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Calcio, storico: l’Italia donne vince in Spagna 3-2

Calcio, storico: l’Italia donne vince in Spagna 3-2Roma, 2 dic. (askanews) – Un risultato storico, cercato, sofferto ma assolutamente meritato. L’Italia supera 3-2 la Spagna campione del mondo (foto Figc.it) e festeggia questo straordinario successo sotto gli occhi dei 10mila spettatori dello stadio Pasaron di Pontevedra, increduli come le calciatrici di casa, travolte dal gioco e dal cuore delle Azzurre. Dopo lo svantaggio inziale, firmato da Athenea all’11’, nella ripresa la squadra di Soncin dilaga grazie alle reti di Giacinti, Cambiaghi e Linari. Il gol di Gonzalez permette alle Furie Rosse di credere nella contro-rimonta, ma di fronte a questa Italia c’era poco da fare.

Una serata da incorniciare, che permette alle Azzurre di raggiungere la Svezia a quota 7 punti e di continuare la rincorsa al secondo posto del girone di Nations League. Tutto si deciderà martedì sera, con la Nazionale attesa dall’appuntamento di Parma (ore 19, Rai Sport) con la Svizzera. In caso di successo e di contestuale sconfitta o pareggio della Svezia contro la Spagna, l’Italia raggiungerebbe l’obiettivo, scavalcando in classifica le scandinave e festeggiando la permanenza nella Lega A senza dover passare dalle insidie del playoff. Subito dopo il fischio finale arrivano i complimenti del presidente della FIGC: “Prestazione straordinaria – dichiara Gravina entusiasta – complimenti alle Azzurre e al Ct: contro le campionesse del mondo in carica hanno compiuto una vera e propria impresa. È stata scritta una splendida pagina di storia del calcio femminile italiano”.

Un concetto ribadito anche dallo stesso Soncin, che sottolinea: “È stata una grandissima emozione, siamo venuti qui con la consapevolezza di poter fare un’impresa. È un risultato storico, come detto dal presidente Gravina le ragazze hanno scritto una pagina bellissima della storia del calcio italiano. Questa partita deve darci convinzione e fiducia in vista del futuro, perché tutti insieme possiamo fare grandi cose”.

Tennis, il ritorno di Nadal: sarà a Brisbane il 31 dicembre

Tennis, il ritorno di Nadal: sarà a Brisbane il 31 dicembreRoma, 1 dic. (askanews) – Rafa Nadal torna in campo dopo un anno di stop e i dubbi sul prosieguo della sua carriera. Il tennista maiorchino, 37 anni compiuti a giugno scorso, prenderà parte al torneo ATP 250 di Brisbane, al via il 31 dicembre. Sarà un test per verificare la condizione a due settimane dal via degli Australian Open. Proprio a Melbourne, lo scorso 18 gennaio, aveva disputato la sua ultima partita contro McDonald, infortunandosi all’ileopsoas sinistro. Da allora un calvario fatto di infortuni e ricadute, fino all’operazione chirurgica dello scorso giugno per risolvere il problema della zona addominale.

Tennis, Sinner è l’italiano con più punti nella storia

Tennis, Sinner è l’italiano con più punti nella storiaRoma, 1 dic. (askanews) – Jannik Sinner chiude il 2023 al quarto posto del ranking mondiale (record per un giocatore italiano) con un totale di 6490 punti Atp. E’ il bottino di punti più grande mai ottenuto da un tennista italiano dal 2009 in avanti e cioè da quando l’Atp utilizza l’attuale sistema che assegna 2000 punti ai vincitori degli Slam e la metà esatta ai campioni dei Masters 1000. Con i 6490 punti attuali Sinner (senza considerare l’anomalo ranking del 2022) sarebbe stato addirittura terzo nel 2010 dietro Nadal (12450) e Federer (9145), ma davanti a Djokovic che ne raccolse 6240. E ancora terzo lo sarrebe stato nel 2013 (in quella stagione il terzo fu David Ferrer con appena 5800 punti), nel 2016 (terzo Milos Raonic con 5450 punti), nel 2017 (terzo Grigor Dimitrov con 5150) e nel 2018 (terzo Federer con 6420). Nella peggiore delle ipotesi invece, con 6490 punti, Sinner sarebbe stato sesto in tre delle stagioni più scintillanti degli ultimi decenni: nel 2009 dietro Federer, Nadal, Djokovic, Murray e Del Potro, nel 2012 dietro Djokovic, Federer, Murray, Nadal e Ferrer e nel 2020 dietro Djokovic, Nadal, Thiem, Medvedev e Federer. Al secondo posto, in questa speciale classifica degli italiani che hanno ottenuto più punti Atp nel ranking di fine anno, c’è anche il Matteo Berrettini del 2021 con i 4568 punti di cui 1200 conquistati grazie alla finale di Wimbledon, 600 per la finale di Madrid e 500 per la vittoria al Queen’s. Al terzo posto troviamo ancora Jannik Sinner con i 3350 punti del 2021. Al quarto posto ancora il 2020 di Matteo Berrettini con 3075 punti. Al quinto posto ancora Matteo Berrettini con i 2870 punti ottenuti nel 2019 e al sesto posto di nuovo Jannik Sinner con i 2410 punti del 2022. Se escludiamo Berrettini e Sinner, il primo nome differente è quello di Fabio Fognini che nel 2020 (anche per via della classifica modificata a causa della pandemia) mise in cascina 2400 punti Atp di cui 1000 per la vittoria a Monte Carlo 2019. Sopra i 2000 punti troviamo ancora il Berrettini del 2022 (2375 punti) e il Fognini del 2018 (2315 punti) e 2019 (2290 punti).

Tennis, Garbin operata per un tumore: “Intervento ok”

Tennis, Garbin operata per un tumore: “Intervento ok”Roma, 1 dic. (askanews) – “Ciao a tutti. L’intervento è andato bene grazie alla professionalità e alla competenza del Prof. Lippolis e di tutto il suo team medico a cui va la mia più profonda gratitudine. Grazie a tutti per i messaggi di sostegno e vicinanza. A presto”. Tathiana Garbin racconta su Instagram gli sviluppi del secondo intervento subito dalla capitana della nazionale femminile della Billie Jean King Cup. L’operazione si è resa necessaria per l’esportazione di un raro tumore che la 46enne veneziana sta combattendo da tempo ma che non le ha impedito di trascinare l’Italia nella finale di BJK Cup. La Garbin nei giorni scorsi aveva ricevuto la visita delle sue ragazze in ospedale prima dell’intervento. Anche Sinner le aveva dedicato un pensiero subito dopo il trionfo nella Davis.

Valore sociale sport in Costituzione, Special Olympics: “Ma non basta”

Valore sociale sport in Costituzione, Special Olympics: “Ma non basta”Roma, 1 dic. (askanews) – Per il secondo anno consecutivo torna l’incontro in Parlamento fra gli atleti leader dell’Associazione e i parlamentari. Bene la modifica dell’articolo 33 della Costituzione ma non basta. Ora tocca al mondo del lavoro e a quello della comunicazione fare la propria parte per rendere autonome le persone con disabilità intellettive. La testimonianza di chi, grazie allo sport, riesce a vivere una vita dignitosa.

Lo sport come strumento per ottenere autonomia e inclusione sociale. Un principio che, grazie anche alle battaglie degli atleti di Special Olympics, ha trovato spazio in Costituzione. “La modifica dell’articolo 33 che di fatto riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme -ha spiegato Alessandra Palazzotti, Direttore nazionale di Special Olympics Italia- è una conquista culturale a beneficio della comunità intera, di tutti, comprese le persone con disabilità intellettive e le loro famiglie”. Di questo si è parlato nel corso dell’incontro svoltosi a Palazzo San Macuto e a cui ha partecipato anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Sono felice di rinnovare la vicinanza e il sostegno dello sport italiano nei confronti di Special Olympics, nell’ambito delle iniziative sviluppate per la giornata internazionale delle persone con disabilità. Approfondire i contenuti della recente modifica dell’articolo 33 della Costituzione Italiana -ha detto ancora Malagò- sottintende la volontà di proiettare nel futuro un modello ancora più inclusivo, fruibile a tutti, orientato alla declinazione di attività fisica che risponde maggiormente alle esigenze e agli obiettivi delle straordinarie atlete e dei fantastici atleti che fanno parte di questa famiglia”. L’incontro, svoltosi a ridosso della Giornata internazionale per le persone con disabilità istituita dall’Onu nel 1992, ha visto l’adesione di numerosi parlamentari ai quali si sono rivolti i nove atleti leader di Special Olympics che, nel corso del proprio intervento, hanno raccontato la loro personale esperienza di vita fatta di ostacoli ma anche di traguardi e obiettivi raggiunti: “Ho una malattia genetica sconosciuta -ha spiegato Daniela Valentino- che mi porta diverse difficoltà ma lo sport è il mio mondo, mi dà tantissimo e gliene sono grata. Il nuoto insomma è il mio migliore amico e, quando sono in acqua, mi sento una ragazza come le altre”. “Se 50 anni fa – ha ricordato Luciano Scandariato – le persone come me venivano relegate in casa, oggi noi atleti abbiamo la fortuna di partecipare a eventi nazionali e internazionali e di essere protagonisti”. “All’inizio – ha aggiunto Andrea Tomasoni – non riuscivo ad accettare la mia diversità, ma ora, grazie alla danza sportiva, riesco a essere me stessa e sono riuscita anche a partecipare ai Giochi Nazionali Invernali che si sono svolti a Bardonecchia. Un sogno”.

Storie che fanno ben comprendere come lo sport abbia un ruolo sociale fondamentale: “Le testimonianze dei nostri atleti leader -ha sottolineato il Presidente di Special Olympics Italia – hanno il potere di mettere in moto un meccanismo di trasformazione culturale che guardi al futuro. Un futuro dove la diversità non sia più un limite ma anzi un arricchimento per tutte le comunità. Un futuro che valorizzi le persone e che non parli esclusivamente di integrazione, ma di inclusione vera. Il cui raggiungimento non può fermarsi di certo al comma introdotto dall’articolo 33 della Costituzione. Sono diverse, infatti, le battaglie che intendiamo portare avanti, battaglie che riguardano in particolare il mondo del lavoro e della comunicazione”. Se infatti l’attività sportiva è ora un diritto costituzionale, occorre lavorare in modo che non solo lo sport possa rendere autonome le persone con disabilità ma ogni aspetto della vita quotidiana: “Il nuoto -ha raccontato nel corso dell’incontro Alessandro Brivio- mi ha letteralmente trasformato. Lo pratico ogni giorno e sono sempre fuori per partecipare a gare di ogni tipo. Ma anche il lavoro fa parte della mia vita. Da due anni, grazie a una borsa di studio, sono impegnato in una piscina e questo mi rende felice. Ma so bene che questo non sarebbe stato possibile se i miei professori e la mia famiglia non avessero insistito. Mi piacerebbe che tutte le persone con disabilità, anche intellettive, potessero avere la mia stessa fortuna ma questo è spesso difficile. La politica dovrebbe aiutarci con interventi mirati e risolutivi”.

Un appello ascoltato dai vari parlamentari presenti: Pietro Lorefice, Senatore e Segretario della Presidenza del Senato, Clotilde Minasi, Senatore e membro della 10ª Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), Alessandra Maiorino, Senatore e membro della 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali), Luciano Ciocchetti, deputato e Vicepresidente della XII Commissione (Affari sociali), Paolo Trancassini, Deputato e Questore della Camera dei Deputati e Nazario Pagano, Deputato e Presidente della I Commissione (Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni) che hanno dimostrato interesse per il tema proposto e si sono impegnati di condividerlo con i colleghi. Ma c’è un altro punto su cui quest’anno Special Olympics vuole accendere i riflettori: “Pensiamo -ha concluso ila Palazzotti- che unire le forze per concretizzare, nella vita quotidiana, ciò che è stato sancito dall’articolo 33 della Costituzione oggi sia un impegno da assumersi con grande forza di volontà. Si affronta il tema della disabilità, intellettiva in particolare, ancora con troppi retaggi e pregiudizi. Necessario è sensibilizzare il comune sentire, mettendo in luce le capacità e i talenti. E allora, forse, anche le aziende sarebbero stimolate ad assumere le persone con disabilità. Ecco, penso che la nuova frontiere per rendere il nostro Paese sempre più civile passi proprio da qui”.

Terme Chianciano, a caccia del record mondiale di canottaggio indoor

Terme Chianciano, a caccia del record mondiale di canottaggio indoorRoma, 30 nov. (askanews) – Terme di Chianciano, uno dei poli termali della Toscana, tra la Valdichiana e la Val d’Orcia, patrimonio dell’UNESCO, si appresta a ospitare una impresa sportiva: nel weekend del 2 e 3 dicembre, nella Palestra della Salute Terme di Chianciano “Institute for Health” dove si tenterà di battere il record mondiale di 24 ore al remoergometro (comunemente conosciuto con il termine “vogatore”).

Saranno impegnati per due giorni consecutivi anche di notte, gli atleti dello Small Team (massimo 10 persone, misto uomini e donne, età 30-39 anni), Chiara Sacco, Francesco Procaccianti, Brianne Bartolini, Nicoletta Casali, Francesca Santone, Guido Bonanomi, Massimiliano Guidi, Marco Raspa, Roberto Rozzato, Carlo Vanni, tutti campioni a livello nazionale e internazionale di rowing; si alterneranno alla voga per 24 ore senza far mai fermare la ventola del vogatore con tattiche perfezionate in lunghi allenamenti. Gli atleti stanno beneficiando delle facilities delle Piscine termali Theia, in cui si rigenerano ed effettuano attività e bagni defatiganti e rigeneranti, grazie alle proprietà dell’acqua bicarbonato solfato calcica delle piscine e al contempo si caricano di energia nella nella spa. Tutto accadrà nella Palestra della Salute Terme di Chianciano “Institute for Health”, nuovo polo dedicato al fitness e alla salute: la Palestra della Salute, oltre a essere aperta al pubblico tutto l’anno con formule individuali & family, nuovi e stimolanti corsi e metodi di allenamento, grazie all’utilizzo di strumentazioni di ultima generazione offre quotidianamente protocolli all’avanguardia nella riabilitazione e nella medicina sportiva.

Tennis, ascolti: picco di 6,5 milioni per l’Italdavis

Tennis, ascolti: picco di 6,5 milioni per l’ItaldavisRoma, 27 nov. (askanews) – Ancora ascolti straordinari per il tennis sulle reti Rai: la finale di Coppa Davis, in onda in diretta su Rai 2, raggiunge un picco di 6 milioni 496mila spettatori, pari al 29% di share, nel momento del punto decisivo firmato Sinner che è valso all’Italia la seconda vittoria nella storia dell’Insalatiera. La prima sfida, quella tra Popyrin e Arnaldi, aveva registrato il 21,9% di share con 3 milioni 208mila spettatori, seguita dalla partita che ha visto contrapposti De Minaur e, appunto, Sinner, che ha ottenuto il 23,4% di share con una media di 4 milioni 66 mila spettatori. A questi si aggiungono anche i 1.024.000 di appassionati che hanno seguito l’evento su Sky con uno share del 5,1% e un seguito complessivo di quasi 6 milioni di spettatori.

Pietrangeli: “Binaghi ha cambiato la storia del tennis italiano”

Pietrangeli: “Binaghi ha cambiato la storia del tennis italiano”Roma, 27 nov. (askanews) – “E’ una grande emozione specialmente dopo così tanti anni e dopo un periodo dal punto di vista maschile con un po’ di magre. Un bel risveglio che ha permesso di avere una squadra che dopo il secondo anno, o forse addirittura al primo, era così forte da vincere la Davis”. Così Nicola Pietrangeli che ha viaggiato sullo stesso volo che riportava a Roma da Malaga Filippo Volandri.

“Per la Davis del 1976 ho sempre detto che il merito sportivo era solo dei giocatori. Il merito mio che ancora oggi non condivido con nessuno è di averli portati là. Oggi è più semplice, molto più un gioco di squadra. Tutti insieme. In testa la federazione perché in genere si dimenticano sempre quelli che stanno dietro le quinte. Non voglio far loro una sviolinata ma bisogna dirgli che sono stati bravi. Binaghi ha cambiato la storia del tennis italiano”.

Tennis, Volandri a Roma: “Abbiamo scritto un pezzo di storia”

Tennis, Volandri a Roma: “Abbiamo scritto un pezzo di storia”Roma, 27 nov. (askanews) – Un rientro trionfale per Filippo Volandri a Fiumicino. Dopo il successo contro l’Australia che ha permesso il ritorno in Italia della Coppa Davis dopo 47 anni, il capitano non giocatore della nazionale italiana di tennis, è arrivato a Roma. Volandri, che ha viaggiato insieme alla famiglia, è sbarcato alle 14.45, ha ricevuto i complimenti di passeggeri ed operatori aeroportuali che gli hanno chiesto una foto ricordo. Sullo stesso volo ha viaggiato Nicola Pietrangeli, capitano non giocatore dei “Moschettieri” azzurri vincitori della Davis nel 1976 a Santiago del Cile.

“Abbiamo scritto un pagina di storia – le parole di Volandri – Sognata, voluta. Le tante dissicoltà che abbiamo dovuto fronteggiare in questi due anni e mezzo. Quattro esordienti in due anni. UNa squadra giovanissima. Un traguardo raggiunto forse più velocemente di quanto ci aspettassimo ma ne siamo veramente orgogliosi”. La notte trascorsa “bellissima perché trascorsa con la mia famiglia. Dormire con i bambini per me è importantissimo. Noi lavoriamo con gli psicologi e per arrivare alla vetta dobbiamo passare delle notti insonni. Sono arrivate anche quelle anche per uno che dorme molto bene come me. Però sapevamo che dovevavo passare da lì, e da lì siamo passati. Sapevamo che dovevamo passare da una fessura piccola piccola ma l’abbiamo fatto tutti insieme”. Quanto all’invito “declinato” del Presidente della Repubblica per il 21 dicembre dice: “Noi siamo tutti a disposizione. Il problema è che il 21 i ragazzi partono per l’Australia. Qualcuno è già partito ecco perché si sta trovando la data giusta per potere andare tutti dal Presidente. Per noi è un orgnoglio e un onore. Per noi è solo una questione di logistica. Al Presidente diremo che questa è la Coppa di tutti. Ovviamente non abbiamo salvato nessuna vita perché parliamo di sport. Ma se in un momento così complicato riusciamo anche solo a regalare un sorriso per noi la missione è compiuta”. Sulle scelte, criticate, aggiunge: “Allenamenti a porte chiuse? Abbiamo dei ragazzi che arrivano da una stagione lunghissima e che avevano veramente poche energie. Dovevamo cercare di canalizzare le poche energie rimaste. Soprattutto quelle di Jannik perché arrivava dalle Finals con un serbatoio poco pieno. Anche nel giorno stesso della finale aveva pochissime energie. Poi ha vinto 6-3, 6-0, è stato strepitoso, però è stato complicato anche questo”. Sette milioni di picco di ascolto. “Incredibile, questo è il motore che ci spinge a far meglio e riuscire a sollevarla. Anche se eravamo in Spagna abbiamo sentito ogni singola persona che ha acceso la tv e che ci ha spinto per questo traguardo. Per questo dico che è la vostra coppa”. L’Italdavis una famiglia: “Ognuno ha fatto la propria parte. Chi ha giocato e chi non ha giocato soprattutto. Matteo che è venuto sapendo che non poteva partecipare. Per noi è stata importante. Ce la siamo meritata”. 47 anni fa Volandri non era ancora nato. “L’ho sognata tante volte. Per un bambino che comincia a giocare a tennis giocare in coppa Davbis è il sogno. Addirittura poi come capitano riuscire ad alzarla lo è ancora di più ma è quello per cui tutti i ragazzi hanno veramente buttato il cuore oltre l’ostacolo. Siamo superfelici. La dedica? A tutti voi, alla mia famiglia a chi l’ha voluta ed ha dato lo 0,1% di contributo”

Figc, manifestazione interesse per primo Mondiale futsal femminile

Figc, manifestazione interesse per primo Mondiale futsal femminileRoma, 27 nov. (askanews) – La Federazione Italiana Giuoco Calcio ha presentato nei giorni scorsi alla Fifa la manifestazione di interesse per l’organizzazione del Mondiale di futsal femminile che si terrà nel 2025. Dopo l’assegnazione dell’Europeo di calcio del 2032 – spiega una nota – la Figc, con il supporto della Divisione Calcio a 5 e a seguito della riunione della Commissione Futsal & Beach Soccer Uefa dello scorso 16 novembre, ha deciso di concorrere per ospitare un altro evento internazionale, la prima edizione della FIFA Futsal Women’s World Cup, istituita ufficialmente dal Consiglio FIFA lo scorso 4 ottobre 2023.

La scadenza per le manifestazioni di interesse è fissata al 4 dicembre, solo successivamente saranno definiti i tempi per la presentazione del dossier e l’iter che porterà all’assegnazione. La fase finale del primo Mondiale di Futsal Femminile, che si affianca al Mondiale Maschile che nel 2024 in Uzbekistan ha in programma la decima edizione, avrà un format a 16 squadre: 4 i posti a disposizione per le Nazionali UEFA, 3 per CONMEBOL (Sud America) e AFC (Asia), 2 per CAF (Africa) e CONCACAF (Nord e Centro America), 1 per la OFC (Oceania), oltre al paese ospitante qualificato di diritto.