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Parigi 2024, Senna ok per l’allenamento, ma Italia sceglie la piscina

Parigi 2024, Senna ok per l’allenamento, ma Italia sceglie la piscinaRoma, 7 ago. (askanews) – La Senna è balneabile ma l’Italia non rischia e sceglie la piscina in vista della 10 km di nuoto in acque libere prevista per giovedì (per le donne) e venerdì (per gli uomini). “Le analisi sulla qualità dell’acqua i cui risultati sono conformi” hanno reso noto gli organizzatori attraverso un comunicato. Quattro ragazzi junior della Francia hanno fatto da apripista, mentre gli azzurri in gara (Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri), hanno optato per rifinire la preparazione presso una piscina del circuito olimpico. La decisione è stata presa dal Ct Rubaudo, dal tecnico Antonelli e dagli stessi atleti in accordo con la dirigenza federale.


“Ci fidiamo degli organizzatori e delle professionalità medico-scientifiche deputate ai controlli della Senna, ma preferiamo evitare rischi di contaminazioni di qualsiasi genere provando il campo gara – ha spiegato Fabrizio Antonelli -. Abbiamo svolto allenamenti specifici per nuotare pro e controcorrente e abbiamo studiato nel dettaglio il campo gara. Siamo pronti ad affrontare avversari e difficoltà ambientali”. A testare l’acqua della Senna ci ha pensato il coordinatore tecnico Rubaudo: “Ho percorso mezzo giro e ho ricevuto conferma di quanto sapevamo – ha detto -. L’acqua non ha sapore né odore, le correnti sono molto forti. Controcorrente impieghi il triplo del tempo per eseguire lo stesso tratto dal lato opposto. Hanno allargato il passaggio sotto al ponte che ha creato un imbuto durante la gara di triathlon. Ora vado a trasferire le informazioni alla squadra per pianificare al meglio la tattica di gara”. Qualora l’acqua della Senna si rivelasse inadatta alla gara, il Comitato ha individuato un piano B nel bacino di Vaires-sur-Marne, sito non lontano da Parigi sulla Marna, e dedicato alle gare di canoa. 

Parigi 2024, volley: vola l’Italia femminile, 3-0 alla Serbia

Parigi 2024, volley: vola l’Italia femminile, 3-0 alla SerbiaRoma, 6 ago. (askanews) – La Nazionale si rende protagonista ancora di una grande prova e grazie al 3-0 (26-24, 25-20, 25-20) alla Serbia si regala la semifinale del torneo olimpico; per la pallavolo italiana femminile si tratta della prima semifinale della sua storia dopo le eliminazioni ai quarti di finale del 2004, 2008, 2012 e 2021. Adesso sulla strada verso la finalissima la sfida nella storica semifinale contro la Turchia allenata dall’italiano Daniele Santarelli e già battuta per 3-0 nel girone. L’altra semifinale sarà tra Brasile e Usa.


Un successo storico, dunque, considerando anche che è la prima volta che le due squadre di pallavolo sono entrambe in semifinale nello stesso torneo. Velasco ha schierato la consueta formazione riproponendo la diagonale Orro-Egonu, Bosetti e Sylla le schiacciatrici, Fahr e Danesi al centro con De Gennaro libero. Guidetti ha schierato Ognjenovic in palleggio, Boskovic opposto, Busa e Uzelac schiacciatrici, Popovic e Aleksic centrali con Popovic libero. Primo set nel quale le azzurre hanno avuto più di una difficoltà in ricezione, fattore che ha permesso alle serbe di portarsi anche sul +5 (11-16); dato il momento Velasco ha inserito Giovannini al posto di Sylla e complice un buon turno al servizio proprio dell’ultima entrata, Danesi e compagne hanno impattato la situazione sul 19-19. Nel finale le squadre hanno giocato punto a punto, il CT tricolore ha cambiato la diagonale con Cambi-Antropova al posto di Orro ed Egonu, le squadre si sono alternate al comando con minimi vantaggi per poi ritrovarsi ancora in parità sul 23-23 e sul 24-24. A quel punto però un’invasione a muro delle serbe e un attacco in rete di Boskovic hanno consegnato il parziale all’Italia sul 26-24.


Secondo parziale in cui le azzurre hanno cominciato ad amministrare un vantaggio oscillato tra il +2 (12-10) e il +6 (18-13), poi nuovamente diminuito (23-20), ma che comunque è stato sufficiente per chiudere sul 25-20 per il momentaneo 2-0. Importante il contributo in fase offensiva di Sarah Fahr che collezionato 4 punti e il 100% in attacco, così come di consueto preziosa Egonu con 8 punti e il 50%. Terzo set caratterizzato da una buona partenza azzurra (6-2) con Danesi e compagne ben convinte e dentro il match (12-6), riuscendo a conquistare la semifinale grazie a un netto 25-20 che non ha lasciato scampo alle avversarie.


(Foto Federvolley)

Parigi 2024, Malagò: pressioni non hanno fatto bene a Carini

Parigi 2024, Malagò: pressioni non hanno fatto bene a CariniParigi, 6 ago. (askanews) – “La Iba ha strumentalizzato la vicenda Carini, diciamo, una palese situazione di conflitto con il CIO e ovviamente io sto al 100% della parte del CIO per quello che sono stati i trascorsi dalla Federazione Internazionale e non mi è sembrato una bella cosa che abbiano proposto un premio alla Carini, non l’ho capito neanche”. Lo ha detto a Casa Italia il presidente del CONI Giovanni Malagò a proposito della vicenda delle due pugilatrici.


“Sicuramente – ha aggiunto Malagò a proposito di Carini – nei giorni precedenti alla gara tutta una serie di pressioni non le hanno fatto bene”.

Parigi 2024, Tamberi sui social: domani la gara più difficile

Parigi 2024, Tamberi sui social: domani la gara più difficileParigi, 6 ago. (askanews) – “Challenge accepted. Domani sarà molto probabilmente la gara più difficile di tutta la mia vita. Ora non si tratta più di sapere come io stia, ma di che cosa sarò in grado di fare! Lotterò con tutto me stesso, certo che il lavoro fatto fino a tre giorni fa non può essere sparito nel nulla”. Lo ha scritto Gian Marco Tamberi su instagram alla vigilia dell’esordio delle qualificazioni per il salto in alto a Parigi 2024 di cui è campione olimpico in carica.


“Ho sempre detto che il cuore e la testa fanno la differenza – ha aggiunto – ora semplicemente è arrivato il momento di dimostrarlo! Ore 10.05 am, so che non dovrei chiedervelo, ma adesso come adesso ho davvero bisogno di sentire il vostro sostegno. Ho bisogno di sapere in quanti domani mattina scenderanno in pedana al mio fianco. Voi siete la mia forza, e ora, di quella forza, ne ho bisogno più che mai!”.

Come entrare nella testa dei campioni di tennis, il libro di Bernelle

Come entrare nella testa dei campioni di tennis, il libro di BernelleRoma, 6 ago. (askanews) – Un saggio sul potenziamento del tennis mentale scritto da un ex giocatore e psichiatra, Christophe Bernelle, con la collaborazione di Arnaud Ramsay, e curato per l’edizione italiana da un grande campione del tennis, Claudio Pistolesi. Esce per Gremese Editore un vero e proprio manuale di allenamento dell’intelletto per migliorare le proprie prestazioni in ambito tennistico. “Sinner Nadal Federer Djokovic 24 partite per entrare nella testa dei campioni…, ora disponibile nelle principali librerie, si addentra nell’analisi dei protagonisti indiscussi del tennis mondiale contemporaneo, per mettere in luce le risorse mentali alle quali hanno attinto nel corso di alcuni dei loro match più significativi: ad esempio, la capacità di visualizzare e anticipare le mosse degli avversari (come ha fatto Djokovic nella finale di Wimbledon 2019 contro Federer), di concentrarsi esclusivamente sul “qui e ora” della partita (come Federer nel primo turno degli Australian Open 2017), di affidarsi all’energia mentale per sopperire a un corpo esausto (vedi Nadal nella semifinale del torneo australiano del 2009). E di fronte alla sconfitta, la capacità di accettarla, collocarla nella giusta prospettiva e sfruttarla come occasione di crescita.


Riavvolgendo il nastro di 24 grandi match degli ultimi vent’anni, l’autore offre un’illuminante lettura di quelle partite e dei giocatori che ne sono stati protagonisti: Rafael Nadal, Roger Federer, Novak Djokovic ma anche Matteo Berrettini (primo italiano a disputare una finale a Wimbledon) e soprattutto Jannik Sinner (di cui si rivivono emozioni e pensieri durante la semifinale e la finale degli indimenticabili Australian Open 2024), poi diventato numero 1 del mondo. Una rassegna che appassiona e fa riflettere, densa com’è di suggerimenti per sviluppare e potenziare le risorse mentali, nel tennis così come nei “match” quotidiani delle nostre esistenze. Christophe Bernelle, psichiatra ed ex giocatore, ha partecipato agli Open di Francia del 1983. È stato responsabile della sezione “mentale” per i ragazzi dai 12 ai 20 anni presso la Federazione Francese di Tennis.


Claudio Pistolesi ha detenuto nel 1988 il titolo di numero 1 italiano. La sua carriera da coach è cominciata nel 1995 con Monica Seles, ed è proseguita con molti altri giocatori di rilievo internazionale. È oggi uno dei top coach del tennis mondiale.

Parigi, abusi sessuali, revocato l’accredito all’allenatore di Jacobs

Parigi, abusi sessuali, revocato l’accredito all’allenatore di JacobsRoma, 6 ago. (askanews) – Rana Reider, coach di Marcell Jacobs e Andre De Grasse è stato espulso dalle Olimpiadi di Parigi del 2024 per accuse di abusi sessuali. Secondo il Times l’accesso di del 53enne tecnico ai Giochi è stato revocato dal Comitato Olimpico Nazionale canadese dopo la denuncia di tre donne che tempo fa avevano intentato una causa contro di lui in Florida. USA Track & Field, l’associazione di atletica leggera degli Stati Uniti d’America che opera sul territorio nazionale con sede a Indianapolis, avrebbe allertato i responsabili della delegazione canadese che hanno informato l’allenatore del ritiro del pass


Reider aveva un accreditamento di tipo “P”, che consente alle persone considerate essenziali per la preparazione degli atleti per le Olimpiadi di accedere ai luoghi di allenamento e di competizione, Secondo quanto riferito da diverse fonti al Guardian, il ritiro, con effetto immediato, è stato adottato tra preoccupazioni di salvaguardia e accuse di abusi sessuali ed emotivi. Reider non potrà quindi più accedere negli impianti dove si svolgono gli allenamenti. Una situazione che non dovrebbe avere effetti sulle Olimpiadi di Jacobs, che dopo aver chiuso al quinto posto la finale dei 100 è ora in lizza per la staffetta 4×100, problemi muscolari permettendo


Il legale di Reider, Ryan Stevens, ha parlato di un ritiro dell’accreditamento “ingiusto”, perchè basato su una causa intentata da “ex atlete che cercano solo un guadagno economico”, sottolineando che non sarebbero in corso indagini formali tali da supportare una decisione come quella presa dal Comitato olimpico canadese. “Coach Reider non ha sanzioni in sospeso contro di lui da parte di alcun organo direttivo. È un brutto giorno per le Olimpiadi quando la paura di cattiva pubblicità viene messa davanti agli atleti, che sono gli unici a uscirne danneggiati perchè costretti a competere senza il loro allenatore, e fra questi uno dei migliori velocisti del Canada (De Grasse, ndr)”, ha precisato l’avvocato. Il Guardian ha rivelato per la prima volta la storia dell’indagine statunitense Safesport su Reider per accuse di cattiva condotta sessuale nel novembre 2021, dopo di che è stato riferito che aveva una presunta relazione con un’atleta britannica di 26 anni più giovane di lui quando era capo sprint e staffette dell’atletica britannica. Ciò ha portato alla sua libertà vigilata di 12 mesi. La United Kingdom Athletics ha poi confermato di aver condotto un’indagine interna su Reider nel 2014 e che il suo contratto con l’allenatore era stato risolto “subito dopo”.

John Elkann: Olimpiadi esempio civiltà. Juve Ferrari, si riparte

John Elkann: Olimpiadi esempio civiltà. Juve Ferrari, si riparteRoma, 6 ago. (askanews) – Visita “olimpica” di John Elkann a Parigi. Il presidente di Stellantis, Ferrari e Fondazione Agnelli, ma anche ceo di Exor, è stato a Casa Italia per presentare un nuovo progetto realizzato assieme al Coni, ma anche per tuffarsi nell’atmosfera olimpica che da sempre lo affascina. “Qui – racconta ad alcuni quotidiani tra i Quali Gazzetta e Corriere dello Sport – vedi il mondo senza divisioni, una convivenza in armonia, nonostante gli atleti siano tra loro avversari. È un esempio molto positivo di civiltà”. Con Fondazione Agnelli, racconta “nel 2016 abbiamo lanciato il progetto A scuola di sport che ci ha permesso di portare olimpionici e paralimpionici nelle scuole di tutta Italia per dare la loro testimonianza, innescando un circolo virtuoso. Quest’anno abbiamo voluto andare oltre, legandoci al Trofeo Coni, una specie di Olimpiade under 14 che si farà in Sicilia dal 3 al 6 ottobre e che il 4 a Catania ospiterà anche il Presidente della Repubblica Mattarella”. A Parigi ha visto la ginnastica artistica, con due medaglie per l’Italia, oggi sarà all’Allianz Stadium per la sfida tra Juventus e Juve Next Gen. “È una festa della famiglia bianconera, una tradizione iniziata lo scorso anno per i 100 anni del legame Agnelli-Juventus, la storia più longeva di qualsiasi sport al mondo. Sarà un bel modo per far partire la stagione, nonché la prima di Thiago Motta e dei nuovi giocatori allo Stadium”. “Con Thiago Motta ci avviciniamo a una nuova generazione, la nostra squadra è molto giovane e lui ha l’esperienza necessaria per lavorare con il nostro gruppo. È la persona di cui abbiamo bisogno. Il collettivo della Juventus ha un potenziale straordinario”. Uno sguardo al futuro: “L’anno zero è lasciarsi dietro quello che è accaduto in passato – ha proseguito – premere il tasto ‘reset’ e guardare avanti. Gli atleti, le squadre forti sono quelle che hanno queste capacità, senza entrare in situazioni di alibi. D’altra parte è normale che siano tutti contro di te: se competi, lo fai con i più forti al mondo che vogliono batterti. Ed è normale che se i risultati non arrivano, i tifosi non siano contenti”. Infine un punto sullo stadio del calcio in Italia con un pizzico di rammarico, tutt’altro che celato: “Il nostro calcio non è più il punto di arrivo dei grandi campioni, ma un trampolino per andare in Premier nel pieno della carriera. In Italia giocano giovani alle prime armi che si devono formare. E’ un peccato non affrontare la realtà. Questa è la situazione che stiamo vivendo, l’errore sarebbe negare questa evidenza”. Su Hamilton e la Ferrari aggiunge: “Si sono trovati, lui viene da noi per vincere e noi con lui diventiamo più forti nell’anticipare quelle che sono le sfide del futuro. Parliamo di un grandissimo atleta che è molto motivato a diventare per l’ottava volta campione del mondo, come dimostrano le ultime gare. Non viene certo in Ferrari per godersi la pensione, vuole giocarsela. Del resto basta guardare i grandi dell’ultimo decennio: Djokovic, Federer, Hamilton, Ronaldo, Messi, che cos’hanno in comune? La longevità. Hanno superato con un’enorme forza di volontà i condizionamenti fisici. Quest’anno in Formula 1 c’è vera competizione, ci sono quattro scuderie che sono molto vicine l’una all’altra e questo rende tutto molto più interessante. Red Bull è partita bene, poi Ferrari, McLaren, adesso Mercedes: è un campionato finalmente aperto e con dei grandissimi piloti. Quello che conta è che si giri al massimo del proprio potenziale”.

Parigi 2024, Battocletti saluta Parigi: “Quarta? Va bene così”

Parigi 2024, Battocletti saluta Parigi: “Quarta? Va bene così”Roma, 6 ago. (askanews) – Pazienza la medaglia sfumata. A Nadia Battocletti va bene così. Il quarto posto dei 5.000 alle Olimpiadi la proietta nel gotha del fondo mondiale. “Devo ringraziare tutti voi per la vicinanza perché mai mi sarei aspettata così tanto calore” ha scritto questa mattina Nadia sui propri profili social. “Un grazie va anche a questa città che mi ha fatto capire quanto i limiti debbano essere superati giorno dopo giorno. Fiera del percorso che ho fatto fino a qui, un 4° posto che mi dà tanta sicurezza e che sarà un tassello importante per la mia crescita. Parigi2024 questo non è un addio, ma un arrivederci perché ci rivediamo venerdì per i 10000! Au revoir Paris”.

Parigi 2024, Ricorso Kenya accettato, Battocletti torna quarta

Parigi 2024, Ricorso Kenya accettato, Battocletti torna quartaRoma, 5 ago. (askanews) – Niente medaglia per Nadia Battocletti. I giudici di World Athletics hanno riabilitato la keniana Faith Kipyegon, seconda al traguardo dei 5.000 donne e poi squalificata per aver sbracciato ed ostacolato l’etiope Gudaf Tsegay. La Battocletti aveva chiuso al quarto posto con un tempo straordinario, 14:31.64, che vale anche il nuovo record italiano. La squalifica della Kipyegon l’ha proiettata sul podio. Un paio di ore dopo la fine della comperizione, è stato accettato il ricorso del Kenya. Sfuma così il bronzo per Battocletti, anche se il presidente della Fidal Mei ha confermato che l’Italia presenta controricorso in merito alla decisione.


La keniana Faith Kipyegon aveva chiuso i 5000 seconda dietro la connazionale Beatrice Chebet, oro, e davanti all’olandese Sifan Hassan, con Nadia Battocletti staccata di quasi 3 secondi. Ma le telecamere dei giudici hanno pescato Kipyegon che sbracciava e spingeva un’avversaria (l’etiope Gudaf Tsegay) per uscire dal ‘traffico’ del gruppo, nel penultimo giro, mettendole una mano addosso e finendo per colpa sua all’interno della pista, sul prato. Dopo un paio di minuti è arrivata la squalifica per ‘ostruzione’. Quindi il ricorso presentato dal Kenya, accettato dai giudici della World Athletics.

Parigi 2024, fiorettisti: avventura pazzesca, in pedana noi cattivi

Parigi 2024, fiorettisti: avventura pazzesca, in pedana noi cattiviParigi, 5 ago. (askanews) – La squadra azzurra di fioretto ha festeggiato l’argento olimpico a Casa Italia, tra grandi abbracci e sorrisi. “È stata un’avventura pazzesca – ha detto Filippo Macchi -. Abbiamo fatto una gara, un’ottima gara. Abbiamo vissuto delle emozioni indimenticabili. Non potevo essere più felice di viverle con queste ragazzi e non scordiamoci mai di Daniele Garozzo”.


Nonostante la sconfitta in finale con il Giappone i fiorettisti hanno ottenuto un risultato importante. “Sicuramente torniamo a casa con uno spirito molto felice – ha aggiunto Tommaso Marini -. Io credo che abbiamo dato una grande dimostrazione non solo di sport in pedana, ma anche di sport fuori, quindi di spirito di sport. Penso che abbiamo fatto vedere cosa significa essere squadra, in quanto siamo sempre stati una sola cosa e questo è quello che deve passare, quindi penso un bel messaggio”. La parola “amicizia” sembra essere al centro dei discorsi degli azzurri. “Ci sono degli amici che fanno di questo gruppo un gruppo unito – ha proseguito Alessio Foconi – e spesso conta questo, conta il fatto che gli guardi, guardi i loro occhi e dici ah, sto bene, sono contento, allora posso essere felice solo guardandoli negli occhi. Di questo sono contento e tornerò a casa felice”.


La squadra ha voluto anche replicare alle accuse di essere troppo “bravi ragazzi” e di non avere la cattiveria necessaria per vincere in pedana. Tesi a cui aveva replicato con forza anche Garozzo, che per problemi di salute si è dovuto ritirare prima dell’Olimpiade. “Secondo me la cattiveria in pedana c’era – ha spiegato Guillaume Bianchi – l’abbiamo messa fino all’ultima stoccata abbiamo dato tutto a noi stessi e poi la cattiveria agonistica c’è, poi non dobbiamo essere cattivi fuori dalla pedana, è inutile, siamo amici ci vogliamo bene c’è il giusto fair play anche con gli avversari perché è giusto così”. “Siamo stati accusati di non essere cattivi in pedana – ha voluto aggiungere Macchi – e una persona in particolare che è Daniele è stato accusato di non essere nemmeno onesto. Noi Daniele lo conosciamo bene è una persona oltre conesta una persona pura genuina che penso che abbia raggiunto tutto quello che ha raggiunto in pedana mettendoci tutta la cattiveria possibile, stiamo parlando di un campione e mi sembra difficile da negare qualcosa del genere”.


Tanti sorrisi insomma, ma anche la voglia di togliersi dei sassolini dalle scarpe e dimostrare che il carattere a questi ragazzi non manca.