Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Giornata del diabete: le proprietà dei dolcificanti in una dieta sana

Giornata del diabete: le proprietà dei dolcificanti in una dieta sanaMilano, 13 nov. (askanews) – Gli edulcoranti ipocalorici non influenzano negativamente i livelli di glucosio e insulina nel sangue e questo li rende adatti all’alimentazione delle persone affette da diabete. Ad affermarlo è il dottor Luca Piretta, medico gastroenterologo, nutrizionista e professore di allergie e intolleranze alimentari presso l’Università Campus Bio Medico di Roma, che definisce il ruolo di questi prodotti all’interno di una dieta bilanciata in occasione della Giornata mondiale del diabete (14 novembre), patologia di cui sono affetti 3,9 milioni di italiani, ossia il 6,6% della popolazione.

In occasione della Giornata mondiale del diabete Unione italiana food – Gruppo Edulcoranti ha inteso promuovere una cultura di questi prodotti attraverso la voce degli esperti. “Il rapporto tra dolcificanti e diabete è stato oggetto di numerosi studi, review e metanalisi – afferma Piretta – Si evince prima di tutto che gli edulcoranti ipocalorici non influenzano negativamente i livelli di glucosio e insulina nel sangue, il che li rende adatti per le persone affette da diabete. Inoltre, consentono alle persone con diabete di gestire meglio l’assunzione di carboidrati pur gustando cibi e bevande dal sapore dolce ma con meno o senza calorie. Studi clinici controllati, poi, dimostrano che gli edulcoranti non influiscono negativamente sul controllo del glucosio o sulla salute cardio metabolica, suggerendo che incorporare le dosi consigliate di queste sostanze, riducendo la quantità di zuccheri semplici assunti, può coadiuvare uno stile di vita sano, che è lo strumento principale e ideale prevenire il diabete di tipo 2”. La frequenza del diabete sta aumentando ovunque, anche in Italia. Secondo l’Italian diabetes barometer report 2023, realizzato da Ibdo Foundation, nel 2022 il numero dei diabetici in Italia è in aumento con 3,9 milioni di soggetti colpiti, ovvero il 6,6% della popolazione generale. Dal 2019 si è registrato addirittura un aumento del +14%, pari a 400mila casi in più. I dati sono in aumento anche rispetto alle ultime stime dell’Istat che risalgono al 2020, secondo cui il diabete affliggeva circa il 6% della popolazione, ovvero oltre 3 milioni e mezzo di persone. Il diabete di tipo 2, detto anche diabete dell’adulto, è il più frequente e rappresenta il 90% dei casi di diabete. Il diabete di tipo 1, detto anche diabete giovanile o insulino-dipendente, rappresenta circa il 10%.

Ad oggi non ci sono metodi per prevenire l’insorgenza del diabete di tipo 1, mentre è possibile prevenire il diabete di tipo 2, più diffuso e che si sviluppa tendenzialmente in età adulta. L’adozione di uno stile di vita sano, con una corretta alimentazione, regolare attività fisica e la riduzione quando non l’eliminazione di alcol e fumo, e il costante monitoraggio dei fattori di rischio, attraverso l’identificazione precoce di persone a rischio e il loro coinvolgimento in programmi di prevenzione, sono i principi cardine di questo percorso. I dolcificanti essendo anche centinaia di volte più dolci dello zucchero da tavola, in quantità ridottissime conferiscono il livello desiderato di dolcezza a cibi e bevande. Pur essendo estremamente più dolci, gli edulcoranti ipocalorici, nel contesto di una dieta bilanciata e uno stile di vita sano, offrono ai diabetici scelte alimentari più ampie fornendo il piacere del gusto dolce senza alzare il glucosio nel sangue. Inoltre, non avendo alcun impatto sui livelli di glicemia e dell’insulina e non fornendo calorie, possono avere anche un ruolo nella perdita e nel controllo del peso per le persone con diabete di tipo 2. Inoltre anche l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha confermato che i dolcificanti con poche o senza calorie utilizzati in sostituzione degli zuccheri inducono un aumento della glicemia inferiore dopo il consumo rispetto agli alimenti e alle bevande contenenti zucchero.

Vino, Vinitaly: nel 2024 promozione unitaria in 15 Paesi

Vino, Vinitaly: nel 2024 promozione unitaria in 15 PaesiMilano, 13 nov. (askanews) – “Prevedere l’evoluzione dei mercati e condividere una strategia di promozione condivisa sulle piazze internazionali efficientando le risorse in ottica di posizionamento e nuove opportunità di business in un contesto geopolitico ed economico che non risparmia sfide e incertezze”. È la chiamata di Vinitaly a istituzioni e aziende del vino in apertura di “wine2ine”, l’evento di networking del Salone internazionale del vino italiano in programma a Veronafiere il 12 e 13 novembre.

Una direttrice, quello dell’unità di intenti, emersa nel corso della sessione di apertura su “Export Maps. L’attività di Vinitaly in favore dell’internazionalizzazione del vino italiano. Focus Usa, Asia ed Est Europa”, che trova fondamento nel check up del settore fornito oggi dal responsabile dell’Osservatorio del vino Uiv-Vinitaly, Carlo Flamini, e che ancora evidenzia uno scenario globale mobile. Secondo l’analista, il quadro 2023 se da un lato conferma le difficoltà del vino italiano previste a fine 2022, dall’altro evidenzia la necessità di operare un cambio di passo per rimettere in carreggiata il comparto alle prese con una stagione difficile. Infatti, secondo le stime dell’Osservatorio, l’anno si chiuderà con un calo del fatturato rispetto al 2022 (-2,9%). Secondo il report, la diminuzione dei costi di esercizio per effetto del rientro parziale delle tensioni di energetici e materie prime non è bastata a preservare i fondamentali di un comparto che, come altri, sta scontando in particolare il raddoppio dei tassi di interesse, ma anche un aumento del tasso di insolvenza dell’horeca e un calo del mercato che sta impattando sui costi di magazzino. Su questo fronte, l’Osservatorio Uiv-Vinitaly stima una chiusura d’anno meno drastica di quanto preventivato 12 mesi fa in uno scenario ipotizzato di recessione globale. Il calo dei volumi venduti si attesterà poco sotto al 3%, grazie alla tenuta della domanda in Europa Occidentale (+1%) e in parte minoritaria al balzo nell’Est Europa (+20%). In contrazione tutte le altre macroregioni, a partire dal Nordamerica (-14%), Giappone e Corea (-23%), Estremo Oriente (-20%) e Sudamerica (-16%). Nel complesso, il mercato interno cederà 3,7 punti, mentre l’export il 2,4%.

Per il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, “l’andamento del mercato 2023 presentato oggi conferma le difficoltà annunciate un anno fa dal nostro Osservatorio e convalida il percorso impresso dalla nuova governance alla manifestazione già dall’edizione di aprile scorso: ossia un Vinitaly sempre più orientato al business a Verona e, al contempo, al centro di un hub in grado di aggregare realmente la promozione del vino italiano all’estero per dare una risposta nei fatti alle imprese. Va in questa direzione – aggiunge Bricolo – il dialogo e l’impegno con tutte le istituzioni, dai ministeri alle ambasciate, dalle camere di commercio all’estero fino a Ice-Agenzia, per costituire una ‘squadra Italia’ del vino capace di cimentarsi in Italia e all’estero”. “Dopo il record di buyer selezionati presenti all’ultima edizione di Vinitaly, siamo ripartiti con un programma speciale di promozione e incoming in vista del 2024 che contempla eventi, roadshow e preview della manifestazione in 15 Paesi obiettivo di tre Continenti per delineare la mappatura evolutiva dei mercati, consolidati ed emergenti” sottolinea l”Ad di Veronafiere, Maurizio Danese, parlando di “un progetto che, come l’anno scorso, contempla investimenti importanti finalizzati a consolidare ulteriormente il ruolo della manifestazione. Un potenziamento – conclude – sia su Verona, crocevia delle nostre attività internazionali, che all’estero dove, oltre alle fiere in Cina e in Brasile, prevediamo la nascita di Vinitaly Usa 2024 a Chicago e un’altra nuova manifestazione b2b in Giappone”.

Aree della domanda, quelle su cui Vinitaly pianta bandiere fieristiche made in Italy, coerenti con l’analisi del suo Osservatorio, che vede, specie nelle emergenti piazze del far East, di Giappone e Corea del Sud e dell’Est Europa con indici di penetrazione ancora sotto il 50% del potenziale e con importanti previsioni di crescita. Anche il top buyer Usa, secondo il report, presenta tutt’oggi un indice di penetrazione del vino al 60% e una curva che, al di là della congiuntura, si prospetta in rialzo nel medio-lungo periodo. Per questo la ricetta della Spa fieristica, contemplata nel prossimo Piano strategico 2024-2026, è quella di potenziare sempre più il veicolo business di Vinitaly, anche in collaborazione con Ice Agenzia, in favore di un settore le cui attività promozionali sono storicamente frammentate in mille iniziative. “Esportare è fondamentale e dobbiamo farlo portando all’estero il vino italiano in quanto italiano: è una veste che fa bene a tutti e in questo senso inflazionare gli eventi è controproduttivo” commenta il direttore generale di Ice Agenzia, Lorenzo Galanti, sottolineando che “lavorare con Vinitaly è fondamentale perché ci aiuta a razionalizzare e sistematizzare le iniziative. Oggi siamo particolarmente attenti ad accrescere la qualità dei buyer – chiosa Galanti – per garantire un matching che ci consente di ottimizzare gli incontri b2b a favore del posizionamento del vino italiano nel mondo”.

Italia ancora protagonista ai “Wine Star Award” di Wine Enthusiast

Italia ancora protagonista ai “Wine Star Award” di Wine EnthusiastMilano, 13 nov. (askanews) – Dopo il titolo di “Winemaker of the year” assegnato ad Alessio Planeta, Ceo ed enologo della Cantina siciliana Planeta, l’Italia del vino si è aggiudicata altri importanti riconoscimenti alla 24esima edizione dei “Wine Star Award” organizzati dall’importante rivista statunitense “Wine Enthusiast”.

La veronese Pasqua Vigneti e Cantine ha infatti ricevuto il premio 2023 di “Innovator of the year” (Innovatore dell’anno, ndr) e la franciacortina Ca’ del Bosco si è aggiudicata quello per la “European Winery of the Year” (Cantina europea dell’anno, ndr). E c’è un po’ del nostro Paese anche nella nomina di Charlottesville, la cosiddetta “culla del vino Usa”, a “Wine region of the year” (regione vinicola dell’anno, ndr). Tra la quarantina di Cantine che sorgono in questa zona della Virginia, c’è infatti Barboursville, storica Tenuta di 500 ettari, di cui 90 a vigneto, che dal 1976 è di proprietà del gruppo veneto Zonin1821.

I vincitori saranno premiati ufficialmente lunedì 5 febbraio 2024 durante una serata di gala all’Eden Roc Hotel di Miami Beach in Florida.

Villa Della Torre rinnova l’alleanza con Palazzo Te per un nuovo vino

Villa Della Torre rinnova l’alleanza con Palazzo Te per un nuovo vinoMilano, 13 nov. (askanews) – Nuovo capitolo del progetto dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano che vede insieme Fondazione Palazzo Te di Mantova e Villa Della Torre di Fumane (Verona), omonima Cantina di proprietà della famiglia Mastella Allegrini. L’alleanza virtuosa che l’anno scorso aveva dato vita a “Camera dei Giganti Valpolicella Classico Superiore Doc 2020”, porta oggi Villa Della Torre a dedicare un’altra opera di Palazzo Te ad un’edizione limitata di un suo vino, il “Lugana Doc 2021 Camera di Amore e Psiche”.

Il legame tra Palazzo Te e Villa Della Torre affonda le sue radici tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, quando il celebre pittore e architetto Giulio Romano e la sua scuola firmano questi due straordinari edifici. Un’unica cifra stilistica che offre oggi una prospettiva di visita nuova all’interno di un percorso turistico-culturale comune, che punta ad accorciare le distanze tra le città di Mantova e Verona e tra il territorio veneto e quello lombardo. “La sinergia e la progettualità tra pubblico e privato rappresenta oggi uno strumento prezioso per la valorizzazione, la salvaguardia e la corretta comunicazione del nostro patrimonio culturale” ha commentato la Cavaliera del lavoro e proprietaria di Villa Della Torre, Marilisa Allegrini, sottolineando che “questo progetto rende protagonista il connubio tra arte e cultura enoica, due asset che da sempre identificano l’Italia in tutto il mondo e di cui Villa Della Torre è portavoce”.

“Il bianco dedicato alla Camera di Amore e Psiche si affianca al rosso della Camera dei Giganti, allargando un’offerta che è stata pensata per mostrare concretamente la fecondità di alleanze tra territori, patrimoni e competenze produttive, tessute nel segno della cultura e della qualità” ha dichiarato il direttore della Fondazione Palazzo Te, Stefano Baia Curioni, spiegando che si tratta di “una nuova occasione per leggere il patrimonio culturale italiano nella capacità generosa di coinvolgere la sensibilità estetica, l’educazione a vivere i piaceri e lo sviluppo stesso delle civiltà”. “Il vino ‘Camera di Amore e Psiche’ rappresenta un secondo bellissimo viaggio che desideriamo condividere con il grande pubblico” ha dichiarato la direttrice Marketing di Villa Della Torre, Caterina Mastella Allegrini, evidenziando che “è un’occasione, assolutamente speciale, in cui l’arte e la cultura del vino dialogano diventando un efficace strumento di valorizzazione l’uno per l’altro”.

Due le etichette da collezione di questa special edition di Lugana Doc: la prima ritrae sulle 1.500 bottiglie da 0,75 litri la favola di Amore e Psiche tratta dalla “Metamorfosi” di Apuleio, la seconda riprende invece sui formati da 1,5 e 3 litri (tirati in 150 e 50 esemplari), l’affresco dedicato ai preparativi di un banchetto in campagna, dove la vite fa da sfondo ad una tavola con ai lati Bacco e un servo che porta sulle spalle un otre di vino. Le bottiglie sono disponibili negli shop di Palazzo Te e Villa Della Torre, e sul negozio on-line della Cantina.

Consorzio Asolo Prosecco: 400 bottiglie per celebrare Freya Stark

Consorzio Asolo Prosecco: 400 bottiglie per celebrare Freya StarkMilano, 13 nov. (askanews) – Il Consorzio Asolo Prosecco celebra i cento anni dalla nascita e i trenta dalla morte della scrittrice e viaggiatrice inglese Freya Stark, dedicandole una limited edition di 400 bottiglie istituzionali. Scopo dell’iniziativa è sostenere il convegno dal titolo “Freya Stark – tra Occidente e Oriente” che si terrà venerdì 17 e sabato 18 novembre ad Asolo (Treviso), curato da Cristina Mondin, archeologa e manager del Museo Civico di Asolo, ente che promuove l’evento assieme all’associazione no profit MAReA.

L’appuntamento, a cui interverranno studiosi di fama internazionale, prevede due sessioni: una dedicata a Freya Stark nell’Asolano e la seconda dedicata al Medio Oriente e ai luoghi che lei visitò a partire dal 1927. L’etichetta, con l’illustrazione di Giulia Scremin e la grafica realizzata da Studio Paffi di Verona, riporta il ritratto della Stark, inventrice del genere “travel writing”, icona della libertà e dell’emancipazione femminile, innamorata di Asolo a tal punto da scegliere il borgo come buen retiro e luogo dove essere sepolta. Alle sue spalle si intravedono, oltre a Istanbul, le amate colline e la Rocca, simbolo della cittadina. “Freya Stark è senza dubbio una delle figure più note che, nel corso della storia, hanno eletto Asolo a luogo del cuore” ha affermato il presidente del Consorzio Asolo Prosecco, Ugo Zamperoni, ricordando che “forte e indipendente, fu un fulgido esempio di intellettuale della sua epoca. “A lei dedichiamo la nostra etichetta speciale, consapevoli che la cultura e la bellezza del borgo di cui Freya si fece portavoce, passa anche attraverso un calice di vino” ha proseguito Zamperoni, evidenziando che “spetta a noi promuovere un territorio unico nel suo genere, che nel corso dei secoli seppe conquistare il cuore di numerosi nomi noti e che nel tempo ha saputo mantenere immutato il suo fascino”.

“Quella tra il Consorzio Asolo Prosecco e le istituzioni asolane rappresenta una sinergia in grado di aumentare la conoscenza e la valorizzazione dei nostri vini, del paesaggio e della storia di questo borgo” ha dichiarato il sindaco di Asolo, Mauro Migliorini,aggiungendo “un plauso quindi al Consorzio che ha dedicato uno dei prodotti simbolo del territorio, eccellenza riconosciuta e internazionalmente apprezzata, a una donna che del viaggio sostenibile, della conoscenza e della cultura ha fatto il suo stile di vita, scegliendo Asolo come luogo prediletto”. Le bottiglie dedicate a Stark donate dal Consorzio sono disponibili nello shop del Museo Civico di Asolo.

Vino, Carpenè-Malvolti premia studenti di viticoltura ed enologia

Vino, Carpenè-Malvolti premia studenti di viticoltura ed enologiaMilano, 12 nov. (askanews) – La storica Cantina Carpenè-Malvolti ha conferito, nell’aula magna dell’Università di Padova presso il Campus viticolo ed enologico di Conegliano (Treviso), due riconoscimenti istituiti per premiare gli studenti più virtuosi della Scuola enologica e della Fondazione ITS Academy.

La “Medaglia d’oro Antonio Carpenè”, dedicata al fondatore dell’azienda di Conegliano e fondatore nel 1876 (assieme a Giovan Battista Cerletti) della prima scuola enologica dell’Italia post-unitaria, è stata assegnata a Lorenzo Feletto. “Pur essendo stata istituita nel 1902, questa medaglia è stata assegnata meritoriamente ‘solo’ 65 volte” ha ricordato Rosanna Carpenè, spiegando che “in alcuni anni, infatti, per la severità dei criteri di assegnazione non si è individuato un esempio di eccellenza assoluta, mentre in altri periodi, a causa delle modifiche intervenute nella didattica”. Molti medagliati storici sono stati e sono affermati professionisti, e come tradizione anche in questa occasione la Carpenè-Malvolti ha chiamato a raccontare la propria esperienza un vincitore del passato: quest’anno è stato Marco Spagnol, Medaglia d’oro 2003. A seguire è stata assegnata la “Borsa di studio internazionale Etilia Carpenè Larivera”, un riconoscimento istituito da Etile Carpenè (quarta generazione della famiglia) in favore della Fondazione ITS e della Scuola Enologica. “La borsa di studio vuole guardare al futuro ed intende supportare gli studenti più virtuosi proiettandoli in una prospettiva di esperienza internazionale – ha sottolineato Rosanna Carpenè – per sostenerli nella costruzione di un profilo professionale di alto livello e per favorire quindi un miglior inserimento nel mercato del lavoro”. Il vincitore, Mauro Merotto, avrà l’opportunità di fare “un’esperienza all’estero presso università ed imprese, per approfondire le dinamiche economico-finanziarie inerenti al settore agro-alimentare ed alla sostenibilità ambientale, quale fattori critici di successo sui mercati internazionali”.

Alla cerimonia condotta da Camilla Nata, hanno partecipato, tra gli altri, la deputata veneta e membro della Commissione parlamentare Agricoltura, Marina Marchetto Aliprandi, il sindaco di Conegliano, Fabio Chies, e Angela Colmellere, della segreteria del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. L’evento è stata anche l’occasione per celebrare tutti e cinque i premi che Carpenè-Malvolti assegna ogni anno a livello nazionale ed internazionale, e in questo ambito è stata presentata in anteprima assoluta la scultura in miniatura “Storie di Vitae”, realizzata da Davide Marangon e raffigurante l’albero della vite, che d’ora in poi sarà il simbolo per i premi dell’azienda.

Vino, 13 e 14 novembre a Veronafiere decima edizione di “wine2wine”

Vino, 13 e 14 novembre a Veronafiere decima edizione di “wine2wine”Milano, 12 nov. (askanews) – Lunedì 13 e martedì 14 novembre a Veronafiere si terrà la decima edizione di “wine2wine”, l’annuale business forum di Vinitaly dedicato all’analisi approfondita delle attuali tendenze del mercato del vino corredata dalle opinioni degli esperti del settore. Tra le sessioni in programma quest’anno ci sono quella dedicata al “Direct to Consumer Marketing”, quella sui “punteggi dei vini” e un “Market Focus: mercati emergenti e consolidati”.

Alla manifestazione, il programma di Unione italiana vini (Uiv) si concentra sull’evoluzione dei mercati, dall’andamento demografico ai nuovi trend di consumo. In particolare, martedì l’Osservatorio Uiv farà il punto su “Il mondo del vino che verrà – Scenari demografici e di consumo” con un’analisi su passato, presente e futuro della domanda mondiale di vino, a partire proprio dalle dinamiche demografiche e dalle abitudini di consumo nelle diverse macro-aree geografiche. A guidare l’analisi, il responsabile dell’Osservatorio del Vino di Uiv, Carlo Flamini, accompagnato dal commento di Filippo Polegato, amministratore delegato di Astoria Vini, e Marzia Varvaglione, presidente dell’Associazione Uiv dei giovani imprenditori vinicoli italiani (Agivi), nonché direttore marketing and sales dell’omonima azienda di famiglia. La sessione sarà anticipata lunedì da “Il vino del vicino è sempre più zero”, l’appuntamento pensato da Agivi per mettere a fuoco il segmento “nolo” (no-low alcol) con un excursus dai dati alle occasioni di consumo, passando per il caso studio del mercato tedesco. Ne parleranno Marzia Varvaglione e Margherita Tovo, Global Brand Manager di Doppio Passo (brand appartenente alla Joint Venture nata tra Rotkappchen-Mumm ed il gruppo Argea).

Spazio alle elaborazioni dell’Osservatorio Uiv anche nella sessione istituzionale della prima giornata di “wine2wine”, che vedrà Carlo Flamini a fianco dei vertici di Veronafiere e Ice per evidenziare caratteristiche salienti e principali opportunità nei mercati più strategici sulle export map di Vinitaly.

Vino, il 27 novembre a Napoli si terrà “Anteprima VitignoItalia”

Vino, il 27 novembre a Napoli si terrà “Anteprima VitignoItalia”Milano, 12 nov. (askanews) – Lunedì 27 novembre a Napoli si terrà “Anteprima VitignoItalia”, anticipazione della diciottesima edizione del format omonimo dedicato al vino previsto dal 2 al 4 giugno 2024. Quella che andrà in scena dalle 15 alle 21.30 all’Hotel Excelsior, sarà una giornata di degustazioni e incontri dedicati alla stampa, agli operatori di settore e al pubblico di appassionati per inaugurare la nuova edizione del Salone dei vini e dei territori vitivinicoli. Protagoniste saranno oltre 500 etichette di un centinaio di Cantine e Consorzi vitivinicoli provenienti da tutta Italia.

“Come ogni anno l’anteprima coniuga la degustazione a momenti di dialogo per interrogarsi sul presente e il futuro del nostro settore e, parallelamente, conoscere le storie e i territori del vino, che rendono unico e speciale il panorama enologico del nostro Paese” ha spiegato il direttore di “VitignoItalia, Maurizio Teti, sottolineando “il lavoro di squadra che vede coinvolto l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, ICE e da sempre, in qualità di main sponsor, Unicredit”. “In questa fase preliminare di organizzazione, abbiamo già riscontrato un crescente numero di prenotazioni da parte del pubblico di appassionati e un’intensa partecipazione da parte delle aziende vitivinicole” ha aggiunto Teti, parlando di “un forte interesse che ci rende davvero orgogliosi e dimostra il successo del nostro progetto nell’ambito delle manifestazioni di settore, anche a livello internazionale. Infatti – ha concluso – l’anteprima di quest’anno ospiterà alcuni giornalisti di settore provenienti da Austria, Regno Unito, Croazia e Bosnia-Erzegovina, a conferma del crescente appeal che il vino italiano esercita nel mondo”.

Vino, il Consorzio Chianti torna in Cina dopo quattro anni

Vino, il Consorzio Chianti torna in Cina dopo quattro anniMilano, 12 nov. (askanews) – A quasi quattro anni di distanza dagli ultimi eventi in presenza e nell’anno della sua decennale parabola promozionale, il Consorzio Vino Chianti torna in Cina con due appuntamenti. Il primo vedrà una delegazione impegnata in una masterclass istituzionale il 13 novembre presso la Fiera Qwine a Qingtian, poco distante da Wenzhou, con un seminario a tutto campo sulle varie tipologie di Chianti condotto dalla giornalista e scrittrice locale Sophie Liu.

Dal 16 al 18 novembre, invece, un gruppo di produttori associati raggiungerà la città di Canton per partecipare alla 31esima edizione della manifestazione “Interwine Guangzhou”, dove il Consorzio avrà il suo consueto stand dedicato alla Denominazione Chianti Docg, con la degustazione delle etichette presenti. Nelle giornate di fiera, si terranno altre due masterclass formative rivolte ai professionisti locali: il 16 novembre con un focus analogo al precedente, e il 17 con una speciale degustazione verticale di Vin Santo del Chianti Doc. Le sedute saranno condotte da Jeff Gong, editore di “WineIta”, primo portale sul vino italiano in Cina, e da Jerry Chen, coordinati da Luca Alves, Wine Ambassador del Consorzio. L’ultima partecipazione del Consorzio vino Chianti a Interwine Canton risaliva al 2019. “Il ritorno del Chianti, e della promozione in presenza diretta, è fondamentale per riprendere il lavoro del Consorzio in Cina, che comunque non si è mai fermato grazie alle attività organizzate a distanza” ha commentato il presidente del Consorzio, Giovanni Busi, sottolineando che “la pandemia è stata una sfida nuova e ci ha ricordato quanto un settore come quello del vino abbia necessità di essere raccontato attraverso un contatto umano, per poter rendere al meglio”.

Foto di Alessandro Fibbi

Ambasciatori del gusto: nostro Dna portare nel mondo cultura cibo italiana

Ambasciatori del gusto: nostro Dna portare nel mondo cultura cibo italianaMilano, 12 nov. (askanews) – E’ ormai alle porte l’inizio della Settimana della cucina italiana nel mondo 2023, la rassegna tematica annuale dedicata alla promozione della cucina e dei prodotti agroalimentari italiani di qualità, promossa dalla rete di Ambasciate italiane, Consolati, Istituti italiani di cultura e uffici Ice all’estero. Anche quest’anno l’associazione italiana Ambasciatori del gusto sarà un punto di riferimento dell’iniziativa, con i singoli ambasciatori impegnati in dodici Stati alla valorizzazione del comparto nazionale.

Tra chi ha già iniziato a farlo ci sono Gianfranco Massa, che a ottobre è stato impegnato in Corea dove ha rappresentato la Sardegna, e Andrea Fugnanesi e Domenico Di Tondo chiamati in Brasile, a San Paolo, per raccontare rispettivamente l’unicità della cucina lombarda, valtellinese in particolare, e le caratteristiche della tradizione culinaria pugliese. Altri due ambasciatori, Samuele Maio e Fabio Maiano, sono volati invece in Cina dove in occasione della settimana dell’arte e del design, hanno contribuito all’inaugurazione del Padiglione Italia nella fiera di settore di Shanghai. A inaugurare invece la settimana in Lituania sarà Antonino Attardi mentre il Belgio vedrà impegnati Marina Ravarotto e Marco Stagi. Rosario Di Donna invece rappresenterà AdG in Giappone dove sarà protagonista di un contest con alcuni cuochi locali dedicato ai differenti modi, quello italiano e quello giapponese, di utilizzare e valorizzare il crudo.

A rendere infatti il viaggio degli ambasciatori più efficace è la presenza delle aziende che affiancano l’associazione nel suo percorso di valorizzazione della cucina italiana. “Rappresentare la cultura enogastronomica italiana nel mondo fa parte del Dna di noi ambasciatori. Per questo fin dalla prima edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo ci siamo messi a disposizione delle varie Ambasciate diventando parte attiva del progetto, organizzando appuntamenti culturali, formativi e culinari. Dal 2015 ad oggi gli ambasciatori sono stati chiamati in più di 70 città e oltre 50 Paesi – ha dichiarato Alessandro Gilmozzi, presidente degli Ambasciatori del gusto – Non ci siamo mai fermati nemmeno durante la pandemia quando abbiamo messo a punto numerosi eventi digitali. Siamo davvero orgogliosi di rappresentare la cucina italiana di qualità. Sappiamo che c’è ancora molto da fare per riconoscere e salvaguardare il nostro patrimonio ma il nostro impegno continua”.