Calcio, un iraniano per la Roma: arriva Sardar AzmounRoma, 24 ago. (askanews) – Un nome a sorpresa per l’attacco della Roma. Viste le difficoltà nella trattativa con l’Atalanta per Duvan Zapata, i giallorossi hanno virato su Sardar Azmoun – iraniano classe 1995 – e sono vicini a chiudere la trattativa con il Bayer Leverkusen. Tiago Pinto regala così a José Mourinho un suo vecchio pallino. Lo avrebbe voluto alla Roma già nel 2021. Affare sfumato per la richiesta di 25 milioni da parte dello Zenit, che poi – a gennaio 2022 – accettò i 18 milioni messi sul piatto dal Bayer Leverkusen. I giallorossi hanno virato sull’iraniano dopo che l’Atalanta ha bloccato la cessione di Zapata.
Al Qatar Sports Investments il World Padel Tour: un solo torneo dal ’24Milano, 24 ago. (askanews) – Il Qatar Sports Investments (Qsi) ha acquistato il World Padel Tour (Wpt) da Damm, società proprietaria di Setpoint Events che organizza il torneo. L’annuncio in una nota con la Federazione Internazionale di Padel (FIP) e la Professional Padel Association, fondatrice del torneo Premier Padel che competeva con il Wpt dal 2022.
In seguito a questo accordo, Premier Padel e Wpt dal 2024 saranno unificati in un unico tour mondiale di padel professionistico, chiamato Premier Padel, governato dalla Federazione Internazionale di Padel. L’accordo prevede anche la risoluzione delle controversie in sospeso tra le parti, comprese quelle che riguardano QSI, la FIP e i giocatori professionisti di padel che hanno gareggiato in entrambi i tour. Il closing è soggetto alle consuete approvazioni normative.
Nasser Al-Khelaifi, presidente di Qatar Sports Investments e Premier Padel, ha definito “storico” l’accordo. “I due principali tour professionistici di padel vengono unificati in un unico tour globale di Premier Padel sotto la governance della Federazione Internazionale di Padel a partire dal prossimo anno. Essendo lo sport in più rapida crescita a livello globale, Qsi – ha detto – è orgogliosa di essere al centro dello sviluppo del padel a livello professionale in tutto il mondo, mettendo sempre i giocatori al centro della nostra missione di far crescere questo sport ovunque. Siamo molto entusiasti di questo prossimo capitolo”. Luigi Carraro, presidente dell’International Padel Federation, ha voluto ringraziare “Damm per aver contribuito in modo significativo allo sport del padel attraverso il World Padel Tour sin dalla sua nascita nel 2013. Ora attendiamo con impazienza la prossima fantastica fase di sviluppo e crescita del padel professionistico sotto Premier Padel, di cui beneficerà l’intera comunità del padel, comprese le federazioni nazionali e – cosa più importante – i giocatori e le nuove generazioni”.
Europei pallavolo, Italia-Croazia 3-0, ora la Spagna negli ottaviRoma, 23 ago. (askanews) – Percorso netto della Nazionale italiana di pallavolo femminile che dopo Romania, Svizzera, Bulgaria e Bosnia, batte 3-0 anche la Croazia con i parziali di 25-23, 25-19, 25-17 e ora attende la Spagna negli ottavi di finale del Campionato Europeo femminile. Le iberiche hanno conquistato contro l’Estonia i due set che mancavano per blindare il quarto posto nella Pool D in corso di svolgimento a Tallinn (Estonia) dietro a Olanda, Francia e Slovacchia. Ottavi di finale a Firenze sabato e domenica. Primi match definiti: Italia-Spagna, Bulgaria-Slovacchia, Francia-Romania, Olanda-Svizzera.
Mazzanti ha schierato un sestetto all’insegna del turnover: Bosio-Nwakalorin diagonale palleggiatore-opposto, Squarcini e Lubian le centrali, Omoruyi e Degradi in banda, Fersino il libero. Partono fuori le big, comprese Egonu e Antropova. Primo set veramente lottato in questo europeo per l’Italvolley che vince 25-23 dopo aver sofferto tantissimo in ricezione e al servizio. Decisivo l’ingresso della diagonale Orro-Egonu. Nel secondo set altra partenza a rallentatore dell’Italia che fatica ancora al servizio e in ricezione tenendo il parziale in equilibrio fino 18-17. Ancora una volta è l’ingresso della diagonale Orro-Egonu decisiva per l’accelerata finale. Bene in attacco Omoruyi. Terzo set senza storie chiuso da un diagonale della Egradi dopo l’ace dell’Egonu con le azzurre che ora pensano agli ottavi e alla Spagna.
Sofia Raffaeli argento ai mondiali di ginnastica ritmicaRoma, 23 ago. (askanews) – Si apre con la medaglia d’argento il Mondiale di ginnastica ritmica di Sofia Raffaeli.
Nella prima finale delle discipline individuali, la 19enne di Chiaravalle ha chiuso al secondo posto nel cerchio dietro alla tedesca Daja Varfolomeev: 35.250 il punteggio dell’azzurra contro il 35.750 della vincitrice dell’oro. Terzo posto e bronzo per l’ungherese Fanni Pigniczki che ha invece totalizzato 34.050. Nelle qualificazioni, Raffaeli aveva ottenuto il terzo punteggio. Raffaeli sarà in finale anche nella palla.
Mondiali atletica, Molinarolo nona in finale nell’astaRoma, 23 ago. (askanews) – Serata all’insegna del giro di pista ai mondiali di atletica a Budapest, in Ungheria. Nei 400hs Oro per il grande favorito Warholm: il norvegese chiude in 46.89 e si prende il titolo mondiale. Argento per l’australiano McMaster, bronzo per lo statunitense Benjamin. Nei 400 donne Paulino (Rep. Domenicana) vince l’oro nei 400 metri, argento per la polacca Kaczmarek, bronzo per la Williams (Barbados).
Nella prima volta in finale ai Mondiali per un’astista italiana, non demerita Elisa Molinarolo che è nona con 4,50. La veneta supera con sicurezza le prime due quote, valicando senza errori quella di ingresso a 4,30. Progressione selettiva e arrivano poi tre ‘X’ a 4,65, stessa misura del personale ottenuto lunedì in qualificazione, ma l’azzurra esce a testa alta dalla pedana di Budapest. Scelgono di dividersi la medaglia d’oro la statunitense Moon e l’australiana Kennedy: niente spareggio, entrambe sono prime a 4.90. Josh Kerr vince l’oro nei 1500 metri uomini. Podio completato dai norvegesi Ingebristen e Nordas “Durante la presentazione – le parole della Molinarolo – mi è venuto un flash di quando mia sorella nel 2017 mi ha regalato il biglietto per andare a vedere la finale dell’asta femminile ai Mondiali di Londra. Quando mi sono ritrovata davanti alla telecamera nella presentazione, ho realizzato che il sogno del 2017 era tutto vero e lì ho avuto un attimo di panico. Sono quindi ulteriormente contenta per essere riuscita in pedana a non perdere la concentrazione e a rimanere lì. Direi che è stata anche una bella prova mental”, racconta la 29enne azzurra ai microfoni della Rai.
Sulla sua scelta di lasciare la ginnastica artistica all’età di 17 anni: “Sicuramente la ginnastica è la base del salto con l’asta. Una ginnasta che arriva a questo sport ha difficoltà nella corsa, perché è un modo completamente diverso di correre, poi però nella fase aerea è avvantaggiata. La ginnastica mi ha dato tanto, ma il salto con l’asta mi sta dando ben di più. Il primo amore non si scorda mai, ma il salto con l’asta sta prendendo un bel pezzo di cuore”. 5000 – Nadia Battocletti (foto colombo/fidal) vola in finale nei 5000 metri e fa tremare il suo record italiano. È settima in batteria con 14:41.78, vicinissima al primato di 14:41.30. La stella azzurra del mezzofondo, già settima ai Giochi di Tokyo, corre sempre nelle prime otto posizioni che premiano con il passaggio del turno. A metà gara è settima, a ritmo di record, nel gruppo tirato dalla fuoriclasse olandese Sifan Hassan che vince in 14:32.29, crono decisamente veloce per una batteria. Poi la trentina diventa ottava, perdendo qualche metro, ma riesce a ricucire lo strappo aumentando il vantaggio sul nono posto.
“L’esperienza delle Olimpiadi – racconta Nadia Battocletti – mi ha aiutato a formarmi, mi ha buttato in un mondo che voglio comprendere sempre di più: adesso che ci sono un po’ dentro ci voglio davvero stare. Il record italiano l’ho ‘visto’, negli ultimi cinquanta metri potevo aumentare, però ho avuto troppo poco tempo per pensare: non sapevo se andare al massimo, con il rischio che l’avrei pagata in finale, oppure evitare. Il mio obiettivo a questo punto è di farlo in finale. Mi sono tenuta qualche energia ma ho speso comunque molto. La mia ‘curva’ di tifosi, anche stavolta con le maglie personalizzate, non mi lascia mai sola ed è a loro che va il primo pensiero”. Out invece Ludovica Cavalli, all’indomani della finale dei 1500 dove è stata undicesima migliorandosi ancora una volta e con lo standard olimpico. Quando mancano tre giri al termine, la genovese inizia a staccarsi dal gruppo per chiudere al diciassettesimo posto in 15:32.95 pagando in parte anche le fatiche dei tre turni sull’altra distanza. MARTELLO – Un lancio e via, per andare in finale nel martello. Obiettivo centrato con il minimo sforzo da Sara Fantini che con 73,28 riesce subito a incrementare il primato stagionale, anche se di appena due centimetri, oltre che a superare il limite richiesto di 73 metri esatti. Per l’emiliana, quarta nella scorsa edizione mondiale di Eugene e poi bronzo agli Europei di Monaco, appuntamento alle ore 20.26 di giovedì sera.
TRIPLO – Sorridono le azzurre del triplo. È una bella serata per Ottavia Cestonaro e Dariya Derkach che emergono dalla qualificazione con il biglietto in tasca per la finale di venerdì sera (ore 19.36) a conferma della loro competitività ai massimi livelli, anche mondiali. La vicentina Cestonaro arriva a un soffio dal personale atterrando a 14,20 (+0.3) nel secondo turno. Primato stagionale all’aperto con il secondo tentativo anche della campana Derkach che salta 14,15 (+1.0) dopo un nullo e prima di un 13,95 (+0.1).
Gravina: da Mancini parole sconfortanti e offensive verso di meRoma, 23 ago. (askanews) – “Non voglio alimentare ulteriori polemiche. Ma sono state dichiarazioni sconfortanti, inappropriate e offensive nei miei confronti. Fra noi c’era amicizia e professionalità. Non ho mai invaso il campo,mai suggerito un giocatore, mai ho chiesto la formazione.Non meritavo parole così. Adesso posso dirlo con sincerità: sono amareggiato. Ci sono rimasto male”. Lo dice il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina al Corriere della Sera, rompendo il silenzio sul bruso addio alla panchina della Nazionale di calcio da parte di Roberto Mancini.
“Non rinnego – afferma Gravina- il rapporto di amicizia con Roberto, che ha sempre dimostrato stile. Spero riveda la sua posizione. Anzi, vado oltre e vi dico: chiamatelo perché non posso credere che si sia espresso così. Non ho mai invaso il campo. Non porto rancore, ma i tempi di questo divorzio mi lasciano perplesso.Ho sentito parlare di dimissioni per la prima volta dalla moglie, Silvia Fortini, che è il suo avvocato, il giorno prima che arrivasse negli uffici della Federcalcio una pec formale. Considerati i rapporti personali avrei apprezzato di più se Mancini mi avesse espresso la sua volontà guardandomi negli occhi”.
Mondiali atletica, Tamberi: “Pazzesco, non riesco a pensarlo”Roma, 22 ago. (askanews) – “Pazzesco e non riesco neanche a sentirmelo dire che sono campione del mondo!” parola di Gianmarco Tamberi (Foto Colombo/Fidal) subito dopo aver vinto il titolo mondiale a Budapest. “È una sensazione unica, riuscire a battere atleti che sembrano superiori. Prima della gara ho fatto un ottimo riscaldamento, uno dei migliori della mia vita, e avrei potuto solo distruggere tutto con la mia testa. Conosco gli avversari, sapevo che poteva servire più di 2,38 per vincere. Ho cercato di essere me stesso in pedana, di rimanere concentrato, e a 2,36 mi sono reso conto che era un possibile match point. Se c’è un’opportunità, devi mettercela tutta. Mi sento ripagato di tutti i sacrifici fatti, so quanto ho investito nel mio team e questo non è uno sport individuale, se c’è un lavoro di squadra che richiede tanta dedizione. Quando si cambia guida tecnica dopo dodici anni si esce dalla comfort zone e la paura è tanta, mi sono caricato di tante responsabilità. Mio papà Marco mi ha insegnato a saltare, quello che ho fatto oggi è anche grazie al percorso condotto insieme a lui. Non è stato facile separarmi da lui, digerire un cambiamento del genere, non ci parliamo da tanto tempo ma è merito anche di quello che mi ha insegnato. Devo ringraziare Giulio Ciotti e Michele Palloni per come si sono approcciati a questa nuova sfida, un team affiatatissimo”.
Atletica, Gimbo Tamberi l’uomo del triplete nell’altoRoma, 22 ago. (askanews) – Gianmarco Tamberi (Foto Colombo/Fidal) vive ad Ancona, non lontano dal campo di allenamento, dopo essere cresciuto nel vicino borgo medievale di Offagna. L’esempio di papà Marco, uno dei migliori azzurri del passato (finalista ai Giochi olimpici di Mosca nel 1980) si è in parte fatto sentire ma la grande passione di “Gimbo”, come viene chiamato, è da sempre il basket, sport praticato a lungo come guardia nella Stamura Ancona. Dalla primavera del 2009 ha iniziato seriamente con l’atletica sotto la guida tecnica del padre e si è guadagnato la convocazione ai Mondiali allievi, poi nel 2011 ha conquistato la medaglia di bronzo agli Europei juniores.
L’exploit è avvenuto nel 2012 con la qualificazione per gli Europei di Helsinki dove si è piazzato quinto, seguito dalla vittoria agli Assoluti con il minimo olimpico di 2.31, nuovo primato italiano under 23, misura che gli ha permesso la partecipazione ai Giochi di Londra. Nell’estate 2015 un ulteriore salto di qualità con il record italiano assoluto eguagliato a Colonia con 2.34 e migliorato a Eberstadt (sempre in Germania) per due volte, a 2.35 e 2.37. Nella stagione indoor 2016, altri due record italiani: 2.35 a Banska Bystrica (Slovacchia) e 2.38 a Hustopece (Repubblica Ceca). Ai Mondiali indoor di Portland 2016 ha fatto suo il titolo iridato ribaltando con 2.36 alla prima prova l’esito di una finale che fino a quel momento rischiava di vederlo fuori dal podio. Era da 13 anni (Giuseppe Gibilisco nell’asta a Parigi 2003) che un azzurro non festeggiava l’oro in un Mondiale e nessun italiano ci era mai riuscito nel salto in alto. Poi il successo agli Europei di Amsterdam e il record nazionale di 2.39 al meeting di Montecarlo dove però si è infortunato alla caviglia tentando 2.41. Il 16 luglio 2015, Tamberi realizzò un eccezionale record nazionale, toccando l’asticella posta a 2.39 metri. Tuttavia, nel tentativo successivo di superare i 2.41 metri, la sua caviglia cedette provocandogli una grave lesione al legamento. Questo infortunio lo escluse dalla partecipazione alle Olimpiadi di Rio e lo costrinse a un anno di pausa forzata, tra cure mediche e riabilitazione, sotto l’occhio attento dei media. Molti dubitavano del suo ritorno alle competizioni. Eppure, nonostante gli ostacoli e le sfide, Tamberi non ha mai smesso di credere in se stesso.
Nell’estate 2018 è tornato a 2.33 e nel marzo del 2019, due anni e sette mesi dopo l’infortunio, è salito sul gradino più alto agli Europei indoor di Glasgow. Nella stagione al coperto 2021 si è riportato a 2.34 e poi a 2.35, argento europeo in sala, e dopo il trionfo olimpico con 2.37 (condiviso con il qatarino Barshim) si è aggiudicato anche la finale della Diamond League a Zurigo, impresa mai riuscita in precedenza a un italiano. Nel 2022 all’esordio stagionale ha conquistato il bronzo ai Mondiali indoor di Belgrado, poi a Monaco il suo secondo oro agli Europei all’aperto e di nuovo la finale del circuito dei diamanti a Zurigo. Dal marzo del 2023 il suo tecnico è Giulio Ciotti, in collaborazione con Michele Palloni come preparatore atletico, e al debutto ha vinto agli Europei a squadre trascinando al successo il team azzurro. Prima delle gare importanti per un lungo periodo si è rasato a metà, solo sul lato destro del viso, e da qui il soprannome “Halfshave”. Appassionato di musica, Gianmarco ha suonato la batteria nel gruppo “The Dark Melody” con un classico repertorio rock anni Settanta. Riguardo alla sfera amorosa di Gianmarco Tamberi, l’atleta è legato da anni a Chiara Bontempi. Il loro rapporto ha origini profonde, risalendo a circa dieci anni fa quando erano entrambi alla fine dell’adolescenza. Nel 2022 Gianmarco ‘Gimbo’ Tamberi ha sposato Chiara Bontempi in una cerimonia presso la storica Villa Imperiale a Pesaro. ha ospitato circa 200 ospiti, tra cui noti colleghi sportivi come Marcell Jacobs, Mutaz Barshim e Bebe Vio. Tamberi è diventato il secondo azzurro dell’atletica leggera ad aver centrato il ‘triplete’, Olimpiade, Mondiale ed Europeo. Prima di lui Alberto Cova nei 10.000 metri: nel 1982 l’oro europeo ad Atene, nel 1983 l’oro iridato a Helsinki e nel 1984 l’oro a cinque cerchi a Los Angeles
Alex Schwazer al Grande Fratello: “Ma devo potermi allenare”Roma, 22 ago. (askanews) – Alex Schwazer è il primo concorrente ufficiale della nuova edizione del Grande Fratello.La conferma è arrivata dal conduttore Alfonso Signorini in un video postato sui social network. Nel filmato l’atleta ha però chiarito che entrerà nella Casa più spiata d’Italia solo ad una condizione: “Ci sarò se vengo messo nella condizione di potermi anche allenare”. Il 38enne punta infatti a qualificarsi per i Giochi di Parigi del 2024. Per Schwazer si tratta del suo primo reality show. La trasmissione partirà ufficialmente il prossimo 11 settembre. Confermato alla conduzione del Grande Fratello 2023 Alfonso Signorini, che sarà affiancato dalla nuova opinionista, la giornalista del Tg5 Cesara Buonamici. Rebecca Staffelli, figlia dell’inviato di Striscia la notizia, prenderà invece il posto di Giulia Salemi come commentatrice dei social. Stando alle ultime indiscrezioni, oltre ad Alex Schwazer dovrebbero entrare al Gf: Giampiero Mughini, Franco Oppini, Ninetto Davoli, Corrado Tedeschi, Fiordaliso, Justine Mattera, Rosanna Fratello, Annalisa Chirico, Samira Lui. Saranno presenti anche concorrenti non famosi.
Calcio, Rubiales denunciato per il bacio alla giocatriceRoma, 22 ago. (askanews) – Non si placano le polemiche in Spagna per il bacio rubato dal presidente della Federcalcio iberica, Luis Rubiales, alla giocatrice della nazionale Jennifer Hermoso durante la cerimonia di premiazione dei Mondiali. Il presidente dell’Assoallenatori spagnola (Cenafe), Miguel Galan, si è rivolto al Consiglio superiore dello Sport chiedendo di aprire un fascicolo sulla sua condotta, definendo il gesto di Rubiales un “atto sessista intollerabile nello sport”. Il documento è pubblicato dal sito ‘The Objective’. Galan ricorda anche che la stessa Federcalcio spagnola dispone di un protocollo contro la violenza sessuale nel quale è incluso un articolo che prevede “conseguenze immediate” nei casi di “bacio forzoso”.
Anche Beatriz Alvarez, presidente della Lega calcio femminile in Spagna, critica senza giri di parole il presidente della Federcalcio spagnola. “Mi vergogno dell’immagine mondiale che sta dando il calcio spagnolo a causa del comportamento inaccettabile del presidente della Real Federcalcio spagnola. Sto ricevendo innumerevoli chiamate e messaggi da calciatori, allenatori, dirigenti e colleghi, anche di altri campionati mondiali, che sono scioccati per quanto accaduto” ha detto. La Alvarez contesta l’atteggiamento complessivo dei vertici della Federcalcio: “faccio parte di quel gruppo onesto di ‘idioti, stupidi, stronzi e perdenti’, come ci ha descritto il presidente su Cadena Cope”. “Aggressivita’, arroganza e disprezzo continuo sono sempre stati presenti nel trattamento personale e istituzionale. Quello che e’ successo e’ che il personaggio che molti di noi conoscono in privato e’ stato visto pubblicamente”.