Arezzo, in mostra l’arte astratta e informale di Intesa Sanpoalo
Arezzo, in mostra l’arte astratta e informale di Intesa SanpoaloMilano, 4 mar. (askanews) – Presso la Casa Museo dell’Antiquariato di Arezzo, parte del patrimonio di Intesa Sanpaolo, è aperta al pubblico fino al 9 giugno 2024, la mostra “La libera maniera. Arte astratta e informale nelle collezioni Intesa Sanpaolo” organizzata e promossa da Intesa Sanpaolo, Fondazione Ivan Bruschi e Fondazione CR Jesi, in sinergia con Gallerie d’Italia.
L’esposizione – di cui è curatore Marco Bazzini attinge alle collezioni di Intesa Sanpaolo, nel quadro di una collaborazione che anche nel 2023 è stata attivata con le due Fondazioni e che avvia un innovativo percorso espositivo in due tappe, prima ad Arezzo e poi a Jesi, dal 7 dicembre 2024 al 5 maggio 2025. La mostra, attraverso una selezione di trentaquattro opere che costituiscono il nucleo centrale delle due tappe espositive, prende in considerazione il periodo tra la fine della Seconda guerra mondiale e l’inizio dei favolosi anni Sessanta in Italia. Un decennio o poco più in cui si ricostruisce il Paese per lasciarsi alle spalle le rovine materiali delle città, dell’economia e della società civile e allo stesso tempo, in quello che può essere immaginato come un abbandonato e incolto territorio, inizia anche la ricostruzione di una coscienza culturale che aveva pesantemente sofferto le restrizioni del Ventennio.
Gli anni Cinquanta sono gli anni della rinascita del Paese, della formazione della Repubblica, del risvegliarsi delle arti attraverso molteplici esperienze che non risparmiano accese polemiche. Il dibattito guidato da fronti opposti che non ignorano differenti orientamenti politici, oltre che poetici, è la prova di una vera vitalità e ripresa dell’arte italiana. Luca Benvenuti, presidente della Fondazione Ivan Bruschi: “Un’esposizione che offre l’opportunità ai visitatori di godere di opere di artisti di caratura internazionale come tra i tanti Afro, Burri e Fontana, oltre a una selezione di rilievo di importanti artiste come Carla Accardi e Carol Rama. Un progetto che arricchisce la proposta culturale e turistica della nostra città, che siamo molto lieti possa proseguire da fine anno nella tappa di Jesi”.
“La condivisione delle opere d’arte di proprietà, anche al di fuori di Gallerie d’Italia, oltre le sedi di rappresentanza e i caveau aperti al pubblico, racconta l’impegno di Intesa Sanpaolo nel mettere sempre più a disposizione un patrimonio di forte significato identitario. Il lavoro di valorizzazione intorno alle collezioni diventa a sua volta momento prezioso di dialogo con i territori e ragione di sinergia con le principali realtà del Paese. Ne è prova significativa “La libera maniera” realizzata insieme a Fondazione Ivan Bruschi e Fondazione CR Jesi che, nella sua prima tappa ad Arezzo, conferma la presenza della Banca a fianco della Casa Museo per contribuire ad arricchire la bellezza della città toscana” ha aggiunto Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo.