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Incidenti Brasile-Argentina, Messi: “Rischiata una strage”

Incidenti Brasile-Argentina, Messi: “Rischiata una strage”Roma, 22 nov. (askanews) – “Poteva essere una strage”. Due parole di Lionel Messi al termine di Brasile-Argentina, vinta 1-0 dagli ospiti con gol di Otamendi valido per le qualificazioni ai Mondiali 2026. Il match è cominciato con quasi mezzora di ritardo a causa degli incidenti tra i tifosi argentini e polizia brasiliana scoppiati al momento degli inni nazionali. L’intervento delle forze dell’ordine locali è stato estremamente violento, a colpi di manganellate e cariche. Ad aggravare la situazione il fatto che le due tifoserie non erano isolate con circa 3.000 argentini presenti al Maracanà. Messi e compagni sono andati sotto la curva dei loro tifosi invitando tutti alla calma, sostenitori e polizia. Poi il capitano ha invitato la squadra a rientrare negli spogliatoi. Dopo circa venti minuti la squadra è tornata in campo, isolati i tifosi argentini da quelli brasiliani, e la partita è potuta cominciare. A fine gara durissimo il commento di Messi. “Ovviamente l’abbiamo vissuta male per come è stata trattata la nostra gente, presa a manganellate dalla polizia, proprio come era già successo qui per la finale di Libertadores – è la denuncia di Messi a fine gara -. Ci sono giocatori che avevano lì amici o familiari e si sono spaventati perché non sapevano cosa stava succedendo. La partita in questi casi passa in secondo piano. Siamo tornati nello spogliatoio perché era il modo migliore per calmare la situazione, poteva finire in una strage. Noi eravamo più preoccupati per questo che per giocare una partita che, a quel punto, era di secondaria importanza. Dopodiché, vincere questa partita in questo modo penso sia una delle vittorie più importanti che questo gruppo abbia ottenuto”.

Coppa Davis a Malaga al via con cartello “No war”

Coppa Davis a Malaga al via con cartello “No war”Roma, 21 nov. (askanews) – “No war” è il grande cartello innalzato dai team di Canada e Finlandia che oggi si scontrano nella giornata di apertura della Davis Cup di tennis a Malaga, in Spagna.

Il Canada, campione uscente, scende in campo contro la Finlandia, per la prima volta tra le otto squadre finaliste. Un evento così storico che al palazzo dello sport di Malaga sono arrivati 7mila sostenitori finlandesi. Dopo l’esecuzione dei due inni nazionali, le due squadre hanno mostrato il cartello “No war” e sul maxischermo è comparsa la scritta Tennis for peace.

Tennis, Sinner: “Rivincita con Djokovic? No, penso all’Olanda”

Tennis, Sinner: “Rivincita con Djokovic? No, penso all’Olanda”Roma, 21 nov. (askanews) – Il passato non conta. Jannik Sinner è carico, motivato, proiettato al futuro. “Sono arrivato con buone sensazioni, ma quel che ho fatto a Torino non importa” ha detto nella conferenza stampa della vigilia a Malaga, al Palacio de Deportes José María Martín Carpena, l’impianto che ospita le finali incastonato in un polo sportivo a due passi dallo stadio di calcio locale, che nel 2012 arrivò per la prima volta nella sua storia in Champions League. Sinner è arrivato ieri, come Novak Djokovic. Entrambi sono stati accolti dal direttore delle Davis Cup Finals, Feliciano Lopez. Oggi il primo allenamento con la squadra e poi ha partecipato alla conferenza stampa. “Sono felice di essere qui, credo che la nostra sia una bella squadra, una squadra forte. Abbiamo tante opzioni da poter mettere in campo. Vedremo come andrà, noi daremo il 100% comunque”. Nessuna rivincita con Djokovic: “Penso solo solo all’Olanda” Sinner non ha negato un po’ di stanchezza, normale e comprensibile alla fine di una stagione lunga intensa in cui è diventato l’italiano con più partite vinte in un anno e il primo a chiudere in Top 5 nel ranking di fine stagione da quando esiste la classifica computerizzata, introdotta nel 1973. “Siamo tutti un po’ stanchi, fisicamente e mentalmente – ha detto Sinner – La stagione è stata lunga, ma ogni settimana è diversa. Mi sento pronto a competere al 100%, domani avremo un altro giorno per allenarci. Lo sfrutterò, ma proverò anche a riposarmi. Poi vedremo chi giocherà giovedì”.

L’Italia si presenta a Malaga con grandi ambizioni, è innegabile, ma già la sfida contro l’Olanda può nascondere più di qualche insidia, soprattutto se dovesse decidersi al doppio. “Siamo una squadra forte, lo sappiamo. Ma abbiamo toccato con mano come in Coppa Davis la classifica non conti, per cui dobbiamo essere pronti in ogni match al 100%, è questa la cosa importante” ha detto il capitano Filippo Volandri. Dietro a Sinner, Volandri ha tre principali opzioni possibili in singolare. Il secondo miglior azzurro per classifica è il carrarino Lorenzo Musetti, numero 27 ATP, ha raggiunto quest’anno tre semifinali nel circuito maggiore a Barcellona, Bastad e Chengdu; in Davis ha perso gli ultimi tre singolari disputati. Poi c’è Matteo Arnaldi, numero 44 e semifinalista quest’anno a Umago, ha debuttato in singolare nella fase a gironi a Bologna due mesi fa, battendo il cileno Cristian Garin e lo svedese Leo Borg, figlio della leggenda Bjorn. Infine Lorenzo Sonego, numero 47, che ha giocato finora nove singolari in Coppa Davis e ne ha vinti sei. Sarà uno di loro ad aprire il percorso azzurro giovedì, nel singolare fra i numeri 2 che inaugurerà il quarto di finale contro l’Olanda alle 10.

“E’ stata una buona stagione per me sulla terra rossa e sull’erba, non ho finito come avrei voluto ma è parte della crescita” ha detto Musetti, che ha ricordato anche la vittoria su Novak Djokovic a Monte-Carlo. “E’ stata la più bella della mia carriera, qualcosa che sognavo fin da bambino. Ora mi sento pronto per questo evento, sono felice di terminare la stagione qui a Malaga”. Sorride, e non potrebbe essere altrimenti, anche Matteo Arnaldi. “Per me è eccezionale essere qui, questa è la mia prima volta alle Finals – ha detto -. A parte la fase a gironi a Bologna, è la prima volta che gioco in squadra, sto cercando di capire cosa significhi e divertirmi”. Il singolarista numero 2, salvo sorprese che non si possono mai escludere, affronterà Botic van de Zandschulp, numero 51 del mondo, finalista quest’anno a Monaco di Baviera. “Quest’anno ha fatto peggio dell’anno scorso, ma nelle ultime settimane ha confermato il livello. tra dritto e rovescio colpisce la palla in maniera diversa, non dà grande continuità. non gli piace ritmo alto. la mia scelta andrà verso chi mi darà più garanzie per quel tipo di partita” ha detto il capitano Filippo Volandri.

“E’ un giocatore che si adatta bene a queste situazioni – ha aggiunto Musetti -. Quest’anno, è vero, ha fatto meno bene della scorsa stagione ma nelle ultime settimane ho visto di nuovo il Van de Zandschulp che conoscevamo. A Bercy ha battuto giocatori forti come Tommy Paul. E’ sicuramente un avversario insidioso su queste superfici. Noi cercheremo di essere fastidiosi altrettanto”. A proposito di superficie, il campo “è veloce ma meno di Torino – ha detto Volandri -. Rispetto all’anno scorso c’è anche meno differenza tra il Centrale e i campi di allenamento. Le palline sono veloci ma si aprono abbastanza presto. La fortuna per me è avere giocatori di questo livello è che si sanno adattare, sono abituati a farlo ad ogni settimana. Ci aspettiamo anche un pubblico importante, come l’anno scorso. A ognuno dei ragazzi ho chiesto la massima disponibilità”. L’Italia parte senza una coppia di doppio di riferimento. Nella scelta, ha spiegato Volandri, “contano l’affinità e il feeling con il compagno, il servizio e la risposta al servizio della velocità che ci si può aspettare con questi giocatori: è un insieme di fattori”. “C’è anche la variabile del lato di campo di campo in cui uno preferisce giocare” chiosa Bolelli, che l’anno prossimo giocherà nel circuito stabilmente con Andrea Vavassori, come ha raccontato su SuperTennis. Bolelli ha comunque una certezza: “Chiunque andrà in campo, il nostro doppio sarà molto competitivo”.

Tennis, Sinner arrivato a Malaga per la Coppa Davis

Tennis, Sinner arrivato a Malaga per la Coppa DavisRoma, 20 nov. (askanews) – Il numero uno del tennis italiano, Jannik Sinner, reduce dal secondo posto alle Atp Finals di Torino dove è stato sconfitto ieri dal serbo Novak Djokovic, è arrivato a Malaga dove ha raggiunto il team azzurro capitanato da Filippo Volandri per la fase finale della Coppa Davis.

Sinner è stato accolto all’aeroporto dal direttore del torneo, l’ex tennista spagnolo, Feliciano Lopez. Parlando del match di ieri contro Djokovic, Sinner ha detto: “E’ andata così, lui ha giocato molto bene. Ero un po’ stanco, ma lui ha giocato molto bene”.

L’Italia della Coppa Davis scenderà in campo contro l’Olanda giovedì mattina. Foto: Getty Images for ITF

Spalletti: “Dobbiamo difendere il titolo Europeo conquistato”

Spalletti: “Dobbiamo difendere il titolo Europeo conquistato”Roma, 20 nov. (askanews) – “Noi siamo quelli che hanno vinto l’ultimo Europeo e dobbiamo difendere il titolo che abbiamo a casa: e non c’è modo migliore che farglielo rivedere un altro Europeo ai nostri tanti italiani che hanno a cuore le sorti della squadra”. Luciano Spalletti chiama a raccolta giocatori e tifosi per il match decisivo per la qualificazione a Euro 2024 contro l’Ucraina in programma questa sera. “Questa della Germania – continua – è una comunità tra le più popolate di quelle italiane all’estero, c’è una grande passione dietro di noi a cui dobbiamo fare riferimento e rendere conto”. “Penso che Raspadori abbia fatto una buonissima gara. Se gioca? Parlando di formazione si può confermare e all’inizio e vedere dove può arrivare”. A poche ore dalla sfida con l’Ucraina valida per la qualificazione a Euro 2024, il Ct azzurro Luciano Spalletti conferma la presenza in campo dell’attaccante del Napoli, grande protagonista del match di venerdì a Roma con la Macedonia del Nord. “Ha fatto quei metri che ci vogliono per direzionare sempre la loro costruzione per andare a legare il gioco con il centrocampo. E’ un buon finalizzatore, gli manca solo un po di struttura però io ritengo molto positiva la sua prova”.

Diego Nepi Molineris: Con investimenti su sport, benefici al Paese

Diego Nepi Molineris: Con investimenti su sport, benefici al PaeseRoma, 20 nov. (askanews) – “Più si riuscirà a dimostrare che investire nello sport determina benefici economici e sociali e più gli italiani si trasformeranno da un popolo di tifosi a uno di sportivi e praticanti. È questo l’obiettivo di Sport e Salute, che si fonda su una visione e su un coraggio condiviso da realtà territoriali come la Regione Emilia-Romagna che, attraverso la legge regionale 8 del 2017, ha scelto di investire sullo sport, sia attraverso i grandi eventi che sui progetti sociali e sulla scuola”. Lo ha detto Diego Nepi Molineris, amministratore Delegato di Sport e Salute, ospite a Rimini del convegno “Sport e Promozione del territorio” promosso dalla Regione Emilia-Romagna, durante il quale sono stati presentati gli esiti di una ricerca sugli “effetti economici e reputazionali generati dai grandi eventi sportivi in Regione”.

“Il coraggio e la visione che ha portato la Regione Emilia-Romagna a dare centralità agli investimenti sportivi, oggi è ripagata da effetti misurabili in termini di indotto diretto che indiretto. Questo è un modello replicabile e scalabile in tutta Italia”, ha proseguito Nepi Molineris, “Qui si è scelto di “uscire a riveder le stelle”, quelle che oggi hanno già svolto eventi in Regione e che chiedono di continuare a svolgerne. Ma la visione dell’Emilia-Romagna ha portato anche ad investire su progetti, quali “Scuola Attiva Kids” condiviso con noi di Sport e Salute, con il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e con il Ministro per lo Sport, Andrea Abodi tramite il Dipartimento per lo Sport, che oggi porta l’attività sportiva non solo in tutte le classi delle scuole primarie emiliano-romagnole, ma anche di vantare una sperimentazione che ci permette di arrivare anche nella scuola dell’infanzia. È da queste sinergie e dal gioco di squadra che trae beneficio lo sport italiano e, quindi, tutto il Paese”.

Tennis, Sinner sbanca gli ascolti, in 6,8 mln davanti alla Tv

Tennis, Sinner sbanca gli ascolti, in 6,8 mln davanti alla TvRoma, 20 nov. (askanews) – Jannik Sinner fenomeno nazional-popolare in Italia. Lo dimostrano gli ascolti della finale delle Nitto ATP Finals a Torino. Jannik Sinner, sconfitto da Novak Djokovic, ha attirato davanti alla tv 5.493.000 spettatori medi con uno share del 29,52%. Quasi una tv su tre di quelle accese in quel momento era sintonizzata sulla partita su Rai 1.

A loro vanno aggiunti gli 1.193.000 spettatori che hanno visto la partita su Sky. E questo significa che complessivamente Sinner-Djokovic ha attirato in totale 6.686.000 di telespettatori con uno share del 35,9%. Era forse dagli anni Settanta che non si vedeva qualcosa di simile per il nostro sport. Se non con Matteo Berrettini finalista a Wimbledon, invitato dalla nazionale di calcio campione d’Europa la stessa sera a Wembley e con loro invitato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Non c’è peraltro solo l’effetto Sinner. Ieri sera infatti alle 22.20 Djokovic è intervenuto a Che tempo che fa, ed è stato visto da 2.6 milioni di spettatori. È stato il momento più alto della puntata.

Tennis, Djokovic trionfa a Torino: doppio 6-3 infrange sogno Sinner

Tennis, Djokovic trionfa a Torino: doppio 6-3 infrange sogno SinnerRoma, 19 nov. (askanews) – Non c’è storia a Torino. Il PalaAlpitour rende una giusta ovazione a Jannik Sinner. Ma la partita è tutta di Novak Djokovic vincitore con un doppio 6-3, sempre padrone del gioco, quasi mai in difficoltà, a parte qualche sbavatura nel finale di secondo parziale, come accaduto nel match di cinque giorni fa vinto dall’altoatesino. Nole è partito a tutta e Sinner non è quasi mai riuscito a tenere il suo ritmo. E per il serbo è il settimo sigillo alle Finals (su nove finali), record assoluto in solitaria. In generale è la finale numero 138 in carriera (98 vinte, 40 perse, quarto di ogni tempo), è già sicuro di chiudere l’anno al numero uno del mondo per l’ottava volta e lunedì raggiungerà le 400 settimane in testa alla classifica, mai nessun uomo o donna come lui.

Partita a senso unico: Primo set fenomenale di Djokovic che archivia dopo appena 38 minuti con lo score di 6-3. Ingiocabile e inscalfibile il serbo che perde appena due punti nei turni di battuta. Tante sbavature per Sinner che non riesce mai a mettere in difficoltà l’avversario e paga a caro prezzo il break subito nel quarto game. Inizio durissimo per Sinner che subisce il break a zero in apertura di secondo set. Djokovic comanda, Jannik è spesso costretto a forzare i colpi per insidiarlo ma la strategia non paga. Break consolidato da Djokovic con un altro game formidabile. Quattro prime in campo e quattro punti vinti dal serbo con altri due ace. Il box di Sinner prova a caricare l’azzurro, chiamato alla rimonta. Al quarto gioco continua lo straordinario rendimento al servizio di Djokovic. Ancora un game a zero: finora 100% di prime in campo nel secondo set (3-1). Sinner tiene il servizio e va 3-2. Come nella sfida di ieri con Alcaraz, il sesto game del secondo set è il più delicato per Djokovic. Il serbo accusa il primo passaggio a vuoto e si ritrova sotto 15-40. Poi, però, rimedia con due prime vincenti ingiocabili e chiude ai vantaggi. Il settimo game è una maratona. Sinner archivia il turno di battuta dopo 16 minuti e 22 punti giocati. L’azzurro dà tutto, salvando due palle break e archiviando con un ace. Sasle con i colpi e Djokovic comincia a sbagliare (4-3 Djokovic). L’ottavo gioco è il game dei rimpianti per Jannik. Sullo 0-30 l’azzurro sbaglia una risposta non impossibile sulla seconda di Nole. Sul 40-40, invece, commette un gratuito di dritto. Djokovic si garantisce la possibilità di servire per il match. Non serve. Il nono gioco si chiude con il doppio fallo di Sinner.

Atp Finals, Nargiso: Djokovic favorito, ma Sinner può batterlo

Atp Finals, Nargiso: Djokovic favorito, ma Sinner può batterloTorino, 19 nov. (askanews) – “Djokovic è il favorito in questa finale, ma si è visto che Sinner può batterlo. Nole parte sicuramente più favorito, ma solo per una inezia”. Così ad askanews l’ex tennista italiano Diego Nargiso, a pochi minuti dalla finale delle Nitto Atp Finals di Torino tra Jannik Sinner e il numero uno al mondo, Novak Djokovic.

“E’ un match molto complicato per il semplice motivo che nessuno nella storia ha battuto due volte Djokovic in un torneo e non mai successo alle Nitto Atp Finals. È ovvio – ha sottolineato – che ci sono tutte le incognite di una finale, e in più c’è il fatto che Djokovic studia tantissimo l’avversario, avrà già preso le contromisure e saprà cosa aspettarsi rispetto alla precedente partita. È un match difficile, parte Djokovic più avvantaggiato sicuramente”.

Tennis, Binaghi: Atp Finals in Italia non finiscono nel 2025

Tennis, Binaghi: Atp Finals in Italia non finiscono nel 2025Roma, 19 nov. (askanews) – “Le Atp Finals in Italia non finiscono nel 2025. Io vinco, questa partita la vinco. Quando dico io intendo il Consiglio federale. Non so dove, non so per quanto, ma le Atp Finals in Italia non finiscono nel 2025”: lo ha detto il presidnete della Fitp, Angelo Binaghi, rispondendo in conferenza stampa a Torino, se l’avventura a Torino delle Atp Finals terminerà nel 2025.

“Questo è il momento della responsabilità – ha aggiunto Binaghi -. Credo che ci siano tutte le condizioni perché questo sia il tempo perché noi ci muoviamo, facciamo una proposta la migliore possibile. Adesso il prodotto vale di più e quindi dobbiamo riuscire a migliorare. Io parto da qua, da Torino, e vinco”. “Dobbiamo presentare la migliore offerta economica, contro di noi ci sono gli arabi e le capitali di importanti nazioni”, ha concluso Binaghi.