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Cantina Torrevilla: nasce il portale oltrepopavese.com, non solo vino

Cantina Torrevilla: nasce il portale oltrepopavese.com, non solo vinoMilano, 22 apr. (askanews) – “Scopri, gusta, innamorati”. E’ il claim che accompagna il lancio del nuovo portale web oltrepopavese.com, progetto dedicato alla scoperta di questo splendido territorio e delle sue eccellenze promosso da Torrevilla, storica Cantina sociale di Torrazza Coste (Pavia).


Il sito permette di addentrarsi in questo triangolo a Sud del fiume Po, racchiuso tra la provincia di Piacenza e quella di Alessandria, attraverso le sue caratteristiche geografiche, climatiche e paesaggistiche, oltre che, naturalmente, viticole, enologiche e gastronomiche. Un territorio che si può esplorare anche in bicicletta, a piedi o a cavallo, percorso su sentieri e goduto dalle terrazze panoramiche, teatro di eventi culturali, sportivi e enogastronomici che il portale raccoglie in un calendario sempre aggiornato. E per scoprire il cuore vitivinicolo dell’Oltrepò è possibile consultare una sezione interamente dedicata alle sue Cantine, spesso ospitate in edifici storici e circondate dai vigneti, raccontate con fotografie, una breve descrizione con i servizi erogati, e con il rimando al sito. Una ricca sezione è dedicata infine alla ricezione, intesa come possibilità di soggiornare per più giorni o concedersi un pranzo: un ventaglio di realtà tra agriturismi, ristoranti, trattorie e locande, ognuna con il suo profilo caratteristico e la sua offerta ma tutte attente ai prodotti stagionali e del territorio.


Cantina Torrevilla opera su una superficie vitata di 600 ettari suddivisi tra nove comuni tra Lombardia e Piemonte. Dalla cura dei vigneti locati a Codevilla, Torrazza Coste, Retorbido, Montebello della Battaglia, Borgo Priolo, Montesegale, Rocca Susella, Godiasco Salice Terme, Mornico Losana vengono annualmente ricavati circa 60mila quintali di uva trasformata in oltre 2,5 milioni di bottiglie.

Vinitaly, Consorzio Montecucco: occasione fondamentale per crescere

Vinitaly, Consorzio Montecucco: occasione fondamentale per crescereMilano, 22 apr. (askanews) – “Vinitaly ha offerto alla Denominazione un’occasione fondamentale non solo per rafforzare la propria presenza nei mercati di riferimento (Usa, Centro e Nord Europa, oltre che naturalmente l’Italia) ma anche per individuare nuovi spazi all’estero, grazie ai preziosi incontri con i buyer internazionali. Da segnalare in particolare, oltre ad un incremento di visite da parte di operatori nazionali, l’interesse manifestato da parte di un importatore del Vietnam, che ha riscontrato nei vini del Montecucco un profilo perfettamente adatto per i consumatori di questo mercato, attualmente ancora vergine per i prodotti della Denominazione”. A dirlo è il Consorzio Tutela Vini Montecucco, reduce dalla 56esima edizione del Salone a Fieraverona, dove “ha accolto un significativo e costante flusso di operatori, giornalisti e wine lover nazionali ed internazionali con una rappresentanza di 24 etichette al banco consortile e di cinque aziende socie presenti allo stand: Basile, Parmoleto, Villa Patrizia, La Banditaccia e Campinuovi”.


“Siamo molto soddisfatti di questa edizione di Vinitaly e, forti degli ottimi riscontri ottenuti, guardiamo al futuro con fiducia, con la volontà di evolverci e di rispondere ai nuovi trend di consumo senza però mai perdere di vista l’identità territoriale e i valori che hanno fatto apprezzare la nostra Denominazione nel mondo” ha commentato il prsidente del Consorzio, Giovan Battista Basile, sottolineando che “puntiamo in particolare ad ampliare la produzione facendo leva non solo sull’alto livello qualitativo dei nostri vini e sulla nostra vocazione ‘green’ ma anche sulla modifica al nostro Disciplinare, che a breve permetterà di aumentare la percentuale di prodotto rivendicabile a Doc e Docg Montecucco”. “In uno scenario che diventa sempre più competitivo, la Denominazione viene apprezzata in tutto il mondo non solo per l’alto livello qualitativo e l’accessibilità dei suoi vini ma anche per la capacità di rispondere alla domanda nazionale ed internazionale di prodotto ‘bio’” ha sottolineato l’ente consortile, parlando di “una strategia utile soprattutto in quei mercati fedeli ai vini toscani come l’Europa e il Nord America, che strizzano l’occhio non solo al ‘green’, ma anche al prodotto bio-certificato di qualità e all’affidabilità dei viticoltori e dei relativi organismi di tutela”. Accanto al Sangiovese Docg, che resta il re della Denominazione e firma d’eccellenza del Montecucco, protagonisti sul banco d’assaggio a Vinitaly sono stati il Rosso Doc e il Vermentino.


In aprile è uscito il decreto di modifica ordinaria al Disciplinare di produzione della Denominazione di origine controllata dei vini Montecucco (di cui è attesa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale italiana anche per le Docg), che si riferisce alle norme per la vinificazione e alle disposizioni su etichettatura, designazione e presentazione. Il Consorzio ha precisato che rispetto alle operazioni di cantina, per i produttori che conducono vigneti nella zona di produzione del Montecucco Sangiovese Docg e del Montecucco Doc, sarà ora possibile trasferire le uve qui raccolte presso Cantine situate in altre province della Regione Toscana, per svolgere le operazioni di vinificazione, invecchiamento obbligatorio e imbottigliamento. Procedure finora consentite solo entro il territorio della provincia di Grosseto, purché tali Cantine siano di pertinenza di aziende che in esse vinifichino uve idonee alla produzione della Docg e della Doc ottenute da vigneti di propria conduzione. Passando all’etichettatura, per i vini Montecucco Sangiovese e Montecucco viene resa obbligatoria l’indicazione in retro etichetta del nome geografico più ampio “Toscana” secondo criteri grafici prestabiliti. Per avere piena validà a livello unionale bisognerà attendere la pubblicazione sulla Gazzetta europea, prevista entro la prossima estate.

Vino, Gianluca Orsini è il nuovo presidente di Cantina Tollo

Vino, Gianluca Orsini è il nuovo presidente di Cantina TolloMilano, 22 apr. (askanews) – Il nuovo presidente di Cantina Tollo è Gianluca Orsini, nipote del socio fondatore Giovanni e figlio di Bruno, tuttora socio della realtà teatina. Orsini, 47 anni, è area manager Italretail Zucchetti e succede a Luciano Gagliardi, eletto nel 2022. Assieme a lui fanno parte del Cda del gruppo teatino Nicola Cavuto, Giuseppe De Clerico, Matteo Di Giulio, Claudio Florindi, Sergio Girardi, Alessandro D’Onofrio, Carlo D’Urbano, Vasco Lapillo, Lorenzo Di Ciano, Graziano Primavera, Catia Puca e Pantaleone Remigio.


“Ringrazio il presidente uscente e tutto il Cda per l’impegno profuso in un momento complicato per il mondo vitivinicolo” ha dichiarato il neo presidente, annunciando che “nei prossimi anni l’obiettivo è avvicinare ancora di più la base sociale, coinvolgendola in tutte le attività svolte dalla cooperativa e valorizzando al meglio i nostri vini per trasmettere al consumatore e ai mercati di riferimento la loro qualità”. “Tutto questo, grazie al lavoro eccellente dello staff e delle professionalità di Cantina Tollo, ci permetterà di affrontare le sfide che il mercato ci porrà nel futuro” ha proseguito, aggiungendo “saremo inoltre pronti a collaborare con tutte le realtà cooperative come la nostra, locali e non, perché solo unendo le forze potremo dare valore al territorio abruzzese ed italiano”. L’abruzzese Cantina Tollo conta 620 soci per 2.500 ettari, coltivati a maggioranza con le varietà autoctone abruzzesi come Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, Passerina, Maiolica e Cococciola. La produzione annua è di 18 milioni di bottiglie, mentre il fatturato consolidato dell’ultimo esercizio è pari a 49,9 milioni di euro, con un forte incremento della quota export, che ha segnato un +18,4% interessando soprattutto i mercati di Russia, Germania, Canada, Paesi Bassi e Francia.

Vino, Gruppo Meregalli adotta la blockchain per garantire tracciabilità

Vino, Gruppo Meregalli adotta la blockchain per garantire tracciabilitàMilano, 22 apr. (askanews) – “Siamo la prima realtà distributiva in Italia ad adottare il sistema blockchain, con l’obiettivo di garantire la tracciabilità del prodotto in ogni fase, da quando esce dalla cantina al nostro magazzino, fino alla consegna al cliente”. Lo ha annunciato il Gruppo Meregalli, storico distributore di vini e spirit nazionali e internazionali.


Questa tecnologia “offre una garanzia importante per tutti gli attori della filiera, a partire dal produttore per arrivare al consumatore finale, che può avere la certezza che quella bottiglia ha seguito un percorso di un certo tipo” ha proseguito Meregalli, spiegando che “questo servizio è disponibile per tutti i clienti attraverso l’area personale del sito, inserendo il numero di documento della bolla e il codice articolo del prodotto. Il sistema – ha concluso il Gruppo – restituirà tutte le informazioni sulla vita di quella singola etichetta: quando è partita dal produttore e quando è arrivata nei nostri magazzini, quanto tempo ci è rimasta e quando è stata spedita al cliente”. “Con la blockchain – ha commentato l’Ad Marcello Meregalli – possiamo dare ancora più trasparenza e garanzia ai clienti di come il nostro Gruppo cura i prodotti distribuiti”.

Vino, dal 9 giugno torna “Sorsi d’Autore”: eventi in 4 ville venete

Vino, dal 9 giugno torna “Sorsi d’Autore”: eventi in 4 ville veneteMilano, 21 apr. (askanews) – Festeggia i suoi primi 25 anni “Sorsi d’Autore”, la manifestazione ideata e promossa da Fondazione AIDA, in collaborazione con Regione Veneto, Istituto Regionale Ville Venete e Associazione Ville Venete, con l’obiettivo di unire arte, letteratura, musica, turismo e giornalismo alla cultura enogastronomica. Quattro appuntamenti, dal 9 giugno al 7 luglio, in altrettante dimore uniche al mondo: Villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore (Vicenza), Villa Piva detta “dei Cedri” a Valdobbiadene (Treviso), Palazzo Malmignati a Lendinara (Rovigo), e Villa Foscarini Rossi a Stra Venezia). Una kermesse, presentata a Verona, che coniuga la bellezza delle Ville Venete, molte Patrimonio Unesco, con degustazioni guidate di vini pregiati (a cura di Ais Veneto) e delle eccellenze gastronomiche del territorio, con il coinvolgimento dei più riconosciuti produttori e Consorzi.


Anche quest’anno non mancheranno personalità di spicco che saranno protagoniste di “Incontro con l’autore”, come Rula Jebreal e Francesca Fagnani ospiti del giornalista Luca Telese, e Neri Marcorè in un faccia a faccia con l’istrionico Dario Vergassola. Si conferma inoltre, “Sorsi d’Opera”, appuntamento nato lo scorso anno che, in collaborazione con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, vedrà una sfilata dei costumi di scena delle opere liriche prodotte dalla stessa Fondazione a Villa Foscarini Rossi, sede del Museo della Calzatura. A sfilare non saranno indossatrici professioniste (ci si può candidare sul sito dell manifestazione) per “dimostrare che l’eleganza e la bellezza possono essere incarnate al di là degli stereotipi e di promuovere l’empowerment femminile”. Nel contesto delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, “Sorsi d’Autore” sarà invece l’occasione per dei tour alla scoperta della storia dei luoghi più significativi del territorio.

Vino, Valvirginio: puntiamo su Cina, Stati Uniti e Sudamerica

Vino, Valvirginio: puntiamo su Cina, Stati Uniti e SudamericaMilano, 20 apr. (askanews) – “Dal calo degli acquirenti alla svalutazione delle etichette, dalle divisioni interne alla guerra all’alcol, il settore del vino sta vivendo un periodo di grande difficoltà e il mercato è fiacco. Dobbiamo riuscire a dare il giusto valore al vino che vendiamo e al vino dei nostri soci: non possiamo svenderci in un mercato che è diventato troppo agguerrito”. Lo ha affermato il presidente di Valvirginio, Cantina sociale Colli Fiorentini, Ritano Baragli, aggiungendo che “il ceto medio ha perso potere d’acquisto e tutto il mondo del vino ne sta risentendo, ma le divisioni non servono. Noi continuiamo a puntare sulla cooperazione – ha proseguito – per dare futuro alle aziende che da sole non andrebbero da nessuna parte”.


“Stiamo cercando di crescere con le vendite all’estero, che ad oggi rappresentano meno del 10% del nostro fatturato, puntando su Cina, Stati Uniti e Sudamerica, ma il contesto economico e sociale non è affatto semplice” ha continuato Baragli, spiegando che “ad oggi, stiamo assistendo ad una lotta all’alcol che però non può essere una lotta contro il vino, in cui il tenore alcolico pesa molto meno rispetto a quello dei superalcolici, sempre più diffusi”.

Vino, l’11 e 12 maggio nel mantovano torna “Lambrusco a Palazzo”

Vino, l’11 e 12 maggio nel mantovano torna “Lambrusco a Palazzo”Milano, 20 apr. (askanews) – Riscoprire, rinnovare, ristrutturare: sono le parole chiave della nona edizione di “Lambrusco a Palazzo”, manifestazione dedicata a tutte le espressioni di questo vitigno, che si terrà sabato 11 e domenica 12 maggio nel complesso monastico di San Benedetto Po, in provincia di Mantova. A rappresentare le sfumature di questo celebre vino rosso frizzante saranno oltre 50 Cantine, con circa 150 referenze tra vini frizzanti (Doc e Igt) e spumanti Doc (Metodo Classico e Charmat).


Organizzato da Onav Mantova e La Strada dei vini e sapori mantovani, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di San Benedetto Po, “Lambrusco a Palazzo” ospiterà un grande banco d’assaggio, a cui si affiancheranno alle 16 nella Sala Capitolare, le masterclass “Il Metodo Classico” (sabato) e “I vitigni autoctoni della Via Emilia” (domenica) a cura delle Donne del Vino Emilia Romagna. Inoltre, quest’anno la manifestazione propone la prima “Selezione enologica dei vini Lambrusco”, la cui premiazione si terrà il 12 maggio. L’area food sarà in collaborazione con “Tagliato per il gusto”, che proporrà una varia selezione di salumi mantovani, accompagnati da pane e focacce, o sotto forma di “finger food” con il prosciutto crudo tagliato a coltello. L’evento sarà anche l’occasione per godere della bellezza della Sala Capitolare recentemente restaurata, insieme con i chiostri che si affacciano sul giardino botanico. Per l’occasione, ai partecipanti alla manifestazione è riservato un biglietto a prezzo ridotto per la visita completa al monastero.


Foto: Lorenzo Bracci

Vino, “Mondial des Vins Extremes 2024” a Sarre il 29 e 30 settembre

Vino, “Mondial des Vins Extremes 2024” a Sarre il 29 e 30 settembreMilano, 19 apr. (askanews) – La 32esima edizione del “Mondial des Vins Extremes” si terrà a Sarre (Aosta) domenica 29 e lunedì 30 settembre. Oltre all’unico concorso enologico al mondo specificatamente dedicato ai vini frutto di viticoltura estrema, nelle stesse date è inoltre in programma il quarto “Extreme Spirits International Contest”, competizione rivolta ai distillati di vinacce, fecce e vino provenienti sempre da “zone eroiche”.


Organizzato annualmente dal Centro di ricerca, studi, salvaguardia, coordinamento e valorizzazione per la viticoltura montana (Cervim), dal 1992 il Mondiale “si propone di promuovere e salvaguardare le produzioni di piccole aree vitivinicole isolane o montane, in forte pendenza o terrazzate”. Obiettivo simile per il concorso dedicato alle bevande spiritose, che punta “a valorizzare non solo i distillati ma anche le rispettive zone produttive, oltre che a orientare i consumatori verso un consumo responsabile”. Il doppio appuntamento è stato presentato a Vinitaly allo stand della Regione Valle d’Aosta da Nicola Abbrescia, neo presidente del Cervim, insieme con Marco Carrel, assessore regionale all’Agricoltura e Risorse naturali, Alessandra Dinato, ambasciatrice della viticoltura eroica Cervim, e dal critico enogastronomico, Franco Santini.


“Chi si adopera per la viticoltura eroica è un attore fondamentale per la comunità perché presidia il territorio e produce qualità” ha spiegato Abbrescia, sottolineando che “la nostra manifestazione, che intende premiare il lavoro di questi vignaioli, negli anni è diventata un punto di riferimento fondamentale per addetti ai lavori e per il pubblico di curiosi ed enoappassionati, ma anche momento di confronto e crescita per i produttori stessi”. Le commissioni d’assaggio, composte ciascuna da cinque membri tra cui enotecnici, enologi, giornalisti e degustatori esperti, si riuniranno a fine settembre in Valle d’Aosta per la valutazione dei vini e dei distillati in gara.

Vinitaly, Consorzio Lugana: 2.000 calici versati e masterclass sold out

Vinitaly, Consorzio Lugana: 2.000 calici versati e masterclass sold outMilano, 19 apr. (askanews) – A Vinitaly 2024 sono stati duemila i calici di Lugana Doc assaggiati allo stand del Consorzio e millecinquecento quelli serviti durante “Vinitaly and The City”, la manifestazione dedicata ai winelovers nel centro di Verona, che ha visto la Denominazione lombardo-veneta protagonista sulla Torre dei Lamberti. Grande interesse anche per le degustazioni guidate, dedicate alla capacità di evoluzione di questi vini e alle diverse tecniche di vinificazione, che sono andate completamente esaurite.


“È stato un Vinitaly che ha sottolineato quanto sia importante evolvere il linguaggio del vino e quanto la nostra Denominazione su questo sia all’avanguardia” ha affermato il direttore del Consorzio Lugana Doc, Edoardo Peduto, sottolineando che “nei momenti dedicati alla stampa, ai sommelier e ai buyers, abbiamo dato spazio a relatori giovani, che sono riusciti ad abbinare a un linguaggio coinvolgente, una grande competenza tecnica e passione”. Archiviata la 56esima edizione del Salone di Veronafiere, dalla prima settimana di maggio prende il via il tour del Consorzio negli Stati Uniti: da New York a Miami, passando da Dallas e Huston, saranno tanti gli appuntamenti che vedranno coinvolti operatori e stampa specializzata. L’ente consortile ritroverà poi i “Lugana Lovers” a Milano il 7 giugno al Palazzo Giureconsulti per lo storico appuntamento di “Armonie senza tempo”, dove sarà possibile degustare i diversi stili di questo bianco simbolo del lago di Garda.

Vinitaly, Consorzio Vini Alto Adige: è un palcoscenico strategico

Vinitaly, Consorzio Vini Alto Adige: è un palcoscenico strategicoMilano, 19 apr. (askanews) – Sono contenti i 90 produttori altoatesini che hanno partecipato alla 56esima edizione di Vinitaly, da poco conclusa a Veronafiere. Lo stand collettivo “ha ottenuto un ottimo riscontro e tutta la zona dedicata all’Alto Adige ha visto un’affluenza straordinaria per tutti i quattro giorni, con diverse centinaia di operatori, giornalisti e appassionati provenienti da tutto il mondo”.


“Siamo ancora una volta soddisfatti della nostra partecipazione coesa alla fiera – ha affermato, il presidente del Consorzio, Andreas Kofler – dove c’è stato davvero un grande interesse da parte dei visitatori e i produttori confermano che Vinitaly è un palcoscenico importante e strategico per dare un’anteprima della nuova annata 2023 e per cogliere tutta l’eccellenza e la varietà del nostro piccolo territorio”. “La 2023 è stata un’annata complessa che ha messo alla prova i produttori: le temperature insolitamente alte dopo l’inizio della vendemmia sono state però un vero e proprio colpo di fortuna, soprattutto per le varietà a maturazione più tardiva” ha raccontato il direttore del Consorzio, Eduard Bernhart, precisando che il risultato sono “vini rossi potenti, ricchi di colore, con buon frutto e tannini pienamente maturi”, e “i bianchi sono belli freschi, raffinati e molto eleganti”.