Roma, 11 apr. (askanews) – Sarà derby italiano nel secondo turno del “Rolex Monte-Carlo Masters”, terzo Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 5.779.335 di euro, che si sta disputando sulla terra rossa del Country Club di Monte-Carlo, nel Principato di Monaco. Dopo la vittoria di Luca Nardi che ha battuto all’esordio nel main draw per 75 75, in un’ora e 50 minuti di partita, la wild card monegasca Valentin Vacherot, n.357 del ranking, è arrivata quella di Lorenzo Musetti.
Il 21enne di Carrara, n.21 del ranking e 16 del seeding, al quale aver acchiappato in extremis l’ultima testa di serie non aveva portato poi gran fortuna, si è invece sbarazzato con una certa autorità del serbo Miomir Kecmanovic, n.34 ATP, reduce dalla finale all’Estoril (stoppato da Ruud): 76(1) 60 lo score, in un’ora e 29 minuti.
Roma, 11 apr. (askanews) – Lorenzo Sonego super a Montecarlo. Il 27enne torinese (n.45 del ranking) è stato autore di una rimonta incredibile e dopo quasi tre ore di lotta feroce sulla terra del Principato ha superato l’esordio contro il francese Ugo Humbert con il punteggio di 36 75 75. Avendo dovuto annullare anche quattro match point al qualificato francese (n.79 ATP), Sonego si presenta adesso nel migliore dei modi sotto il piano della fiducia al prossimo appuntamento: quello con la testa di serie n.3 del Masters 1000 monegasco Daniil Medvedev. Il russo n.5 del mondo si è imposto nell’unico precedente, andato in scena lo scorso gennaio nel ‘250’ di Adelaide-1 (cemento outdoor) per ritiro dell’azzurro in svantaggio 76(6) 2-1.
Avanza anche Luca Nardi A Montecarlo: il 19enne pesarese, alla seconda presenza in un 1000, vince il suo primo match in un Masters grazie al 7-5, 7-5 rifilato al monegasco Vacherot, n°350 del mondo e in gara con una wild-card. Nardi attende ora il vincente di Musetti-Kecmanovic
Roma, 10 apr. (askanews) – Matteo Berrettini torna a vincere, debuttando al Masters di Monte-Carlo con un facile successo contro lo statunitense Maxime Cressy, n°38 del mondo, battuto 6-4, 6-2. Al 2° turno il romano, che non aveva mai vinto un match nel Principato, affronterà l’argentino Francisco Cerundolo. “Sono il primo a essere contento – le parole di Berrettini – L’inizio dell’anno è stato duro per tanti motivi, ma sono qui a fare ciò che amo. Non è facile affrontare Cressy, gioca a un livello alto, sono contento di come ho giocato. Sono soddisfatto, con il mio team ho fatto un grande lavoro ma ho bisogno di mettere partite e vittorie nelle gambe. Sono cresciuto sulla terra, adoro giocare qui. Guardando i risultati non posso lamentarmi, ho avuto un’operazione alla mano destra e non è stato facile recuperare dopo tanti infortuni. Ci vuole tanta energia per recuperare. Non ne avevo più tanta, adesso invece il serbatoio è pieno. Questo è un torneo a cui tengo particolarmente, e non avevo mai vinto una partita. Ci ho messo tanta energia. Spero di fare una bella stagione sulla terra, voglia e fisico ci sono: ora devo solo lavorare, i risultati arriveranno.
Roma, 10 apr. (askanews) – Al via da domani il rush finale delle competizioni europee di calcio. Le partite d’andata dei quarti di finale di Champions sono 4 (tutte alle 21) e vedono in campo anche 3 italiane. Benfica-Inter è in programma martedì 11 aprile (in campo anche Manchester City-Bayern), mentre il derby Milan-Napoli si giocherà mercoledì 12 (in campo anche Real Madrid-Chelsea).
Le partite dei quarti di finale d’andata dell’Europa League si giocheranno tutte nella giornata di giovedì 13 aprile. La prima in programma è quella della Roma sul campo del Feyenoord in orario alle 18:45. La Juventus invece ospiterà lo Sporting Lisbona all’Allianz Stadium alle ore 21, in contemporanea con Manchester United-Siviglia e Bayer Leverkusen-Union Saint-Gilloise. La Fiorentina è l’ultima squadra italiana rimasta in Conference League e il suo percorso europeo passa giovedì dalla sfida coi polacchi del Lech Poznan: andata 13 aprile ore 21:00 in Polonia, ritorno il 20 aprile alle 18.45 a Firenze. Gli altri quarti sono Gent-West Ham (18.45), Anderlecht-AZ (21) e Basilea-Nizza (21)
Roma, 10 apr. (askanews) – “Milan-Napoli? Partita equilibrata e incerta” Parola di Carlo Ancelotti, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. “Cosa pensiamo alla vigilia dei quarti di Champions? – continua – Si pensa di arrivare a vincerla, sapendo che ogni partita è un ostacolo difficile, duro e imprevedibile, la Champions è così. Da parte di tutte le otto squadre c’è il desiderio di raggiungere la finale di Istanbul”. “In questo tipo di partite i giocatori sentiranno la pressione, saranno motivatissimi, quindi non c’è bisogno di fare discorsi motivazionali. Il discorso da fare è legato alla strategia della partita, cercando di dare indicazioni chiare e semplici ai giocatori, per farli sentire coinvolti e partecipi: è un modo anche per stemperare un po’ la pressione che inevitabilmente queste partite ti mettono addosso”. Dopo il sorteggio ha sentito Maldini e gli ha dato appuntamento a Istanbul. “È stato soprattutto un augurio al Milan al quale sono affezionato. In realtà Milan-Napoli sarà una partita molto equilibrata e molto incerta. Sarebbe bello ritrovarsi a Istanbul? Per il Real sì, credo anche per il Milan, ma tutti vogliono arrivare a Istanbul”.
Ancelotti ha parlato anche del suo futuro che si pensa possa anche essere legato alla panchina del Brasile. “C’è un bel detto che fa proprio al caso – aggiunge – le chiacchiere le porta via il vento. Ed è così, ho un contratto fino al 30 giugno 2024 e mi piacerebbe rispettarlo”. “È una stagione molto, troppo esigente, ci sono troppe partite. C’è stato un Mondiale di mezzo con 15 giocatori nostri coinvolti, poi la Supercoppa di Spagna in Arabia, il Mondiale per club in Marocco a febbraio: morale della favola dal 30 dicembre al 20 marzo abbiamo giocato ogni tre giorni. Nel campionato della regolarità, non siamo riusciti ad avere la continuità del Barcellona. Il calendario è assurdo e anche lì bisognerebbe fare qualcosa. Ma abbiamo da giocare la finale di Coppa del Re e i quarti di Champions, la stagione è ancora aperta. E non dimentichiamo che abbiamo già portato a casa la Supercoppa Europa e il Mondiale per club”. E il futuro per il figlio Davide?: “Sta finendo il corso per allenatore di Uefa Pro in Galles, terminerà a maggio, poi potrà allenare qualsiasi tipo di squadra. Non sarà il Basilea, perché si trova bene qui e vogliamo continuare qui. Il giorno che avrà voglia di cominciare da solo, credo che lo farà e anche bene”. Un pensiero per Silvio Berlusconi ricoverato al San Raffaele: “Siamo tutti in apprensione e in ansia, sono molto legato a lui, spero che vada tutto bene. Berlusconi è stato, è e sarà una persona molto amata da tutti”. “È stato un grande presidente – ha aggiunto Ancelotti – che stimolava e aiutava nei momenti difficili e metteva un po’ di pepe nei momenti buoni. Nei momenti di difficoltà si poteva contare sul suo appoggio”.
Infine il Var: “Dal punto di vista arbitrale, cosa cambierebbe nel calcio di oggi? Devo dire la verità, non sono molto contento di come viene applicato il Var: in questo momento ha preso il sopravvento sulla decisione arbitrale, si ricorre al Var troppo spesso”. “Era nato per ovviare a errori chiari ed evidenti, ma ora viene troppo richiesto il suo intervento, deve essere un po’ cambiato. Sui falli di mano c’è ancora molta confusione. Ci potrebbe essere l’idea di mettere il tempo effettivo per evitare questi maxi-recuperi. Alcune cose si possono fare”.
Roma, 10 apr. (askanews) – Grazie agli 80 punti scaduti a Holger Rune, Jannik Sinner registra il suo nuovo best ranking salendo all’ottava posizione della classifica mondiale Atp. Ruud, invece, scavalca Medvedev al quarto posto. Stabili Musetti, Berrettini e Sonego, risale Cecchinato che guadagna quasi 20 posizioni grazie alle semifinali all’Estoril. Con l’ottava piazza, Jannik diventa il quinto miglior italiano di sempre nel ranking, il quarto se consideriamo solo l’era Open. Davanti lui ora ci sono solamente Nicola Pietrangeli (n. 3, ma non conteggiato nell’era Open), Adriano Panatta (n. 4), Matteo Berrettini (n. 6) e Corrado Barazzutti (n. 7).
Roma, 7 apr. (askanews) – Sono quattro gli italiani inseriti nel tabellone del Masters 1000 di Monte-Carlo al via il 9 aprile. E lo scenario dopo il sorteggio che regala un possibile scontro tra Sinner e Djokovic con l’azzurro inserito nello stesso quarto del serbo. Una parte alta dove c’è anche Lorenzo Musetti, testa di serie n. 16 del torneo (esordio con Kecmanovic), che in caso di terzo turno potrebbe affrontare proprio Djokovic che debutterà sulla terra del Principato contro uno tra Nakashima e McDonald. Bye al primo turno anche per Sinner che al 2° turno giocherà contro Diego Schwartzman o David Goffin, poi il possibile terzo turno con Hurkacz. Nella prima metà del tabellone anche gli altri due italiani: Sonego affronterà un qualificato (possibile secondo turno con Medvedev), mentre Berrettini se la vedrà con Cressy (poi Norrie o Cerundolo). Nei possibili quarti di finale Djokovic-Sinner, Medvedev-Rune, Rublev-Ruud, Fritz-Tsitsipas.
Roma, 7 apr. (askanews) – L’UEFA sta per ufficializzare un nuovo organismo interno, un Comitato Consultivo composto da allenatori d’élite ed ex calciatori che sarà incaricato di affrontare problemi del calcio moderno come le regole del gioco, la calendarizzazione delle partite, il VAR e il benessere dei giocatori oltre allo sviluppo dei giovani talenti. Questo riporta il giornale inglese Times in una sua indiscrezione odierna.
Approvazione effettuata in questa settimana, sarà il primo board di alto livello mai creato dall’UEFA e a presiederlo è stato scelto l’ex milanista e capitano croato Zvonimir Boban. Il primo meeting si terrà il 24 aprile e una delle prime voci in agenda riguarda i falli di mano, definiti “incomprensibili” da Ceferin. In questo senso ci sarà un filo diretto con Roberto Rosetti, capo degli arbitri a livello europeo. Sono 20 ad oggi i membri confermati: tra chi ha un passato (o un presente) in Serie A troviamo Jose Mourinho, Zinedine Zidane, Carlo Ancelotti, Fabio Capello, Paolo Maldini, Javier Zanetti, Luis Figo, Michael Laudrup, Rafa Benitez, Predrag Mijatovic, Jurgen Klinsmann, Rudi Voller e Robbie Keane. Ma non mancano altri grandi nomi: dal ct inglese Gareth Southgate fino a Rio Ferdinand, Philipp Lahm, Ronald Koeman, Roberto Martinez, Petr Cech e Juan Mata, quest’ultimo ancora in attività essendo compagno di squadra di Zaniolo nel Galatasaray.
Roma, 6 apr. (askanews) – Tre giornate a Cuadrado, una ad Handanovic, una a Lukaku e chiusura della curva della Juve per un turno per cori razzisti. Sono le decisioni del Giudice sportivo dopo il burrascoso finale della semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Inter.
Cuadrado, già diffidato, salterà tre turni “perché al termine della partita, a seguito di un diverbio con un calciatore della squadra avversaria, lo strattonava vigorosamente cingendogli le mani al collo e indirizzandogli un pugno al volto (atto, quest’ultimo, rilevato dai collaboratori della Procura federale); veniva diviso a forza dal giocatore avversario grazie all’intervento di alcuni compagni di squadra”, si legge nelle motivazioni del giudice sportivo. Un turno di stop al portiere dell’Inter Samir Handanovic (sentito il Direttore di gara, perché, al termine della partita, a seguito di un diverbio con un calciatore della squadra avversaria, lo strattonava vigorosamente cingendogli le mani al collo; veniva diviso a forza dal giocatore avversario grazie all’intervento di alcuni compagni di squadra) e all’attaccante nerazzurro Romelu Lukaku per la “doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario e per comportamento non regolamentare in campo”. Per Cuadrado e Handanovic anche una ammenda di 10mila euro. La Tribuna Sud dello Stadium, cioè il primo anello della curva, rimarrà vuota per il prossimo turno casalingo, il 23 aprile contro il Napoli. Questa le motivazioni: “Il giudice sportivo, considerato che, come segnalato dal rapporto dei collaboratori della Procura federale, i sostenitori della Società Juventus occupanti il primo anello del settore denominato ‘Tribuna Sud’ levavano, al 35esimo ed al 49esimo del secondo tempo, beceri e insultanti cori e grida di discriminazione razziale nei confronti del calciatore della Società Internazionale Lukaku Bolingoli Romelu; considerato, altresì, che nel suddetto rapporto, i collaboratori della Procura federale dichiaravano che tali gravi manifestazioni di discriminazione razziale, percepite da tutti e tre i rappresentanti della Procura federale dislocati nelle varie parti dell’impianto, provenivano dalla maggioranza dei 5.034 occupanti il predetto settore (primo anello del settore denominato “Tribuna Sud”); ritenuto che, in ragione della gravità, della dimensione e della percezione reale del fenomeno nonché della ripetitività del medesimo, i predetti comportamenti assumono rilevanza disciplinare” (a norma del Codice di Giustizia sportiva), e per questi motivi “delibera di sanzionare la Società Juventus con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato ‘Tribuna Sud’, primo anello, privo di spettatori”.
Roma, 6 apr. (askanews) – Napoli in partenza per Lecce. Trasferta alla quale chiede il riscatto dopo il pesante ko casalingo contro il Milan: “Il concetto di infallibilità non ci appartiene – dice Spalletti in conferenza stampa – quella è una partita persa. Siamo sempre rimasti umili, sapendo di avere difetti come tutte le squadre. La bravura dei calciatori ha fatto emergere le qualità della squadra. Il Milan è arrivato alla partita con il timore di perderla; noi, probabilmente con tutti i discorsi che si fanno, con la convinzione che potesse essere una gara di riempimento del campionato, per arrivare a quelle della Champions. Questo ha fatto la differenza sulle motivazioni per arrivare a quella partita”. Spalletti mette in guardia: “Da qui in avanti saranno tutte battaglie difficili da vincere per portare a casa questo scudetto. Finché mancherà un solo punto alla matematica, non avremo fatto niente. Quella con il Lecce è una partita importantissima. Sappiamo come affrontarla”.
Osimhen verso il rientro contro il Milan: “Domani non ci sono possibilità. Dal punto di vista programmazione ci sono molte possibilità di vederlo per la gara successiva, ma dobbiamo aspettare gli sviluppi della prossima settimana. Qualcosa cambierò nella formazione: Raspadori è un’opzione a tutti gli effetti, è nelle condizioni di poter essere scelto: è un percorso programmato dandogli tutta la disponibilità possibile e ci sono stati comunque 20 minuti nell’ultima partita per completare l’inserimento. Turnover? Possono esserci tutti, io cito anche Ostigard che si allena in maniera splendida, ha caratteristiche secondo me differenti da altre ma un calciatore concreto, sano mentalmente, muscolarmente, viene sempre con la stessa voglia, lotta su tutti i palloni, sono tutti nelle condizioni di essere scelti”. La partita con il Milan ha creato anche uno strano clima attorno al Napoli, nonostante una stagione fin qui da favola. “Il clima venuto fuori in quella partita non ci aiuta. Non so quanto può pesare, ma dobbiamo essere disposti a tutto per arrivare in fondo a raggiungere questo traguardo. Dobbiamo corrodere noi stessi per qualsiasi cosa. Senza tifosi, non possiamo stare. Quelli che vogliono fare casino, però, devono stare a casa. Non voglio entrare nelle cause, non le conosco. Se vogliamo che il ‘tutto per lei’ non sia solo uno slogan, dobbiamo essere disponibili a tendere la mano per venire ad un punto d’incontro. Per la bellezza del traguardo dobbiamo trovare una soluzione. Abbiamo una tifoseria leggendaria nel mondo, è una capitale del calcio nel mondo. La città pensa di aver già vinto lo scudetto? Sono rimasto l’ultimo samurai, quindi sono l’ultimo a pensare che non si è vinto ancora. Servono ancora 5 vittorie, 15 punti, ma si fanno… Io sono da anni dietro il pallone che ruzzola, ma so bene che spesso lo fa bene, ma talvolta prende la buchettina e ruzzola male fino a quando non la colpisci e la rimetti in linea. Alla squadra parlo in questa direzione e la squadra lo sa bene, Di Lorenzo l’altra mattina dopo di me ci ha messo due frasi da capitano ed in questa direzione: il lavoro va completato, la sconfitta dell’altra sera ci dice questo. Noi siamo convinti e non stiamo dietro a tutto ciò che si dice, mancano 5 vittorie poi ognuno può dire ciò che vuole: chi ti vuole male dice non lo vincono più, altri dicono l’hanno già vinto”.
Sul caso Lukaku “E’ una materia da approfondire bene, dobbiamo essere convinti della soluzione, dico soltanto che è un dispiacere vedere queste cose nei nostri stadi e che se vogliamo essere all’altezza del calcio europeo bisogna cambiare qualcosa. Pure nel festeggiare quando si vince, nelle prime pagine dipende cosa si mette, ci sono anche un po’ di provocazione, bisognerebbe stare tutti un po’ più attenti ai comportamenti e poi mettere su delle regole attuate e far pagare le conseguenze, si passa da lì”.