Gp Germania: Vince Martin ma è super DucatiRoma, 18 giu. (askanews) – Lo spagnolo Jorge Martin Ha vinto il GP Germania al termine di un super duello con Bagnaia e accorcia le distanze nel Mondiale (ora è a -16 da Pecco). Sul podio anche Zarco, poi Bezzecchi, Marini (Ducati piazza 5 moto in top 5 per la prima volta nella storia, otto nelle prime nove) e Miller. 7° Alex Marquez, 8° Bastianini, 9° Di Giannantonio e 10° Oliveira. Solo 13° Quartararo, preceduto anche dal compagno di squadra Morbidelli. Out Vinales (problema al motore) e Binder, caduto mentre era terzo. Marc Marquez ha dato forfait prima del via. Dopo il successo nella Sprint, Jorge Martin vince anche la gara della domenica in Germania, accorciando di 5 punti sul leader della classifica Bagnaia: lo spagnolo del team Prima Pramac è secondo nel Mondiale a -16 da Pecco. Marco Bezzecchi (4° al traguardo al Sachsenring) rimane terzo in classifica a -34 da Bagnaia. Zarco scavalca Binder e guadagna la quarta posizione in classifica (-51 da Bagnaia). Ci sono quattro Ducati nelle prime quattro posizioni del Mondiale.
MotoGp: Martin vince la Sprint in Germania, secondo BagnaiaRoma, 17 giu. (askanews) – Lo spagnolo Jorge Martin ha vinto la gara sprint del Sachsenring per il Gp di Germania, precedendo sul traguardo Bagnaia e Miller. Bagnaia, leader del mondiale, che dopo aver condotto una gara di attacco si è accontentato del secondo posto evitando rischi inutili. Quattro Ducati nei primi cinque posti ad eccezione di Miller terzo con la ktm. Il pilota Pramac scavalca Bezzecchi e conquista il 2° posto nel Mondiale (-21 punti). 4° Marini, 5° Zarco e 6° Binder. Chiudono la top ten Bezzecchi, Alex Marquez, Aleix Espargaró e Bastianini. 11° un Marc Marquez in grande difficoltà, 13° Quartararo. Domani si torna in pista alle 14 per il GP Germania, settima prova del motomondiale.
Gp Germania, Bagnaia in pole: cinque Ducati nelle prime due fileRoma, 17 giu. (askanews) – Pole position di Pecco Bagnaia al Sachsenring in 1:21.409 per il Gp di Germania, settima prova del motomondiale, quindicesima in carriera in MotoGp per il centauro torinese. In prima fila anche Marini e Miller. Quarto Zarco, 5° Bezzecchi, 6° Martin. Poi Marc Marquez, Alex Marquez, Binder e Aleix Espargaró. 11° Bastianini, 12° Quartararo e 13° Vinales. Molte cadute nel finale, con diversi tempi cancellati per bandiere gialle. Indomabile Marc Marquez che cade e si rialza, corre zoppicando a recuperare la moto, riparte e ricade ancora. Il circuito tedesco oggi era davvero rischioso, con macchie d’umido e cordoli bagnati: cadere era più facile che restare in piedi. Marquez è caduto tre volte, tra Q1 e Q2. A maggior ragione spicca la pole di Bagnaia, in una condizioni così difficile. Bravo anche Marini, miglior risultato in qualifica in top class per lui (2°), solo Miller ha interrotto il domino Ducati nelle prime due file
Gp Canada, nelle libere brilla la Mercedes, Ferrari ottimistaRoma, 17 giu. (askanews) – Mercedes protagoniste nelle libere del Gp del Canada sulla pista di Montreal. Prime libere praticamente annullate per i problemi alle telecamere a circuito chiuso, che hanno praticamente annullato la sessione iniziale dopo soli sei minuti. Al termine della giornata il miglior tempo lo piazza Lewis Hamilton, staccando di appena 27 millesimi il compagno di scuderia George Russell. Subito dietro la Ferrari di Carlos Sainz con il terzo tempo, seguita dall’Aston Martin del solito Fernando Alonso. Quinto tempo per l’altra Rossa di Charles Leclerc, che lancia però ottimi segnali per quanto riguarda il passo gara. Dietro di lui solo sesta posizione per Max Verstappen su Red Bull, mentre chiude ottavo il compagno di scuderia Sergio Perez.
Una giornata che sorride a Lewis Hamilton. “Rispetto allo scorso anno ci sono elementi enormemente migliori – ha detto il pilota pritannico -, posteriore non particolarmente ma nel complesso la macchina ha fatto diversi passi avanti. Sento i miglioramenti, li avevo avvertiti a Monaco, e poi anche in Spagna, e allo stesso modo anche qui in Canada”. Non poteva mancare anche per Hamilton la domanda sul tema meteo, con la pioggia grande incognita del weekend canadese. Risposta molto semplice: “Io la adoro, quindi sabato cercheremo di divertirci”. Sulla pioggia il pensiero del leader del Mondiale, Max Verstappen: “Ora piove, e anche domani, domenica il meteo forse cambierà – ha proseguito Max -. Sicuramente è stata una sessione complicata, ma capitano anche giornate così. Mercedes e Haas veloci? Vedremo, magari noi eravamo in giornata no e loro in giornata sì. Forse una pista così, con tanti dossi e cordoli, non è adatta a noi, ma risolveremo. Sorprese per la gara? Vedremo, con l’acqua le cose possono cambiare”. Soddisfatto il Team Principal della Ferrari Frederic Vasseur: “Puntiamo alla qualifica, il passo è buono”. Oggi alle 22 ora italiane le qualifiche si prevede sotto la pioggia.
Gonzalo Quesada nuovo ct della Nazionale italiana di rugbyRoma, 16 giu. (askanews) – Risolta in meno di 24 ore la vicenda relativa al nuovo allenatore della nazionale italiana di rugby. Dopo il divorzio da Crowley la scelta è ricaduta su Gonzalo Quesada, che assumerà l’incarico di Commissario tecnico della squadra nazionale maschile a partire dall’1 gennaio 2024.
Il tecnico argentino è stato ufficializzato dalla Federazione Italiana Rugby quale nuova guida tecnica degli Azzurri venerdì 16 giugno, dopo aver raggiunto il barrage del Top14 francese con lo Stade Francais, la squadra che Quesada, 49 anni compiuti lo scorso 2 maggio, ha guidato in due occasioni come Director of Rugby e capo allenatore: dal 2013 al 2017, conquistando il Bouclier de Brennus nel 2015 e la Challenge Cup nel 2017, e poi nuovamente dal 2020 sino al termine della stagione sportiva 2022/23. Originario di Buenos Aires, cresciuto nell’Hindù Club e laureato in Economia all’Università di Belgrano, Quesada vanta una brillante carriera da mediano d’apertura e, nelle sue 38 apparizioni con la maglia dell’Argentina, ha totalizzato 486 punti, quarto Puma più prolifico di tutti i tempi.
La sua carriera da giocatore, così come quella da tecnico, è però strettamente connessa con la Francia, dove Quesada è arrivato nel 2000 vestendo le maglie di Narbonne, Bezier, Stade Francais, Pau e Tolone: ritiratosi nel 2007, ha subito avviato un promettente percorso come tecnico, vestendo i panni dell’assistente allenatore della Nazionale transalpina guidata da Marc Lièvremont dal 2008 al 2011, conquistando il Grande Slam nel 2010 e raggiungendo la Finale di Auckland persa di misura 8-7 contro gli All Blacks padroni di casa. Conclusa l’esperienza con i Bleus ha iniziato la carriera di capo allenatore guidando per due stagioni il Racing 92 parigino ad altrettante qualificazioni ai play-off del massimo campionato francese per poi scegliere l’altra sponda della Senna e guidare per quattro anni i cugini dello Stade Francais, allora capitanati da Sergio Parisse, arricchendo la bacheca con il titolo di Campione di Francia 2015 e la Challenge Cup 2017.
Dopo una parentesi di un anno al Biarritz nel 2017, nel 2018 è diventato capo allenatore dei Jaguares, la franchigia argentina di Super Rugby, raggiungendo subito la Finale del torneo simbolo dell’Emisfero Sud, arrendendosi solo ai Crusaders neozelandesi. Nel 2020 è tornato in Francia, per una seconda avventura con lo Stade Francais. Quello con l’Italia sarà il primo incarico come Commissario Tecnico di una squadra internazionale Tier 1.
“L’arrivo di Gonzalo Quesada sulla panchina dell’Italia è una magnifica notizia per tutto il nostro rugby. Portiamo nel nostro Paese e nel nostro movimento uno dei giovani tecnici più in vista del panorama internazionale, che condivide con noi progetti e ambizioni, la visione di una Nazionale che saprà negli anni a venire, lungo la strada che ci porta sino alla Rugby World Cup australiana del 2027, rappresentare un vero pericolo per tutti gli avversari. Ci ha impressionato, di Gonzalo, non solo un curriculum da allenatore vincente per una figura tanto giovane, ma in particolare il suo bruciante desiderio di rendere l’Italia un punto di riferimento nel panorama dei test-match. Per realizzare questo desiderio e questa visione ha rinunciato a offerte di grande valore, non solo sportivo, in un campionato francese dove gode di grandissima stima e questo rende la sua decisione un valore ancora più grande. Insieme vogliamo instradare la Nazionale Maschile verso quel futuro che merita e che, grazie al lavoro di chi ha preceduto Gonzalo in questo biennio, ha già iniziato a diventare realtà. Lo aspettiamo presto in Italia, insieme alla sua famiglia per muovere i primi passi di questo nuovo percorso che prenderà il via dopo la Rugby World Cup di settembre” ha detto il Presidente FIR Marzio Innocenti dando il benvenuto a Gonzalo Quesada. “Sono onorato e orgoglioso di diventare il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana negli anni a venire. Ringrazio la Federazione, il Presidente e il Consiglio per questa opportunità e per questa grande sfida. Nelle ultime stagioni l’Italia è molto migliorata, rispettando i propri abituali punti di forza e sviluppando contestualmente un gioco avvincente. C’è un gruppo di atleti di talento che nei prossimi anni svilupperà una crescente esperienza internazionale. La nostra emozionante missione sarà quella di guidarli attraverso questo percorso, lavorando duro, rispettando e sviluppando la cultura e i valori italiani, per portare questa squadra ad esprimere il proprio massimo potenziale” ha commentato Gonzalo Quesada.
Coppa dei Canottieri, via alle sfide dei circoli romaniRoma, 16 giu. (askanews) – Un appuntamento che si ripete ormai da 59 edizioni. E’ la Coppa Canottieri che si svolgerà al Circolo Canottieri Lazio dal 19 giugno al 19 luglio. A questa edizione del trofeo di calcetto più antico di Roma prenderanno parte 9 storiche società della Capitale (CC Lazio, CC Roma, RCC Tevere Remo, CC Aniene, Corte dei Conti, TC Parioli, CT Eur, Sporting Eur, Villa Flaminia) che come da tradizione si contenderanno l’ambito trofeo Gustavo “Babbo Valiani”, uno dei padri della disciplina, assegnato al Circolo che totalizza il miglior risultato complessivo sommando i punti delle diverse categorie. Trofeo che viene restituito alla CC Lazio che lo riassegna l’anno successivo per essere custodito per un anno dal circolo vincitore. Tutte le partite di calcio a 5 saranno trasmesse in diretta Facebook su MY Soccer Player. Non solo calcio a 5 perché proprio accanto alla “Fossa”, si disputerà la sesta edizione della Coppa dei Canottieri di padel riservata alla sola classe Over 35. In programma anche il Teqball, una disciplina sportiva che combina elementi di calcio e ping pong e tennis incrociando le racchette attraverso sfide di doppio. “La Coppa dei Canottieri è davvero qualcosa di speciale perché unisce gli ideali dei circoli storici di Roma che si uniscono in un mese di fratellanza, di amicizia e di solidarietà e questo per noi è un valore incredibile. Siamo alla 59a edizione ad un passo dalla sessantesima che già stiamo organizzando per quello che è considerato il torneo più antico d’Europa nel posto dov’è nato il calcetto. Quest’anno ancora una volta tutti i circoli storici di Roma hanno rinnovato la loro adesione per una manifestazione che ancora oggi non ha rivali. Per noi è un grande orgoglio portare avanti questa tradizione che si rinnova nelle quattro discipline dagli over 60 agli Assoluti. Ci stiamo preparando da mesi per accogliere tutti i circoli più importanti della Capitale, il mio ringraziamento va anche e soprattutto agli sponsor che come ogni anno ci sostengono in questa manifestazione che come di consueto da il via all’estate romana” le parole del presidente del Canottieri Lazio Raffaele Condemi. “Qui sono nella duplice veste di vice presidente del CC Lazio a cui sono legato in maniera indissolubile perché questa è la nostra casa ma sono anche in veste istituzionale e porto i saluti del presidente del presidente Francesco Rocca e dell’assessore allo Sport Elena Palazzo, salutiamo anche l’assessore allo sport Alessandro Onorato che non è potuto venire per un imprevisto a conferma che qui sono presenti tutte le istituzioni. La Coppa canottieri è un evento storico che noi organizziamo da 59 anni e non vi nascono che nell’ultimo consiglio direttivo abbiamo già iniziato a pensare come organizzare l’edizione numero 60 che porterà con se tantissime sorprese. Se riusciamo ad organizzare questo evento lo dobbiamo al nostro presidente Condemi ma anche a tutti i nostri soci, a tutta la squadra organizzativa e a tutti i circoli e ai loro socie che partecipano. Per noi questa è un’iniziativa storica che valorizza lo sport che per noi lo sport è vita ma uno strumento importante di inclusione sociale” le parole del vice presidente del Canottieri Lazio nonché presidente della commissione Cultura, spettacolo, sport e turismo Luciano Crea. Al tavolo presenti anche il vice Presidente allo sport Riccardo Vicerè, il Consigliere agli Eventi Liliana Fratini Passi, il Consigliere allo Sport Giorgio Maucci.
E’ morto Gino Mader, il ciclista 26enne caduto al Giro di SvizzeraRoma, 16 giu. (askanews) – Il mondo del ciclismo piange per la morte di Gino Mäder, il 26enne corridore svizzero della Bahrain Victorious caduto ieri lungo la ripida discesa dell’Albulapass del Giro di Svizzera. Il corridore della Bahrain Victorious è uscito di strada mentre stava affrontando una curva a destra scendendo dal passo dell’Albula nell’ultima (e impegnativa) discesa di giornata. Trovato privo di sensi in fondo al dirupo, il 26enne è stato rianimato sul posto dal medico di gara e trasportato d’urgenza in elicottero all’Ospedale cantonale di Coira. Un incidente gravissimo, quello che ha coinvolto il 26enne corridore di Flawil (SG), che era inizialmente passato un po’ sotto traccia. La notizia della caduta, della quale peraltro non esistono immagini televisive, era infatti giunta solo a tappa (ampiamente) conclusa. La polizia cantonale dei Grigioni ha richiesto l’aiuto di eventuali testimoni. “Cerchiamo in particolare persone che abbiano potuto assistere o addirittura filmare il tragico incidente”. Assieme a Mäder era caduto anche l’americano della Ineos Magnus Sheffield, ritirato con un trauma cranico. Mader era salito agli onori della cronaca nell’ultima tappa della Parigi-Nizza del 2021, quando sul traguardo di Valdeblore La Colmiane, Roglic lo aveva superato negli ultimi metri di una lunga fuga. Ma il giovane svizzero, atleta di talento e persona brillante si era rifatto con gli interessi nello stesso anno, vincendo la tappa di San Giacomo al Giro d’Italia e poi quella di Andermatt al Giro di Svizzera. Un incidente che ricorda molto la scomparsa di Casartelli, il ciclista che perse la vita il 18 luglio 1995 quando con il gruppo stava affrontando la discesa dopo la prima delle sei salite di giornata, il Col du Portet d’Aspet. Una caduta collettiva a 80km/h con il campione olimpico che ebbe la peggio, sbattendo la testa contro un paracarro di sasso.
Crowley lascia l’Italrugby dopo il mondialeRoma, 15 giu. (askanews) – La Federazione Italiana Rugby e Kieran Crowley separeranno le proprie strade al termine della Rugby World Cup Francia 2023. L’annuncio della FIR con un comunicato. Dopo cinque anni alla guida della Benetton Treviso, Crowley ha assunto l’incarico di CT degli Azzurri nel settembre 2021 rilevando Franco Smith sulla panchina dell’Italia. Il tecnico neozelandese vanta al momento un bilancio di sei vittorie e tredici sconfitte alla guida della Nazionale e ha guidato l’Italia due delle più celebri vittorie dell’era professionistica, superando il Galles a Cardiff nel Guinness Sei Nazioni 2021 e facendo registrare la prima vittoria di sempre contro l’Australia nell’autunno 2022 a Firenze.
“Oggi che abbiamo deciso di chiudere il rapporto con Crowley dopo il prossimo Mondiale è il momento dei bilanci – le parole del presidente della Federugby Marzio Innocenti – E quello di Kieran con il rugby italiano è molto positivo. Ha cresciuto un gruppo di ragazzi, facendoli diventare uomini e giocatori di alto livello internazionale, e di questo gli saremo eternamente grati. Ma il nostro lavoro insieme non è ancora finito, ci resta una esaltante avventura da vivere in Francia il prossimo settembre e sono certo che Kieran e la sua squadra lasceranno la loro indelebile impronta nella storia del rugby italiano”. Deluso Croley. “”Mi sarebbe piaciuto essere coinvolto con la Nazionale italiana anche per il prossimo ciclo di Rugby World Cup e sono dispiaciuto della scelta della FIR di non estendere il mio contratto. Abbiamo una squadra giovane, che ha maturato una buona esperienza nel corso dell’ultimo anno, con prestazioni che hanno evidenziato miglioramenti in moltissime aree. Abbiamo cambiato il modo di allenarci in palestra e in campo e nel modo in cui approcciamo e giochiamo gli incontri. Abbiamo modificato la mentalità, instillando coraggio e fiducia nei propri mezzi, senza vincoli. Con un Mondiale e altri quattro anni di incontri internazionali, avremo un gruppo con una media di 50-60 caps, una prospettiva emozionante. Purtroppo non sarò parte di questo percorso e adesso la devo pensare a cosa ci aspetta nell’immediato, vale a dire la Rugby World Cup in Francia prima della mia partenza. Sarò impegnato al 100% insieme al nostro staff per preparare nel miglior modo possibile questo gruppo di giocatori. Io e mia moglie Sue ricorderemo sempre le splendide persone che abbiamo incontrato e i momenti passati insieme a loro, le squadre che ho allento, i colleghi con cui ho lavorato, la cultura italiana e ovviamente il cibo e il vino. Ci mancherà tutto questo, ma l’Italia avrà sempre un posto speciale nei nostri cuori” ha detto Kieran Crowley.
Wimbledon, montepremi da record: 44,7 milioni di sterlineRoma, 14 giu. (askanews) – Come annunciato dall’All England Club, l’edizione 2023 dei Championships, il torneo di Wimbledon, avrà un montepremi da record di 44,7 milioni di sterline, con un +11,2% rispetto all’anno scorso e un +17,1% rispetto all’evento pre pandemia nel 2019. Premi più ricchi per tutti, da chi uscirà al primo turno sino al vincitore. Il torneo di Wimbledon sarà dal 3 al 16 luglio. I campioni e i secondi classificati del singolare femminile e maschile riceveranno rispettivamente 2,35 milioni di sterline e 1,17 milioni di sterline, con un premio in denaro per questi due risultati che salirà ai livelli del 2019, ha affermato l’All England Club. I giocatori del tabellone principale che perdono al primo turno riceveranno 55.000 sterline, un aumento del 10% rispetto al 2022. “La nostra ambizione con questa distribuzione è riportare i premi in denaro dei campioni e dei secondi classificati ai livelli del 2019 prima della pandemia, fornendo allo stesso tempo il meritato supporto ai giocatori nei primi turni dell’evento”, ha dichiarato Ian Hewitt, presidente dell’All England Club. MONTEPREMI SINGOLARE MASCHILE E FEMMINILE Vincitore: 2.350.000 sterline Finalista: 1.175.000 sterline Semifinali: 600.000 sterline Quarti di finale: 340.000 sterline 4° turno: 207.000 sterline 3° turno: 131.000 sterline 2° turno: 85.000 sterline 1° turno: 55.000 sterline MONTEPREMI QUALIFICAZIONI (MASCHILE E FEMMINILE) 3° turno: 36.000 sterline 2° turno: 21.750 sterline 1° turno: 12.750 sterline IL TOTALE DEI PREMI Singolare maschile: 16.077.000 sterline Singolare femminile: 16.077.000 sterline Qualificazioni maschili: 2.088.000 sterline Qualificazioni femminili: 2.088.000 sterline Doppio maschile: 2.582.000 sterline Doppio femminile: 2.582.000 sterline Doppio misto: 448.000 sterline Wheelchair event: 738.000 sterline Doppio a inviti: 570.000 sterline
Atletica, Jacobs: “Sono un essere umano, rinascerò ancora”Roma, 14 giu. (askanews) – “È da un po’ di tempo che vorrei scrivervi qualcosa, ma non sono mai riuscito a trovare le parole giuste. Ora però sento forte l’esigenza di raccontarvi come mi sento, è corretto che lo sappiate”. Inizia così un post pubblicato alle ore 13 sulle pagine social di Marcell Jacobs, il campione olimpico dei 100 metri e della staffetta 4×100.
“Ho iniziato la stagione outdoor e purtroppo non è andata come volevo – racconta lo sprinter delle Fiamme Oro – Eppure, nonostante fossi fermo da quasi un mese per il mio problema fisico, nonostante sapessi di non essere in alcun modo pronto per raggiungere i risultati che tutti speravamo, ho scelto di scendere in campo lo stesso, sapendo bene che probabilmente in molti non avrebbero capito che non era il risultato di quella gara l’obiettivo che mi prefiggevo. Era importante che tornassi in pista. È stato emozionante sentire la gioia scoppiarmi nel petto quando sono entrato nello stadio, percepire l’adrenalina nel corpo, sentire il calore del pubblico e vedere gli sguardi degli avversari. Quanto mi mancava! Mi sono sentito bene sui blocchi di partenza e sono partito come non facevo da tempo, ma poi le gambe non hanno sostenuto quello sforzo fino alla fine, mancava l’allenamento necessario e il risultato lo conoscete”. “E immancabili sono arrivate le critiche, gli attacchi, le prese in giro di chi non sa e nemmeno immagina quanto possa essere complicata la vita di un atleta professionista. In un attimo tutti i risultati raggiunti sembrava non valessero più niente – prosegue Jacobs – E mi dispiace molto, perché sarebbe bello se in momenti così complicati potessi essere sostenuto. Ma non voglio lasciarmi condizionare da tutto questo e prendere decisioni che non sono quelle giuste per me”.
“Voglio ricordarvi che sono un essere umano e spingo il mio corpo a dare il 110% continuamente, e sudo, fatico e sputo sangue ogni singolo giorno della mia vita per raggiungere obiettivi davvero sfidanti. Ho tante paure, ma sono consapevole di tutte quelle, tantissime, che ho affrontato e superato. E rinascerò ancora, superando gli ostacoli che la vita mi sta di nuovo mettendo davanti. Ci riuscirò, perché non permetterò mai a niente e nessuno di impedirmi di sognare e di lottare per raggiungere i miei traguardi! Ci vediamo presto e spero di trovarvi ancora una volta al mio fianco”.