Turismo, sondaggio: 71% famiglie italiane viaggia in coppia con figli
Turismo, sondaggio: 71% famiglie italiane viaggia in coppia con figliMilano, 21 gen. (askanews) – Evaneos, piattaforma di viaggi responsabili con esperienze sostenibili, ha condotto un’indagine esclusiva sulle abitudini di viaggio delle famiglie italiane raccogliendo interessanti informazioni sui principali fattori che ne influenzano le scelte. La ricerca ha riguardato 1.000 intervistati, selezionati attraverso un panel online profilato, garantendo un campione rappresentativo delle famiglie italiane con figli sotto i 18 anni, con distribuzione per area geografica, sesso ed età.
Tra gli elementi della ricerca, ci sono i compagni di viaggio, la destinazione, il budget, la scelta del tipo di vacanza quando si viaggia con figli minori, i criteri utilizzati per definire un’esperienza di viaggio soddisfacente, le esigenze specifiche dei diversi tipi di famiglie, oltre a quella tradizionale (genitori single, famiglie allargate e genitori divorziati/separati) al fine di identificare eventuali differenze significative nei comportamenti e nelle preferenze di scelta. Viaggi in famiglia: la scelta preferita
Il 71% delle famiglie italiane predilige viaggiare in coppia con i figli. Interessante notare che la preferenza è maggiore negli uomini (73,7%) rispetto alle donne (68,9). Confrontando i dati complessivi con la suddivisione per tipologia familiare, la percentuale di viaggio con i figli è particolarmente alta nelle famiglie tradizionali (82,5% vs 71%). Questo dato si riduce notevolmente nel caso delle famiglie allargate (49%), dei genitori divorziati (39%) e delle famiglie monoparentali (27%).
I genitori monoparentali mostrano una maggiore propensione a viaggiare con la famiglia allargata (22,7% vs 10%) o a partire da soli (19,1% vs 5% ). Per i genitori divorziati o separati, emerge invece una tendenza significativa a viaggi in compagnia di amici (19,1% vs 7%) o da soli (16,9% vs 5%). Quando si è in vacanza, le opinioni si dividono: il 51% dei genitori preferisce fare tutto insieme ai figli, mentre il 49% ritiene importante mantenere un equilibrio tra momenti condivisi e attività autonome.
Le vacanze con i figli sinonimo di felicità, relax e condivisione Il 95% degli intervistati attribuisce ai viaggi in famiglia un significato positivo: condivisione (33%), relax (31%) e felicità (31%). Per il 63%, i viaggi con i figli sono esperienze divertenti e arricchenti, anche se il 15% li percepisce come impegnativi per via dell’organizzazione e il 5% considera ‘vere’ vacanze solo quelle senza figli. Partire in famiglia: sì, ma la vacanza deve essere comoda Il 33% delle famiglie sceglie villaggi turistici, apprezzati per l’organizzazione e la serenità che offrono. Seguono i viaggi itineranti (23%) e quelli su misura organizzati da un agente di viaggio (20%). Soluzioni come appartamenti o alberghi con angolo cucina restano meno popolari, rispettivamente con l’11% e il 9% delle preferenze. Si evidenzia una preferenza per la programmazione semplificata del viaggio per più della metà del campione (53%), mentre il viaggio itinerante, scelto dal 23%, riflette una maggiore volontà di libertà. Per i genitori monoparentali, la scelta di un villaggio dove tutto è organizzato e non c’è nulla da programmare risulta più forte (36% vs 33%), mentre i genitori divorziati o separati si distinguono per una preferenza verso il viaggio itinerante (30% vs 23%). I risultati evidenziano che avere tutto pianificato aiuta a trascorrere una vacanza in serenità e senza pensieri, libera da organizzazione e vincoli. Molte famiglie però sono mosse dal desiderio di avere una vacanza comoda ma nello stesso tempo desiderano scoprire il mondo con i loro figli. Grazie alla squadra di agenzie locali specializzate in viaggi in famiglia, Evaneos permette la costruzione di itinerari personalizzati anche con la scelta dell’alloggio in linea con le esigenze. Evaneos offre le migliori soluzioni per soddisfare questo bisogno di scoperta proponendo itinerari unici e fuori dalle solite rotte. Piuttosto che un soggiorno tutto incluso, si potrà creare un itinerario in linea con le aspettative di ciascun membro della famiglia, ma anche scoprire luoghi segreti e attività insolite grazie ai consigli dell’esperto o dell’esperta locale. Un modo diverso di viaggiare, più autentico e sostenibile, che permetterà di esplorare meglio la meta scelta per le vacanze. Infine la maggior parte delle famiglie preferisce un equilibrio tra momenti condivisi e spazi di autonomia durante le vacanze (51% a 49%). Solo il 18% ha dichiarato di fare assolutamente tutto insieme ai figli mentre una minoranza del 5% ha indicato di preferire attività completamente autonome tra genitori e figli. Pianificare la vacanza: tra piacere e necessità Per metà delle famiglie (50%), pianificare e organizzare il viaggio è un piacere. Tuttavia, il 29% lo considera una necessità e il 12% lo percepisce come un’incombenza stressante. Gli ostacoli principali includono trovare una vacanza che piaccia a tutti (41%) e coordinare le disponibilità di tempo dei membri della famiglia (32%). Fonti di ispirazione: dominano i siti web Per trovare ispirazione nella ricerca della meta, i siti web dedicati sono per oltre la metà del campione (53%) la maggiore fonte d’ispirazione quando si cerca una destinazione o un’attività da fare. Le raccomandazioni di amici o parenti hanno un peso rilevante con il 44%, i social media di persone che si conoscono rappresentano ¼ del campione (25%), seguiti solo a 2 punti percentuali dalle agenzie di viaggio (23%). A seguire si posizionano nell’ordine le guide turistiche tipo Lonely Planet (18%), i social media di influencer (16%) e infine i media tradizionali (15%). I più giovani (fino a 34 anni) preferiscono farsi ispirare nell’ordine dai siti web dedicati ai viaggi, dai social media di persone che conoscono e dalle raccomandazioni dirette di amici e parenti, ma fanno affidamento anche molto più del doppio ai social media degli influencer rispetto al gruppo dei più maturi (oltre 35 anni) che utilizzano meno fonti di informazione (in media 1,9 contro 2,3) e si affidano principalmente ai siti web dedicati ai viaggi, alle raccomandazioni dirette di amici e parenti e alle agenzie di viaggio. La maggior parte delle famiglie (70%) coinvolge i figli nella scelta delle vacanze, includendoli pienamente come co-decisori (30%), anche se la decisione finale spetta poi agli adulti (40%). Budget familiare: sotto i 3.000 euro per la maggior parte delle famiglie Il 77% delle famiglie spende meno di 3.000 euro l’anno per i viaggi, il 14% tra i 3.000 e i 5.000 mentre solo il 9% supera i 5.000 euro. Complessivamente le famiglie spendono in media 826 all’anno per ogni componente familiare. A spendere di più sono le famiglie con due componenti, genitore + figlio, che spendono 1.103 all’anno per persona. A seguire quelle con tre componenti 872 e quelle con quattro componenti 755. Chiudono la classifica le famiglie con sette componenti con 464. Le famiglie tradizionali, che rappresentano la maggioranza del campione, hanno una distribuzione più equilibrata tra i diversi livelli di budget, con una maggiore concentrazione nelle fasce sia da 0 a 1000 che da 1000 a 2000 (27%). Segue il 27% con 2000-3000 e una quota significativa (16%) che può permettersi budget più elevati tra 3000 e 5000 . Le famiglie monoparentali mostrano un forte gap di spesa: il 79% spende fino a 2000 , percentuale molto superiore rispetto alle altre tipologie familiari, mentre il 7% (vs 4% del campione) dichiara un budget superiore ai 10.000 . I genitori divorziati o separati si collocano prevalentemente nelle fasce di 0-1000 (42% vs 32%) e 1000-2000 (24% vs 26%). Le famiglie allargate si distinguono per una propensione di spesa leggermente superiore nei budget medi e alti: il 17% nella fascia 3001-5000 (vs 14% del campione) e il 6% tra 5000 e 10000 (vs5%), probabilmente per via anche alla tipologia familiare che prevede un maggior numero di componenti. Coinvolgere i figli nella scelta delle vacanze. Il 70% delle famiglie include i figli nella pianificazione: il 40% li consulta ma riserva la decisione finale agli adulti, mentre il 30% li coinvolge come co-decisori. Questo approccio riflette il desiderio di creare vacanze che rispecchino i desideri di tutta la famiglia.