Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Coppa dei Club Padel MSP, il Pelota Padel Latina vince il titolo

Coppa dei Club Padel MSP, il Pelota Padel Latina vince il titoloRoma, 10 lug. (askanews) – Dopo una finale durata oltre cinque ore, la Coppa dei Club Msp ha eletto la sua regina, che è ancora una squadra del Lazio. Il Pelota Padel, circolo di Latina, si è aggiudicato l’ottava edizione del campionato amatoriale a squadre di padel organizzato da MSP Italia, ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI. In finale, si legge in una nota, il Pelota Padel ha avuto la meglio del Padel Colli Portuensi (Roma), che aveva già conquistato la fase nazionale nel 2020. A Terni è stato un weekend straordinario, all’insegna dello sport, dell’inclusione e del divertimento. Sui campi del Ternana Padel e del Romita Padel Club si sono sfidate 16 squadre provenienti da nove regioni: oltre 200 tra giocatori e giocatrici partecipanti, che si sono ritrovati sabato sera a bordo piscina nella cena di gala. Tra i padroni di casa anche Paolo Di Canio, ex calciatore e ora opinionista tv su Sky Sport: nonostante la sua prestazione, il suo Ternana Padel si è dovuto arrendere nei quarti di finale. Il Lazio ha conquistato gli ultimi cinque titoli: prima del Pelota Padel, era stato il turno di Pink Padel (2019), Padel Colli Portuensi (2020) e Latina Padel Club (2021) e Mas Padel (2022).

Nell’evento di Padel Mixto, torneo per coppie formate da un giocatore normodotato (in piedi) e uno con disabilità motoria (in carrozzina), successo per la coppia romana del team EcoPadel, formata da Massimo Malizia e dell’atleta paralimpico Roberto Punzo. “La proposta del Padel Mixto alle finali nazionali della Coppa dei Club MSP attesta la crescita di un movimento sportivo e testimonia l’impegno di circoli e di atleti ad alimentarlo – le parole di Punzo -. Rendere disponibili le sedie da gioco presso i circoli, favorendo così l’accoglienza dei praticanti con disabilità motoria, da parte di tecnici orientati alla condivisione di strutture e competizioni, costituisce il prossimo obiettivo concreto”. “Sono stati fatti passi avanti per fornire sedie facilmente adattabili ai possibili frequentatori con disabilità motoria dei circoli di padel – ha aggiunto Malizia -. Abbiamo acquisito esperienza di allenamento e di gioco dedicati alla disabilità motoria, condividendo il campo per competizioni aperte, osservando le diverse capacità funzionali degli atleti, per sfide che pongono di fronte persone che sono sempre e sempre saranno diversamente abili e in relativa salute. Dobbiamo continuare a valorizzare il potenziale sociale ed economico che il Padel Mixto offre. La Fondazione Entain e il Movimento Sportivo Popolare sono, in tal senso, all’avanguardia. Non si tratta però di sterile celebrazione del lavoro svolto fin qui, ma di comunicare a tutti i circoli che, con costi sicuramente sostenibili, possono essere avvicinati nuovi giocatori con disabilità motoria, per un arricchimento sociale e sportivo a portata di tutti, per la migliore condivisione di spazi, pratica ed eventi anche competitivi”.

“Siamo molto orgogliosi di aver supportato la seconda edizione della Coppa dei Club di Padel Mixto, al fianco di Sportinsieme Roma – ha dichiarato Andrea Faelli, ceo di Eurobet Italia e responsabile del gruppo Entain in Italia -. Fondazione Entain collabora da tempo, anche attraverso il suo CSR Award, con associazioni del terzo settore che operano su tutto il territorio italiano con l’obiettivo di creare valore sociale attraverso lo sport. Questa iniziativa in particolare, che abbiamo sposato sin dal principio e che abbiamo visto crescere di anno in anno, è per noi il simbolo di come lo sport riesca a realizzare piena inclusione in modo naturale. È uno strumento fortissimo di coinvolgimento nello spirito più bello e genuino della competizione”. “Con il weekend di Terni si è chiusa un’altra avventura esaltante per la Coppa dei Club – ha concluso Claudio Briganti, responsabile del settore padel di MSP Italia -. Abbiamo avuto numeri da record, con oltre 400 squadre iscritte. Numeri che però puntiamo a far crescere ancora con il lavoro. Grazie ai giocatori, alle giocatrici e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento”.

Calcio, l’ex presidente della Juve Andrea Agnelli inibito per 16 mesi

Calcio, l’ex presidente della Juve Andrea Agnelli inibito per 16 mesiRoma, 10 lug. (askanews) – Il Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Carlo Sica, ha sanzionato l’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli con un’inibizione di 16 mesi e un’ammenda di 60mila euro in merito al procedimento avente ad oggetto le manovre stipendi, i rapporti con gli agenti e le partnership con altri club. La posizione di Agnelli era stata stralciata dal Tribunale Federale Nazionale nel corso dell’udienza del 30 maggio scorso. L’ex numero uno della Juve è rimasto l’unico imputato dell’udienza sulla manovra stipendi, considerati i patteggiamenti con multe dello scorso 30 maggio per gli altri dirigenti che erano stati deferiti. Agnelli, scegliendo invece di non patteggiare e di non rinunciare a eventuali ricorsi sportivi, è stato oggi quindi chiamato a giudizio.

Europeo femminile polo, Germania campione: battuta l’Italia

Europeo femminile polo, Germania campione: battuta l’ItaliaRoma, 10 lug. (askanews) – Il sogno dell’Italia è svanito sul più bello. È la Germania a laurearsi campione d’Europa femminile di polo per la seconda volta nella sua storia. Il 6-2 a Punta Ala sulle Azzurre regala un successo nel Ladies FIP European Polo Championship – Trofeo U.S. Polo Assn. già ottenuto nel 2018. Per la squadra di coach Franco Piazza l’inevitabile delusione per la sconfitta – arrivata dopo i successi di giovedì contro l’Inghilterra e di sabato contro la Francia – ma anche, si legge in una nota, la consapevolezza di essere ancora ai vertici del polo europeo, tanto che il pubblico arrivato in massa al Centro Ippico (oltre 3mila presenze nelle tre giornate di gara) alla fine ha riservato un lungo applauso alla squadra e allo staff guidato dal capo équipe Alessandro Giachetti.

Resta il successo organizzativo per l’evento che la Federazione Internazionale Polo ha assegnato alla Federazione Italiana Sport Equestri e che si è giocato nel club che Gaia Bulgari, con il suo lavoro, ha riportato ai fasti del passato. “Lo sport regala gioie ma anche dispiaceri – le parole del presidente della Federazione Italiana Sport Equestri, Marco Di Paola -. Oggi speravamo di vincere: l’Italia ha combattuto ma la Germania è stata superiore, quindi è giusto così. Ci tengo però a dire che ha vinto soprattutto lo sport: sono stati quattro giorni esaltanti”. Parole, quelle di Di Paola, condivise anche dal segretario generale Simone Perillo: “Restano le grandi emozioni vissute qui, ma anche una medaglia d’argento prestigiosa per la Nazionale e per tutta la Federazione. Siamo orgogliosi di aver contribuito all’organizzazione di una straordinaria festa di sport”. A premiare le squadre che hanno partecipato alla quarta edizione del Ladies FIP European Polo Championship – Trofeo U.S. Polo Assn., il sindaco di Castiglione della Pescaia, Elena Nappi: “Quando sono approdata a Punta Ala per la prima volta, negli anni ’90, i campionati italiani di settembre erano il punto di riferimento dello sport. Grazie a Gaia Bulgari, questo evento e quello organizzato un anno fa hanno rappresentato un momento di rinascita. L’exploit europeo è degno dei tre grandi volani di Punta Ala: il polo, il golf e il porto». Ad accompagnare la premiazione, anche la Fanfara a cavallo della Polizia di Stato.

La Federazione Internazionale Polo ha potuto quindi apprezzare gli sforzi organizzativi: “È bellissimo essere qui a Punta Ala – ha sottolineato il presidente Piero Dillier -. Ho giocato qui 40 anni fa e abbiamo assistito a un evento splendido. Speriamo di restare in Italia per quanto riguarda i tornei: nel 2024 ci auguriamo di poter organizzare il Mondiale femminile a Villa a Sesta e di continuare a supportare gli eventi internazionali organizzati dalla Federazione Italiana Sport Equestri sul territorio nazionale”. “Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione di questa manifestazione – ha spiegato Gaia Bulgari, presidente del Centro Ippico Punta Ala, accolta al momento della premiazione dall’ovazione del pubblico -. Senza il lavoro di squadra, tutto quello che abbiamo vissuto in questa settimana non sarebbe stato possibile”.

RISULTATI Prima giornata – Giovedì 6 luglio Italia-Inghilterra 7-6 Francia-Germania 6-6 (4-5 d.t.r.) Seconda giornata – Sabato 8 luglio Italia-Francia 7-6 Germania-Inghilterra 6-4

Terza giornata – Domenica 9 luglio Francia-Inghilterra 5-2 Italia-Germania 2-6 Classifica finale: Germania (Union) 3 vittorie; Italia (U.S. Polo Assn.) 2; Francia (Bellettini) 1; Inghilterra (Gallia Palace) 0 Albo d’oro: 2017 Italia, 2018 Germania, 2021 Italia, 2023 Germania

Tennis, Sinner ai quarti di finale a Wimbledon

Tennis, Sinner ai quarti di finale a WimbledonRoma, 9 lug. (askanews) – Jannik Sinner è nuovamente tra i migliori otto giocatori a Wimbledon. L’azzurro si è qualificato per i quarti di finale dei Championships, battendo negli ottavi il colombiano Daniel Galan, n. 85 ATP, con il punteggio di 7-6, 6-4, 6-3 in 2 ore e 40 minuti. Una partita in crescendo per Sinner che ha dovuto fare i conti con un avversario che ha lottato duramente per un set e mezzo. Poi l’altoatesino è riuscito a prendere il largo dopo aver interrotto il “tabù” delle palle break. Nei quarti di finale Sinner affronterà Roman Safiullin, n. 92 al mondo e autentica rivelazione del torneo che ha eliminato Shapovalov negli ottavi. Tra Sinner e Safiullin c’è un solo precedente che risale all’ATP Cup 2022, giocata su cemento in Australia: vinse l’altoatesino con lo score di 7-6(3), 6-3.

“Sono veramente felice – ha detto Sinner dopo il match – Oggi non mi sentivo molto bene in campo, ma nonostante ciò ho lottato per la vittoria. Galan serve bene, ho fatto di tutto per vincere i punti importanti. La discussione con l’arbitro? Chiedo ancora scusa al pubblico. Sono piuttosto calmo, ma a volte come oggi succede. Ci sono state delle chiamate non buone, ma accade. Ho provato a restare concentrato. Safiullin? Chiunque arrivi ai quarti è un giocatore pericoloso, con lui ho giocato in ATP Cup ed è stata dura. Però ci penserò domani, adesso è il momento di rilassarmi”.

Formula1, a Silverstone trionfa Verstappen, male le Ferrari

Formula1, a Silverstone trionfa Verstappen, male le FerrariRoma, 9 lug. (askanews) – Avvio a razzo di Lando Norris, poi al quinto giro il sorpasso di Max Verstappen e la cavalcata vincente fino all’arrivo per la settima vittoria in questo 2023 del campione del mondo, olandese. Tanto è durato il Gp di Gran Bretagna per la leadership della classifica. Il tempo di vedere la McLaren scattare in avvio. Sette vittorie su 10, 10 vittorie su 10 per la Red Bull, che tra due settimane può eguagliare le 11 vittorie su 11 della super McLaren del 1988. Un dominio e una sentenza definitiva per questo campionato. Le monoposto di Woking sono le vincitrici morali di questo weekend perché Norris ha preceduto Lewis Hamilton e Oscar Piastri (quarto) che ha tenuto dietro George Russell. Battere le Mercedes a Silverstone è davvero un bel risultato ed è bello e doveroso ricordare che dietro a questa risalita c’è anche il lavoro dell’italiano Andrea Stella, che da quest’anno guida la scuderia di Woking da team principal. Capitolo Ferrari. Dopo le buone qualifiche di sabato alla fine Charles Leclerc, che era partito quarto, si è dovuto accontentare del nono posto dietro a Sergio Perez (6°), Fernando Alonso e Alex Albon. La conferma dei problemi di passo della SF-23 si è avuta anche con Carlos Sainz junior, che ha chiuso decimo malgrado una sosta in meno del compagno di squadra. Sembra che questa macchina sia destinata ad andare forte in base alle piste. Il mondiale riprende in Ungheria il 23 luglio. In classifica comanda Verstappen con 229 punti davanti a Perez con 156, Alonso 137, Hamilton 121, Leclerc è settimo a quota 74.

Il mondo del calcio piange Suarez: “Ciao Luisito”

Il mondo del calcio piange Suarez: “Ciao Luisito”Roma, 9 lug. (askanews) – Il calcio italiano piange Luisito Suarez. “Oltre ad essere stato dirigente della mia Inter, Suarez è stato il più grande campione dell’Inter fino a quel momento. Ci ha fatto fare il salto di qualità, ci ha fatto vincere campionati, coppe europee e intercontinentali. Era completo, eccezionale, con doti fuori dal normale, un passaggio al volo da cinquanta metri che non ho visto mai più fare a nessuno”. Così l’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti, ricorda la figura dell’ex stella nerazzurra scomparsa a 88 anni. “Ero bambino quando arrivò dal Barcellona e ci cambiò la vita. Aveva uno stipendio doppio degli altri ma nessuno si permise di dire una parola. La più grande mezzala che l’Inter abbia mai avuto, con delle doti che non ho più rivisto”. Poi il retroscena su CR7: “Mi consigliò di prendere il ‘secondo’ Ronaldo, quando era un ragazzino: non gli diedi retta perché mi sembrava costasse troppo, e invece aveva ragione lui”. Il vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti lo omaggia così: “Sei stato grandezza, eleganza, classe. Un signore, una leggenda, un simbolo della nostra amata Inter. Da sempre e per sempre, un sorriso impossibile da dimenticare. Grazie di tutto, Luisito”. La Juve scrive: “Sei stato un grande avversario. Riposa in pace, Luisito”. Cordoglio del Barcellona: leggenda del calcio. Leggenda del Barça”. Così il Barcellona sui suoi canali social ha voluto omaggiare Luisito Suarez, ex blaugrana tra le altre, scomparso oggi all’età di 88 anni. “253 partite, 141 gol, 2x Liga (1958/59, 1959/60), 2x Coppa di Spagna (1956/57, 1958/59), 2x Coppa delle Fiere (1957/58, 1959/60), 1x Pallone d’Oro (1960)”, ripercorre il Barcellona elencando tutti i trofei di Suarez vinti con la maglia blaugrana. “Ci mancherai davvero. Riposa in pace, Luis Suarez Miramontes”. “Addio a un grande avversario. Riposa in pace, Luisito” scrive il Milan. La Figc si unisce al cordoglio dell’Inter e della famiglia per la scomparsa, all’età di 88 anni, di Luisito Suarez. Leggenda della Grande Inter e nerazzurro dal 1961 al 1970 (333 partite, 55 gol, tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali), Suarez arrivò in Italia dopo aver vestito la maglia del Barcellona; nel nostro campionato ha militato anche nella Sampdoria. “Se ne va un monumento del calcio italiano e internazionale – le parole del presidente della Figc Gabriele Gravina -. Ha regalato perle di bellezza per tutti gli appassionati ispirando generazioni di calciatori e tifosi”.

E’ morto Luisito Suarez, leggenda della Grande Inter di Herrera

E’ morto Luisito Suarez, leggenda della Grande Inter di HerreraRoma, 9 lug. (askanews) – E’ morto all’età di 88 anni Luisito Suarez, leggendario centrocampista spagnolo all’Inter dal 1961 al 1970. Contribuì a rendere “Grande” l’Inter di Herrera, con cui vinse due Coppe dei Campioni e due Intercontinentali. Nel 1960 fu premiato con il Pallone d’Oro. Di quella squadra era il cervello e il regista, in grado di lanciare in porta gli attaccanti da Mazzola a Jair a Peirò grazie ai suoi lunghi lanci millimetrici. Centrocampista classe 1935, era nato in Spagna, a La Coruna, e con il Deportivo aveva iniziato la carriera. Nel 1954 approda al Barcellona, dove diventa una stella e nel 1960 vince anche il Pallone d’Oro. In blaugrana è allenato per due stagioni proprio da Helenio Herrera, che lo pretenderà poi all’Inter, nel 1961.

Angelo Moratti lo accontenta sborsando la cifra record di 300 milioni di lire (con cui il Barcellona rinnovò il Camp Nou, costruendo un nuovo anello dello stadio) e la leggenda della Grande Inter prende il via. In nerazzurro resta per 9 stagioni, segnando 55 gol e vincendo tre scudetti, ma soprattutto le due Coppe dei Campioni consecutive (1964-1965), abbinate a due Coppe Intercontinentali, nel periodo in cui l’Inter domina nel mondo. Momento magico anche a livello personale, per Suarez, che nel 1964 trionfa anche con la nazionale spagnola, vincendo l’Europeo. Chiude la carriera alla Sampdoria. Il saluto dell’Inter: “Il giocatore perfetto che con il suo talento ha ispirato generazioni”. “Un talento unico e un grandissimo interista. Il numero 10 della Grande Inter che portò i nostri colori sul tetto d’Italia, d’Europa, del Mondo. “Se non sapete cosa fare, date palla a Suarez”. Ciao Luisito”.

Calcio, è morto Luisito Suarez, leggenda della Grande Inter

Calcio, è morto Luisito Suarez, leggenda della Grande InterRoma, 9 lug. (askanews) – E’ morto all’età di 88 anni Luisito Suarez, leggendario centrocampista spagnolo all’Inter dal 1961 al 1970. Contribuì a rendere “Grande” l’Inter di Herrera, con cui vinse due Coppe dei Campioni e due Intercontinentali. Nel 1960 fu premiato con il Pallone d’Oro. Di quella squadra era il cervello e il regista, in grado di lanciare in porta gli attaccanti da Mazzola a Jair a Peirò grazie ai suoi lunghi lanci millimetrici. Centrocampista classe 1935, era nato in Spagna, a La Coruna, e con il Deportivo aveva iniziato la carriera. Nel 1954 approda al Barcellona, dove diventa una stella e nel 1960 vince anche il Pallone d’Oro. In blaugrana è allenato per due stagioni proprio da Helenio Herrera, che lo pretenderà poi all’Inter, nel 1961.

Angelo Moratti lo accontenta sborsando la cifra record di 300 milioni di lire (con cui il Barcellona rinnovò il Camp Nou, costruendo un nuovo anello dello stadio) e la leggenda della Grande Inter prende il via. In nerazzurro resta per 9 stagioni, segnando 55 gol e vincendo tre scudetti, ma soprattutto le due Coppe dei Campioni consecutive (1964-1965), abbinate a due Coppe Intercontinentali, nel periodo in cui l’Inter domina nel mondo. Momento magico anche a livello personale, per Suarez, che nel 1964 trionfa anche con la nazionale spagnola, vincendo l’Europeo. Chiude la carriera alla Sampdoria. Il saluto dell’Inter: “Il giocatore perfetto che con il suo talento ha ispirato generazioni”. “Un talento unico e un grandissimo interista. Il numero 10 della Grande Inter che portò i nostri colori sul tetto d’Italia, d’Europa, del Mondo. “Se non sapete cosa fare, date palla a Suarez”. Ciao Luisito”.

Tennis, Berrettini agli ottavi di Wimbledon: “Qui posto speciale”

Tennis, Berrettini agli ottavi di Wimbledon: “Qui posto speciale”Roma, 9 lug. (askanews) – “E’ incredibile, non pensavo potesse succedere, deve essere qualcosa di speciale che c’è qui in questo posto. Mi sono ritrovato, non mi aspettavo di trovarmi in queste condizioni e invece sta andando molto meglio del previsto. Mi godo ogni secondo, a Wimbledon c’è qualcosa di speciale, una bella energia che mi fa divertire. Il giorno di riposo arriva nel momento giusto, soprattutto mentalmente, prima del match contro Alcaraz”. Matteo Berrettini si gode ogni momento dopo la vittoria contro Zverev che gli vale gli ottavi di finale a Wimbledon. Con il 6-3 7-6 7-6 rifilato al tedesco, numero 19 del seeding, il tennista romano torna negli ottavi di finale del torneo di Wimbledon, e nella seconda settimana di uno Slam per la decima volta in carriera.

Un match senza sbavature, malgrado un avversario pericoloso e una sospensione per pioggia che interrotto per qualche minuto la magia: “Nel primo game ho sentito un po’ la tensione – spiega nel corso della conferenza stampa – da tempo non giocavo su campi così grandi. Sono partito lento ma poi ho ingranato bene anche perché so che su questa superficie posso infastidirlo. A metà secondo set ho sentito che le cose stavano cambiando e che entrando nello scambio mi sentivo superiore. Fisicamente mi sento meglio di come mi aspettassi”. “Mi sono ritrovato, non mi aspettavo di trovarmi in queste condizioni e invece sta andando molto meglio del previsto. Mi godo ogni secondo, a Wimbledon c’è qualcosa di speciale, una bella energia che mi fa divertire. Il giorno di riposo arriva nel momento giusto, soprattutto mentalmente, prima del match contro Alcaraz”. “L’anno scorso non avevo potuto giocare perché avevo preso il covid – dice ancora Berrettini -. Questo torneo ha cambiato la mia carriera e per me è speciale essre qui, su questo campo. Mi è mancato tantissimo competere e giocare, il pubblico mi è mancato e lo ringrazio per avermi supportato”. Lunedì la grande sfida contro Carlos Alcaraz, sul Centrale. “E’ impressionante sotto tutti i punti di vista – l’analisi dell’azzurro -; ovviamente lo è tennisticamente, non sarebbe il numero 1 del mondo altrimenti, fisicamente… Io alla sua età pesavo 15 kg di meno… E per la maturità. Ma la cosa che mi colpisce di più di Carlos è il modo in cui gestisce le cose. Non sono mai stato numero 1 ma ho avvertito anche io la pressione e non è stato facilissimo gestirla… eppure ho 7 anni di più. Lui invece ha sempre il sorriso sulle labbra, è sempre felice di stare dove sta e per questo lo considero un esempio per le nuove generazioni e per le persone che ci guardano. Non è mai triste, qualche volta si lamenta su qualche palla, ma sempre felice, sempre sorridente”.

Dopo 5 giorni consecutivi di match Matteo oggi osserverà il primo giorno di riposo del suo Wimbledon: “Giocare cinque giorni di fila – ha dichiarato nell’intervista a fine match – non è nulla se penso a tutti quelli che ho passato nel letto a piangere perché non potevo giocare. Tutto questo mi è mancato, moltissimo”.

Formula1, a Silverstone la pole è sempre di Verstappen

Formula1, a Silverstone la pole è sempre di VerstappenRoma, 8 lug. (askanews) – Quinta pole consecutiva di Max Verstappen a Silverstone, 27esima in carriera, settima nel 2023. Il leader del mondiale precede le due McLaren di Norris e Piastri tornate grandi nella gara di casa. Un boato del pubblico inglese aveva salutato il miglior tempo di Norris, soffocato subito dopo dal passaggio di Verstappen che ha conquistato la pole position in 1:26.720. Quarto tempo per Leclerc, dietro di lui l’altra Ferrari di Sainz. Sesto e settimo tempo per le Mercedes di Hamilton e Russell. Un po’ deludente Fernando Alonso, nono con l’Aston Martin battuto da un sempre più sorprendente Alexander Albon. Gasly decimo con l’Alpine. “È stata una qualifica pazza, frenetica, la pista era scivolosa in alcuni punti – le parole a caldo di Verstappen – In Q3 siamo riusciti a chiudere bene i giri, sono molto sorpreso di vedere le McLaren vicino a me. In Q1 e in Q2 ci sono state diverse chiazze umide sulla pista, eravamo molto al limite, ma sapendo di avere una buona macchina a disposizione ho cercato di non rischiare troppo. In Q3 invece ha dato tutto e sono contento di aver conquistato la pole position”. Norris scherza: “Sono andato vicino alla pole. Ringrazio tutti i tifosi. Sono stati davanti in Q1 e in Q2, l’ultimo giro in Q3 è stato buono, Zak Brown via radio era molto felice. Un risultato straordinario per tutto il team. Max è una rottura (ironico), rovina sempre tutto a tutti noi. Un sabato così è veramente incredibile, ringrazio tutti”. Perez aggiunge: “Che Qualifiche. Nel Q1 ero quasi fuori. La macchina è stata un razzo in Q2 e in Q3. Essere così davanti è eccezionale, cercheremo di confermarci domani. Come abbiamo fatto a fare un salto del genere rispetto al venerdì? Ieri non abbiamo espresso tutto il nostro potenziale, non eravamo nella corretta finestra di esercizio. A Monaco e in Canada avevamo già fatto vedere di andare molto forte in queste condizioni. Rispetto ad inizio stagione abbiamo fatto un passo enorme nella direzione giusta. Ringrazio tanto tutti quelli che hanno lavorato in fabbrica”.