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Vino, Frescobaldi: ridurre Denominazioni con fusioni e cancellazioni

Vino, Frescobaldi: ridurre Denominazioni con fusioni e cancellazioniMilano, 22 mar. (askanews) – “Lo sviluppo del vino italiano deve reggersi su quattro fondamenta: razionalizzazione, investimenti, conoscenza dei mercati, promozione. In primo luogo, è necessario sfoltire il panorama delle Denominazioni con politiche ragionate, attraverso accorpamenti o anche, laddove i numeri siano davvero scarsi, a cancellazioni. Oggi su circa 400 tra Doc e Docg attive, solo sette hanno imbottigliamenti sopra i 500mila ettolitri e rappresentano oltre la metà del volume totale. Il sistema Dop-Igp nel complesso mostra tassi di volume imbottigliato insoddisfacenti rispetto al rivendicato di partenza. Una riorganizzazione darebbe al settore la possibilità di convogliare energie e risorse nella ricerca e nella promozione, perché i tempi per il settore vino stanno cambiando a una velocità insostenibile”. Lo ha detto il produttore e presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi, nel corso della sua prolusione all’inaugurazione del 75esimo Anno Accademico dell’Accademia italiana della vite e del vino in corso all’Auditorium della Camera di Commercio di Firenze.


Nel suo intervento dal titolo “Situazione attuale e prospettive per il settore vitivinicolo nazionale”, Frescobaldi ha ricordato che “l’estero è stata la chiave di sviluppo di questi due decenni, trainato dalla progressiva sostituzione della vendita di sfuso per conto terzi con l’export di confezionato in Italia. Un esempio tra tutti, la Francia, nostro diretto competitor, dove siamo passati da essere anonimi produttori di sfuso – ha proseguito – a produttori di vini di medio-alto profilo, con un balzo a valore del 120% a fronte di una riduzione fisiologica dei volumi del 70% negli ultimi 20 anni”. “Ora però sui mercati serve un’ulteriore spinta: è necessario arricchire una ancor troppo esigua concentrazione di piazze di sbocco, con cinque Paesi (Usa, Germania, UK, Canada e Francia) che assieme sommano il 62% dell’export italiano” ha continuato Frescobaldi, sottolineando che “non solo dobbiamo saper leggere e intercettare i cambiamenti demografici che detteranno l’evoluzione dei consumi, ad esempio, negli Usa è in atto un veloce cambiamento etnico in favore dei ‘non-white’ che necessita uno sforzo di riposizionamento straordinario per il vino made in Italy”.

Vino, Rossi: coinvolgere altre cooperative in progetto sostenibilità

Vino, Rossi: coinvolgere altre cooperative in progetto sostenibilitàMilano, 21 mar. (askanews) – “Il nostro progetto sostenibilità è nato nel 2021 con l’intento di valorizzare i vini biologici nostri e di Castelli del Grevepesa di San Casciano in Val di Pesa (Firenze), insieme con un packaging sostenibile, per concretizzare il concetto della tutela ambientale in un prodotto vinicolo vero e proprio. Abbiamo deciso di utilizzare vetro riciclato, sughero sostenibile certificato, cartoni riciclati, etichette ricavate da carta riciclata, inchiostro e colle biodegradabili, e nel 2022 sono stati risparmiati oltre 40mila kg di vetro e 27mila kWh”. Lo ha spiegato Andrea Rossi, presidente della Vecchia Cantina di Montepulciano, una delle cooperative vitivinicole più grandi della Toscana, i cui vitigni si estendono lungo tre province in due regioni: Siena e Arezzo in Toscana, e Perugia in Umbria.


Rossi ha parlato del progetto che coinvolge le due cooperative (che insieme associano 500 produttori) nel corso di un evento dedicato alla sostenibilità ambientale nell’ambito del “Festival dell’identità toscana” organizzato dalla Regione. “Ora – ha sottolineato il presidente della realtà cooperativa senese fondata nel 1937 che fa parte di Confcooperative Toscana – sarebbe importante coinvolgere altre cooperative con i loro vini più rappresentativi dei territori, perché non può che essere un valore aggiunto per la filiera”.

Rusia valuta introduzione dazi del 200% su vini degli Stati della Nato

Rusia valuta introduzione dazi del 200% su vini degli Stati della NatoMilano, 21 mar. (askanews) – Il governo russo sta valutando le proposta avanzate dall’Associazione dei viticoltori e produttori di vino russi (Avvr), tra cui quella di imporre dazi del 200% sulle importazioni di vino dai Paesi membri della Nato. Lo scrive l’edizione on-line del magazine inglese “The Drinks Business”, spiegando che secondo “il direttore esecutivo dell’Avvr, Alexey Plotnikov, tale decisione potrebbe essere presa dal governo già a breve”. Attualmente la tassa sull’importazione di vini dai Paesi “ostili” è del 20% (era del 12,5% fino al 2023).


Il magazine britannico, spiega inoltre che a tutela dei produttori locali, l’Avvr ha proposto anche di introdurre una quota obbligatoria di vino russo di almeno il 20% per i negozi al dettaglio e di almeno il 50% per la carta dei vini di locali e ristoranti. Secondo diversi analisti, questo pacchetto di misure rischiadi portare ad un sostanziale stop delle importazioni di vino dalla maggior parte dei Paesi Occidentali e di determinare un forte aumento dei prezzi già alti dei vino russi.

Progetto “D-Vino” delle Donne del Vino cresce con le “D-Vinoteche”

Progetto “D-Vino” delle Donne del Vino cresce con le “D-Vinoteche”Milano, 21 mar. (askanews) – Due biblioteche tematiche per raccogliere testi e materiale audiovisivo su tutti gli aspetti della cultura del vino, dalla tecnica alla storia, dall’enologia all’analisi sensoriale. Manuali, trattati, romanzi e molto altro che andranno a comporre la “D-Vinoteca”, iniziativa legata al progetto “D-Vino” di cui è capofila l’Associazione Le Donne del Vino dell’Emilia Romagna in tale contesto rappresentata da Antonietta Mazzeo e Milena Ferrari.


“La fase sperimentale del progetto, realizzato per la prima volta nell’anno scolastico 2021/2022 ha inizialmente coinvolto tre regioni pilota, Emilia-Romagna, Piemonte e Sicilia” ha spiegato Mazzeo, aggiungendo che “dall’anno scolastico 2023-2024 la sperimentazione è stata estesa a tutte le regioni italiane e la gran parte dei dirigenti degli Istituti Alberghieri e Turistici hanno convenuto sulla necessità che la formazione sul vino debba essere inserita nei loro programmi scolastici”. Il progetto “D-Vinoteca”, che rappresenta una delle fasi attuative, diversificanti e qualificanti di “D-Vino”, finalizzato ad introdurre il vino fra le materie di studio degli Istituti Turistici e Alberghieri di tutta Italia, prevede per l’Emilia Romagna la realizzazione di due biblioteche presso altrettanti istituti della regione dove il D-Vino” è già stato attuato per due anni consecutivi: l’Istituto Lazzaro Spallanzani di Castelfranco Emilia (capofila nazionale del progetto) e l’Istituto di Istruzione Agraria Alberghiera G. Raineri – G. Marcora di Piacenza.


La prima “D-Vinoteca” ad essere inaugurata sarà, il 25 marzo alle 11, quella dell’Istituto di Castelfranco Emilia e sarà intitolata a Marisa Leo, Donna del vino e responsabile marketing e comunicazione della Cantina Colomba Bianca, assassinata a 39 anni dall’ex compagno il 6 settembre 2023 nel Trapanese. “Le biblioteche saranno dedicate e realizzate nel ricordo di due nostre indimenticate amiche e socie che sono state vittime di femminicidio: Marisa Leo e Donatella Briosi, alla quale verrà dedicata nelle prossime settimane la biblioteca dell’Istituto di Piacenza” hanno sottolineato Mazzeo e Ferrari, parlando di “una iniziativa che vuole essere un monito a non spegnere mai l’attenzione su un tema così delicato dei nostri tempi e al contempo onorare con una preziosa raccolta documentale sul mondo del vino la memoria di due donne che hanno dato molto alla nostra associazione”.

Il 22 marzo al via “Aglianico, il Festival Enologico della Basilicata”

Il 22 marzo al via “Aglianico, il Festival Enologico della Basilicata”Milano, 21 mar. (askanews) – Il 22 marzo a Potenza si alza il sipario su “Aglianico, il Festival enologico della Basilicata”, che fino al 24 marzo proporrà degustazioni, masterclass, show cooking, laboratori, visite guidate nelle Cantine, esperienze in vigne e convegni che hanno al centro l’Aglianico, il vitigno a bacca rossa che nel territorio del Vulture ha la sua espressione più alta e conosciuta. Spazio anche focus sulle altre Denominazioni regionali, sui passiti e quelli “con e senza solfiti prodotti con lieviti da Aglianico”, oltre che alle specialità culinarie e ai prodotti tipici soprattutto in abbinamento con i vini del territorio.


Il taglio del nastro è previsto alle 16 nello Spazio Cristal in piazza Mario Pagano, con talk che ripercorre le mostre enologiche dal 1887 al 2024, e passato e futuro della vitivinicoltura italiana. Assieme al presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, e all’assessore regionale alle Politiche agricole, Alessandro Galella, sono attesi gli interventi del presidente di Slow Food Basilicata, Paride Leone, del presidente della Camera di Commercio della Basilicata, Michele Somma, del direttore dell’Apt Basilicata, Antonio Nicoletti, del presidente del Consorzio di Tutela dell’Aglianico del Vulture, Francesco Perillo, e del presidente dell’Ais regionale, Eugenio Tropeano. Il festival si chiude domenica 24 marzo alle 21.30 con la cerimonia di consegna dei riconoscimenti alle aziende partecipanti.

Vino, nasce “Gavi Giovani”: associazione di promozione del Gavi Docg

Vino, nasce “Gavi Giovani”: associazione di promozione del Gavi DocgMilano, 21 mar. (askanews) – Si è costituita nella sede del Consorzio tutela del Gavi a Gavi (Alessandria), “Gavi Giovani”, un’Associazione di promozione sociale composta da 32 tra produttori e operatori di filiera con un’età media 29 anni (i più giovani sono classe 2005), con lo scopo di portare energia e vitalità nuove nella Denominazione del Gavi Docg, i bianchi piemontesi da uve Cortese.


Il primo presidente della neonata associazione è Lorenzo Bisio, affiancato dal vicepresidente Tiziano Arecco, e dai consiglieri Filippo Gemme, Mattia Gemme, Giada Lava, Matteo Maccagno e Chiara Massone. “Gavi Giovani” si propone “di mettere in primo piano l’identità del Gavi attraverso la promozione e la comunicazione del territorio, la salvaguardia del paesaggio agrario, l’ospitalità e la cultura enogastronomica”. L’obiettivo primario è quello di coinvolgere attivamente la comunità “creando sinergie con altri enti e soggetti del territorio e facendo rete tra aziende agricole e Cantine, sfruttando al massimo gli strumenti digitali”. “Grazie all’entusiasmo e alla determinazione dei suoi membri, ‘Gavi Giovani’ si prospetta come un importante punto di riferimento per il futuro della Denominazione” ha commentato il presidente del Consorzio del Gavi, Maurizio Montobbio, aggiungendo che “siamo orgogliosi che il gruppo, già attivo, si sia dato una struttura e siamo convinti che, attraverso questa esperienza, ciascuno di loro maturerà la consapevolezza dell’impegno e della responsabilità indispensabili per accompagnare la crescita continua del territorio e dei suoi prodotti tipici e eccellenti. A tutti i membri del Consiglio – ha concluso – il nostro augurio per un buon lavoro e la massima disponibilità del Consorzio a supporto delle iniziative che realizzeranno”.

Vino, Cantina Girlan presenta a Vinitaly la sua nuova bottiglia leggera

Vino, Cantina Girlan presenta a Vinitaly la sua nuova bottiglia leggeraMilano, 20 mar. (askanews) – La cooperativa vitivinicola altoatesina Cantina Girlan ha annunciato che nell’arco di tre anni, a partire dai primi imbottigliamenti dell’annata 2023, procederà alla completa sostituzione con bottiglie da 410 grammi della sua intera produzione, che si attesta in media a 1,8 milioni di pezzi. Si partirà con il 70% nel 2024, che salirà al 90% nel 2025, per arrivare al 100% nel 2026.


Secondo le stime e i dati elaborati dalla Federazione Raiffeisen in collaborazione con l’Okoinstitut, l’istituto altoatesino che dal 1989 si occupa di accompagnare le aziende lungo il percorso della sostenibilità, i benefici ambientali ottenuti con la riduzione del peso delle bottiglie consentiranno di abbattere in modo tangibile e importante le emissioni di CO2 durante la produzione del vetro e il trasporto delle bottiglie. In particolare, nel 2024 viene stimata una riduzione del 29,7% di emissioni di CO2, grazie a una diminuzione di 228 tonnellate di CO2 equivalenti: si tratta della stessa quantità di anidride carbonica immagazzinata in quasi 0,6 ettari di foresta o di quella emessa da un’auto dopo 1,37 milioni di chilometri percorsi. La nuova bottiglia leggera con il logo “LightWeight-Lower Carbon Footprint” sulla retro etichetta, “resistente e con un colore in grado di fornire un’ottima protezione dalla luce esterna”, debutterà nel corso della 56esima edizione di Vinitaly, in programma a Veronafiere dal 14 al 17 aprile.


“La decisione di utilizzare questo nuovo formato con un peso più leggero è una scelta che ponderavamo da tempo e ora è giunto il momento di metterla in campo” ha affermato il presidente, Oscar Lorandi, spiegando che “dopo uno studio interno per comprendere e quantificare il nostro impatto sul pianeta in tema di emissioni carboniche, abbiamo pensato di rendere concreta e tangibile la nostra volontà al consumatore con una precisa soluzione che ha un rispetto maggiore per la terra, perché non esiste qualità senza sostenibilità”. “Si tratta di una svolta coraggiosa e perfettamente in linea con la nostra filosofia negli anni la nostra Cantina si è sempre contraddistinta per scelte concrete come la valorizzazione di specifiche sottozone e la decisione di focalizzare il suo impegno sulla produzione di determinate varietà, a partire dal Pinot Noir” ha aggiunto Lorandi, evidenziando anche “la costante attenzione al lavoro dei 200 soci, che hanno la responsabilità di condurre 220 ettari di terreni collocati nelle migliori zone produttive dell’Oltradige e della Bassa Atesina”. “La consulenza e la formazione che forniamo alle famiglie dei viticoltori e dei dipendenti è costante ed è uno degli obiettivi primari della nostra Cantina” ha proseguito, concludendo che “sono tutte scelte che nascono da convinzioni etiche che vogliamo perseguire per raggiungere l’obiettivo della qualità a 360 gradi”.

Vino, Mattarella conferisce a Marco Caprai titolo di Ufficiale al Merito

Vino, Mattarella conferisce a Marco Caprai titolo di Ufficiale al MeritoMilano, 20 mar. (askanews) – Nel pomeriggio del 20 marzo al Quirinale, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito all’imprenditore vitivinicolo Marco Caprai il titolo di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana per l’imprenditoria etica.


Negli ultimi anni, “l’uomo del Sagrantino”, grazie ad un progetto iniziato nel 2016 con la Caritas di Foligno ha dato lavoro a oltre 200 richiedenti asilo nella sua azienda agricola, l’Arnaldo Caprai di Montefalco (Perugia).

Vino, Barker (Oiv): innovare offerta e puntare su valenza culturale

Vino, Barker (Oiv): innovare offerta e puntare su valenza culturaleMilano, 20 mar. (askanews) – “In un contesto generale caratterizzato da una crescente complessità è difficile identificare tendenze di lungo termine. Rileviamo un eccesso di produzione e al contempo una evoluzione dei trend di consumo, con declinazioni diverse a seconda dei prodotti, delle regioni e dei mercati. Per questo è importante non solo saper innovare l’offerta ma anche far conoscere la valenza culturale che contraddistingue i nostri vini”. Lo ha detto il direttore generale dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv), John Barker, intervenuto oggi all’Europarlamento a Bruxelles durante la conferenza stampa di presentazione della 56esima edizione di Vinitaly, in programma a Veronafiere dal 14 al 17 aprile.


“Oggi più che mai spingiamo l’acceleratore sull’internazionalizzazione, il motore che ci consente di realizzare opportunità di business concrete per le imprese italiane fuori dai confini nazionali” ha spiegato poi l’Ad di Veronafiere, Maurizio Danese, sottolineando che “attraverso il presidio diretto dei mercati esteri riusciamo da un lato a intercettare l’evoluzione dei consumatori, dall’altro a garantire il posizionamento del nostro vino non solo come bene di consumo ma come prodotto culturale”.

Vino, Sanchez (Ceev): il vino europeo vale 130 miliardi di euro

Vino, Sanchez (Ceev): il vino europeo vale 130 miliardi di euroMilano, 20 mar. (askanews) – “Secondo l’indagine che abbiamo realizzato con Pwc e che presentiamo oggi, il vino europeo vale 130 miliardi di euro, con un contributo fiscale di 52 miliardi di euro l’anno e 3 milioni di addetti”. Lo ha detto il segretario generale del Comitato europeo delle aziende vitivinicole (Ceev), Ignacio Sanchez, intervenuto oggi a Bruxelles alla conferenza stampa del 56esimo Salone internazionale dei vini e distillati all’Europarlamento.


“L’ultima legislatura in Ue è stata una sorta di montagne russe anche per il vino, con il Covid, la guerra e l’inflazione – ha sottolineato Sanchez – ma l’Ue ci ha aiutato e per questo siamo qua assieme a Vinitaly per rappresentare ai decisori dell’Europarlamento l’importanza e il valore del vino italiano ed europeo”. “Per la prima volta portiamo la conferenza stampa di presentazione di Vinitaly fuori dai confini italiani” – ha commentato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, spiegando che “di fronte a una congiuntura difficile per il vino, a partire dalla pressione delle istanze salutistiche a livello internazionale, passando per i cambiamenti dei modelli di consumo, fino alle sfide poste dai mutamenti climatici, oggi siamo qui al Parlamento europeo, dove si decidono le sorti del mondo del vino e della viticoltura, assieme ai rappresentanti del comparto, per ribadire il fondamentale valore socio-economico che questo settore esprime nei nostri territori e nelle nostre comunità”.