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Parigi 2024, cresce l’attesa per Jacobs: dalle 20.05 semifinali

Parigi 2024, cresce l’attesa per Jacobs: dalle 20.05 semifinaliParigi, 4 ago. (askanews) – Il titolo da difendere e tanti dubbi da dissipare. Marcell Jacobs e il pubblico delle Olimpiadi aspettano risposte dal campione di Tokyo, dopo la batteria tra luci e ombre di ieri. Alle 20.05 la prima semifinale, con in pista l’azzurro Chituru Ali, poi a seguire quella con il campione in carica. Jacobs correrà in corsia 8, accanto a lui l’americano Bednarek, nelle batterie molto veloce, anche se in zona mista è apparso rabbuiato. Nella terza semifinale Thompson e Kerley, altri due favoriti per la vittoria olimpica.


In finale vanno i primi due di ogni batteria più i du migliori tempi tra gli esclusi. Sarà una sfida molto difficile, lo sappiamo. E potrebbe andare in tanti modi. Ma Marcell Jacobs ha promesso di andare più forte.

Parigi 2024, il Cio su Imane Khelif: i test Iba non sono leciti

Parigi 2024, il Cio su Imane Khelif: i test Iba non sono lecitiRoma, 4 ago. (askanews) – “Non riconosciamo i test Iba sul genere perché il loro procedimento non è lecito. Nessuno vuole tornare ai giorni in cui si facevano i test sui genitali”. E’ la dura presa di posizione del Cio, attraverso il portavoce Mark Adams, sulla disputa con la federazione mondiale di pugilato (Iba) per le due pugilatrici intersex presenti ai Giochi. Adams ha ribadito che il Cio non tiene conto dei test Dna, nel punto stampa quotidiano. “E’ una questione di diritti umani. Sono test non leciti, condotti in modo arbitrario. Una cosa è il dibattito sui social, un’altra la privacy e i diritti umani: quelli non si condensano in 140 caratteri”.


 

Parigi 2024, Fabbri: nulli e pedana sporca, ma io protagonista

Parigi 2024, Fabbri: nulli e pedana sporca, ma io protagonistaParigi, 3 ago. (askanews) – “Peccato il primo nullo, che da un punto di vista mi ha gasato perché era un 22.80, però peccato che era nullo, avrebbe cambiato la gara da tutti i punti di vista. Purtroppo è un po’ che mi porto dietro questo errore tecnico e incappo in questi nulli. Però ho appena fatto un’Olimpiade da protagonista e sono contento, ovviamente con una medaglia lo sarei stato di più, ma ero a testa alta. Ho fatto il massimo, certo mi aspettavo di vincere o arrivare secondo, già un bronzo non sarei stato contento, però va bene così”. Così Leonardo Fabbri in zona mista subito dopo la conclusione della finale del getto del peso che lo ha visto arrivare quinto.


“La pedana era scivolosa – ha aggiunto – e ho rischiato di farmi male, per fortuna sto bene. Mi ha condizionato il fatto che i giudici non mi hanno lasciato pulire la pedana, perché era sporca. Io amo la pioggia e mi piace la pedana bagnata perché è veloce. Però in pedana i piedi pattinavano proprio, per fortuna non mi sono fatto male, ma mi ha rovinato la gara, avevo appena fatto un 21.70 e stavo prendendo un bel ritmo”. “Non vado sicuramente in camera a piangere dalla disperazione – ha concluso Fabbri – non sono felicissimo come penavo sarei stato uscendo dallo stadio, ma va bene così. L’esperienza di Crouser e Kovacs si fa sentire, a questo punto si va a Los Angeles e lo battiamo a casa sua. Oggi ho comunque la soddisfazione di avere reso Crouser un rivale e questo è l’oro olimpico che mi porto a casa. Lui ha vinto l’oro olimpico, vediamo di levargli il record del mondo questo’anno per consolarci”.

Parigi 2024, Jacobs alla sfida semifinali: domani è un altro giorno

Parigi 2024, Jacobs alla sfida semifinali: domani è un altro giornoParigi, 3 ago. (askanews) – Un debutto tanto atteso, senza intoppi imprevisti, ma anche con qualche problema da superare in vista della giornata di domani. Marcell Jacobs, detentore del titolo olimpico dei 100 metri, è sceso in pista allo Stare de France per le batterie che aprono il percorso verso la possibile riconferma. Difficile, molto difficile vista la qualità degli avversari, ma il campione azzurro è pronto per la sfida. Lo dice da giorni e lo ha ripetuto anche oggi: serve andare forte in semifinale, molto forte, per potersi conquistare il sogno di un’altra finale olimpica. “Bisogna fare meno di 9.85” ha detto lasciando la Zona mista dopo la gara di oggi. Lo ha detto e ha detto altre cose: “Prime impressioni così cosi, non sono partito come avrei voluto, quindi questo non mi ha permesso di trovare il ritmo nella seconda parte di gara, però l’obiettivo di oggi era passare la batteria, risparmiare più energia possibile”. Parole dette però con serenità, anche con dei sorrisi. Non sembra preoccupato Marcell, anche se ammette di “essere partito troppo di forza senza trovare l’agilità”. Questa mattina è bastato un 10.05 con una certa macchinosità nella fase centrale della gara, nel complesso è il 13esimo tempo di qualificazione. Poco, ma sono solo le batterie e “domani è un altro giorno”.


Come ha detto anche pochi giorni fa passando da Casa Italia, negli ultimi quattro anni le sue gare migliori le ha fatte sempre in occasione degli appuntamenti importanti. Rispetto al suo miglior tempo stagionale, 9.92, serve assolutamente limare qualcosa di significativo per poter continuare a sognare. Lo ha detto senza giri di parole anche il presidente della Fidal, Stefano Mei nei giorni scorsi: Marcell tirare giù un decimo. Tutti lo speriamo. Quello che è indiscutibile è che le tre semifinali saranno molto lottate e dei 27 in pista solo otto arriveranno alla finale: i primi due di ogni semifinale più i due migliori tempi tra gli altri. Jacobs correrà la seconda, in corsia 8, con accanto l’americano Kenneth Bednarek, autore insieme al connazionale Fred Kerley del miglior tempo delle batterie, 9.97. Tra gli otto che sono nella semifinale insieme a Jacobs quattro hanno fatto quest’anno un personale migliore del suo. La montagna da scalare, insomma, è piuttosto alta. La pista dello Stade de France però “è veloce” secondo Jacobs e domani ha assicurato di volerla valorizzare al meglio. Appuntamento, anche con la storia, anche per l’altro azzurro Chituru Ali, qualificatosi alle semifinali con il 23esimo tempo, alle 20.05 di domenica 4 agosto. (Leonardo Merlini)

Parigi 2024, Maggetti oro sulle orme di Sensini

Parigi 2024, Maggetti oro sulle orme di SensiniRoma, 3 ago. (askanews) – Marta Maggetti vola sul primo gradino del podio ai Giochi di Parigi 2024. Al termine di una cavalcata emozionante nelle acque di Marsiglia, infatti, la cagliaritana ha ottenuto l’oro nell’iQFOiL, riportando l’Italia Team in trionfo nel windsurf femminile a distanza di 24 anni dal successo di Alessandra Sensini nell’edizione di Sydney 2000 (Mistral).


La campionessa mondiale del 2022 (foto Federvela) ha dato grandi segnali già nelle 14 regate preliminari, chiuse in terza posizione con un totale di 105 (70 punti netti). Qualificata direttamente in semifinale, quindi, si è piazzata seconda, staccando il pass per l’ultimo atto riservato alle migliori tre e assicurandosi una medaglia. Qui non si è accontentata e, grazie ad uno splendido ultimo tratto di gara, è riuscita a sopravanzare sia l’israeliana Sharon Kantor sia la britannica Emma Wilson, che si sono dovute accontentare rispettivamente dell’argento e del bronzo. Braccia al cielo per Maggetti, che ha regalato al nostro Paese la 18ª medaglia di quest’edizione dei Giochi (la sesta d’oro).

Parigi 2024, Jacobs: prime impressioni non buone, ma sono passato

Parigi 2024, Jacobs: prime impressioni non buone, ma sono passatoParigi, 3 ago. (askanews) – Prime impressioni così così, non sono partito come avrei voluto, quindi questo non mi ha permesso di trovare il ritmo nella seconda parte di gara, però l’obiettivo di oggi era passare la batteria, risparmiare più energia possibile. Domani bisognerà partire molto più deciso e molto più forte, perché hanno dimostrato tutti di correre veramente forte. Ci sono solo otto posti, ma sono in tanti che possono ambire a questa finale, quindi ci sarà da non sbagliare niente e da spingere al 100%”. Lo ha detto Marcell Jacobs in zona mista allo Stade De France dopo la batteria dei 100m che lo ha visto chiudere secondo con 10.05.

MotoGp, Aleix Espargaro in pole a Silverstone

MotoGp, Aleix Espargaro in pole a SilverstoneRoma, 3 ago. (askanews) – Fantastico Aleix Espargaro, che a 35 anni segna una pole da record sul circuito di Silverstone, tracciato a lui congeniale (c’ha vinto l’anno scorso). “Quando ho visto il tempo ero impressionato anch’io – ha detto il pilota dell’Aprilia, che si ritirerà a fine stagione -. Giro perfetto, non ho commesso nessun errore, pensavo fosse impossibile ma questa è la mia pista… Ho rischiato tutto”. Le Aprilia sono in forma sul tracciato inglese (al netto dell’ottavo tempo di Vinales, caduto alla fine), ma le Ducati sono sul riferimento, hanno lavorato molto in previsione gara. Bagnaia e Bastianini chiudono la prima fila, il campione del mondo, secondo con una prestazione esemplare, due decimi e mezzo sotto il vecchio record (e infastidito da un adesivo degli sponsor finito sulla sua visiera all’ultimo tentativo); il romagnolo ha mostrato anche un gran ritmo fin dalle prove di venerdì e scattando col terzo tempo ha la possibilità di portare a casa un buon risultato tra sabato (alle 16 parte la Sprint Race) e domenica nel GP.

Parigi 2024, Bach: “Basta polemiche, Khelif e Lin sono donne”

Parigi 2024, Bach: “Basta polemiche, Khelif e Lin sono donne”Parigi, 3 ago. (askanews) – Basta polemiche, Khelif e Lin sono donne. Parola del presidente del Cio, Thomas Bach dopo le polemiche relative alla partecipazione delle due pugili alle OLimpiadi di Parigi. “Concludere la controversia dipende da voi media. Abbiamo due atlete che sono nate come donne, sono cresciute come donne, che per molti anni hanno partecipato alle competizioni come donne”. Così il presidente del Cio, Thomas Bach, durante il briefing tenuto al Main Press Center di Parigi. “Non c’è mai stato alcun dubbio su di loro e sul loro genere femminile. Alcune persone vogliono appropriarsi della definizione di donna. Se ci mostreranno qualche prova scientifica la prenderemo in considerazione ma non parteciperemo a dibattiti politici, ci sono discorsi di odio e di abuso alimentati da queste persone e non è accettabile”, ha commentato Bach. E su Khelif in particolare: “Questo non è un caso di transgender, si tratta di una donna che partecipa a una competizione per donne e credo di averlo già detto molte volte”.


Il numero 1 del CIO ha poi anche parlato di Angela Carini: “Vorrei citare la pugile italiana che ha detto che queste controversie l’hanno resa triste e si è detta dispiaciuta per la sua avversaria che è qui per combattere. Si è detta pronta ad abbracciarla: questo è lo spirito olimpico”.

Il Cio: il premio alla pugile Carini la dice lunga sulla credibilità dell’Iba

Il Cio: il premio alla pugile Carini la dice lunga sulla credibilità dell’IbaParigi, 3 ago. (askanews) – Il Cio ha commentato la decisione dell’iba, organismo pugilistico non riconosciuto dal Comitato olimpico di premiare Angela Carini con 100mila dollari. “La decisione della Iba – ha detto il portavoce del Cio Mark Adams durante il press briefing quotidiano – la dice lunga sulla credibilità dei responsabili dell’Iba, basta vedere i loro commenti sul Cio e sulla Francia. Non vogliamo dargli alcuna attenzione”. Il premio corrisponde a quello che Carini avrebbe ricevuto in caso di vittoria della medaglia d’Oro ai Giochi.

L’Iba offre alla pugile Carini un premio di 100 mila dollari

L’Iba offre alla pugile Carini un premio di 100 mila dollariRoma, 3 ago. (askanews) – L’International Boxing Association, ente che gestisce il pugilato Elite (ex dilettantistico), ma non quello delle Olimpiadi, ha deciso di pagare ad Angela Carini il premio stabilito prima dei Giochi per coloro che conquistano l’oro a Parigi 2024. Attraverso il presidente Umar Kremlev, l’Associazione Internazionale di boxe ha spiegato di voler assegnare un premio alla pugile italiana Angela Carini: “Non riuscivo a guardare le sue lacrime. Non sono indifferente a queste situazioni e posso assicurare che proteggeremo ogni combattente. Non capisco perché uccidano la boxe femminile. Per mantenere le condizioni di sicurezza, dovrebbero competere solo le atlete elegibili”.


Il premio consiste in 100mila dollari (netti), di cui 50mila all’azzurra, 25mila al suo allenatore e 25mila alla federazione di appartenenza e quindi alla federazione pugilistica italiana (Fpi), che però di recente ha lasciato l’Iba per confluire in un nuovo ente, ‘World Boxing’.