Tennis, Mattarella è disponibile in qualunque giorno per i vincitori della DavisRoma, 27 nov. (askanews) – Incontro slittato al Quirinale per la squadra italiana vincitrice della Coppa Davis: dopo l’annuncio che gli atleti capitanati da Filippo Volandri sarebbero stati ricevuti il 21 dicembre da Sergio Mattarella, la Federtennis aveva precisato che la data era incompatibile con il calendario delle vacanze degli atleti azzurri, che riprenderanno la stagione agonistica con il primo torneo valido per il Grande Slam dell’anno, che si disputerà a gennaio in Australia. Il presidente della Repubblica – fa sapere comunque il Colle – ha manifestato il desiderio di incontrare gli atleti che hanno vinto la Coppa Davis per esprimere loro le congratulazioni dell’intero Paese e li attende al Quirinale in qualunque giorno da loro scelto a partire da oggi.
Coppa Davis, Sinner: “Abbiamo regalato un sogno all’Italia”Roma, 27 nov. (askanews) – Intervenuto in diretta su Tv9 nella trasmissione “Che tempo che fa…”, Jannik Sinner ha così commentato il trionfo azzurro in Coppa Davis: “Abbiamo regalato un sogno all’Italia – ha esordito rivolgendosi a Fabio Fazio che si era complimentato con lui sottolineando come avesse regalato un sogno a tutto il paese – Siamo venuti qua come una squadra e abbiamo fatto un’ottima settimana, siamo tutti contenti, sappiamo che abbiamo fatto qualcosa di importante”.
Messo al corrente dell’invito ricevuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il prossimo 21 dicembre, il n.1 azzurro ha aggiunto di “averlo saputo solo ora.” Poi tornando sulla vittoria di Malaga, Sinner si è così congedato: “Ovviamente siamo contenti, io in primis, e tutta la squadra. abbiamo fatto un ottimo lavoro durante tutta la stagione e meglio di così non si poteva finirla. Vincere a Torino sarebbe stato ancora meglio, ma ci sono tante cose positive: le emozioni, non solo da parte mia ma di tutto il team, e del movimento italiano verso il tennis che si muove nella direzione giusta e questa è la cosa più importante”.
L’ultima battuta però è per i festeggiamenti che attendono lui e tutto il team di capitan Volandri: “C’è ancora la conferenza stampa, c’è la squadra che mi aspetta e poi andremo in hotel. Domani c’è il volo presto. Oggi non si festeggia, ma la stagione è finita, abbiamo un po’ di vacanze e festeggeremo, ma la notte sarà ancora lunga”.
Juve-Inter 1-1, Allegri: “Gol da polli”. Inzaghi: ‘Ok così’Roma, 27 nov. (askanews) – E’ terminato in parità il derby d’Italia, 1-1 all’Allianz Stadium che mantiene la squadra di Inzaghi in vetta a +2 sui bianconeri. Chance in avvio per Thuram e Chiesa, la sblocca Vlahovic su assist di Chiesa. Immediato il pareggio di Lautaro, servito da Thuram. Ritmi bassi e poche occasioni nella ripresa: Inter e Juve restano imbattute da due mesi.
“Abbiamo preso un gol da polli. Oggi era più importante non perdere che vincere”: così Massimiliano Allegri dopo l’1-1 con l’Inter, che ha mantenuto invariate le distanze fra le prime due della classe. “Restare a due punti è un bel traguardo, anche psicologicamente. Il nostro obiettivo resta un posto fra le prime quattro” Ed ecco spiegata l’ingenuità: “Abbiamo preso un gol da polli, dopo 5 minuti dal gol. Già avevamo sbagliato due o tre situazioni. Si poteva fare meglio, però l’Inter quando ha campo aperto, lo ha dimostrato in tanti gol che ha fatto, ha grande tecnica ed è facilitata nel fare le giocate. Avevamo lavorato sulle palle rasoterra, ma è stato bravo Lautaro. La squadra ha fatto una bella prestazione, erano tre anni che la Juventus non giocava per il primo posto in classifica. Non è stato facile, nemmeno per me. Dobbiamo restare tranquilli e lavorare, possiamo migliorare in tante cose. Venerdì c’è una gara difficile col Monza, una gara tosta da preparare al meglio: l’anno scorso ci hanno battuti due volte e non siamo riusciti a segnare”.
“Ci prendiamo questo pareggio per come è venuto – spiega il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi -, sappiamo che non è facile segnare alla Juve. Abbiamo segnato un grandissimo gol con un’ottima giocata, ma sul loro dovevamo fare meglio. Abbiamo perso palla e poi non abbiamo chiuso in tempo su Vlahovic. Alla vigilia non avrei firmato per il pari, perché serviva vincere”. Inzaghi continua poi il suo commento dello scontro diretto: “La sensazione che mi resta è che la squadra ha fatto ciò che doveva fare. L’anno scorso in una partita identica avevamo perso: non è semplice, c’è sempre un’avversaria davanti. Abbiamo disputato una partita di padronanza e di palleggio”. Nella corsa scudetto, però, secondo Inzaghi non ci sono solo Inter e Juventus: “Sono tutte squadre importanti comprese il Milan e il Napoli, costruite per stare ai vertici della classifica. E dietro ci sono altre squadre che possono farsi sotto”.
Tennis, Italia vince la Coppa Davis dopo 47 anni con un SuperSinnerRoma, 26 nov. (askanews) – L’Italia torna a vincere la coppa Davis dopo 47 anni. Allora era in Cile con Pietrangeli capitano non giocatore, Panatta, Bertolucci, Zugarelli, Barazzutti in campo. Oggi è Volandri che siede in panchina con lui Arnaldi, Musetti, Sonego ed un grandissimo Sinner (con Berrettini a sostenere la squadra) a conquistare l’insalatiera d’argento che mancava da troppo tempo.
Se Arnaldi è stato sulle montagne russe per battere Popyrin nel primo singolare della finale di Malaga contro l’Australia; per Jannik Sinner è stata una passeggiata superare De Minaur e portare l’insalatiera in Italia. 6-3, 6-0 in 1h22′ di gioco per l’altoatesino in un match che ha avuto storia soltanto nel primo gioco vinto all’australiano a zero. Carburazione lenta per l’azzurro che mette le cose in chiaro nel secondo gioco e fa il break nel terzo. Sinner vola fino al 5-3, poi piazza il 6-3 in 45′. Un parziale con poche difficoltà per l’azzurro che ha strappato due volte il servizio all’australiano. Nel secondo parziale tutto facile. In poco più di venti minuti (1h13′ di gioco in totale) siamo 5-0. Panatta, moschettiere di Davis, nel preparatita lo aveva detto: “lo prenderà a pallate” e così è stato. Nel sesto game De Minaur salva due match point. Al terzo crolla.
Formula1, Ad Abu Dhabi vince Verstappen, Leclerc spledido secondoRoma, 26 nov. (askanews) – Il Mondiale di Formula Uno 2023 si chiude, sostanzialmente, come è proseguito lungo tutto il corso dell’anno, ovvero con un trionfo di Max Verstappen. Il tre volte campione del mondo ha vinto il Gran Premio di Abu Dhabi, ventiduesimo appuntamento della stagione, suggellando una annata irripetibile. Sul tracciato di Yas Marina il portacolori del team Red Bull ha conquistato la 19a vittoria del suo 2023 e la numero 54 della carriera. Max Verstappen ha tagliato il traguardo di Yas Marina con un margine ampissimo su Charles Leclerc (Ferrari) di 17.9 secondi, mentre completa il podio un solidissimo George Russell (Mercedes) a 20.3. Quarto un penalizzato Sergio Perez (Red Bull) a 21.4, quinto Lando Norris (McLaren) a 24.2. Non conclude la gara Carlos Sainz (Ferrari) dopo un Gran Premio sempre nella coda del gruppo e nemmeno aiutato da una strategia efficace. La Mercedes ha mantenuto 3 punticini di margine sul team di Maranello.
MotoGP, Bagnaia trionfa a Valencia ed è campione del mondoRoma, 26 nov. (askanews) – C’è il sigillo di Pecco Bagnaia nell’ultimo Gp della stagione del motomondiale. A Valencia il pilota Ducati doveva difendere 14 punti da Jorge Martin il che significava non andare oltre del quinto posto. Il campione del mondo in carica non si è accontentato. Fuori Martin dopo sei giri si è andato a prendere anche Valencia conquistando il Gp con 120 millesimi di vantaggio su Fabrizio Di Giannantonio e .400 su Zarco. Poi Binder, Marquez, Fernandez, Morbidelli, Espargaro, Marini e Vinales.
Primi giri agitati quelli del GP di Valencia. Sul circuito dedicato a Ricardo Tormo, Jorge Martin è finito fuori gara dopo un contatto con Marc MArquez e, nei fatti, ha consegnato il secondo titolo mondiale consecutivo a Francesco Bagnaia. Troppa la foga dell’iberico, non in grado di gestire la pressione di una corsa così importante. Scattato dalla pole-position per la penalità a Maverick Vinales, Bagnaia si è portato subito in testa e Martin si è messo in marcatura del centauro italiano. Nel secondo giro, l’iberico ha azzardato una frenata troppo profonda in curva-1, con il rischio di tamponare Pecco. Rientrato in pista in maniera anche un po’ scriteriata, Martin si è trovato in ottava posizione. In scia alla Honda di Marc Marquez il crash nella quinta tornata: altra frenata super azzardata di Martin in curva-4 e tamponamento chiaro ai danni di Marc. Da quel momento in poi a Bagnaia basta controllare. Prima scivola di posizioni, poi risale fino alla terza piazza. Caduta di Miller alla curva 10, adesso Bagnaia è in prima posizione. Al sedicesimo giro caduta di Miller alla curva 10, Bagnaia è in prima posizione. Da quel momento la cavalcata vincente sino al termine.
MotoGP, Martin cade. Pecco Bagnaia campione del mondoRoma, 26 nov. (askanews) – Jorge Martin cade al settimo giorno del gran premio di Valencia e Pecco Bagnaia, con i suoi 14 punti di vantaggio in classifica sullo spagnolo, è matematicamente campione del mondo della MotoGP per il secondo anno consecutivo. Determinante per il successo del pilota di Chivasso la caduta dopo sei giri del Gp di Valencia del suo rivale Jorge Martin finito a terra dopo un contatto con Marc Marquez. Il pilota Pramac, impegnato in una forsennata rimonta dal sesto posto (Bagnaia partiva dalla pole) tocca la Honda di Marquez con la moto anteriore e scivola giù. Questo significa Bagnaia, al quale bastava arrivare quinto nel Gran Premio odierno, campione del mondo per il secondo anno consecutivo.
Tennis, con vittoria doppio Italia in finale di Davis dopo 25 anniRoma, 25 nov. (askanews) – Un leggendario Jannik Sinner trascina l’Italia in finale di Coppa Davis dopo 25 anni, eliminando la Serbia di Novak Djokovic. Sotto 1-0 dopo il ko di Musetti con Kecmanovic, gli azzurri ribaltano il match trascinati dall’altoatesino che prima batte il n. 1 al mondo in singolare (annullando tre match point consecutivi da 0-40 nel terzo set), poi ha regolato la coppia Djokovic/Kecmanovic in doppio insieme a uno straordinario Lorenzo Sonego. L’Italia ritrova così una finale che mancava dal 1998, quando gli azzurri affrontarono la Svezia a Milano. L’avversaria per l’insalatiera sarà l’Australia: appuntamento domani alle 16.
Jannik e Lorenzo conquistano il primo parziale in 35 minuti con lo score di 6-3. Un primo set perfetto nella gestione del servizio da parte degli azzurri che hanno conquistato il break nel sesto game sul servizio di Djokovic, recuperando da 0-30. Ottimo il gioco a rete dei due italiani che hanno approfittato soprattutto delle difficoltà nel gioco di volo di Kecmanovic. Secondo parziale che si apre con un break e un controbreak (2-2 al quarto gioco). Al sesto game l’Italia annulla quattro palle break, 3-3 con la Serbia. Dal rischio break subito al servizio strappato al serbi: in poco tempo cambia tutto per Sinner e Sonego che conquistano il break di vantaggio dopo 12 punti giocati sul servizio di Kecmanovic. Decisivo lo smash di Sonny sulla seconda palla break. Gli azzurri mantengono i turni di servizio e non sbagliano il match point: 6-4 e finale di Davis dopo 25 anni.
Festival Dottrina Sociale. Moser, Pantano, Mihai:”Sport scuola vita”Roma, 25 nov. (askanews) – Lo sport come messaggero di valori autentici, quali l’inclusione, l’integrazione, la socialità, il rispetto delle regole e dell’avversario, e mezzo per diffondere i sani e corretti stili di vita. In occasione del Festival della Dottrina Sociale, in programma fino a domenica alla Fiera di Verona, è andato in scena il panel “Relazione, accoglienza, passione: lo sport come scuola di vita”. Una tavola rotonda tra grandi atleti italiani di ieri e di oggi, moderata dal giornalista Valerio Cassetta, in cui sono intervenuti Alexandrina Mihai, vice-campionessa europea U23 di marcia, Francesco Moser, icona del ciclismo italiano, e Stefano Pantano, ex campione di scherma, oggi Legend di Sport e Salute S.p.A. “Gli insegnamenti dello sport ti restano per sempre e sono utilissimi. Ci sono delle regole da rispettare, dentro e fuori dal campo o dalla pista, se vuoi raggiungere degli obiettivi. Bisogna saper accettare anche le sconfitte”, ha detto Moser, raccontando del suo saldo rapporto con la fede cristiana. “Fare sport fa bene, arreca benefici psico-fisici importanti. Questo vale per tutti, per i più grandi e i più giovani. E poi lo sport è un portatore di valori universali che abbiamo il dovere di custodire e tramandare”, ha dichiarato Pantano, che ieri sera ha partecipato alla cerimonia di illuminazione di Palazzo Chigi in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “Dallo sport e dagli sportivi possono partire messaggi forti e importanti per sensibilizzare l’opinione pubblica e non far sentire sole le donne”, ha sottolineato Mihai, marciatrice, appassionata di arte e iscritta alla facoltà di psicologia, convinta che “sport e istruzione siano un binomio vincente e debbano coesistere”.
Tennis, immenso Sinner, recupera tre match point e batte DjokovicRoma, 25 nov. (askanews) – Un leggendario Jannik Sinner batte Novak Djokovic con il punteggio di 6-2, 2-6, 7-5 in 2 ore e 33 minuti e regala all’Italia il punto che trascina la semifinale al doppio. Una prestazione monumentale dell’altoatesino che gioca la partita più bella della sua carriera, annullando tre match point al n. 1 al mondo. Un risultato storico perché Djokovic non perdeva in Coppa Davis da 12 anni. Ora il doppio. Le coppie previste sono Bolelli/Sonego e Djokovic/Lajovic, ma Jannik dovrebbe prendere il posto di Bolelli. Attesa l’ufficialità.
Fantastico Jannik Sinner nel primo parziale. L’azzurro vince il primo set con lo score di 6-2 in 37 minuti di gioco. Un parziale perfetto giocato dall’altoatesino (il migliore dei sei giocati negli ultimi 12 giorni contro il serbo) che ha vinto cinque game di fila, strappando il servizio due volte a un Djokovic in confusione. Djokovic “restituisce” il 6-2 subito nel primo set, trascinando la sfida al terzo. Nole si è acceso in un attimo, conquistando cinque giochi su sei dal 1-1. Sinner è sceso nel rendimento al servizio, faticando a impensierire un Djokovic imperioso. Terzo set in equilibrio ma è all’undicesimo gioco che si compie l’impresa. Jannik Sinner è monumentale. L’azzurro strappa il servizio a Djokovic, dopo aver salvato tre match point, con un meraviglioso passante sul tentativo di serve and volley di Nole. Dopo il cambio di campo l’altoatesino serve per il match e chiudere 7-5 contro Djokovic è quasi formalità.