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Agricoltori sardi in protesta: intervenire su crisi idrica ora

Agricoltori sardi in protesta: intervenire su crisi idrica oraRoma, 19 feb. (askanews) – “L’acqua sta finendo, servono soluzioni immediate o sono a rischio produzioni e cibo”. E’ l’allarme lanciato dalla Nurra, pianura del Nord Sardegna, dove un centinaio tra agricoltori e allevatori hanno manifestato con Coldiretti Nord Sardegna per denunciare l’emergenza idrica che sta mettendo in ginocchio il settore primario dell’isola. Si tratta di uno dei territori più colpiti dalla siccità, dove i bacini idrici si stanno prosciugando.



La manifestazione si è concentrata sulla Diga del Cuga, il bacino idrico che dovrebbe garantire la sopravvivenza di decine e decine di aziende agricole e zootecniche locali ma che, oggi, può contare solo su 4 milioni di metri cubi rispetto ai 22 della portata della diga. Con questi numeri, dice Coldiretti Nord Sardegna è evidente la crisi che il comparto sta affrontando se pensiamo che nello stesso periodo dello scorso anno il Cuga poteva contare su 10 milioni di metri cubi, livello già drammatico allora e che aveva creato gravi danni all’economia rurale della zona. “Non possiamo più attendere: la crisi idrica sta mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo e allevatoriale – sottolinea Marco Locci, direttore di Coldiretti Nord Sardegna, che ha guidato l’azione di protesta – oggi abbiamo portato la nostra voce in piazza e direttamente alle istituzioni perché è indispensabile un cambio di passo immediato nella gestione dell’acqua in Sardegna”.


Dopo la manifestazione si è svolto un incontro con il Prefetto di Sassari, Grazia La Fauci. Locci ha spiegato che il Prefetto ha mostrato “grande sensibilità nei confronti degli agricoltori e allevatori, ascoltandoci e assicurando il suo intervento nei tavoli nazionali e regionali interessati per lo studio di una soluzione del problema”.