Roland Garros, Fognini: “Bello avere un’altra chanche a Parigi”Roma, 29 mag. (askanews) – La vittoria su Felix Auger-Aliassime – la prima su un Top 10 al Roland Garros e la terza in assoluto nella sua carriera a livello major (dopo Wimbledon 2010 su Verdasco e Us Open 2015 su Nadal)- consegna a Fabio Fognini molto più di un secondo turno: “Se sto bene posso ancora dire la mia – ha spiegato nel corso della conferenza stampa – . A 36 anni sono ancora competitivo e questo tipo di partite mi tengono vivo”. Dopo il bel percorso del Foro Italico, con il successo in tre set nel match d’esordio del Roland Garros in Fabio sta crescendo la consapevolezza di poter essere ancora un grande protagonista a questo livello: “Dopo essere stato ai box per un mese aver giocato Roma e aver fatto terzo turno questo è un altro risultato che mi riempie di orgoglio”. Per la recente ‘rinascita’ Fabio ringrazia Barazzutti: “Con Corrado c’è stima reciproca, mi conosce da quando ho 15 anni, sa come pungermi e come motivarmi. E’ sempre stato un punto fermo per tutta la mia carriera. Mi ha rimesso in sesto e tennisticamente sono di nuovo ordinato. Ho lavorato molto sulla parte fisica per tornare a giocare questo tipo di tornei. Il ranking? Non mi preoccupa, sono sceso al numero 130 anche per sfortuna. Adesso non è la mia priorità, oggi da 130 ho dato 3 set a zero ad un Top 10 e questo qualcosa vorrà pur dire”. Negli ultimi mesi lo ha ripetuto spesso, “la mia carriera è agli sgoccioli”, ma adesso Fabio vuole concentrarsi sono sul recupero delle energie in vista del prossimo turno: “Non so quanti Roland Garros giocherò ancora – ha chiosato – potrebbe essere l’ultimo, o forse no. A fine anno tirerò le somme. Al momento dico solo che sono contento di aver giocato bene, di aver battuto Felix e contento di poter giocare un’altra partita nel mio Slam preferito”.
Djokovic al Roland Garros: “Kosovo cuore della Serbia”Roma, 29 mag. (askanews) – “Il Kosovo è il cuore della Serbia. Stop alla violenza!”. Novak Djokovic ha dato il suo appoggio alla popolazione serba nel nord del Kosovo, dove è tornata alta la tensione interetnica con scontri fra truppe della Kfor e dimostranti serbi contrari ai nuovi sindaci di etnia albanese eletti nei quattro maggiori Comuni del nord a maggioranza serba. Djokovic ha scritto questa frase su una telecamera al termine dell’incontro da lui vinto oggi contro l’americano Alexander Kovacevic nel primo turno al Roland Garros.
Ciclismo storico, 2.200 ciclisti per Eroica MontalcinoRoma, 29 mag. (askanews) – Oltre 2.200 ciclisti, provenienti da 39 Paesi al mondo, hanno preso parte all’Eroica Montalcino. La capitale del Brunello ha ospitato, infatti, la settima Eroica dell’evento nato sulla scia del fenomeno L’Eroica di Gaiole in Chianti che va conquistando sempre appassionati da tutto il mondo. Un mix di grande passione popolare, senza limiti di generazione e confini geografici: “Eroica ha tanti meriti, tutti guadagnati sul campo – dichiara Giancarlo Brocci – ideatore de L’Eroica – con certezza assoluta gli eventi Eroica producono sempre più gioia e felicità. Sia in Italia che in giro per il mondo la contaminazione non conosce limiti”. “Tutto è andato a meraviglia – aggiunge Franco Rossi, presidente di Eroica Italia – siamo felicissimi che ci siano sempre più persone che vengono a Eroica Montalcino. Aumentano gli eventi collaterali, crescono l’entusiasmo e l’impegno delle tante realtà sul territorio. Mi corre l’obbligo di ringraziare i tanti volontari, le associazioni che ci hanno aiutato nell’allestimento dei ristori e dei percorsi, le Forze dell’Ordine tutte, le Istituzioni e il territorio tutto. Tutti bravissimi”.
Il percorso più pedalato è stato quello dei 79 chilometri con ben 684 ciclisti, Il percorso di 96 chilometri è stato scelto da 566 ciclisti. Quello più lungo, di ben 153 chilometri, da 472 ciclisti. I due percorsi più corti sono stati scelti da 423 ciclisti (46 chilometri), 69 sono stati i ciclisti che hanno pedalato il percorso di 27 chilometri. Dei 2214 partecipanti gli stranieri sono stati 487 da 39 Paesi, ben 243 le donne sui pedali.
Spalletti: “Sono stanco, resterò fermo un anno”Roma, 29 mag. (askanews) – Il Napoli e Luciano Spalletti divorziano. Dopo Aurelio De Laurentiis che ai microfoni di Fabio Fazio aveva annunciato la decisione del tecnico di prendersi un anno sabatico, è stato l’allenatore toscano a confermare l’addio al Napoli a fine stagione a margine dell’evento ‘Inside the Sport 2023, il calciomercato tra business e passione’ in svolgimento a Coverciano. “A volte per troppo amore ci si lascia. Ora non sono in grado di dare tutto quello che merita Napoli – ha dichiarato l’allenatore -. Ho bisogno di riposarmi. Mi sento stanco. Ho bisogno di staccare un po’. Non allenerò il Napoli o altre squadre. Starò fermo un anno. Quando si ha davanti una città come Napoli, che merita delle cose, bisogna domandarsi se siamo in grado di mettergliele a disposizione. Napoli non merita delle cose normali, merita molto di più. Per cui uno se lo domanda: ci vado o non ci vado a Napoli? I miei figli mi dissero che a Napoli non si può non andare, visto che loro avevano studiato con degli amici napoletani. Napoli ha visto il giocatore più forte del mondo e allenatori fortissimi, specie negli ultimi anni. Sarri è un maestro di calcio, Ancelotti è uno dei numeri uno, Gattuso è un passionale, Benitez è un allenatore internazionale. Per cui quando si va a Napoli si va per vincere. Al primo anno non ci siamo riusciti e siamo stati anche un pochino criticati, allora uno se lo domanda: sono in grado di fare questo? Quest’anno non sono in grado, per cui faccio un passettino indietro”. Dietro alla sua scelte ci sono anche motivazioni familiari. “Una delle questioni è che devo allenare Matilde. Ho una figlia piccola e ci voglio stare un po’ insieme. Poi ho bisogno di riposarmi perché mi sento un po’ stanco e voglio stare un po’ da parte”. Spalletti rivela anche il contenuto della famosa cena con il presidente: “De Laurentiis ha detto giustamente quello che ci siamo detti alla prima cena. Cominciai per primo a parlare perché dissi che io quest’anno sto fermo, non alleno né il Napoli né un’altra squadra. Mi fa piacere che l’abbia detto il presidente, sennò sembrava di tirarla in lungo. Per rispetto alla società, e visto che mi era stato richiesto, era giusto che lo dicesse la società. Se qualcuno vuole venire a infilarsi gli stivali…”.
Roland Garros, Fognini fa l’impresa: eliminato Auger-AliassimeRoma, 29 mag. (askanews) – Con classe, con grinta, con esperienza Fabio Fognini supera l’esordio al Roland Garros. Il 36enne di Arma di Taggia, alla quindicesima presenza consecutiva a Parigi (la sedicesima in totale), batte 64 64 63 il numero 10 del mondo e del seeding Felix Auger-Aliassime. Il canadese è andato incontro ad un Fognini che non si è fatto deconcentrare dalle condizioni fisiche evidentemente non ottimali del suo avversario, autore di una prestazione per larghi tratti di livello ben superiore rispetto alla sua attuale classifica di n.130 ATP.
L’azzurro, superato l’esordio al Roland Garros per la dodicesima volta in carriera, ha trovato anche la prima vittoria contro un top-10 nel torneo al sesto tentativo. Al secondo turno Fognini se la vedrà in un incontro inedito con l’australiano Jason Kubler (n.69 del ranking) che nel proprio match ha superato 16 63 64 36 61 il lucky loser argentino Facundo Diaz Acosta (n.137).
Ufficiale, Pochettino nuovo allenatore del ChelseaRoma, 29 mag. (askanews) – Il Chelsea ha ufficializzato l’arrivo di Mauricio Pochettino sulla panchina dei blues: si tratta del quarto allenatore in meno di un anno dopo Tuchel, Potter e Lampard. Seconda avventura a Londra per l’argentino dopo quella col Tottenham. Per lui un contratto biennale con opzione per il terzo anno. Manca in panchina da quasi un anno, da quando nel luglio 2022 era stato esonerato dal Paris Saint Germain.
“La parte sportiva del club ha condotto un processo diligente e ponderato di cui il Consiglio è orgoglioso – le parole del proprietario del club, Todd Boehly – Siamo lieti che Mauricio si unisca al Chelsea. Mauricio è un allenatore di livello mondiale. Non vediamo l’ora di averlo a bordo”
Il Giro d’Italia a Roglic, premiato da MattarellaRoma, 28 mag. (askanews) – Doveva essere una passerella e lo è stata fino all’ultimo dei 126 km in programma nella ventunesima tappa di questo Giro d’Italia, quella finale. Partenza e arrivo a Roma, una prova divisa in due parti: la prima sul litorale di Ostia, la seconda lungo un circuito all’interno della Capitale con un anello finale percorso per sei volte. Come da pronostico, gruppo compatto all’ultimo giro e grande movimento delle squadre dei velocisti: a 5 chilometri dal traguardo, il tentativo di Maestri e Gee, però sempre tenuti nel mirino dagli inseguitori e ripresi dopo due chilometri per la vittoria di Cavendish. Primoz Roglic, dopo l’impresa di ieri sul Monte Lussari, ha illuminato i sampietrini con la sua maglia rosa ed è stato premiato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
A trionfare in volata su questa ultima tappa è stato Mark Cavendish, il britannico dell’Astana che proprio nei giorni scorsi ha annunciato il ritiro a 38 anni al termine di questa stagione. È un Cavendish da record che firma la sua diciassettesima vittoria in carriera al Giro e strappa a Gino Bartali il recod della più grande distanza tra la prima e l’ultima vittoria: sono passati 15 anni e 15 giorni dal suo primo successo a Catanzaro, sei gironi in più di quanto riusì a fare il leggendario Ginettaccio.
Giro d’Italia, Roglic vince la cronoscalata. Il Giro è suoRoma, 27 mag. (askanews) – Primoz Roglic domina, nella 20a tappa del Giro d’Italia 2023, la cronoscalata da Tarvisio a Monte Lussari ed è a un passo dalla vittoria della corsa rosa. Solo una formalità la passerella finale di domani a Roma. Lo sloveno della Jumbo-Visma trionfa con il tempo di 44’23” strappando il successo sia nella tappa che in classifica generale a Geraint Thomas della Ineos Grenadiers, dopo una grande corsa. Sono dunque 14 i secondi di distacco finali tra Roglic e Thomas nella classifica generale.
Roglic riesce a sopperire anche a un piccolo problema meccanico, che poteva compromettere il suo successo finale, con un capolavoro nelle fasi finali della tappa. Terzo Joao Almeida. Il portoghese della Uae Emirates è transitato sul traguardo con il tempo di 45’05”. Almeida è sul terzo gradino del podio anche in classifica generale, dopo un Giro vissuto comunque da protagonista (maglia Bianca), insieme a Roglic e Thomas. Grandissima prova anche per Damiano Caruso, quarto al traguardo e primo italiano in classifica. Pochi secondi dopo aver attraversato il traguardo, il vincitore e nuova Maglia Rosa Primo Roglic ha detto: “È una sensazione incredibile. Mi è caduta la catena, l’ho rimessa subito a posto. Avrei potuto perdere tutto, ma fa parte delle corse. Il pubblico mi ha dato qualche watt in più e mi sono goduto l’atmosfera e l’energia dell’evento. Manca un giorno alla fine. Il percorso è di domani è tecnico. Non è finita finché non è finita, ma siamo vicini ad un finale meraviglioso”.
Coppa dei Club Padel MSP, sabato finale fase di Roma e provinciaRoma, 26 mag. (askanews) – Erano partite in 168, sono rimaste in due. Saranno Padel Colli Portuensi White ed Eschilo Armonia a giocarsi, sabato 27 maggio, la finale di Roma e provincia dell’ottava edizione della Coppa dei Club, campionato nazionale amatoriale a squadre organizzato da MSP Italia, ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni. A ospitare l’evento – si legge in una nota – sarà il Padelife di via Silicella, il nuovo circolo che ha tra i fondatori l’ex direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni.
“Come Padelife siamo molto felici di ospitare le finali romane della Coppa dei Club MSP, circuito giunto ormai all’ottava edizione e che rappresenta al meglio lo spirito dello sport amatoriale – spiega Baldissoni -. Il nostro intento è quello di promuovere lo sport puntando fortemente sulla sostenibilità e sulla fornitura di servizi Premium, a oggi difficili da trovare nella maggior parte dei centri di padel. Da tutta la famiglia Padelife un sincero in bocca al lupo a tutti i giocatori e le giocatrici della Coppa dei Club MSP affinché riescano a divertirsi sui nostri campi senza mai dimenticare il sano spirito agonistico”. Il 27 maggio, oltre alla finale del tabellone Pro (quello principale) si giocheranno anche quella del tabellone High (intermedio, a contendersi la vittoria saranno Green House e Blu Padel Academy) e Starter (in campo Jolly Padel Luisa Rosati e DLF Civitavecchia). Se per il Padel Colli Portuensi si tratta della seconda finale (il circolo ha già vinto nel 2020), l’Eschilo – ricorda il comunicato – non si era mai spinto a questo punto della competizione. Il Colli Portuensi ha eliminato 3-1 il Forte Padel Gang; con lo stesso risultato, invece, l’Eschilo Armonia ha superato il Fight Padel Club, circolo di un altro ex romanista come Vincent Candela. Le finaliste del tabellone Pro accedono di diritto alla finale nazionale in programma al Ternana Padel dal 7 al 9 luglio. Con loro, anche il Mas Padel, che lo scorso anno si laureò campione nazionale nelle finali giocate al Padelmania di Pescara.
“Con la Coppa dei Club, Roma si conferma capitale italiana, e non solo, del padel – ha spiegato l’assessore allo Sport, al Turismo e ai Grandi eventi di Roma Capitale, Alessandro Onorato -. Il padel è un movimento in continua crescita nella nostra città, sia nel numero dei praticanti sia sotto il profilo dell’indotto economico. La partecipazione in questa edizione di 168 squadre è un record destinato a crescere ancora, perché è una disciplina alla portata di tutti: amatori e professionisti, ad alto tasso di spettacolarità e di divertimento. In bocca al lupo alle giocatrici e ai giocatori che si contenderanno il titolo e difenderanno i colori di Roma alle finali nazionali”. “Anche quest’anno siamo arrivati all’epilogo della fase di Roma e provincia della Coppa dei Club – le parole di Claudio Briganti, responsabile nazionale MSP Italia -. Un torneo che ha avuto come sempre grande successo e che ci auguriamo possa aver soddisfatto le esigenze di tutti i circoli che vi hanno partecipato. In bocca al lupo alle due finaliste che, a prescindere da come andrà il match del 27 maggio, aspettiamo a Terni a giocarsi il titolo nazionale”.
Ciclismo, ecco la bici del futuro: è X23 Swanigami, sarà ai MondialiRoma, 26 mag. (askanews) – Presentata in anteprima mondiale, a Smart Production Solutions Italia, X23 Swanigami, la bici che cambia le regole del gioco per offrire un mezzo di eccellenza sfruttando software adattivi e tecnologie additive. Sarà in gara ai Mondiali su Pista UCI di Glasgow (3-9 agosto) per poter essere poi usata alle Olimpiadi di Parigi 2024. Una bici dirompente che nasce da evoluzioni non lineari e rimette l’atleta al centro per ottimizzare la sua performance.
L’intuizione di Romolo Stanco – da anni uno dei leader nella progettazione di bici e componenti con alto contenuto di performance – ha portato lontano: combinare ricerca, design, materiali innovativi, aerodinamica e tecnologie di produzione additiva per offrire prestazioni senza pari. Un approccio tipico del motorsport, settore in cui Stanco ha lavorato, e nuovissimo per il ciclismo, che permette, con Bianca Advanced Innovation e TOOT Engineering, di mettere l’atleta al centro e lavorare all’ottimizzazione massima della sua performance. Un approccio trasformativo che cambia le regole del gioco con una evoluzione non lineare, tanto da essere scelto come esempio emblematico da ITIR – Institute for Transformative Innovation Research.
La ricerca dell’equilibrio ottimale tra la zona di comfort e l’aerodinamica dell’atleta sono la priorità assoluta attorno a cui Romolo Stanco ha iniziato a lavorare a X23 SWANIGAMI insieme a COMPMECH e 3DPROTOLAB dell’Università di Pavia, con l’obiettivo di portare il ciclismo su pista a un livello superiore. Grazie al design adattivo e ai sistemi “digital twins” di simulazione bicicletta/ciclista con scansioni 3D e modellazioni comparate a simulazioni in galleria del vento (virtuale e fisica) è stato possibile controllare il sistema complesso e dinamico del corpo dell’atleta sul mezzo già all’inizio della fase progettuale concependo il custom come nuovo standard. In meno di 24 ore è possibile creare prototipi in scala 1:1 utilizzando le tecnologie di stampa 3D HP Multi Jet Fusion e consentendo a ciascun atleta di vedere, “sentire” e ottimizzare ogni aspetto del “marginal gain”. Sensazioni di oggetti reali, testati su simulatori o in galleria hanno permesso agli atleti tester di fornire agli ingegneri e al team di progettazione di Toot Racing le loro sensazioni per migliorare le prestazioni e il feeling con il mezzo.
Scansioni, simulazioni e modellazione 3D, realizzazione di prototipi, test in pista e in galleria insieme a tempistiche ridotte permettono di ottimizzare la posizione dell’atleta al fine di sviluppare una geometria del telaio dirompente per la massima efficienza e velocità. Il risultato è un telaio che non solo è incredibilmente elegante e efficiente, ma offre anche un’eccellente handling, rigidezza, comfort e reattività. Il telaio X23 SWANIGAMI è conforme alle nuove regole UCI e sarà registrato all’UCI per partecipare con la nazionale Argentina al Campionato del Mondo a Glasgow, nel Regno Unito, il prossimo agosto e per ottenere la registrazione per le Olimpiadi di Parigi 2024.
X2_ concept track bike e le diverse “release” di cui X23 SWANIGAMI rappresenta la prima tappa, hanno anche l’ambizione di essere un progetto accessibile e sostenibile, attraverso l’utilizzo di materiali e tecniche ad alto livello di sostenibilità ambientale e riciclo. Romolo Stanco, già fondatore di T°RED bikes e direttore di BIANCA Advanced Innovations è considerato da anni uno dei leader nella progettazione di bici e materiali con alto contenuto di performance: due volte vincitore del “Best Track Bike Award” al NAHBS negli USA vanta un’esperienza pluriennale e multidisciplinare tra motorsport, ricerca applicata, laboratori e progettazione in diversi campi. Considerato dalla stampa “l’Adrian Newey delle biciclette” è il responsabile di TOOT Racing, capofila del progetto “Road to Olympics” di cui è CTO con la direzione del 3D modeling lab dell’atleta professionista argentino e tester del Factory Development Team Facundo Lezica, la direzione del comparto engineering e 3D del prof. Gianluca Alaimo, la supervisione ingegneristica del prof. Ferdinando Auricchio e il management del CEO di T°RED BIKES Erica Marson. Sinergie tecniche e di competenze con realtà come HP ITALY 3D Printing, ApWorks e Litem hanno permesso uno sviluppo in chiave “disruptive” unico nel settore del ciclismo di performance.