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Mondiali, Goggia la più veloce nelle prove di discesa

Mondiali, Goggia la più veloce nelle prove di discesa

L’azzurra comanda su Elena Curtoni. Ottava la Brignone

Roma, 7 feb. (askanews) – Sofia Goggia è stata velocissima nel primo training cronometrato della discesa femminile dei Mondiali, in programma a Méribel. Sulla Roc de Fer, la campionessa bergamasca ha fatto segnare il miglior tempo in 1’30″54. “Il tempo non rispecchia le sensazioni – afferma – perché nella parte alta, piena di dossi sono stata un po’ abbondante con qualche linea sbagliata. Anche a metà pista non benissimo. È chiaro che è una pista da interpretare bene, deve esserci il giusto mix tra intensità e tattica. Fortuna ci sono altre due prove prima della discesa di sabato, intermezzate dal superg. Sono tranquilla, avrò tanto da studiare e visualizzare in questi giorni, soprattutto tanti passaggi dalla discesa”.
Ventisei centesimi separano la Goggia da Elena Curtoni, apparsa nuovamente a suo agio sul pendio francese, dopo la buona prova nel superg della combinata alpina. “Oggi ho approcciato la prova con molta tranquillità – ha detto – vista la giornata stancante di ieri, cercando di non usare troppa energia. Una prova solida, senza spingere, bene sugli appoggi, guardando un po’ il terreno. L’obiettivo è riuscito bene., Nel supergigante dovrò essere molto concertata su quello che devo fare, cercherò di mettere in pista la mia migliore sciata e si vedrà al traguardo. Mi gioco tanto, ma bisognerà essere veloci”.
Terzo crono di giornata per la slovena Ika Stuhec, attardata di 44 centesimi da Goggia. Buona prestazione anche per Federica Brignone: la valdostana, fresca di oro iridato nella combinata, ha chiuso ottava a 82 centesimi dalla compagna di squadra.
Prossimo appuntamento con la 2a prova cronometrata giovedì 9 febbraio a partire dalle ore 11.30, preceduta dal supergigante femminile, in programma mercoledì 8 alla medesima ora, a cui parteciperanno Marta Bassino, Federica Brignone, Elena Curtoni e Sofia Goggia.

Ferrari 2003 c’è il nome: si chiama SF-23

Ferrari 2003 c’è il nome: si chiama SF-23

Martedì 7 febbraio 2023 – 14:45

Ferrari 2003 c’è il nome: si chiama SF-23

La presentazione della livrea il prossimo 14 febbraio.

Ferrari 2003 c’è il nome: si chiama SF-23
Roma, 7 feb. (askanews) – A una settimana dalla presentazione della nuova monoposto, la Ferrari ha svelato il nome della macchina che Leclerc e Sainz porteranno in pista nel Mondiale 2023: SF-23. La squadra torna così alla denominazione che ha caratterizzato quasi per intero l’era ibrida della F1. La sigla SF – Scuderia Ferrari – ha debuttato sulla SF15-T del 2015 ed è stata abbandonata solo lo scorso anno F1-75. La cifra indica la stagione che sta per scattare. La presentazione della livrea il prossimo 14 febbraio.

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Il calcio sempre più tecnologico: la partnership Lenovo-Inter

Il calcio sempre più tecnologico: la partnership Lenovo-InterMilano, 7 feb. (askanews) – Tecnologia e calcio, strumenti di calcolo e giocatori sul campo, risultati e coinvolgimento dei fan. Lo sport moderno richiede sempre di più una relazione molteplice con l’innovazione e il mondo digitale e anche l’Inter da anni si sta muovendo in questa direzione con la partnership iniziata nel 2019 con Lenovo, di cui Lara Rodini, che abbiamo incontrato nella sede del club nerazzurro, è Global Sponsorships & Activations Director.
“Una partnership – ha spiegato ad askanews e non una semplice sponsorizzazione – perché parliamo di due brand iconici che si sono trovati, hanno messo in comune la propria forza, le proprie passioni e il proprio mindset che è la vittoria, il raggiungimento dell’obiettivo e l’arrivarci insieme”.
Come Global Technology Partner dell’Inter, Lenovo offre al club di Steven Zhang e alla squadra della Media House strumenti per la raccolta e la gestione di quei dati che hanno poi impatto sia sulla prestazione sportiva, sia sulla diffusione della community e del business della squadra.
“Inter e Lenovo – ha aggiunto la manager – si sono mossi insieme durante questi anni su due binari paralleli che hanno la stessa importanza: il primo è quello sportivo, dove si è deciso di lavorare sull’acquisizione e l’analisi dei dati da un punto di vista sportivo, relativo sopratutto agli atleti”.
Prestazioni, analisi dei movimenti dei giocatori, sia in allenamento sia in partita: il calcio professionistico oggi si costruisce anche in questo modo. Ma soprattutto si costruisce alimentando la relazione con i tifosi.
“L’Inter – ha concluso Lara Rodini – è uno dei club più importanti al mondo, a oggi ha una community di quasi 60 milioni di persone, dislocate in qualsiasi punto del mondo. Quindi abbiamo lavorato su come fare per permettere a queste persone di accedere sempre di più alla propria passione, per stare sempre più vicini alla squadra, non soltanto durante i 90 minuti della partita, bensì 24 ore su 24”.
E così, guardano la sala dei trofei che l’Inter ha raccolto nei suoi quasi 115 anni di storia, ci si accorge che la tecnologia sempre di più svolge un ruolo decisivo anche per arrivare al fatidico momento in cui le mani del capitano sollevano un’altra coppa.
(Leonardo Merlini)