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Vino, Prowein: “47mila visitatori da 135 Paesi e offerta senza pari”

Vino, Prowein: “47mila visitatori da 135 Paesi e offerta senza pari”Milano, 12 mar. (askanews) – “Nonostante lo sciopero dei treni, che ha impedito a molti visitatori di partecipare alla fiera l’ultimo giorno, la trentesima edizione di Prowein ha accolto 47mila visitatori registrati provenienti da 135 Paesi”. Gli organizzatori dell’annuale fiera dedicata al mondo dei vini e dei distillati che si è conclusa oggi a Dusseldorf, fanno il punto della tre giorni parlando di un’edizione di grande successo. “Nessun’altra fiera offre una gamma così ampia come la nostra” ha dichiarato il direttore Peter Schmitz, sottolineando “l’altissima qualità dell’offerta degli espositori” e “il numero crescente di top manager intervenuti”.


Soddisfatta anche la Dg dell’Istituto tedesco del vino (Dwi), Monika Reule, che ha spiegato che “gli espositori tedeschi hanno espresso un giudizio positivo alla luce della presenza di numerosi visitatori internazionali interessati ai vini delle nostre regioni e alla qualità della nuova annata, sottolineando la grande professionalità degli esperti giunti da tutto il mondo. Prowein – ha concluso – ha confermato ancora una volta la sua posizione di fiera del vino più importante del mondo”. Con 1.198 espositori sui 5.320 totali registrati, l’Italia ha confermato di essere il Paese con la rappresentanza più nutrita alla fiera tedesca, dove l’Europa e il Nord America hanno risposto piuttosto compatti all’appello, mentre l’Asia si è presentata alla spicciolata.


L’unica certezza di questa edizione è un mercato in generale contrazione e soprattutto in trasformazione ma sulla direzione che prenderà non c’è unità di visione. Intanto la fiera di Dusseldorf ha dedicato un intero padiglione agli Spirit, “un segmento di mercato dal grande potenziale”, con 420 espositori provenienti da 40 Paesi, e sotto la sigla “Prowein Zero” ha riservato un’area ai prodotti “no e low alcol”, completata da una zona di degustazione organizzata da Meininger Verlag. La prossima edizione di Prowein si terrà dal 16 al 18 marzo 2025.

Vino, Asti Docg “partner beverage” della 15esima Coppa Milano-Sanremo

Vino, Asti Docg “partner beverage” della 15esima Coppa Milano-SanremoMilano, 12 mar. (askanews) – Asti Docg, la Denominazione spumantistica più antica d’Italia è “partner beverage” della quindicesima edizione della Coppa Milano-Sanremo, la rievocazione storica della celebre corsa automobilistica che quest’anno si correrà dal 14 al 17 marzo con cento equipaggi nazionali e internazionali.


Il 15 marzo, dopo le prime prove cronometrate del mattino, i piloti faranno tappa a Canelli (Asti) dove sosteranno nelle cattedrali sotterranee patrimonio Unesco, dove è stato inventato lo spumante italiano. Dopo la visita e il pranzo a base di piatti della tradizione piemontese abbinati all’Asti Spumante e la nuova docg Canelli, gli equipaggi si rimetteranno in marcia lungo il percorso che tocca il paesaggio vitivinicolo patrimonio Unesco di Langhe, Roero e Monferrato (tutte aree rientranti nella produzione delle bollicine aromatiche astigiane) per poi concludere la giornata al Principato di Monaco. La partnership tra l’ente consortile piemontese e la corsa prevede anche che i vincitori della rievocazione brindino con le bottiglie brandizzate Asti e Moscato d’Asti. I vini della Denominazione saranno poi nei calici dei pranzi e delle cene di ogni tappa della competizione, da Milano a Montecarlo passando per il Piemonte e la Liguria.

Il 15 marzo a Siena masterclass dei vini di Castellina in Chianti

Il 15 marzo a Siena masterclass dei vini di Castellina in ChiantiMilano, 12 mar. (askanews) – Per il ciclo “I venerdì di Siena”, incontri culturali al Palazzo Pubblico di Siena organizzati dall’assessorato alla Cultura, venerdì 15 marzo alle 18, si terrà una masterclass condotta dal giornalista ed esperto di vino, Armando Castagno, per raccontare il territorio di Castellina in Chianti e tutte le sue sfumature attraverso i Chianti Classico più rappresentativi di questo areale.


Organizzata dall’Associazione Viticoltori di Castellina in Chianti, in collaborazione con la Fisar di Siena e Valdelsa, la degustazione si terrà presso la Sala Lupe del Palazzo comunale di Siena dove verranno serviti 10 vini di Castellina in Chianti di cui Castagno metterà in luce peculiarità e caratteristiche, soffermandosi sulle storie dei produttori raccolte nel suo ultimo libro “Castellina in Chianti – territorio, vino, persone”. Profondo conoscitore dei territori del vino, Castagno ha intervistato, uno per uno, 37 produttori di Castellina in Chianti, dai titolari delle aziende più antiche e blasonate a quelle più piccole e meno conosciute. Ne è venuto fuori un libro che raccoglie una serie di ritratti molto personali che rivelano il lato più umano e autentico di chi con il proprio lavoro è riuscito a rendere grandi i vini di questa zona del Chianti Classico.


Foto di Andrea Federici

Vino, il 23 marzo a Torino i “Wine Awards” di Food and Travel Italia

Vino, il 23 marzo a Torino i “Wine Awards” di Food and Travel ItaliaMilano, 12 mar. (askanews) – Si sono concluse le selezioni dei migliori vini italiani ed internazionali che saranno protagonisti della terza edizione dei “Wine Awards” di Food and Travel Italia, in programma alle 19.30 del 23 marzo nella Reggia di Venaria Reale a Torino.


L’evento, ideato dall’edizione italiana del magazine internazionale che si occupa di enogastronomia e viaggi gourmet per premiare le aziende produttrici italiane ed internazionali che brillano per qualità, “riunirà tante eccellenze in un format capace di valorizzare il vino e l’enoturismo”. A decretare i vincitori che saranno annunciati durante la serata di gala, è stata una giuria di esperti del settore e della redazione del magazine, nonché i voti dei lettori. I premi saranno presentati da Pamela Raeli, editore di Food and Travel Italia, e dall’attore Luca Pantini. I riconoscimenti sono divisi in cinque categorie: vini rossi, vini bianchi, vini rosati, vini dolci e spumanti, a cui si aggiungono dei premi speciali assegnati a personalità che si sono particolarmente distinte nella loro professione.


“La manifestazione promuove un prodotto che è tradizione, cultura, rappresentazione della vita, ma anche una continua scoperta” ha affermato Pamela Reali, spiegando “ho scelto il claim della serata utilizzando lo slogan ‘Lavorare, creare, donare’ di Michele Ferrero, il grande imprenditore piemontese innovativo e visionario, le cui intuizioni, la cui visione internazionale, la cui capacità di ascoltare gli altri sono state le linee guida di un modo di fare impresa che ha posto al centro la persona”. Durante la serata sarà anche presentata al pubblico “Osare” di Giuseppe Guida, campione mondiale di arte culinaria in Lussemburgo: “la più grande installazione a livello europeo, che vuole essere un omaggio dell’editore alla mitica cedrata Tassoni, marchio storico tra i più amati e longevi d’Italia”. Sarà infine illustrato il nuovo progetto “Wine and Travel World” e il nuovo logo ad opera di Rs Graphic designer.

Un libro racconta le radici e i percorsi del vino al femminile

Un libro racconta le radici e i percorsi del vino al femminileMilano, 12 mar. (askanews) – Esce per le Edizioni All Around un libro dedicato alle donne nel mondo del vino: si tratta di “GenerAzioni in campo – Radici e percorsi del vino al femminile” di Eva Panitteri e Maurizio Saggion. Il volume, che sarà presentato in anteprima a Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati che si terrà a Verona dal 14 al 17 aprile, raccoglie quattordici voci e riconsegna il senso della forza, della presenza e del contributo profondo delle donne al mondo dell’enologia.


“Questo testo celebra la resilienza, la determinazione e il talento delle donne che hanno lasciato un’impronta indelebile” spiegano gli autori, ricordando che “troppo spesso, si lamenta, il linguaggio tecnico e di settore tende a sminuire o ignorare l’apporto femminile, perpetuando stereotipi e rappresentazioni fuorvianti”. Nel volume si sottolinea “l’importanza di riconoscere e celebrare il contributo delle donne nella storia del vino, un percorso troppo spesso trascurato o raccontato da una prospettiva unicamente maschile”. “Dalla lotta per i diritti delle donne alle scoperte scientifiche, le voci femminili sono state sistematicamente messe in secondo piano, relegate a un ruolo marginale nelle cronache di tutte le cose” proseguono gli autori evidenziando che “come dimostrano invece le storie raccolte, le donne hanno saputo superare ostacoli e discriminazioni, eccellendo in un settore tradizionalmente dominato dagli uomini: queste pioniere hanno costruito un futuro migliore, sfidando i limiti imposti da una mentalità escludente e aprendo la strada a nuove generazioni di donne imprenditrici nel mondo del vino”. Saggion ha percorso chilometri per visitare le aziende, vedere le vigne e conoscere le persone che vi lavorano, assaporando i vini e accogliendo le storie, mentre Panitteri ha dato forma narrativa a tali racconti, creando una cornice che inquadra il contesto sociale e culturale attraverso lo studio di ricerche, dati e indagini di settore.

Vino, è online la terza edizione dell’app “Bollicine del mondo”

Vino, è online la terza edizione dell’app “Bollicine del mondo”Milano, 11 mar. (askanews) – È online la terza edizione dell’app “Bollicine del mondo”, il progetto firmato dal fondatore di Identità Golose, Paolo Marchi, e dalla Donna del vino, Cinzia Benzi, dedicato alla migliore produzione spumantistica internazionale. Presentata oggi sul palcoscenico di “Identità Milano 2024”, l’applicazione è gratuita e disponibile in italiano e inglese, ed è dedicata ai wine-lovers ma anche a tutti coloro che amano viaggiare alla scoperta dei tesori della cultura enogastronomica. Il linguaggio è semplice, professionale ma non ingessato, esaustivo in appena 1.300 caratteri con un glossario da consultare e una sintesi terminologica, posta in ordine alfabetico.


“Non cerchiamo il meglio delle due o tre tipologie che vanno per la maggiore – ha spiegato Marchi – bensì il meglio dell’universo bollicine, c’è infinitamente più gusto, sorpresa dopo sorpresa”. La nuova edizione conta 740 cantine (115 in più del 2023) in 39 Paesi del mondo, un’antologia della migliore produzione mondiale che racconta per il 53% l’Italia, e per il 47% l’Europa e il mondo. Senza dubbio la Francia, con le regioni vitivinicole di Champagne, Alsazia, Borgogna, Loira e Jura, rappresenta il 30% di questo 47%, e le Cantine rimanenti sono in Spagna, Gran Bretagna, Germania, Austria, Albania, Romania, Grecia, Portogallo, Slovenia, Svizzera, Israele, Turchia, India, Argentina, Cile, Brasile, Canada, Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda. Novità di quest’anno: Belgio, Repubblica Ceca, Slovacchia, Malta, Libano, Indonesia, Messico e Vietnam. La prevalenza è del Metodo Classico, una tendenza sul non dosato e una piccola crescita dei Pet Nat creati con il cosiddetto Metodo ancestrale. Il censimento delle migliori etichette, frutto di un lavoro corale che coinvolge 16 esperti internazionali tra giornalisti e addetti ai lavori, è arricchito da una serie di approfondimenti dedicati ai più interessanti territori del vino con l’obiettivo di scoprire o riscoprire Paesi e regioni attraverso la lente della migliore produzione spumantistica. La terza edizione della app propone 27 itinerari alla scoperta delle regioni più vocate: dall’Asti e Moscato fino all’Irpinia, dal Trento Doc all’Etna, dalla Champagne, all’Alsazia, passando per la Borgogna e poi ancora al Cava e al Corpinnat, al Cile e all’Argentina con incursioni in Asia e in Australia, novità di quest’anno la Regione Abruzzo oltre a Inghilterra e California con le contee di Napa Valley e Sonoma.


I premi di questa edizione sono stati assegnati per “l’innovazione” a Benoit Gouez (Chef de Cave Moet & Chandon); per “visione sostenibilità” a Cédric Moussé – Champagne Moussé Fils (Francia); per il “vitigno da scoprire” l’Asprinio “Trentapioli” Asprinio d’Aversa Doc” di Cantina Salvatore Martusciello, e il Nero Buono di “Spumante Metodo Classico Kius Pas Dosé 2013” di Cantina Marco Carpineti; per la categoria “Giovani di belle speranze, buona la prima” il “Metodo Classico Pas Dosé 2019” di Cantina Gabriele Magno; per “Questioni di famiglia” la Tenua I Fauri di Di Camillo; per l’”Etichetta d’autore” il “Lambrusco Grasparossa di Castelvetro SuDiGiri” di Pezzuoli, e a “Anthologie de Marjosse-Cuvée Blansky” di Chateau Marjosse. Per “i comunicatori” il riconoscimento è andato a Hosam Eldin Abou Eleyoun, Adua Villa, Ciro Fontanesi e Andrea Amadei, e infine per la categoria “l’esperto” è stato assegnato a Essi Avellan.

Vino, tornano le Conversazioni viticole dell’agronomo Giovanni Bigot

Vino, tornano le Conversazioni viticole dell’agronomo Giovanni BigotMilano, 11 mar. (askanews) – Il 13 marzo inizia la quinta stagione delle Conversazioni viticole con l’agronomo Giovanni Bigot, il ciclo di dirette streaming sui canali di comunicazione di “4Grapes” che ha l’obiettivo di avvicinare la conoscenza scientifica al mondo viticolo, sia a fini divulgativi che per promuovere un utilizzo critico e concreto dei risultati più aggiornati della ricerca di settore.


Le dirette condotte dall’agronomo Giovanni Bigot saranno a cadenza settimanale, ogni mercoledì alle 7.30 di mattina, da marzo a ottobre. La nuova stagione si aprirà con la rubrica “Clima e Vite”, in collaborazione con l’enologo Ramon Persello, che analizza l’impatto del cambiamento climatico sulla viticoltura. Persello, esperto di agrometeorologia e cambiamenti del clima, prenderà in esame alcuni fenomeni a partire dai dati raccolti da diversi centri di ricerca e osservatori specializzati, illustrando alcuni effetti delle mutazioni del clima dagli anni Cinquanta ad oggi, con un particolare focus sugli ultimi tre anni. Durante la diretta si discuterà dell’innalzamento delle temperature medie annue, dell’influsso dell’alta pressione di matrice Nordafricana permanente, della difficoltà di raffreddamento invernale del mare Adriatico settentrionale e la conseguente mitigazione delle pianure prossime alla costa. “Non sto preconizzando una catastrofe prossima ventura, cerco bensì di capire se queste ultime tre annate ne costituiscono i primi passi” ha spiegato l’enologo, sottolineando che “a partire dal giugno 2021 le medie mensili sono state costantemente superiori di 3 gradi al Nord, mentre Puglia, Campania, Calabria, Sicilia hanno visto scarti termici tra 1 e 2 gradi”. Giovanni Bigot approfondirà le conseguenze del cambiamento climatico sull’ecosistema del vigneto, come l’aumento di virulenza dei patogeni nelle diverse fasi fenologiche. “La Peronospora, così come l’Oidio, si sviluppa sulla base della disponibilità termica e idrica (mm di pioggia, bagnatura fogliare, umidità relativa dell’aria), ed è stato osservato come l’innalzamento delle temperature abbia moltiplicato la virulenza del patogeno soprattutto nei momenti in cui le condizioni a inizio stagione (aprile-maggio) e a fine stagione (settembre-ottobre) non sono ottimali, determinando un aumento della gravità delle infezioni” ha ricordato l’agronomo, aggiungendo che “confrontarsi e adattarsi al clima che cambia è possibile e necessario. Se rimaniamo ancorati alle pratiche agronomiche di sempre – ha concluso – i costi della difesa aumenteranno così come il rischio di non ottenere uva sana, mettendo inutilmente in crisi le strategie di protezione biologica, ultimamente additate come insufficienti e inefficaci ma solo perché non riadattate al cambiamento climatico”.


La nuova stagione delle “Conversazioni viticole”, che negli anni ha già superato i cento appuntamenti, ospiterà un parterre di esperti, tra cui docenti universitari e ricercatori, con i quali Bigot esplorerà diverse tematiche e punti di vista sulla gestione agronomica del vigneto. Le puntate saranno trasmesse in diretta streaming e rese disponibili anche in differita sui profili LinkedIn, Facebook, YouTube di “4Grapes” e in formato podcast sulle diverse piattaforme audio.

Vino, Manenti nuovo presidente del Consorzio Cerasuolo di Vittoria Docg

Vino, Manenti nuovo presidente del Consorzio Cerasuolo di Vittoria DocgMilano, 11 mar. (askanews) – Guglielmo Manenti, titolare dell’azienda Manenti Vini, è stato eletto alla guida del Consorzio di Tutela dei vini Cerasuolo di Vittoria Docg e Vittoria Doc per il prossimo triennio. L’elezione è avvenuta nella prima riunione del CdA del Consorzio eletto lo scorso 26 febbraio. Lo ha annunciato lo stesso ente consortile.


Vicepresidente è stato eletto Alessio Planeta (Planeta Vini), mentre consiglieri sono Francesco Ferreri (Donnafugata), Beniamino Fede (Azienda Agricola Fede) e Marco Parisi (Feudi del Pisciotto). Manenti succede ad Achille Alessi che, “grazie alla preziosa collaborazione dei suoi consiglieri e il contributo dei vari associati, ha saputo rilanciare l’immagine dell’unica Docg della Sicilia attraverso numerose azioni di promozione e comunicazione. Ed è su questa strada già tracciata – ha spiegato il Consorzio – che il nuovo presidente intende proseguire con l’obiettivo di raggiungere nuovi ed importanti traguardi, riflesso di un consorzio dinamico e coeso”. “Continueremo ed evolveremo la linea tracciata dal precedente Cda: abbiamo molti progetti e idee in cantiere che vanno dalle attività promozionali, come ‘CeraSoul’ e la presenza in alcune fiere di settore, al sostegno di progetti di ricerca riguardanti la difesa fitosanitaria e la valorizzazione delle cultivar locali” ha dichiarato il neopresidente Manenti, sottolineando che “importante sarà il coinvolgimento ed il contributo di tutti i soci del Consorzio, parte attiva delle decisioni che questo CdA prenderà nei mesi a venire, così come sarà fondamentale la sinergia stretta con l’Enoteca Regionale con sede a Vittoria e con la Strada del Vino del Cerasuolo di Vittoria dal Barocco al Liberty per avviare progetti comuni di promozione del territorio”.


Il Cda tornerà a riunirsi a breve per calendarizzare una serie di attività promozionali dei vini Cerasuolo di Vittoria Docg e Vittoria Doc e definire gli ultimi dettagli per la partecipazione alla prossima edizione del Vinitaly a Verona.

Vino, La Scolca festeggia 105 anni con ingresso quinta generazione

Vino, La Scolca festeggia 105 anni con ingresso quinta generazioneMilano, 11 mar. (askanews) – “Cinque anni fa non ero ancora così certo di cosa avrei fatto dopo i miei studi, molto probabilmente nel mio cuore sapevo già che avrei seguito le orme di famiglia: oggi però sono sicuro che il mio futuro sia qui, al fianco di mia madre per continuare questa tradizione e fare grandi cose insieme, ricordandomi del lavoro e dei sacrifici delle generazioni passate ma guardando sempre al futuro e alla modernità”. Con queste parole, il 21enne Ferdinando Caracciolo di Vietri, a fianco della mamma Chiara Soldati che guida l’azienda, ha annunciato ufficialmente il suo ingresso a La Scolca, la storica Cantina di Gavi (Alessandria).


L’occasione per lo storico annuncio dell’arrivo della quinta generazione, il passaggio generazionale era nell’aria da tempo, è stato il sontuoso gala organizzato a Milano in occasione dei festeggiamenti per i 105 anni del La Scolca, tra i principali interpreti dell’uva Cortese. Un anniversario che testimonia l’impegno profuso dalla famiglia Soldati in questo secolo di vita, con la vulcanica Cavaliere del lavoro Chiara che ha portato i suoi vini (dal “Gavi dei Gavi Etichetta Nera” al “Gavi La Scolca D’Antan” fino al nuovo “Gavi dei Gavi”) in oltre 60 Paesi del mondo. Fondata nel 1919 dal bisnonno di Giorgio Soldati, padre di Chiara, La Scolca conta oggi 60 ettari vitati dai quali produce 19 etichette per un totale di quasi un milione di bottiglie.

Il 16 marzo torna la Primavera del Conegliano Valdobbiadene Prosecco

Il 16 marzo torna la Primavera del Conegliano Valdobbiadene ProseccoMilano, 11 mar. (askanews) – Il territorio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg torna ad accogliere l’itinerario culturale e gastronomico che, dal 16 marzo al 9 giugno, racconterà l’Alta Marca, i suoi piccoli borghi, i vigneti che decorano i pendii e le Cantine che hanno reso celebre questo vino. E’ la “Primavera del Conegliano Valdobbiadene Prosecco”, fino all’anno scorso “Primavera del Prosecco Superiore”, che, giunta alla 29esima edizione propone 16 Mostre del vino che prenderanno il via da Santo Stefano di Valdobbiadene con “Il Cartizze e il Valdobbiadene Docg” (16-26 marzo), e si concluderanno a San Pietro di Feletto con “I Vini di Collina” (25 maggio-9 giugno).


“La modifica del titolo del festival è una scelta che le Mostre del Vino hanno preso all’unanimità accogliendo i suggerimenti arrivati dal Consorzio: con questa variazione siamo convinti che, agli occhi del visitatore, sarà ancora più evidente il legame tra le Mostre del Vino e il territorio su cui si sviluppa la manifestazione” ha spiegato il presidente del Comitato organizzatore della manifestazione, Giovanni Follador, parlando di “un segno inequivocabile di appartenenza che racchiude anche la volontà di comunicare a tuttotondo l’unicità di un vino che ha saputo conquistare il mondo e l’eccezionalità delle terre dove da secoli viene prodotto”. “Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco non è solo un vino, ma un legame che unisce le persone attraverso momenti di convivialità e gioia, e la ‘Primavera’ rappresenta un’opportunità unica per approfondire la conoscenza di questo straordinario spumante e per esplorare il territorio che lo ospita” ha aggiunto la presidente del Consorzio, Elvira Bortolomiol, sottolineando che “crediamo fermamente nell’importanza di eventi come questo, che non solo promuovono il nostro prodotto, ma anche contribuiscono alla formazione e all’educazione degli appassionati e dei professionisti del settore, facendo scoprire loro le caratteristiche di ogni sottozona della Denominazione. Il 2023 è stato l’anno dell’affermazione della tipologia Rive che registra una crescita del 10% in volume – ha concluso – e questo dato, assieme alla crescita del valore della produzione, sottolinea il posizionamento di qualità raggiunto dal Prosecco Docg nel corso degli anni”.


Compito del Comitato organizzatore è quello di evidenziare la migliore produzione enologica del territorio e premiare le aziende vitivinicole: per questo motivo, il Comitato provinciale Unpli Treviso, d’intesa con Assoenologi, ha ottenuto l’approvazione ministeriale per istituire il concorso enologico “Fascetta d’oro”, il primo ed unico concorso nazionale dedicato esclusivamente al Conegliano Valdobbiadene ed alle sue eccellenze vitivinicole.