CUBO Unipol, a Bologna il naturalismo stratificato di Bottarelli
CUBO Unipol, a Bologna il naturalismo stratificato di BottarelliBologna, 17 giu. (askanews) – Una pittura che si muove tra l’astrazione e la figurazione, aprendo nuove possibilità e ricostruendo anche una parte della storia dell’arte italiana. CUBO, il museo d’impresa del Gruppo Unipol a Bologna, ospita su due sedi la mostra di Maurizio Bottarelli intitolata “Disperdere il limite”, che presenta un corpus di dipinti donati dall’artista emiliano al gruppo assicurativo. A curare l’esposizione è stato chiamato Pasquale Fameli: “Maurizio Bottarelli – ha detto ad askanews – è un artista bolognese, è uno dei più rappresentativi della fase di superamento dell’informale, che a Bologna ha avuto una storia molto importante nel corso degli anni 50”.
La produzione di Bottarelli è caratterizzata dalla continua sperimentazione di materiali pittorici che formano paesaggi e atmosfere di forte intensità e scaturisce da una riflessione sulla condizione umana, che si esplicita attraverso tre temi essenziali: la testa, il nudo e il paesaggio. E nonostante la forte componente informale, per il critico Francesco Arcangeli quella di Bottarelli è un’ultima evoluzione del naturalismo. “Per Arcangeli il naturalismo – ha aggiunto il curatore – non è semplicemente la rappresentazione del volto fenomenico della realtà, ma è, al contrario, la manifestazione di uno strato oscuro, germinante, concitata, una materia che si stratifica, che si dà su stratificazioni”. Stratificazioni che si percepiscono, che emergono dai dipinti e rendono la mostra, che ha anche una parte allestita nella Torre Unipol, un viaggio affascinante nei territori del possibile pittorico. “Questa operazione – ha concluso Fameli – è estremamente importante perché quello che un museo di impresa come quello del gruppo Unipol può offrire sono tre parole chiave se vogliamo della mission di un museo, e sono: cura, protezione e valorizzazione, soprattutto con un’attenzione forte verso l’attività creativa della città e del territorio”.
La mostra resta aperta al pubblico negli spazi di Unipol a Bologna fino al 29 settembre.