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Atletica, Jacobs: “Ora sono più consapevole del mio potenziale”

Atletica, Jacobs: “Ora sono più consapevole del mio potenziale”Roma, 12 ago. (askanews) – “Ora che ho appena terminato la mia seconda Olimpiade, mi sento più consapevole che mai del mio potenziale. Ho imparato cosi’ tanto su me stesso, su cosa significhi veramente spingersi oltre i propri limiti. Questa esperienza mi ha dato una motivazione incredibile. Non vedo l’ora di rimettermi in carreggiata, di spingere ancora di piu’, di inseguire nuovi traguardi con tutta l’energia che ho dentro. Il duro lavoro inizia ora. Il meglio deve ancora venire”. Così su X Marcell Jacobs.

Pallavolo, festa per L’Italvolley rientrata in Italia

Pallavolo, festa per L’Italvolley rientrata in ItaliaRoma, 12 ago. (askanews) – Delirio all’aeroporto milanese di Linate per il ritorno della Nazionale italiana di pallavolo femminile oro alle Olimpiade di Parigi. Medaglia d’oro olimpica al collo è stata festa grande. Una folla di persone al grido di “Italia, Italia” ha accolto le azzurre e il loro allenatore Julio Velasco in un tripudio di cori, abbracci e fiori a testimoniare l’affetto e la riconoscenza nei confronti di un gruppo di atlete formidabili. “Vedere queste persone fa realizzare ciò che abbiamo fatto”, dice Sarah Fahr. “È tutto assurdo, siamo noi assurde”, conferma Kate Antropova. Sylla: “Voglio continuare a sognare, voglio godermela. Scambio di medaglie con Danesi? Era un sogno che avevamo fin da bambine. Siamo fuoco puro”. Il ct Julio Velasco tra i più acclamati: “Non ci si abitua mai. Questo credo che sia l’inizio di un salto di qualità del movimento della pallavolo femminile che è importantissimo per quantità e qualità”.”Loro sono per le ragazze quello che il calcio è per i ragazzi. Mancava un grande titolo per fare un salto di popolarità in tv e nei giornali. Mi auguro che questo si trasformi anche in un appoggio per le società piccole dove giocano le bambine, che abbiano maggiori risorse perché alla fine la Nazionale esiste solo per loro”, dice il Ct argentino.


Sulla forza del gruppo capace di dominare le Olimpiadi perdendo un solo set in sei partite: “Credo che l’aiuto nel volley è parte del gioco. Se non ci si aiuta non si gioca bene, oltre a quello, si tratta di un gruppo fantastico dal punto di vista mentale, tecnico e tattico. Le ragazze stanno bene insieme, fanno tutto insieme e quando i rapporti sono buoni è tutto divertente, non stressante”. Poi sulla sua prima esperienza con la nazionale femminile nel 1997: “Io avevo già puntato sul volley femminile nel 1997 quando non ci credeva nessuno che si potesse arrivare in cima al mondo, ci sono arrivate poi senza di me con Bonitta che nel 2002 ha vinto un mondiale. È stato un inizio, forse mancava un oro olimpico e spero che sia un bel motore…” nfine sul suo futuro: “Se resto dopo la vittoria di Parigi? Penso di sì, ho solo detto che la riflessione va fatta perché non sono un ragazzino. Questa settimana non ci sarò per nessuno, non risponderò a nessuno, ma una riflessione va fatta sempre quando si finisce un percorso, magari anche le ragazze più grandi lo faranno…oggi non riuscirei a fare il lavoro del 1989 senza collaboratori, sarebbe troppo dura”.

Parigi 2024, Concluse le Olimpiadi, ora Los Angeles

Parigi 2024, Concluse le Olimpiadi, ora Los AngelesRoma, 11 ago. (askanews) – “Au revoir Paris”, “See you soon Los Angeles”. Si spegne la fiaccola sulla Torre Eiffel, si accende la macchina dei Giochi di Los Angeles. Il cambio della guardia idealmente da Tom Cruise, stella Hollywoodiana che ha, a suo modo, in modo spettacolare ed acrobatico sancito il passaggio della torcia. Elegantissimo, a spegnere la fiamma olimpica che si riaccenderà tra 4 anni il nuotatore francese Leon Marchand vincitore di 4 ori a questi Giochi. Se la cerimonia di apertura si è svolta sulla Senna, quella di chiusura è tornata nel suo ambiente naturale: lo stadio Olimpico.


Uno show di 40 minuti su un palco su un palco da 2.800 metri quadri. Padroni di casa Air e Phoenix, le due band punte di diamante della cosiddetta ‘French Touch’, la corrente electro-pop d’Otralpe che assieme agli ormai disciolti Daft Punk ha fatto ballare il pianeta. Piu’ di 100 artisti, acrobati, ballerini e circensi si si sono uniti a star di fama internazionale in varie performance musicali. Tanto spettacolo in aria, accompagnato da effetti di luce e dall’esuberanza dei costumi. Un viaggio nel passato, alle origini dei Giochi, ma anche nel futuro e, infine, in un universo senza tempo. Gregorio Paltrinieri e Rossella Fiamingo i portabandiera dell’Italia. Per l’Algeria è la pugile Imane Khelif, oro nei 66 kg, la portabandiera in una festa fatta finalmente dagli atleti forse messi un po’ da parte in occasione della cerimonia di apertura.

Parigi 2024, Velasco: siamo vincenti, forse momento per cambiare

Parigi 2024, Velasco: siamo vincenti, forse momento per cambiareParigi, 11 ago. (askanews) – “Non ci sentiamo speciali, ci sentiamo vincenti, ma non speciali. Siamo come le altre squadre, però questa volta noi abbiamo giocato meglio di loro”. Lo ha detto il ct dell’Italia femminile di pallavolo, Julio Velasco, a Casa Italia poche ore dopo lo storico oro a Parigi 2024. “Pensavo che sarebbe stato molto più dura, però abbiamo giocato molto bene, con pochi momenti dove gli avversari sono stati migliori di noi e abbiamo recuperato tutti i set dove siamo stati sotto”.


“Secondo me è sbagliato dire che quando si vince va tutto bene, quando si perde qualcosa sembra che vada tutto male, non è così. Sicuramente questa squadra ha fatto un salto di qualità, perché ci sono cose tecniche, tattiche, anche: va bene il gruppo, va bene la mentalità, va bene tutto, ma se dopo si gioca male… Innanzitutto abbiamo lavorato moltissimo sulla battuta e la ricezione, sia come quantità che come qualità e individualmente. Anche la tattica di muro è stata un lavoro fatto molto dal mio staff, in particolare di Massimo Barbolini, i ragazzi l’hanno seguito molto bene. Abbiamo anche cambiato un po’ il gioco, nel senso che Paola Egonu è un’attaccante formidabile, però a volte si danno dei palloni da seconda linea all’opposto che sono molto difficili da convertire in punto. Noi abbiamo distribuito un po’ meglio questo secondo me, ma anche la difesa e la copertura e si è visto in questa finale: quando ci muravano recuperavamo la palla e questi secondo me sono i fattori che fanno crescere la squadra”. Velasco poi parla anche del suo futuro: “È un bel momento per dire arrivederci, però ho già ricevuto telefonate di amici che mi dicevano: ti ammazzo, e quindi bisogna mettere sulla bilancia le due cose. Però di solito quando uno vince a questa età una cosa così importante, poi dovrebbe essere un buon momento per dire faccio altro, sempre dentro della federazione, però vediamo. E alla domanda su adesso cosa manca a Julio Velasco, il ct risponde: adesso non ne manca niente. E al di là della pallavolo: “Vorrei nascere di nuovo”.

Parigi 2024, Malagò: Olimpiade da 8,5, medaglie mai scontate

Parigi 2024, Malagò: Olimpiade da 8,5, medaglie mai scontateParigi, 11 ago. (askanews) – Un’olimpiade “da 8 e mezzo” per l’Italia secondo il presidente del CONI Giovanni Malagò, che ha tracciato un bilancio nella conferenza stampa conclusiva dei Giochi a Casa Italia. “Tutte le medaglie che abbiamo vinto erano inaspettate e non scontate. Sicuramente è stata l’Olimpiade delle donne, che nelle medaglie d’oro sono sate 26 contro cinque uomini”.


“Siamo diventati un Paese multidisciplinare – ha aggiunto Malagò – 20 diversi sport per le nostre 40 medaglie, ci sono nazioni che vincono la maggior parte delle loro medaglie in un unico sport, noi siamo andati a prenderli uno a uno”.

Tennis, Sinner: “Punto a essere al 100% agli US Open”

Tennis, Sinner: “Punto a essere al 100% agli US Open”Roma, 11 ago. (askanews) – Uscito ai quarti dell’Atp di Montreal, Jannik Sinner non è riuscito a confermarsi nel torneo vinto un anno fa: “Sì, è stata una partita difficile”, ha detto in conferenza stampa dopo la sconfitta contro Andrey Rublev. “Non ho iniziato molto bene ma poi dopo il secondo set mi sono trovato in una situazione migliore. Nel terzo è andata com’è andata ma va bene così, è una cosa che capita. Lui ha giocato meglio nei momenti importanti ed ha meritato di vincere”. “Rublev meglio nei momenti decisivi” “Il problema fisico? È una spiegazione molto semplice: oggi giocare due partite in un giorno è stata sicuramente dura per tutti perché non è quello a cui siamo abituati – ha sottolineato -. Certo, anche lui era stanco. Mi ha brekkato per primo ma poi la partita è cambiata. Ho avuto cinque palle-break nel primo gioco del set decisivo: non le ho sfruttate, c’era un po’ di tensione, può succedere. Se è stato quello il punto di svolta? Non so, era tutto normale. Ero sotto 1-0, stavo servendo ma ho giocato un pessimo turno di battuta. Sai, in quel momento, quando hai avuto alcune occasioni, non sei riuscito a sfruttarle e poi è lui a fare il break il game dopo, il livello di fiducia è cambiato di sicuro. Lui poi ha servito molto bene per tutto il set. Può succedere. Voglio dire, Andrey ha giocato molto bene il primo set, io sono riuscito a reagire nel secondo, ho avuto le mie possibilità nel terzo, ma alla fine lui ha giocato meglio nei momenti importanti”.


Ora l’obiettivo è New York: “Credo che questo tipo di cose siano un po’ più mentali che fisiche”, ha proseguito Sinner nella sua analisi. Spiegando anche come intende “gestire” le forze in vista dell’appuntamento più atteso. “Anche se so che il mio corpo non è così pronto come vorrei a causa delle scorse settimane, ma è uno stato anche mentale. Speriamo di tornare in forma. Ovviamente ora fare miracoli nei prossimi cinque giorni non è possibile, quindi essere pronto per Cincinnati al 100% non penso sia ipotizzabile, ma penso di essere in grado di farlo per lo US Open, che è anche l’evento principale dello swing nordamericano, l’ultimo Slam dell’anno. Quindi ci sto puntando”.

Parigi 2024, Malagò: le Olimpiadi mostrano la forza del nostro movimento

Parigi 2024, Malagò: le Olimpiadi mostrano la forza del nostro movimentoParigi, 11 ago. (askanews) – “Quaranta medaglie, più ori e più argenti di Tokyo. I finalisti sono passarti da 67 a 79. Abbiamo vinto la stranissima classifica dei quarti posti, più cinque assimilabili. I quinti posti sono 27, questo fa capire quanto qualitativa è stata la spedizione, con 40 medaglie e 80 medaglisti”. Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò nel corso della conferenza stampa a Casa Italia a conclusione delle Olimpiadi di Parigi 2024.


“Rispetto a diverse edizioni fa – ha aggiunto Malagò – siamo un Paese fortemente multidisciplinare, siamo andati a medaglia con venti sport diversi e le donne hanno stravinto la competizione con i maschi, non era mai successo. Abbiamo vinto 12 ori, due sono prove miste, gli uomini sono stati tre, le donne sette. Complessivamente 26 donne hanno vinto la medaglia d’oro e gli uomini sono solo 5”. “La medaglia di squadra della pallavolo di oggi è la sesta medaglia di squadra della storia, la prima era del calcio nel 1936, le altre tutte della pallanuoto. Dal 2004 non vincevamo una medaglia di squadra”, ha detto ancora il presidente del CONI.


“Noi – ha concluso Malagò – non abbiamo avuto nessuna disciplina dove abbiamo fatto man bassa, io sono rimasto sorprese. La Corea del Sud ha vinto cinque ori su cinque solo nel tiro con l’arco; la Cina ha vinto tutte le medaglie d’oro dei tuffi; l’Olanda ha vinto quattro ori nel canottaggio. La polverizzazione nelle discipline e negli atleti che abbiamo avuto noi non l’ha avuta nessuno, e questo dimostra la forza del movimento”.

Parigi 2024, Malagò: Olimpiadi mostrano forza nostro movimento

Parigi 2024, Malagò: Olimpiadi mostrano forza nostro movimentoParigi, 11 ago. (askanews) – “Quaranta medaglie, più ori e più argenti di Tokyo. I finalisti sono passarti da 67 a 79. Abbiamo vinto la stranissima classifica dei quarti posti, più cinque assimilabili. I quinti posti sono 27, questo fa capire quanto qualitativa è stata la spedizione, con 40 medaglie e 80 medaglisti”. Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò nel corso della conferenza stampa a Casa Italia a conclusione delle Olimpiadi di Parigi 2024.


“Rispetto a diverse edizioni fa – ha aggiunto Malagò – siamo un Paese fortemente multidisciplinare, siamo andati a medaglia con venti sport diversi e le donne hanno stravinto la competizione con i maschi, non era mai successo. Abbiamo vinto 12 ori, due sono prove miste, gli uomini sono stati tre, le donne sette. Complessivamente 26 donne hanno vinto la medaglia d’oro e gli uomini sono solo 5”. “La medaglia di squadra della pallavolo di oggi è la sesta medaglia di squadra della storia, la prima era del calcio nel 1936, le altre tutte della pallanuoto. Dal 2004 non vincevamo una medaglia di squadra”, ha detto ancora il presidente del CONI.


“Noi – ha concluso Malagò – non abbiamo avuto nessuna disciplina dove abbiamo fatto man bassa, io sono rimasto sorprese. La Corea del Sud ha vinto cinque ori su cinque solo nel tiro con l’arco; la Cina ha vinto tutte le medaglie d’oro dei tuffi; l’Olanda ha vinto quattro ori nel canottaggio. La polverizzazione nelle discipline e negli atleti che abbiamo avuto noi non l’ha avuta nessuno, e questo dimostra la forza del movimento”.

Parigi 2024, l’Italvolley fa la Storia, Velasco è leggenda

Parigi 2024, l’Italvolley fa la Storia, Velasco è leggendaRoma, 11 ago. (askanews) – La storia è stata scritta: Anna Danesi e le sue compagne hanno vinto la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 – battuti gli Stati Uniti 3-0 (25-18, 25-20, 25-17), impresa mai riuscita prima ad alcuna squadra azzurra del volley (per la nazionale femminile si tratta della settima partecipazione ai Giochi); per il CT Velasco, dunque, dopo l’argento di Atlanta 1996 con gli uomini, arriva la medaglia che ancora mancava nella sua bacheca e in quella della Federazione Italiana Pallavolo (Foto Federvolley).


Impresa storica, dunque, per un gruppo di atlete meraviglioso in grado di vincere nello stesso anno Volleyball Nations League e Olimpiadi, il degno coronamento di un lungo percorso di maturazione iniziato ormai qualche anno fa. Il passato però è ormai alle spalle e come ha ripetuto il CT come un mantra in questo periodo: “qui e ora” e questo si è tramutato in una più che meritata medaglia d’oro. Velasco ha schierato la consueta formazione con la diagonale Orro-Egonu, Bosetti e Sylla le schiacciatrici, Fahr e Danesi al centro con De Gennaro libero. Kiraly ha scelto Poulter in palleggio, Drews sulla sua diagonale, Plummer e Skinner le schiacciatrici, Washington e Ogbogu le centrali con Wong-Orantes libero. Primo set in cui Danesi e compagne hanno da subito imposto il loro ritmo riuscendo ad accumulare anche un importante vantaggio di otto lunghezze (15-7), gestito poi dalle azzurre fino al 25-18 che è valso l’1-0. Durante il parziale (17-12), il CT ha effettuato il consueto doppio cambio Cambi-Antropova per Orro-Egonu che ha garantito continuità di rendimento. Nel complesso buono il rendimento di tutte le azzurre brave in ricezione (41%) e a muro (4 nel parziale). Nella seconda frazione le squadre sono rimaste a contatto in avvio (8-8), ma con il passare dei minuti le azzurre hanno nuovamente amministrato un vantaggio oscillato tra il +3 e il +6 (22-18) situazione che ha garantito loro di arrivare a trovarsi sul 24-19; annullata la prima palla set, però è stata Egonu a chiudere sul 25-20 e a portare l’Italia sul 2-0. Ancora una volta notevole la prestazione di tutte le azzurre chiamate in causa con Bosetti autrice di 4 punti con il 100% in attacco; molto bene anche Fahr che sempre in attacco ha chiuso con l’80% e 5 punti, ma probabilmente parlare delle singole sarebbe ingeneroso nei confronti di un collettivo che ha fatto la differenza dal primo all’ultimo minuto del match.


Terza frazione con le azzurre ancora avanti costantemente e in grado di dominare la scena fino al 25-17 che le incorona campionesse olimpiche.

Parigi 2024, gli ori italiani sono 12: solo a Los Angeles di più

Parigi 2024, gli ori italiani sono 12: solo a Los Angeles di piùParigi, 11 ago. (askanews) – Dodici ori: il bilancio italiano per quanto riguarda le medaglie più pregiate alle Olimpiadi di Parigi 2024 è il secondo di sempre. Solo a Los Angeles nel 1984 si era fatto meglio, con 14 vittorie olimpiche, ma in quell’occasione, in piena Guerra fredda, non parteciparono ai Giochi i Paesi dell’Est Europa legati all’Unione Sovietica, nazioni che avevano atleti di primo piano in molte discipline.


I 12 del 2024 valgono moltissimo, come i 10 di Tokyo, che sembravano un traguardo difficile da superare. In totale le medaglie azzurre nella spedizione francese sono 40, come tre anni fa in Giappone, ma, appunto, con due titoli olimpici in più.