Mondiali atletica, Tamberi: “Pazzesco, non riesco a pensarlo”Roma, 22 ago. (askanews) – “Pazzesco e non riesco neanche a sentirmelo dire che sono campione del mondo!” parola di Gianmarco Tamberi (Foto Colombo/Fidal) subito dopo aver vinto il titolo mondiale a Budapest. “È una sensazione unica, riuscire a battere atleti che sembrano superiori. Prima della gara ho fatto un ottimo riscaldamento, uno dei migliori della mia vita, e avrei potuto solo distruggere tutto con la mia testa. Conosco gli avversari, sapevo che poteva servire più di 2,38 per vincere. Ho cercato di essere me stesso in pedana, di rimanere concentrato, e a 2,36 mi sono reso conto che era un possibile match point. Se c’è un’opportunità, devi mettercela tutta. Mi sento ripagato di tutti i sacrifici fatti, so quanto ho investito nel mio team e questo non è uno sport individuale, se c’è un lavoro di squadra che richiede tanta dedizione. Quando si cambia guida tecnica dopo dodici anni si esce dalla comfort zone e la paura è tanta, mi sono caricato di tante responsabilità. Mio papà Marco mi ha insegnato a saltare, quello che ho fatto oggi è anche grazie al percorso condotto insieme a lui. Non è stato facile separarmi da lui, digerire un cambiamento del genere, non ci parliamo da tanto tempo ma è merito anche di quello che mi ha insegnato. Devo ringraziare Giulio Ciotti e Michele Palloni per come si sono approcciati a questa nuova sfida, un team affiatatissimo”.
Atletica, Gimbo Tamberi l’uomo del triplete nell’altoRoma, 22 ago. (askanews) – Gianmarco Tamberi (Foto Colombo/Fidal) vive ad Ancona, non lontano dal campo di allenamento, dopo essere cresciuto nel vicino borgo medievale di Offagna. L’esempio di papà Marco, uno dei migliori azzurri del passato (finalista ai Giochi olimpici di Mosca nel 1980) si è in parte fatto sentire ma la grande passione di “Gimbo”, come viene chiamato, è da sempre il basket, sport praticato a lungo come guardia nella Stamura Ancona. Dalla primavera del 2009 ha iniziato seriamente con l’atletica sotto la guida tecnica del padre e si è guadagnato la convocazione ai Mondiali allievi, poi nel 2011 ha conquistato la medaglia di bronzo agli Europei juniores.
L’exploit è avvenuto nel 2012 con la qualificazione per gli Europei di Helsinki dove si è piazzato quinto, seguito dalla vittoria agli Assoluti con il minimo olimpico di 2.31, nuovo primato italiano under 23, misura che gli ha permesso la partecipazione ai Giochi di Londra. Nell’estate 2015 un ulteriore salto di qualità con il record italiano assoluto eguagliato a Colonia con 2.34 e migliorato a Eberstadt (sempre in Germania) per due volte, a 2.35 e 2.37. Nella stagione indoor 2016, altri due record italiani: 2.35 a Banska Bystrica (Slovacchia) e 2.38 a Hustopece (Repubblica Ceca). Ai Mondiali indoor di Portland 2016 ha fatto suo il titolo iridato ribaltando con 2.36 alla prima prova l’esito di una finale che fino a quel momento rischiava di vederlo fuori dal podio. Era da 13 anni (Giuseppe Gibilisco nell’asta a Parigi 2003) che un azzurro non festeggiava l’oro in un Mondiale e nessun italiano ci era mai riuscito nel salto in alto. Poi il successo agli Europei di Amsterdam e il record nazionale di 2.39 al meeting di Montecarlo dove però si è infortunato alla caviglia tentando 2.41. Il 16 luglio 2015, Tamberi realizzò un eccezionale record nazionale, toccando l’asticella posta a 2.39 metri. Tuttavia, nel tentativo successivo di superare i 2.41 metri, la sua caviglia cedette provocandogli una grave lesione al legamento. Questo infortunio lo escluse dalla partecipazione alle Olimpiadi di Rio e lo costrinse a un anno di pausa forzata, tra cure mediche e riabilitazione, sotto l’occhio attento dei media. Molti dubitavano del suo ritorno alle competizioni. Eppure, nonostante gli ostacoli e le sfide, Tamberi non ha mai smesso di credere in se stesso.
Nell’estate 2018 è tornato a 2.33 e nel marzo del 2019, due anni e sette mesi dopo l’infortunio, è salito sul gradino più alto agli Europei indoor di Glasgow. Nella stagione al coperto 2021 si è riportato a 2.34 e poi a 2.35, argento europeo in sala, e dopo il trionfo olimpico con 2.37 (condiviso con il qatarino Barshim) si è aggiudicato anche la finale della Diamond League a Zurigo, impresa mai riuscita in precedenza a un italiano. Nel 2022 all’esordio stagionale ha conquistato il bronzo ai Mondiali indoor di Belgrado, poi a Monaco il suo secondo oro agli Europei all’aperto e di nuovo la finale del circuito dei diamanti a Zurigo. Dal marzo del 2023 il suo tecnico è Giulio Ciotti, in collaborazione con Michele Palloni come preparatore atletico, e al debutto ha vinto agli Europei a squadre trascinando al successo il team azzurro. Prima delle gare importanti per un lungo periodo si è rasato a metà, solo sul lato destro del viso, e da qui il soprannome “Halfshave”. Appassionato di musica, Gianmarco ha suonato la batteria nel gruppo “The Dark Melody” con un classico repertorio rock anni Settanta. Riguardo alla sfera amorosa di Gianmarco Tamberi, l’atleta è legato da anni a Chiara Bontempi. Il loro rapporto ha origini profonde, risalendo a circa dieci anni fa quando erano entrambi alla fine dell’adolescenza. Nel 2022 Gianmarco ‘Gimbo’ Tamberi ha sposato Chiara Bontempi in una cerimonia presso la storica Villa Imperiale a Pesaro. ha ospitato circa 200 ospiti, tra cui noti colleghi sportivi come Marcell Jacobs, Mutaz Barshim e Bebe Vio. Tamberi è diventato il secondo azzurro dell’atletica leggera ad aver centrato il ‘triplete’, Olimpiade, Mondiale ed Europeo. Prima di lui Alberto Cova nei 10.000 metri: nel 1982 l’oro europeo ad Atene, nel 1983 l’oro iridato a Helsinki e nel 1984 l’oro a cinque cerchi a Los Angeles
Alex Schwazer al Grande Fratello: “Ma devo potermi allenare”Roma, 22 ago. (askanews) – Alex Schwazer è il primo concorrente ufficiale della nuova edizione del Grande Fratello.La conferma è arrivata dal conduttore Alfonso Signorini in un video postato sui social network. Nel filmato l’atleta ha però chiarito che entrerà nella Casa più spiata d’Italia solo ad una condizione: “Ci sarò se vengo messo nella condizione di potermi anche allenare”. Il 38enne punta infatti a qualificarsi per i Giochi di Parigi del 2024. Per Schwazer si tratta del suo primo reality show. La trasmissione partirà ufficialmente il prossimo 11 settembre. Confermato alla conduzione del Grande Fratello 2023 Alfonso Signorini, che sarà affiancato dalla nuova opinionista, la giornalista del Tg5 Cesara Buonamici. Rebecca Staffelli, figlia dell’inviato di Striscia la notizia, prenderà invece il posto di Giulia Salemi come commentatrice dei social. Stando alle ultime indiscrezioni, oltre ad Alex Schwazer dovrebbero entrare al Gf: Giampiero Mughini, Franco Oppini, Ninetto Davoli, Corrado Tedeschi, Fiordaliso, Justine Mattera, Rosanna Fratello, Annalisa Chirico, Samira Lui. Saranno presenti anche concorrenti non famosi.
Calcio, Rubiales denunciato per il bacio alla giocatriceRoma, 22 ago. (askanews) – Non si placano le polemiche in Spagna per il bacio rubato dal presidente della Federcalcio iberica, Luis Rubiales, alla giocatrice della nazionale Jennifer Hermoso durante la cerimonia di premiazione dei Mondiali. Il presidente dell’Assoallenatori spagnola (Cenafe), Miguel Galan, si è rivolto al Consiglio superiore dello Sport chiedendo di aprire un fascicolo sulla sua condotta, definendo il gesto di Rubiales un “atto sessista intollerabile nello sport”. Il documento è pubblicato dal sito ‘The Objective’. Galan ricorda anche che la stessa Federcalcio spagnola dispone di un protocollo contro la violenza sessuale nel quale è incluso un articolo che prevede “conseguenze immediate” nei casi di “bacio forzoso”.
Anche Beatriz Alvarez, presidente della Lega calcio femminile in Spagna, critica senza giri di parole il presidente della Federcalcio spagnola. “Mi vergogno dell’immagine mondiale che sta dando il calcio spagnolo a causa del comportamento inaccettabile del presidente della Real Federcalcio spagnola. Sto ricevendo innumerevoli chiamate e messaggi da calciatori, allenatori, dirigenti e colleghi, anche di altri campionati mondiali, che sono scioccati per quanto accaduto” ha detto. La Alvarez contesta l’atteggiamento complessivo dei vertici della Federcalcio: “faccio parte di quel gruppo onesto di ‘idioti, stupidi, stronzi e perdenti’, come ci ha descritto il presidente su Cadena Cope”. “Aggressivita’, arroganza e disprezzo continuo sono sempre stati presenti nel trattamento personale e istituzionale. Quello che e’ successo e’ che il personaggio che molti di noi conoscono in privato e’ stato visto pubblicamente”.
Rugby, i 33 convocati dell’Italia per la coppa del MondoRoma, 22 ago. (askanews) – Il commissario tecnico della Nazionale italiana di Rugby, Kieran Crowley, ha reso noto la lista dei 33 convocati per la Coppa del mondo di Rugby in programma dall’8 settembre al 28 ottobre in Francia, nella quale affronterà nel girone Nuova Zelanda, Francia, Uruguay e Namibia, le sue avversarie nel girone. Al momento della preparazione del terzo test match estivo, quello contro la Romania, Crowley ha chiamato a San Benedetto del Tronto un gruppo di 36 giocatori, tenendo già fuori Paolo Buonfiglio, Marco Manfredi, Andrea Zambonin, Edoardo Iachizzi e Simone Gesi. Rimanevano quindi da effettuare gli ultimi tre tagli dopo la partita con le Querce. Le scelte sono alla fine ricadute sul pilone Filippo Alongi, sul centro Enrico Lucchin e sull’utility back Federico Mori. Sono così rimasti 33 giocatori, divisi tra avanti, in maggior numero, e trequarti. I 33 convocati dell’Italia Avanti: Pietro Ceccarelli; Simone Ferrari; Danilo Fischetti; Ivan Nemer; Marco Riccioni; Federico Zani; Luca Bigi; Epalahame Faiva; Giacomo Nicotera; Niccolò Cannone; Dino Lamb; Federico Ruzza; David Sisi; Lorenzo Cannone; Toa Halafihi; Michele Lamaro; Sebastian Negri; Giovanni Pettinelli; Manuel Zuliani. Trequarti: Alessandro Fusco; Alessandro Garbisi; Martin Page-Relo; Stephen Varney; Tommaso Allan; Giacomo Da Re; Paolo Garbisi; Juan Ignacio Brex; Luca Morisi; Pierre Bruno; Ange Capuozzo; Montanna Ioane; Paolo Odogwu; Lorenzo Pani.
Vela, si avvicina l’avvio della Coppa Primavela Fiv a Marina di RavennaRoma, 22 ago. (askanews) – A una settimana dal via della Coppa Primavela e dei Campionati Italiani Giovanili in Singolo si chiudono le iscrizioni e si entra nel vivo dell’evento dedicato alla vela giovanile. Il comitato organizzatore è impegnato a finalizzare gli ultimi dettagli logistici e si prepara ad accogliere le oltre 1.500 persone tra atleti, allenatori, accompagnatori e ufficiali di regata che già da domani inizieranno ad arrivare in riviera per partecipare all’evento Alle regate, in programma dal 28 agosto con la cerimonia di apertura alle 18:30 in piazza San Francesco a Ravenna, al 5 settembre nelle acque di Marina di Ravenna e Porto Corsini, parteciperanno 991 giovani atleti tra i 9 e 18 anni, provenienti da tutta Italia. Il Comitato Organizzatore, ottenute tutte le autorizzazioni necessarie, è al lavoro per finalizzare gli ultimi dettagli con il supporto di un gruppo di oltre 100 volontari. Giunta alla sua 38ª edizione, la kermesse è organizzata da Circolo Velico Ravennate e Adriatico Wind Club in collaborazione con il Centro Velico Punta Marina, con il supporto della Regione Emilia Romagna, del Comune di Ravenna e sotto l’egida della FIV. Le regate si svolgeranno tra Marina di Ravenna e Porto Corsini nelle acque antistanti il CVR e l’AWC, dove saranno allestiti tre campi di regata nei quali per sette giorni si sfideranno gli atleti e le atlete delle classi Optimist, O’pen Skiff, Techno 293, Waszp, ILCA 4, ILCA 6 e i windsurf iQFOiL. I primi a scendere in acqua saranno gli atleti dai 9 ai 12 anni, con la tradizionale regata Primavela (dal 28 al 31 agosto) che vedrà impegnate le classi Optimist, O’pen Skiff, le tavole Techno 293 e da quest’anno anche i Waszp nelle categorie U14, U16, U19 e U21; a seguire, sempre sotto il cappello della Primavela, la Coppa Cadetti e la Coppa Presidente FIV dedicati ai velisti nati rispettivamente nel 2012 e 2011. Dal 2 al 5 settembre sarà invece il turno del Campionato Italiano Giovanile in singolo, nel quale saranno impegnati Optimist, ILCA 4, ILCA 6 e windsurf iQFOIL. “Siamo quasi ai blocchi di partenza – commenta Matteo Plazzi Presidente del Comitato Organizzatore- e siamo pronti ad accogliere i tanti atleti che tra pochi giorni arriveranno in Romagna. La manifestazione si aprirà nel pomeriggio del 28 agosto con la parata dei giovani atleti che sfileranno per Ravenna attraversando le strade del centro cittadino. In questo modo faremo vedere e conoscere ai ragazzi questa bellissima città e allo stesso tempo coinvolgeremo la maggiormente la città nella manifestazione” “Ospitare questa manifestazione è un grande onore per i nostri circoli e siamo grati alla FIV per averci assegnato l’organizzazione di una regata così importante nel panorama della vela giovanile italiana – aggiunge il presidente dell’AWC Giovanni Forani – Un grande grazie va anche ai tanti volontari che da settimane stanno lavorando alacremente per la buona riuscita dell’evento, abbiamo messo insieme una squadra eccellente e siamo non vediamo l’ora di entrare nel vivo dell’evento”.
La regata classica d’altura Palermo-Montecarlo al viaRoma, 21 ago. (askanews) – Parte martedì 22 agosto la regata d’altura Palermo-Montecarlo edizione 2023, la regata velica d’altomare regina dell’estate mediterranea: una navigazione di 500 miglia dal golfo di Mondello al Principato di Monaco, con passaggio obbligato a Porto Cervo, ricca di spunti strategici, scelte tattiche, studio della meteo, gioco di squadra a bordo. Organizzata dal Circolo della Vela Sicilia con la collaborazione dello Yacht Club de Monaco e dello Yacht Club Costa Smeralda e sotto l’egida della Federazione Italiana Vela, dell’UVAI (Unione Vela d’Altura Italiana) e dell’IMA (International Maxi Association), la Palermo-Montecarlo è alla sua 18ma edizione, e conferma un trend di crescita, nella quantità e qualità dei partecipanti, e nella caratura internazionale: metà degli iscritti rappresentano un totale di 11 nazioni cui si aggiunge l’Italia. IL SALUTO DEL SINDACO – Il Sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha inviato questo saluto alla presentazione della regata: “Si può dire che quest’anno, con la diciottesima edizione, la regata Palermo-Montecarlo diventi maggiorenne, ma il numero degli equipaggi e di grandi velisti di livello internazionale che ogni anno cresce dice come questa competizione abbia acquisito da tempo maturità e prestigio. Anche quest’anno la Palermo-Montecarlo rinnova la sua tradizione che senza dubbio riesce a regalare la ribalta anche alla città perché la regata è uno spot importante al turismo e per questo ringrazio il Circolo della Vela Sicilia per il suo impegno, essendo tra i tre grandi club organizzatori della competizione”. QUELLO DELL’ASSESSORE REGIONALE – Elvira Amata, Assessore Regionale Turismo, Sport e Spettacolo ha inviato questo saluto: ‘Alla vigilia la partenza della 18ma edizione della Palermo Montecarlo sento forte il piacere e l’orgoglio di salutare questo imperdibile appuntamento che mi vede presente nella qualità di Assessore regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo. Un’iniziativa, ormai consolidata, che, anno dopo anno, cresce sempre di più sotto ogni profilo, sia nel numero, che nella qualità degli iscritti e nella connotazione fortemente internazionale della regata che anche quest’anno ha ricevuto il pieno sostegno dell’Assessorato che ho l’onore di guidare. Un’iniziativa capace di implementare, non soltanto il segmento sportivo specifico della vela, ma anche di costituire una rilevante occasione di attrattività turistica per i tanti appassionati e turisti che parteciperanno numerosi. Desidero davvero esprimere a tutti gli organizzatori il mio plauso e il più sincero augurio della migliore riuscita dell’iniziativa che certamente condivideremo insieme per vivere le emozioni che un evento del genere fa registrare ogni anno’ LA PRESENTAZIONE E GLI INTERVENTI Il Presidente del CV Sicilia Agostino Randazzo, nell’intervento di benvenuto alla presentazione, ha detto: “Sono felice di vivere la vigilia di una edizione particolarmente ricca della nostra regata. Ricca di molti aspetti che vanno oltre lo sport. Ci avviciniamo ai 20 anni di storia della Palermo-Montecarlo e vediamo ogni anno, e sempre di più, la presenza di grandi personaggi, campioni della vela, armatori prestigiosi, barche che hanno storie gloriose. L’attenzione delle Istituzioni, sempre vicine, e di partner storici, che ringraziamo, ci fornisce la spinta per migliorare sempre. Quest’anno tantissimi amici stranieri, grandi nomi e grandi barche, così come i partecipanti italiani, hanno potuto vedere al Circolo opere d’arte straordinarie che celebrano lo sport della vela. Il mare, lo sport, la navigazione, sono anche cultura, ed è bellissimo per noi vivere tutto ciò con i giovani allievi dei corsi di vela, che sono il nostro futuro.” Da parte sua l’assessore allo sport del Comune di Palermo, Sabrina Figuccia, ha ricordato: “L’importanza di una regata evento come questa, che con la sua portata di livello internazionale mette Palermo al centro dell’attenzione e ospita ogni anno tanti sportivi e turisti appassionati.”. Sono intervenuti anche: Nicola Vernuccio, Direttore Generale Città Metropolitana di Palermo, che compartecipa al sostegno dell’evento, il Capitano di Vascello Fabio Rottino, Comandante in seconda della Direzione Marittima Sicilia occidentale, Donatello Mellina consigliere FIV e Responsabile Altomare della Federazione italiana Vela, che ha portato i saluti del Presidente Francesco Ettorre, habitué della regata ma impegnato in Olanda per i Mondiali della vela olimpica. Di rilievo anche gli interventi di due personaggi vicini al Circolo della Vela Sicilia: Matteo Plazzi, tra i velisti italiani più esperti e completi, membro storico di Luna Rossa Prada Pirelli, attualmente Rules Advisor e rappresentante del team nel panel dei “Recon”, il programma di informazioni autorizzate e diffuse sulle attività delle squadre, nata per sostituire le “spie” in Coppa America. La presenza di Plazzi e quindi di Luna Rossa Prada Pirelli è una conferma della vicinanza del team al Circolo della Vela Sicilia, del quale la barca porta con orgoglio il guidone nella massima competizione velica, ed è stata occasione per fornire alcuni interessanti aggiornamenti sulla Coppa. L’altro velista a salutare i presenti è stato Alessandro Torresani, giovane emergente navigatore solitario oceanico, che si appresta alla sua prima Mini Transat, regata che attraversa l’Atlantico in due tappe con barche di appena 6 metri e mezzo, i Mini 650. Alessandro è un atleta del CVS e non ha mancato di sottolineare come la Palermo-Montecarlo sia fonte di ispirazione per molti giovani per intraprendere un cammino nella vela d’altomare. Un breve talk con alcuni degli skipper, armatori, tattici, personaggi italiani e internazionali ha quindi concluso la presentazione ai media, alla quale è seguito lo skipper meeting guidato dal Race Director di quest’anno, il ligure Fabio Barrasso, particolarmente esperto di grandi regate offshore.
SEGUIRE LA REGATA – La partenza alle 12:00 del 22 agosto sarà commentata in diretta dal mare per il pubblico al Circolo della Vela Sicilia, e trasmessa in differita su Youtube. Il tracking sul sito ufficiale consentirà di seguire la rotta e le posizioni durante tutto il percorso. Le barche che si allineeranno alla partenza a Mondello sono 44, il dato ufficiale dopo le conferme e alcune rinunce dell’ultima ora. Una flotta imponente che dovrebbe beneficiare nelle prime ore di regata di condizioni meteo favorevoli con vento da Nord-Nord-Est che consentirà un buon avanzamento di bolina larga. Nelle ore e nei giorni successivi le previsioni indicano venti variabili, con possibili rinforzi di Maestrale nelle Bocche di Bonifacio, che saranno oggetto del lavoro dei trattici di bordo per scegliere le rotte migliori, mantenendo una buona media di velocità. RECORD – Il record della Palermo-Montecarlo resta uno dei grandi obiettivi di chi partecipa alla regata, specialmente tra i grandi Maxi ad alte prestazioni. Anche perché è un primato che resiste dal 2015, quando venne stabilito da Esimit Europa 2 in 47 ore, 46 minuti e 48 secondi. La stessa barca, oggi Black Jack, è tra i favoriti di questa edizione e naturalmente – vento permettendo – punta anche alla vittoria e al record. I trofei in palio sono il Trofeo Angelo Randazzo al vincitore in tempo compensato nella classe più numerosa, e il Trofeo Giuseppe Tasca D’Almerita al vincitore della Line Honours in tempo reale, ai quali si aggiunge il Trofeo Emanuele Bruno al primo equipaggio di un club siciliano. MAXI – Il maxi dell’armatore australiano Peter Hamburg, con il famoso tattico neozelandese Brad Butterworth, il timoniere e stratega Joao Signorini, e il navigatore Alex Nolan, avrà come avversario di riferimento l’altro maxi atteso: Shockwave 3 Prosecco DOC di Claudio Demartis, con a bordo tra gli altri Roberto Ferrarese e due innesti dal Circolo della Vela Sicilia di cui porterà il guidone: Max Maneschi e Orazio Fatta della Fratta. Non sarà al via invece ARCA SGR, il 100 piedi di Fast and Furio Sailing Team, come comunicato dallo skipper Furio Benussi: “Puntavamo molto alla Palermo-Montecarlo, uno degli obiettivi stagionali, ma la barca ha bisogno di completare la messa a punto dopo i lunghi lavori primaverili. Ci rivedremo presto e torneremo a Palermo!” Tra i quattro maxi in regata va menzionato il VO70, ex yacht della regata intorno al mondo “I Love Poland”, skipper Grzegorz Baranowski, un velista completo: campagne olimpiche in 470, titoli mondiali match race, una America’s Cup con +39 Challenge. La barca ha un palmares eccezionale, oltre al giro del mondo vanta vittorie alla Transatlantic Care, alla Maxi Cup, alla Middle Sea Race, un secondo alla RORC 600 Caribbean e un terzo al Fastnet, insomma: barca ed equipaggio da tenere d’occhio. OTTO COPPIE AL VIA – Ben otto barche correranno la versione “Per 2” della regata (due persone di equipaggio), tra questi il Colombre, JPK 1080 con gli “oceanici” Massimo Juris e Andrea Iacopini, il Loli Fast, Fast 3600 di Davide Paioletti e Guido Trasimeni, il Pegasus, class950 (tra gli scafi più piccoli in gara) con Francesco Conforto e Ruggero Bellucci, il ritorno del Made in Midi, Class40 del grande Kito de Pavant in coppia con Gwenael Gbick, la coppia sarda di Salvartore e Francesca Nurra, marito e moglie, sul JPK 1010 Su Cantu e Su Entu. Uno dei Class40 invece – ACI del croato ex oro olimpico di sci Ivica Kostelic – correrà con tre persone. GRANDI NOMI – Oltre a quelli già citati, tra i personaggi e campioni della vela che saranno protagonisti di questa Palermo-Montecarlo vanno ricordati Mauro Pelaschier, sul prototipo Elo II dello Yacht Club Italiano; il nuovo navigatore oceanico Marco Guerra all’esordio con il Class40 Imagin’Act, l’ex Indulgence di Andrea Fornaro; il monegasco Thierry Leret con il Grand Soleil 48 Joy dello Yacht Club de Monaco; la leggenda olimpica australiana Mitch Booth, tattico sul Cookson 50 Kuka 3 di Franco Niggeler che ha a bordo anche il navigatore Pietro D’Alì; la francese Caroline Petit, al comando del primo equipaggio tutto femminile nella storia della regata, sul Dufour 34 Moogli; l’armatore francese Dominique Tian che torna da defender con il suo Ker 46 Tonnerre del Glen, vincitore assoluto dell’edizione 2022, e nel corso della presentazione ha ufficialmente restituito al club il Trofeo Challenge Angelo Randazzo. E ancora: Alessio Bernabò, skipper disabile animatore dell’associazione Diversamente Marinai, in preparazione per una campagna oceanica, e com lui a bordo Andrea Pendibene, tra i pochi italiani presenti ad alcune tappe dell’ultima The Ocean Race. LA GESTIONE DEL SONNO IN REGATA IN UNA TESI DI LAUREA – Durante la Palermo-Montecarlo 2023, su Shockwave 3 Prosecco DOC, la barca con il guidone del CV Sicilia, cinque dei velisti a bordo e due timonieri indosseranno dei braccialetti speciali per monitorare il sonno. L’iniziativa fa parte di uno studio che segue una tesi di laurea della studentessa Livia Gonzi, figlia di un armatore che ha partecipato a numerose edizioni della regata. La tesi intitolata “Sonno intermittente in regata: basilare o sopravvalutato?” è parte del corso di laurea in Scienze Motorie Sport e Salute della Scuole di Scienze della Salute Umana. Dopo la Palermo-Montecarlo saranno resi noti i risultati dello studio. CIRCUITI E PARTNER – Inserita nel circuito di regate “lunghe” del Campionato Italiano di Vela Offshore della FIV, tra quelle con il coefficiente più alto ai fini del punteggio per la classifica finale, le 500 miglia della Palermo-Montecarlo fanno anche parte dei seguenti prestigiosi circuiti: l’IMA Mediterranean Maxi Offshore Challenge; il Trofeo d’Altura del Mediterraneo; il Mediterranean Trophy per i Class40; e l’edizione 2023 del Championnat et Trophées Inshore et Offshore Méditerranée en Équipages-IRC. La manifestazione inoltre è direttamente promossa dalla Regione Siciliana Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, con la compartecipazione della Città Metropolitana di Palermo e il supporto della Fondazione Sicilia. Partner sponsor sono Tasca d’Almerita e Porsche, Centro Porsche Palermo.
Mondiali atletica, oro nei 100 donne dell’americana RichardsonRoma, 21 ago. (askanews) – La statunitense Sha’Carri Richardson riporta i 100 metri negli States. Sembrava fuori dai giochi ma ha avuto un finale travolgente e ha chiuso con un fantastico 10″65, record dei campionati. Argento per la giamaicana Shericka Jackson con 10″72, bronzo per l’altra giamaicana Shelly-Ann Fraser che dopo cinque titoli, sale comunque sul podio con 10″77, miglior risultato della stagione.
Lo statunitense Grant Holloway è campione del mondo dei 110 ostacoli per la terza volta consecutiva. In finale vola in 12″96 (vento 0.0), demolendo gli avversari. Il “vecchio” giamaicano Hansle Parchment, già di bronzo ai Giochi di Londra 2012, è d’argento in 13″07 (gli 11/100 di margine eguagliano il più ampio divario tra primo e secondo nella storia della rassegna iridata). Il bronzo va a Daniel Roberts, altro Usa (13″09). Va alla Svezia la medaglia d’oro nel lancio del disco: 71.46 per lui, davanti allo slovacco Ceh e al lituano Alekna. Definito il cast delle finaliste dei 400: a guidare il gruppo, in semifinale, la dominicana Paulino (49″54) davanti all’irlandese Adeleke (49″87) e la belga Bolingo (49″96, record nazionale). Nessuna statunitense promossa.
Tennis, infinito Djokovic: ribalta Alcaraz e vince CincinnatiRoma, 21 ago. (askanews) – La sfida dei sogni, la battaglia tra i primi due giocatori del mondo con in palio il titolo Masters 1000 di Cincinnati va a Novak Djokovic che annulla un match point e supera al termine di una partita da leggenda lo spagnolo Carlos Alcaraz per 57 76 76.
Quasi quattro ore di spettacolo e di altissimo tennis hanno reso la finale di Cincinnati la partita dell’anno, una delle più belle nella storia recente dei Masters 1000, forse addirittura la più intensa ed emozionante dal 2007 in avanti e cioè da quando l’Atp ha abbandonato i match tre set su cinque. Una carrellata di emozioni infinita, con il punteggio sempre in bilico e con Djokovic capace di trionfare al tie-break conclusivo, come spesso gli accade, dopo essere stato sotto un set e un break, dopo aver salvato un match point sul 5-6 del secondo set e dopo aver invano servito per il match sul 5-4 del terzo set. Alcaraz è stato in controllo del match per quasi le prime due ore di gioco, nonostante il break iniziale che aveva mandato Djokovic avanti 4-2. Il tennis del numero 1 del mondo è stato più ricco e spumeggiante di quello del serbo fino al break maturato nel cuore del secondo set. Ma quando lo spagnolo si è apprestato a servire per il match avanti 7-5 4-3, ecco che sono arrivati i primi gravi errori gratuiti, così Djokovic gli ha tolto il fiato, la lucidità necessaria per portare a casa la partita, stritolandolo in una morsa così stretta da ricordare le battaglie di testa con Nadal e Federer.
Djokovic è stato abile a rientrare immediatamente in partita, a sopraffare il rivale mentalmente, a cancellargli il match point sul 6-5 con la combinazione servizio-dritto, a vincere l’asfissiante il tie-break del secondo set per 9 punti a 7 e poi a schiantarlo definitivamente con il magistrale tie-break conclusivo, vinto dal serbo per 7 punti a 4, al quinto match point utile. Per Djokovic è il terzo titolo a Cincinnati dopo quello ottenuto nel 2018 su Federer e quello del 2020 su Raonic. Ma soprattutto il 39esimo Masters 1000 e il 95 esimo torneo vinto in carriera, uno in più dei 94 di Lendl. E’ solo ora all’inseguimento dei 103 di Federer e dei 109 di Connors. E gli basterà vincere una partita a Flushing Meadows per tornare nuovamente numero 1 del mondo.
Calcio femminile, Spagna in paradiso: ko Inghilterra e polemicheRoma, 20 ago. (askanews) – “Espana toca el cielo, Somos campeones del mundo”. Impazziscono i media spagnoli per il trionfo spagnolo nel campionato di calcio femminile.
Nella splendida cornice dello Stadium Australia di Sydney, davanti a 75mila spettatori, è stata la Spagna a trionfare per 1-0 sull’Inghilterra grazie alla marcatura di Olga Carmona al 29′. Per la prima volta nella storia, la compagine iberica si è aggiudicata l’iride. Un risultato non sorprendente di certo, visti i recenti riscontri ottenuti anche dal Barcellona a livello di club. La formazione blaugrana ha giocato le ultime tre finali di Champions League e ne ha vinte due, sempre con squadre composte per la maggior parte da giocatrici spagnole: una di queste, la centrocampista Alexia Putellas, ha peraltro vinto gli ultimi due Palloni d’Oro. Finora però questi risultati non avevano riguardato la Nazionale, che anzi aveva sempre deluso nei grandi tornei. Una Spagna vincente nata da un ammutinamento. Alla vigilia del mondiale si era incrinato il rapporto tra le calciatrici e il Commissario Tecnico della Roja, Jorge Vilda, al punto da minacciare di non indossare più la maglia della Nazionale finché a guidarla ci sarebbe stato lui. Il tutto è avvenuto tramite uno scambio di mail tra calciatrici e Federazione Spagnola: in prima istanza quindici giocatrici hanno per l’appunto dichiarato di rinunciare a rappresentare il proprio Paese dal momento che, sulla panchina, vi è Jorge Vilda, sotto la cui guida non è consentito allenarsi nelle “migliori condizioni psicologiche”. La Federazione ha risposto picche. Dodici delle quindici firmatarie non sono state convocate e, anche nel ritiro del mondiale non sono pochi i video in cui le giocatrici dimostrano freddezza nei confronti dello staff tecnico.
“Provo una gioia immensa – ha detto Vilda a fine match – Sono molto orgoglioso di questa squadra. Sono molto felice per le persone che ci stanno guardando. Abbiamo dimostrato che sappiamo soffrire, che sappiamo vincere. Siamo campioni del mondo”, ha detto. Sette partite e sette schieramenti diversi per la Spagna. Quello scelto da Vilda per passare alla storia è stato quello formato da Cata, Batlle, Paredes, Codina, Olga, Tere, Bonmatí, Jenni, Alba, Mariona e Salma, un undici coerente con quanto dimostrato nel cammino verso la finale. Partita equilibrata nelle prime battute a rompere e a l’equilibrio al 29′ arriva la marcatura delle spagnole: Carmona, servita da Caldentey, entra in area e con il mancino in diagonale cerca e trova l’angolo più lontano senza lasciare scampo a Earps. Da dire che le inglesi, prima di questa realizzazione, erano andate vicine alla rete con Hemp, vista la traversa colpita dalla giocatrice in questione. Sul finale, la Spagna va vicinissima al raddoppio con Paralluelo, che fa la barba al palo. Nella ripresa la compagine campione d’Europa attacca a testa bassa, con la già citata Hemp che va vicina all’1-1, ma la chance più grande ce l’ha la Spagna al 69′ con il calcio di rigore, ravvisato dalla VAR, per fallo di mano di Walsh. Hermoso però si fa ipnotizzare dall’estremo difensore avversario e non realizza. Un recupero fiume non cambia la sostanza, perchè sono le Furie Rosse a vincere il titolo.