MotoGp, Bagnaia vince anche in Austria e vola nel mondialeRoma, 20 ago. (askanews) – Pecco Bagnaia padrone anche in Austria. Il campione del mondo della Ducati fa il bis della Sprint Race sulla pista dello Spielberg: vittoria impeccabile e planata iridata a metà campionato. Nella decima delle 20 gare stagionali, il torinese trionfa davanti alla Ktm di Brad Binder e alle Ducati VR46 di Marco Bezzecchi e Luca Marini, festeggiati nel giro di onore dal loro ‘capo’ Valentino Rossi’, presente a bordo pista. Bagnaia scava così un solco importante nel Mondiale con un +62 eloquente su Jorge Martin, settimo dopo un Long Lap Penalty. Quinto Alex Marquez davanti all’Aprilia di Vinales.
“Sinceramente mi aspettavo un passo più forte, ma le condizioni erano difficili per tutti. abbiamo gestito bene ogni cosa, sono contento perché questo weekend abbiamo mostrato il nostro potenziale sin da ieri” le prime parole di Bagnaia dopo il successo.
Calcio: Mazzone, un minuto di raccoglimento in serie ARoma, 19 ago. (askanews) – In occasione della prima giornata di Serie A si terrà su tutti i campi un minuto di raccoglimento in ricordo di Carlo Mazzone, decano degli allenatori italiani, che si è spento oggi all’età di 86 anni. Lo rende noto la Lega Serie A. Anche la Figc sta predisponendo un minuto di silenzio in tutti i campionati in suo ricordo.
“Carlo Mazzone prosegue la sua corsa…nell’altra vita, lasciandoci i ricordi di un grande allenatore e del ‘suo’ calcio: appassionato, schietto, genuino e sano, con uno stile che non vorremmo mai definire di altri tempi, ma che facciamo fatica a ritrovare in questi. Ciao Mister!”. Lo ha scritto su Twitter il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Per la morte di Carlo Mazzone arriva anche il cordoglio del presidente della Figc, Gabriele Gravina: “Salutiamo una vera e propria icona del calcio italiano un uomo animato da valori e principi profondi, un allenatore preparato, coraggioso e appassionato. Ha inventato uno stile unico incarnando, allo stesso tempo, serietà e umanità. Non lo dimenticheremo”.
“Carlo Mazzone era un uomo genuino e verace, custode dei valori più sani dello sport. Un grande allenatore, amato da tutti perché ha rappresentato un calcio vicino al popolo e ai suoi tifosi. Mi stringo al dolore della famiglia e di tutti i suoi conoscenti. Ci mancherai Carletto”. Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Questo il commento del Presidente di Lega Serie A Lorenzo Casini: “Carlo Mazzone è stato un simbolo del calcio. Era il decano degli allenatori, con il record di quasi 800 panchine in Serie A. Ha dato tantissimo a questo sport sotto ogni profilo, tecnico, sportivo e umano. La Lega Serie A si unisce commossa al cordoglio della famiglia e di tutti i tifosi italiani”.
“Un dolore enorme. Uno spazio incolmabile. Se ne va oggi un grande allenatore, un grandissimo uomo, un enorme romanista. Hai allenato la nostra Roma, la prima di papà. Ma hai fatto la storia di tutto il calcio italiano mostrando valori che oggi si trovano a fatica nel mondo dello sport, facendoti volere bene da tutti. Un gigante buono, un maestro. Ti ricorderò sempre con grande affetto mister. Mancherai a tutti”. Così Rosella Sensi ricorda su Facebook Carlo Mazzone.
Calcio, Mazzone, Totti: “Padre, mister, maestro”Roma, 19 ago. (askanews) – Pirlo, Signori, Totti, quanti giocatori Mazzone ha incontrato e lanciato nel corso della sua lunga carriera: Andrea Pirlo è stato uno dei suoi pupilli. Lo ricorda con quella foto della mitica cavalcata sotto la curva del Brescia dopo la vittoria sull’Atalanta. “Mi piace ricordati così – scrive – Ti devo tanto. Sono orgoglioso di averti incontrato e che tu mi abbia fatto crescere come uomo e come calciatore. Ancora una volta grazie di tutto Carletto”. Per Beppe Signori: “Ti ho incontrato nel momento più difficile della mia carriera, ma la ritengo una fortuna incredibile, per me sei stato come un padre, grazie di tutto riposa in pace. Ti ricorderò sempre con grande affetto”. Francesco Totti scrive: “Il ricordo della leggenda giallorossa numero 10: “Padre, mister, maestro. Semplicemente Carlo Mazzone. Eternamente grazie Mister”.
Calcio, Mazzone, Buffon: “Mi disse… Oggi me sembravi Lazzaro”Roma, 19 ago. (askanews) – “Carlo Mazzone rappresenta una icona calcistica che ha catturato il mio cuore. La passione travolgente che riversava nelle squadre è stata davvero unica e irripetibile”. Comincia così il ricordo di Gigi Buffon per Carletto Mazzone scomparso oggi all’età di 86 anni. Buffon che ricorda un aneddoto legato alla sua carriera calcistica. “A riprova del suo magnifico temperamento ho un aneddoto fantastico a margine di un Parma-Brescia finita 3-0. Sul punteggio di 1 a 0 ed a 15 min dalla fine ho fatto una tripla parata che ha salvato il risultato. A fine gara mi ha incrociato e in mezzo a una trentina di persone e mi ha detto “A Buffon… ma che t’ho fatto. Oggi me sembravi Lazzaro… che te rialzavi sempre!” La notizia della sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma il suo impatto resterà per sempre vivo”.
Calcio, Mazzone, le società ricordano il gentiluomo del calcioRoma, 19 ago. (askanews) – Il calcio italiano piange Carlo Mazzone, morto oggi all’età di 86 anni. Tra i primi messaggi di cordoglio quello della sua Roma.
“Ciao Mister. Ti vorremo sempre un bene immenso Forza Roma!” il tweet della società giallorossa”. Mazzone legato per sempre all’Ascoli: “L’Ascoli Calcio 1898 FC S.p.A., il patron Massimo Pulcinelli, la dirigenza tutta, la prima squadra e lo staff sportivo, il settore giovanile e i dipendenti piangono la scomparsa di Carletto Mazzone: se ne va un’icona della storia bianconera, un allenatore d’altri tempi, un uomo straordinario che ha fatto della schiettezza, dell’umanità e della semplicità le sue caratteristiche principali. Simbolo e mito del calcio ascolano e italiano resterà per sempre negli annali del calcio. Il club, profondamente commosso e addolorato, rivolge alla famiglia le più sincere e sentite condoglianze. Ciao Carletto, ciao grande Uomo. Costantino ti accoglierà a braccia aperte!”.
Il ricordo del Napoli: “Il Presidente Aurelio De Laurentiis, Mister Garcia, i dirigenti, i calciatori, lo staff tecnico, i collaboratori e tutta la SSC Napoli esprimono profondo cordoglio e si uniscono al dolore della famiglia Mazzone per la scomparsa del caro Carlo, un vero galantuomo del calcio”. Quello della Fiorentina: “Il Presidente Rocco Commisso, la sua famiglia e tutta la Fiorentina si uniscono al dolore del mondo del calcio per la scomparsa di Carlo Mazzone. Il Club esprime le più sentite condoglianze ai suoi familiari”. Il Bologna ricorda: “Per tre volte è stato sulla nostra panchina. Con lui abbiamo vissuto il gusto genuino del calcio: è stato un grande professionista, ma sapeva parlare a tutti come uno di famiglia. Carlo Mazzone ha onorato i nostri colori. Ci mancherai, Mister”.
Il Torino lo saluta così: “Con Carlo Mazzone il calcio perde uno straordinario interprete. Nessun allenatore più di lui presente in serie A. Potremmo ricordarlo con mille parole, ne usiamo solo tre. Un grande uomo” Cordoglio anche dalla Lazio: “Ci lascia una figura storica del nostro calcio, professionista esemplare che ha sempre interpretato con passione e dedizione il suo essere prima giocatore e poi tecnico, con il suo modo unico e speciale di stare in panchina”.
Il Cagliari ricorda: “L’Europa conquistata insieme, il carattere schietto e una grande e incondizionata devozione verso i nostri colori. Grazie per averci fatto vivere emozioni così forti, i tifosi rossoblù non ti dimenticheranno mai. Ciao Mister, ciao Carletto”. Il ricordo del Frosinone: “Il presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe, e tutto il Club giallazzurro, sono vicini al dolore della famiglia Mazzone per la scomparsa dell’indimenticato Carlo, prima calciatore e poi decano degli allenatori in Italia”. E ancora Empoli, Lecce, Udinese, Perugia e tante altre squadre che hanno consosciuto il tecnico.
Calcio, è morto Carlo Mazzone, il tecnico dei recordRoma, 19 ago. (askanews) – Lutto nel mondo del calcio. E’ morto all’età di 86 anni Carlo Mazzone. Lo storico allenatore, personaggio istrionico che ha attraversato oltre 60 anni di calcio italiano. E’ stato uno dei personaggi più amati non soltanto dai tifosi, ma anche dagli stessi calciatori con cui ha lavorato nel corso della sua lunghissima carriera. È suo, infatti, il record di panchine in Serie A: sono 792 (spareggi esclusi)
Inserito nella Hall of Fame del calcio italiano, allenatore di ben 12 diverse square italiane tra il 1969 e il 2006 tra cui Roma, Fiorentina, Napoli e Cagliari. Di lui si ricorda ancora oggi a distanza di circa 20 anni la corsa sotto la curva dell’Atalanta quando guidava il Brescia al termine di un combattutissimo 3-3. Da calciatore esordisce in Serie A con la maglia della Roma nella stagione 1958/59: sono due le presenze in campionato. Dopo due brevi parentesi alla Spal e al Siena, va a giocare ad Ascoli in Serie C, dove conclude la sua carriera di calciatore nel 1969. Ma già il 24 novembre 1968 avviene l’esordio in panchina in sostituzione di Malavasi. Ad Ascoli 7 anni tra giovanili e prima squadra tra 1969 e 1975. A Carlo Mazzone è intitolata dal 2019 la Tribuna Est dello Stadio Cino e Lillo del Duca della città marchigiana. Ad Ascoli, Mazzone rimane fino al 1975 conquistando due promozioni in tre anni, e portando i bianconeri fino in Serie A.
A Firenze vince nel 1975 la Coppa di Lega Italo-Inglese e ottiene uno straordinario terzo posto nel campionato 1976-1977. Con il neopromosso Catanzaro nel 1978 ottiene due salvezze in Serie A. Nel 1980, però, torna dove aveva cominciato la carriera: ad Ascoli. In bianconero rimane altre cinque stagioni ottenendo grandi risultati come il sesto posto nel 1981/82 e le successive quattro salvezze consecutive. Poi Bologna, Lecce con la promozione in serie A, Pescara e Cagliari. Alla sua seconda stagione in Sardegna, sotto la sua guida i rossoblù conquistano uno storico sesto posto nel 1992/93: l’allenatore romano qualifica il Cagliari alla Coppa Uefa dopo 21 anni. Una impresa che gli vale la panchina della Roma. Carletto rimane per tre anni in giallorosso ottenendo settimo posto e due quinti posti. Fu lui a lanciare Francesco Totti: “Regazzì, vatte a fà la doccia, che cò loro ce parlo io”, rivolto da Mazzone ad un ancora 18enne Totti alle prese con i giornalisti. Poi Cagliari una stagione sfortunata con il Napoli, Brescia. Il binomio Mazzone-Baggio portò il Brescia alla serie record di quattro salvezze consecutive e la qualificazione alla Coppa Uefa sfiorata nel 2001, quando il club lombardo fu sconfitto dal Paris Saint-Germain nella finale dell’Intertoto. “Gestire Roberto Baggio è stato una passeggiata. Era un amico che mi faceva vincere la domenica”, diceva. E proprio dal destro del Divin Codino parte la storica corsa di Mazzone verso la curva dei tifosi dell’Atalanta, dove il tecnico festeggiò il gol del 3-3 in un derby pareggiato in rimonta. La fine della carriera a Livorno a 70 anni. In occasione di Livorno-Juventus, eguaglia il record di 787 presenze in panchina in Serie A di Nereo Rocco, superandolo già nella giornata successiva. È questa l’ultima stagione in panchina per Mazzone che a fine carriera, tra i professionisti, conterà 1.278 panchine ufficiali: record per il calcio italiano
Basket, è morto Tonino Zorzi, il Paròn del basket italianoRoma, 19 ago. (askanews) – Il basket italiano è in lutto. È morto a 88 anni Tonino Zorzi, un punto di riferimento importante nella storia della pallacanestro italiana, prima da giocatore e poi da allenatore, e dal 2011 nella ‘Italia Basket Hall of Fame. A dare l’annuncio della scomparsa è stato il figlio Maurizio con un post pubblicato sui social: “Ti voglio ricordare così, orgoglioso di quella palestra dove tutto è iniziato…nonostante tutti i nostri casini ti ho sempre voluto bene…ciao Papà”. Zorzi è morto nella sua Gorizia ed era malato da tempo.
Da giocatore, dopo gli inizi a Gorizia, militò a lungo nella Pallacanestro Varese a partire dal 1954 e fino al 1962, capitano del primo scudetto nel 1961. Un’ascesa lenta, dal titolo di capocannoniere vinto al suo primo anno in città al terzo posto del 1959/60, che portò la squadra di Enrico Garbosi a interrompere l’egemonia del Simmenthal Milano e conquistare il primo Scudetto nella stagione 1960/61 grazie ad un’annata pressochè perfetta (una sola sconfitta su 22 gare, precedendo Olimpia e Virtus Bologna che avevano chiuso con 19 vittorie). Fu il culmine della carriera varesina di Zorzi, che lasciò la città-Giardino nel 1962 per intraprendere nella nativa Gorizia la carriera da allenatore. Zorzi ha trascorso in panchina quasi 50 anni, dal 1962 al 2011, vincendo una Coppa delle Coppe con la Partenope Napoli (trionfo celebrato a settembre 2022 in occasione dell’Old Star Game, manifestazione alla quale ha presenziato fin dal 2016) e collezionando numerose promozioni dalla serie A2 (5 in totale tra Venezia, Reggio Calabria e Pavia). La lista delle squadre allenate èlunghissima: Venezia, Siena, Napoli, Reggio Calabria, Pesaro, Avellino, Sassari, Rieti e Bologna.
“Ci ha lasciati Tonino Zorzi, uomo di grande umanità, cultura e profonda conoscenza dello sport e delle persone. È morto all’età di 88 anni dopo aver ricoperto, da giocatore in poi, tanti ruoli nel basket italiano” ha scritto la Federbasket “Commosso e fortemente colpito per la grave perdita il presidente FIP Giovanni Petrucci, a titolo personale e nome della pallacanestro italiana, è vicino al figlio Maurizio e alla famiglia Zorzi ricordando l’eredità tecnica e umana lasciata da Tonino, dal Paròn, come tutti lo chiamavamo”.
È stato uno dei padri della pallacanestro italiana moderna e uno degli allenatori più longevi. Zorzi era stato eletto nell’Italia Basket Hall of Fame, nella categoria allenatori, nel 2010.
Luciano Spalletti è il nuovo Ct della Nazionale italianaRoma, 18 ago. (askanews) – La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver raggiunto l’accordo con Luciano Spalletti per la carica di Commissario Tecnico della Nazionale italiana. L’allenatore toscano assumerà l’incarico a partire dall’1 settembre 2023 e la presentazione ufficiale si svolgerà in occasione del raduno degli Azzurri, in programma nei primi giorni di settembre, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano.
“Diamo il benvenuto a Spalletti – dichiara il Presidente della FIGC Gabriele Gravina -, la Nazionale aveva bisogno di un grande allenatore e sono molto felice che abbia accettato la guida tecnica degli Azzurri. Il suo entusiasmo e la sua competenza saranno fondamentali per le sfide che attendono l’Italia nei prossimi mesi”.
Calcio, Abodi: “Nazionale? Apriamo un nuovo capitolo”Roma, 18 ago. (askanews) – Lunga intervista concessa al Corriere dello Sport da parte del Ministro dello Sport Andrea Abodi, che tra i tanti temi trattati ha parlato anche del fulmine a ciel sereno delle dimissioni di Roberto Mancini dal ruolo di commissario tecnico della nazionale: “Senza invadenza e nel rispetto dei ruoli, non mi ha fatto piacere leggere quelle cose sulle agenzie. Avrei cercato di dare il mio contributo per evitare non solo il fatto, ma anche il modo e i tempi. Ora abbiamo due appuntamenti molto importanti tra tre settimane e un commissario tecnico da mettere, magari già da oggi, alla guida degli Azzurri. Con i comunicati di solito non si risolvono i problemi e in questa fase avverto solo la necessità di aprire un altro capitolo”.
Abodi ha anche affrontato il tema di Europa 2032 e degli stadi da costruire: “Dobbiamo avere l’orizzonte della dignità, non dell’appuntamento. Ma il 2032 è oggettivamente la scadenza migliore per noi: abbiamo 9 anni di tempo. Per resta il fatto che dobbiamo trovare un senso logico nell’affrontare il problema. Oggi succede che una parte dello Stato dica “per riqualificare gli stadi non ci sono soldi pubblici”, poi un privato cerca di farlo più o meno da solo e sempre lo Stato dica “non si può fare” o rende l’iter amministrativo estenuante. Così l’investitore non capisce, perde fiducia e, poi, si arrende. E ci perdiamo tutti”. “La candidatura congiunta con la Turchia? È stata una scelta della Figc che si può valutare nella doppia ottica: un’opportunità persa, per quanto soggetta al rischio di altre scelte da parte dell’Uefa vista la qualità degli stadi turchi, oppure un’opportunità da valorizzare e sulla quale contribuire allo sviluppo delle infrastrutture calcistiche italiane, a partire dagli stadi e non solo delle 5/6 città che potrebbero ospitare gli Europei”. Su Milano-Cortina aggiunge: “Dobbiamo avere l’orizzonte della dignità, non dell’appuntamento. Ma il 2032 è oggettivamente la scadenza migliore per noi: abbiamo 9 anni di tempo. Per resta il fatto che dobbiamo trovare un senso logico nell’affrontare il problema. Oggi succede che una parte dello Stato dica “per riqualificare gli stadi non ci sono soldi pubblici”, poi un privato cerca di farlo più o meno da solo e sempre lo Stato dica “non si può fare” o rende l’iter amministrativo estenuante. Così l’investitore non capisce, perde fiducia e, poi, si arrende. E ci perdiamo tutti”. Che prosegue: “Abbiamo garantito la copertura finanziaria di tutte le opere collegate ai Giochi, che lasceranno eredità positive. Ci sono dei ritardi, ma insieme ce la faremo”.
Il bilancio di questi 10 mesi di governo? “Sono iniziati con una Legge di Bilancio 2023 concentrata sul contrasto al caro energia anche nello sport, ma con il giusto spazio finanziario anche per lo sport bonus, il sostegno alle atlete in maternità, l’avviamento allo sport paralimpico, il fondo sport e periferie, i contributi dedicati all’impiantistica, il rafforzamento del fondo di garanzia per lo sport. Ricordo anche l’approvazione delle norme su giustizia sportiva e plusvalenze nel calcio. E abbiamo creato le condizioni per far ripartire i Giochi della Gioventù nelle scuole”. Abodi chiede più coraggio con i giovani: “Abbiamo fatto una norma per far rientrare i “cervelli” italiani e la usiamo per far entrare i giocatori stranieri. È arrivato il momento di analizzare i numeri, di confrontarci con la Federazione e, principalmente, con la Lega Serie A per trarre le opportune conclusioni sulla sua efficacia e utilità. Così come interverremo sulla definizione del 5% dei diritti tv da destinare alla valorizzazione dei giovani”.
E ancora: “In Serie A credo manchi la cura del prodotto. Qui contano il peso politico e anche gli egocentrismi delle proprietà”. Sul caso Juve “troppo silenzio dalle istituzioni”
Calcio Serie A, oltre 200 territori collegati nel mondoRoma, 18 ago. (askanews) – La Serie A TIM 2023/2024 si appresta a iniziare e a regalare agli appassionati, come nelle stagioni passate, grandi partite, spettacolo e colpi di scena.
Nel corso della stagione appena trascorsa sono state oltre 150 mila le ore di copertura delle gare, tra dirette, differite, highlights, magazine e repliche, dato in aumento del 10% rispetto al campionato 2021/2022. Più di 475 milioni di telespettatori hanno seguito la Serie A TIM 2022/2023, con una crescita del 35% in Asia e del 18% in Europa rispetto all’anno precedente. I territori che hanno fatto registrare una crescita maggiore in termini di audience rispetto alla stagione 2021/2022 sono stati Armenia, Bielorussia, Georgia, Moldavia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan e Paesi Baltici, con un aumento complessivo del 137%, seguiti dell’area dei Balcani (Bosnia Erzegovina, Croazia, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Slovenia) con una crescita dell’89% e dal Portogallo che ha fatto registrare +73% di spettatori.