Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Pizzul, Malagò: “Figura leggendaria nel mondo dello sport”

Pizzul, Malagò: “Figura leggendaria nel mondo dello sport”Roma, 5 mar. (askanews) – “La scomparsa di Pizzul è una grande tristezza, poi anche qui scattano le generazioni e non so se un ragazzo di 20 anni lo conosceva. Ma ognuno di noi si ricorda qualcosa, non è solo una voce ma una figura direi leggendaria del mondo dello sport”. Sono le parole del presidente del Coni e di Fondazione Milano Cortina 2026 Giovanni Malagò, a margine dell’evento “One Year to go Paralympic Winter Games Milano Cortina 2026”. “Mando un abbraccio alla famiglia, era un ricordo doveroso”.

Basket Nba, LeBron James abbatte il muro dei 50.000 punti

Basket Nba, LeBron James abbatte il muro dei 50.000 puntiRoma, 5 mar. (askanews) – LeBron James è sempre di più una leggenda. Sommando i punti segnati in regular season e ai playoff, la stella dei Los Angeles Lakers ha superato quota 50.000 punti (primo a riuscirci), rendendosi sempre più irraggiungibile in vetta a questa classifica. Il record è arrivato con una tripla nel primo canestro della vittoria su New Orleans raccogliendo l’assist di Luka Doncic e poi scagliando la bomba del 13-8. Un traguardo senza precedenti che consolida ulteriormente il suo status di leggenda del basket. Questo incredibile record si aggiunge a una serie di altri primati e successi accumulati nella sua illustre carriera. “Sono davvero tanti punti e sono veramente fortunato a poter segnarne così tanti nella miglior lega del mondo, con i migliori giocatori del mondo, nel corso della mia carriera. È qualcosa di davvero speciale” le sue parole. Quaranta anni lo scorso 30 dicembre LeBron ha inanellato record su record. Prima scelta assoluta dai Cleveland Cavaliers nel Draft NBA 2003, ha giocato con Cleveland, Miami e Los Angeles Lakers vincendo quattro titoli Nba. Oltre a essere il miglior marcatore della storia della NBA, LeBron detiene numerosi record, tra cui: Maggior numero di punti segnati in carriera (oltre 50.000 e in crescita). Unico giocatore con oltre 40.000 punti, 10.000 rimbalzi e 10.000 assist; maggior numero di partite consecutive con almeno 10 punti (oltre 1.200 gare); Più giovane giocatore a raggiungere i traguardi di 1.000, 5.000, 10.000, 20.000, 30.000 e 40.000 punti; maggior numero di presenze nei Playoff NBA; maggior numero di punti segnati nei Playoff. Ha ricevuto anche 4 MVP delle Finals, 4 MVP della stagione regolare e 19 convocazioni all’All-Star Game (record assoluto).

E’ morto Bruno Pizzul: addio alla voce del calcio italiano

E’ morto Bruno Pizzul: addio alla voce del calcio italianoRoma, 5 mar. (askanews) – E’ morto oggi all’età di 86 anni Bruo Pizzul, celebre giornalista e telecronista sportivo. Pizzul, che avrebbe compiuto 87 anni tra pochi giorni, si è spento all’ospedale di Gorizia.


Nato l’8 marzo 1938 a Cormòns, in provincia di Udine, Pizzul si avvicinò presto al mondo del calcio, giocando come centrocampista. Dopo un’esperienza nelle giovanili dell’Udinese, la sua carriera da calciatore professionista fu interrotta da un grave infortunio, portandolo a concentrarsi sugli studi e sulla carriera giornalistica. Laureatosi in Giurisprudenza, fu assunto dalla Rai nel 1969. L’anno seguente commentò la sua prima partita (Juventus-Bologna, spareggio di Coppa Italia, iniziò a partire dal 16º minuto perché era arrivato in ritardo). Dalla Coppa del Mondo del 1986 è diventato la voce delle partite della Nazionale ed è stato il telecronista delle gare degli Azzurri in occasione di cinque Campionati del Mondo e quattro Campionati Europei, congedandosi nell’agosto 2002 (Italia-Slovenia 0-1). Il 29 maggio 1985 era il commentatore TV della finale della Coppa dei Campioni quando ci fu la strage dell’Heysel. Disse: “È stata la telecronaca che non avrei mai voluto fare. Non tanto per un discorso di difficoltà di comunicazione giornalistica, ma perché ho dovuto raccontare delle cose che non sono accettabili proprio a livello umano”. Alle telecronache ha affiancato anche la conduzione di Domenica Sprint e poi della Domenica Sportiva.


Dal 1986 al 2002 fu la voce ufficiale della Nazionale Italiana, commentando cinque Mondiali e quattro Europei. Tra le sue telecronache più celebri ricordiamo la finale di Italia ’90, il drammatico epilogo di USA ’94 con il rigore sbagliato da Roberto Baggio, e l’Europeo del 2000, concluso con la sconfitta in finale contro la Francia. Dopo il ritiro dalle telecronache ufficiali, Pizzul continuò a collaborare con varie trasmissioni e a prestare la sua voce per eventi e documentari legati al calcio. Fu sempre ricordato con affetto dagli appassionati, che lo consideravano un punto di riferimento della narrazione sportiva.

Tennis, in tabellone a Miami anche il 17enne Federico Cinà

Tennis, in tabellone a Miami anche il 17enne Federico CinàRoma, 4 mar. (askanews) – Il giovane talento italiano Federico Cinà si prepara a fare il suo debutto nel circuito ATP. Attualmente numero 557 del ranking mondiale ed ex numero 4 tra gli junior, il 17enne palermitano ha ricevuto una wild card per il Miami Open, prestigioso Masters 1000 in Florida che conclude il Sunshine Double. Considerato una delle promesse del tennis italiano, Cinà ha iniziato la preparazione a fine dicembre, dopo alcuni giorni nella sua città natale insieme al padre e allenatore Francesco Cinà e al preparatore Marco Salerno.


La scorsa settimana ha già ottenuto un successo importante, vincendo il torneo ITF da 15mila dollari a Sharm el Sheikh, un risultato che conferma il suo talento in crescita. Oltre a Cinà, nel tabellone maschile del Miami Open parteciperanno anche il 19enne Learner Tien, Christopher Eubanks, Eliot Spizzirri e Wu Yibing. Nel tabellone femminile, invece, sono state assegnate wild card a Petra Kvitova e Sloane Stephens, già vincitrici del torneo rispettivamente nel 2023 e nel 2018. Accanto a loro, spazio anche per Ajla Tomljanovic, Tyra Grant, Alexandra Eala, Victoria Mboko e Sayaka Ishii. Il torneo di Miami si preannuncia quindi ricco di talenti emergenti e nomi affermati, con Cinà pronto a mettersi alla prova su uno dei palcoscenici più prestigiosi del tennis mondiale.

Totti: “Vorrei Ancelotti alla Roma ma non verrà”

Totti: “Vorrei Ancelotti alla Roma ma non verrà”Roma, 4 mar. (askanews) – Francesco Totti è stato ospite del podcast Viva el Fútbol, condotto da Cassano, Adani e Ventola, affrontando diversi temi legati alla Roma, alla sua carriera e a un possibile ritorno in campo. Il Pallone d’Oro e la fedeltà alla Roma – Totti ha ribadito di non avere rimpianti e di non sentire il bisogno di riconoscimenti individuali: “Non ho bisogno del Pallone d’Oro. Ho vinto tutto con la Roma. Non mi pento di niente… Per me, essere rimasto in una squadra per 25 anni è stata una grande vittoria”. Sulla guida tecnica della Roma ha commentato: “Ranieri sta facendo bene, ma non so se resterà. Se decide di rimanere, punteranno su di lui”. Tuttavia, secondo lui, alla Roma servirebbe un allenatore come Ancelotti: “Ma tanto non verrà”. Ha poi elogiato il tecnico del Real Madrid: “Un allenatore deve essere prima di tutto bravo a gestire i campioni, e in questo Ancelotti è il migliore al mondo”. Su Gasperini ha detto: “È un buon tecnico, ma non mi fa impazzire”. Invece, ha mostrato entusiasmo per De Zerbi: “Mi piace tantissimo, anche se a Roma ora non so come andrebbe. All’inizio, conoscendo la piazza, farebbero fatica ad accettarlo, anche perché si sono abituati ad allenatori medi”. Totti ha ammesso di aver ricevuto offerte per tornare a giocare: “Ho avuto richieste, in Italia e all’estero. C’è stata la possibilità”. Quando gli è stato chiesto di svelare il club interessato, ha risposto: “Non posso dire la squadra, era in Italia… in Serie A. Stavo veramente bene, mi allenavo due ore al giorno tutti i giorni, ma avrei dovuto cambiare città.” Poi ha lasciato intendere che si trattasse del Genoa dicendo: “Dovevo venire vicino a Cassano”. Il futuro professionale e l’omaggio a Dybala Sul suo ruolo nel mondo del calcio ha detto: “Ora penso a divertirmi. Poi, se un giorno qualcuno dovesse cercarmi, valuterò.” Tuttavia, ha ammesso che gli sarebbe difficile scegliere un’altra squadra: “Prenderei in considerazione solo la Roma. Potrei dare un contributo per la conoscenza che ho del calcio.” Infine, ha elogiato Paulo Dybala: “È tra i migliori al mondo. In questo momento è il migliore in Italia, ha un altro passo rispetto a due mesi fa e quando ha la palla la fa cantare.

Inter, Inzaghi: “Siamo in emergenza ma è momento cruciale”

Inter, Inzaghi: “Siamo in emergenza ma è momento cruciale”Roma, 4 mar. (askanews) – Vigilia di Feyenoord-Inter, andata degli ottavi di Champions in programma domani, mercoledì 5 marzo alle 18.45. “Sappiamo di essere un po’ in difficoltà in una parte del campo ben precisa – le parole di Simone Inzaghi alla vigilia del match – Oltre a Dimarco, abbiamo perso Zalewski, Carlos Augusto e Darmian: non abbiamo più giocatori in quel ruolo, probabilmente ci giocherà uno tra Bastoni e Acerbi. Però i principi di gioco non cambiano. Sto ancora pensando alle soluzioni migliori per far sì che la squadra faccia un’ottima partita. Abbiamo dei problemini da risolvere, ma ho visto grandissima disponibilità da tutti i ragazzi”. E, detto che Martinez sarà tra i pali resta un dubbio a centrocampo: “Thuram si è allenato regolarmente, Calhanoglu stamattina si è allenato con la squadra. C’è un dubbio a centrocampo, è il reparto in cui ne ho di più perché ho tutti a disposizione, mentre negli altri settori decideremo domattina”. Riguardo all’ambiente che accoglierà l’Inter, invece, Inzaghi ha ribadito che in casa del Feyenoord non è mai semplice: “Io ci ho giocato nel 2000 con la Lazio: ci giocavamo i quarti di finale. Non ci sono ancora stato da allenatore, ma so che è un ambiente caldo”. Gran parte della qualificazione si giocherà all’andata: “Sappiamo che poi ci sarà un ritorno a San Siro la prossima settimana, ma che dovremo fare una partita importante in questo stadio molto caldo, che li trascina. E’ una squadra che ha fatto ottimi risultati in questa Champions, vincendo con Bayern Monaco e Milan e pareggiando in rimonta in trasferta con il Manchester City. Ha giocatori di qualità e ci vorrà grande attenzione”. Sommer recuperato: “Sommer ha fatto un grandissimo lavoro ed è già disponibile ma domani credo che giocherà Martinez”. “Inter favorita per la vittoria finale? Mi fa molto piacere, è una cosa importantissima per la società e per i tifosi, per tutti noi che lavoriamo duramente. Giocare su tre fronti è una grandissima soddisfazione, non ci piace stare a guardare gli altri che giocano: non si ragiona, si gioca, sapendo che siamo in grande emergenza. Sappiamo che lavoro abbiamo fatto per arrivare qui, ma questo è il calcio e questo è il calendario che dobbiamo affrontare. Andiamo avanti con grandissima fiducia”. Infine, una battuta tornando sul pareggio con il Napoli: “Di campionato oggi non mi va tanto di parlare, domani c’è una partita super importante. Noi eravamo in emergenza, due giocatori importanti come Dimarco e Calhanoglu hanno chiesto il cambio. Abbiamo dato tutto, poi il gol del pareggio è arrivato e probabilmente è stato anche meritato, ma su quell’azione specifica potevamo fare ancora qualcosa di più”.

Tennis, nel tabellone Indian Wells Berrettini dalla parte Tsitsipas

Tennis, nel tabellone Indian Wells Berrettini dalla parte TsitsipasRoma, 4 mar. (askanews) – Il Masters 1000 di Indian Wells andrà in scena sul cemento della località statunitense dal 5 al 16 marzo. Nella notte italiana si è svolto il sorteggio che ha delineato la composizione del tabellone nell’evento in California, caratterizzato da un montepremi di 13 milioni di dollari e che prevede ben sette turni (come negli Slam). Il torneo sarà privo di Jannik Sinner: il numero 1 del mondo sta scontando una squalifica di tre mesi e sarà dunque assente dai cambi di gioco fino al prossimo 4 maggio.


Il tedesco Alexander Zverev, numero 2 del mondo. si presenterà all’appuntamento da prima testa di serie e godrà di un bye al primo turno (diritto dei migliori 32 giocatori del ranking ATP iscrittisi alla competizione). Il teutonico debutterà contro il vincente del confronto tra il serbo Miomir Kecmanov e l’olandese Tallon Griekspoor. In quel quarto di tabellone si trova anche Matteo Berrettini, reduce da due eliminazioni ai quarti di finale tra Doha e Dubai: il romano incrocerà al secondo turno lo spagnolo Roberto Carballes Baena o l’australiano Christopher O’Connell, prima di un probabile terzo turno contro il greco Stefanos Tsitsipas, numero 9 del mondo che lo ha battuto settimana scorsa ai quarti di Dubai prima di alzare al cielo il trofeo. Se dovesse riuscire a superare l’ostacolo ellenico si troverebbe poi di fronte un durissimo ottavo di finale contro il danese Holger Rune, favorito nel suo spicchio in cui figurano anche Corentin Moutet, Jordan Thompson, Jaume Munar e Kei Nishikori. Il tabellone è dunque sfavorevole al numero 29 del circuito mondiale, che cercherà di infilare due colpacci in serie per provare a meritarsi quello che sulla carta dovrebbe essere il quarto di finale proprio contro Alexander Zverev. L’ipotetica semifinale di Zverev sarebbe o contro il norvegese Casper Ruud o contro il russo Daniil Medvedev, che sono favoriti nel loro spicchio di tabellone: per il primo un debutto contro il padrone di casa Marcos Giron o un qualificato, poi eventualmente l’australiano Alexei Popyrin (favorito contro il belga Zizou Bergs o un qualificato); per l’altro un esordio morbido contro Bu o Basavareddy, poi potrebbero esserci lo statunitense Alex Michelsen o il nostro Flavio Cobolli (aprirà contro un qualificato). Ruud in occasione dell’ottavo di finale, dove potrebbe trovarsi di fronte anche il nostro Lorenzo Musetti, che al secondo turno affronterà o il russo Roman Safiullin o lo statunitense Reilly Opelka per poi meritarsi probabilmente il francese Arthur Fils. Stesso discorso per Medvedev, che dovrebbe essere atteso dal ceco Jiri Lehecka o dallo statunitense Tommy Paul (in quello spicchio ci sarà anche Luca Nardi, che all’esordio sfiderà Cameron Norrie).


Grandi fuochi d’artificio nella parte bassa del tabellone, dove potrebbe esserci addirittura un quarto di finale tra lo spagnolo Carlos Alcaraz (detentore del titolo) e il serbo Novak Djokovic. Cammino sulla carta agevole per il numero 3 del mondo prima della teorica rivincita dei quarti di finale degli Australian Open contro il numero 7 del ranking ATP: Quentin Halys o un qualificato, Denis Shapovalov, Grigor Dimitrov o Sebastian Korda. Per il balcanico ci potrebbe essere un debutto caldo con Nick Kyrgios (ammesso che l’australiano superi un qualificato), poi l’argentino Francisco Cerundolo e teoricamente uno tra il polacco Hubert Hurkacz e l’australiano Alex de Minaur (in questo micro spicchio figurano anche Lorenzo Sonego e Luciano Darderi, attesi all’esordio dal belga David Goffin e dall’argentino Facundo Diaz Acosta). Chi tra Alcaraaz e Djokovic dovesse uscire indenne da quello scorcio (salvo sorprese), potrebbe incrociare in semifinale gli statunitense Taylor Fritz e Ben Shelton, il russo Andrey Rublev, il canadese Felix Auger-Aliassime, il britannico Jack Draper, favoriti nella loro parte di tabellone, dove è presente anche Matteo Arnaldi.

Tennis, Cahill conferma l’addio a Sinner a fine stagione

Tennis, Cahill conferma l’addio a Sinner a fine stagioneRoma, 3 mar. (askanews) – Darren Cahill conferma l’addio a Jannik Sinner a fine stagione. In un’intervista rilasciata al podcast Tennis Insider Club il tecnico australiano parla del n° 1 del mondo a 360° e non fa marcia indietro sull’addio a fine 2025: “Dopo tre o quattro anni è il momento per qualcun altro, una voce diversa, un’ispirazione diversa. La finestra temporale per il coaching è forse tre o quattro anni. E se dura più a lungo sei più un persona che lo protegge o un manager. Perché c’è una finestra di tre o quattro anni in cui puoi impartire tutto, e questo è anche il punto dell’allenatore. Lo stile migliore di allenare un giocatore è insegnargli le cose in modo che possa risolvere i problemi da solo. E così il giocatore arriverà a un certo livello dopo tre anni. E quando gli dirai una cosa, lui la saprà già”.


Su come è cominciato il loro rapporto: “Ho commentato Jannik quattro o cinque anni fa per ESPN e ho detto ‘O mio Dio, questo giocatore è così bravo’. Il suono che ha la palla quando la colpisce, il modo in cui si muove. Sapevo che sarebbe diventato un grande giocatore e aveva un grande allenatore, come Riccardo Piatti. Il nostro rapporto è iniziato facendo solo tre o quattro settimane sull’erba insieme, una prova, per vedere come stavano le cose. Ha perso al primo turno contro Tommy Paul, non è andata proprio benissimo. Ma ha giocato bene e Tommy è un buon giocatore sull’erba. È un grande ragazzo, umile, ha tutti i valori fondamentali. Un ottimo attaccante da fondo campo, ha apportato modifiche al suo servizio e ad altre cose”. Sulla crescita ed il caso clostebol: “”Ho più esperienza nella comunicazione adesso, era importante mantenere unita la squadra, proteggerlo in questo ultimo anno, assicurarsi che si rendesse conto che non aveva fatto nulla, che fosse orgoglioso della persona che è, tutto questo è stato molto importante per noi. È stato davvero impegnativo, ma incredibilmente gratificante l’esperienza degli ultimi due anni. E vedere cosa ha fatto l’anno scorso agli Australian Open. Abbiamo cambiato la strategia contro Medvedev, ha cambiato completamente il suo gioco, e poi lo guardavamo farlo, ma farlo con tanta calma…come fa a fare questo. Mio Dio, io impazzirei per questa cosa. Beh sì è un uomo ben oltre la sua età, maturo, anche se in realtà è ancora un ragazzino”. “Come ha fatto a ottenere quei risultati nell’ultimo anno, con questa pressione per la vicenda Clostebol? Ce lo chiediamo anche noi. Incredibile onestamente. Ci sono giocatori che trovano la loro sicurezza sul campo da tennis. Ci sono alcuni giocatori che portano i problemi sul campo e altri che li lasciano fuori. Lui li lascia fuori, e quindi è stato straordinario. Abbiamo parlato di tutte queste voci dai giocatori, dagli allenatori, dai media. L’altro giorno mi ha detto: ‘Non preoccuparti delle critiche delle persone da cui non accetteresti consigli’. Oh mio Dio, ha 23 anni, e viene da lui. Ok, andiamo avanti. È un ragazzo molto maturo, so che l’Italia è molto orgogliosa di lui e dovrebbe esserlo, non c’è motivo per non essere orgogliosi di quel ragazzo”.

Juventus, per Conceicao stop fino alla sosta di campionato

Juventus, per Conceicao stop fino alla sosta di campionatoRoma, 3 mar. (askanews) – Brutte notizie in casa Juventus che perde Francisco Conceicao fino alla sosta di campionato. Il portoghese questa mattina è stato al J Medical per effettuare dei controlli: come si legge nel bollettino medico del club bianconero, “in seguito a un fastidio muscolare alla coscia destra, Conceiçao questa mattina è stato sottoposto ad approfondimenti radiologici presso il JMedical. Gli esami hanno evidenziato un’elongazione del bicipite femorale”. L’attaccante tornerà a disposizione di Motta dopo la sosta per gli impegni delle nazionali (17 al 25 marzo). Non era stato convocato per il match di stasera allo Stadium contro il Verona, in programma alle ore 20.45.

Sport, Nomination Laureus World Sports Awards: da Biles a Duplantis

Sport, Nomination Laureus World Sports Awards: da Biles a DuplantisRoma, 3 mar. (askanews) – L’annuncio della rosa dei candidati ai Laureus World Sports Awards, gli Oscar dello sport, avvenuto stamattina a Madrid, fa partire di fatto il conto alla rovescia per il più grande spettacolo dello sport. L’edizione di quest’anno si presenta come una straordinaria celebrazione dei più grandi successi sportivi dell’anno solare 2024, impreziosita dalla partecipazione degli eroi delle Olimpiadi di Parigi, dei campioni del Grande Slam, dei primatisti mondiali, e non solo. Il 2025 segna il 25° anniversario dei Laureus World Sports Awards, motivo per cui l’evento di quest’anno cercherà di onorare il passato, celebrare il presente, e ispirare le generazioni future.


Nell’ultimo quarto di secolo la statuetta “The Laureus” è diventata il premio più ambito nel suo genere tra gli sportivi e le sportive d’élite. I Laureus World Sports Awards sono oggi riconosciuti come “The Athletes’ Awards”. Tutti i candidati sono stati selezionati in seguito alla votazione effettuata da oltre 1300 giornalisti di tutto il mondo. I vincitori dei Laureus World Sports Awards saranno annunciati il prossimo 21 aprile, a Madrid, al termine delle votazioni della Laureus World Sports Academy, la giuria per eccellenza composta da 69 leggende dello sport. Il 2024 sportivo è stato illuminato dallo spettacolo delle Olimpiadi di Parigi e quindi non sorprende affatto che due stelle dei Giochi siano in lizza per il “Laureus World Sportsman of the Year Award” (“Sportivo dell’anno”). Atleta simbolo delle Olimpiadi è stato Léon Marchand, capace di vincere quattro medaglie d’oro nel nuoto in corsia. Mondo Duplantis, invece, ha vinto il secondo oro olimpico consecutivo nel salto con l’asta. A contendersi l’ambita statuetta anche Carlos Alcaraz, che ha vinto due titoli del Grande Slam, il French Open al Roland Garros e Wimbledon, oltre a conquistare la medaglia d’argento olimpica; Max Verstappen, che si è assicurato il suo quarto titolo mondiale consecutivo piloti di Formula 1; Tadej Pogacar, terzo uomo a vincere nello stesso anno Tour de France, Giro d’Italia e Campionato del mondo. In questa categoria figurano solo cinque candidati e non sei, come da prassi, a seguito della decisione presa dalla Laureus Academy di rendere non eleggibile Jannik Sinner in conseguenza della sospensione per tre mesi dall’attività agonistica comminata dalla Wada.


Aiatana Bonmatí è di nuovo nominata nella categoria “”Laureus World Sportswoman of the Year Award” (“Sportiva dell’anno”), in cui ha trionfato lo scorso anno. La sua candidatura è diretta conseguenza della conquista del secondo Pallone d’Oro consecutivo e di un’annata trionfale in cui Aiatana ha vinto la Champions League, la Liga F e la Copa de la Reina con la maglia del Barcellona. A contenderle la statuetta, Simone Biles, che ha conquistato già tre premi in questa categoria. Nel 2024 Simone Biles ha, invece, vinto la statuetta nella categoria “Laureus World Comeback of the Year Award (“Ritorno dell’anno”) e quest’anno, dopo aver vinto ai Giochi di Parigi tre medaglie d’oro e un argento, si ricandida nella categoria principale in cui ha già primeggiato nel 2017, 2019 e 2020. In lizza anche Sifan Hassan, che a Parigi ha vinto il bronzo sia nei 5.000 sia nei 10.000 metri, oltre all’oro nella maratona; Faith Kipyegon, l’unica tre volte campionessa olimpica nei 1500 metri, capace di conquistare a Parigi anche l’argento nei 5.000 metri; Sydney McLaughlin-Levrone, medaglia d’oro sia nei 400 metri a ostacoli, in cui ha stabilito il nuovo record mondiale, sia nella staffetta 4×400 metri; Aryna Sabalenka, che ha vinto gli Austrian Open e gli Us Open, raggiungendo il primo posto del ranking WTA sia in singolare che in doppio. Nella categoria “Laureus World Team of the Year Award” (Squadra dell’anno) è quasi un testa a testa tra Spagna e Stati Uniti. Un duopolio interrotto solo dalla scuderia britannica del Team McLaren di Formula 1, capace di vincere il mondiale costruttori, interrompendo un digiuno di vittorie che durava da ben 26 anni. Nessun team in passato aveva dovuto attendere tanto per riconquistare il titolo. Il dominio della Spagna nel calcio si riflette, invece, nelle nomination del Barcellona femminile, che ha conquistato il triplete, vincendo Champions League, la Liga F e la Copa de La Reina; del Real Madrid, che ha vinto la Liga e soprattutto la Champions League per la 15ª volta; della Nazionale maschile, la prima squadra in assoluto a conquistare il campionato europeo, vincendo ogni partita senza mai ricorrere ai calci di rigore. Se il calcio fa la voce grossa in Spagna, è il basket, invece, ad illuminare la scena negli Stati Uniti. In nomination, infatti, ci sono i Boston Celtics, che hanno conquistato il loro 18° titolo NBA, battendo i Dallas Mavericks 106-88 nella quinta decisiva partita delle Finals, e la squadra nazionale maschile USA, che ha vinto l’oro olimpico, sconfiggendo in finale i padroni di casa della Francia.


Tre stelle delle Olimpiadi di Parigi sono in nomination per il “Breakthrough of the Year Award” (“Rivelazione dell’anno”). Julien Alfred ha vinto il primo oro olimpico in assoluto per l’isola caraibica di St Lucia, mentre il Botswana ha celebrato il suo primo oro olimpico grazie al trionfo di Letsile Tebogo nei 200 metri maschili. In piscina, la 18enne canadese Summer McIntosh ha vinto tre medaglie d’oro, nei 200m farfalla, nei 200m e 400m misti, e un argento nei 400m stile libero. Il Bayer 04 Leverkusen ha interrotto la striscia di 11 titoli consecutivi del Bayern Monaco con un campionato senza sconfitte, vincendo il primo titolo della Bundesliga in 120 anni di storia del club. Lamine Yamal è stato il vincitore del Kopa Trophy, come miglior giocatore Under 21, stella di Euro 2024 con la maglia della Spagna e talismano del Barcellona a soli 17 anni. Victor Wembanyama si è imposto all’attenzione generale al suo primo anno in NBA, nominato all’unanimità “NBA Rookie of the Year”, secondo nella votazione per il “Defensive Player of the Year”. La categoria “Laureus World Comeback of the Year Award” (“Ritorno dell’anno”) premia gli atleti che hanno superato mille avversità prima di coronare i propri sogni sportivi. Quest’anno in lizza in questa categoria ci sono la brasiliana Rebecca Andrade, oro nel corpo libero, argento nel volteggio e nell’all-around, bronzo nel concorso a squadre alle Olimpiadi di Parigi. La brasiliana ha fatto incetta di medaglie dopo aver subito ben tre operazioni al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. In piscina, l’americano Caeleb Dressel ha, invece, vinto due medaglie d’oro e un argento in staffetta ai Giochi di Parigi, dopo essere stata per otto mesi lontano dalle gare per curare la sua salute mentale. Nello sci alpino la svizzera Lara Gut-Behrami è riuscita a vincere la sua seconda Coppa del Mondo generale a distanza di ben otto anni dalla sua prima affermazione. Marc Márquez si è invece imposto nel Gran Premio di Aragon, ponendo fine a un digiuno di vittorie che durava da mille giorni. Nel 2020 il motociclista spagnolo ha subito un grave infortunio al braccio destro che ha richiesto quattro operazioni e che ne ha messo a repentaglio la carriera. Rishabh Pant è tornato invece a giocare per l’India Test team 629 giorni dopo un tragico incidente stradale. Nel settembre 2023 a Ariarne Titmus è stato, invece, diagnosticato un tumore benigno alle ovaie, ma, grazie a un intervento chirurgico a buon fine e alla sua forza di volontà, la nuotatrice australiana è riuscita a difendere alle Olimpiadi il titolo nella 400m stile libero, prima donna a riuscire nell’impresa in quasi un secolo.


A tenere alto l’orgoglio del nostro Paese c’è il progetto “Liberi Nantes” in nomination nella categoria “Laureus Sport for Good Award” (Lo sport per il bene comune). In questa speciale categoria si premiano individui o organizzazioni che, secondo i membri della Laureus World Sports Academy, hanno dato un contributo significativo in ambito sociale, utilizzando lo sport come strumento terapeutico per migliorare le vite di bambini e bambine. “Liberi Nantes”, in particolare, è un progetto realizzato a Roma. Inizialmente è stato finalizzato alla creazione di una squadra di calcio composta da figli di rifugiati e richiedenti asilo politico. Oggi, invece, il progetto è multidisciplinare e offre una vasta gamma di attività sportive, tra cui, il touch rugby, l’escursionismo e il trekking urbano, oltre a garantire l’insegnamento della lingua italiana attraverso la pratica sportiva.