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Spirit, pubblicato il decreto di riconoscimento dei Consorzi IG

Spirit, pubblicato il decreto di riconoscimento dei Consorzi IGMilano, 8 mar. (askanews) – E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Masaf che adotta le disposizioni su costituzione e riconoscimento dei Consorzi di tutela per le Indicazioni geografiche delle bevande spiritose.


“Le bevande spiritose a Ig soffrivano da tempo della mancanza di una procedura per il riconoscimento dei propri Consorzi di tutela, come già previsto per i vini e le specialità alimentari, e finalmente con la pubblicazione del Decreto da oggi essa è disponibile. Ringraziamo il ministro Francesco Lollobrigida e il suo staff per la grande collaborazione dimostrata verso il settore, e per averne compreso le necessità e gli obiettivi. Il decreto odierno va a colmare un vuoto normativo, ponendo il trattamento dei diversi Consorzi di Tutela su un piano omogeneo, esattamente come ha inteso fare la nuova riforma europea delle Indicazioni geografiche, che accomuna i prodotti vitivinicoli, gli alimentari e le bevande alcoliche” ha dichiarato Cesare Mazzetti, presidente del Comitato nazionale acquaviti e liquori di AssoDistil, ricodando che “i Consorzi di tutela si stanno dimostrando un importantissimo veicolo per il successo delle produzioni agroalimentari e vitivinicole di qualità, in un sistema come il nostro le cui caratteristiche organizzative, dimensionali e finanziarie non consentono di affrontare i mercati esteri”. “Le IG bevande spiritose come la Grappa vantano centinaia di anni di storia, tramandati di generazione in generazione, e costituiscono l’emblema del patrimonio agroalimentare tricolore” ha aggiunto Sebastiano Caffo, presidente del Consorzio nazionale di tutela della grappa, che ora potrà ambire al riconoscimento ufficiale. “La cultura del bere bene e moderatamente, tipica dei nostri distillati ad indicazione geografica che rientrano, non a caso, nelle acquaviti ‘da meditazione’, trova finalmente il veicolo ideale per farsi conoscere anche in mercati finora inesplorati e per consolidare la loro posizione sia in Italia che nel panorama mondiale degli spirits” ha proseguito, parlando di “una cultura che potrà ora raccontarsi attraverso un’unica voce, quella dei Consorzi di tutela, che raccoglieranno lo spirito della grande tradizione delle distillerie italiane”.


Ringraziando il ministro Lollobrigida “per aver dato al nostro settore questa grande opportunità di rilancio che ci stimola a stare uniti per promuovere e valorizzare l’acquavite più rappresentativa del Made in Italy”, Caffo ha ricordato che “la Grappa costituisce un unicum nel panorama internazionale, essendo esclusivamente italiana e collocandosi in perfetta armonia con la sostenibilità del settore vitivinicolo e, conseguentemente, delle politiche UE di sostenibilità, poiché è ottenuta dalla distillazione delle vinacce, principale sottoprodotto derivante dalla produzione del vino, che altrimenti verrebbe sprecate e disperse”.

Vino, International Packaging Competition diventa Vinitaly Design Award

Vino, International Packaging Competition diventa Vinitaly Design AwardMilano, 8 mar. (askanews) – L’International Packaging Competition si rinnova e per la sua 28esima edizione diventa Vinitaly Design Award. Non solo un cambio di look ma una evoluzione identitaria a tutto campo al passo con le tendenze e che, da quest’anno, prende forma nel rebranding strategico dello storico concorso di Veronafiere dedicato al packaging di vini, distillati, liquori, birra e olio extra vergine di oliva.


Tra le novità del nuovo concorso, le cui iscrizioni chiuderanno il prossimo 24 marzo, l’ampliamento della platea dei potenziali partecipanti. Da quest’anno, infatti, il concorso apre le porte anche alle agenzie pubblicitarie e ai designer oltre alle aziende produttrici, che potranno candidare i propri prodotti nelle 15 categorie del concorso (quattro in più rispetto al precedente regolamento): “White wines”, “Red wines”, “Rose wines”, “Sparkling wines”, “Fine wines”, “Aromatized wine -based cocktail”, “Liqueur wines”, “Series”, “Limited edition”, “Private label”, “Secondary pack”, “Clear spirits”, “Dark spirits”, “Extra virgin olive oil” e “Beer”. Per ogni singola categoria saranno assegnati quattro trofei Vinitaly Design Award: “Black”, “Gold”, “Silver” e “Bronze”. A valutare e giudicare i progetti dalla bottiglia alla chiusura, dalla capsula all’etichetta e controetichetta, fino a sigilli e all’imballo secondario, sarà una giuria composta da 20 esperti (cinque per il Comitato tecnico scientifico e ulteriori 15 giurati specializzati nelle varie discipline) guidati dal direttore artistico di Vinitaly Design Award, Mario Di Paolo (studio Spazio Di Paolo), considerato un trend setter internazionale del packaging enologico.


Nella nuova formula del concorso aumenta anche l’elenco dei premi speciali (che passato da 6 a 11), secondo le linee di sviluppo del packaging, sempre più strumento di marketing, di immagine e comunicazione del brand aziendale. Rientrano in questa lista i “Best”: in show; agency of the year; people choice; innovation; label Gdo; closures; use of paper; coordinated image; use of color; excellence in embellishment. I vincitori della 28esima edizione saranno svelati e proclamati sabato 13 aprile nel corso dell’evento di gala dedicato con consegna dei trofei, presso il Teatro Ristori di Verona. Oltre a Di Paolo, nel Comitato tecnico scientifico ci sono Luca Fois (creative advisor e docente a contratto Politecnico di Milano), Chiara Tomasi (designer e paper label specialist), Paolo Brogioni (direttore Assoenologi), Jana Kokrhanek (president Luxoro), mentre nella giuria arte e design sono presenti Francesco Morace, Juan Mantilla, Simonetta Doni, Dario Frattaruolo, Andrea Basile, Francesco Voltolina, Mario Airò, Stefano Torregrossa, Antonio Aricò, Giulio Iacchetti, Leila Salimbeni, Papi Frigerio, Giuseppe Stampone, Manuel Tavano e Francesco Franchi. Da quest’anno, il concorso vede la collaborazione di partner di eccellenza nel packaging e nel design: Fedrigoni, Estal, Luxoro, Amorim, Pozzoli, Sanfaustino, Atiu, Crealis, F.lli Magro, Relegno, Project Accessori.

Vino, Signorvino e “Più di un Sogno” insieme per iniziativa solidale

Vino, Signorvino e “Più di un Sogno” insieme per iniziativa solidaleMilano, 8 mar. (askanews) – Mille bottiglie per un’edizione limitata solidale: da Signorvino sono disponibili due vini di Tenimenti Leone con etichette realizzate da persone con disabilità intellettiva. Si tratta dell’iniziativa “Un’etichetta da sogno”, portata avanti con la Fondazione “Più di un Sogno”, organizzazione impegnata a promuovere valori e pratiche di solidarietà, accoglienza e percorsi di miglioramento della qualità di vita di famiglie con figli con disabilità intellettiva.


Grazie a questa iniziativa in tutti i locali Signorvino saranno disponibili due tipologie di bottiglie con etichette solidali: si tratta dei vini “Sciccheria” (Bianco IGP Lazio) e “Pischello” (Rosso IGP Lazio) di Tenimenti Leone, giovane azienda laziale con sede fra i comuni di Velletri e Lanuvio, dove il gruppo Oniverse (proprietario della Cantina e di Signorvino) porta avanti l’ambizione di rilanciare i vini dei Castelli Romani. Le etichette sono state ideate grazie a un processo creativo condotto dalle educatrici di “Più di un Sogno” assieme ai giovani partecipanti ad un laboratorio creativo e successivamente dipinte a mano con l’utilizzo di un timbro e con tanta pazienza e maestria: ogni bottiglia è un pezzo unico.


Sabato 9 marzo e domenica 10 marzo, dalle 10 alle 18, i giovani della Fondazione Più di un Sogno, insieme ai collaboratori di Signorvino, accoglieranno i clienti di Verona presso i tre punti vendita della città per condividere un buon bicchiere di vino e belle storie di inclusione sociale. La Fondazione aiuta 126 famiglie e ha all’attivo 43.000 interventi riabilitativi all’anno, offrendo un accompagnamento dalla nascita all’età adulta per bambini, adolescenti e giovani adulti, finalizzato allo sviluppo cognitivo, all’inclusione sociale e lavorativa e al raggiungimento di una vita autonoma delle persone assistite.

”Donne che lavorano nel vino sono le più vicine alla parità di genere”

”Donne che lavorano nel vino sono le più vicine alla parità di genere”Milano, 8 mar. (askanews) – “Le donne che lavorano nelle Cantine italiane sono più vicine alla parità di salari e carriera rispetto a quelle degli altri comparti economici, perché presidiano i settori nuovi del vino: commerciale (51%), marketing e comunicazione (80%) infine enoturismo (76%). Viceversa in vigna e in cantina sono minoritarie (14%): possiamo quindi dire che gli uomini producono il vino e le donne lo vendono”. Nel giorno dedicato alle donne, la celebre produttrice toscana Donatella Cinelli Colombini parla di come, nel mondo del vino, la parità di genere si raggiunge “procedendo in modo asimmetrico”, cioè impiegando le diverse peculiarità di uomini e donne nel modo più congegnale a ciascuno dei due. Un fenomeno non solo italiano, perché anche negli Stati Uniti le donne della wine industry hanno il minimo “gender pay gap” e cioè un reddito medio quasi uguale a quello maschile, fatto che dice molto sul nuovo protagonismo femminile nel comparto enologico e a cui corrisponde un peso sempre maggiore delle donne nelle decisioni di acquisto e di visita nelle Cantine.


“A livello mondiale la maggior parte del vino viene comprato dalle donne” ricorda Cinelli Colombini, evidenziando che, rispetto agli uomini, le donne bevono vino in modo più saltuario e legato alla socialità, mostrando un comportamento d’acquisto più pragmatico mettendolo, ad esempio, subito in relazione all’abbinamento con il cibo. Nel volume “Enoturismo 4.0”, scritto a quattro mani con Dario Stefàno e appena pubblicato da Agra Editrice, l’imprenditrice di Montalcino (Siena) ricorda che le donne sono la maggioranza anche fra i turisti del vino e soprattutto fra chi prenota online la visita in Cantina (66%). Nel complesso la crescita del ruolo femminile è un elemento tonico per il vino italiano e in generale per tutta l’agricoltura dove il 28% delle imprese ha una donna titolare. Aziende che si mostrano, oltre che più remunerative (il 21% di superficie rurale da loro gestita produce il 28% del Pil agricolo) di quelle guidate dagli uomini, anche espressione di un nuovo modello di impresa: più rispettosa dell’ambiente, internazionalizzata, orientata sulla qualità e sulla diversificazione produttiva.

Vino, Consorzio Maremma Toscana a Prowein con 31 vini di 21 Cantine

Vino, Consorzio Maremma Toscana a Prowein con 31 vini di 21 CantineMilano, 8 mar. (askanews) – Anche quest’anno il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana conferma la sua presenza a Prowein, la fiera internazionale che si tiene a Dusseldorf dal 10 al 12 marzo. Al bancone consortile ci saranno 31 etichette di 21 diverse aziende: dagli autoctoni come Vermentino, Ciliegiolo, Alicante e ovviamente Sangiovese fino ai blend a base di vitigni internazionali con una bella panoramica dei vini bianchi, rosati e rossi della Denominazione.


“La Germania continua a rappresentare uno dei nostri principali mercati e, assieme agli altri Paesi nordeuropei, vale circa il 50% della quota export della Denominazione” ha ricordato il presidente del Consorzio, Francesco Mazzei, aggiungendo che “il consumatore qui è da sempre sensibile al fascino del Bel Paese e, in questo particolare momento, anche a tematiche come la biodiversità e alla ricchezza di offerta culturale, gastronomica e turistica di un territorio, la Maremma Toscana risponde appieno a questi criteri”. “Abbiamo deciso di esserci anche quest’anno con l’obiettivo di incontrare buyer locali e internazionali, vediamo se torneremo soddisfatti” ha proseguito Mazzei, sottolineando che “il mercato evolve in fretta, negli ultimi anni, come sappiamo, si sono sempre più affermate anche altre manifestazioni internazionali di settore, e il Consorzio, come tutti, sta valutando possibili alternative con l’obiettivo di scegliere solo eventi che sappiano dare dei riscontri importanti nel medio periodo, lato visibilità ma soprattutto per la parte commerciale”.

Vino, Imt a Prowein, Bernetti: obiettivo mercati Nord Europa e Asia

Vino, Imt a Prowein, Bernetti: obiettivo mercati Nord Europa e AsiaMilano, 8 mar. (askanews) – Dal 10 al 12 marzo saranno 21 le aziende socie dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) riunite nella collettiva regionale e tra i padiglioni del Prowein di Dusseldorf, in rappresentanza del Verdicchio dei Castelli di Jesi, del Matelica e delle altre principali Denominazioni dell’area.


“Dopo Wine Paris & Vinexpo Paris in Francia questo è il secondo grande appuntamento business per le nostre imprese, in attesa del Vinitaly di aprile a Verona, dove saranno presenti complessivamente 80 soci” ha affermato il presidente del Consorzio, Michele Bernetti, spiegando che “l’obiettivo prioritario in Germania sarà rivolto ovviamente al mercato tedesco ma anche a quello del Nord Europa e asiatico, che nel complesso rappresentano circa il 35% del totale export del Verdicchio. Servirà in particolare assecondare e spingere sul mercato la crescita del valore del nostro prodotto in bottiglia”. Il focus dell’edizione di quest’anno della fiera tedesca è dedicato al vino green e sostenibile, tipologia che vede il territorio marchigiano tra i più virtuosi in Europa con un’incidenza del vigneto biologico sul totale della superficie vitata prossima al 40%.


Complessivamente, ammontano a oltre due milioni di euro gli investimenti in promozione per l’anno in corso previsti dalle aziende afferenti all’Istituto marchigiano di tutela vini. Da una parte, con i fondi Ocm destinati alla promozione presso i Paesi terzi, il plafond di quasi 800mila euro sarà investito in iniziative (degustazioni, press tour, seminari, masterclass, eventi e incontri B2B) nei mercati obiettivo Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Svizzera e Giappone. Attraverso la dotazione dei piani di sviluppo rurale (Psr Marche Misura 3.2) di 1,4 milioni di euro, i progetti Imt messi in campo riguardano invece attività come la partecipazione a fiere di settore, incontri B2B e B2C, degustazioni, workshop, eventi dedicati a buyer ed esperti di settore nazionali e europei, il rafforzamento dell’incoming dai Paesi Ue. Su questo fronte i mercati target, oltre all’Italia, sono Germania, Francia, Paesi Bassi, Belgio, Polonia, Estonia, Lituania, Lettonia, Svezia, Austria e Danimarca. Imt associa oltre 500 aziende di 16 Denominazioni di cui quattro Docg. Il Consorzio rappresenta l’89% dell’imbottigliato della zona di riferimento e la maggioranza delle esportazioni di vino marchigiane. Con oltre 7.500 ettari tra le province di Ancona, Macerata e Pesaro-Urbino incide per il 45% sull’intera superficie vitata regionale.

Vino, il Consorzio Oltrepò a Prowein con Ascovilo e Grana Padano

Vino, il Consorzio Oltrepò a Prowein con Ascovilo e Grana PadanoMilano, 8 mar. (askanews) – Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese si presenta anche quest’anno a Prowein, la fiera dedicata al mondo del vino che si svolge a Dusseldorf da 10 al 12 marzo. “La partecipazione a Prowein 2024 e le attività previste al prossimo Vinitaly, con la grande area lounge del progetto ‘Nati per stare insieme’ con Grana Padano Dop, sono frutto di un interessante piano condiviso con Ascovilo e Grana Padano (misura 1144) che ci permette di raccontare tutti insieme il valore delle Denominazioni” ha spiegato il direttore Carlo Veronese, sottolineando che “il grande Consorzio che riunisce 13 Consorzi lombardi riesce così a mettere in atto un lancio collettivo davvero importante. Inoltre – ha precisato – quest’anno sono molti i produttori e le aziende dell’Oltrepò Pavese presenti anche a titolo ‘individuale’ o attraverso i propri distributori, per una grande operazione di promozione delle Denominazioni in un contesto internazionale”.


Il Consorzio, con gli assaggi dei suoi prodotti Doc e Docg, sarà allo spazio Ascovilo, mentre all’interno del fitto programma di masterclass e workshop di Prowein, il 10 marzo alle 15.30 è previsto un laboratorio che abbina diverse stagionature di Grana Padano Dop con i prodotti Docg e Doc dell’Oltrepò Pavese. La masterclass delle Denominazioni Oltrepò Pavese sarà condotta dallo stesso Veronese, insieme con la giornalista e sommelier Claudia Stern e Wolfgang Fusenig. La masterclass avrà come protagonisti “OP Metodo Classico Docg Giorgi 1870 Brut”, “OP Metodo Classico Docg Terre Bentivoglio Pas Dosè”, “OP Metodo Classico Docg Oltrenero Cruasè”; “Pinot Nero dell’OP Doc Cordero San Giorgio Tiamat”; “Pinot Nero dell’OP Doc Conte Vistarino Pernice”, “Buttafuoco dell’OP Doc Fiamberti Vigna Solenga”; e “Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese Doc Losito e Guarini C’era una Volta”. L’Oltrepò Pavese sarà inoltre presente anche all’evento dei “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso International che sabato 9 marzo alla Rheinterrasse di Dusseldorf precede l’inaugurazione della fiera. “Tutte queste azioni di promozione all’estero, continuative e ben calibrate stanno avendo un importante risultato – ha concluso Veronese – e sono convinto che sia proprio la continuità delle attività a premiare un territorio che sa farsi apprezzare e scoprire attraverso prodotti sempre più interessanti”.

Gruppo Pizzium festeggia 7 anni annunciando 12 nuove pizzerie nel 2024

Gruppo Pizzium festeggia 7 anni annunciando 12 nuove pizzerie nel 2024Milano, 7 mar. (askanews) – L’8 marzo Pizzium festeggia sette anni e annuncia per il 2024 l’apertura “di almeno altri 12 nuove pizzerie”. Il piano è già partito nei giorni scorsi con l’inaugurazione di Pizzium a Trieste e la messa in cantiere di nuovi locali ad Alessandria, Rimini e Ferrara.


Fondato da Nanni Arbellini e Stefano Saturnino nel 2017, Pizzium è oggi un gruppo di cui fa parte anche il brand Crocca, che ha chiuso il 2023 con un fatturato netto di 43,5 milioni di euro (39,5 con Pizzium), segnando una crescita del 45% rispetto al 2022 e un Ebitda di circa il 20%. Le novità riguardano anche Crocca: a Milano dopo l’apertura di febbraio in via Vigevano, arriveranno due nuovi locali in via California e via Plinio. Se dunque il 2023 era stato un anno importante per lo sviluppo del Gruppo, con l’inaugurazione di ben 15 locali che avevano portato il totale a ben 52 pizzerie, le due insegne cresceranno con lo stesso ritmo anche quest’anno, superando i 60 locali in tutta Italia.

Vino, Umbria Top Wines con 13 Cantine al Padiglione Italia a Prowein

Vino, Umbria Top Wines con 13 Cantine al Padiglione Italia a ProweinMilano, 7 mar. (askanews) – Umbria Top Wines, la società cooperativa che raggruppa la maggioranza delle aziende vitivinicole regionali, dopo la partecipazione alla Slow Wine Fair di Bologna di questo febbraio, si prepara a partire per DUsseldorf, per prendere parte all’edizione 2024 di Prowein che si svolgerà dal 10 al 12 marzo. A rappresentare la produzione enologica umbra saranno 13 aziende: Agricola Mevante, Berioli, Blasi Cantina, Castello di Corbara, Cesarini Sartori, Chiorri, Decugnano dei Barbi, Duca della Corgna, Goretti, Le Poggette, Moretti Omero, Tenuta Il Botto, Tudernum.


A caratterizzare la presenza delle Cantine umbre all’interno del Padiglione Italia sarà il claim “Umbria, where the heart beats”, tema che accompagnerà tutta la rassegna di appuntamenti dell’anno coordinati da Umbria Top Wines e troverà il suo culmine nelle attività di animazione nell’edizione 2024 di Vinitaly. “La fiera di Dusseldorf riveste grande importanza per il settore vitivinicolo della nostra regione e l’Umbria del vino non può mancare” ha dichiarato Gioia Bacoccoli della direzione di Umbria Top Wines, spiegando che “malgrado una situazione economicamente non facile per le nostre cantine, Prowein rappresenta senza dubbio un’opportunità di condivisione della passione che le aziende vinicole umbre mettono nella produzione di vini di alta qualità e nella valorizzazione del proprio territorio: elementi che il mercato tedesco ha sempre mostrato di apprezzare. Peraltro – ha concluso Bacoccoli – per le aziende del settore vinicolo è oggi sempre più necessario mantenere le proprie quote di mercato, essere aggiornati sulle nuove tendenze e fare rete e la presenza a Prowein è significativa anche da questo punto di vista”.


Un espositore speciale nell’edizione di quest’anno sarà, accanto alle aziende socie di Umbria Top, la Camera di Commercio di Perugia. Qui saranno presentati i vincitori dell’ultimo concorso enologico regionale “L’Umbria del vino”: una vetrina delle 21 etichette trionfatrici, tra bianchi, rossi rosati, spumanti di qualità, dolci, più tre premi speciali.

Dalle trofie di Sori ai pici toscani: Eataly celebra le anime della pasta

Dalle trofie di Sori ai pici toscani: Eataly celebra le anime della pastaMilano, 7 mar. (askanews) – Eataly celebra l’arte della pasta, espressione delle tradizioni locali e delle radici gastronomiche italiane. Per 12 settimane, la pasta col suo bagaglio di ricette e formati che cambiano in base al territorio e alle tradizioni locali, si racconterà nelle sue due anime: secca e fresca. Quest’ultima può essere con ripieno o senza, lunga o corta, con le uova o preparata solo con semola e acqua, in un caleidoscopio di possibilità riflesso della nostra biodiversità.


Eataly Smeraldo ha dedicato a questo alimento un programma di iniziative che coinvolgono direttamente i produttori chiamati a mostrare come nascono agnolotti, tortelli, culurgionis, recchiette, fusilli e pansoti. Sono oltre 50 le giornate organizzate con attività come degustazioni, produzioni live di pasta fresca, lezioni tematiche e laboratori didattici. L’assortimento del mercato di Eataly si arricchisce con circa 80 specialità di paste fresche differenti da tutta la Penisola, mentre il menu dei ristoranti include proposte nuove che prendono posto accanto ai capisaldi come lo Spaghetto Eataly. Nel punto vendita milanese, inoltre, ci sarà il “tavolo della pasta fresca”, un luogo in cui si alterneranno artigiani che produrranno in diretta alcuni dei formati di pasta più iconici. Si andrà dalle maestre fusillaie di Gragnano agli Amatori Pici Chianciano, associazione culturale enogastronomica attiva sin dal 2014, passando per le pastaie del Pastificio Novella che mostreranno la tecnica che le donne di Sori, nel Genovese, usano per dare alle trofie l’”intursoeia”, la loro forma tipica. A questo si aggiungeranno corsi pratici della Scuola di Eataly. Le 12 settimane dedicate alla pasta saranno l’occasione per promuovere la linea di pasta a marchio proprio di Eataly.