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Luciano Spalletti in pole position per il dopo Mancini in Nazionale (ma c’è la clausola Napoli da superare)

Luciano Spalletti in pole position per il dopo Mancini in Nazionale (ma c’è la clausola Napoli da superare)Roma, 14 ago. (askanews) – Luciano Spalletti avrebbe dato il suo ok totale. E’ la ricostruzione di Sky sport per la quale né l’allenatore né la FIGC sarebbero intenzionati a pagare la penale prevista nel contratto con il Napoli in caso di nuova panchina durante la stagione di 3,25 milioni di euro. Quindi non c’è una trattativa in atto tra FIGC e Napoli o tra Entourage Spalletti e il Napoli per limarla, abbassarla o altro. Tra l’altro ci sarebbe anche una valutazione giuridica in atto perché quella è una clausola di non concorrenza e la Nazionale non fa sicuramente concorrenza al Napoli che è un club. Quindi si sta aspettando che De Laurentiis dia via libera perché Spalletti possa diventare il CT. Gravina e De Laurentiis sarebbero comunque in contatto continuo per sbloccare la situazione.

L’Italia tornerà in campo il 9 settembre. La nazionale azzurra fa parte del gruppo C delle qualificazioni europee, dove è attualmente terza con 3 punti, alla pari con la Macedonia del Nord e dietro all’Inghilterra che ne ha 12 (ma ha giocato 4 partite contro le 2 degli azzurri) e all’Ucraina che ne ha 6. Il calendario degli azzurri: 9 settembre: Macedonia-ITALIA 12 settembre: ITALIA-Ucraina 14 ottobre: ITALIA-Malta 17 ottobre: Inghilterra-ITALIA 17 novembre: ITALIA-Macedonia 20 novembre: Ucraina-ITALIA

Jannik Sinner travolge De Minaur, vince l’Atp di Toronto e diventa il numero 6 al mondo

Jannik Sinner travolge De Minaur, vince l’Atp di Toronto e diventa il numero 6 al mondoRoma, 14 ago. (askanews) – La terza finale da “1000” e quella buona. Jannik Sinner vince il “National Bank Open”, sesto ATP Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 6.660.975 dollari, andato in scena sul cemento di Toronto (dove si disputa ad anni alterni con Montreal), in Canada. E soprattutto si aggiudica quel trofeo prestigioso che gli era sfuggito a Miami 2021 (battuto da Hurkacz) e ancora a Miami 2023 (stoppato da Medvedev). E come regalo anticipato di compleanno un bel “best ranking”: da oggi salirà al n.6 ATP. Il tennista di Sesto Pusteria (che compirà 22 anni mercoledì), n.8 del ranking e 7 del seeding, ha battuto 6-4 6-1, in poco meno di un’ora e mezza di partita, l’australiano Alex De Minaur, n.18 del ranking, mai così avanti in un torneo di questa categoria (in precedenza si era fermato per ben 10 volte negli ottavi). Quattro anni e mezzo dopo Monte-Carlo 2019 quando Fognini conquistò uno storico successo battendo Lajovic, arriva il secondo trofeo da “1000” per il tennis tricolore, e porta la firma di Jannik. E’ l’83esimo titolo per il tennis azzurro nell’Era Open. Corre subito in tribuna da Darren Cahill e Giacomo Naldi, coach e fisioterapista, unici del team presenti nel box in questo primo torneo dello swing che conduce fino allo Us Open. “Ti auguro il meglio Alex e spero tu possa entrare nella top 10 molto presto”, le prime parole di Jannik durante la premiazione sono per il suo avversario, con il quale ha giocato insieme il doppio. “E’ un grande risultato che voglio condividere con tutto il mio team – aggiunge – anche se non sono tutti qui (Simone Vagnozzi ed il preparatore atletico Umberto Ferrara li raggiungeranno a Cincinnati): questi risultati ci fanno solo piacere. Questa settimana ho sentito la pressione di dover vincere ma credo di averla gestita bene giocando punto dopo punto e trattando tutti con il massimo rispetto in campo. Questo torneo rimarrà per sempre nel mio cuore: è bello poterlo condividere questa gioia con tutti voi. Siete le persone che sono al mio fianco ogni giorno e che mi sostengono e Darren (Cahill) mi devi dare ancora qualche lezione di golfà”.

“E’ un grande risultato, che posso condividere con tutta la mia squadra per tutto l’impegno che ci mettiamo, con tutte le persone che mi sono vicine, anche se non sono qui fisicamente – aggiunge ppoi in conferenza stampa – Sono molto felice per tutto il torneo. E’ davvero un bel momento della mia carriera”. “Quando giochi per un trofeo così importante l’esperienza è fondamentale. Oggi è andata molto meglio rispetto alle mie prime due prime finali Masters: ero molto concentrato sul mio gioco, su quello che dovevo fare e sentivo che lo stavo eseguendo nel modo giusto”. Un punteggio solo in apparenza “facile” per una partita che nel primo set non lo è stata affatto: “C’era un po’ di vento, quindi entrambi abbiamo dovuto adattarci. Lui è velocissimo ed ho dovuto cercare il giusto equilibrio tra quando spingere e quando rimanere nello scambio un po’ più a lungo. Entrambi eravamo preparati ad una lunga battaglia: il primo set è stato molto importante, nel secondo set ho potuto colpire un po’ più libero”.

Un successo che fa ancora più morale per il prosieguo della stagione, a cominciare da Cincinnati e soprattutto agli Us Open: “Certo, è una bella spinta. Anche se a Cincy sarà dura perché non c’è molto tempo per adeguarsi. Spero di poter iniziare mercoledì, quindi con un paio di giorni a disposizione per essere pronto. E poi cercherò di prepararmi il meglio possibile per New York. Vediamo cosa porterà questa vittoria: di sicurò la fiducia sarà più alta ma lo saranno anche le aspettative”. Davvero un bel cadeau anticipato visto che mercoledì Jannik compirà 22 anni: “Sono molto contento di questo regalo. Se a Cincinnati giocherò mercoledì sarà la terza volta che mi capiterà di farlo il giorno del mio compleanno. E questo il regalo più bello, perché questo è quello che amo fare, la passione, entrare in campo, avere i fan con cui condividere il momento”.

La palla-corta giocata alla fine del primo set è stata un colpo importante: “Lui si stava muovendo molto, molto bene, ed io stavo giocando contro vento. Quindi il drop-shot è stata una buona soluzione perché il vento ferma la palla. Quando l’ho tirato ho pensato che sarebbe andato in rete, ma fortunatamente è andato dall’altra parte. Sentivo che quello era il momento giusto per cambiare qualcosa, mescolare un po’ le carte. Avevo in mente anche di fare un po’ di serve and volley, ma non stavo battendo poi così bene quindi avevo un po paura. Sento che c’è sicuramente spazio per migliorare, per gestire meglio certe situazioni”. Doppio sorpasso, ai danni del russo Andrey Rublev e del norvegese Casper Ruud per Jannik Sinner, da oggi n.6 della classifica Atp, suo best ranking, eguagliando la miglior posizione raggiunta in carriera da Matteo Berrettini. Sinner scavalca così in un’ideale graduatoria italiana Corrado Barazzutti, spintosi fino al numero 7 del mondo, ed ha davanti a sé il solo Adriano Panatta, che in carriera ha raggiunto la quarta posizione delle classifiche mondiali. In top ten è arrivato anche Fabio Fognini, salito fino al nono posto.

Va ricordato, inoltre, che Nicola Pietrangeli è stato numero 3 del mondo, ma all’epoca non c’era il ranking ATP, introdotto nel 1973, e le classifiche non erano stilate aritmeticamente dal computer, ed è per questo motivo che ufficialmente non viene annoverato in questa particolare graduatoria.

Tennis, Sinner: terza finale da 1000 è quella buona. E’ numero 6 Atp

Tennis, Sinner: terza finale da 1000 è quella buona. E’ numero 6 AtpRoma, 14 ago. (askanews) – La terza finale da “1000” e quella buona. Jannik Sinner vince il “National Bank Open”, sesto ATP Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 6.660.975 dollari, andato in scena sul cemento di Toronto (dove si disputa ad anni alterni con Montreal), in Canada. E soprattutto si aggiudica quel trofeo prestigioso che gli era sfuggito a Miami 2021 (battuto da Hurkacz) e ancora a Miami 2023 (stoppato da Medvedev). E come regalo anticipato di compleanno un bel “best ranking”: da oggi salirà al n.6 ATP.

Il tennista di Sesto Pusteria (che compirà 22 anni mercoledì), n.8 del ranking e 7 del seeding, ha battuto 6-4 6-1, in poco meno di un’ora e mezza di partita, l’australiano Alex De Minaur, n.18 del ranking, mai così avanti in un torneo di questa categoria (in precedenza si era fermato per ben 10 volte negli ottavi). Quattro anni e mezzo dopo Monte-Carlo 2019 quando Fognini conquistò uno storico successo battendo Lajovic, arriva il secondo trofeo da “1000” per il tennis tricolore, e porta la firma di Jannik. E’ l’83esimo titolo per il tennis azzurro nell’Era Open.

Calcio, dall’Arabia voci di proposta faraonica per Mancini

Calcio, dall’Arabia voci di proposta faraonica per ManciniRoma, 13 ago. (askanews) – Su Roberto Mancini punterebbe forte l’Arabia Saudita. L’ex ct azzurro avrebbe sul tavolo una super proposta proveniente dalla Nazionale araba, alla ricerca di un CT dopo il trasferimento di Renard alla Nazionale femminile. La Federcalcio araba avrebbe proposto a Mancini un super contratto da 60 milioni a stagione per progettare il prossimo futuro, dai giochi asiatici al Mondiale 2026, per arrivare infine alla Vision 2030, sperando che il Mondiale sia appunto assegnato ai sauditi. Dall’Arabia ci sono già alcuni organi di stampa che danno il suo arrivo come ufficiale, anche se sui media della Nazionale araba non c’è ancora nessun comunicato.

Roberto Mancini si è dimesso, i numeri del ct

Roberto Mancini si è dimesso, i numeri del ctRoma, 13 ago. (askanews) – L’avventura di Roberto Mancini è durata 1918 giorni. È il terzo commissario tecnico più longevo della storia della nazionale, dopo Vittorio Pozzo ed Enzo Bearzot. Il ct dimissionario era stato annunciato il 14 maggio 2018, sei mesi dopo la notte buia di San Siro, quando l’Italia fallì la qualificazione ai Mondiali a seguito del deludente 0-0 contro la Svezia.

In cinque anni di lavoro, Mancini ha guidato gli azzurri in 61 occasioni, realizzando una media vittorie fra le più alte in assoluto, se si considera gli altri selezionatori con almeno 50 panchine. Il bilancio recita 37 vittorie, 15 pareggi e 9 sconfitte. In mezzo una striscia di 37 risultati utili consecutivi e soprattutto un Europeo vinto, nella magica notte di Wembley contro l’Inghilterra. Resta però indelebile l’onta della mancata qualificazione ai Mondiali, con gli azzurri finiti dietro la Svizzera nel girone e poi sconfitti a Palermo dalla Macedonia del Nord. Sono 105 i convocati. Il sito della FIGC riporta il recap evidenziando come il più impiegato sia stato Gianluigi Donnarumma (49 presenze, 4.222 ‘), unico a superare la soglia dei 4.000’. Immobile è il bomber di questo ciclo con 9 gol.

I trionfi Europei e i flop mondiali dell’ex Ct degli azzurri Roberto Mancini

I trionfi Europei e i flop mondiali dell’ex Ct degli azzurri Roberto ManciniRoma, 13 ago. (askanews) – Frizioni nel gruppo azzurro, forse una maxi offerta dall’Arabia. Di certo solo qualche settimana fa il Consiglio della Federcalcio aveva plasmato tutta le Nazionli nel nome di Roberto Mancini dandogli la responsabilità dall’Under 20 fino alla maggio. In pratica carta bianca. Oggi il mondo sembra capovolto al termine di una storia con tanti alti e bassi. L’ingresso ufficiale di Roberto Mancini in Nazionale è datato 14 maggio 2018: gli Azzurri si trovavano in un momento di grande difficoltà, dopo la grande delusione per la mancata qualificazione ai Mondiali. Raccogliere questa pesante eredità non è stato facile ma nei primi tempi Mancini come ct della Nazionale è riuscito a dimostrare di esserne all’altezza: la Nazionale con lui ha infatti centrato tutti gli obiettivi relativi agli Europei del 2020, fino al trionfo degli Azzurri allo stadio di Wembley a Londra l’11 luglio del 2021. La formazione dell’Italia di Mancini ha così conquistato il secondo titolo europeo, dopo il primo risalente al 1968.

Dopo la grande vittoria, Mancini come allenatore dell’Italia ha iniziato a incontrare qualche difficoltà. La lunga serie di risultati positivi per gli Azzurri è terminata il 6 ottobre del 2021, quando hanno perso a Milano contro la Spagna nelle semifinali della UEFA Nations League. In seguito, sono tornati a vincere contro il Belgio nella finale per il terzo posto della stessa competizione, ma poi hanno ottenuto di nuovo risultati deludenti nelle ultime due partite di qualificazione al mondiale in Qatar, pareggiando contro Svizzera e Irlanda del Nord e non riuscendo così ad avere l’accesso diretto alla fase finale. L’Italia di Mancini ha dovuto così affrontare la semifinale degli spareggi, perdendo contro la Macedonia del Nord per un gol subito, tra l’altro, nei minuti di recupero. Gli Azzurri hanno quindi mancato per la seconda volta di fila l’occasione di poter competere per la Coppa del Mondo. Nonostante la delusione, Roberto Mancini stava guidando la sua squadra nella nuova avventura della UEFA Nations League 2022-2023: dopo una pesante sconfitta contro la Germania per 5 a 2, gli Azzurri hanno recuperato vincendo contro Inghilterra e Ungheria. Ora la Nazionale è attesa due match importanti per le qualificazioni a UEFA Euro 2024 (10 e 12 settembre con Nord Macedonia e Ucraina).

Mancini si è dimesso dal Ct della Nazionale

Mancini si è dimesso dal Ct della NazionaleRoma, 13 ago. (askanews) – La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver preso atto delle dimissioni di Roberto Mancini dalla carica di Commissario Tecnico della Nazionale italiana, ricevute ieri nella tarda serata.

“Si conclude – scrive la Federcalcio – una significativa pagina di storia degli Azzurri, iniziata nel maggio 2018 e conclusa con le Finali di Nations League 2023; in mezzo, la vittoria a Euro 2020, un trionfo conquistato da un gruppo nel quale tutti i singoli hanno saputo diventare squadra. Tenuto conto degli importanti e ravvicinati impegni per le qualificazioni a UEFA Euro 2024 (10 e 12 settembre con Nord Macedonia e Ucraina), la FIGC comunicherà nei prossimi giorni il nome del nuovo CT della Nazionale.

Calcio, Mancini si è dimesso dal Ct della Nazionale

Calcio, Mancini si è dimesso dal Ct della NazionaleRoma, 13 ago. (askanews) – La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver preso atto delle dimissioni di Roberto Mancini dalla carica di Commissario Tecnico della Nazionale italiana, ricevute ieri nella tarda serata.

“Si conclude – scrive la Federcalcio – una significativa pagina di storia degli Azzurri, iniziata nel maggio 2018 e conclusa con le Finali di Nations League 2023; in mezzo, la vittoria a Euro 2020, un trionfo conquistato da un gruppo nel quale tutti i singoli hanno saputo diventare squadra. Tenuto conto degli importanti e ravvicinati impegni per le qualificazioni a UEFA Euro 2024 (10 e 12 settembre con Nord Macedonia e Ucraina), la FIGC comunicherà nei prossimi giorni il nome del nuovo CT della Nazionale.

Sinner in finale a Toronto, ora De Minaur

Sinner in finale a Toronto, ora De MinaurRoma, 13 ago. (askanews) – Arriva la terza finale da “1000”, sempre sul cemento e sempre in Nord America per Jannik Sinner, approdato all’ultimo atto del “National Bank Open”, sesto ATP Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 6.660.975 dollari, di scena sul cemento di Toronto (dove si disputa ad anni alterni con Montreal), in Canada.

In semifinale il tennista di Sesto Pusteria (che compirà 22 anni mercoledì), n.8 del ranking e 7 del seeding, ha battuto 64 64, in un’ora e 56 minuti di partita, lo statunitense Tommy Paul, 26enne di Voorhees, New Jersey, n.14 ATP e 12esima testa di serie, mai così avanti in un “1000”. Domenica l’altoatesino andrà a caccia di quel trofeo che gli è sfuggito a Miami 2021 (battuto da Hurkacz) e ancora a Miami 2023 (stoppato da Medvedev). Ma anche del “best ranking”: in caso di vittoria salirebbe al n.6 ATP. Quella di Jannik sarà la quinta finale “1000” con un azzurro protagonista: oltre alle due già menzionate di Sinner, c’è stata quella di Monte-Carlo 2019 quando Fognini conquistò uno storico trofeo battendo Lajovic, e quella di Madrid 2021 quando Berrettini perse in tre set con Zverev. E’ stato un privilegio giocare su un campo così importante contro un avversario così forte – il commento a caldo di Sinner -. Sono soddisfatto per come ho reagito ad ogni break subìto, soprattutto quando ho servito per il match. Sono contento in generale per la partita che ho giocato: sentire la pressione è un privilegio”. L’ultimo ostacolo è l’australiano De Minaur, con il quale Jannik ha giocato il doppio: “Alex è un giocatore incredibile e lo ha dimostrato questa settimana: ci siamo già affrontati tante volte e sappiamo cosa attenderci l’uno dall’altro. Sarà una gran partita”.

A dividere Jannik Sinner dal primo 1000 della carriera c’è un ultimo ostacolo: si tratta dell’australiano Alex De Minaur, n. 18 al mondo e alla prima finale in carriera in un Masters 1000, che nell’altra semifinale ha liquidato lo spagnolo Davidovich Fokina con lo score di 6-1, 6-3. Un avversario che Sinner ben conosce visto che i due hanno giocato insieme in doppio. Ci sono quattro precedenti tra l’azzurro e l’australiano, con il bilancio totalmente a favore di Sinner che ha vinto 4 volte su 4.

Tennis, Sinner in finale a Toronto, ora De Minaur

Tennis, Sinner in finale a Toronto, ora De MinaurRoma, 13 ago. (askanews) – Arriva la terza finale da “1000”, sempre sul cemento e sempre in Nord America per Jannik Sinner, approdato all’ultimo atto del “National Bank Open”, sesto ATP Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 6.660.975 dollari, di scena sul cemento di Toronto (dove si disputa ad anni alterni con Montreal), in Canada.

In semifinale il tennista di Sesto Pusteria (che compirà 22 anni mercoledì), n.8 del ranking e 7 del seeding, ha battuto 64 64, in un’ora e 56 minuti di partita, lo statunitense Tommy Paul, 26enne di Voorhees, New Jersey, n.14 ATP e 12esima testa di serie, mai così avanti in un “1000”. Domenica l’altoatesino andrà a caccia di quel trofeo che gli è sfuggito a Miami 2021 (battuto da Hurkacz) e ancora a Miami 2023 (stoppato da Medvedev). Ma anche del “best ranking”: in caso di vittoria salirebbe al n.6 ATP. Quella di Jannik sarà la quinta finale “1000” con un azzurro protagonista: oltre alle due già menzionate di Sinner, c’è stata quella di Monte-Carlo 2019 quando Fognini conquistò uno storico trofeo battendo Lajovic, e quella di Madrid 2021 quando Berrettini perse in tre set con Zverev.

E’ stato un privilegio giocare su un campo così importante contro un avversario così forte – il commento a caldo di Sinner -. Sono soddisfatto per come ho reagito ad ogni break subìto, soprattutto quando ho servito per il match. Sono contento in generale per la partita che ho giocato: sentire la pressione è un privilegio”. L’ultimo ostacolo è l’australiano De Minaur, con il quale Jannik ha giocato il doppio: “Alex è un giocatore incredibile e lo ha dimostrato questa settimana: ci siamo già affrontati tante volte e sappiamo cosa attenderci l’uno dall’altro. Sarà una gran partita”. A dividere Jannik Sinner dal primo 1000 della carriera c’è un ultimo ostacolo: si tratta dell’australiano Alex De Minaur, n. 18 al mondo e alla prima finale in carriera in un Masters 1000, che nell’altra semifinale ha liquidato lo spagnolo Davidovich Fokina con lo score di 6-1, 6-3. Un avversario che Sinner ben conosce visto che i due hanno giocato insieme in doppio. Ci sono quattro precedenti tra l’azzurro e l’australiano, con il bilancio totalmente a favore di Sinner che ha vinto 4 volte su 4.