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Sequel Cliffhanger con Sylvester Stallone ambientato sulle Dolomiti

Sequel Cliffhanger con Sylvester Stallone ambientato sulle DolomitiRoma, 18 mar. (askanews) – Alla 1a call dell’anno l’IDM Film Commission Suedtirol ha annunciato il finanziamento di 11 nuovi progetti, di cui 7 provengono dall’Italia, 3 dalla Germania e 1 dall’Austria. La loro realizzazione – si legge in un comunicato – coinvolgerà professionisti e aziende di servizi altoatesini sia durante la fase di lavorazione sui set che in post-produzione, con circa 24 giorni di riprese sul territorio.



Tra i progetti finanziati in fase di produzione si segnala “Cliffhanger 2” (titolo provvisorio), sequel della precedente pellicola datata 1993, action movie firmato da Jean-Francois Richet e ambientato sullo sfondo delle Dolomiti e che vedrà Sylvester Stallone nei panni dell’alpinista Gabe Walker che gestisce, insieme alla figlia Sydney, un esclusivo chalet di montagna. L’arrivo di un cliente miliardario porterà Gabe e Sydney, insieme alla sorella minore Naomi, in un pericoloso viaggio, dove cadranno nelle grinfie di una banda di rapitori senza scrupoli. Il film è prodotto dall’austriaca Supernix, la tedesca Supernix e la Rocket Science Cliffhanger di Londra. E poi “Woodwalkers 2” (titolo provvisorio), film fantasy diretto dal regista tedesco Sven Unterwaldt accompagna il mutaforma Carag, metà umano e metà puma, alla ricerca del suo destino. Il film è prodotto dalla casa tedesca blue eyes Fiction, insieme all’austriaca Dor Film, all’altoatesina Filmvergnuegen e alla tedesca Studiocanal Film.


“Detective von Fock” (titolo provvisorio), serie crime diretta da Aurun Tamm e prodotto dalla Movie.mento di Bolzano insieme alle società lettoni 360 Media e Bergmane Production. È la storia del detective Paul von Fock che si troverà a dover risolvere casi legati a misteriosi omicidi, false identità, furti di denaro e opere d’arte. Ma non sarà solo, con lui la famigerata femme fatale Maria von Nottbeck. E ancora “Kampf gegen di ‘Ndrangheta” (titolo provvisorio), documentario diretto da Stefano Strocchi sulla storia della lotta europea contro la ‘Ndrangheta a partire dalla metà degli Anni ’90 ad oggi. Questo progetto mostra come la Germania sia il paese europeo con la più alta concentrazione di strutture mafiose al di fuori dell’Italia e come la ‘Ndrangheta controlli gran parte del traffico di droga in Europa. Il documentario, di produzione tedesca, ha come partner la Gebrueder Beetz Filmproduktion di Berlino.


E poi “Headshots – Anja Niedringhaus, Fotografin” (titolo provvisorio), documentario di Sonya Winterberg sulla figura della fotoreporter tedesca Anja Niedringhaus che, per un quarto di secolo, ha raccontato dal fronte le guerre nei Balcani, in Medio Oriente, in Iraq e in Afghanistan. Vincitrice del Premio Pulitzer, Anja ha smentito il pregiudizio secondo cui la documentazione della guerra fosse esclusivamente un lavoro maschile, diventando una pioniera in una professione in cui lavoravano solo pochissime donne. A produrre il documentario la società Bildersturm Filmproduktion di Colonia. Tra i progetti finanziati in fase di pre-produzione ci sono “Oetzi – The Iceman” (titolo provvisorio), un docu-film di Yuri Massaro prodotto dalla GiUMa produzioni, per capire chi era veramente Oetzi, cosa faceva lì e perché è stato ucciso. Il mistero che circonda l’Uomo del Similaun ha incuriosito da sempre moltissimi registi. E continua a farlo perché il Museo Archeologico di Bolzano, dove sono conservati i suoi reperti e il corpo, ha deciso di avviare un esperimento che coinvolgerà l’archeologo Nico Aldegani e il suo team: sopravvivere proprio come si era preparato a fare il nostro antenato nel suo ultimo viaggio, 5000 anni fa, coperti solo di pelli e dotati degli strumenti che riusciranno a costruire utilizzando tecniche antiche, con l’obiettivo di gettare luce sugli ultimi giorni di Ötzi.


E ancora: “Step across the border”(titolo provvisorio), film documentario scritto e diretto da Martina Mahlknecht e Martin Prinoth, prodotto da TÒSU Film. Il tema è molto attuale, si parte dall’inasprimento della politica di asilo dell’UE alle frontiere esterne europee per raccontare la storia di persone che hanno attraversato i confini legalmente o illegalmente e di coloro che dovrebbero proteggerli. In un racconto ibrido tra documentario e teatro, la specificità del film sta nell’accostare due prospettive antagoniste: quelle di quattro richiedenti asilo arrivati in Europa e quella di tre ex guardie di frontiera europee dalla Germania. E poi “Projecto Fogo” (titolo provvisorio), film documentario del regista portoghese Nuno Escudeiro, prodotto dalla Miramonte Film di Andreas Pichler. L’entroterra portoghese, la città di Tomar, una regione minacciata da continui incendi. Il ritorno al luogo natio del regista dopo una lunga assenza, e quello che ne scaturisce. Un lavoro intimo per riflettere sulla propria condizione di straniero per scelta e il rapporto con la propria terra; “Basis – La Base” (titolo provvisorio), film documentario di Vittorio Curzel prodotto da Chorus FilmFactory: in una piccola cittadina alpina, nello spazio equivalente a sei campi da calcio, è riassunta la storia europea del XX secolo. Dopo la Grande Guerra e l’annessione dell’Alto Adige al Regno d’Italia, è stata costruita una caserma dal regime fascista durante gli anni di italianizzazione forzata della popolazione di lingua tedesca. Ora la caserma, che doveva essere demolita, è al centro di un progetto di riqualificazione urbana, affidato a un gruppo di giovani che lo stanno trasformando in un luogo di innovazione sociale, cultura, arte e artigianato. I progetti di cortometraggio che ricevono un finanziamento da IDM in questa call sono invece due, scritti e diretti da donne: “Aura” (titolo provvisorio) di Stefania Accettulli, una produzione italiana che vede partner la Beagle Media è un coming of age con protagonista una judoka ventunenne; e “Alfio” (titolo provvisorio) di Marianna Pasina, prodotto dalla società altoatesina Frabiatofilm, è un progetto di animazione, con protagonista un uomo che all’improvviso deve fare i conti con le metamorfosi della propria immagine. IDM Film Commission Südtirol è il referente per il sostegno alle produzioni audiovisive in Provincia di Bolzano. I finanziamenti sono destinati alla produzione e allo sviluppo e pre-produzione di lungometraggi, documentari, serie televisive, cortometraggi e short form series. Le produzioni di molti dei progetti che saranno realizzati adotteranno il protocollo del “Green shooting”, introdotto da IDM per limitare l’impatto ambientale delle produzioni cinematografiche in Alto Adige.