Concluso il Francigena Fidenza Festival, quattro giorni e una Via
Concluso il Francigena Fidenza Festival, quattro giorni e una ViaMilano, 23 mag. (askanews) – Si è concluso, dopo quattro giorni di eventi, fra storia, incontri, visite guidate, approfondimenti con ospiti e camminate, il Francigena Fidenza Festival. L’evento è stato organizzato dal Comune di Fidenza, con la direzione artistica di Pirene Comunicazione, il patrocinio dell’Università di Parma e della Diocesi di Fidenza, e in collaborazione con AEVF – Associazione Europea delle vie Francigene; Destinazione Turistica Emilia; Terre di Verdi.
Protagonista del festival è stata, come sempre, la Via Francigena, che a Fidenza trova il luogo perfetto per la sua valorizzazione. “La Via Francigena è anima, cuore e gambe del nostro territorio e il link più poderoso che da mille anni lega l’Italia all’Europa dei popoli”, ha affermato il sindaco di Fidenza Andrea Massari. “Parlare oggi di Via Francigena significa parlare di un grande patrimonio nazionale e di un asset economico e culturale dal potenziale clamoroso. Ringrazio davvero la ministra del Turismo, Daniela Santanché, per averlo capito meglio di tanti altri e per aver schierato il peso del suo dicastero e del Governo italiano a supporto della candidatura Unesco della Via Francigena”. Sono stati oltre 50 gli appuntamenti – tutti gratuiti – dell’edizione 2023: passeggiate, momenti culturali, intrattenimento per i bambini con le performance dei giocolieri e gli immancabili assaggi dei sapori del territorio, dibattiti con la presenza di esponenti di livello nazionale e internazionale. Fra questi è da menzionare la presenza del giornalista e scrittore Gad Lerner, che ha concluso la manifestazione con un incontro in piazza Duomo dal titolo “Il futuro dell’Europa”; dell’imprenditore, creatore di Eataly, Oscar Farinetti, che sul Festival ha dichiarato: “un evento che valorizza un cammino percorso dai pellegrini che cercavano, appunto, un futuro”; del giornalista e analista politico Dario Fabbri, che ha affermato: “L’Europa è percepita come una massa magmatica univoca, cui ci rivolgiamo in caso di necessità quando invece sarebbe fondamentale comprendere l’intrinseca eterogeneità fra gli interessi presenti”; del climatologo Luca Mercalli, che si è soffermato a commentare la recente alluvione in Emilia Romagna: “Le alluvioni? – ha detto – “più frequenti e intense con il surriscaldamento”.
Fra le altre personalità della cultura che hanno preso parte al Francigena Fidenza Festival, da segnalare Alessandra Mordacci, direttrice del Museo del Duomo di Fidenza, che ha accompagnato i visitatori alla scoperta della Cattedrale con quattro visite; Carlo Mambriani, docente dell’Università di Parma, che ha narrato i luoghi francigeni di Fidenza e del Territorio; e poi Beatrice Saletti dell’Università di Ferrara, Franco Franceschi, dell’Università di Siena; Giulia Ghiretti e Andrea Devicenzi, atleti paralimpici; Elio Volta, coordinatore di “Giocampus”. Nell’ambito del Francigena Fidenza Festival, si è tenuto il premio culturale “Francigena Fidenza Award”, ideato dall’autrice Rossana Tosto. Il riconoscimento è stato assegnato per l’alta professionalità, il merito, il talento, la passione, la voglia di scoprire e di comunicare profusi nel lavoro. Una lode alla carriera riconosciuta a chi si sia distinto in modo particolare nella professione di narratore di fatti e di luoghi. Destinatari del premio sono stati: Ansa con il canale Viaggiart; Adnkronos, AskaNews, Affari Italiani, Dove di Rcs Media Group, Economy, Il Corriere della Sera, La Gazzetta di Parma, Rai News 24. Tra i personaggi, l’architetto Sandro Polci e il professor Carlo Mambriani (Università di Parma).
Come ha ricordato il sindaco di Fidenza, Andrea Massari, il Festival è “un progetto sul quale continuare ad investire per renderlo sempre più vetrina di questa stupenda Italia, culla dell’identità europea. Anno dopo anno riscontriamo l’entusiasmo crescente degli addetti ai lavori, delle grandi personalità che arrivano a Fidenza e degli amanti del cammino, ambasciatori dei grandi temi del nostro tempo: sostenibilità, innovazione, apertura verso il mondo”.