Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Riparte la programmazione culturale dell’École française de Rome per l’autunno 2024

Riparte la programmazione culturale dell’École française de Rome per l’autunno 2024Roma, 24 set. (askanews) – L’École française de Rome, attiva in Italia dal 1875 per la ricerca e la formazione alla ricerca in storia, archeologia e scienze umane, prosegue le attività di celebrazione del suo 150° anniversario, che culminerà alla fine del 2025. Per i prossimi mesi, da settembre a dicembre 2024, continua la sua ampia programmazione culturale e scientifica tra eventi, mostre ed incontri internazionali ad accesso libero e in collaborazione con La Sapienza Università di Roma, l’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica, l’Accademia Nazionale dei Lincei e l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici e con altre istituzioni culturali.



Dopo la breve pausa estiva, l’École riapre le porte della mostra anniversario “Un museo per l’École”, nella sede di piazza Navona 62. L’esposizione, ad ingresso gratuito, propone una collezione variegata ed inedita di antichità greche, etrusche, romane e cristiane, costituita a partire dalla fondazione dell’École, nel 1875, con l’intento di dotare l’istituzione di una collezione di antichità a scopo scientifico e didattico. Visitabile gratuitamente dal lunedì al sabato, la mostra resterà aperta fino al 20 dicembre 2024. Tra gli incontri in calendario per i prossimi mesi, un posto particolare è occupato dalla storia moderna e contemporanea, con particolare attenzione alla storia dell’arte e del collezionismo e all’architettura. Il ciclo annuale di incontri sugli Archivi del Pontificato di Pio XII ha già ripreso con l’edizione 2024-2025, mentre il progetto di ricerca europeo sulla Rota Romana, il grande tribunale civile del papato, inaugura il 23 settembre un nuovo ciclo di seminari che si terrà interamente online.


Tra le numerose iniziative spiccano i seguenti eventi: Storia contemporanea, Architettura, studio della spazialità nella costruzione dell’identità nazionale italiana. Nell’ambito del programma scientifico SPAZIDENTITÀ, l’EFR accoglierà dal 26 al 28 settembre, il convegno internazionale di studi su “Identità plurali e alterità spaziali dell’italianità 1796-1943: territori, città, architetture, musei”. L’obiettivo del convegno è studiare il modo in cui, nell’arco temporale compreso tra il 1796, il periodo francese (Repubblica Cisalpina, Repubblica Italiana e Regno d’Italia), e la fine del Fascismo, le molteplici identità dell’italianità sono state inventate, raccontate, stabilite e poi iscritte nello spazio, enfatizzando momenti e luoghi “ibridi”. I territori, le città, le architetture e i musei costituiscono i casi studio privilegiati. Ingresso libero.


Le indagini condotte dai ricercatori del progetto Carracci ConservArt (2022-2026) consentono di delineare nuove piste di ricerca grazie all’analisi dei dati inediti raccolti durante l’ultimo restauro della Galleria dei Carracci a palazzo Farnese (2015). In un’ottica di valorizzazione e di prima verifica degli studi in corso, questo secondo incontro aperto al pubblico, intitolato “I disegni dei Carracci per la Galleria Farnese. Nuove prospettive”, è dedicato al celebre corpus dei disegni preparatori eseguiti da Agostino e da Annibale Carracci. In collaborazione con l’Accademia Nazionale dei Lincei e nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’École française de Rome, il 5 novembre si terrà a Villa Farnesina la giornata di studi su “Il Seicento in Villa Farnesina: ritrovamenti e ricerche”. Ingresso libero.


Il 5 e 6 dicembre l’École française de Rome accoglierà il convegno “Costituzioni: tesori e collezioni dall’antichità al XIX secolo” organizzato da Chritian Mazet (British Museum) nell’ambito del programma della rete delle Écoles française à l’étranger (ResEFE) “Destins d’objets”, il cui obiettivo è quello di incoraggiare una riflessione collettiva sulla traiettoria dei cosiddetti oggetti del patrimonio e delle tracce materiali del passato. Ingresso libero. Il 28 e 29 settembre 2024 tornano le Giornate Europee del Patrimonio alle quali l’École aderisce con la visita alla mostra “Un museo per l’École” nella sede di Piazza Navona, 62, la presentazione di cantieri archeologici e l’attesissima apertura al pubblico della sua celebre Biblioteca all’interno di Palazzo Farnese (prenotazione obbligatoria, le iscrizioni online saranno aperte da venerdì 20 settembre). In Francia, l’École française de Rome conferma la sua partecipazione alla 27° edizione dei “Rendez-vous con la storia” di Blois, dedicata quest’anno a “La città”. Evento di primo piano della vita culturale francese, la manifestazione riunisce ogni anno 50 000 appassionati intorno a più di 600 eventi. Con la rete delle Écoles françaises à l’étranger, l’École presenterà una selezione di libri recenti e sarà rappresentata dai suoi ricercatori in numerose conferenze e dibattiti. Non mancano infine e interessanti novità editoriali dell’École française de Rome che prevedono l’uscita di una decina di titoli entro la fine dell’anno. Tra questi, da segnalare il volume “Les métropoles d’Europe du Sud à l’épreuve des crises du XXIe siècle” a cura di Dominique Rivière. Attraverso una serie di casi studio (Atene, Roma, Napoli, Milano, Barcellona, Madrid, Valencia, Catania, ecc.), questo volume offre una prospettiva utile per affrontare la nozione di crisi e le principali questioni contemporanee: le politiche di rigenerazione urbana e culturale, l’azione pubblica e la mobilitazione dei cittadini, l’edilizia abitativa e l’economia dei poli turistici, l’innovazione sociale e la vulnerabilità urbana, le migrazioni e l’accoglienza. Una sintesi riccamente illustrata che contribuisce al più ampio dibattito sulle metropoli e sul processo di metropolizzazione. In uscita il 23 ottobre 2024 la monografia “Un musée pour l’École. La collection d’antiques de l’École française de Rome” che accompagna la mostra anniversario attualmente esposta nella sede di piazza Navona, 62. Si tratta della prima pubblicazione scientifica interamente dedicata alla collezione archeologica dell’École française de Rome, curata da Christian Mazet e Paolo Tomassini, archeologi ed exmembri dell’École.