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Vino, “Roero Days”: ben riuscita la settima edizione a Milano

Vino, “Roero Days”: ben riuscita la settima edizione a MilanoMilano, 4 giu. (askanews) – Si è chiusa con successo la settima edizione di “Roero Days”, l’evento itinerante organizzato dal Consorzio Tutela Roero, che quest’anno ha festeggiato il primo decennale nel cuore di Milano. Sono state circa 700 le persone, tra operatori del settore e wine lovers, che hanno degustato gli oltre 500 vini dei 64 produttori giunti nel capoluogo lombardo.


La tappa meneghina andata in scena il 3 giugno nella splendida cornice di Palazzo Giureconsulti, è stata arricchita da diverse proposte di approfondimento: le due masterclass condotte da Daniele Cernilli, Chiara Giannotti, Adua Villa e Paolo Zaccaria hanno ben evidenziato le tante sfaccettature del territorio roerino capace di dare vita a vini di grande complessità e longevità sia nella tipologia bianca che rossa. La presentazione del nuovo volume De Agostini “Il Roero, terra del Nebbiolo e dell’Arneis”, moderata dal vicedirettore del Corriere della Sera, Luciano Ferraro, è stata inoltre l’occasione per raccontare questo angolo di Piemonte in cui i vigneti sono armoniosamente inseriti in un ambiente ricco di storia, tradizioni e biodiversità e talmente intriso di bellezza da essere Patrimonio Mondiale Unesco. La giornata è stata anche palcoscenico del binomio arte-vino, con l’esposizione delle opere dei finalisti del concorso indetto dal Consorzio, in collaborazione con Artàporter, per l’ideazione della nuova immagine istituzionale dei vini Roero Docg con la proclamazione ufficiale del vincitore: l’artista torinese Bruno Casetta. “Rientriamo a casa felici di constatare che continuano a crescere sia la notorietà che l’apprezzamento per il Roero, oltre alla consapevolezza da parte del pubblico che i vini di questa Docg hanno una loro identità personalissima, distinta e riconoscibile, tanto nella versione bianca, che rossa” ha dichiarato soddisfatto il presidente del Consorzio Tutela Roero, Massimo Damonte, ricordando che “nel prossimo triennio avremo la possibilità di un incremento della produzione annuale del 7% grazie all’entrata in produzione dei 30 ettari che ogni anno il Consorzio concede di impiantare ai produttori. Questo – ha concluso – ci permetterà un’ulteriore crescita organica della denominazione per far fronte al costante aumento di richiesta di Roero sia in Italia che all’estero”.

Vino, “Palio del Chiaretto Bardolino”: successo malgrado maltempo

Vino, “Palio del Chiaretto Bardolino”: successo malgrado maltempoMilano, 4 giu. (askanews) – La 19esima edizione del “Palio del Chiaretto Bardolino” ha chiuso con numeri oltre le aspettative: con 18mila kit degustazione venduti, un migliaio in più rispetto allo scorso anno, è stato infatti sfiorato l’anno d’oro del Palio, il 2019.


Il meteo incerto non ha dunque scoraggiato decine di migliaia i visitatori che hanno partecipato alle diverse attività della manifestazione sorseggiando tra gli stand dei produttori, seduti sulle panchine vista lago o ai tavoli della tensostruttura a Parco Carrara Bottagisio. Tantissimi anche gli stranieri, in particolare tedeschi, che anche per la festività del Corpus Domini continuano a prediligere il lago di Garda come destinazione. Soddisfatti gli organizzatori, le Cantine e i punti ristorazione che hanno offerto le tipicità gastronomiche del territorio che ben sposano l’abbinata con uno dei vini rosati più venduti al mondo. Successo anche per le nuove escursioni collinari alla scoperta dell’entroterra di Bardolino e per le proposte musicali, sul palco e itineranti. Apprezzati il nuovo bicchiere e gli allestimenti floreali collegati dal “pink carpet”, e boom di visite del Palio e per le bacheche virtuali dell’evento, con metà delle interazioni arrivate da Germania, Austria, Paesi Bassi, Polonia e Regno Unito.


L’enologa e comunicatrice del vino Sissi Baratella, l’albergatrice bardolinese e sommelier Giulia Zoccatelli, la manager Tilia Ludovica Miranda, il fondatore del portale “gardasee.de” Hubert Kiebler e il presidente di Veronafiere Federico Bricolo sono stati nominati nuovi ambasciatori del Vino Chiaretto Bardolino. Ricevendo l’onorificenza, secondo il rito officiato dal Gran Maestro cerimoniere Fausto Zeni, hanno preso l’impegno di portare il nome di questo vino in giro per il mondo. La cerimonia si è svolta a Villa Carrara Bottagisio e ha visto la partecipazione del sindaco di Bardolino, Lauro Sabaini, inieme con altri primi cittadini o delegati in rappresentanza dei territori delle 31 Cantine che hanno soddisfatto i requisiti richiesti per ricevere la “Medaglia D’Oro” del 14esimo Concorso enologico. Il premio “Luana Brancher” è andato all’Azienda agricola Tre Colline.

Compagnia del Vino chiude 2023 con 10,6 mln di fatturato (+12%)

Compagnia del Vino chiude 2023 con 10,6 mln di fatturato (+12%)Milano, 4 giu. (askanews) – Compagnia del Vino ha chiuso il 2023 con un fatturato di circa 10,6 milioni di euro, con un 12% di incremento rispetto all’anno precedente. Lo ha comunicato la stessa azienda, spiegando di aver stretto nuove importanti collaborazioni nei primi sei mesi di quest’anno, dopo aver aggiunto lo scorso anno al proprio portafoglio Champagne Geoffroy, Schloss Englar, Castello di Cacchiano, Seguinot Bordet, Domaine A. Chopin e Nautilus Estate.


Sono infatti entrate a far parte del catalogo l’azienda Capanna di Cencioni a Montalcino (una delle realtà storiche del Brunello, fondata nel 1957) e Le Crocine, a cui fa capo Niccolò Marzichi Lenzi, già Ad di Tenuta di Biserno e Campo di Sasso, che assieme alla moglie Joy Green produce vini a Castagneto Carducci (Livorno). In aprile ha poi fatto il suo ingresso il Trento Doc di Borgo dei Posseri, Cantina con ettari di proprietà che si sviluppano tra i 550 e gli 800 metri di altitudine nel bosco delle “Piccole Dolomiti”, a Sud di Trento. Nuove bollicine che si aggiungono a quelle d’Oltralpe di Maison Pol Roger e delle new entry Domaine Francois Carillon, nome storico Puligny Montrachet (dal 1520), Domaine Eric Boigelot a Mersault, Domaine Du Buchot (Pouilly Fumé), pioniere del biodinamico in Loira e rivelazione dell’anno 2022 per “Revue de Vins de France”, e Jean-Paul Picard azienda storica in Sancerre. “Con l’ingresso di Borgo dei Posseri, azienda del Trento Doc, si è approcciato il Metodo Classico, ma ancor più meticolosa e capillare è stata la ricerca che ha riguardato determinate eccellenze d’Oltralpe” ha spiegato il responsabile vendite, Antonio Guerra, parlando di “un lavoro iniziato nel 2022 che ci ha portato a selezionare piccoli artigiani di Borgogna, prediligendo le singolari interpretazioni del piccolo vigneron rispetto a collaborazioni con negociant in grado di coprire più aree della Cote d’Or sotto lo stesso brand. I nostri produttori – ha sottolineato – sono vigneron autentici con la voglia di accompagnare il consumatore in un universo definito, risultante dal mix tra expertise centenaria, approccio sostenibile e rispetto del terroir e del lavoro delle generazioni passate: autentici ‘vin de garage’ carichi di tipicità prodotti in aree di indiscussa eccellenza”.


Fondata nel 1997 da Giancarlo Notari con lo scopo di produrre, importare e distribuire “vini di prestigio ed elevata qualità”, Compagnia del Vino oggi conta su 90 agenzie in tutta Italia e due sedi logistiche. Guidata negli ultimi anni da Saverio Notari, figlio di Giancarlo, ha in catalogo 26 aziende proveniente da alcune delle più vocate zone vitivinicole d’Italia e del mondo.

Vino, a Matera dal 20 al 22 giugno il primo “World Lambrusco Day”

Vino, a Matera dal 20 al 22 giugno il primo “World Lambrusco Day”Milano, 3 giu. (askanews) – Il Consorzio Tutela Lambrusco lancia la prima edizione italiana del suo evento “World Lambrusco Day” che quest’anno si svolgerà dal 20 al 22 giugno a Matera. “Fil rouge” dell’iniziativa, che conta sul Patrocinio del Comune e della Provincia di Matera, della Regione Basilicata e di Enoteca Lucana, sarà il connubio tra vini Lambrusco ed eccellenze locali, con opportunità di degustazione di vini della Basilicata e abbinamenti tra etichette emiliane e piatti tradizionali del territorio ospite.


“In attesa dell’edizione internazionale del 2026 abbiamo pensato di proporre le nostre bollicine emiliane lungo lo stivale, scegliendo come prima tappa per il 2024 una città unica nel suo genere: Matera” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Claudio Biondi, spiegando che “la due giorni richiamerà un pubblico variegato di appassionati, stampa e operatori del settore che, grazie a un programma ricco di approfondimenti, potrà scoprire le nostre Denominazioni, conoscere i produttori presenti all’evento e degustare le diverse espressioni di Lambrusco comprendendone le caratteristiche”. “La scelta di portare i vini Lambrusco in tournée, anno dopo anno, nelle più belle città dell’Italia e del mondo non è casuale” ha aggiunto il direttore dell’ente consortile, Giacomo Savorini, sottolineando che “il territorio resta un punto centrale nelle nostre strategie promozionali ma riteniamo importante per un vino così diffuso come il Lambrusco uscire dai propri confini regionali e provinciali per andare ad incontrare il suo pubblico là dove questo pubblico vive, degusta e sceglie i vini da portare in tavola. Molte delle persone che fanno conoscenza dei nostri vini in questa modalità – ha concluso – spesso programmano poi visite in Emilia per approfondire i temi e le cantine che maggiormente li hanno colpiti”.


La manifestazione prenderà il via la sera del 20 giugno con un momento di incontro con le istituzioni locali, mentre il programma del giorno successivo sarà affidato alla regia del Master of Wine Gabriele Gorelli. Il 22 giugno il “World Lambrusco Day – Italian Edition 2024” porterà nel cuore della città un banco di assaggio aperto al pubblico (previa registrazione) nello storico Palazzo Malvinni Malvezzi. A partire dalle 9.30 e fino alle 12.30 appassionati e operatori potranno degustare gli oltre 70 vini Lambrusco proposti in mescita e conoscere i sedici produttori di Modena e Reggio Emilia partecipanti. Dal più diffuso frizzante ai rifermentati in bottiglia, dagli spumanti Metodo Martinotti ai Metodo Classico, i presenti potranno avere una panoramica di tutte le interpretazioni che l’universo Lambrusco propone oggi sul mercato. A completare il palinsesto, una degustazione di Parmigiano Reggiano in diverse stagionature. Durante il banco di assaggio è inoltre in programma la masterclass “I colori del Lambrusco” a cura di Filippo Bartolotta. Al banco di assaggio del 22 giugno a Matera saranno presenti Azienda Agricola Pezzuoli, Cantina della Volta, Cantina di Carpi e Sorbara, Cantina Puianello, Cantina Settecani, Cantina Sociale di Gualtieri, Cleto Chiarli, Fattoria Moretto, Francesco Bellei & C., Lombardini, Medici Ermete, Paltrinieri, Riunite & CIV, Ventiventi, Venturini Baldini e Zucchi.

Vino, Consorzio Chianti a Ginevra tra eccellenze del Made in Italy

Vino, Consorzio Chianti a Ginevra tra eccellenze del Made in ItalyMilano, 2 giu. (askanews) – Il 3 giugno al Musee d’Art et d’histoire di Ginevra il Consorzio Vino Chianti parteciperà alla Festa Nazionale Italiana, fornendo vini e alcuni materiali promozionali e informativi della Denominazione. La serata è organizzata dalla nuova Console generale a Ginevra, Nicoletta Piccirillo, all’insegna del Made in Italy, per celebrare il nostro Paese e il suo stile di vita inconfondibile.


“La partecipazione dei nostri vini alla Festa Nazionale Italiana è un’opportunità per rafforzare i legami culturali ed economici tra l’Italia e la Svizzera, promuovendo al contempo la qualità e la tradizione delle nostre aziende” ha affermato il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi, evidenziando che “con circa 300 partecipanti attesi, tra cui imprenditori, dirigenti di varie imprese e autorità locali, l’evento sarà una vetrina d’eccezione”.

Vino, Premio Collio: i quattro vincitori della 17esima edizione

Vino, Premio Collio: i quattro vincitori della 17esima edizioneCormons, 2 giu. (askanews) – Sono Eveljn Riturante, Antonella Fontanel, Davide Bortone e Michael Godel i vincitori della diciassettesima edizione del Premio Collio. I vincitori sono stati premiati il 1 giugno a Cormons (Gorizia) nell’ambito dei festeggiamenti per l’anniversario dei 60 anni dalla nascita del Consorzio Tutela Vini Collio.


Il premio è istituito dal Consorzio in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine, il MIB Trieste School of Management e l’ARGA Friuli Venezia-Giulia, ed è dedicato al Conte Sigismondo Douglas Attems di Petzenstein, primo presidente del Consorzio e colui che ha avuto la lungimiranza di riunire i produttori del Collio nella prima forma consortile. La commissione giudicatrice era composta da Pierpaolo Penco, Carlo Morandini, Enrico Peterlunger, Lucilla Iacumin, e Luca Raccaro. Riturante e Fontanel si sono aggiudicate ex aequo il premio per la “miglior tesi di laurea triennale o magistrale”, la prima con “Il marketing dell’esperienza nell’enoturismo – La vendemmia turistica didattica in Friuli Venezia Giulia” al corso magistrale in Gestione del turismo e degli eventi culturali dell’Università degli studi di Udine, e la seconda con “Selezione di lieviti enologici per fermentazioni a basso impatto energetico” per il corso di laurea triennale in Viticoltura ed Enologia, dell’Università degli studi di Udine. Bortone ha vinto per la sezione “miglior articolo giornalistico divulgativo italiano” con il suo “Viva il Collio (Bianco) purché non se ne parli”, mentre Godel ha avuto il riconoscimento per il “miglior articolo giornalistico divulgativo straniero” con “Another fine Collio Experience”(Canada).


“Siamo veramente soddisfatti di questa edizione che come ogni anno seleziona e promuove professionisti che si sono distinti per il loro impegno sul piano scientifico, applicativo e divulgativo, nei settori della viticoltura, dell’enologia e della valorizzazione della Denominazione e del territorio del Collio” ha commentato la direttrice del Consorzio Tutela Vini Collio, Lavinia Zamaro, sottolineando che “oramai è un appuntamento importante che fa parte della storia, del presente del futuro del nostro Consorzio che ha un ruolo importante sia per la promozione che per il sostegno della cultura del vino”.

Vino, “Enoteca Italiana Siena” riaprirà nel 2025 nella Fortezza Medicea

Vino, “Enoteca Italiana Siena” riaprirà nel 2025 nella Fortezza MediceaMilano, 2 giu. (askanews) – Dopo l’acquisizione del marchio l’anno scorso e l’assegnazione dei due bastioni della Fortezza Medicea, la storia della nuova “Enoteca Italiana Siena” (EIS) riparte da dove tutto è iniziato 91 anni fa, questa volta come soggetto privato e non più come ente pubblico. Risale infatti al 3 agosto 1933 la prima “Mostra mercato dei vini tipici d’Italia” ospitata nella Fortezza ed organizzata dalla istituzioni senesi con il patrocinio dell’allora ministero dell’Agricoltura. Nel marzo 1949 il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio senesi costituirono l’”Ente Mostra Mercato nazionale dei vini tipici e pregiati”, e nel 1960 la fiera biennale fu sostituita con una mostra-mercato: l’”Enoteca Italica Permanente” (che nel 1990 passò da “italica” a “italiana”). La riapertura è prevista per marzo 2025.


“L’Enoteca riprende vita a sette anni dalla sua chiusura con un progetto che ha come obiettivo di base non disperdere il suo patrimonio di conoscenze e di storia, e per restituire un ruolo di primaria importanza a Siena e al suo territorio nel mondo del vino e dell’agroalimentare italiano” ha spiegato l’amministratrice di EIS, Elena D’Aquanno a capo di un manipolo di imprenditori, sottolineando la volontà di dare vita ad un “polo locale per gli enoturisti e non solo, un luogo di formazione e di informazione sulle varie tipologie di vini, le aziende del territorio, le disponibilità di visite in azienda. Accanto a questo – ha aggiunto D’Aquanno – EIS ambisce a tornare ad essere un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale attraverso sinergie a livello privato e pubblico (regioni ed enti di promozione) e altre realtà importanti, e l’apertura di ‘filiali’ in altre città italiane, sono aperte interlocuzioni con Milano, Napoli, Roma e Venezia, e anche all’estero”. Infine la volontà di conquistarsi “un ruolo sul campo attraverso collaborazioni prestigiose, ritagliandosi un profilo da ‘centro studi’, formando competenze, dando un servizio e contenuti utili alle aziende private e a strutture/enti pubblici”. Gli ambienti della Fortezza Medicea saranno dunque adibiti in parte ad uso commerciale ed in parte ad uso sociale e culturale. Gli ampi locali nel seminterrato del Bastione San Francesco dovrebbero ospitare “il Museo del Vino, inteso non solo come esposizione di bottiglie o oggetti, quanto come percorso multimediale e sensoriale”. Al piano terra è invece prevista la hall principale, un ristorante con posti a sedere anche in terrazza, un’enoteca anch’essa con posti a sedere e zone di esposizione del vino con mostre temporanee di fotografie e arte. Recuperato l’espositore di vino che racconta la prima “Mostra Mercato dei Vini Tipici d’Italia” del 1933. Il Bastione San Filippo sarà invece l’anima fieristica/espositiva temporanea e permanente, e dedicata agli eventi.

Vino, 8 giugno degustazione dei “Tre Stelle Oro” della guida Veronelli

Vino, 8 giugno degustazione dei “Tre Stelle Oro” della guida VeronelliMilano, 2 giu. (askanews) – Masterclass, degustazioni, incontri: sabato 8 giugno nel suggestivo Agriturismo Podere Pietravento di Campiglia Marittima (Livorno), andrà in scena “Tre Stelle Oro: l’eccellenza nel calice”, l’evento del Seminario Permanente Luigi Veronelli che invita professionisti e appassionati a conoscere da vicino i capolavori enologici italiani premiati con il massimo riconoscimento dalla “Guida Oro I Vini di Veronelli”.


Si inizia alle 17 con una omaggio alle produzioni del territorio livornese attraverso una masterclass guidata dai curatori Gigi Brozzoni e Marco Magnoli che, dopo una breve presentazione dell’edizione 2024 della prima guida vini d’Italia, condurranno la degustazione guidata di sei pregiate etichette: “Bolgheri Superiore Argentiera 2020” di Argentiera; “Bolgheri Superiore Atis 2020” di Guado al Melo; “I’Rennero Merlot Costa Toscana 2020” di Gualdo del Re; “Paleo Rosso Toscana 2020” di Le Macchiole; “Bolgheri Superiore Dedicato a Valter 2019” di Poggio al Tesoro, a cui si aggiunge “FSM Rosso 2019” della Cantina fiorentina Castello di Vicchiomaggio. A seguire, dalle 19 alle 21, i vini premiati dalla Guida saranno proposti in degustazione aperta al pubblico. Ai loro banchi d’assaggio, le Cantine Capezzana (Prato), Fattoria Le Pupille (Grosseto), La Gerla (Siena), Masi (Verona), Pio Cesare (Cuneo), San Giovenale (Viterbo), Sant’Agnese (Livorno), Tedeschi (Verona) e Tenuta Sette Ponti (Arezzo) proporranno oltre 25 vini insigniti delle “Tre Stelle Oro”.


La manifestazione sarà dunque un’occasione per incontrare i vignaioli premiati dall’edizione 2024 della storica guida ideata da Luigi Veronelli, intellettuale e padre della moderna critica enogastronomica italiana, nonché per conoscere il Seminario Permanente Luigi Veronelli, l’associazione senza scopo di lucro per la cultura del vino e degli alimenti, che riunisce vignaioli, agricoltori, artigiani del gusto, ristoratori, distillatori, cultori della gastronomia e opera dal 1986 per valorizzare la rilevanza culturale del mondo del vino.

Vino, “Grenaches du Monde”: a Italia 43 medaglie, di cui 31 a Sardegna

Vino, “Grenaches du Monde”: a Italia 43 medaglie, di cui 31 a SardegnaMilano, 2 giu. (askanews) – Sono quattro, tutte sarde, le etichette italiane che si sono aggiudicate la “Double gold medal”, il riconoscimento più alto attribuito da “Grenaches du Monde”, il concorso annuale itinerante dedicato ai vini prodotti con uve Grenache. Si tratta di “Anghelu Ruju Riserva 2008” di Sella e Mosca; “Festa Noria SA Vino liquoroso Igt” di Cantina Santadi; “L’ora Grande 2022 Doc Cannonau di Sardegna” di La Contralta; “Scillaras 2022 Doc Cannonau di Sardegna” di Società Agricola Baccalamanza, e “Ajana 2019 Igt Isola dei Nuraghi” di Ferruccio Deiana & C.


Complessivamente alle aziende italiane sono andate 43 medaglie: oltre alle sei “Double gold medal”, la giuria composta da un centinaio di esperti internazionali ha assegnato anche 28 medaglie d’oro e nove d’argento. A dominare è stata la Sardegna che in totale ha ricevuto 31 riconoscimenti: oltre alle sei più prestigiose, sono da segnalare ben 18 “Gold medal” e sette “Silver medal”. La 12esima edizione della manifestazione organizzata dal 2013 dal Conseil interprofessionnel des vins du Roussillon (Civr) di Perpignan, si è tenuta quest’anno a Parigi e ha, come sempre, preso in considerazione rossi, bianchi, rosati e le tipologie dolci e spumanti. Con 163mila ettari di vigneti, il Grenache è il settimo vitigno più coltivato al mondo, anche se Spagna e Francia insieme rappresentano quasi il 90% della superficie vitata complessiva. Il terzo principale produttore è il nostro Paese.

Vino, Adami nuovo presidente del Consorzio Conegliano Valdobbiadene

Vino, Adami nuovo presidente del Consorzio Conegliano ValdobbiadeneMilano, 31 mag. (askanews) – Franco Adami è stato eletto all’unanimità nuovo presidente del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg. Succede a Elvira Bortolomiol e rimarrà in carica per il triennio 2024-2026. Il prossimo Cda nominerà i vicepresidenti.


“Il lavoro che ci aspetta sarà impegnativo ma sono convinto che partendo dalla definizione di una visione comune della nostra identità e di quali siano i punti di condivisione con il resto del mondo Prosecco, saremo capaci di promuovere al meglio i nostri valori immateriali e farli così emergere in modo deciso” ha dichiarato il neo presidente, aggiungendo che “i nostri primi passi concreti saranno intervenire sul Disciplinare di produzione, perché la resa unica, un territorio una sola Denominazione, è possibile e utile per promuoverla in modo compatto”. “Naturalmente occorre anche continuare il percorso intrapreso sino ad ora per una Denominazione sempre più sostenibile, nonostante i grandi passi compiuti negli ultimi anni, il nostro impatto sull’ambiente, deve, per quanto possibile, progressivamente diminuire” ha proseguito, precisando che “infine, dovremo concentrarci sulla conservazione delle Rive, luogo identitario e distintivo”.


Nel corso del Cda, Adami ha pronunciato un appello affinché il dialogo in seno alla Denominazione “sia condotto con franchezza, trasparenza e coerenza”, che saranno le linee guida di condotta che il Consiglio si darà nello svolgimento del proprio lavoro. “Trasparenza significa anche riconoscere che in alcune occasioni è importante accettare il limite di un interesse singolo in favore dell’interesse dell’intera comunità” ha affermato, sottolineando che “nel medio periodo questo comportamento collettivo premierà l’intera comunità”. Adami ha annunciato che si impegnerà da subito a favore della conservazione delle Rive, le “Rive-Rive” come le definisce lui, e su questo “sarà importante intraprendere un duplice percorso che consenta da un lato il lavoro sulla valorizzazione del prodotto, ad esempio creare cuvée che possano riportare in etichetta i diversi luoghi di provenienza, dall’altro lato lavorare sull’assetto paesaggistico soprattutto sul versante della conservazione”. “Le Rive si reggono su un equilibrio delicato e la loro bellezza e produzione vanno preservate in particolare dagli smottamenti che le minacciano ormai costantemente, viste le piogge più tropicali che mediterranee” ha ricordato il neo presidente, chiarendo che “i viticoltori sono sentinelle e operatori attivi delle nostre colline, ma vanno messi nella condizione di poter agire con maggior facilità pur nel rispetto delle norme vigenti. Su questo punto si lavorerà con le amministrazioni locali per trovare un punto di incontro che consentirà alle Rive di continuare a essere luoghi di produzione e di bellezza”.