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Caffè e Giro d’Italia: una passione comune a 4 italiani su 10

Caffè e Giro d’Italia: una passione comune a 4 italiani su 10Milano, 27 apr. (askanews) – Cosa hanno in comune il Giro d’Italia e il caffè? Entrambi, con differenze percentuali minime, sono una passione per circa quattro italiani su cinque. Ma non è solo questo l’unico elemento in comune come racconta la ricerca “Caffè & Giro d’Italia, due passioni dal sapore tutto italiano” commissionata da Faema (brand gruppo Cimbali) ad AstraRicerche in occasione del secondo anno di sponsorizzazione ufficiale del Giro d’Italia.

Il caffè condivide molti aspetti con il Giro d’Italia: è prima di tutto un piacere (64,9%) e poi un momento di relax (52,3%) e uno dei migliori modi per fare pausa nella giornata (40,6%); ma è anche un prodotto legato alla condivisione: una scusa per fare due chiacchiere con altre persone (27,2%), una vera esperienza da condividere (22,8%). E se per i ciclisti serve energia, potenza, carica, il caffè è per gli italiani l’alleato perfetto per concentrarsi o per svegliarsi meglio (34,2%). L’idea di socialità e di condivisione si ritrova anche nella corsa a tappe per tre italiani su 10, tratto comune all’esperienza di consumo al bar: per il 54% è il posto in cui incontrare gli amici, per il 31,9% rappresenta “il social network degli italiani prima di Facebook”. È al bar che conosciamo persone nuove (22,5%), si ascoltano i discorsi degli sconosciuti, si discute di attualità ma anche di sport: è qui che ci si riunisce per i grandi eventi sportivi, così come il calcio, anche per le grandi tappe del Giro d’Italia.

Gli italiani seguono il Giro d’Italia guardando una o più dirette (in televisione, in streaming on line o via radio: 46,7%), o grazie agli aggiornamenti nei notiziari e nei programmi sportivi in TV o sul Web o alla radio; quasi uno su sei ne legge sui giornali. Ma il Giro d’Italia è anche contatto diretto e condivisione delle emozioni là dove passa la corsa rosa: al 17,8% degli italiani è capitato di seguirlo dal vivo, di persona. Può capitare di seguirlo a casa da soli (48,5%), ma è più comune guardarlo tra le mura domestiche con altre persone (53,3% – vero per tutte le generazioni) o al bar/pub (per ben il 19,5% – soprattutto per la Gen Z: 30%). Il caffè (o le bevande che lo contengono, come il cappuccino), invece, è bevuto dall’83,1% degli italiani più volte a settimana e ben il 68,6% lo fa tutti i giorni. A casa o fuori casa? Per moltissimi è un “sia…sia” e complessivamente siamo quasi alla pari: l’80% beve caffè tra le mura domestiche, il 74,4% fuori casa. Uno degli aspetti meno noti del Giro d’Italia è il suo ruolo di “guida turistica” per gli italiani: per il 43,5% la corsa a tappe è occasione per conoscere paesi, luoghi d’Italia non ancora visitati o in cui si vuole tornare. Ma anche il bar unisce le persone e racconta l’Italia: un italiano su quattro (25,4%) concorda con l’affermazione secondo cui il bar “è un luogo in cui scoprire le differenze locali in Italia: entri in un caffè e capisci lo ‘spirito’ di quella città”; d’altra parte, più di metà degli intervistati afferma che “il bar è un simbolo dell’italianità, di un certo modo di intendere la colazione, la pausa, l’incontro con altre persone”.

E sul caffè c’è molto da raccontare, ‘tappa per tappa’, Paese per Paese: solo il 9,4% degli italiani è convinto che il caffè sia uguale in tutta Italia; il 52,6% afferma che, invece, ci sono riti e abitudini locali che rendono l’esperienza del caffè diversa in ogni regione, mentre il 38,1% sa che ci sono regioni con specialità di caffè che si bevono solo lì (per esempio il Bicerin in Piemonte, caffè padovano, eccetera).