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Kylie Minogue Wines lancia nuovo Prosecco Doc ancora con Zonin 1821

Kylie Minogue Wines lancia nuovo Prosecco Doc ancora con Zonin 1821Milano, 8 giu. (askanews) – La 56enne popstar australiana Kylie Minogue festeggia con un nuovo Prosecco Doc i quattro anni di Kylie Minogue Wines, marchio sviluppato con il distributore inglese Benchmark Drinks, che ha venduto oltre oltre 15 milioni di bottiglie delle nove etichette prodotte oltre che in Italia, in Francia, Australia e Spagna.


Così come il suo celebre “Prosecco Rosé” (marchio Rosé numero uno in UK con 8 mln di bottiglie vendute), anche questa nuova referenza è prodotta dal gruppo veneto Zonin 1821 ed è in vendita nel Regno Unito nelle catene di supermercati Tesco, Morrisons e sul sito Kylie Minogue Wines. “Come azienda e come famiglia – ha dichiarato il vicepresidente Francesco Zonin – siamo lieti di poter celebrare questo grande traguardo con Kylie: è stato un grande piacere poterla accogliere nella nostra storica sede di Gambellara, accompagnarla alla scoperta della nostra azienda di famiglia e condividere con lei la cultura vitivinicola ‘Made In Italy’ che custodiamo da oltre 200 anni”.

Vino, Ais e MTV Toscana ancora insieme per valorizzare l’enoturismo

Vino, Ais e MTV Toscana ancora insieme per valorizzare l’enoturismoMilano, 8 giu. (askanews) – Rinnovato l’accordo di partnership tra l’Associazione italiana sommelier (Ais) e Movimento turismo del vino (Mtv) della Toscana: a sottoscriverlo sono stati i due rispettivi presidenti Cristiano Cini e Violante Gardini Cinelli Colombini.


“Questo accordo nasce per unire due realtà che rappresentano l’eccellenza del vino in Toscano con la finalità di esaltare ancora di più l’unicità della nostra offerta, creando una sinergia che è anche un confronto – ha spiegato la Presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana, Violante Gardini Cinelli Colombini – la nostra volontà è quella di aprire le porte delle nostre Cantine ai sommelier Ais accogliendogli come ‘ospiti d’eccellenza’ che, grazie al loro sapere, potranno favorire uno scambio di esperienze finalizzato a rendere la nostra offerta enoturistica sempre più nuova, oltre a esaltare la qualità nel bicchiere e in cantina”. “È una sinergia positiva che si basa su obiettivi condivisi da sempre come divulgare la cultura del vino e del bere consapevole” ha detto Cini, ricordando che “del resto, la figura del sommelier è l’anello di congiunzione tra produttore e consumatore e lo storytelling legato ad ogni vino contribuisce allo sviluppo della conoscenza dei territori vitivinicoli italiani e toscani in particolare”. Una reciprocità di intenti – ha concluso – a cui diamo valore e che porteremo avanti con la massima professionalità”.


L’accordo di collaborazione tra le due associazioni si articolerà in attività di visibilità reciproca, trattamenti economici di favore per gli associati Ais nelle Cantine Mtv Toscana e la realizzazione di un progetto didattico per le delegazioni Ais con giornate di formazione con wine tour all’interno di una o più cantine la cui organizzazione sarà a cura di Ais Toscana.

Dal 23 al 30 giugno torna la “Vermouth di Torino Week”

Dal 23 al 30 giugno torna la “Vermouth di Torino Week”Milano, 8 giu. (askanews) – Dal 23 al 30 giugno nel capoluogo piemontese torna la “Vermouth di Torino Week”, settimana dedicata a far conoscere “la qualità, l’unicità e la versatilità” di questo celebre e unico vino aromatizzato Igp.


Alla manifestazione, organizzata dal Consorzio del Vermouth di Torino, sono attesi esperti di mixology, barman, ristoratori e chef di tutta Italia, che promuoveranno in modo speciale le diverse tipologie di questo Vermouth. L’obiettivo è infatti quello di incentivare la cultura intorno a questa specialità piemontese e a l’”Ora del Vermouth” (marchio registrato dal Consorzio). Durante la “Week”, il 28 giugno, saranno convocati gli Stati Generali del Vermouth di Torino: i soci del Consorzio si riuniranno alla Banca del Vino di Pollenzo per parlare della realtà attuale, di aspetti produttivi, di marketing, di tutela e promozione, oltre che dei numerosi progetti futuri. E nel pomeriggio è stata organizzata per la stampa una degustazione guidata e la nomina dei nuovi Ambasciatori del Vermouth di Torino, “riconosciuti tali per la loro conoscenza, la loro professionalità, le qualificate attività di promozione e divulgazione di questo prodotto”. Novità di quest’anno la collaborazione con l’Associazione delle enoteche italiane Vinarius


Il nome Vermouth deriva dal termine tedesco “wermut” che definisce l’”Artemisia absinthium” (Assenzio maggiore), base aromatica principale nella sua preparazione. Il Vermouth di Torino viene classificato in base al colore (Bianco, Ambrato, Rosato o Rosso) e alla quantità di zucchero impiegata nella sua preparazione. Il Disciplinare prevede anche la tipologia Vermouth di Torino Superiore che si riferisce a prodotti con un titolo alcolometrico non inferiore a 17% vol., realizzati con almeno il 50% di vini piemontesi e aromatizzati con erbe, oltre all’assenzio piemontese, coltivate o raccolte nella regione. Il Consorzio del Vermouth di Torino si è costituito per volontà dei produttori locali e in rappresentanza di tutta la filiera, include anche i soci coltivatori delle erbe aromatiche e officinali.

Vino, Pinot Grigio Delle Venezie è il bianco di Casa Atletica Italiana

Vino, Pinot Grigio Delle Venezie è il bianco di Casa Atletica ItalianaMilano, 8 giu. (askanews) – Fino al 12 giugno il Consorzio Doc Delle Venezie sarà “supplier” di Casa Atletica Italiana, l’hospitality house della Federazione italiana di atletica leggera (Fidal) negli spazi di Officine Farneto, a pochi passi dallo Stadio Olimpico, dove il 7 giugno si sono aperti i Campionati europei di atletica leggera Roma 2024.


Il Pinot Grigio Delle Venezie sarà l’unico vino bianco ad essere servito all’interno della Casa, sede degli incontri istituzionali e stampa ma anche delle celebrazioni degli atleti azzurri al termine delle sessioni di gara.

Vino, Consorzio Valpolicella dona Jeroboam di Amarone a Sangiuliano

Vino, Consorzio Valpolicella dona Jeroboam di Amarone a SangiulianoMilano, 8 giu. (askanews) – Una Jeroboam di Amarone della Valpolicella in edizione speciale per festeggiare “La grande Opera italiana”, l’evento straordinario promosso dal ministero della Cultura in collaborazione con la Fondazione Arena per celebrare il canto lirico italiano Patrimonio immateriale dell’umanità, andato in scena la sera del 7 giugno nell’anfiteatro scaligero e trasmesso in mondovisione su Rai1.


La bottiglia da tre litri è stata l’omaggio che il Consorzio vini Valpolicella ha voluto fare al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano che era presente all’Arena assieme al Presidente della Repubblica e alle più alte cariche dello Stato. “Il grande formato speciale con etichetta dedicata è stato il dono simbolico di tutti i produttori della Valpolicella al ministro Gennaro Sangiuliano per questa iniziativa eccezionale di lode alla cultura per l’importante riconoscimento Unesco ottenuto dal canto lirico italiano, che trova nell’Arena di Verona il suo palcoscenico internazionale” ha dichiarato il presidente del Consorzio Christian Marchesini, sottolineando che “l’Amarone incarna i più alti valori della nostra viticoltura e delle tradizioni secolari che lo rendono unico al mondo”. “Per questo confidiamo che il ministro Sangiuliano possa sostenerci nell’avanzamento positivo della candidatura della tecnica della messa a riposo delle uve della Valpolicella a Patrimonio immateriale dell’Unesco. L’appassimento – ha ricordato – è anch’esso espressione della cultura di un territorio vinicolo tra i più rinomati a livello globale”.


Foto: Ennevi Foto

Vino, un cortometraggio celebra la Cantina franciacortina Mosnel

Vino, un cortometraggio celebra la Cantina franciacortina MosnelMilano, 08 giu. (askanews) – Un cortometraggio per celebrare Mosnel. Lo ha firmato il giornalista e regista Massimo Zanichelli che ha raccontato per immagini la storica Cantina della Franciacorta, offrendo due versioni, una più lunga e un’altra più sintetica e personale, che saranno distribuite online a partire dal 10 giugno.


“Abbiamo fortemente voluto raccontare la nostra storia e la vita quotidiana in azienda, nell’alternarsi delle stagioni e delle lavorazioni che creano la magia del Franciacorta” hanno spiegato i fratelli Giulio e Lucia Barzanò, titolari della bella Cantina, parlando di “un mestiere che si ripete di anno in anno uguale ma in realtà sempre diverso, ed è proprio il passare del tempo che rende unici i nostri vini”. Il 5 e 6 giugno le due varianti sul tema sono state proiettate in anteprima rispettivamente tra i filari del vigneto che dà il nome all’azienda di Camignone (Brescia) e al cinema Anteo di Milano. La narrazione non può che partire sempre da Emanuela Barzanò Barboglio, pioniera del territorio della Franciacorta e madre di Giulio e Lucia (che nella versione più lunga trovano lo spazio di raccontare in prima persona l’azienda), e arriva all’oggi descrivendo in chiave poetica e con un bel ritmo il lavoro in campagna e in cantina nel susseguirsi delle stagioni. Sfondo e nello stesso tempo protagonista è una natura onnipresente, scandita attraverso le immagini e i rumori del cielo, delle piante e degli insetti, alternate a quelle dei macchinari e degli uomini che li fanno funzionare, e alla nascita delle bollicine che, dopo aver riposato il giusto, si offriranno come ottimo Metodo Classico. Perché natura, tempo e lavoro (che è fatica) sono la campagna stessa, sono l’agricoltura e ancor di più la viticultura che si gioca tra vigna e cantina, tra “luce” e “buio”, e a cui lo scorrere degli anni regala profondità e nuovo senso.


“I contrasti giocano un ruolo essenziale nel vino come nel cinema” ha spiegato Zanichelli, aggiungendo che “esplorando l’intero ciclo di produzione, dalla campagna alla bottiglia, ho filmato il contrasto tra i più movimentati esterni (i lavori nei vigneti) e gli interni più raccolti e silenziosi (le attività parallele di vinificazione, nelle barricaie, nelle sale di degustazione), tra le riprese aeree e i campi lunghi dedicati al paesaggio e tutti i dettagli della natura indagati con ottiche macro che svelano, dagli insetti alle bollicine, un mondo invisibile all’occhio umano”.

Sono 5mila i pani regionali candidati al progetto Nutella sull’arte bianca

Sono 5mila i pani regionali candidati al progetto Nutella sull’arte biancaMilano, 7 giu. (askanews) – Sono quasi 5.000 le candidature di pani regionali arrivate a partire dal 20 maggio da tutto lo Stivale per l’iniziativa Nutella “Candida il pane della tua regione”, in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Un risultato, che gli organizzatori giudicano molto superiore alle aspettative e che li ha spinti a prorogare di una settimana il termine dell’iniziativa, passando da domenica 16 a domenica 23 giugno 2024.


La Regione che ha risposto in modo più entusiasta alla chiamata è la Puglia, con 849 candidature, seguita al secondo posto dalla Sardegna, con 682. Il terzo posto è, ad oggi, occupato dalla Calabria (482), ma Sicilia, Campania e Basilicata sono molto vicine e potrebbero entrare in gioco per il terzo posto nei prossimi giorni. Risultano al momento più indietro in classifica le regioni del Centro e del Nord-Italia: solo Lazio, Lombardia e Toscana superano le 200 candidature. Ma la classifica non è ancora chiusa: chiunque potrà candidare uno o più pani della propria regione sulla piattaforma “Pane & Nutella”. Tutti i pani candidati saranno valutati da una commissione dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e, a partire da ottobre 2024, quelli non ancora presenti sulla piattaforma potrebbero entrare a far parte del progetto.

Vino, Giancarlo Guidolin nuovo presidente del Consorzio Prosecco Doc

Vino, Giancarlo Guidolin nuovo presidente del Consorzio Prosecco DocMilano, 7 giu. (askanews) – Il Cda del Consorzio di tutela del Prosecco Doc ha eletto all’unanimità presidente Giancarlo Guidolin, a capo della Cantina Viticoltori Ponte e consigliere dell’ente consortile fin dalla sua costituzione. Per il prossimo triennio Guidolin, sarà supportato da tre vicepresidenti: Alessandro Botter, Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi e Mattia Mattiuzzo.


“Le inutili indiscrezioni circolate nei giorni scorsi sul nuovo Cda – si legge in una nota pubblicata sul sito del Consorzio – alla fine si sono concluse con un confronto franco che ha portato alla nomina all’unanimità del Presidente, dei vicepresidenti e di un ampio Comitato di presidenza che avrà il compito di coadiuvare il presidente nell’esercizio delle sue funzioni”. Nel Comitato di presidenza siedono Alessio Del Savio, Pierclaudio De Martin, Franco Passador e Giorgio Serena. “C’è poco da dire qui c’è solo da lavorare! Un impegno che non potrà che dare prosecuzione a quanto è stato fatto in questi anni e che non ha precedenti nella storia dell’enologia mondiale” ha dichiarato il neo presidente, aggiungendo che “siamo consapevoli che un evento simile difficilmente potrà ripetersi: in questo senso, permettetemi di ringraziare, innanzitutto il past president Stefano Zanette con il quale abbiamo condiviso il percorso che ci ha condotto fino ad oggi”.


“La nostra massima attenzione andrà a favore del potenziamento del percepito della Denominazione e al rafforzamento del binomio prodotto-territorio” ha proseguito Guidolin, precisando che “le nostre priorità, in linea con le attese dell’intera filiera, dai viticoltori agli imbottigliatori che hanno reso possibile il successo di questa Denominazione, restano la qualità delle produzioni, la sostenibilità delle stesse, l’attenzione verso i consumatori e le comunità locali di cui facciamo parte a pieno titolo”.

Da Santa Margherita il primo spumante dal vigneto urbano di Venezia

Da Santa Margherita il primo spumante dal vigneto urbano di VeneziaMilano, 7 giu. (askanews) – Santa Margherita ha presentato “Harmonia Mundi”, il primo spumante realizzato a Venezia con le uve coltivate nei chiostri di San Francesco della Vigna, il vigneto urbano più antico della città, risalente al 1253. Si tratta di un Metodo Charmat che riposa per almeno sei mesi sui lieviti, prodotto con uve Glera e Malvasia da viti ad alberello reimpiantate nel 2019 dagli agronomi di Santa Margherita all’interno del complesso religioso.


Con la prima vendemmia svoltasi il 30 agosto 2022, sono stati prodotte 1.107 bottiglie numerate: un numero simbolico, che riprende i metri lineari lungo i quali si dipana il vigneto. La bottiglia è serigrafata con “nuances blu e dorate che riportano alla mente ai colori della laguna e ai riflessi delle luci che di notte si specchiano nelle acque dei suoi canali”, e il confanetto che la contiene è realizzato utilizzando i legni di briccole dismesse, i grandi pali usati per indicare i canali nelle lagune di Venezia. L’azienda ha precisato che nel suo insieme, questo progetto vuole sottolineare il legame tra il marchio vinicolo e Venezia, una relazione nata quasi un secolo fa, quando il fondatore, il Conte Gaetano Marzotto, scelse l’entroterra veneziano per dar vita ad uno dei marchi enologici italiani oggi più noti nel mondo. “Il recupero dei vigneti urbani rappresenta una delle iniziative più importanti che oggi il mondo del vino può e deve fare per mantenere saldo e vivo il legame con la propria storia, le proprie radici e le proprie tradizioni” ha dichiarato il vicepresidente del Gruppo vinicolo, Stefano Marzotto, ricordando che “i vigneti sono stati parte integrante della vita e del panorama delle nostre città, ne rappresentavano una componente economica essenziale, ne caratterizzavano l’urbanistica e l’organizzazione sociale: San Francesco della Vigna è una delle ultime memorie di questa presenza in centro storico. È dunque motivo di grande orgoglio essere intervenuti per un loro riassetto e riutilizzo – ha concluso – con l’obiettivo di dare ulteriore slancio e lustro all’unicità di questo terroir”.


Il Gruppo Santa Margherita raggruppa dieci diverse Tenute e attraverso i brand Santa Margherita, Torresella, Kettmeir, Ca’ del Bosco, Cà Maiol, Lamole di Lamole, Vistarenni, Sassoregale, Terreliade e Cantina Mesa ha venduto nel 2023 oltre 27 milioni di bottiglie in oltre 90 Paesi del mondo. Il Gruppo è di proprietà dei quattro fratelli che rappresentano la terza generazione della famiglia Marzotto: Gaetano alla presidenza, Stefano alla vicepresidenza, Luca e Nicolò membri del Cda.

All’Abbazia di Fossanova al via fino al 9 giugno “Vini d’Abbazia”

All’Abbazia di Fossanova al via fino al 9 giugno “Vini d’Abbazia”Milano, 7 giu. (askanews) – Si è aperta il 7 giugno nel borgo antistante l’Abbazia di Fossanova a Priverno (Latina), la terza edizione di “Vini d’Abbazia”, la tre giorni nata per sottolineare “l’importanza del ruolo che, sin dal Medioevo, le Abbazie hanno avuto non solo nella produzione del vino ma anche nella preservazione di vitigni e delle zone agricole e forestali”. Presenti oltre 30 Cantine tra cui alcune importanti Abbazie francesi legate all’Associazione Les Vins D’Abbayes, che svolge una iniziativa analoga a questo a Parigi.


Questa edizione vede anche la partecipazione della Georgia, presente con il Monastero Alaverdi risalente al VI secolo d.C, e noto per il vino in anfora. Per la prima volta durante questa tre giorni, viene presentato il Prosecco Superiore Docg del Monastero Cistercense dei Santi Gervasio e Protasio di Vittorio Veneto, il cui vigneto si trova all’interno delle mura di questa comunità religiosa. Altra novità sarà rappresentata dall’Abbazia di Santa Maria de La Matina, di San Marco Argentano in provincia di Cosenza, luogo di sosta dei crociati in partenza per la Guerra Santa e tappa di un itinerario obbligato per i Cavalieri di Malta. Qui, la produzione vinicola dà vita al corposo rosso “Muntu” e al rosato Terre di Cosenza Dop “Madam”, che rappresentano il vitigno principe della Dop cosentina, il Magliocco. “Sin dalla prima edizione abbiamo partecipato con entusiasmo a questo progetto di valorizzazione territoriale dove mettiamo in campo le nostre capacità di servizio e organizzazione come degustatori e relatori per valorizzare i vini provenienti dalle Abbazie italiane e d’oltralpe ma anche i vini e i prodotti di Latina” ha dichiarato Umberto Trombelli della delegazione Ais di Latina che coordina la manifestazione che si concluderà il 9 giugno, e che è anche un villaggio gastronomico curato da Slow Food Latina, con numerosi stand di produttori e presidi del grande movimento internazionale, ad ingresso gratuito.


I banchi di assaggio delle Cantine, distribuiti intorno al Chiostro dell’Abbazia, sono aperti dalle 16 alle 22, e ogni giorno, a partire dalle 17, nel Refettorio si svolgono le masterclass rivolte alle produzioni delle diverse Abbazie. L’8 giugno alle 18, nell’Ex Infermeria dei Conversi dell’Abbazia, è previsto l’incontro “Vino, turismo e cultura – Le risorse di un territorio” a cui interverranno il presidente della Camera di Commercio Frosinone e Latina, Giovanni Acampora, il presidente dell’azienda speciale Informare, Luigi Niccolini, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, il Commissario straordinario Arsial, Massimiliano Raffa, l’assessore Regione Lazio, Giancarlo Righini. All’iniziativa partecipano: Abbazia di Busco, Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, Abbazia di Novacella, Abbazia di Santa Maria della Matina, Arnaldo Caprai, Badia a Passignano-Marchesi Antinori, Cella Grande, Muri-Gries Tenuta / Cantina Convento, Castello di Magione, Bellavista Convento Santissima Annunciata, Feudi di San Gregorio-Abbazia del Goleto, Monastero dei Frati Bianchi, Monastero di Alaverdi-Cantina Badagoni (Georgia), Monastero di Bose-San Masseo, Monastero di Sabiona-Valle Isarco, Monastero Cistercense dei Santi Gervasio e Protasio, Monastero di Santo Stefano Belbo-Beppe Marino, Vallepicciola Pievasciata, Vins des Abbayes, oltre alle laziali Abbazia di Montecassino, Monastero Suore Trappiste di Vitorchiano e Abbazia di Valvisciolo.


Foto: Vini d’Abbazia