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L’ultimo saluto a Julia Ituma

L’ultimo saluto a Julia ItumaRoma, 18 apr. (askanews) – “Non vergognatevi di avere paura del buio. Le paure vanno dette per poterle cacciare via. Le paure sono nelle tenebre ma quando sono messe nella luce scoppia la verità”. Sono le parole di don Ivan Bellini, parroco in San Filippo Neri, che cita Papa Francesco per dare l’ultimo saluto a Julia Ituma nel giorno del suo funerale. Don Bellini ricorda le parole del Papa che in piazza San Pietro a Roma, per l’incontro tra il Papa e gli adolescenti, “parlò in questo modo, riferendosi alla pandemia che ci stavamo lasciando alle spalle. Disse che la vita a volte ci fa sentire soli e toccare con mano la fragilità. Ma noi meritiamo di essere amati per come siamo, prima di ogni merito”. In tanti ai funerali della pallavolista 18enne della Igor Gorgonzola Novara morta nella notte tra il 12 e il 13 aprile precipitando dal sesto piano di un hotel a Istanbul, in Turchia, dove si trovava con la squadra dopo aver giocato in Champions League. Tra i presenti il ministro dello Sport, Andrea Abodi, il presidente della Lega Volley femminile, Mauro Fabris, e Francesca Piccinini, ex campionessa azzura e ora dirigente dell’UYBA. Con i pullman della squadra anche le giocatrici della Igor Novara, con tutto lo staff tecnico. Con loro suor Giovanna Saporiti, la presidente della società ed Enrico Marchioni, il direttore generale che fino all’ultimo era rimasto in Turchia ad attendere l’esito dell’autopsia. A Milano giunte anche delegazioni di altri club, tra cui Vero Volley (per cui gioca la sorella Vanessa, nella società satellite del Viscontini), Billa Volley e Chieri, Club Italia, altro team in cui ha militato Ituma.

Don Ivan Bellini ha anche ricordato un proverbio africano: “Per generare la vita bastano i genitori, ma per educare un bambino occorre un villaggio intero. La storia di Julia è stata per noi una buona notizia, la dimostrazione che i nostri ‘villaggi’ possono essere luoghi di integrazione e di educazione. Anche dopo il suo salto di qualità nelle grandi squadre l’abbiamo seguita e abbiamo tifato per lei, ed è diventata motivo di rinnovato entusiasmo nella nostra piccola realtà sportiva”. Infine ha aggiunto: “Vogliamo rivendicare anche il diritto di essere fragili, di sbagliare qualche volta. Julia, figlia nostra, grazie per ciò che sei stata per tutti noi. Continua a camminare con noi”. Rose bianche su una bara di legno chiaro, la salma di Julia è arrivata alla parrocchia 15 minuti prima dell’inizio della celebrazione. Tanta compostezza, un applauso, palloncini colorati, blu e giallo come i colori della parrocchia, e tante corone di fiori sul sagrato. Nelle prime file mamma Elizabeth, la sorella Vanessa e il fratellino Daniel. Presente anche la zia Ethel, che aveva accompagnato la mamma di Julia a Istanbul per il riconoscimento. Nel corso della cerimonia è stato letto un messaggio dell’arcivescovo da Milano, Mario Delpini, che ha parlato di “enigma incomprensibile della morte” davanti al quale tutti stanno vivendo “un momento di strazio”. “Si affollano tante domande – prosegue Delpini -. Perché la vita non ha mantenuto la sua promessa di felicità. Preghiamo per Julia: ne venga la consolazione per la famiglia trafitta da un dolore troppo grande”. L’unico intervento durante il funerale concordato con la madre Elizabeth è quello di un amico di famiglia. “Julia ha affascinato il mondo a cui appartengo, quello della ricerca, dell’Università e della medicina. Julia era una giovane donna studiosa e con un’intelligenza spiccata, curiosa di imparare e apprendere nel campo della nutrizione. Aveva delle caratteristiche molto rare, quelle del ricercatore curioso che non si sente mai soddisfatto. Una ricercatrice vera, un genio. Penso a tutti i progetti che si facevano con Julia dopo la maturità per prepararsi all ingresso all’Università, il grande vero progetto di Julia oltre allo sport. Quando uno ha tante dualità in diversi campi, allora è un genio”. Poi l’appello ai giovani e alle istituzioni: “Prego tutti voi giovani di coltivare la cultura, lo studio, queste sono le cose che vi danno la vera libertà di potervi esprimere. La costruzione di un progetto è la costruzione di una persona. Noi adulti dobbiamo aumentare i nostri recettori per intercettare, capire e voi giovani dovete cercare di allungare questa mano. Ma soprattutto vi prego di parlare al cuore. Bisogna permettere a queste persone, agli atleti di continuare a studiare, dobbiamo agevolarli al di là dei risultati sportivi. Perché studiare è difficile, si fa fatica e le soddisfazioni a volte ci mettono anni ad arrivare, ma quando arrivano ti rendono libero e questo Julia l’ha sempre sentito e aveva voglia di raggiungere questi desideri. Julia, genio. Julia, simply the best”.

Tennis, direttore torneo Montecarlo: 140mila presenze, battuto record

Tennis, direttore torneo Montecarlo: 140mila presenze, battuto recordRoma, 16 apr. (askanews) – Si chiude il torneo di tennis di Montecarlo con presenze da record. Soddisfazione da parte di David Massey, direttore del torneo che ha visto trionfare questo pomeriggio in finale il russo Andrey Rublev.

“E’ stata un’edizione da record – ha detto nella conferenza stampa conclusiva della settimana monegasca – abbiamo avuto più di 140mila persone, sorpassando per la prima volta nella storia del torneo questa quota. Siamo davvero soddisfatti”. Il direttore del torneo ha dato dunque appuntamento al prossimo anno: “Le date saranno dal 6 al 14 aprile 2024”, ha annunciato.

(Foto di Brigitte Grassotti)

Lazio: per Ciro Immobile trauma alla colonna vertebrale e frattura alla costola destra

Lazio: per Ciro Immobile trauma alla colonna vertebrale e frattura alla costola destraRoma, 16 apr. (askanews) – Lo staff medico della S.S. Lazio comunica che oggi, a seguito di un incidente stradale, il calciatore Ciro Immobile ha riportato un trauma distorsivo della colonna vertebrale e la frattura composta dell’ XI costola destra. Le condizioni sono al momento buone. Il calciatore rimane in osservazione presso il reparto di medicina di urgenza diretto dal professor Francesco Franceschi del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS in Roma.

Questa mattina l’attaccante della Lazio era stato coinvolto in un incidente stradale a Roma. Il suo suv ha impattato con il tram numero 19, che stava attraversando Ponte Matteotti (che collega il quartiere Flaminio a quello di Prati, nelle vicinanze dello stadio Olimpico). La parte anteriore della vettura, sulla quale viaggiavano anche le due figlie Michela e Giorgia, è andata distritta. Nell’incidente sono state coinvolte anche altre vetture: sarebbero sette le persone trasportate all’ospedale con l’ambulanza. L’impatto è avvenuto a una velocità sostenuta, con il mezzo pubblico che è infatti deragliato dai binari. “Il tram è passato con il rosso. Io per fortuna sto bene, mi fa solo un po male il braccio”, ha detto il capitano della Lazio, come riporta Sky. Immobile è stato portato al Policlinico Gemelli per accertamenti di routine insieme alle due figlie.

L’ultimo messaggio della pallavolista Julia Ituma sulla chat della squadra: “Arrivederci”

L’ultimo messaggio della pallavolista Julia Ituma sulla chat della squadra: “Arrivederci”Roma, 14 apr. (askanews) – “Arrivederci” è l’ultimo messaggio sulla chat della squadra lasciato da Julia Ituma, la pallavolista della Igor Novara e della nazionale, morta dopo una caduta dal sesto piano di un hotel a Istanbul. Lo riportano i media turchi. La formazione novarese si trovava a Istanbul per disputare la semifinale di ritorno della Champions League, persa sul campo per 3-0 contro l’Eczacibasi. Oggi sarà eseguita probabilmente l’autopsia sul corpo della giovane. La polizia di Istanbul ha posto sotto sequestro il telefono cellulare dell’atleta. Ne esaminerà il contenuto per cercare di comprendere cosa sia accaduto prima della tragedia. Secondo quanto riporta il quotidiano turco Hurriyet, Julia Ituma avrebbe scritto “arrivederci” nel gruppo WhatsApp della squadra prima di finire giù dal sesto piano della sua stanza nell’hotel di Istanbul.

La polizia intanto ha esaminato il filmato della telecamera che mostra la facciata dell’hotel e ha confermato che Ituma è morta dopo essere caduta dalla finestra alle 4.31 ora italiana, colpendo le tende da sole. In un altro filmato della telecamera che mostra l’interno dell’albergo, si nota Ituma lasciare la sua stanza alle 21.49 ora italiana per parlare al telefono e poi si siede per terra, nel corridoio, davanti alla sua stanza per un’ora prima di rientrare. Lucia Varela Gomez, sua compagna di squadra e coinquilina spagnola ha detto alla polizia di aver parlato l’ultima volta con Ituma mezzora dopo la mezzanotte e di essersi poi addormentata. E’ stata svegliata dalla polizia e dal personale dell’hotel quando sono entrati la mattina nella stanza, dopo la scoperta del corpo della giovane. Nella città turca sono arrivate la mamma di Julia, Elizabeth e la zia Helen, che, come confermano fonti della società sportiva novarese, sono assistite, oltre che dal personale del consolato e dell’ambasciata italiana, dal direttore sportivo della Igor, Enrico Marchioni, e dal medico del club, Federica Malgrati, rimasti in Turchia.

Impresa Musetti a Montecarlo batte Djokovic e trova Sinner

Impresa Musetti a Montecarlo batte Djokovic e trova SinnerRoma, 13 apr. (askanews) – Lorenzo Musetti dopo quasi tre ore di partita, più una sospensione per pioggia, batte 46 75 64 Novak Djokovic e raggiunge i quarti al Masters 1000 di Monte-Carlo. Commosso Tartarini. Musetti diventa il quarto azzurro a battere il serbo, il nono a vincere contro un n°1 del mondo. Sonego aveva battuto tre anni fa a Vienna il numero uno del mondo.

E ai critici, a tutti quelli che si erano detti convinti dell’opportunità di aggiungere un super-coach come Darren Cahill entrato nello staff di Jannik Sinner, ha voluto rispondere alla sua maniera sull’obiettivo della telecamera. “Supercoach?” ha scritto. Di sicuro avremo un italiano in semifinale a Monte-Carlo, perché Musetti affronterà nei quarti Jannik Sinner. (Foto di Brigitte Grassotti)

Sinner: “Match difficile, ma sono riuscito a trovare delle soluzioni”

Sinner: “Match difficile, ma sono riuscito a trovare delle soluzioni”Roma, 13 apr. (askanews) – “Non è mai bello trovarsi a un punto della sconfitta. Non sei messo bene quando arrivi lì. A prescindere dal match-point la partita era difficile, ma sono riuscito a trovare delle soluzioni ai problemi che mi ha posto il mio avversario. Ne abbiamo parlato nello spogliatoio con Hubert, nel match-point ho mosso prima io il gioco, ma poteva finire in ogni modo. Sul mio set-point ho indovinato il fatto di andare sul diritto”. Lo ha detto Jannik Sinner commentando il successo sull’avversario amico, il polacco Hubert Hurkacz battuto in rimonta: “I campi? Sono abbastanza veloci, come testimoniano anche gli altri risultati, per esempio con Struff che batte Ruud. Ci si deve adattare, devi prendere le chance che uno ti dà”. “Quando lui serve bene non c’è molto da fare, provi a giocarti la tua chance sperando magari che metta una seconda o che faccia un errore. Fino al set e break sotto non ho avuto occasioni importanti. Ma oggi in generale ho risposto bene sulla seconda: la tattica era di stare vicino al campo perché temevo facesse serve&volley. Dal secondo set in poi le chance che ho avuto le ho prese. E nel terzo ho capito che già all’inizio il momento era importante, il break iniziale mi ha avviato verso la vittoria”. Per Sinner, ora, il vincente della sfida tra Djokovic e Musetti. “Non voglio parlare troppo di Novak, per rispetto di Musetti. Ma di sicuro oggi ci conosciamo meglio di prima, sia dentro sia fuori dal campo. Parliamo soprattutto di tennis, ma anche di altro, per esempio di Milan e di basket. Inutile dire che è uno dei più grandi della storia. Nel caso sarebbe un match durissimo, come sempre contro di lui”. Su quella dichiarazione di Nole, che vedeva in lui uno dei prossimi Big 3, Jannik frena. “I prossimi big 3? Non so se saremo io, Alcaraz e Rune, perché in realtà ci sono tanti altri giocatori che possono inserirsi per il vertice, come per esempio Lorenzo Musetti. Oppure qualcuno della generazione prima della nostra, dunque Medvedev, Zverev o altri della loro età. Non guardo troppo al futuro, non mi piace fare previsioni. L’importante è continuare a lavorare duramente per cercare di arrivare ai risultati che contano”. (foto brigitte grassotti)

Montecarlo, Berrettini si è ritirato per un infortunio muscolare: “Sono molto triste”

Montecarlo, Berrettini si è ritirato per un infortunio muscolare: “Sono molto triste”Roma, 13 apr. (askanews) – Matteo Berrettini ha annunciato il ritiro dall’ATP Montecarlo. Il tennista romano avrebbe dovuto sfidare il danese Rune agli ottavi di finale che così passa senza giocare ai quarti di finale. Un brutto infortunio muscolare agli addominali per il tennista romano che in mattinata ha effettuato una risonanza magnetica che ha evidenziato uno strappo di grado 2 nel muscolo obliquo interno. Infortunio avvenuto durante la partita di ieri contro l’argentino Francisco Cerundolo.

“Non so da dove cominciare – scrive Berrettini su Instagram – stavo finalmente trovando il mio livello e tornando dove volevo essere… questo è difficile. Sono molto triste nell’annunciare che non potrò giocare la mia partita oggi a Montecarlo. Ho sentito un po’ di dolore agli obliqui durante la partita di ieri. Il dolore è peggiorato significativamente durante la notte. Dopo aver consultato il mio team medico, questa mattina abbiamo deciso di sottoporci a una risonanza magnetica. Ho uno strappo di grado 2 nel mio muscolo obliquo interno. Non posso ringraziarvi abbastanza per il supporto. Significa così tanto ed è ciò che mi fa superare questi momenti difficili”.

Montecarlo, battuto Hurkacz: Sinner ai quarti di finale

Montecarlo, battuto Hurkacz: Sinner ai quarti di finaleRoma, 13 apr. (askanews) – A un punto dalla sconfitta Jannik Sinner ribalta la scena, salva un match point, rimonta e batte l’amico Hubert Hurkacz, numero 13 del mondo, che chiude con due doppi falli di fila e ancora insegue la prima vittoria in carriera contro un Top 10 sulla terra rossa.

Sotto 3-6, 5-6, a un punto dalla sconfitta, gioca lo scambio più bello della partita. Sorprende Hurkacz con un paio di rovesci tagliati che destabilizzano l’amico rivale. Salva il match-point e parte all’attacco.Vince il secondo set, inizia il terzo con un break di vantaggio. A Monte-Carlo da numero 8 (suo best ranking), si impone 36 76(6) 61 e raggiunge i quarti per la settima volta in un Masters 1000, la terza su tre giocati quest’anno. Lo attende Novak Djokovic o Lorenzo Musetti. La continuità si conferma la chiave della sua consacrazione. Nel 2023 ha giocato almeno i quarti in sei tornei su sette, fa eccezione solo l’Australian Open in cui si è fermato agli ottavi dopo cinque set contro Stefanos Tsitsipas. E ha vinto 19 partite su 21 contro avversari fuori dalla Top 10.

Montecarlo, Berrettini si ritira: infortunio muscolare

Montecarlo, Berrettini si ritira: infortunio muscolareRoma, 13 apr. (askanews) – Matteo Berrettini ha annunciato il ritiro dall’ATP Montecarlo. Il tennista romano avrebbe dovuto sfidare il danese Rune agli ottavi di finale che così passa senza giocare ai quarti di finale. Un brutto infortunio muscolare agli addominali per il tennista romano che in mattinata ha effettuato una risonanza magnetica che ha evidenziato uno strappo di grado 2 nel muscolo obliquo interno. Infortunio avvenuto durante la partita di ieri contro l’argentino Francisco Cerundolo.

“Non so da dove cominciare – scrive Berrettini su Instagram – stavo finalmente trovando il mio livello e tornando dove volevo essere… questo è difficile. Sono molto triste nell’annunciare che non potrò giocare la mia partita oggi a Montecarlo. Ho sentito un po’ di dolore agli obliqui durante la partita di ieri. Il dolore è peggiorato significativamente durante la notte. Dopo aver consultato il mio team medico, questa mattina abbiamo deciso di sottoporci a una risonanza magnetica. Ho uno strappo di grado 2 nel mio muscolo obliquo interno. Non posso ringraziarvi abbastanza per il supporto. Significa così tanto ed è ciò che mi fa superare questi momenti difficili”.

Dramma nella pallavolo, trovata morta la 18enne Julia Ituma

Dramma nella pallavolo, trovata morta la 18enne Julia ItumaRoma, 13 apr. (askanews) – Dramma nella pallavolo: Julia Ituma, 18enne opposto della formazione piemontese della Igor Novara è stata trovata morta. L’atleta sarebbe precipitata da una finestra dell’hotel a Istanbul, dove soggiornava con la squadra, in trasferta per il ritorno dei quarti di Champions League contro l’Eczacibasi. Ancora da chiarire la dinamica della tragedia.

Ituma era alla prima stagione con la squadra novarese dopo essere uscita dal Club Italia ed er uno dei prospetti più interessanti del volley nazionale. Nata a Milano da genitori nigeriani, alta 192 cm, fisico potente, era considerata uno degli opposti del futuro. Con le giovanili ha vinto l’Eyof e l’Europeo Under 19 femminile.