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”Naturale Festival”: a Milano tre giorni di enogastronomia e cultura

”Naturale Festival”: a Milano tre giorni di enogastronomia e culturaMilano, 9 ago. (askanews) – Da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre a Mare Culturale Urbano a Milano si terrà la seconda edizione di “Naturale Festival”, momento di confronto sul significato che diamo oggi alla parola naturale. Vignaioli, chef, fotografi, paesaggisti, architetti, designer, artisti, antropologi e agronomi, saranno chiamati a ragionare e discutere del concetto di natura “che, secondo l’etimologia della parola, riunisce in sé il passato e il futuro delle cose”. La manifestazione è promossa dal ristorante milanese “28 Posti”, insieme con Burro Studio e a Perimetro, il “community magazine indipendente” nato per raccontare Milano.

Durante le tre giornate momenti di festa si alterneranno aperitivi musicali, mostre, cene, dj set e occasioni di confronto con degustazioni, talk e workshop. Numerosi i produttori di vini naturali che prenderanno parte al festival, tra questi, le cantine italiane Auriel, Podere Magia, Josef, Marinferno Vini, Cascina Tavijn, Fabio Ferracane, Valli Unite, Maria Pia Castelli e Tenuta Ca’ Sciampagne. Non manca una rappresentanza di aziende francesi, tra cui Domaine La Providence e Clos des Vignes du Maynes. A partecipare all’evento saranno inoltre Wilden Herbals, con i suoi infusi a base di erbe naturali e biologiche, e Atelier Selvatico, con la sua gamma di mieli, composte e succhi. Protagonisti delle cene a quattro mani, saranno gli chef Andrea Zazzara e Franco Salvatore del “28 Posti”, Samuel Carugati, il giovane cuoco a capo della brigata del Krone di St. Moritz (1 stella Michelin) e di Piazzetta Lake Como, lo chef Taka di Formica Osteria di Favignana (Trapani), e Sara Capellini e Simone Casaretto del Balin di Sestri Levante (Genova), che insieme, nelle serate di sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre, daranno vita a due menu volti a valorizzare il sapore naturale degli ingredienti. A completare l’offerta enogastronomica, l’ampia proposta di street food del giorno (tra cui la cucina di Fermento) e il “Naturale Bar”, dove sarà possibile degustare le numerose referenze delle diverse enoteche milanesi che si avvicenderanno nel corso dell’evento. A latere, infine, sarà allestito anche “Naturale Market” con una serie di espositori legati sempre al concetto di natura.

Tra le attività collaterali è prevista la presentazione della Guida “Naturale a Milano” e del numero speciale “Perimetro Naturale”, e sarà aperta la mostra fotografica dedicata alla “Campagna Naturale a Milano” a cura di Marzio Emilio Villa.

Vino, Confagricoltura Puglia: -50% di prodotto, Regione intervenga

Vino, Confagricoltura Puglia: -50% di prodotto, Regione intervengaMilano, 8 ago. (askanews) – “La regione ha subito un calo del 50% nelle produzioni di uve da vino, con picchi ancora più alti, dell’80% – 90%, per i produttori che seguono metodi biologici. Tale situazione ha avuto un impatto negativo sul bilancio della vendemmia 2023, con un ammanco stimato in decine di milioni di euro nelle tasche dei produttori pugliesi. La Regione Puglia deve affrontare subito l’emergenza, considerato che non ha ancora richiesto lo stato di calamità per le uve da vino e non ha attivato le misure a superficie (biologico e integrato)”. E’ quanto affermano il presidente di Confagricoltura Puglia, Luca Lazzàro, e il presidente della Federazione regionale vitivinicola, Alessandro Candido.

Lazzàro e Candido sottolineano inoltre come malgrado le difficoltà, i produttori pugliesi “stanno dimostrando grande impegno e professionalità nel cercare di salvare l’annata 2023: le aziende vinicole della Puglia hanno dimostrato negli anni una grande capacità di adattamento e innovazione, investendo in tecnologie avanzate e migliorando i processi di produzione per mantenere alti standard qualitativi dei propri vini”. La Puglia è stata una delle regioni italiane con una produzione costante negli ultimi cinque anni, producendo in media 13 milioni di quintali di uve da vino (l’11% del valore nazionale) e posizionandosi come la seconda regione produttrice d’Italia, dopo il Veneto. La produzione ha un valore complessivo di 395 milioni di euro e nel 2022 le aziende pugliesi hanno esportato vino in tutto il mondo per circa 210 milioni di euro.

Vino, Cia Sicilia: per emergenza peronospora non basta 1 mln di Dl Asset

Vino, Cia Sicilia: per emergenza peronospora non basta 1 mln di Dl AssetMilano, 8 ago. (askanews) – “E’ di vitale importanza un rifinanziamento corposo del Fondo di solidarietà nazionale, finalizzato a mettere in sicurezza il reddito delle imprese viticole. Pertanto, occorre una ricognizione dell’assessorato regionale dell’Agricoltura dei danni subiti a causa della peronospora. Il dl Asset che stanzia un milione di euro per il settore viticolo, uva da vino e uva da tavola, colpito dalla peronospora va nella giusta direzione ma non mette a disposizione risorse economiche sufficienti per gli operatori del settore agricolo”. Così il presidente regionale di Cia Sicilia, Graziano Scardino, commenta la misura urgente per le produzioni viticole varata ieri sera dal Consiglio dei ministri con il pacchetto Omnibus.

Cia Sicilia spiega che il milione di euro stanziato “andrà, esclusivamente ad Ismea per supportare le imprese agricole danneggiate con un contributo ‘in conto interessi’, a fronte di finanziamenti bancari fino a sessanta mesi, sostenuti delle stesse per condurre l’attività”. “Condivido le richieste fatte dal presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, che dopo la pausa estiva bisognerà essere subito operativi nella ricerca delle risorse necessarie a risarcire le aziende – conclude Scardino – ma al contempo bisognerà imprimere una spinta al processo di ricerca, innovazione e sperimentazione in campo, per coadiuvare il settore nelle lotta alle calamità naturali che sono rappresentate anche dagli attacchi di parassiti vegetali e animali”.

R. Toscana: oltre 11 mln per promozione del vino nei Paesi extra Ue

R. Toscana: oltre 11 mln per promozione del vino nei Paesi extra UeMilano, 8 ago. (askanews) – Oltre 11 milioni di euro a sostegno del settore vitivinicolo: la Regione Toscana mette a disposizione dei propri imprenditori del vino risorse europee destinate a campagne per la promozione del vino toscano nel mondo. Le risorse sono così ripartite: 6, 68 milioni destinati alla presentazione delle domande per la campagna 2023/2024 e 4,42 milioni per la liquidazione dei saldi dei progetti relativi alle precedenti campagne. Lo ha comunicato in una nota la stessa Regione, spiegando che le aziende del settore vitivinicolo interessate a far conoscere e promuovere il vino toscano nei Paesi non europei avranno tempo dalle 16 dell’11 agosto alle 13 del 18 settembre per presentare domanda relativamente alla “Misura della promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi”, inserita nel programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo e prevista dalla Organizzazione comune di mercato (Ocm).

“In un mercato globalizzato, dove il vino toscano si sta sempre più affermando grazie alla sua qualità, è fondamentale continuare a sostenere le nostre imprese nella promozione dei propri prodotti anche extra Ue, anche perché dobbiamo tenere sempre presente che la filiera vitivinicola rappresenta un traino per tutto il settore agroalimentare” ha dichiarato la vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’Agroalimentare, Stefania Saccardi, spiegando che “anche quest’anno mettiamo a disposizione, grazie a risorse Ue, finanziamenti che aiuteranno le nostre aziende ad essere sempre più competitive ed a far conoscere e apprezzare la qualità dei prodotti toscani nel mondo”. Le imprese interessate potranno presentare un proprio progetto di promozione e richiedere fino al 50% delle spese sostenute. Il contributo non sarà cumulabile con altri aiuti pubblici. Le domande dovranno pervenire alla Regione Toscana tramite il sito di Sviluppo Toscana. Al bando potranno partecipare le organizzazioni professionali ed interprofessionali, le organizzazioni di produttori di vino o loro associazioni, i Consorzi di tutela, le imprese di produttori singole o associate, i soggetti pubblici con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli (ad esclusione delle amministrazioni come Regioni, Province Autonome e Comuni), le associazioni (anche temporanee) di imprese, i Consorzi, le Federazioni e le società cooperative e le reti di impresa. Il limite massimo di contributo pubblico per ciascun progetto non potrà superare i 500mila euro, il contributo minimo non potrà essere inferiore a 100mila euro.

Nel suo comunicato la Regione ha inoltre precisato che saranno ammesse a finanziamento “le azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità che mettano in rilievo gli elevati standard delle produzioni vitivinicole regionali, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente; la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; le campagne di informazione (in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica); gli studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione intraprese”.

Vino, Cantina Torrevilla: ottime prospettive per vendemmia in Oltrepò

Vino, Cantina Torrevilla: ottime prospettive per vendemmia in OltrepòMilano, 8 ago. (askanews) – “Siamo molto fiduciosi e ad ora prevediamo un’annata positiva. Ad oggi abbiamo avuto la fortuna di rimanere esclusi dai pesanti rovesci delle scorse settimane, sia per quanto riguarda la grandine sia per quanto riguarda il forte vento e questo ci fa ben sperare in una fase finale di maturazione che porti buoni risultati qualitativi e di resa. Se lo scorso anno si è dovuti intervenire con una vendemmia decisamente anticipata, quest’anno prevediamo di tornare nei canoni e prevediamo un inizio della raccolta non eccessivamente in anticipo ma nemmeno in ritardo”. Lo ha spiegato Massimo Barbieri, presidente di Torrevilla, Cantina sociale con 600 ettari vitati in Oltrepò Pavese.

“Ci sono tutti i presupposti per prevedere un’annata ottima, soprattutto dal punto di vista climatico” ha precisato l’enologo di Torrevilla, Simone Fiori, aggiungendo che “le piogge primaverili sono state fondamentali per rifocillare le riserve acquifere dopo la grande siccità di inizio 2023. Tutt’ora non abbiamo subito gli effetti del grande caldo – ha continuato – con temperature notturne più basse in grado di mitigare i 30 gradi giornalieri: escursioni termiche che arricchiscono i profumi, soprattutto delle uve Pinot Nero, dando una svolta all’annata”. “Le piante presentano una buona quantità di uva e prevediamo una resa produttiva in recupero rispetto ai volumi minori dello scorso anno” ha proseguito Fiori, concludendo “ottime le previsioni anche per la qualità e per una conclusione di maturazione in linea con le aspettative: si inizierà a raccogliere intorno a Ferragosto partendo dalle basi spumanti”. “Come Gruppo Torrevilla stiamo procedendo con successo anche nel Progetto La Genisia, con i nostri agronomi in piena attività per monitorare l’attività dei conferitori e garantire una qualità delle uve elevata” ha aggiunto il presidente Barbieri, spiegando che “per l’uva possiamo prevedere un prezzo medio superiore alle aspettative di inizio anno, nonostante la scarsità della scorsa vendemmia che, da aspettative, quest’anno non ci deluderà sia a livello quantitativo sia a livello qualitativo”.

Spirit, Alessandro Marzadro eletto presidente Istituto Grappa Trentino

Spirit, Alessandro Marzadro eletto presidente Istituto Grappa TrentinoMilano, 8 ago. (askanews) – Alessandro Marzadro è stato eletto all’unanimità presidente dell’Istituto di tutela Grappa del Trentino. Trentino di Nogaredo dove è nato nel 1986, già vicepresidente nel precedente mandato, Marzadro è amministratore delegato dell’omonima distilleria di famiglia.

“E’ un incarico che mi onora e al contempo mi investe di una grande responsabilità nel rappresentare non solo uno dei marchi del settore più conosciuti in Italia e nel mondo, ma soprattutto i tanti colleghi con i quali spero di poter condividere gli obiettivi di questo mandato” ha dichiarato il neo presidente, aggiungendo “devo ringraziare il presidente uscente, Bruno Pilzer con il quale in questi tre anni abbiamo intrapreso un nuovo percorso di promozione e di valorizzazione della Grappa del Trentino e che per volontà di tutto il nuovo consiglio continueremo a fare anche per i prossimi anni visto che è stato nominato vicepresidente”. “Il nostro obiettivo è quello di dialogare con il consumatore di oggi e di domani e per farlo avremo sicuramente bisogno di puntare su un concetto di promozione più dinamico, un linguaggio diverso e per certi versi rinnovato, senza mai perdere il contatto con i nostri punti di forza che sono la tradizione e la qualità” ha proseguito Marzadro, aggiugendo “guardiamo anche ai tanti turisti che potranno diventare dei ‘grappa lovers’, il tutto sfruttando da un lato il lavoro già svolto da tante distillerie, con l’obiettivo di creare un percorso emozionale alla scoperta della grappa trentina che a differenza di altri distillati internazionali può contare su storie di persone e di territori tutte diverse tra di loro”. La formazione è, secondo il neo presidente, l’altro aspetto fondamentale per il miglioramento continuo della qualità: “Formare e mantenere i giovani professionisti del nostro settore con un continuo confronto tra noi soci distillatori al fine di garantire agli appassionati del nostro prodotto quella continuità e quella eccellenza che da sempre ci ha permesso di fare la differenza”.

Oltre al presidente Marzadro e al vicepresidente Pilzer, compongono il Cda dell’Istituto gli altri consiglieri Rudy Zeni (Distilleria Zeni), Bernardino Poli (Casimiro), Carlo Pezzi (Pezzi), Giuliano Pisoni (Distilleria Pisoni), Luigi Cappelletti (Cappelletti Nova Salus), Fabio Andreis (Distillerie Trentine), Franco Bertagnolli (Bertagnolli). L’Istituto di tutela della Grappa del Trentino è stato fondato nel 1960 e oggi conta 25 soci che rappresentano la quasi totalità della produzione trentina, circa 7.500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl), vale a dire circa 2,5 milioni di bottiglie equivalenti, distillando 130 mila quintali di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e il restante 40% da uve a bacca rossa.

Tra il 10 e il 15 agosto nell’Alessandrino il vino incontra la cultura

Tra il 10 e il 15 agosto nell’Alessandrino il vino incontra la culturaMilano, 8 ago. (askanews) – L’Alessandrino protagonista di tre eventi, che dal 10 al 15 agosto, animeranno altrettanti paesi coniugando i vini del territorio con la cultura e la gastronomia.

Si parte il 10 agosto ad Acqui Terme con “Calici di Stelle”, la manifestazione nazionale ideata dall’Associazione città del vino, qui organizzata dalla Strada dei Vini e dei Sapori del Gran Monferrato in collaborazione con il Comune e l’Enoteca Regionale, il Consorzio dell’Asti Docg e quello del Brachetto d’Acqui, con il supporto del Consorzio turistico Gran Monferrato. A partire dalle 20, il Castello dei Paleologi di Acqui Terme ospiterà un aperitivo con i vini del territorio e una degustazione di prodotti locali, seguita da una visita guidata del Museo Civico ospitato nelle sale del Castello. A seguire, la proiezione gratuita del film “Un’ottima annata” diretto da Ridley Scott o un concerto d’arpa a lume di candela all’interno del Castello. Infine, sarà possibile sedersi sul prato e ammirare la notte più stellata dell’anno. Anche il Comune di Monleale organizza la sua “Calici di Stelle” con le serate del 10 e 11 agosto dedicate alla degustazione di vini e prodotti tipici nella parte alta del borgo.

All’interno della rassegna “Sconfinamenti”, organizzata dall’Enoteca regionale di Ovada e del Monferrato in collaborazione con Alexala, il 15 agosto prenderà infine il via “Buongiorno Dolcetto”, evento per salutare l’alba con un concerto tra le vigne della storica Tenuta Cannona a Carpeneto. L’appuntamento è alle 5.30 del mattino, con il caffè di benvenuto, a cui seguirà l’esibizione del cantautore genovese Emanuele Dabbono e del chitarrista Marco Cravero. Al termine del concerto, il Comune offrirà ai partecipanti una colazione con prodotti enogastronomici del territorio. La Tenuta Cannona è, tra l’altro, un Centro sperimentale indirizzato ad attività di ricerca e sperimentazione vitivinicola della Regione Piemonte, e qui sarà possibile degustare i vini del Consorzio di tutela dell’Asti e l’Ovada Docg.

Vino, “Cirò Wine Festival” al via: la storica Doc calabrese si racconta

Vino, “Cirò Wine Festival” al via: la storica Doc calabrese si raccontaMilano, 8 ago. (askanews) – Nel borgo di Cirò Marina (Crotone), dove oltre cinquant’anni fa nacque la prima Doc della Calabria, prende il via l’edizione 2023 del “Cirò Wine Festival”, l’appuntamento dedicato alla valorizzazione del vino dell’areale e al racconto diffuso dei produttori che aderiscono al Consorzio di tutela e valorizzazione dei vini Cirò Doc e Melissa Doc.

Un evento che oggi raggruppa aziende ultracentenarie e le nuove generazioni di vignaioli in un mix di tradizione e modernità capace di promuovere sui mercati nazionali ed internazionali il Gaglioppo e le altre uve autoctone. La manifestazione richiama ogni anno operatori del settore, winelovers, appassionati e giornalisti specializzati. Quest’anno le masterclass saranno curate dal già miglior sommelier al mondo, Luca Gardini, e dal giornalista enogatronomico de Il Mattino, Luciano Pignataro, e si terranno oggi e domani agosto presso la Sala consiliare del Comune di Cirò.

Il 10 agosto il grande evento finale a Madonna di Mare, nello spazio dei Mercati Saraceni, con la degustazione aperta al pubblico alla quale prenderanno parte numerose aziende aderenti al Consorzio di Tutela dei Vini Cirò e Melissa e la festa in musica con il concerto di Peppe Voltarelli.

Emilia Wine Experience lancia sfida su Malvasia di Candia Aromatica

Emilia Wine Experience lancia sfida su Malvasia di Candia AromaticaMilano, 8 ago. (askanews) – In occasione della tappa “Sette Colli in Malvasia” del “Valtidone Wine Fest”, che si terrà a Ziano Piacentino (Piacenza) domenica 10 settembre, la Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini ha lanciato la sfida “AromaMalvasia”, con l’obiettivo di far scoprire la Malvasia di Candia Aromatica e i prodotti agroalimentari del territorio a un pubblico di comunicatori digitali specializzati.

Trentatré food and wine blogger di tutta Italia hanno infatti ricevuto una “mystery box” con i vini e i prodotti del territorio con i quali dovranno preparare una ricetta da abbinare alla Malvasia di Candia Aromatica. Le ricette saranno quindi pubblicate sui blog dei partecipanti e condivise sui loro social, e poi una commissione tecnica decreterà un vincitore, che dovrà preparare la ricetta durante uno show cooking il 10 settembre a Ziano Piacentino, giorno in cui verrà premiato. Sedici le Cantine e 15 le aziende agricole e agroalimentari coinvolte in questo progetto. Ogni box contiene una bottiglia di Malvasia di Candia Aromatica nelle diverse tipologie (fermo, frizzante, passito) e sei prodotti tipici della Val Tidone: zafferano, miele, polpa di pomodoro, composta di mele con ciliegie marasche/cannella/cioccolato fondente, riso Carnaroli, patate, Grana Padano DOP, Pancetta Piacentina DOP. Dall’Alta Val Tidone arrivano invece farina di grano tenero tipo 0 macinata a pietra, olio extra vergine di oliva Valle del Tidone. Ma ci sono anche degli outsider tra cui il Fungo Porcino con la Strada dei Fungo Porcino di Borgotaro, Cacio del Po con la Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina e l’olio Evo Piacentino della Val Vezzeno della Strada dei Colli Piacentini.

“Mandiamo il nostro Oro Giallo in giro per l’Italia – ha spiegato Elisabetta Virtuani, presidente della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini, capofila del progetto Emilia Wine Experience – per far conoscere le sue spiccate caratteristiche aromatiche che rimandano ad un territorio ricco di aromi e personalità”. La challenge “AromaMalvasia” vede la collaborazione dei Comuni di Ziano Piacentino e di Alta Val Tidone, l’Associazione Sette Colli di Ziano e il Consorzio Vini Doc Colli Piacentini.

Vendemmia, Confagricoltura: pesano costi produzione e mancanza manodopera

Vendemmia, Confagricoltura: pesano costi produzione e mancanza manodoperaMilano, 8 ago. (askanews) – Dopo anni di vendemmie anticipate, il 2023 ristabilisce l’equilibrio dei tempi di raccolta, in alcuni casi anche in ritardo, ma lascia il segno sulla quantità, in quasi tutta Italia in diminuzione dal 20 al 50%. L’andamento climatico ha inciso profondamente sulla maturazione delle uve e sui volumi prodotti, sia per le gelate primaverili e le pesanti grandinate estive principalmente al Nord, sia per la peronospora, che è ricomparsa con virulenza, soprattutto al Centro Sud, a causa dell’umidità persistente. E’ quanto è emerso nell’ultima riunione della Federazione nazionale vino di Confagricoltura, a cui hanno partecipato i presidenti delle Sezioni regionali par fare il punto della situazione prima dell’inizio della vendemmia.

Il calo si evidenzia in molte regioni: parte del Piemonte, Friuli Venezia Giulia, in parte della Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo, Campania, Molise, Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia. In controtendenza Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto, dove oggi si valuta circa il 5% in più dei quantitativi rispetto al 2022. “In un contesto così complesso, i viticoltori italiani hanno fatto tutto il possibile ma sono stati messi a dura prova per contrastare le fitopatie acuite dal clima bizzarro” afferma il presidente della Federazione vino di Confagricoltura, Federico Castellucci, ricordando che “per chi fa viticoltura biologica, in alcune zone si prospetta addirittura una vendemmia più che dimezzata in termini di quantità: le prossime settimane saranno decisive per valorizzare al meglio la produzione”.

A favorire la diffusione della peronospora sono stati le abbondanti piogge di tarda primavera e inizio estate. L’Italia non è la sola ad affrontare questo problema: anche i viticoltori francesi sono alle prese con la malattia che attacca in particolare le varietà più sensibili. “Molte lavorazioni – aggiunge Castellucci – non hanno potuto essere effettuate perché le condizioni climatiche hanno impedito l’accesso ai terreni”. L’emergenza peronospora si inquadra nella problematica sempre più ampia e grave legate alle fitopatie nel settore agricolo, per il quale Confagricoltura chiede la predisposizione di un “Piano straordinario di azione per la lotta alla diffusione delle fitopatie” che analizzi, sviluppi e sostenga specifiche misure che portino a potenziare e rendere più efficace la strategia nazionale di monitoraggio e contrasto delle malattie. “Chi è riuscito a trattare i vigneti ha dovuto affrontare ulteriori costi per salvare il raccolto. Costi almeno raddoppiati, in alcuni casi triplicati rispetto ad annate ordinarie, per la lotta fitosanitaria (carburanti, personale, antiparassitari), i trattamenti necessariamente ripetuti e il gasolio, che incidono notevolmente sul conto economico finale e pesano sui bilanci delle aziende, già ridotti per la flessione dei consumi conseguente all’aumento dell’inflazione” continua Castellacci, sottolineando che “la crescita del prezzo delle uve attesa in alcuni areali non sarà mai tale da compensare l’incremento dei costi sostenuto”.

In vista della prossima vendemmia “permangono infine le difficoltà a reperire manodopera, che, per il settore vitivinicolo, rappresenta il 20% del totale delle assunzioni in agricoltura” ricorda Confagricoltura, concludendo che “le nuove misure sui flussi non sono fluide nella gestione burocratica e, nonostante le buone intenzioni e l’apertura del governo alle richieste del mondo agricolo, si arenano ancora sulle pratiche amministrative, troppo lente rispetto ai tempi dettati dalla natura e dalle esigenze delle aziende”.