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Oltre 9mila iscritti a L’Eroica 2024, festa a Gaiole in Chianti

Oltre 9mila iscritti a L’Eroica 2024, festa a Gaiole in ChiantiRoma, 7 ott. (askanews) – I numeri de L’Eroica 2024 raccontano di un successo incredibile: 9016 iscritti, 8331 effettivamente a pedalare, il 41% stranieri, più di mille donne al via. Si potrebbe continuare con le migliaia di ribollite e pappa al pomodoro e uova fritte servite nei vari ristori. Oppure si potrebbe analizzare i report dei diversi percorsi; complessivamente sabato sui due percorsi più lunghi hanno pedalato 3618 ciclisti, domenica, sui tre percorsi 4713 ciclisti, vale a dire il 57% del totale.


I numeri però non raccontano la bellezza di questi due giorni a pedali, dei sorrisi nati sulle alture del Chianti, della fatica provata sulle pendenze della Val d’Orcia, del sudore versato lungo le strade bianche che attraversano i borghi. Sulle emozioni indimenticabili regalate dai rilievi argillosi, dalle file di cipressi che corrono lungo i sentieri e caratterizzano le vie naturali e antiche della provincia di Siena. Un mare di felicità mondiale (sono ben 52 i Paesi contati nell’elenco generale) che Giancarlo Brocci conferma: “Non avevamo bisogno di conferma. Non è solo la riprova del nove ma la riprova del 27, tante quante le edizioni de L’Eroica disputate finora. L’Entusiasmo della gente è contagioso e noi organizzatori siamo prigionieri di questa meravigliosa creatura e di questo mondo che si è creato attorno Gaiole in Chianti. Dobbiamo troppo a questa gente e siamo obbligati a lavorare fin d’ora alla prossima edizione”.


Franco Rossi, presidente di Eroica Italia asd: “L’Eroica è il risultato del lavoro di una grande squadra alla quale non manca mai il supporto delle autorità e delle amministrazioni che ricadono in Terra Eroica. La loro vicinanza ci conforta e aiuta moltissimo. Ringrazio i volontari; sono stati tutti bravissimi e generosi come sempre. Sono molto orgoglioso dei giovani protagonisti del progetto di crescita e sono particolarmente grato alla RAI. Le immagini trasmesse hanno consentito a tanti di ammirare il magnifico mondo de L’Eroica. Quest’anno c’è stata la preziosa disponibilità della radio ed è stato bellissimo vedere su strada la Fiat 1500 utilizzata per le riprese al Giro negli anni ’60 e ’70. In tantissimi hanno scelto di pedalare sul percorso dei “Cento anni della radio”. Come sempre la festa non è ancora finita e noi abbiamo già voglia di ricominciare”. E’ sera. A Gaiole in Chianti si ritirano gli striscioni, si spengono le luci. Finisce il lavoro dei mille volontari. Ma c’è già chi pensa al prossimo villaggio. Più grande, più bello, ancora più accogliente. Con il cuore, infatti, siamo già al primo week end di ottobre 2025.

Padel, Open FITP Roma: doppio colpo azzurro a 20 giorni dal Mondiale

Padel, Open FITP Roma: doppio colpo azzurro a 20 giorni dal MondialeRoma, 6 ott. (askanews) – Si tinge di azzurro la quarta tappa della Mediolanum Padel Cup. A Roma, Giorgia Marchetti e Chiara Pappacena, vice campionesse d’Europa in carica con la Nazionale e coppia storica dell’Italia della ‘racchetta corta’, si aggiudicano il torneo femminile dell’Open FITP da 15mila euro di Prize Money, mentre il maschile va a Giulio ‘Giulietto’ Graziotti, altro grande protagonista della Nazionale guidata da Marcela Ferrari, in coppia con Flavio Abbate, suo compagno anche nello scenario internazionale con il quale ha vinto cinque tornei in stagione.


La finale donne – si legge in una nota – ha visto in campo due colonne della Nazionale italiana e recentissimo argento agli Europei di Cagliari, Giorgia Marchetti e Chiara Pappacena, teste di serie numero uno, contro le numero due del tabellone Caterina Baldi e la classe 2005 Giulia Dal Pozzo, una delle giocatrici più interessanti della NextGen italiana. La coppia azzurra Marchetti-Pappacena ha indirizzato la finale sin dai primi scambi chiudendo in scioltezza 6-2, 6-3. Alla fine, le due azzurre hanno commentato la vittoria nel torneo femminile: “Bel torneo, avversarie che stanno facendo molto bene e difficili da affrontare. Tra l’altro è bello vedere che dietro di noi crescono giovani così forti. Noi però abbiamo giocato molto bene e scoprire a venti giorni dal Mondiale di Doha, che il nostro feeling è intatto anche senza esserci allenate insieme è una gran bella cosa” dice Giorgia Marchetti che poi parla della sua città in coro con Chiara Pappacena: “Giocare a Roma e vincere non è mai una gioia come le altre, lo è di più perche siamo nella nostra città. E poi, per chi come noi gira sempre con aerei, taxi e altro, alzarsi al mattino prendere la propria auto e recarsi al campo è una cosa che sembrerà banale ma per noi è bellissima”. Pappacena sottolinea la prestazione: “Siamo state solide e aggressive e sin da subito abbiamo spinto per comandare il gioco. Loro sono forti ma noi abbiamo giocato davvero bene. Ci siamo divertite a questa Mediolanum Padel Cup e contiamo di farlo ancora”. Dopo lo show dei calciatori in campo, alle 16 è andata in scena la finale maschile, con le teste di serie numero 1 Giulio Graziotti (118 ranking FIP) e Flavio Abbate (119) opposti alla coppia numero 7 del tabellone formata da Federico Dip Nazar e Mauro Agustin ‘Bubu’ Salandro, quest’ultimo numero 163 del mondo. L’idea, visti in campo in questi giorni Dip Nazar e ‘Bubu’, era che sarebbe stata finale tostissima e finale tostissima è stata. Federico Dip Nazar e ‘Bubu’ sono partiti fortissimo sin dai primi scambi conditi con un break in avvio che ha costretto subito Graziotti e Abbate all’arrampicata sul match. Padel perfetto quello dei numero 7 del tabellone e primo set conquistato (6-3), con un dispendio di energia che alla lunga costerà caro. “Loro giocano a un ritmo infernale”, dirà poi Dip Nazar, “e noi abbiamo giocato un gran primo set ma poi abbiamo faticato a star dietro alla loro velocità e quel ritmo altissimo”. E infatti nel secondo e terzo set, pur con uno spettacolo di padel di altissima qualità, l’impennata di Graziotti e Abbate sarà prepotente, oltre che decisiva, con un eloquente 3-6, 6-2, 6-3. “Siamo felicissimi – dirà poi Graziotti – e questa è una vittoria importante perchè essere teste di serie numero uno a Roma, a casa mia, ti piace e ti esalta ma ti mette anche un po’ di pressione”.

Sinner avanza a Pechino, ma che fatica

Sinner avanza a Pechino, ma che faticaRoma, 5 ott. (askanews) – Una vittoria da numero 1. Jannik Sinner conquista gli ottavi di finale del Masters 1000 di Shanghai e lo fa da vero campione, portandosi a casa una partita in una giornata storta, come i veri big sanno fare. L’altoatesino supera 6-7(3) 6-4 6-2 un Etcheverry in giornata di grazia, che per un set e mezzo fa il buono e il cattivo tempo e lo mette in grande difficoltà restando in partita fino all’ultimo. L’altoatesino, in una giornata in cui tutti i match all’aperto sono ancora una volta stati annullati, ha avuto l’opportunità di giocare sul centrale, col tetto, e così sarà anche per Carlos Alcaraz, in campo contro il cinese Wu. Per Sinner, ora, un provvidenziale giorno di riposo: “Domani è un giorno importante per me, è un giorno di riposo. Mi serve tanto e poi spero di essere pronto per la prossima partita”. Che sarà con il vincente tra Ben Shelton, che l’anno scorso lo ha superato proprio agli ottavi, o lo spagnolo Carballes.

Tennis, Errani-Paolini trionfano anche a Pechino

Tennis, Errani-Paolini trionfano anche a PechinoRoma, 6 ott. (askanews) – Ancora un successo di Sara Errani e Jasmine Paolini che hanno vinto il torneo di doppio al China Open, il WTA 1000 di Pechino sul duro (montepremi 8.955.610 dollari). Le azzurre hanno battuto in finale Hao-Chin Chan/Veronika Kudermetova, campionesse quest’anno a Stoccarda e finaliste a Bad Homburg e Berlino, 6-4, 6-4 in poco più di 1h30′ di gioco. Per le due azzurre si tratta della quinta finale di questo 2024, che le ha viste anche conquistare uno storico oro olimpico ai Giochi di Parigi, 3° titolo stagionale dopo Linz e Roma. Con questa finale, inoltre, Paolini ed Errani staccano aritmeticamente il pass per le WTA Finals che si disputeranno a novembre a Riad, in Arabia Saudita.

Calcio, Nations League, giovedì Italia-Belgio, lunedì 14 Israele

Calcio, Nations League, giovedì Italia-Belgio, lunedì 14 IsraeleRoma, 6 ott. (askanews) – In vista dei prossimi due impegni di Nations League, il Ct Luciano Spalletti ha convocato 23 giocatori. Sono quattro le novità assolute e in tutti i reparti: prima chiamata per Di Gregorio, Gabbia, Pisilli e Maldini. A oltre 22 anni di distanza dall’ultima presenza di papà Paolo (18 giugno 2002) e 61 anni dopo nonno Cesare, un Maldini torna a indossare la maglia azzurra. Ancora fuori dall’elenco Chiesa, Politano e Locatelli, così come l’infortunato Barella. Dopo aver vinto le prime due partite a settembre in trasferta contro Francia e Israele, l’Italia proseguirà il suo cammino in Nations League con due sfide casalinghe:


Italia-Belgio – Giovedì 10 ottobre, ore 20:45 allo Stadio Olimpico di Roma. Italia-Israele – Lunedì 14 ottobre, ore 20:45 al Bluenergy Stadium di Udine.


Il gruppo azzurro si radunerà nel centro tecnico federale di Coverciano dalla serata di domenica 6 ottobre. Nel pomeriggio di mercoledì 9 ottobre la squadra si trasferirà a Roma per rientrare nella notte di giovedì a Coverciano. Domenica il trasferimento a Udine, alla vigilia della gara con Israele

Tennis, Errani-Paolini in finale al WTA 1000 di Pechino

Tennis, Errani-Paolini in finale al WTA 1000 di PechinoRoma, 5 ott. (askanews) – Sara Errani e Jasmine Paolini in doppio non deludono e aggiungono un’altra finale di prestigio al loro 2024 fenomenale. Con la vittoria per 6-4 1-6 10-4 contro le statunitensi Sofia Kenin e Bethanie Mattek-Sands, le azzurre si aggiudicano un posto in finale al WTA 1000 di Pechino. La quinta finale di questa fantastica stagione. Un risultato che avvicina Sara e Jasmine alle Wta Finals di Riad. Per portarle in Arabia Saudita serve il pass, ma è solo questione di poco tempo per ottenere l’ufficialità matematica.

Vela, Spithill dà l’addio: “Credo di essere alla fine”

Vela, Spithill dà l’addio: “Credo di essere alla fine”Roma, 4 ott. (askanews) – “Credo di essere alla fine”: così James Spithill, uno dei due timonieri di Luna Rossa, ha parlato del suo futuro in America’s Cup – al termine della sconfitta contro Ineos Britannia nella finale di Louis Vuitton Cup – in un’intervista a un cronista inglese a Barcellona. “So che in Italia ci sono tanti velisti di talento, c’è una ‘next generation’ di velisti italiani molto forti, molto talentuosi e io sono felice di essere alla fine”, ha ribadito Spithill. Il riferimento del timoniere era molto probabilmente al “vivaio” che il team italiano sta coltivando, con in testa Marco Gradoni, il 20enne che non solo ha vinto la Coppa America Young ma ha anche al suo attivo quattro mondiali (tre sull’Optimist e uno sul 470 misto in coppia con Alessandra Dubbini, ndr). Nel “vivaio” compare anche Ruggero Tita, doppio oro olimpico e più volte campione mondiale sul Nacra 17 insieme a Caterina Banti.

Calcio, i convocati di Spalletti per Belgio e Israele

Calcio, i convocati di Spalletti per Belgio e IsraeleRoma, 4 ott. (askanews) – In vista dei prossimi due impegni di Nations League, il Ct Luciano Spalletti ha convocato 23 giocatori. Sono quattro le novità assolute e in tutti i reparti: prima chiamata per Di Gregorio, Gabbia, Pisilli e Maldini. A oltre 22 anni di distanza dall’ultima presenza di papà Paolo (18 giugno 2002) e 61 anni dopo nonno Cesare, un Maldini torna a indossare la maglia azzurra. Ancora fuori dall’elenco Chiesa, Politano e Locatelli, così come l’infortunato Barella. Dopo aver vinto le prime due partite a settembre in trasferta contro Francia e Israele, l’Italia proseguirà il suo cammino in Nations League con due sfide casalinghe:


Italia-Belgio – Giovedì 10 ottobre, ore 20:45 allo Stadio Olimpico di Roma Italia-Israele – Lunedì 14 ottobre, ore 20:45 al Bluenergy Stadium di Udine


Di seguito la lista completa e il programma degli azzurri nelle prossime due settimane: Portieri: Michele Di Gregorio (Juventus), Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Guglielmo Vicario (Tottenham); Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Atalanta), Alessandro Buongiorno (Napoli), Riccardo Calafiori (Arsenal), Andrea Cambiaso (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Matteo Gabbia (Milan), Caleb Okoli (Leicester), Destiny Udogie (Tottenham); centrocampisti: Nicolò Fagioli (Juventus), Davide Frattesi (Inter), Lorenzo Pellegrini (Roma), Niccolò Pisilli (Roma), Samuele Ricci (Torino), Sandro Tonali (Newcastle); attaccanti: Moise Kean (Fiorentina), Daniel Maldini (Monza), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Atalanta) Il gruppo azzurro si radunerà nel centro tecnico federale di Coverciano dalla serata di domenica 6 ottobre. Nel pomeriggio di mercoledì 9 ottobre la squadra si trasferirà a Roma per rientrare nella notte di giovedì a Coverciano. Domenica il trasferimento a Udine, alla vigilia della gara con Israele

Marco Mengoni l’8 novembre apre le Nitto Atp Finals

Marco Mengoni l’8 novembre apre le Nitto Atp FinalsRoma, 4 ott. (askanews) – Marco Mengoni è il terzo ed ultimo grande artista che, venerdì 8 novembre, aprirà ufficialmente l’edizione 2024 delle Nitto ATP Finals sul campo della Inalpi Arena.


La line-up del primo ‘Grand Opening Show’ è ora completa, dopo gli annunci dei giorni scorsi di Blanco e Madame, Marco Mengoni, con la sua musica e la sua inconfondibile voce, è l’ultimo attesissimo artista annunciato. Protagonista del panorama musicale italiano da oltre 15 anni, il cantautore da 84 dischi di platino sarà, insieme a Blanco e Madame, al centro di questo speciale evento che assicurerà agli appassionati una serata unica. Tre protagonisti della musica italiana che con le loro performance renderanno indimenticabile lo spettacolo che alzerà ufficialmente il sipario sul torneo di tennis più atteso dell’anno, chiusura ufficiale della stagione ATP che vede impegnati solo i migliori otto giocatori e le migliori otto coppie di doppio del mondo.


Alla guida di una serata così magica e speciale non poteva che esserci un fuoriclasse: Alessandro Cattelan. Mentre l’opening e l’accompagnamento della serata saranno affidati alla coppia di produttori multiplatino di grandi hit del panorama musicale italiano Zef&Marz. Lo show è organizzato dalla FITP – la Federazione Italiana Tennis e Padel, in associazione con l’ATP; Live Nation supporta con la produzione dell’evento, mentre la direzione artistica e creativa è affidata a LaTarma Entertainment.

No della Corte europea di Giustizia a norme Fifa sul cambio di club dei calciatori

No della Corte europea di Giustizia a norme Fifa sul cambio di club dei calciatoriBruxelles, 4 ott. (askanews) – Alcune delle norme della Fifa in materia di trasferimenti internazionali di calciatori professionisti sono contrarie al diritto dell’Unione europea, perché ostacolano la libertà di circolazione dei giocatori e restringono la concorrenza tra i club.


Lo ha affermato la Corte europea di Giustizia in una sentenza emessa oggi a Lussemburgo, in risposta a un rinvio pregiudiziale della magistratura del Belgio riguardante il caso di un ex calciatore professionista stabilito in Francia, secondo il quale alcune norme della Fifa hanno ostacolato il suo ingaggio da parte di un club di calcio belga. Le norme in questione sono contenute nel “Regolamento sullo status e i trasferimenti dei calciatori” della Fifa, e sono destinate ad essere attuate dalle federazioni calcistiche nazionali che ne fanno parte, come la Federazione calcistica del Belgio.


La norme contestate riguardano il caso in cui un club ritenga che uno dei suoi giocatori abbia risolto il suo contratto di lavoro senza “giusta causa”, prima del termine di scadenza naturale del contratto. In questa situazione, il calciatore in questione e qualsiasi club che intenda ingaggiarlo sono responsabili in solido per il pagamento di un’indennità al club di provenienza. Inoltre, il nuovo club è passibile, in determinate situazioni, di una sanzione sportiva consistente nel divieto di ingaggiare nuovi giocatori per un determinato periodo. Infine, la federazione nazionale da cui dipende il club di provenienza del giocatore deve negare il rilascio di un certificato internazionale di trasferimento alla federazione di appartenenza del nuovo club, e questo finché tra il club di provenienza e il giocatore resta pendente la controversia in merito alla risoluzione del contratto. La Corte d’Appello di Mons (Belgio) ha chiesto alla Corte europea di giustizia se queste norme siano conformi alla libertà di circolazione dei lavoratori e al diritto della concorrenza. La Corte europea ha concluso che l’insieme di queste norme è contrario al diritto comunitario.


Innanzitutto, secino i giudici euroepei, le norme in questione sono tali da ostacolare la libera circolazione dei calciatori professionisti che vogliano far evolvere la loro attività andando a lavorare per un nuovo club, stabilito nel territorio di un altro Stato membro dell’Unione. Anche se è vero che restrizioni alla libera circolazione dei giocatori professionisti possono essere giustificate dall’obiettivo di interesse generale consistente nel garantire la regolarità delle competizioni di calcio tra club, mantenendo un certo grado di stabilità nell’organico dei club di calcio professionistici, tuttavia, nel caso di specie, secondo la Corte di Giustizia, le norme della Fifa “sembrano spingersi, sotto molti aspetti, oltre quanto necessario per il perseguimento di questo obiettivo”.


D’alte parte, c’è un problema anche riguarda al diritto della concorrenza. Secondo la Corte, infatti, “le norme controverse hanno lo scopo di restringere, se non addirittura di impedire, la concorrenza transfrontaliera che potrebbero farsi tutti i club di calcio professionistici stabiliti nell’Unione ingaggiando unilateralmente giocatori contrattualmente legati ad un altro club, o giocatori il cui contratto sia stato asseritamente risolto senza giusta causa”. La Corte ricorda che “la possibilità di farsi concorrenza reclutando giocatori già formati svolge un ruolo essenziale nel settore del calcio professionistico e che le norme che restringono in modo generalizzato tale forma di concorrenza, cristallizzando la ripartizione dei lavoratori tra i datori di lavoro e compartimentando i mercati”, notando che queste norme sono assimilabili alle “clausole di non sollecitazione” applicate dalle aziende ai propri dipendenti. Peraltro, la Corte rileva che, fatte salve le verifiche el caso specifico da parte della Corte d’appello di Mons, queste norme “non sembrano essere indispensabili o necessarie” nel calcio.