leggenda di questo club. Si tratta di uno dei miei idoli insieme a Zidane e altri giocatori come Messi e Ronaldo”. Dopo il gol ora arriva il premio, per i compagni: “Mi hanno detto che devo pagare la cena, siamo un grande gruppo e speriamo di finire primi la stagione”.