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Tennis, prima vittoria Atp per Leo Borg, figlio di Bjorn

Tennis, prima vittoria Atp per Leo Borg, figlio di BjornRoma, 18 lug. (askanews) – Prima vittoria nel circuito Atp per Leo Borg, figlio del leggendario Bjorn, che ha conquistato il successo nel torneo 250 di Bastad, battendo in due set il connazionale Ymer 7-6 (5), 6-3. Venti anni, nel 2022 ha vinto il torneo ITF da $15.000 a Sharm el-Sheikh, primo titolo in carriera, come testa di serie numero uno.

Borg, attualmente numero 437 della classifica Atp, ha sin qui giocato e costruito la sua attuale carriera con i tornei ITF, la vittoria odierna potrebbe fungere da viatico per un percorso di crescita professionale giocando tornei di livello più alto come gli Atp 250 o 500 ma anche i challenger.

Mondiali nuoto sincronizzato, Italia argento nel tecnico

Mondiali nuoto sincronizzato, Italia argento nel tecnicoRoma, 18 lug. (askanews) – L’Italia del nuoto artistico non finisce di stupire. Dopo l’argento di Linda Cerruti e Lucrezia Ruggiero nel tecnico del doppio, arriva un altro secondo posto questa volta esagerato perché lo conquista la squadra nella routine tecnica. Cerruti e Ruggiero si esaltano con Marta Iacoacci, Sofia Mastroianni, Enrica Piccoli, Isotta Sportelli, Giulia Vernice e Francesca Zunino col tema The Fire, musicato con No twerk degli Apashe & Panther e la coreografia di Vlada Chigireva. Le azzurre totalizzano 274.5155 punti (175.2655 per gli elementi, 99 per l’impressione artistica di cui 47.2500 per musica e coreografia, 26.2500 per la performance e 25.7500 per le transizioni). Restano dietro solo alla Spagna che si impone con 281.6893 e si mettono alle spalle gli Stati Uniti (273.7396). Fuori dal podio il Giappone padrone di casa con 260.1055. Dalla piscina ottime notizie per Linda Cerruti e Lucrezia Ruggiero che conquistano la finale nel libero.

“Conquistare queste medaglie ci sembrava un sogno prima del mondiale. Ci siamo riuscite e siamo strafelici – racconta il capitano Enrica Piccoli – L’argento di Linda e Lucrezia ci ha conferito ulteriori sicurezze. Ormai siamo consapevoli della nostra forza, determinate a continuare a trasformare i nostri sogni in realtà. L’atmosfera è bellissima, la squadra unita. E’ un mondiale meraviglioso”. “Abbiamo gettato le basi per qualificarci alle Olimpiadi ai prossimi mondiali di Doha – continua Cerruti, la nuotatrice artistica più medagliata della storia italiana – Questa medaglia ci servirà come punto di partenza, come ulteriore sprone a migliorare, per farci trovare pronte. Ora ci godiamo la magia del momento, siamo una squadra unita e coesa; questi gioie ci uniscono ancora di più. Dedichiamo le medaglie a Giorgio Minisini perché è come se avesse nuotato con noi. Siamo state calme, abbiamo controllato l’esercizio come lui avrebbe voluto. Lo vogliamo abbracciare forte. Ti aspettiamo!”. “Questo esercizio dimostra come il nuovo regolamento sia giusto, non c’è più spazio per gli errori – ribadisce Ruggiero, campionessa mondiale uscente ed europea in carica del misto con Minisini – Ringrazio il nostro capitano che ha abbassato i battiti e il ritmo per mandarci a meta. L’errore è dietro l’angolo e dobbiamo sfruttare queste occasioni per crescere sempre di più. Abbiamo scalato posizioni e raggiunto risultati inaspettati. E’ tutto bellissimo”.

Calcio, Champions: Milano candidata per le finali 2026 o 2027

Calcio, Champions: Milano candidata per le finali 2026 o 2027Roma, 18 lug. (askanews) – Milano potrebbe ospitare la finale di Champions a San Siro nel 2026 oppure nel 2027. Lo sostiene il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, che ne ha parlato a margine della presentazione degli Europei di salto ad ostacoli di equitazione. “Sono reduce dalla sfortunata finale di Istanbul per i miei colori, ma entusiasmante perché ho rivisto un’altra volta cosa vuol dire per una città ospitare la finale di Champions League – ha detto il sindaco Sala -. Quando il presidente Gravina mi ha chiamato per chiedermi se eravamo interessati a ospitare a San Siro la finale di Champions League, ovviamente ho fatto i salti di gioia”. “Ci sono due candidature – ha proseguito – noi e Budapest, per i due anni (2026 e 2027, ndr), uno dovrebbe essere. Ovviamente ho detto a Gravina che nel 2027 non sarò più sindaco, quindi vediamo di portarla a casa per l’anno prima. Spero che ci riesca, se poi sarà 2027 andrà bene lo stesso per Milano”.

Sono nove le federazioni che si sono candidate per ospitare le finali delle varie coppe europee in quel biennio. Due, nel dettaglio, quelle per la Champions: Budapest e Milano. La candidatura dovrà essere presentata ufficialmente entro il 21 febbraio 2024 per portare l’organo europeo alla decisione finale. “Le dichiarazioni di interesse non sono vincolanti e le proposte finali – si legge nel documento Uefa – dovranno essere consegnate con i dossier di candidatura entro il 21 febbraio 2024”. In 4 hanno presentato domanda per l’Europa League (Dusseldorf-Francoforte-Gelsenkirchen-Lipsia-Stoccarda per la Germania, Bucarest per la Romania, Glasgow per la Scozia, Istanbul per la Turchia) e sei per la Conference (Lipsia per la Germania, Gerusalemme per Israele, Oslo per la Norvegia, Glasgow per la Scozia, Ginevra per la Svizzera e Istanbul per la Turchia).

A Milano si sono già giocate quattro finali di Coppa dei Campioni/Champions League. La prima nel 1965 col secondo successo della Grande Inter di Herrera: 1-0 al Benfica, gol di Jair. Si giocarono al Meazza anche quelle del 1970, 2001 e 2016, vinte da Feyenoord, Bayern Monaco (contro il Valencia di Cuper) e Real Madrid, nel derby contro l’Atletico. Quest’ultime due, entrambe terminate ai rigori.

Nuoto, Mondiali 5 km, Paltrinieri d’argento e Acerenza di bronzo

Nuoto, Mondiali 5 km, Paltrinieri d’argento e Acerenza di bronzoRoma, 18 lug. (askanews) – Due medaglie per tornare protagonisti. Gregorio Paltrinieri d’argento e Domenico Acerenza di bronzo, nella cinque chilometri iridata alla Momochi beach di Fukuoka, dissolvono tutti i dubbi e diradano le nuvole dopo il mancato podio e pass olimpico nella distanza doppia. Vince ancora, e bissa il titolo della 10 km, il tedesco olimpionico campione in carica Florian Wellbrock che parte e arriva in testa dopo tre giri del circuito in 53’58″0. Ai 2.5 km cedono tutti gli avversari eccetto gli azzurri, rimasti nella sua scia fino alla fine. Gregorio Paltrinieri tocca in 54’02″5, Domenico Acerenza in 54’04″2. L’altro tedesco Oliver Klemet – bronzo nella 10 chilometri – è quarto a quasi un minuto (54’57″2). Paltrinieri e Domenico Acerenza sono atleti del gruppo sportivo fiamme oro della Polizia di Stato. Barbara Pozzobon giunge quinta nella cinque chilometri appena dietro il gotha della specialità. Vince bissando il titolo della distanza doppia Leonie Beck, che con un forcing finale come nella dieci chilometri si prende il secondo oro in 59’31″7. Terzo oro tedesco in tre gare. Poi le olimpioniche: l’olandese Sharoon Van Rouwedaal tocca seconda in 59’32″7 mentre la brasiliana Ana Marcela Cunha, campionessa uscente, è terza in 59’33″9.

“Sono molto contento perché non immaginavo di disputare questa gara – sottolinea il fenomeno carpigiano campione europeo in carica, che conferma l’argento del Lupa Lake – Speravo di rimanere attaccato ai migliori; stavo meglio in acqua rispetto all’altro giorno e c’era rammarico per il risultato della dieci chilometri. Ho l’impressione che per avere stimoli è come se avessi bisogno di una delusione. Così si accende la miccia. Mi arrabbio, la prendo sul personale. Così ho conquistato questa medaglia con determinazione, fermezza e ne sono contento. La tattica era stare sui piedi di Wellbrock che in questo momento appare il più forte di tutti. Questo secondo posto è una certezza e nasce dalla mia voglia di vincere sempre a prescindere dalle condizioni di salute o dallo stato di forma. E’ una bella medaglia perché non avevo grosse aspettative”. Sale sul podio, dopo il quarto posto dello scorso anno e della 10 chilometri, Domenico Acerenza: “Siamo due guerrieri, non molliamo mai e l’abbiamo dimostrato. Alla fine ci abbiamo anche provato, ma Wellbrock ha dimostrato di essere il più forte. Dopo una gara vissuta ad aiutarci reciprocamente è stato bello sfidare Greg; è passato lui ma l’importante è che entrambi siamo andati a medaglia. Purtroppo nella distanza olimpica mi è mancata un po di lucidità che oggi invece avevo. Mi sentivo veramente bene. Greg ha bisogno di una mazzata prima di accendersi? Ebbene, gliela darò io in allenamento”, chiosa sorridendo.

Battute sessiste e razziste, il telecronista si scusa, la Rai lo sostituisce

Battute sessiste e razziste, il telecronista si scusa, la Rai lo sostituisceRoma, 17 lug. (askanews) – “Prendo le distanze da tutto quello che è stato captato da un microfono rimasto acceso per esigenze tecniche e lontano un metro e mezzo da me. Alcune di queste frasi che mi sono state attribuite non le ho proprio dette”, così il telecronista Rai, Lorenzo Leonarduzzi, al Corriere della Sera, accusato di frasi sessiste, razziste e di body shaming nel corso della telecronaca della gara di tuffi ai mondiali di Fukuoka. “Sono parole che non mi appartengono – continua – lontane dal mio modo di essere e pronunciate fuori onda mentre chiacchieravo col collega. Sono già stato vittima un paio di anni fa di un incidente increscioso. a maggior ragione ora sto particolarmente attento a quello che dico. Non voglio che la mia professionalità venga macchiata da queste situazioni”. Il riferimennto è alla telecronaca del rally di Monza,quando fu protagonista di una battuta sessista giocando sul nome del pilota estone Ott Tänak. “Me ne hanno detta oggi una, mi vogliono far vincere 100 euro se la dico, mi hanno detto una battutaccia che io riferisco. ‘Donna nanak tutta Tanak’, l’hanno cambiata così in brianzolo o in fiorentino non l’ho capita”, aveva detto il giornalista, per poi scusarsi successivamente: “Chiedo scusa ma era un po’ simpatica, abbiamo rifatto un adagio, non c’è nessun intento sessista, ho il massimo rispetto per le donne”.

La Rai, intanto, ha comunicato di aver avviato «una procedura di contestazione disciplinare nei confronti del giornalista di Rai Sport Lorenzo Leonarduzzi e tutti i provvedimenti necessari per il collaboratore tecnico Massimiliano Mazzucchi». Secondo una nota, l’Ad Roberto Sergio ha detto che «un giornalista del Servizio Pubblico non può giustificarsi relegando ad una ‘battuta da bar’ quanto andato in onda. Ho dato mandato agli uffici preposti di avviare la procedura di contestazione disciplinare e ho chiesto al Direttore di Rai Sport Iacopo Volpi che faccia rientrare dal Giappone immediatamente il telecronista e il commentatore tecnico». Da domani le telecronache dei Mondiali di nuoto, per la categoria tuffi, saranno curate da Nicola Sangiorgio.

Tuffi, Bertocchi-Pellacani di bronzo e alle Olimpiadi di Parigi

Tuffi, Bertocchi-Pellacani di bronzo e alle Olimpiadi di ParigiRoma, 17 lug. (askanews) – Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi fanno all-in e si prendono un fantastico bronzo e il pass olimpico dai tre metri sincro, a coronamento di una finale con il colpo di scena nella coda, che ha aperto il programma pomeridiano della seconda giornata dei Mondiali di Fukuoka in svolgimento alla Prefectual Pool. L’oro va alle cinesi e campionesse uscenti Yani Chang e Yiwen Chen con 341.94 punti e l’argento alle britanniche Yasmin Harper e Scarlett Mew Jensen con 295.68. Si tratta della terza medaglia nella specialità (0-2-1), l’ultima porta ovviamente la firma di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè: seconde a Barcellona 2013. La gioia di Elena Bertocchi. “E’ una stupenda giornata. Questo risultato è più che inaspettato, praticamente non ci siamo mai allenate insieme. Questo è lo sport: succedono cose incredibili ed inattese. Ieri sono scivolata dal trampolino per un nullo mai visto in carriera; oggi è toccato alle americane sbagliare. Il bronzo è un punto di partenza per le Olimpiadi di Parigi 2024, dove arriveremo con un’altra preparazione e grande consapevolezza. Chiara per me è come una sorella minore; sono cinque anni che siamo sempre a contatto e che ci alleniamo per arrivare a questi traguardi. Molte volte gli infortuni, soprattutto miei, c’hanno bloccato ma adesso il momendo difficile è alle spalle”.

La sorpresa di Chiara Pellacani. “Io non avevo realizzato subito che le americane avessero sbagliato, è stata Elena ad avvertirmi. Ancora non mi rendo conto di cosa sia successo. Siamo state brave e fortunate. Adesso ci prepareremo meglio per le Olimpiadi di Parigi. La nostra forza è l’amicizia e la grande intesa che abbiamo da tanti anni ormai. Siamo brave a gestire la tensione: abbiamo due caratteri differenti e ci completiamo a vicenda”.

Tuffi, commenti sessisti e razzisti di telecronisti Rai

Tuffi, commenti sessisti e razzisti di telecronisti RaiRoma, 17 lug. (askanews) – Battute sessiste, razziste e body shaming durante la telecronaca della finale dei Mondiali del trampolino femminile sincronizzato, in onda questa mattina su Rai Play 2. Protagonisti i telecronisti Lorenzo Leonarduzzi e Massimiliano Mazzucchi che sono incorsi in una serie di scivoloni commentando i nomi, il fisico, e gli stereotipi di questo o quel paese. Scivoloni a raffica.

Commentando la prova di Riccardo Giovannini e Eduard Timbretti Gugiu, nei tuffi sincronizzati, Leonarduzzi storpia il nome dell’atleta italiano cavalcando uno stereotipo sul linguaggio cinese. Riccardo diventa dunque “Liccaldo”. “I cinesi direbbero così”, è la frase pronunciata dal telecronista e finita nel video di pochi secondi che circola in rete. E ancora: “Fuma bene, fuma sano, fuma pakistano”. “Le olandesi sono grosse”. “Come la nostra Vittorioso”, facendo riferimento alla tuffatrice azzurra Giulia Vittorioso. “Eh grande eh”, proseguono i due, prima di arrivare a una conclusione ancora più sconcertante. “Tanto a letto sono tutte alte uguali”.

Il clou arriva poco dopo: “Questa si chiama Harper, è una suonatrice d’arpa. Come si suona l’arpa? La si…” “La si tocca?”. “La si pizzica”. Da qui il dialogo è ancora più scadente. “Si la do”. “È questo il vantaggio, gli uomini devono studiare sette note, le donne sono soltanto tre, Si La Do”. E dove?. “Sol Sol Fa”. Leonarduzzi non sembra essere nuovo a queste battute. Durante la telecronaca del rally di Monza, era stato protagonista di una battuta sessista giovando sul nome del pilota estone Ott Tänak. “Me ne hanno detta oggi una, mi vogliono far vincere 100 euro se la dico, mi hanno detto una battutaccia che io riferisco. ‘Donna nanak tutta Tanak’, l’hanno cambiata così in brianzolo o in fiorentino non l’ho capita”, aveva detto il giornalista, per poi scusarsi successivamente: “Chiedo scusa ma era un po’ simpatica, abbiamo rifatto un adagio, non c’è nessun intento sessista, ho il massimo rispetto per le donne”.

E ancora nel 2018 apparve sul profilo Facebook di Leonarduzzi un post che augurava buon compleanno ad Adolf Hitler che l’ex membro della commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi denunciò: “Anche alla Rai qualcuno festeggia la nascita di Adolf Hitler. Parliamo di un giornalista che lavora per il servizio pubblico in un paese in cui Presidente ha nominato senatrice a vita una vittima del nazismo come Liliana Segre”, scriveva Anzaldi allegando alla denuncia social lo screen del post Facebook pubblicato dal giornalista Rai.

Europei under 19, l’Italia batte il Portogallo ed è campione

Europei under 19, l’Italia batte il Portogallo ed è campioneMilano, 17 lug. (askanews) – Vent’anni dopo l’Italia under 19 torna a vincere il campionato europeo di calcio di categoria. La nazionale guidata da Alberto Bollini ha sconfitto in finale il Portogallo 1-0, decisivo il gol nel primo tempo di Kayode. La squadra luistana nel girono di qualificazione aveva battuto l’Italia 5-1.

Il commissario tecnico si è detto molto orgoglioso e ha dedicato il successo ai giocatori e ai tecnici che li hanno fatti crescere. Complimenti alla under 19 anche dal presidente della Figc Gravina, che ha parlato di un successo storico.

Tennis, Wimbledon, Alcaraz: “Orgoglioso di me stesso”

Tennis, Wimbledon, Alcaraz: “Orgoglioso di me stesso”Roma, 16 lug. (askanews) – “È un sogno che si avvera per me. Ho detto che è bello vincere, ma anche se avessi perso sarei davvero orgoglioso di me stesso”. Carlos Alcaraz a 20 anni è il terzo giocatore più giovane a vincere a Wimbledon dopo Boris Becker e Björn Borg. “Fare la storia in questo bellissimo torneo, giocando una finale contro una leggenda di questo sport. È un sogno che si avvera – dice nel corso del discorso al pubblico del centrale di Wimbledon dopo il successo in finale contro Djokovic. “È stato incredibile giocare in queste fasi. È incredibile per un ragazzo, non mi aspettavo di raggiungere questa situazione così velocemente. Sono davvero orgoglioso di me stesso, sono davvero orgoglioso per il team e per il lavoro che svolgiamo ogni giorno”. Partita in salita con Djokovic avanti 6-1 nel primo set. “Ho pensato ‘Carlos, alza il livello. Tutti rimarrebbero delusi’. “Devo congratularmi con Novak, è stato fantastico giocare contro di lui. Mi ispiri molto. Ho iniziato a giocare a tennis guardandoti. Da quando sono nato vincevi già tornei. Hai detto che 36 è il nuovo 26 e lo hai fatto accadere. È fantastico”.

Tennis, Alcaraz signore di Wimbledon: battuto Djokovic

Tennis, Alcaraz signore di Wimbledon: battuto DjokovicRoma, 16 lug. (askanews) – Lo spagnolo Carlos Alcaraz è il signore di Wimbledon. AL termine di una battaglia durata 4h46′, Alcaraz ha battuto in cinque set Novak Djokovic; 1-6, 7-6 (8), 6-1, 3-6, 6-4 il punteggio finale. E’ il primo successo in carriera ai Championship per il 20enne tennista iberico. Lo spagnolo si conferma così n°1 del mondo. Interrotta la serie di 4 Championships di fila del serbo, che manca anche l’aggancio a Federer a quota 8 e a Margaret Court a quota 24 Slam. Djokovic non perdeva sul Centrale da 10 anni e 45 partite. Per Carlitos secondo major della carriera dopo gli US Open 2022, il tutto a soli 20 anni. Un fenomeno. Una battaglia durata 4h46′.

Primo set senza storie, Djokovic vola sul 5-0 prima di subire il 5-1 in cui Alcaraz sbaglia di meno e rimette a posto il suo gioco. Si chiude 6-1 in 35′ di gioco. Nel secondo parziale è battaglia pura (1’26” di gioco). Alcaraz è sempre sul pezzo: va 2-0 e subisce il 2-2. Lo spagnolo gioca grandissimi game. Sul 6-5 per Alcaraz, Djokovic è immortale e porta Alcaraz al Tie Break. Inizialmente stradominato dal serbo che si porta sul 3-0, ma il terribile servizio di Alcaraz lo fa tornare sul 3-3 prima di subire il 4-3 e trovare il 4-4. Due errori di fila del Joker portano in vantaggio Alcaraz 7-6 che con una risposta vincente si porta sull’8-6 e vince un set combattutissimo. Terzo set senza storie: 6-1 Alcaraz con Djokovic che vince solo il quarto gioco. Nel quarto set, dopo una pausa lunghissima sul 2-2 le tre ore e 31 minuti di gioco si fanno sentire per Djokovic, col serbo che cerca di centellinare le energie cercando punti facili. Il serbo va 4-2. All’ottavo game svolta nella partita di Djokovic che riesce a tenere a zero Alcaraz (ci era riuscito già sul 5-1 al primo set) e chiude 6-3 in 56′. Quinto set combattutissimo. Alcaraz sale sul 2-1 grazie a un break con una reazione super dello spagnolo che mette alle corde il serbo. Nervosismo alle stelle per Djokovic, che ritornando in panchina ha sfogato tutta la sua rabbia sulla racchetta distruggendola. Djokovic resta a zero nel turno di battuta dello spagnolo (3-1). All’ottavo gioco battuta da 175 km/h imprendibile per Djokovic e game per Alcaraz che vede il titolo a un passo al termine di scambi pesanti e importanti. Il nono gioco è del serbo a zero (5-4 Alcaraz). Djokovic stringe i denti e rimanda la festa di Alcaraz, che resta sul 40-15. Il turno di battuta dello spagnolo è decisivo: chiude 6-4 in 49′ (4h46′ totali)